BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri

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2 BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2011 Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri 1

3 a cura di con il supporto tecnico scientifico di in collaborazione con La redazione del Bilancio di Sostenibilità dell Ente Parco 2011 è stato promosso dall Assessorato all Ambiente della Regione Liguria e finanziato dall Assessorato alle Politiche attive del Lavoro e dell Occupazione della Regione Liguria. Hanno collaborato alla redazione del Bilancio di Sostenibilità dell Ente Parco delle Alpi Liguri: Cristiana Rogate (Refe s.r.l.) Bruno Di Pietro (Refe s.r.l.) Elena Gottardo (Refe s.r.l.) Cristina Caprioglio (Regione Liguria) Stelio Cioli (Regione Liguria) Eligio Bertone (Ente Parco Alpi Liguri) Mauro Littardi (Ente Parco Alpi Liguri) Antonella Orengo (Ente Parco Alpi Liguri) Gabriele Decanis (Ente Parco Alpi Liguri) Personale dell ufficio tecnico scientifico del Parco delle Alpi Liguri Copertina a cura di Maurizio Robello (Regione Liguria) 2

4 INDICE LE AREE PROTETTE IN LIGURIA: uno sguardo d insieme...errore. Il segnalibro non è definito. IDENTITÀ La CARTA D IDENTITÀ del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri La STORIA del Parco La MISSIONE del Parco Regionale delle Alpi Liguri La RETE DELLE RELAZIONI: gli interlocutori del Parco ORGANIZZAZIONE E RISORSE L ENTE PARCO: per una gestione integrata del territorio GLI ORGANI DELL ENTE PARCO REGIONALE DELLE ALPI LIGURI POLITICHE ORGANIZZATIVE: LE PRIORITÀ STRATEGICHE LE RISORSE UMANE LE RISORSE ECONOMICO FINANZIARIE ATTIVITÀ E RISULTATI

5 LE AREE PROTETTE IN LIGURIA: uno sguardo d insieme Regione di forti contrasti, per la presenza contemporanea di Alpi, Appennini e mare, la Liguria racchiude nel suo ristretto territorio beni naturalistici di straordinario valore. Tra le poche aree europee a comprendere le 3 principali aree bio-geografiche alpina, continentale e mediterranea, la sua particolare morfologia ha costituito la base per lo sviluppo di una straordinaria varietà di ambienti in un piccolo territorio e in un intreccio millenario di dinamiche naturali e attività umane. Anche se sono soprattutto i suoi 300 Km di costa a renderla turisticamente famosa, in realtà il territorio della Liguria è in prevalenza montuoso (per il 65% della superficie totale, il resto è collinare) con vaste aree a vegetazione naturale e a bosco (il 69% del proprio territorio). Montagne affacciate sul mare, che fin da tempi remoti sono state modellate dall uomo creando uno dei paesaggi peculiari della Liguria, i terrazzamenti, che hanno permesso di ricavare superfici coltivabili dove non esistevano, su circa il 30% del territorio regionale, grazie a estese superfici di muri in pietra a secco. Il paesaggio della Liguria vanta anche riconoscimenti a livello mondiale in quanto l UNESCO ha classificato Patrimonio dell Umanità Portovenere, le Cinque Terre e le isole Palmaria, Tino e Tinetto e Geoparco il Parco Regionale del Beigua. L entroterra della Liguria presenta degli aspetti geomorfologici davvero particolari, con foreste secolari dalla fisionomia tipicamente appenninica, boschi dal carattere alpino, estesi pascoli densi di preziose e rare fioriture e uliveti di pregio paesaggistico. La fascia montuosa fa parte delle Alpi ad Ovest, con la cima più alta dei m del Monte Saccarello, e degli Appennini a Est, con il Monte Maggiorasca e i suoi m di altitudine. I versanti mediterranei si distinguono invece per la solarità dei paesaggi, per le morfologie contorte delle scogliere a picco sul mare alternate a spiagge ora di ciottoli ora di sabbia, per la rigogliosa vegetazione a macchia mediterranea con pinete che crescono a ridosso del mare, per le specie floristiche pregiate. A questi ambienti si aggiungono le piccole isole, gli ambiti fluviali naturali e antropizzati, le numerose zone umide di interesse naturalistico e storico-culturale, i fondali marini accidentati e profondi, ricchi di specie animali e vegetali e di habitat ad alto livello di biodiversità, una rete di orti e giardini botanici. A tutti gli effetti può quindi definirsi una Regione ad elevata biodiversità. Il Sistema regionale dei Parchi e dell Alta Via dei Monti liguri, l asse portante del sistema di fruizione escursionistica della Regione, ha adottato una gamma di tipologie di protezione e gestione molto diversificate proprio per adattarsi alle realtà sopradescritte: Parchi, riserve statali, Parchi, Riserve e Giardini botanici regionali, aree di interesse provinciale ed aree di interesse locale, per una superficie totale di ha (6,16% del territorio regionale). Fanno inoltre parte integrante del sistema anche aree marine statali, aree di tutela marina regionale e, appunto, l Alta Via dei Monti Liguri. 4

