Il ruolo del papà nell'apprendimento scolastico dei figli

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1 Como, 18 Aprile 2012 Il ruolo del papà nell'apprendimento scolastico dei figli Emanuela Iacchia Psicologa e Psicoterapeuta Socio Formatore AID AID: como@dislessia.it Rappresentante Territoriale Como: Verena Bassani

2 La paternità in Italia: persistenze e cambiamenti Gli uomini Italiani diventano padri sempre più tardi Ciononostante i cambiamenti ci sono: -I padri oggi sono più coinvolti specialmente nell accudimento dei figli Piccoli ma l attività di cura avviene nel tempo lasciato libero dal lavoro

3 Legge 53/2000 Vi è una visione condivisa dalle madri e dai datori di lavoro che chiedere il congedo genitoriale da parte del padre (L. 53/2000) è prova di scarso interesse per il lavoro. In tutta la Lombardia, nel 2006 ne hanno usufruito solo in 180 padri. I padri che desiderano curare i figli lo fanno perciò di nascosto, chiedendo ferie o chiedendo permessi per altri motivi.

4 Eppure sta facendosi sempre più strada l interesse per la paternità e l attaccamento Sindome della couvade La parola couvade deriva dal francese couver che significa incubare, far nascere, covare e indica appunto l'attrazione dell'uomo verso il nascituro.

5 La covata del papà Fu descritta per la prima volta nel 1965 da due psichiatri inglesi (Trethowan e Colon) ed è caratterizzata dalla comparsa di sintomi sia fisici che psichici negli uomini in attesa di un figlio. La percentuale di padri in attesa interessata da questa sindrome varia, secondo questi studiosi, fra il 10% ed il 65%.

6 I disturbi più frequenti di questa sindrome sono: mal di testa, mal di schiena, mal di denti, disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, ecc.) perdita o aumento dell'appetito, che si manifestano principalmente durante il primo trimestre della gravidanza, acutizzandosi in modo particolare nel corso del terzo mese; diminuiscono progressivamente, fino a quasi scomparire intorno al settimo-ottavo mese e a riacutizzarsi con varia intensità e modalità nel nono mese.

7 Perché avviene ciò? tutti i sintomi manifestati potrebbero presumibilmente essere espressioni fisiche del bisogno emotivo di sentirsi vicini alla gravidanza, per poterne fare parte, anche se in modo indiretto. Quei padri che li manifestano, se comparati con quelli che non lo fanno, dimostrano un atteggiamento molto più positivo nei riguardi della gravidanza. Nel periodo postnatale poi, si prendono più cura dei loro bambini

8 Inoltre l ormone della prolattina nella madre c è anche nel padre La PROLATTINA che é implicata nella facilitazione dei comportamenti legati alla cura ed alla protezione del bambino. Recentemente, é stato dimostrato che vi è un innalzamento della prolattina nei futuri papà in coincidenza degli ultimi mesi di gravidanza della loro partner.

9 Depressione post-partum dei papà Sono pochissime le ricerche che hanno indagato il mondo emotivo e profondo dei padri La grande novità in termini di letteratura scientifica consiste nel fatto che negli ultimi anni si è cominciato a parlare anche di depressione post-partum dei papà (particolarmente all interno di quelle coppie in cui la stessa madre già ha sofferto di depressione[1]). [1] Ballard C, Davies R Postnatal depression in fathers. Int Rev. Psychiatry, 1996; 8:65-71

10 Ci sono ricerche che attestano la prevalenza di depressione paterna nei neo papà intorno al 5%, altre come la recente ricerca di Paulson et al.[2] che hanno individuato un 10% di neopadri con sintomi depressivi, all interno di un campione di 5089 famiglie. [2] Paulson JF, Da uber S, Leiferman JA Individual and Combined effects of postpartum depression in mothers and fathers on parenting behavior. Pediatrics 2006; 118:

11 E evidente che queste alte percentuali di neo-padri depressi nascondono una fatica emotiva. Tale problema può presentarsi come un significativo fattore di rischio per lo sviluppo del Bambino e per l eventuale Strutturarsi di una distorsione Relazionale precoce nella Relazione padre-bambino, che può Interessare anche la relazione madre-bambino

12 Depressione materna e paterna la depressione post-partum materna è anche associabile al calo di ormoni che si verifica dopo il parto, mentre è probabile che i neo-papà soffrano di depressione neonatale a causa del senso di responsabilità o di inadeguatezza che li porta a sviluppare una sorta di preoccupazione, che in alcuni casi (1 padre su 25 appunto) diviene pervasiva e si trasforma in una forma conclamata di depressione.

