Fino a non molto tempo fa. la dislessia. era una disturbo invisibile ; chi ne soffriva finiva per mimetizzarla e
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- Sofia Nanni
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1 Fino a non molto tempo fa la dislessia era una disturbo invisibile ; chi ne soffriva finiva per mimetizzarla e nonostante la sua intelligenza e i suoi sforzi, si vedeva etichettato come lento, svogliato, demotivato.
2 Si creava così un problema nel problema perché il dislessico, dovendo affrontare continue frustrazioni e umiliazioni (spesso di fronte a tutti i compagni di classe) alla fine cadeva nella disistima e nel rifiuto.
3 Dobbiamo evitare che si ripetano queste tragedie silenziose che interessano il 5% della popolazione scolastica. A noi insegnanti compete quindi il compito di diffondere una nuova didattica, più consona a queste difficoltà, ed un uso sapiente delle misure dispensative e compensative
4 STRUMENTI COMPENSATIVI
5 COSA SONO? Sono strumenti didattici e tecnologici che permettono di compensare la debolezza funzionale derivante dal disturbo, facilitando l esecuzione dei compiti automatici compromessi dal disturbo specifico, proprio come un paio di occhiali permette al miope di leggere ciò che è scritto sulla lavagna.
6 Strumenti compensativi la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; il registratore, che consente all alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione; i programmi di video scrittura con correttore ortografico, la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali Tavola pitagorica Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche
7 MISURE DISPENSATIVE
8 Cosa sono le misure dispensative? Sono misure che non violano l imparzialità, ma al contrario mettono il dislessico sullo stesso piano dei suoi compagni (Giacomo Stella) Le più comuni sono: dispensa da alcune prestazioni (lettura ad alta voce, prendere appunti, ) i tempi personalizzati di realizzazione delle attività, valutazione ( non viene valutata la forma ma solo il contenuto, ),
9 CHI SONO I DSA?
10 I DSA sono alunni con un intelligenza uguale o superiore alla norma che utilizzano un diverso modo di apprendere
11 DSA DISLESSIA DISCALCULIA DISGRAFIA DISORTOGRAFIA
12 DISLESSIA
13 Il rendimento scolastico dell alunno dislessico è spesso: DISCONTINUO INFERIORE alle aspettative. Questo ci porta a credere che il ragazzo NON studi a sufficienza O abbia difficoltà logiche;
14 Lo studente dislessico FATICA A LEGGERE perché non ha automatizzato il processo di decodifica grafema/fonema. MA apprende rapidamente attraverso l osservazione e gli aiuti visuali
15 Gli studenti con DSA non riescono a leggere e scrivere in modo corrente e fluente, ma lo riescono a fare impegnando al massimo le capacità attentive e le energie, poiché non riescono a farlo in maniera automatica. Di conseguenza, le loro prestazioni possono essere altalenanti, gettando nella disperazione e nell ira gli educatori, che tendono istintivamente ad appellarsi, di fronte a tali performance, al poco impegno. In realtà il processo non automatizzato implica un dispendio di energie nella trascodifica che fa sì che i soggetti si stanchino rapidamente, commettano errori, non imparino. (da Anastasis.it)
16 Tali difficoltà possono essere in parte superate se l accesso agli apprendimenti avviene attraverso una modalità diversa dalla letto-scrittura. I dislessici infatti, sono intelligenti e quando l informazione viene fornita per via orale, visiva o cinestesica riescono a comprenderla ed a gestirla.
17 Come riconoscere un dislessico Nonostante la dislessia si manifesti in differenti modi nei diversi soggetti, è possibile raggruppare gli errori tipici commessi dal soggetto dislessico: Sostituzione dei suoni vicini come n/m, f/v, t/d, s/z, c/g, p/b, Inversione di lettere e di numeri. Sostituzione di lettere scritte in modo simile o ribaltate (n/u, d/p/b/q).
18 Errori di tipo fonologico (scambi, omissioniaggiunte, inversioni di lettere, grafema incompleto). Errori di tipo non fonologico (grafema omofono, h, doppie, attaccatura-staccatura delle parole).
19 DALLA PARTE DEI GENITORI. Infine c è la dislessia come si presenta ai genitori: una sofferenza da condividere con il proprio figlio che non è mai adeguato alle richieste che gli vengono fatte. Il figlio, che ha sempre bisogno dei genitori e i genitori che, di conseguenza, vivono l impegno scolastico quasi in prima persona un confronto continuo con gli insegnanti e con le loro richieste.
20 DISGRAFIA
21 E la difficoltà nella grafia. La scrittura è irregolare per dimensione e/o pressione, vi è scarsa capacità ad utilizzare lo spazio sul foglio e a mantenere la direzione orizzontale dello scritto, i margini non vengono rispettati, gli spazi tra i grafemi e tra le parole sono irregolari. È difficilmente decifrabile.
