N.53/2016 Seduta del ORGANISMI COLLEGIALI. DETERMINAZIONI AI SENSI DELL ART. 96 DEL DECRETO LEGISLATIVO 267/2000.

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1 DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N.53/2016 Seduta del OGGETTO ORGANISMI COLLEGIALI. DETERMINAZIONI AI SENSI DELL ART. 96 DEL DECRETO LEGISLATIVO 267/2000. L anno 2016 addì 30 del mese di maggio alle ore nella Residenza Municipale, previa convocazione con avvisi scritti, tempestivamente notificati, si è riunito il Consiglio Comunale. All inizio della trattazione dell argomento in oggetto, in seduta pubblica, alle ore 20.11, risultano presenti (P), assenti (A) e assenti giustificati (G): Il Sindaco SCHIAVO Michele (P) e i Consiglieri: 1. LACAVA Edoardo P 9. GARATO Virginia P 2. VETTORE Lucia P 10. ROZZATO Andrea P 3. SCACCO Enrico G 11. ESCOBAR Sandra Maritza P 4. TONIOLO Daniele P 12. MAVOLO Renza P 5. FACCO Luigina G 13. MASCHI Pier Antonio P 6. PIZZINATO Giacomo P 14. BENATO Andrea G 7. BACCAN Giulia P 15. BORELLA Silvio P 8. TOMAT Aldo P 16. VIGOLO Devis P e pertanto complessivamente presenti n. 14 componenti del Consiglio Sono presenti gli Assessori: NANIA Enrico, GIACOMINI Denis, GASTALDON Mirco, VENTURATO Paola, PARIZZI Augusta Maria Grazia. Presiede il Presidente TONIOLO Daniele. Partecipa alla seduta TAMMARO Dott.ssa Laura, Segretario Comunale. La seduta è legale. Fungono da scrutatori i Consiglieri signori: BACCAN Giulia, MASCHI Pier Antonio

2 OGGETTO: Organismi collegiali. Determinazioni ai sensi dell art. 96 del decreto legislativo 267/2000 Proposta di deliberazione di iniziativa del Sindaco Relatore: Michele Schiavo - Sindaco Il Sindaco riferisce sulla presente proposta di deliberazione, che riguarda l individuazione degli organismi collegiali con funzioni amministrative ritenuti indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali dell amministrazione comunale. Tale adempimento è previsto dall art. 96 del decreto legislativo 267/2000, che pone appunto in capo ai consigli e alle giunte l adozione di tale provvedimento, da emanare entro sei mesi dall inizio dell esercizio finanziario. La ratio della norma è quella di conseguire risparmi di spesa e una riduzione dei tempi dei procedimenti amministrativi, in applicazione dei principi di efficacia, efficienza ed economicità che sono alla base dell azione amministrativa. Per quanto riguarda in particolare gli organismi di partecipazione quali le Consulte, si ritiene di non confermarne l indispensabilità ai sensi della disposizione di che trattasi, in ragione dei limiti di funzionamento delle stesse dimostrati negli ultimi anni. Tenuto conto delle finalità di partecipazione attiva che si voleva perseguire con questi organismi, si è valutato di dotarsi di strumenti diversi, meno legati a tematiche specifiche, che possono comportare un rischio di autoreferenzialità, e maggiormente legati alle concrete realtà del territorio, con uno sguardo trasversale sulle questioni che riguardano la vita dei cittadini. L Amministrazione ritiene infatti opportuno sin da quest anno come peraltro enunciato nel Documento Unico di Programmazione intraprendere un percorso diverso di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza, mediante il processo di costituzione di forme partecipative che rappresentino i vari quartieri e frazioni in cui è articolato il territorio. Si ritiene infatti che tale modello sia più efficace rispetto a quello attuale delle consulte, che non hanno inciso dalla loro istituzione nel tessuto sociale della comunità, dimostrando spesso difficoltà di funzionamento. La valorizzazione delle frazioni comporta invece un coinvolgimento diretto della cittadinanza, e costituisce il primo tassello per un efficace avvio del percorso di Bilancio Partecipato. Si propone pertanto di abrogare i regolamenti delle Consulte. Il Sindaco conclude invitando i Consiglieri ad approvare la proposta di deliberazione in oggetto. PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PREMESSO che l art. 96 del decreto legislativo 267/2000 stabilisce che al fine di conseguire risparmi di spese e recuperi di efficienza nei tempi dei procedimenti amministrativi i consigli e le giunte, secondo le rispettive competenze, con provvedimento da emanare entro sei mesi dall'inizio di ogni esercizio finanziario, individuano i comitati, le commissioni, i consigli ed ogni altro organo collegiale c ritenuti indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali dell'amministrazione o dell'ente interessato; ATTESO che, ai sensi della succitata disposizione di legge, gli organismi non identificati come indispensabili sono soppressi a decorrere dal mese successivo all'emanazione del provvedimento e le relative funzioni sono attribuite all'ufficio che riveste preminente competenza nella materia; CONSIDERATO che:

3 - la disposizione di che trattasi è diretta espressione del principio fondamentale di non aggravamento del procedimento amministrativo, contenuto nell art. 1, comma 2, della legge 241/90, che recita La pubblica amministrazione non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell istruttoria ; - la norma di che trattasi persegue come obiettivi dichiarati il contenimento della spesa pubblica nonché il recupero di efficienza nei tempi dei procedimenti amministrativi; RILEVATO che: - non rientrano tra gli organi di cui all art. 96 del decreto legislativo 267/2000, in quanto non hanno funzione amministrativa, i seguenti organi collegiali: o la Commissione Consiliare I: Affari generali, bilancio, tributi e tariffe, risorse umane, regolamenti, servizi demografici e cimiteriali; o la Commissione Consiliare II: Territorio, urbanistica, patrimonio, ambiente, mobilità e trasporti, attività lavorative, attività produttive ed economiche; o la Commissione Consiliare III: : Cultura, istruzione, sport, pari opportunità, emergenza abitativa, sicurezza sociale, servizi sociali; o la Conferenza dei capigruppo consiliari; tali organi costituiscono infatti espressione dell autonomia organizzativa del Consiglio Comunale e costituiscono una modalità specifica di esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo politicoamministrativo del Consiglio medesimo; - sono organi collegiali previsti da specifiche norme di legge: o il Collegio dei Revisori dei Conti; o la Commissione Elettorale Comunale; o la Commissione Comunale Giudici Popolari; o la Commissione Comunale di vigilanza dei pubblici spettacoli; o la Commissione Comunale di collaudo degli impianti di distribuzione dei carburanti; CONSIDERATO che allo stato attuale sono istituiti con apposito atto deliberativo dell Ente i seguenti organi collegiali con funzioni amministrative ai sensi del succitato art. 96 del D.Lgs. 267/2000: o Consulta comunale per lo sport; o Consulta comunale per le attività produttive; o Consulta dei giovani; o Consulta comunale per la promozione delle attività a favore della popolazione anziani; o Assemblea degli assegnatari aree adibite ad orti sociali; o Comitato di Gestione assegnatari aree adibite ad orti sociali; o la Commissione Locale per il Paesaggio; CONSTATATO che l individuazione di tali organismi come indispensabili deve avvenire nel pieno rispetto del principio di non aggravamento dell istruttoria, e che:

4 - gli organismi collegiali previsti dal vigente Regolamento per la gestione delle aree adibite ad orti sociali costituiscono un importante strumento di attuazione dei principi di pubblicità e partecipazione dei cittadini per mezzo di gruppi, formazioni sociali, associazioni, sindacati, alla definizione delle politiche complessive dell ente, in attuazione delle previsioni di cui all art. 8 del decreto legislativo 267/2000, nonché delle vigenti norme statutarie; - la Commissione Locale per il Paesaggio, ai sensi dell art. 27 del vigente Regolamento Edilizio Comunale, ha la finalità di garantire un adeguata tutela del paesaggio e degli immobili sottoposti a vincolo ai sensi della parte terza del D. Lgs. n. 42/2004, nonché di fornire un supporto qualificato per l esercizio delle competenze delegate al Comune in materia di autorizzazione paesaggistica di cui all art. 146 del D.Lgs. n. 42/2004; CONSTATATO inoltre che il funzionamento di tali organismi, fatta salva la Commissione Locale per il Paesaggio, per cui è previsto il gettone di presenza per i componenti esterni, non comporta costi a carico dell Ente; CONSIDERATO, in relazione alle Consulte: - che le stesse hanno dimostrato dei limiti di funzionamento nel corso degli anni e che la loro competenza su tematiche specifiche può comportare un rischio di autoreferenzialità nei lavori dell organismo; - che si tiene opportuno dotarsi di strumenti partecipativi diversi, maggiormente le legati alle concrete realtà del territorio, con uno sguardo trasversale sulle questioni che riguardano la vita dei cittadini; RILEVATO infatti che: - il Documento Unico di Programmazione approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 37 del prevede l avvio da quest anno di un nuovo percorso di partecipazione della cittadinanza, mediante il processo di costituzione di forme partecipative che rappresentino i vari quartieri e frazioni in cui è articolato il territorio. Si ritiene infatti che la valorizzazione delle frazioni comporti un coinvolgimento diretto della cittadinanza, e costituisca il primo tassello per un efficace avvio del percorso di Bilancio Partecipato; VALUTATO pertanto di: - non procedere all individuazione come organismi indispensabili ai sensi dell'art. 96 del decreto legislativo 267/2000 dei seguenti organi collegiali: o Consulta comunale per lo sport; o Consulta comunale per le attività produttive; o Consulta dei giovani; o Consulta comunale per la promozione delle attività a favore della popolazione anziani; - di abrogare conseguentemente: o il Regolamento della Consulta comunale per lo sport, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 28 del ; o il Regolamento per il funzionamento della Consulta comunale per le attività produttive approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 29 del ; o il Regolamento della Consulta dei giovani approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 47 del ;