13 Naturalmente quando in entrambi i genitori insorgere di una forma di depressione, la situazione per il bambino è più seria

14 Diventare padre non è un pericolo per la propria vita: ciò nonostante molti lo percepiscono come tale. Molti fuggono, in senso non solo metaforico, ma anche letterale, da questa esperienza. E ciò che colpisce di più è che quasi nessun uomo riesce davvero a raccontare e parlare di tutto ciò con qualcuno

15 L esperienza paterna è un rischio Per molti uomini, in effetti, non sempre è facile accogliere l esperienza della paternità: - impegni professionali, -analfabetismo emotivo, -delega alle madri -precedenti esperienze negative vissute quando si rivestiva il ruolo di figli sono gli elementi che possono precocemente limitare e mettere a rischio l esperienza paterna, rendendola complessa e difficile.

16 Recentemente l Academy of Pediatrics Committee on Psychosocial Aspects of Child and Family Health* ha dichiarato che un importante aspetto del lavoro del pediatra e di chi lavora con le famiglie, deve consistere nel: RINFORZARE IL RUOLO DEGLI UOMINI NELLA CURA E NELLE DIVERSE FASI DI SVILUPPO DEL PROPRIO FIGLIO. *Coleman WL, Garfield C, and the Committee on Psychosocial Aspects of Child and Family Health. Fathers and Pediatricians: enhancing men s roles in the care and development of their children. Pediatrics 2004; 113:

17 COSA SI INTENDE PER COINVOLGIMENTO PATERNO? LAMB DEFINISCE LE SEGUENTI TRE FUNZIONI: ACCESSIBILITÀ COINVOLGIMENTO RESPONSABILITÀ OVVERO LA PRESENZA DEL PADRE E LA SUA DISPONIBILITÀ VERSO IL FIGLIO OVVERO CONTATTO DIRETTO MISURABILE ATTRAVERSO LE FUNZIONI DI GIOCO, LETTURA, COCCOLE, COMPITI, USCITE E QUALSIASI AZIONI ASSOCIATA AL PRENDERSI CURA OVVERO LA PARTECIPAZIONE IN DECISIONI RELATIVE ALLA CURA DEL BAMBINO, ACCOMPAGNAMENTO ALLE VISITE MEDICHE, RIUNIONI A SCUOLA, ROUTINE A CASA

18 Il ruolo protettivo dei padri Sappiamo con certezza che il ruolo dei padri rimane insostituibile nel percorso di crescita del proprio figlio. La letteratura attuale parla di padri assenti e imputa alla latitanza educativa dei padri molti dei problemi di sviluppo manifestati dai bambini in età evolutiva, soprattutto nell ingresso in adolescenza.

19 ESSERE PADRE E SENTIRSI PADRE L ESSERE PADRE IL SENTIRSI PADRE riconoscimento da parte dell uomo di funzioni e responsabilità percezione emotiva della paternità, la capacità di costruirsi un immagine di padre accanto al proprio bambino Per favorire questo riconoscimento del ruolo paterno è importante che egli possa ESSERE ATTIVAMENTE PRESENTE DA SUBITO ALLA VITA DEL FIGLIO (Nicolini P., Pojaghi B., 2000).

20 FUNZIONI PATERNE LE POCHE RICERCHE LONGITUDINALI REALIZZATE EVIDENZIANO CHE: LA PRESENZA DI UNA FIGURA MASCHILE STABILE È CORRELATA a un MINORE NUMERO DI PROBLEMI PER gli ADOLESCENTI E AD UNA MAGGIORE EFFICACIA DELLE FUNZIONI EDUCATIVE E DI MONITORAGGIO L. Alan Sroufe, Byron Egeland, Elizabeth A:Carlson, W.Andrew Collins, 2005

21 FUNZIONI PATERNE LA PRESENZA AMOREVOLE E COMPETENTE DI UN PADRE EMOTIVAMENTE DISPOSTO A METTERSI IN GIOCO CON IL PROPRIO FIGLIO HA UNA FUNZIONA PROTETTIVA CHE SI MANIFESTA ANCHE IN ETÀ ADULTA, QUANDO IL FIGLIO SI TROVA A DECIDERE SU QUALE STILE E CON QUALI MODALITÀ IMPRONTARE LA PROPRIA PERSONALE STORIA AFFETTIVA E FAMILIARE.