22 DISORTOGRAFIA
23 La disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici; essa si presenta con errori sistematici che possono essere così distinti: Confusione tra fonemi simili ad esempio F e V; T e D; B e P; L e R, ecc. Confusione tra grafemi simili segni alfabetici che presentano somiglianza nella forma, ad esempio: b e p; Omissioni ad esempio la doppia consonante (palla-pala); la vocale intermedia (fuoco-foco) Inversioni ad esempio: sefamoro anziché semaforo.
24 DISCALCULIA
25 Nella discalculia i disturbi più comuni sono: Il mancato riconoscimento dei simboli numerici. L incapacità di comprendere i concetti base delle quattro operazioni, i termini e i segni aritmetici. La difficoltà ad allineare correttamente i numeri secondo i principi del valore posizionale delle cifre. L incapacità di apprendere in modo soddisfacente la tavola pitagorica (fatti aritmetici). La difficoltà di identificare i dati rilevanti per la corretta risoluzione di un problema aritmetico (problem solving).
26 COSA PUÒ ACCADERE SE UN DSA NON VIENE RICONOSCIUTO?
27 Le frustrazioni conseguenti alle sue difficoltà di apprendimento possono ridurre il suo livello di autostima e aumentare il rischio psicopatologico di disturbi emotivi e psicologici: ansia, disturbi del comportamento, instabilità psicomotoria, depressione,... Il ragazzo inizia a demotivarsi e a disinvestire energie in ambito scolastico. Si percepisce inadeguato e inizia a crearsi una visione di sé negativa, soprattutto a scuola. Sperimenta nuovi insuccessi che confermeranno il suo senso di inadeguatezza.
28 LA PROGRAMMAZIONE E NECESSARIA?
29 La legge 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana
30 Strategie organizzative
31 Inserimento nel POF normativa dislessia: adeguamento della didattica alle circolari ministeriali Presentazione al Consiglio di classe dell allievo dislessico da parte del DS o Referente Dislessia d Istituto- E necessario che il c. d. c. favorisca l integrazione dello studente con DSA, ponendo attenzione alle dinamiche della classe, decidendo con lo studente se, quando e come affrontare il problema con i compagni: il benessere psicologico e la serenità del ragazzo sono indispensabili per il successo formativo. Programmazione incontri con operatori Sanitari, famiglia per conoscenza Predisposizione Percorso Educativo Personalizzato: livello del disturbo, obiettivi personalizzati, interventi compensativi e dispensativi, criteri di valutazione Condivisone del Percorso Educativo Personalizzato con la famiglia, se necessario operatori sanitari
32 Legge 170/2010 punti più rilevanti per assicurare agli alunni con DSA le necessarie misure di accompagnamento e di sostegno allo studio.
33 Art. 2 dichiara le finalità : "garantire il diritto all'istruzione" e assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale"
34 Art 3 delinea un corretto e opportuno percorso di DIAGNOSI al comma 2 "Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette opportuna comunicazione alla famiglia"; al comma 3 : "E' compito delle scuole attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi idonei a individuare i casi sospetti di DSA.
35 Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto Afferma il diritto degli alunni con DSA a "fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari e individua tali provvedimenti con precisione: - didattica individualizzata e personalizzata, - forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico, - uso di tecnologie informatiche e di mezzi di apprendimento alternativi, - misure dispensative da prestazioni non essenziali - un monitoraggio per valutare l'efficacia delle misure adottate e il raggiungimento degli obiettivi, - adeguate forme di verifica e di valutazione.