5 o il Regolamento della Consulta comunale per la promozione delle attività a favore della popolazione anziani approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 30 del ; RITENUTO pertanto opportuno procedere all individuazione dei restanti organismi collegiali; VISTO l'art. 42 del D. Lgs. 267/2000; PRESO atto del parere riportato in calce, espresso sulla presente proposta di deliberazione ai sensi dell'art. 49 del D. Lgs. 267/2000; SI PROPONE - di individuare come indispensabili ai sensi dell'art. 96 del decreto legislativo 267/2000 i seguenti comitati, commissioni, consigli od altri organi collegiali istituiti presso questo Comune: o Assemblea degli assegnatari aree adibite ad orti sociali; o Comitato di Gestione assegnatari aree adibite ad orti sociali; o la Commissione Locale per il Paesaggio; - di non procedere all individuazione come indispensabili ai sensi della suddetta normativa dei seguenti organi collegiali: o Consulta comunale per lo sport; o Consulta comunale per le attività produttive; o Consulta dei giovani; o Consulta comunale per la promozione delle attività a favore della popolazione anziani; - di abrogare conseguentemente: o il Regolamento della Consulta comunale per lo sport, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 28 del ; o il Regolamento per il funzionamento della Consulta comunale per le attività produttive approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 29 del ; o il Regolamento della Consulta dei giovani approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 47 del ; o il Regolamento della Consulta comunale per la promozione delle attività a favore della popolazione anziani approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 30 del ; - di dichiarare con separata votazione la presente proposta di deliberazione immediatamente eseguibile. PARERI: - Ai sensi dell art. 49 del D. Lgs. n.267/2000 si esprime parere favorevole In ordine alla sola regolarità tecnica Cadoneghe, Il Responsabile dei Servizi Affari Generali

6 Dott.ssa Lajla Pagini In ordine alla regolarità contabile, ai sensi dell art. 49, comma 1 del D.Lgs. 267/2000: si esprime parere favorevole. si esprime parere contrario, per le motivazioni di cui in allegato. si attesta che il parere non è dovuto, in quanto la proposta di deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente. Cadoneghe, Il Responsabile dei Servizi Economico-Finanziari Rag. Vasco Saretta

7 Ore Entra il Consigliere Lacava (componenti il Consiglio Comunale presenti: 14). Il Presidente dichiara aperta la discussione sull argomento iscritto al punto 9 dell ordine del giorno. Il Sindaco relaziona sulla proposta di deliberazione. Intervengono il Consigliere Tomat, il Consigliere Vigolo, il Consigliere Mavolo, il Sindaco, l Assessore Nania, il Consigliere Borella, il Sindaco, il Consigliere Tomat, il Sindaco, il Consigliere Mavolo, il Consigliere Vettore per la dichiarazione di voto favorevole, il Consigliere Vigolo per la dichiarazione di voto contrario, il Consigliere Maschi per la dichiarazione di voto favorevole, il Consigliere Tomat e il Presidente. Nessun altro avendo chiesto di parlare, il Presidente pone in votazione, per alzata di mano, la suestesa proposta di deliberazione. Con l assistenza degli Scrutatori si accerta il seguente risultato: Presenti 14 Voti favorevoli 11 Voti contrari 2 (Borella, Vigolo) Astenuti 1 (Tomat) Il Presidente proclama l esito della votazione. La proposta è approvata.

8 ll presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue. IL PRESIDENTE TONIOLO Daniele IL SEGRETARIO TAMMARO Dott.ssa Laura N 564 registro atti pubblicati REFERTO DI PUBBLICAZIONE (ART. 124 D.Lgs. 267/2000) Certifico io sottoscritto che copia della presente delibera è stata affissa all albo comunale per la pubblicazione di 15 giorni consecutivi dal Addì IL FUNZIONARIO INCARICATO.. CERTIFICATO DI ESECUTIVITÀ (art. 134 D. Lgs. 267/2000) Si certifica che la presente deliberazione è stata pubblicata nelle forme di legge all Albo Pretorio del Comune ed è divenuta esecutiva ai sensi del 3 comma dell art. 134 del D. Lgs. 267/2000 il Lì IL FUNZIONARIO INCARICATO...