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23 La ricerca epidemiologica comportamentale e psicopedagogica ha dimostrato che l assenza di una valida figura paterna sin dal periodo più precoce di vita può favorire l insorgere di disturbi nella personalità del bambino e dell adolescente portandolo all assunzione: di comportamenti aggressivi atteggiamenti delinquenziali, alla mancanza di investimento nei settori cognitivi alla depressione infantile oltre che, più ovviamente, a problemi di identificazione e di identità sessuale.

24 Questo coinvolgimento del padre deve essere facilitato il più precocemente possibile. Cruciale sembra essere un interazione padre-neonato che passa anche attraverso il contatto fisico. Se questo legame riesce ad essere attivato, la coppia affettiva si trasforma in un amorevole triangolo familiare, in cui ogni membro gioca un ruolo che auto-mantiene la relazione affettiva all interno del nuovo sistema famiglia (Maggioni G, 2000).

25 Inoltre i padri migliorano il ruolo delle madri, Come afferma J. Bowlby, l uomo offrendo sostegno emotivo alla madre, fungerà per lei da base sicura, divenendo in tale modo anch egli figura di attaccamento Come scrive Lis A Zennaro, il supporto del padre aiuta la madre a migliorarsi sia come genitore che come persona. Molte madri soffrano di un grave arresto dello sviluppo personale proprio in ragione della latitanza paterna, in concomitanza della nascita del proprio figlio.

26 Cosa sanno i papà? La ricerca ha dimostrato che spesso gli uomini entrano nel territorio della genitorialità avendo saperi limitati rispetto ai bisogni concreti, emotivi e al percorso di sviluppo dei propri figli: -6 padri su 10 pensano che i neonati sono incapaci di vedere e non hanno alcuna sensazione visiva alla nascita, -soltanto 1 padre su 10 quando pensa che il bambino non senta -4 padri su 10 sono convinti che prendere in braccio un bambino quando piange significa viziarlo.

27 Cosa pensano di sé? Un padre sa sempre come ci si prende cura del proprio bambino la grande maggioranza afferma di non condividere questa affermazione, sulla quale risulta affermativa la risposta del 39% soltanto dei padri. Il 60% dei padri pensa invece che le madri sappiano sempre come ci si prende cura del proprio bambino

28 Come sarà la vita da papà? Il 95% dei padri è consapevole del fatto che dopo la nascita di un figlio, è necessario rimanere più tempo del solito a casa solo 1 padre su 2 è consapevole che la nascita del figlio lo obbligherà a cambiare radicalmente il proprio modo di trascorrere il tempo libero Altri parlano di ansia. L atteggiamento ansioso ei papà si evince osservando le loro dichiarazioni di accordo all affermazione Ho avuto spesso paura di non essere un buon padre per mio figlio, al quale 1 padre su 4 ha risposto affermativamente

29 Quando i figli crescono e in famiglia c è un DSA a maggior ragione è necessaria la collaborazione di tutti

30 I D.S.A. condizionano i rapporti familiari. Quando gli insegnanti comunicano ai genitori le difficoltà del figlio, questi possono sentirsi offesi, feriti. I genitori possono reagire in modi diversi: possono diventare iperprotettivi, apprensivi, aggressivi o autoritari e a volte possono vivere i problemi del figlio come una colpa. In alcune situazioni la comunicazione ricevuta sul figlio, può scatenare vecchi conflitti della coppia; ciascun genitore valuta la situazione con parametri diversi e propone diverse soluzioni

31 Spesso la persona più coinvolta è la madre Viene a crearsi una coppia caratterizzata da strettissima interdipendenza che può compromettere la relazione figlio-genitore e creare ambivalenza e conflittualità e il padre non trova più posto l errore del figlio e la reazione ansiosa della madre si rinforzano reciprocamente