36 DIDATTICA
37 Questo è previsto e fortemente raccomandato dalla normativa. Proporre una didattica diversa in generale significa: A) Instaurare un clima di classe positivo e far emergere sia le potenzialità che le difficoltà di ciascuno, facendo in modo che vengano accettate serenamente. B) Utilizzare tabelle, mappe ecc. con tutta la classe, non solo con l alunno dislessico, insegnando a costruirle autonomamente. C) Allestire la classe con riferimenti visivi ai quali poter attingere sempre e liberamente. D) Fornire materiali concreti, manipolabili. E) Utilizzare di frequente audiovisivi per proporre argomenti disciplinari. F) Far utilizzare il PC agli alunni con diagnosi e programmi appositi per facilitare la scrittura e la lettura, come raccomandato dalla normativa a proposito degli strumenti compensativi e dispensativi
38 INDICAZIONI PER VERIFICHE SCRITTE
39 Semplificare i testi e rendere più chiaro e leggibile il testo cartaceo usare font semplice. ES: Arial o Verdana, corpo 12/ 14 NON usare l allineamento giustificato ma a sinistra Usare frasi semplici Evitare le doppie negazioni Raggruppare i concetti per blocchi tematici Leggere la consegna ad alta voce e verificarne la comprensione Prediligere gli esercizi di inserimento (una regola per volta), le scelte multiple, l abbinamento, il riconoscimento e il vero/falso. Concedere più tempo per lo svolgimento o assegnare meno esercizi Incentivare l uso degli strumenti compensativi e favorire l uso di schemi, mappe mentali e mappe concettuali Programmare i test senza spostare le date, evitando le sovrapposizioni con altre materie
40 INDICAZIONI PER VERIFICHE ORALI
41 iniziare la prova orale con un argomento a piacere dello studente porre domande aperte, non troppo specifiche, per sondare ad un primo livello le conoscenze acquisite e la loro comprensione. Solo successivamente, quando l alunno ha superato l ansia iniziale e percepisce come positivo l andamento della prova, procedere ponendo domande atte a verificare e valutare capacità e competenze più complesse (individuare relazioni, applicare le conoscenze in altri contesti, generalizzare gli apprendimenti conseguiti ) dare la possibilità di utilizzare durante l esposizione orale schemi e mappe di sintesi per organizzare il discorso
42 Non interrompere durante un test orale per sottolineare gli errori. Lasciare il tempo per rielaborare la domanda e per predisporre la risposta: le domande non devono essere incalzanti. Prevedere una interrogazione orale a compenso di una prova scritta non sufficiente
43 Metodo di Studio
44 perché uno studente con dislessia ha bisogno di un efficiente metodo di studio? Rispetto ai coetanei non può permettersi di adottare il metodo di studio più diffuso: leggere più volte il materiale da studiare da cui poter eventualmente ricavare riassunti o schemi, da rileggere prima delle verifiche. La sua difficoltà di lettura gli rallenta non solo i tempi, ma lo affatica e gli rende precari i processi per accedere al significato ed immagazzinare i contenuti rilevanti. Per non disperdere risorse e accedere al significato è necessario ottimizzare il tempo a disposizione.
45 Un metodo di studio, che tenga conto della scarsa efficienza di lettura, deve essere considerato un fondamentale strumento compensativo eventualmente da affiancare a tutti gli altri, tecnologici e didattici, indicati dalle circolari ministeriali. QUINDI Affrontare lo studio per paragrafi o piccoli pezzi perché leggere tutto il materiale da studiare risulta inadeguato e controproducente (prolungamento importante del tempo di studio e fatica cognitiva). Produrre dei promemoria efficaci sul testo o su altri supporti (ad esempio schemi, mappe concettuali, ecc.) che, attraverso concetti base, forniscano conoscenze utili anche a distanza di tempo.
46 Video e Documentari sulla dislessia
47 Lotta alla dislessia e ai disturbi.. Il Tempo della dislessia Stufo di.ma ormai ci sono abituato Nei panni di un dislessico
48 Forum di discussione sulla dislessia, sezione penne adolescenti : Biblioteca digitale: su troverai tutte indicazioni per richiedere i testi scolastici in formato digitale (pdf). sito dell Associazione Italiana Dislessia
49 BIBLIOTECA DIGITALE Sul sito: ml troverete tutte indicazioni per richiedere i testi scolastici in formato digitale (pdf).
50 portale di cultura generale (storia, filosofia, letteratura,scienze, ) divisi per argomenti in formato audio Mp3 e video MPEG (PAD) scaricabili gratuitamente. lezioni scolastiche in formato audio e video (maggiore cura per la parte letteraria) sito strumenti e materiali per la didattica, lo studio e le ricerche scolastiche. e cliccando su Ad Alta Voce comparira una pagina con un elenco di libri classici letti da bravi attori. documentari scientifici divisi per materie e Argomenti mediateca digitale della RAI. Con un archivio ricchissimo offerto alle scuole di filmati suddivisi per materia e ordine scolastico..
51 Corso sulla dislessia in 10 puntate
52 Si tratta di un vero e proprio corso di formazione sulla Dislessia attraverso ben 10 video tradotti in italiano e prodotte dalla Eagle Hill School Outreach. Le problematiche in genere riferibili ai DSA vengono presentate attraverso una modalità semplice e chiara, utile sia ai docenti che ai genitori. I 10 documentari, oltre a far conoscere come i ragazzi interessati da questo problema vivono la realtà scolastica ed il mondo delle loro relazioni, offrono diversi spunti operativi e suggerimenti di estremo interesse per gli insegnanti e per la pratica didattica.
53 Youtube Documento sulla dislessia in 10 puntate
54 Grazie. Antonella Salvadori
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