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1 R I T U A L E D I A D O Z I O N E D E G L I U L I V E L L I I Lavori si aprono in grado di Apprendista nella maniera consueta. Dopo l'approvazione della tavola tracciata nella Tornata precedente, il M. Ven. fa riconoscere ed introdurre dal M.d.C. i genitori e gli amici dei ragazzi e degli Ulivelli, se in precedenza ne furono adottati. II M.d.C. fa accomodare i profani nelle prime file delle due Colonne e distribuisce alle signore dei fiori a nome del M.Ven. M.Ven. - Fratelli miei, gentili ospiti, vogliate considerare un momento i ragazzi che qui stanno per essere introdotti e sarete animati da quegli amorevoli sentimenti con i quali conviene partecipare a questa solenne cerimonia. Gentili ospiti vogliate alzarvi e voi. Fratelli in piedi e mano alle spade. I Fratelli si alzano in piedi, spade nella sinistra (punte rivolte verso l'alto), senza porsi all'ordine. Anche gli Ospiti si alzano. M-Ven. - G.A.D.U., Tu forza e legge che tutto muove e regola. Tu che i sette suoni primitivi palesano come il Padre di tutte le cose esistenti, Tu che non mai riposi, sorgente ineffabile di perfezione, che hai messo nella nostra anima una face per dirigerla; Tu che ricevi sempre con amore fraterno i nostri sentimenti ed i nostri voti, degnati di eseguire quelli che noi oggi qui Ti rivolgiamo. Noi veniamo nuovamente umilmente a renderti il nuovo omaggio, legando al culto della verità figli che amiamo. Lascia cadere su di noi un raggio della Tua intelligenza infinita affinché i nostri insegnamenti, i nostri voti, siano l'espressione della Tua volontà suprema. Che questo raggio sia rappresentato dal fuoco di cui s'accende quest'ara (accende la lampada ad alcol(candela) sull'ara, la cui fiamma dura per tutta la cerimonia), e che la purezza di cui è simbolo si estenda su tutti noi e su tutti coloro che vengono in questo Tempio per rendere omaggio alla Tua legge. n M. Ven. scende dal Trono ed avanza verso l'ara triangolare sul quale vi sono alcuni pani, del vino e del miele. M.Ven. - Fa pure che siano benedetti questi frutti che la terra da te fecondata ci dona e che adomano quest'ara per trasformarsi fra poco, in siltrettanti simboli della nostro pensiero. Dò loro la potenza di imprimere nel cuore dei nostri figli adottivi un ricordo imperituro, che li renda nell'età matura sempre fedeli alle promesse della loro adozione. G.A.D.U. accogli favorevolmente i nostri voti ed ispiraci. Miei cari Fratelli e carissimi Ospiti, vogliate sedervi. H M. Ven. risale sul Trono. Si battono alla porta del Tempio quattro colpi uguali... M.Ven. - Fratello 1 Sorv. fate guardare chi osa battere cosi. 1 Sorv. - Fratello 2 Sorv., guardate chi osa battere cosi. 109

2 2 Sorv. - Fratello Esperto guardate chi osa battere così. L'Esperto esce, si informa e riferisce al 2 Sorv. Esperto - Fratello 2 Sorv., sono figli di nostri Fratelli che si sono smarriti nel mondo profano. 2 Sorv. - Fratello 1 Sorv., sono figli di nostri Fratelli che si sono smarriti nel mondo profano, dove passioni colpevoli li minacciano. 1 Sorv. - M.Ven. sono figli di nostri fratelli che si sono smarriti nel mondo profano, dove passioni colpevoli li minacciano. Ciascuno è condotto da uno dei nostri Fratelli che, guidati dal genio del bene, chiedono per loro asilo e protezione. M.Ven. - Fratello 2 Sorv., con quali mezzi possiamo venire in aiuto di questi ragazzi? 