32 Hai preparato la cartella hai ripetuto storia.dimmela ancora,.e per la verifica sei pronto consegna l avviso firmato alla maestra.comportati bene nell ora di inglese non distrarti

33 Messaggio per noi mamme Nostro figlio ha molte insegnanti Ma una sola madre. La relazione madre figlio è troppo importante per essere rovinata da un ruolo di insegnante

34 I genitori possono attribuirsi reciprocamente responsabilità, manchevolezze, colpe e il figlio può venire a trovarsi in mezzo ad ostilità tacite o manifeste, ma comunque dolorose. Oltre a sentirsi incapace a scuola, il figlio può sentirsi anche causa dei litigi dei genitori

35 In altre situazioni la coppia genitoriale può coalizzarsi contro la scuola. In questi casi, gli insegnanti sono considerati incompetenti, Il loro obiettivo sembra non essere quello di trovare delle soluzioni, ma dimostrare l'errore dei docenti. In questi casi viene a mancare l'importante relazione collaborativa tra scuola e famiglia

36 Ci sono padri che continuano ad attribuire le difficoltà del figlio alla svogliatezza. O alla protezione eccessiva della madre. Ma i padri devono evitare di confrontarlo con fratelli e/o parenti che hanno buoni voti e non fanno fatica, perché questo certamente non lo aiuta.

37 Nei compiti scolastici a casa. Spesso non è presente in casa nel momento dei compiti, spesso sottovaluta il problema Spesso viene accusato di non coinvolgersi nell attività dello studio a casa, A volte si innervosisce Quindi può verificarsi una divergente lettura della situazione all interno della coppia genitoriale

38 COSA FARE??? I genitori devono cercare insieme al proprio figlio sentieri nuovi lungo i quali egli può acquistare fiducia in se stesso. Per poter credere nelle sue possibilità, infatti, il figlio ha bisogno di conseguire risultati concreti, attraverso la scoperta in sé di un talento al di fuori della scuola: un hobby, uno sport, la musica.

39 Grazie a questo nuovo coinvolgimento relazionale, i padri possono influire sui figli in aspetti meno accessibili allo specifico femminile del mondo materno. Devono aver un buon dialogo con il figlio, discutendo delle sue paure e preoccupazioni, di come si sente. Devono essere pazienti e disposti all'ascolto

40 Accudire i figli consente lo sviluppo di competenze pratiche e relazionali, ma anche di forme di attaccamento padre-figlio con effetti positivi, a lungo termine, sulla relazione stessa

41 Effetti positivi dell influenza paterna nello sviluppo del bambino (Department of healt and human service 2004) Sviluppo cognitivo: -migliori punteggi nella misura di competenze verbali -livello di rendimento scolastico superiore -miglior recupero delle abilità nei bambini nati pre-termine o con difficoltà scolastiche -migliori abilità di problem-solving

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43 Sviluppo emozionale: -migliori livelli di autostima -competenze sociali più elevate -maggiore autonomia nelle attività emotive di problem-solving -livelli superiori di benessere e punteggi di depressione inferiori -livelli maggiori di empatia

44 Comportamento e adattamento psicosociale: -sviluppo precoce di comportamenti presociali -minori problemi di adattamento scolastico -minori problemi di condotta e comportamenti disadattivi -ritardo nell avvio di attività sex e nelle femmine rischio meno elevato di gravidanze in età precoce.

45 Inoltre si è visto che una maggiore aggressività o depressione nell adolescente è spesso associata alla sperimentazione da parte del ragazzo di un maggiore turn-over di figure maschili a fianco della propria madre biologica, la mancanza quindi di una figura maschile stabile connotata da un ruolo paterno.

46 L'incoraggiamento di entrambi i genitori è fondamentale perché a volte il figlio ha il desiderio di provare a fare certe cose, ma non osa per paura di fallire o di dispiacere ai genitori..