6 PROVINCIA DI IMPERIA (n.8 Comuni) PROVINCIA DI SAVONA (n.9 Comuni) o o Alpi Liguri (6.41 ha): Cosio d Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian latte, Pigna, Rezzo,Rocchetta Nervina, Triora; Giardini Hanbury (19 ha): Ventimiglia. o o o o o o o Beigua (5.318,00 ha): Sassello, Stella, Varazze; Parco di Bric Tana (169 ha) : Millesimo; Parco di Piana Crixia (794 ha): Piana Crixia; Riserva Adelasia (1273 ha): Cairo Montenotte Riserva di Bergeggi (8 ha) : Bergeggi; Riserva Gallinara (11 ha): Albenga; Riserva Rio Torsero (4 ha): Ceriale. PROVINCIA DI GENOVA (N.27 Comuni) PROVINCIA DELLA SPEZIA (n.25 Comuni) o Antola (4.838 ha): Busalla, Crocefieschi,Fascia, Gorreto, Montebruno, Propata, Ronco Scrivia, Rondanina, Savignone, Torriglia, Valbrevenna, Vobbia; o Aveto (3.019 ha): Borzonasca, Mezzanego, Ne, Rezzoaglio, S. Stefano d Aveto; o Beigua (3.997 ha): Arenzano, Campoligure, Cogoleto, Genova, Masone, Rossiglione, Tiglieto; o Portofino (1.056 ha) : Camogli, Portofino, SantaMargherita Ligure; o Parco delle Mura (612 ha) : Genova; o Pratorondanino (1 ha): Genova. o o o Parco nazionale 5 Terre (3.854 ha): Levanto, Monterosso, Riomaggiore, Vernazza, la Spezia; Montemarcello Magra (2.726 ha): Ameglia, Arcola, Beverino, Bolano, Borghetto Vara, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Carro, Carrodano, Follo, Lerici, Pignone, Riccò del Golfo, Rocchetta Vara, S.Stefano Magra, Sarzana, Sesta Godano, Vezzano, Parco di Portovenere (274 ha): Portovenere. 5

7 IL SISTEMA REGIONALE DELLE AREE PROTETTE IN SINTESI DIMENSIONE NATURALISTICA E AMBIENTALE BIODIVERSITÀ E RETE NATURA 2000 Ben 125 SIC (Siti di importanza comunitaria) e 7 ZPS (Zone di protezione speciale per gli uccelli), che nel loro insieme costituiscono la cosiddetta Rete Natura Con la legge regionale n.28 del 10 luglio 2009 "Disposizioni per la tutela e valorizzazione della biodiversità" la Regione ha provveduto a: fornire gli strumenti per l'attuazione delle specifiche direttive europee; istituire la rete ecologica regionale, che individua i collegamenti ecologici funzionali tra SIC e ZPS; assegnare ad enti, tra cui Enti Parco, Comuni e Province, la gestione dei SIC e delle ZPS, sulla base di apposite misure di conservazione e di Piani di gestione che dovranno essere adottate dalla Regione Liguria e dagli stessi Enti. HABITAT E SPECIE Una delle novità introdotte dalla Direttiva europea riguarda il concetto di tutela e mantenimento non solo delle singole specie ma degli ambienti in cui queste vivono, gli habitat appunto, intesi come ambienti uniformi per condizioni ecologiche che permettono a determinate specie di vivere e svilupparsi. Tra i numerosi ambienti indicati dalla Direttiva europea (oltre 200), 75 sono segnalati all interno di SIC liguri e 14 di questi sono anche considerati prioritari per la loro vulnerabilità. Tra questi segnaliamo: i prati aridi con arbusti su substrati calcarei, che si distinguono per i ricchi popolamenti di orchidee; alcune zone paludose e di torbiera; i boschi di roverella; i bellissimi faggeti appenninici arricchiti dalla presenza di tassi e agrifogli. La Liguria è molto ricca anche di specie: poco meno di 50 sono le specie inserite nell allegato II della Direttiva Habitat, che comprende vegetali e animali esclusa l avifauna, mentre 245 specie ornitiche sono quelle contenute negli allegati I e II della direttiva Uccelli. Come per gli habitat, sono state individuate anche specie prioritarie, che rischiano cioè di estinguersi senza opportune misure di tutela. Occorre infine ricordare la presenza in Liguria di 420 specie, cosiddette endemiche, cioè esclusive del territorio. FAUNA La concomitanza di più habitat naturali favorisce la presenza di una fauna ricca e pregiata, con specie faunistiche anche rare. Tra le presenze di maggiore richiamo e importanza da un punto di vista scientifico e ambientale segnaliamo: il lupo (Canis lupus, specie prioritaria), che è tornato già da alcuni anni a popolare l entroterra della Regione, l avifauna migratoria che comprende rapaci (Falco pellegrino, Gufo reale, Biancone, Aquila reale), uccelli marini (sule, sterne, gabbiani) e di zone umide (aironi, gruccioni), anfibi, rettili e chirotteri che giocano un ruolo fondamentale come bioindicatori dello stato di salute degli ambienti e dei paesaggi in cui vivono (Ululone appenninico dal ventre giallo, Lampreda di mare, alcune specie di pipistrelli). FLORA E VEGETAZIONE La Liguria è tra le regioni italiane che annovera il maggior numero di specie vegetali, sia marine che terrestri, grazie al mosaico di ambienti e microclimi che la caratterizzano. Accanto alle innumerevoli specie della 6