2 Sorv. - Ammettiamoli nel Tempio con i Fratelli che li conducono e che ciascuno di questi ragazzi trovi in ognuno di noi un protettore e sia così difeso dai pericoli che corre. M.Veii. - Fratello Oratore, vogliate darci la vostra opinione. Oratore - M.Ven., io sono d'avviso di iniziare questi ragazzi alla vita dell'intelligenza, affinché sparisca il velo materiale che copre i loro occhi; la loro bocca impari a pronunciare solo parole dolci; i loro corpi siano purificati; l'amore al lavoro assicuri la loro buona condotta; 10 spirito di forza, di virtù, di unione ispiri sempre il loro animo e l'adozione massonica apra ad essi la via della felicità. M.Ven. - E sia così dunque! Fratelli 1 e 2 Sorvegliante aprite a questi ragazzi la protezione del nostro Tempio. Fratelli delle due Colonne che la volta d'acciaio si formi e li protegga! Rispettabili Fratelli all'oriente vogliate alzarvi in segno d'amicizia per l'infanzia. Fratelli 1 e 2 Sorv., eseguite la Batteria di quattro colpi uguali. Fratello M.d.C., fate il vostro dovere. 1 e 2 Sorv. - {all'unisono). PA R T E L A M U S I C A. Si forma la volta d'acciaio : viene aperta la porta del Tempio. Ogni ragazzo, coperto il capo con un velo bianco, è condotto per mano dal proprio padrino ed 11 corteo, preceduto dal M.d.C. avanza fino all'ara di consacrazione. M. V e n. - Ciascuno riprende il proprio posto, restando in piedi... M.Ven. - Che cosa volete da noi? Uno dei Padrini - Amici di questi ragazzi, figli di nostri Fratelli, veniamo a chiedere per loro, mediante l'adozione massonica, luce, protezione e purificazione. M.Ven. - Fratelli miei, siate i benvenuti. Siate lodati per aver fatto appello ai nostri sentimenti di fratellanza. E voi, cari ragazzi, dovete deporre in questo Tempio il velo materiale con cui il

3 mondo profano vi tiene avvolti. Qui farete i primi passi sotto la Luce massonica. Che essa brilli ai vostri occhi come più tardi la faremo brillare al vostro spirito. IlM.dC. toglie loro i veli. M.Veii. - Fratelli sedete. Tutti siedono: i ragazzi e i loro padrini siedono di fronte al Trono. M.Veii. - Fratelli, glorifichiamo quest'opera che stiamo per compiere e che essa sia gradita al G:.A:.D:.U:. Le porte del nostro Tempio si sono aperte a questi cari ragazzi che i rumori del mondo profano non turberanno più d'ora in avanti, guidati, come saranno, dai loro genitori e dai rispettabili padrini, dei quali seguiranno i consigli e gli esempi. Quanti pericoli, quante illusioni e delusioni attendono l'uomo ai primi passi nella vita profana. Quanti mali, quante disillusioni gli prepara l'avvenire finché non si sia rifugiato in questo luogo di saggezza, dove la calma dello spirito, le dolcezze dell'unione, i consigli dell'amicizia lo fortificheranno di fi-onte alle avversiti Illuminato sulla vera natura degli onori profani, egli apprenderà tra noi come i beni morali che noi intendiamo conquistare ed accrescere gli meriteranno la stima e l'amore dei suoi simili, l'onore e la virtù che danno all'anima le gioie più pure. Fratello 1 Sorv., perché i Massoni si riuniscono? 1 Sorv. - Per contribuire a portare sulla terra il regno del bene. M.Veii. - Fratello 2 Sorv. In quale modo i Massoni riusciranno a realizzare questa grande opera? 2 Sorv. - Con la persuasione e il buon esempio. M-Ven. - Fratello 1 Sorv. quale deve essere l'obbiettivo principale del nostro insegnamento? 1 Sorv. - Noi dobbiamo insegnare il nostro primo precetto, base di tutta la morale: '*Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso e fa agli altri il bene che vorresti ricevere". M.Ven. - Fratello 2 Sorv. qual è il nostro secondo precetto? 