47 Ecco la storia di un ragazzo dislessico..

48 Albert Einstein ( ) è stato il più grande scienziato dell'età moderna. Albert cominciò a parlare in ritardo, imparò a leggere a nove anni ed ebbe difficoltà a legare con i coetanei. Sua sorella disse: «Lo sviluppo, durante l'infanzia, procedeva lentamente. Ebbe alcune difficoltà con il linguaggio, tanto che si temeva che non avrebbe mai imparato a parlare... ogni frase che pronunciava la ripeteva a se stesso a bassa voce, muovendo le labbra. Questa abitudine persistette fino a sette anni»

49 Il ricordo scientifico più vivido che Einstein conservava dal tempo dell infanzia fu la scoperta del funzionamento della bussola che il padre gli aveva regalato quando non aveva ancora compiuto cinque anni. Il fatto che l ago calamitato finiva per puntare sempre in una data direzione a causa di qualche forza misteriosa lo aveva molto incuriosito. Quando Albert aveva dodici anni lo zio Jacob gli regalò un libro di geometria e cominciò ad impartirgli lezioni di matematica che ricordò sempre come un'importante esperienza per lui, perché legata ad un insegnamento fatto anche di storielle ed esempi divertenti. [...]A scuola Einstein non fu uno studente modello.

50 Questa è una pagella di Einstein, che ancora oggi è conservata presso l'università Ebrea di Gerusalemme. Tedesco 5 Geometria 6 Francese 3 Geometria descrittiva 6 Inglese - Fisica 6 Italiano 5 Chimica 5 Storia 6 Storia naturale 5 Geografia 4 Disegno artistico 4 Algebra 6 Disegno tecnico 4 Cfr. R. Grenci, D. Zanoni, Storie di normale dislessia, Angolo Manzoni, Torino, 2007, pag

51 All'età di quindici anni, Albert lasciò la scuola per i brutti voti in molte materie e si trasferì prima a Milano con la famiglia, poi in Svizzera. trovava la scuola noiosa e intimidatoria e preferiva studiare da solo la fisica e suonare il violino insegnatogli dalla madre. Nel 1905 Einstein scrisse tre articoli che inviò ad un famoso giornale scientifico. Ognuno di essi conteneva una potenza innovativa che avrebbe rivoluzionato la fisica.

52 Quando diventò insegnante disse a un ragazzo che aveva difficoltà in matematica: «Non ti preoccupare delle tue difficoltà con la matematica, io ho fatto più fatica di te...». Infatti, Non riuscendo a risolvere i problemi di matematica e di scienze, nel suo studio aveva una lavagna sulla quale c'erano scritte le tabelline che non aveva mai imparato

53 Quindi per aiutare i nostri figli occorre una comunità scientifica che sappia studiare negli anni futuri il senso profondo delle trasformazioni interne ed esterne che sono avvenute nella famiglia e in particolare nei padri e sappia valorizzarle

54 occorre che si impari a considerare la paternità un vero e proprio capitale sociale dal quale partire per garantire alle future generazioni un esistenza resa forte dalla presenza armoniosa e cooperativa di due genitori consapevoli dei propri limiti e dei propri punti di forza

55 Conclusioni Quando entrambi i genitori sono coinvolti, nella cura dei figli, i bambini diversificano le relazioni significative e di intimita articolandone il registro emotivo e cognitivo. Sono bambini che hanno accesso a risorse cognitive e relazionali più ricche.

56 Le tue mani sono le mie ali Sono due preziosi doni che regali A me che all inizio della vita In ogni sfida vedo una salita Con quelle ali tu mi fai volare E nuove mete mi aiuti a conquistare Con te vicino mi alzo e resto in volo Con la tua guida non mi sento mai solo La tua forza mi dono sicurezza Il tuo sguardo mi infonde tenerezza Insieme a te volerò e potrò scoprire L uomo che sarò; io per partire Per il lungo viaggio che mi aspetta Ho bisogno di qualcuno che mi metta Un sigillo di amore e appartenenza Un quintale di allegria e un po di pazienza Una tazza di severa comprensione Un abbraccio che comunica emozione La tua barba che sfiora la mia pelle Il tuo dito che mi indica le stelle Di queste cose son colme le tue mani Accompagnami papà nel mio domani E per finire. le tue mani sono le mie ali Tratto da: Pellai A. Le tue mani sono le mia ali. Il primo anno di vita di un figlio visto con le mani del suo papà. Milano: San Paolo Edizioni. 2007

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