8 macchia mediterranea, troviamo i vasti boschi di conifere e latifoglie delle aree collinari, fino ad associazioni alpine a quote più elevate come faggete, quercete, boschi misti e lariceti. Da segnalare inoltre notevoli concentrazioni botaniche di tipo spontaneo in tutte le aree protette e nella maggior parte dei SIC, con la presenza in molti casi di specie endemiche e di particolare rilevanza per le azioni di protezione e salvaguardia. Alcune aree della Liguria (Val D Aveto e soprattutto Alpi Liguri) sono veri e propri scrigni di tesori per studiosi ed appassionati di botanica: piante mediterranee risalite a quote eccezionali si abbinano infatti a veri e propri relitti glaciali discesi a quote modeste, con il risultato di una ricchezza di specie senza uguali in Europa. FORESTE REGIONALI La Regione ha da tempo affidato agli Enti Parco Beigua (nel 2004) e Aveto (nel 2005) la gestione di 5 foreste demaniali regionali, che coprono una superficie di circa ettari. Tali Enti gestiscono queste preziose aree per assicurare un miglioramento del patrimonio forestale e del riequilibrio ambientale, per regolarizzare l uso locale del legname sia da opera sia energetico e per coordinare il recupero e riuso degli edifici per finalità di servizio ed escursionistiche. Il Parco dell Aveto, ad esempio, ha realizzato all interno della Foresta del Penna una segheria mobile e gestisce i tesserini per la raccolta dei prodotti del sottobosco, in particolare dei funghi, reinvestendo gli introiti per interventi nelle foreste stesse. FORESTE REGIONALI Superfici (ha) Totale per Parco Monte Penna 978 Lame 289 Parco dell Aveto ha Monte Zatta 98 Deiva 798 Lerone Parco del Beigua ha TOTALE Altre 2 foreste demaniali di proprietà della Regione Liguria, Testa d Alpe, con i suoi splendidi esemplari di abeti bianchi, aceri di monte e pini silvestri, e Gerbonte, comprese nel territorio del Parco delle Alpi Liguri, saranno affidate in gestione all Ente Parco che, attraverso un attento studio del patrimonio forestale presente, potrà programmare le più opportune azioni di intervento e di valorizzazione. FORESTE REGIONALI Superficie (ha) Testa d Alpe 294,72 Gerbonte 632 TOTALE 926,72 7

9 RETE ESCURSIONISTICA In Liguria, la rete di sentieri e di mulattiere serve tutto il territorio non densamente urbanizzato e talora anche quartieri periferici di grandi centri urbani, con una fitta trama in cui sono riconoscibili una rete primaria, che si innesta sullo spartiacque principale dell Alta Via dei Monti Liguri, quella provinciale o sovra-locale e quella locale. Una rete escursionistica di tale portata è uno strumento indispensabile per la fruizione e la gestione di tutte le aree tutelate della Regione (Parchi, Riserve naturali, SIC, ZPS) che coprono circa il 28% della superficie regionale. Gli Enti Parco della Liguria svolgono funzioni cruciali nella manutenzione, controllo e valorizzazione dei sentieri, gestendo complessivamente oltre 900 km di percorsi, tra cui i collegamenti tra le varie aree protette e con l Alta Via dei Monti Liguri, che conta da sola 400 Km di itinerario principale oltre a 80 percorsi di raccordo alle aree protette. Ad essi è stato inoltre affidato un ruolo centrale nella costruzione e nel funzionamento della REL, la Rete di fruizione turistico-escursionistica della Liguria, creata con la legge regionale 16 giugno 2009 n.24, che prevede la registrazione dei percorsi e dei soggetti curatori, l unificazione delle modalità di manutenzione e segnalazione, la disciplina della fruizione, la programmazione degli interventi. DIMENSIONE SOCIALE E CULTURALE I CENTRI DEL PARCO Sono ormai numerose le strutture realizzate o recuperate negli ultimi anni come punti informativi e centri di interpretazione sulle Aree protette. I Centri visite, che informano e indirizzano il fruitore alla scoperta del territorio, ospitano uffici di informazione, mostre tematiche, piccole foresterie e percorsi didattici in cui poter svolgere anche attività con i gruppi scolastici. Alcuni di questi sono, infatti, veri e propri Centri di Educazione Ambientale (CEA) inseriti nella rete nazionale INFEA. AREA PROTETTA Parco nazionale delle 5 terre Parco naturale Regionale Alpi Liguri Parco Naturale Regionale Antola Parco Naturale Regionale Aveto Parco Naturale CENTRI VISITA E CENTRI EDUCAZIONE AMBIENTALE CEA - Ostello di Rocchetta Nervina (IM) La Torriglietta Torriglia (GE) o Centro visite di Rezzoaglio (GE) o Museo del bosco Lago delle Lame Rezzoaglio (GE) o Museo minerario di Gambatesa (NE) o Casa del Parco Foresta della Deiva Sassello (SV) PUNTI INFORMATIVI n.7: Corniglia, La Spezia, Riomaggiore loc. Lavaccio, Manarola, Monterosso, Riomaggiore, Vernazza IAT Mendatica (IM) IAT Torriglia (GE) IAT Valle Scrivia Casella (GE) stagionale IAT Gorreto (GE) stagionale Sede del Parco Borzonasca (GE) o Bruno Bacoccoli loc. Prariondo Cogoleto (GE) 8