2 Sorv. - Amiamoci e soccorriamoci reciprocamente. M.Ven. - Fratello Oratore diteci qualcosa a proposito degli altri nostri precetti e della nostra morale. Oratore - Noi onoriamo il G.A.D.U. e gli rendiamo grazie dei benefici di cui ci colma con buone azioni verso il nostro prossimo. Noi consideriamo, tutti gli uomini, senza distinzione di razza, di ceto, di fede, come nostri uguali e fi-atelli. Combattiamo l'ambizione, l'orgoglio, l'errore, i pregiudizi, lottiamo contro l'ignoranza, la menzogna, il fanatismo e la superstizione, quattro flagelli causa di tutti mali che affliggono l'umanità. Raccomandiamo la giustizia reciproca, vera salvaguardia dei diritti e degli interessi di tutti; la tolleranza che, con il rispetto dei doveri assimti, lascia libertà di conoscenza e di pensiero. Noi compiangiamo chi è in errore e facciamo ogni sforzo per ricondurlo sul vero cammino, finalmente veniamo con tutte le nostre forze in aiuto dei bisognosi. Noi adempiamo a tutti questi doveri, perché abbiamo la

4 fede che incoraggia e conduce al progresso: la perseveranza che finisce per abbattere gli ostacoli; la convinzione che ci induce a fare il bene, anche a nostro rischio, senza l'attesa di una ricompensa, all'infuori di quella della soddisfazione della propria conoscenza. M.Ven. - Fratelli padrini, voi conoscete i mali che turbano il mondo profano; vi è stata ricordata l'opera della Massoneria, si è detto quali sono le qualità del vero Massone. Persistete a chiedere l'ammissione nel nostro Ordine dei ragazzi che presentate? Uno dei Padrini - Si, Maestro Venerabile, M.Ven. - Promettete di seguirli costantemente nel mondo profano, di far sì che siano educati come buoni e degni figli di Massoni e di infondere in loro i principi e le virtù della nostra Istituzione? Uno dei Padrini - Lo promettiamo. Maestro Venerabile. M.Ven. - Che essi siano dunque adottati come voi desiderate. n M. Ven. scende dal Trono. Toccando le palpebre dei ragazzi dice: M.Ven. - Che la vostra vista si estenda e si apra alla Luce della Verità, che essa vi dia la facoltà di riconoscere il male per evitarlo e di conoscere la via della felicità. Tocca loro le orecchie. M.Ven. - Che il vostro udito sia sensibile alla voce di coloro che soffrono e che sappia ascoltare quella del G.A.D.U. "Amatevi e soccorretevi vicendevolmente". Sparge di miele le loro labbra, M.Ven. - Che la vostra bocca pronunci solo parole dolci come questo miele; che il rancore e la bugia non la deturpino mai; che la vostra lingua non pronunci mai parole di vendetta o di disprezzo. Fuggite la menzogna! Cari ragazzi, l'uomo nasce buono e puro: la ragione non ammette che nessun peccato originale possa essergli imputato: egli è venuto al mondo innocente, quindi non ha nessuna colpa da espiare. Ecco perché la Massoneria aspetta attende che il ragazzo acquisisca l'età della ragione per sottoporlo alle purificazioni simboliche. Immerge in un bacino la mano destra di ogni ragazzo che viene asciugata dal M,d,C, M.Ven. - Che le vostre mani siano sempre pure: che mai si impossessino di cose altrui, che mai scrivano parole contrarie alla morale, che mai si macchino di delitti verso il prossimo. Spezza il pane e lo distribuisce, ( i ragazzi lo mangiano) M.Ven. - Che questo pane, simbolo della forza e dell'unione, dia al vostro organismo sviluppo, salute e prosperità. Voglia il cielo che mai vi manchi. Versa il vino in una coppa e lo porge ai ragazzi, (i ragazzi devono) 112

