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1 Giunta Regionale Direzione Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo, Servizio Politiche Industriali Misura Azione C del Programma Triennale per lo sviluppo delle attività produttive industriali bando 2005 approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. 439/ prot. n. AIA/IND/06/16559 codiceticounico Verso un codice etico unico per le PMI Vademecum

2 a cura di: Stefano Galli - Project manager CNA Innovazione Sara Dell Elce - Junior consultant CNA Innovazione per maggiori informazioni hanno collaborato: Università degli Studi Parma Dipartimento di Economia CNA Regionale dell Emilia-Romagna Unione CNA Alimentare Unione CNA Costruzione

3 Indice 1 Introduzione Premessa La struttura imprenditoriale dell Emilia-Romagna ed il ruolo dell artigianato La RSI nell artigianato e nella PMI Il ruolo del territorio Gli obiettivi del progetto I risultati di progetto Il codice etico: aspetti definitori Cenni storici, definizione e funzioni Contenuto e modalità di redazione Implementazione e gestione Vantaggi e svantaggi Costruzione di un codice etico unico per la PMI Traduzione dei principi in criteri operativi Il Codice etico unico Ringraziamenti... 32

4 1 Introduzione 1.1 Premessa Per potere comprendere a fondo l importanza e le ragioni del progetto Verso un codice etico unico per le PMI occorre prima riflettere sulla struttura economica e sui servizi dell Emilia-Romagna oltre che sulle modalità con le quali la piccola e media impresa applica abitualmente i concetti della Responsabilità sociale. Nel capitolo 1 pertanto si delineano le caratteristiche del territorio emiliano - romagnolo delle pmi e delle modalità con cui implementano comportamenti socialmente responsabili; si descrivono in seguito i principali obiettivi di progetto ed i risultati raggiunti. Rispetto a questi ultimi, nei capitoli 2 e 3 si dà enfasi al principale risultato di progetto, ossia la costruzione di un modello di codice etico unico adatto alla PMI. In particolare nel capitolo 2 si tracciano gli aspetti definitori, i contenuti, le modalità di redazione ed implementazione oltre che i vantaggi e gli svantaggi del codice etico; nel capitolo 3 si passa alla proposta di codice etico e quindi dalla trattazione teorica alla traduzione dei principi (illustrati nel capitolo precedente) in criteri operativi per la PMI. Il vademecum si conclude con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno partecipato in maniera diretta ed indiretta alla realizzazione del progetto La struttura imprenditoriale dell Emilia-Romagna ed il ruolo dell artigianato 1 L Emilia-Romagna è caratterizzata da un tessuto imprenditoriale diffuso, costituito prevalentemente da piccole imprese. Se rapportiamo il numero di imprese attive alla popolazione residente a inizio 2007, l Emilia-Romagna si è collocata nella fascia più alta delle regioni italiane in termini di diffusione, con un rapporto di imprese ogni abitanti. Nel Registro delle imprese dell Emilia-Romagna figurava, a fine settembre 2007, una consistenza di imprese attive, vale a dire lo 0,6 per cento in più rispetto all analogo periodo dell anno precedente.. Fonte dati: RAPPORTO 2007 SULL ECONOMIA REGIONALE a cura di Unioncamere dell Emilia-Romagna (Unione regionale delle Camere di commercio dell Emilia-Romagna). Per ulteriori informazioni cfr. 2

5 Secondo i dati Infocamere 2, le aziende artigiane registrate a fine 2006 erano con un incremento percentuale del 15,6 % (rispetto a quelle registrate a fine 1997), largamente superiore alla crescita del 7,7% rilevata nel totale delle imprese registrate. Tali numeri testimoniano la vitalità e l importanza dell artigianato e della Piccola e Media Impresa nell economia della regione La RSI nell artigianato e nella PMI Le analisi condotte sul campo, in numerosi progetti di ricerca, sostanzialmente confermano quanto la conoscenza e quindi l approccio alla Responsabilità Sociale di Impresa (RSI) delle Piccole e Medie Imprese (PMI) generalmente sia debole, intuitivo e scarsamente organizzato 3. D altra parte la proliferazione di eventi, nazionali ed internazionali, strumenti e sigle (SA 8000, GBS, ISO 14000, EMAS e così via) non agevola la comprensione del significato di RSI, che non si identifica con i suoi strumenti (certificazione, bilancio sociale ecc.), ma con una strategia che coinvolge l impresa a tutti i livelli e che richiede la formulazione di obiettivi, tempi, piani operativi e controlli. Da ciò non si deve tuttavia dedurre che manchino aziende portatrici di casi emblematici di applicazione dei concetti della RSI anche fra le PMI, che generalmente presentano alcune buone prassi, più che un approccio sistematico alla responsabilità sociale. Facendo riferimento alla teoria che vede l impresa come una entità composta da più sistemi semplici interrelati (tabella 1) e che trova piena legittimazione nella teoria degli stakeholder (che amplia il ruolo dell impresa dalla creazione di valore economico nel lungo termine per i soli soci/azionisti, al soddisfacimento degli interessi di tutti i partecipanti interni ed esterni) in effetti, si possono individuare casi di buone prassi di RSI, spesso inconsapevoli, rispetto ad uno o più portatori di interesse. 2 InfoCamere, Società Consortile per Azioni delle Camere di Commercio Italiane, assicura la realizzazione e gestione delle applicazioni necessarie al funzionamento del sistema camerale e al suo dialogo con la Pubblica Amministrazione, le imprese e i cittadini. Ha sviluppato e gestisce il sistema telematico che collega fra loro 103 Camere di Commercio, 300 sedi distaccate. 3 Cfr. ad esempio il rapporto finale del progetto LO.DE.RES - Local Development and corporate social RESponsibility finanziato dalla Commissione Europea, (DG Occupazione e Affari Sociali, Linea di Bilancio B , Industrial relations and social dialogue) su oppure il rapporto finale del Progetto Strikers Setting up Training packages to Improve Knowledge of social and Environmental Responsibility in the SMEs su 3