10 Regionale Beigua Parco Naturale Regionale Montemarcello- Magra Parco Naturale Regionale di Portofino Parco Naturale Regionale di Porto Venere Parco naturale regionale Bric Tana Riserva naturale Regionale di Rio Torsero Riserva naturale Regionale Adelasia Riserva naturale Regionale Isola Gallinara o Centro di esperienze Parco del Beigua Arenzano (GE) o Palazzo Gervino Sassello (SV) o Villa Bagnara Masone (GE) o Esposizione archeologica permanente frazione Alpicella Varazze (GE) o Centro ornitologico e di educazione ambientale Loc. Vaccà Arenzano (GE) o CEA e centro regionale fauna minore Sarzana (SP) o Centro fauna troglobia di Quaratica Riccò del Golfo (SP) o Centro visite di Montemarcello (SP) o CST di Calice al Cornoviglio (SP) LABTER Laboratorio territoriale presso la sede del Parco a S.Margherita Ligure (GE) CEA - Isola Palmaria CEA Porto Venere Centro visitatori Villa Scarzella Millesimo (SV) Museo Paleontologico Silvio Lai a Ceriale (SV) Laboratorio di educazione ambientale di Cascina Miera Cairo Montenotte (SV). Centro multimediale Isola Gallinara Albenga (SV) o Banilla Tiglieto (GE) o Cogoleto (GE) o Muvita (Sede del parco) Mulino del Gassetta S.Margherita Ligure (GE) o Pro Loco Porto Venere o IAT La Spezia STRUTTURE RICETTIVE La creazione di una rete di infrastrutture e servizi ha consentito anche la nascita di strutture ricettive, prevalentemente rifugi, sia su strutture di proprietà dei Parchi sia, più spesso, su strutture di proprietà pubblica regolate da convenzioni. Oltre alle strutture di seguito elencate, generalmente affidate in gestione a soggetti terzi che svolgono le attività di accoglienza per conto degli enti, molte altre strutture ricettive (alberghi, agriturismi, B&B) hanno aderito ad appositi disciplinari di comportamento per poter diventare esercizi consigliati dal Parco. AREA PROTETTA Parco Naturale Regionale Alpi Liguri Parco Naturale Regionale Antola Parco Naturale Regionale Aveto Parco Naturale Regionale Beigua RIFUGI Cà da Gardella Mendatica (IM) Rifugio Passo Muratone Pigna (IM) Rifugio Parco Antola Propata (GE) Rifugio di Rondanina (GE) Centro turismo equestre e rifugio Mulino del Lupo - Torriglia (GE) Rifugio Monte Reale- Ronco Scrivia (GE) Rifugio Ventarola loc. Casaleggio Rezzoaglio (GE) Rifugio Monte Aiona loc. Prato Mollo Borzonasca (GE) Rifugio Antonio Devoto loc. Passo del Bocco Mezzanego (GE) Rifugio Monte degli Abeti CAI Rapallo Rifugio Cappelletta Fitetrec - ANTE Rifugio Casa Ressia - Foresta della Deiva Sassello (GE) 9

11 Parco Naturale Regionale Montemarcello- Magra Riserva naturale Regionale Adelasia Cairo Montenotte (SV) Parco naturale regionale Bric Tana Rifugio Veirera Valle Gargassa Rossiglione (GE) Rifugio Sciverna fraz. Maddalena Sassello (GE) Forte Geremia Masone (GE) Batteria Chiodo Montemarcello (SP) Cascina Miera - Cairo Montenotte (SV) Ostello del Parco loc. Chiesa Frazione Acquafredda Millesimo ATTIVITÀ DIDATTICHE E DI ACCOMPAGNAMENTO TURISTICO I Parchi Naturali sono luoghi di elezione per lo svolgimento di attività di educazione ambientale e per l'organizzazione di escursioni e visite guidate e gli Enti Parco propongono ricchi programmi di iniziative in tal senso. Tali attività sono svolte nell'ambito dei Centri di esperienza, compresi nella Rete dei Centri del Sistema regionale di educazione ambientale, da parte di operatori per lo più giovani con esperienza pluriennale e dotati di patentino di guida ambientale escursionistica. Grazie all'esperienza maturata e consolidata in questi anni, tali Centri sono diventati un punto di riferimento per altre realtà locali (IAT, comuni, altri enti pubblici) e il loro funzionamento dipende direttamente dai finanziamenti messi a disposizione dalla Comunità Europea, dalla Regione tramite i Parchi e i Centri di Educazione Ambientale e dagli Enti locali. ENTE PARCO N. ESCURSIONI PARTECIPANTI N. ESCURSIONI PARTECIPANTI GRUPPI GRUPPI SCUOLE SCUOLE Alpi Liguri Antola Aveto Beigua Montemarcello Magra Portofino TOTALI VISITATORI E TURISMO I Parchi liguri stanno registrando un crescente interesse attraendo quote di visitatori ormai numericamente rilevanti soprattutto verso l interno del territorio grazie alla fitta rete escursionistica e alla creazione di mete fortemente attrattive. Al di là del tradizionale successo delle celebrate località della costa (ad esempio 5 Terre, San Fruttuoso di Portofino, Giardini Hanbury), il fenomeno diventa particolarmente importante per la diversificazione e destagionalizzazione dell economia turistica della Liguria. L installazione di eco-computer (rilevatore di passaggi) in corrispondenza dei sentieri principali, ha consentito il conteggio dei passaggi dei singoli escursionisti e una prima analisi dei flussi turistici. Riportiamo di seguito i dati del periodo : ALTA VIA DEI MONTI LIGURI LOCALITÀ AMBITO/COMUNE PASSAGGI FONTE NOTE 10