5 M.Ven. - Che questo vino, simbolo della forza vivificante, vi ispiri il desiderio del bene e della saggezza: che esso doni alla vostra anima ed al vostro spirito la volontà e il coraggio di resistere alle avversità. Il M, Ven, fa sorgere tre fiamme dalla lampada ad alcol (alza la candela) M.Ven. - Che il fuoco purifichi il vostro essere e infiammi i vostri cuori dell'amore per i vostri simili: che la vostra intelligenza diriga saggiamente le azioni del vostro corpo. Siate sempre amorosi, rispettosi e riconoscenti verso i vostri genitori: essi saranno i vostri riferimenti per tutta la vita. L'amore verso i propri figli anima tutte le azioni dei vostri genitori. Siate docili, rispettosi, affezionati e riconoscenti verso i vostri protettori e verso coloro che vi istruiscono e v'insegnano a non dipendere, per mezzo del lavoro, che da voi stessi. Che i vostri piaceri siano soprattutto quelli dello spirito e che possiate raggiungere tutta la felicità che sidla terra è possibile. Cinge loro il grembiule, M.Ven. - Questi grembiuli sono l'insegna del lavoro e simboleggiano la missione dell'uomo fira gli uomini: voi potete vederne alcuni emblemi su quest'ara. Non abbiate altro desiderio che di lavorare per saldare i vostri debiti verso l'umanità; chi non lo fa, usurpa alla società una parte che non gli spetta. Ma il lavoro, cari ragazzi, è di due specie: quello manuale che riguarda il corpo ed il lavoro intellettuale che nobilita lo spirito. n lavoro, figlio dell'intelligenza, dello studio e della ricerca è una delle principali doti e consolazioni dell'uomo. Ragazzi miei, amate dunque il lavoro: esso è la salvaguardia dei costumi, la salute del corpo e la soddisfazione dell'anima. Siate buoni e tolleranti fì*a di voi: tutto e collegato in natura, dall'essere più minuscolo all'uomo. Che la vostra comprensione si estenda anche agli animali più umili. Siate amorevoli e pieni di cure verso le donne, sottomessi e rispettosi con i vecchi, protettori con i deboli, benevoli verso i più sfortunati e crescerete in merito, sarete amati e rispettati da tutti. Così vi renderete degni di essere adottati dalla Libera Moratoria e capaci di essere ammessi più in là ai nostri Lavori. Che questa speranza sia il movente che vi faccia camminare costantemente sulla via del bene. Fate in modo che questa Loggia abbia a compiacersi di aver dato alla Massoneria ed al mondo operai intelligenti e perseveranti. Miei cari ragazzi, l'età dell'oro dell'uomo vi sta davanti: essa consiste nel progresso e nella perfezione dell'ordine Universale cui tendono i Massoni sparsi per tutta al Terra. Lavorate, istruitevi, praticate i nostri principi per aiutarci a perseguire il nostro scopo. Porge ad ogni ragazzo un paio di guanti M.Ven. - Prendete questi guanti, il cui colore e simbolo di purezza, innocenza e candore, doti dell'infanzia: possiate conservarli a lungo! Pausa M.Ven. - Vi do il bacio di pace Bacia i ragazzi sulla fronte