6 TIPO DI SISTEMA PARTECIPANTI BENI VALORI COMPONENTI INTERNI ESTERNI MATERIALI IMMATERIALI ECONOMICI ETICI Imprenditore, management, lavoratori Diretti (fornitori, clienti) Indiretti (comunità locale) Palesi e commerciabili Occulti e non commerciabili separatamente Tabella 1: I tre tipi di sistema (Economia&Management n 6/1996) Parliamo di prassi inconsapevoli per sottolineare che spesso nella PMI sono presenti alcune modalità operative, in forma più o meno strutturata, riconducibili alla RSI, ma che gli imprenditori non sono in grado di classificare come tali Il ruolo del territorio Parlando di Responsabilità Sociale di Impresa non va dimenticato il ruolo di primaria importanza giocato dal territorio nell influenzare la sensibilità oltre che il modus operandi delle PMI in questo ambito. In effetti la cultura partecipativa che generalmente pervade il territorio emiliano romagnolo e le strutture di servizi altamente specializzate messe a disposizione dal territorio stesso (le ASL, le cooperative sociali, solo per citarne alcune) possono contribuire alla realizzazione, da parte delle imprese, di prassi socialmente responsabili. 1.2 Gli obiettivi del progetto L obiettivo principale del progetto Verso un codice etico unico per le PMI è stato quello di realizzare una proposta di codice etico di comportamento unico tarato sulla realtà delle PMI che, da un lato possa agevolare la comprensione dei principi chiave di gestione aziendale socialmente responsabile applicati/ applicabili dalle PMI e, dall altro, possa contribuire a trasformare i comportamenti spontanei di responsabilità sociale, in una cultura dell impresa condivisa, 4

7 riconosciuta e riconoscibile da tutti gli attori economici. Al fine di meglio contribuire al dibattito sulla creazione e diffusione degli strumenti di RSI più efficaci ed efficienti per la piccola e media impresa si sono voluti perseguire anche altri obiettivi. Ciò è stato reso possibile attraverso la strutturazione in fasi del progetto: Fase 1 - Analisi documentale Obiettivo: rilevare e analizzare le esperienze significative e gli approcci messi in atto dalla PMI in materia di responsabilità sociale; Fase 2 - Analisi opportunità finanziarie e/o commerciali Obiettivo: analizzare le opportunità commerciali e le agevolazioni finanziarie che scaturiscono dall assunzione di comportamenti socialmente responsabili; Fase 3 - Costruire un repertorio di buone prassi di RSI Obiettivo: realizzare un repertorio di buone prassi di Responsabilità Sociale messe in atto da Piccole e Medie Imprese; Fase 4 - Verso il codice etico unico Obiettivo: progettare e definire un modello di codice etico unico e un vademecum applicativo specifico per le PMI; Fase 5 - Validazione dei risultati Obiettivo: validare il modello unico di codice etico attraverso incontri con esperti e testimoni privilegiati; Fase 6 - Creazione del sito internet Obiettivo: realizzare un sito web per la promozione e diffusione dei risultati; Fase 7 - Sistematizzazione e diffusione Obiettivo: progettare e realizzare azioni per la sensibilizzazione e diffusione di comportamenti etici, socialmente responsabili. Grafico 1 - Distribuzione delle aziende per numero di addetti 5

8 La proposta di codice etico unico è stata realizzata attraverso il coinvolgimento di numerosi esperti e diciassette Piccole e Medie Imprese emiliano - romagnole dei settori edile ed agro-alimentare. La maggior parte delle realtà coinvolte appartiene alla categoria delle micro imprese (1-9 addetti). 1.3 I risultati di progetto Il progetto è nato con l ambizioso intento di realizzare un ipotesi di codice etico unico che fosse una sintesi ragionata di quelli esistenti e rappresentasse lo strumento di riferimento per la gestione aziendale socialmente responsabile delle PMI. A complemento di ciò, la ricerca ha raggiunto altri importanti risultati, che possiamo così sintetizzare: la costruzione del quadro di sintesi rispetto agli strumenti e agli approcci relativi alla costruzione ed all applicazione del codice etico nella PMI; la definizione di una raccolta delle principali opportunità finanziarie/ commerciali per le PMI che assumono comportamenti socialmente responsabili, a livello nazionale e regionale; la costruzione di studi di caso e di un repertorio di buone prassi di gestione socialmente responsabile di PMI 4 ; la definizione di un modello di codice etico unico tarato sulle esigenze delle PMI, che può rappresentare un punto di riferimento unitario per le piccole e medie imprese che intendono adottare comportamenti socialmente responsabili; la realizzazione di un vademecum che agevoli la diffusione di un approccio sistematico di gestione etica dell impresa; la costruzione di un sito web che dà visibilità ai risultati raggiunti dal progetto e può fungere da punto di incontro per le PMI e gli altri operatori che intendono avvicinarsi a questo approccio gestionale. Per ulteriori approfondimenti sui risultati si veda il sito web di progetto: 4 La maggior parte delle buone prassi individuate non fa riferimento all applicazione di codici etici, ma ad altre prassi di responsabilità sociale. La ricerca in effetti ha dimostrato l inesistenza di una adeguata bibliografia e l estrema difficoltà di reperire buone prassi di applicazione di codici etici nelle PMI. Il progetto pertanto presenta un elevato contenuto innovativo. 6