12 AVML - Sentiero degli Alpini Pigna (IM) Associazione AV [1] AVML - Giogo di Toirano Toirano (SV) Associazione AV AVML Pra Riondo Cogoleto (GE) Ente Parco Beigua [2] AVML - Piani di Praglia Ceranesi (GE) Associazione AV AVML - P.sso della Cappelletta Varese Ligure (SP) Associazione AV [1] Sentiero EEA nel Parco Naturale regionale delle Alpi Liguri [2] Sentiero Pra Riondo Torbiera del Lajone nel Parco naturale regionale del Beigua PARCO ANTOLA LOCALITÀ AMBITO/COMUNE PASSAGGI FONTE NOTE Monte Antola Propata (GE) Ente Parco Antola Reopasso Crocefieschi (GE) Ente Parco Antola Brugneto (Lago) Rondanina (GE) Ente Parco Antola [3] [3] Rilevamento traffico veicolare (calcolando una presenza media di 2,5 persone ad automobile il numero delle presenze ammonta a oltre unità) PARCO BEIGUA LOCALITÀ AMBITO/COMUNE PASSAGGI FONTE NOTE Curlo/Gava Arenzano (GE) Ente Parco Beigua [4] Foresta Deiva Sassello (GE) Ente Parco Beigua Canyon Val Gargassa Rossiglione (GE) Ente Parco Beigua [4] Dati relativi a 7 mesi. Causa danneggiamenti, la centralina è stata inattiva dal Novembre 2010 al Marzo PARCO PORTOFINO [5] LOCALITÀ AMBITO/COMUNE PASSAGGI FONTE NOTE Pietre Strette Camogli (GE) Ente Parco Portofino Fornelli Camogli (GE) Ente Parco Portofino [5] l Ente Parco di Portofino si è dotato di un complesso sistema di rilevamento composto da 9 contatori (per bici e pedoni) ubicati in otto diverse località. Al fine di rendere omogenei i dati, rendendoli maggiormente comparabili con quelli ottenuti dai contatori dislocati nelle altre zone della regione, sono qui riportati i conteggi relativi ai due rilevatori più significativi. RISERVA ADELASIA LOCALITÀ AMBITO/COMUNE PASSAGGI FONTE NOTE Cascina Caramellina Cairo Montenotte (SV) Provincia di Savona [6] Cascina Miera 1 Cairo Montenotte (SV) Provincia di Savona [6] Cascina Miera 2 Cairo Montenotte (SV) Provincia di Savona [6] Variante AVML all interno della Riserva dell Adelasia PARCO DELL AVETO 11

13 LOCALITÀ AMBITO/COMUNE PASSAGGI FONTE NOTE Giardino botanico Delpino Borzonasca (GE) 346 Ente Parco aveto [7] [7] Percorso "Bosco Giardino" Giardino Botanico Federico Delpino, nei pressi del P. Bocco lungo l AVML Inoltre, occorre segnalare il complesso minerario museale di Gambatesa inaugurato nel 2000 nel Parco dell Aveto, che ha registrato fino a tutto il 2010 una media di 11 mila visitatori annuali, con punte nei mesi di aprile e maggio in relazione alle gite scolastiche, e si qualifica come la principale meta del turismo culturaledidattico dell entroterra e tra le più importanti della Liguria. Nel 2011 è stato inoltre inaugurato l Osservatorio Astronomico Regionale Parco Antola Comune di Fascia, situato a Casa del Romano nel Parco dell Antola, che consentirà di incrementare il turismo di quell area qualificandola come polo di interesse astronomico a livello nazionale. DIMENSIONE ECONOMICA SOSTEGNO ALLE ATTIVITÀ AGRO-SILVO-PASTORALI I Parchi sono da sempre impegnati nel promuovere e favorire lo sviluppo sociale ed economico delle Comunità locali attraverso iniziative e interventi volti a consolidare il presidio del territorio e la sua preservazione in termini di sostenibilità. La promozione di prodotti agroalimentari (es. creazione di una RETE DEL MERCATO LOCALE, il concorso MIELI DEI PARCHI, il LOGO del Parco per i prodotti tipici), la gestione sostenibile delle foreste (es. creazione di una filiera produttiva del legno) e il sostegno alle attività di pastorizia (es. PROGETTO LUPO), sono un esempio di attività ormai consolidate che hanno consentito di creare una stretta e proficua collaborazione con i produttori e gli operatori forestali e le aziende agricole e zootecniche locali. COMUNICAZIONE E PROMOZIONE TURISTICA Anche gli operatori turistici presenti nei territori dei Parchi con agriturismi, B&B, alberghi e rifugi sono stati coinvolti in diversi progetti di promozione di nuove forme di turismo sostenibile: la rete degli Esercizi consigliati, ha permesso ad esempio di accrescere la qualità dell accoglienza attraverso la sottoscrizione di un disciplinare di buone pratiche, la creazione delle pagine ospitali sui siti WEB di ogni Parco ha consentito di ampliare la visibilità di molte strutture ricettive e di coordinare una promozione univoca del territorio assai più efficace in termini di comunicazione. SVILUPPO E IMPIEGO DI FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Sul tema delle energie rinnovabili i Parchi hanno lavorato negli ultimi anni per presentarsi nel proprio contesto territoriale come laboratorio di esperienze e modello di buone pratiche. Grazie ai fondi regionali, statali (tramite appositi bandi) ed europei (Progetto a regia regionale ENERGIA DEI PARCHI ) ad oggi è possibile contare in molte strutture funzionali alle attività dei Parchi una serie di piccoli impianti (fotovoltaico, solare termico, caldaie e stufe a legna e pellets). Ad oggi 10 rifugi, 2 sedi e 2 strutture polifunzionali sono dotate di queste innovazioni tecnologiche, che in alcuni casi consentono di rendere tali strutture energeticamente autosufficienti e quindi perfettamente sostenibili. 12