6 M.Ven. - Che questo bacio vi sia gradito e che le vostre labbra ne diano sempre ugualmente sinceri! Scambiatevi vicendevolmente un bacio. I Ragazzi si scambiano vicendevolmente un bacio, M.Ven. - Che i vostri baci siano per voi e per noi un pegno dell'affetto che vi portano ed un attestato della vostra riconoscenza. M.Veii. - Fratelli padrini, giurate per i vostri ragazzi, sul vostro stato di Massoni, che essi saranno rigidi osservatori della virtù e dei precetti massonici? Padrini - Lo giuriamo! I ragazzi si inginocchiano. Il M, Ven, protende le mani sul loro capo, M.Ven. - A.G.D.G.A.D.U., in nome della Libera Muratoria Universale, sotto gli auspici del Grande Oriente d'italia, Palazzo Giustiniani, per i poteri a me conferiti, vi creo e proclamo Ulivelli Adottivi di questa R:.L:. Stella d'italia Vita Nova n 1051 all'oriente di Torino, ed invito i miei Fratelli a riconoscervi come tali, a darvi aiuto, conforto e protezione in ogni circostanza. Pausa (Il M: V toma al suo posto) M.Ven. - Fratello M.d.C., vogliate condurre tra le Colonne i Fratelli padrini e gli Ulivelli Adottivi e farli riconoscere dai Fratelli perché ricevano dai due Sorveglianti il bacio di pace. Fratelli 1 e 2 Sorvegliante dopo aver dato ai ragazzi il bacio di pace, vogliate proclamarli Ulivelli Adottivi e farli riconoscere dai Fratelli delle vostre Colonne, che inviterete ad unirsi a voi e a me per la triplice Batteria di gioia per la loro adozione. H l Sorv. bacia i ragazzi sulla fronte e poi dice: 1 Sorv. - Fratelli della mia Colonna, il M.Ven ha proclamato Ulivelli Adottivi di questa R:.L:. i ragazzi qui presenti.vogliate unirvi a lui e a me per la triplice Batteria di gioia per la loro adozione. n 2 Sorv. bacia i ragazzi sulla fronte e ripete: 2 Sorv. - Fratelli della mia colonna, il M.Ven. ha proclamato Ulivelli Adottivi di questa R.i ragazzi qui presenti.vogliate unirvi a lui e a me per la triplice Batteria di gioia per la loro adozione. M.Veii. - F.lli in piedi. A me Fratelli per la triplice Batteria di gioia e prosperità ai genitori e ai loro padrini! Onore e prosperità alla Libera Muratoria Universale! Salute Uno dei Padrini - M.Ven., vi ringrazio e vi chiedo di coprire la Batteria di gioia per conto degli Ulivelli Adottivi. M.Ven. - Fratello M.d.C. vogliate collocare gli Ulivelli Adottivi a capo della Colonna del Settentrione. La parola al Fratello Oratore.

7 Terminata la prolusione dell'oratore... M.Ven. - Cari Fratelli e gentili, ospiti, siccome noi non ci separiamo mai senza prima aver pensato ai bisognosi, prego il Fratello Elemosiniere di far passare il Tronco della Vedova. n Fratello Elemosiniere esegue. Porta il Tronco "sotto Maglietto" al M.Ven. e quindi lo consegna all'oratore. Il contenuto verrà conteggiato al termine dei Lavori. Oratore - M.Ven. il Tronco della Vedova ha friittato tre e più mattoni per il soccorso dei bisognosi. M.Ven. - Cari Fratelli e gentili ospiti, il Tronco della Vedova ha fruttato tre e più mattoni per il soccorso dei bisognosi. Fratello Segretario, vogliate rilasciare ad ogni singolo Ulivello Adottivo un estratto del verbale della seduta, che constati le sue qualità e che contenga le promesse fatte in suo nome dal proprio padrino, nonché tutte le nostre esortazioni, qualcuna delle quali può sembrare oggi prematura, mentre diverrà più tardi la sua regola costante per dirigere i suoi pensieri e le sue azioni. Il M. Yen. si congeda dagli Ulivelli Adottivi e ringrazia gli altri intervenuti. Concede ad essi l'uscita dal Tempio facendoli accompagnare nella Sala dei Passi Perduti dal M.dC. M.Ven. - Fratello M.d.C., vogliate portare gli Ulivelli Adottivi, i loro parenti e i loro amici nella Sala dei Passi Perduti. H M.d.C. esegue. M.Ven. - Fratelli, in piedi e spade in pugno. Usciti gli ospiti si procede con la chiusura dei Lavori in grado di Apprendista 115