14 DATI RIASSUNTIVI Aree protette statali e regionali terrestri e marine (Parchi, riserve naturali, aree protette locali) Superfici (aree protette terrestri) N ha (su ,40 ha di territorio regionale) pari a 6,16% Comuni interessati 69 su 235 SIC (Siti di Importanza Comunitaria) gestiti da Enti Parco ZPS (Zone a Protezione Speciale) gestiti da Enti Parco Foreste demaniali regionali gestite da Enti Parco Rete sentieristica mantenuta dai 6 Parchi regionali Superfici complessive tutelate (Parchi, Riserve naturali, SIC, ZPS) Fonte: Settore Programmi e progetti di valorizzazione ambientale 43 su su 7 5 su km ha (pari al 28% del territorio regionale) 13

15 IDENTITÀ Bilanci di sostenibilità dei Parchi Regionali Liguri Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri 14

16 La CARTA D IDENTITÀ del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri IL PARCO IN SINTESI Territorio e popolazione 1 Provincia: IMPERIA Sede del Parco: Pigna (IM) Anno di nascita: 2007 Superficie a terra: 6.041,21 ha. Comuni: 7, Cosio d'arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pigna, Rezzo, Rocchetta Nervina, Triora. Popolazione residente all interno dei confini del Parco: 15 persone*. * Viene considerata come popolazione residente il numero di addetti che nel periodo estivo (giugno ottobre) operano nel territorio del Parco per attività silvopastorali in alpeggio. Popolazione residente all interno dei Comuni del Parco: persone. Il Parco delle Alpi Liguri si sviluppa lungo diverse aree dalle caratteristiche molto diverse tra loro: 1. ZONA DI PIAN CAVALLO Caratteri peculiari: rappresenta una tra le aree naturalistiche più importanti della Liguria per l'estesissima copertura boschiva di grande qualità, costituita da lariceti, pinete a pino silvestre, faggete, formazioni arboree miste mesofile. E' inoltre una tra le zone carsiche di maggior rilievo a livello europeo per le numerose e maestose manifestazioni epigee ed ipogee (grotte, cavità, sifoni). Di particolare spettacolarità la forra di incisione della Gola delle Fascette (circa 600 m di sviluppo), al confine con il Piemonte. 2. DORSALE DEL MONTE SACCARELLO MONTE FRONTÈ MONTE MONEGA Caratteri peculiari: si distingue come il comprensorio montuoso più elevato della Liguria (2.200 m), caratterizzata da praterie magre e terreni erbosi. Nell'area del Monte Monega compaiono praterie e boschi di caducifoglie (in particolare la magnifica faggeta di Rezzo) e la pastorizia costituisce elemento di mantenimento di un elevato livello di biodiversità. La presenza del substrato calcareo nella porzione nord occidentale della valle Argentina si manifesta con forme carsiche di superficie e con lo sviluppo di pareti subverticali (falesie di Realdo e Loreto), gole di incisione e forme ipogee. 3. COMPRENSORIO DEL MONTE GERBONTE MONTE TORAGGIO PIETRAVECCHIA Caratteri peculiari: estremamente scenografico, ospita habitat molto differenziati e un elevato numero di specie endemiche. Nell'area è compresa la Foresta Demaniale di Gerbonte di 622 ha dove abeti e pini silvestri sono accanto a faggi, aceri e larici secolari. I massicci selvaggi e suggestivi del Monte Toraggio e del Monte Pietravecchia vengono riconosciuti come straordinari nell'ambito dell'intera catena alpina: il substrato geologico, la vicinanza al mare di cime prossime o superiori ai 2000 m, l'alternanza di periodi glaciali e interglaciali hanno infatti determinato microambienti con presenza di un numero elevatissimo di specie floristiche di enorme interesse biogeografico. I rilievi sono caratterizzati dalla presenza di pareti subverticali e, specie in corrispondenza della Gola dell'incisa tra i monti Pietravecchia e Toraggio, di fenomeni deformativi resi ancor più evidenti da fenomeni erosivi. Numerose sono le forme carsiche. 4. FORESTA DEMANIALE DI TESTA D'ALPE Caratteri peculiari: costituisce uno dei più bei boschi liguri a dominanza di abeti bianchi, aceri di monte e pini silvestri; le zone di crinale ospitano in prevalenza una vegetazione erbacea di grande importanza avifaunistica. La valle del Torrente Barbaira ospita laghetti e cascate di interesse naturalistico e grande pregio paesaggistico. Il 1 Bilanci di sostenibilità dei Parchi Regionali Liguri Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri 15

17 substrato calcareo, calcareo arenaceo e a calcari nummulitici presenta numerose cavità ipogee che rendono l'area di notevole interesse speleologico SIC compresi nel territorio del Parco: 7 Cima di Piano Cavallo Bric Cornia, IT Monte Monega Monte Prearba, IT Monte Saccarello Monte Fronte', IT Monte Gerbonte, IT Monte Toraggio Monte Pietravecchia, IT Gouta Testa D'Alpe Valle Barbaira, IT Bosco di Rezzo IT Zone di Protezione Speciale ZPS comprese nel territorio del Parco: 6 Piancavallo, IT Saccarello Garlenda, IT Testa d'alpe Alto, IT Toraggio Gerbonte, IT Sciorella, IT Ceppo Tomena, IT IL PARCO IN SINTESI Le risorse ambientali 2 VEGETAZIONE Tipologie maggiormente presenti: Faggeta, lariceti, pinete, abetine, praterie alpine, arbusteti in zone ecotonali. Flora e fauna Il Parco delle Alpi Liguri è ricco di endemismi ed in generale di specie, sia animali che vegetali, rare e/o minacciate tutelate a livello europeo, nazionale e locale. La creazione del Parco ha contribuito a tutelare maggiormente questo straordinario patrimonio di biodiversità, unico nel suo genere in Italia. Tra le specie vegetali ricordiamo alcuni preziosi endemismi liguri quali la genziana ligure (Gentiana ligustica), il rapòntico di Bicknell (Stemmacantha heleniifolia ssp. bicknellii), la campanula di Savona (Campanula sabatia), il giglio a fiocco (Lilium pomponium). Si annoverano inoltre tra le altre specie dall elevato valore conservazionistico la sassifraga callosa (Saxifraga callosa), la meleagride di Moggridge (Fritillaria tubaeformis ssp. moggridgei), l aglio a fiore di narciso (Allium narcissiflorum), la cimiciotta spinosa (Ballota frutescens), l Euforbia di Vallino (Euphorbia valliniana), la moehringia di Lebrun (Moehringia lebrunii). Numerosissime sono le specie di orchidee che arricchiscono il sottobosco e le praterie alpine, al margine con la zona ecotonale. Tra le specie animali ritroviamo nel territorio del Parco numerose specie di uccelli quali i picchi, tra cui il picchio nero (Dryocopus martius), la civetta nana (Glaucidium passerinum), il succiacapre (Caprimulgus europaeus), la tottavilla (Lullula arborea), il fagiano di monte (Tetrao tetrix), il gracchio corallino (Pyrrhocorax pyrrhocorax), il picchio muraiolo (Tichodroma muraria), il crociere (Loxia curvirostra), l aquila reale (Aquila chrysaetos), la coturnice delle alpi (Alectoris graeca saxatilis), il biancone (Circaetus gallicus), la pernice bianca (Lagopus muta), il codirossone (Monticola saxatilis), il grifone (Gyps fulvus), il gufo reale (Bubo bubo), la nocciolaia (Nucifraga caryocatactes). Tra gli anfibi rivestono un ruolo di primaria importanza la salamandra pezzata (Salamandra salamandra) e il geotritone di strinati (Speleomantes strinatii). I mammiferi, protagonisti indiscussi dell ecosistema alpino vanno dall ermellino (Mustela erminea) all arvicola delle nevi (Chionomys nivalis), dalla lepre variabile (Lepus timidus), alle numerose specie di chirotteri, dalla marmotta 2 Bilanci di sostenibilità dei Parchi Regionali Liguri Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri 16

18 (Marmota marmota), fino al re dei predatori, il lupo (Canis lupus). CARATTERISTICHE GEO MORFOLOGICHE DELL AREA DEL PARCO: Altitudine media: 1200 metri Principali cime montuose: Monte Alto (1.269 m), Monte Morgi (819 m), Monte Gray (2.014), monte Pietravecchia (2.038 m), monte Toraggio (1.971 m), monte Gerbonte (1.728 m), la Cima di Marta (2.138 m), monte Saccarello (2.203 m), monte Pellegrino (1.522 m), monte Monega (1.882 m), monte Fronte (2.133 m), Passo di Teglia (1.387 m), Passo della Colletta (1.623 m). Picco massimo: monte Saccarello (2.203 m) ACQUE E RETE IDRICA Bacino idrografico: Torrente Nervia, Torrente Argentina, Torrente Arroscia. Bilanci di sostenibilità dei Parchi Regionali Liguri Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri 17

19 ECONOMIA: Commercio Zootecnia VISITATORI E FLUSSI TURISTICI* *Non sono presenti dati numerici in quanto il Parco non è dotato di Centri visita a pagamento né contapassi sui principali sentieri. STRUTTURE E SERVIZI Unità alberghiere e agriturismi nell area: Triora 2 alberghi (47 posti letto) 5 B&B (25 posti letto) Montegrosso P.L. 2 agriturismi con ristorante (11 posti letto) 1 Rifugio escursionistico (5 posti letto) 1 Struttura d'accoglienza (2 posti letto) Cosio d Arroscia 1 ristorante 1 ristorante affittacamere (4 posti letto) 1 agriturismo Mendatica 2 alberghi (48 posti letto) 1 agriturismo (9 posti letto) 1 B&B (4 posti letto) 1 rifugio (14 posti letto) Rezzo 1 albergo (22 posti letto) 1 ristorante con affittacamere (12 posti letto) 1 ristorante con affittacamere (7 posti letto) 2 agriturismi con ristorante (8 posti letto) 1 agriturismo affittacamere (4 posti letto) Rocchetta Nervina 1 albergo ristorante (60 posti letto) 1 agriturismo (10 posti letto) 3 B&B (15 posti letto) 1 ostello (45 posti letto) Pigna 1 albergo con terme 3 agriturismi (15 posti letto) 2 affittacamere (28 posti letto) 5 B&B (20 posti letto) 2 rifugi (70 posti letto) IL PARCO IN SINTESI Le risorse produttive 3 PRINCIPALI USI DEL SUOLO NELL AREA PARCO Edificato:0,1% Bosco: 65% Pascoli:30% Superficie non produttiva:4% PRODOTTI TIPICI DELL AREA: Fagioli di Pigna (presidio Slowfood) Pane di Triora Formaggi e prodotti caseari bovini, caprini e ovini Cucina bianca (tipica dei pastori delle Malghe) Castagne e funghi Vino Ormeasco RETE DI ITINERARI ESCURSIONISTICI: circa 200 km. 3 Bilanci di sostenibilità dei Parchi Regionali Liguri Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri 18

20 IL PARCO IN SINTESI Le risorse storico culturali 4 ALCUNI TRA I LUOGHI DI MAGGIOR INTERESSE TURISTICO CULTURALE DELL AREA DEL PARCO I CENTRI DEL PARCO COSIO D ARROSCIA: Notevoli l'oratorio dell'assunta, rialzato in epoca tardo barocca e oggi inglobato nell ex palazzo comunale (sede del Museo delle Erbe), fiancheggiato da un antica torre difensiva tardo romana poi trasformata nel XIII secolo in campanile romanico cuspidato, e la Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo. Adiacente all Oratorio dell Assunta si trova il museo In Herbis Salus (Museo delle Erbe), nel quale è possibile ammirare l esposizione di numerose specie di piante aromatiche, medicinali ed eduli. Tra febbraio e marzo il borgo organizza il Carnevale delle Sentenze, una tradizione nata nel periodo medioevale ed in uso ancora oggi, consistente nella lettura sulla pubblica piazza di fatti e vicende curiose accadute alla comunità durante tutto l anno. Il terzo finesettimana di luglio si svolge nel centro storico la Festa delle Erbe. La notte di Natale vede invece la rappresentazione del Presepe vivente e degli antichi mestieri; l albero adiacente la chiesa Parrocchiale, alto circa 25 metri, viene ancora addobbato manualmente, senza l ausilio di autogru o supporti meccanici. MENDATICA: Il Museo Etnografico (Casa del Pastore e Vecchie Prigioni) ricostruisce gli ambienti abitativi di un tempo, con una ricca raccolta di utensili e attrezzi usati per la produzione del formaggio e nella vita di tutti i giorni; la Sala delle Carte raccoglie riproduzioni fotografiche di antiche mappe risalenti ai secoli XVI XVIII, esponendo un ideale itinerario cronologico della cartografia dell intera Valle Arroscia; il Laboratorio Naturalistico offre un ampia selezione di animali impagliati appartenenti alla fauna delle Alpi Liguri. Fra gli edifici religiosi, l imponente Parrocchiale barocca dedicata ai Santi Nazario e Celso conserva parte del trecentesco campanile romanico, mentre la Chiesa di Santa Margherita, di epoca tardo medievale, custodisce un importante ciclo di affreschi del Cinquecento; in posizione dominante all estremità sud orientale del paese sorge poi il Santuario della Madonna dei Colombi, edificio tardo barocco distrutto e ricostruito in seguito al terremoto del Ogni anno, il penultimo sabato del mese di agosto, il borgo di Mendatica ospita una rassegna gastronomica dedicata alla Cucina Bianca : un itinerario che si snoda lungo le vie del paese, dove, a partire dalle ore 19, è possibile degustare i piatti tipici della tradizione pastorale, passeggiando per aie e carruggi, mentre ad ogni angolo gruppi musicali intrattengono i visitatori. A settembre, in coincidenza con le celebrazioni dedicate a San Matteo (ultimo o penultimo weekend del mese), Mendatica rievoca l antica transumanza dei pastori con una giornata didattica per le scuole e la discesa delle greggi in paese, la Fiera di S. Matteo, il corteo storico e il caratteristico Palio delle Capre. MONTEGROSSO PIAN LATTE: la Chiesa parrocchiale dedicata a San Biagio conserva il portale della chiesa più antica risalente alla fine del Quattrocento, mentre l adiacente Oratorio della Santissima Annunziata è sede dell'omonima Confraternita. Varie cappelle sparse per il paese e nei dintorni (San Bernardo, San Sebastiano, San Lorenzo, Santa Elisabetta, Madonna dei Monti) testimoniano la religiosità popolare tipica dei piccoli centri montani. Il Museo della Castagna, l essiccatoio e la ricostruzione di una carbonaia offrono invece uno spaccato dei mestieri che per secoli hanno trainato l economia e garantito la sopravvivenza agli abitanti del paese. La castagna, da sempre elemento centrale dell'economia montegrossina, viene celebrata da più di 40 anni con una festa tradizionale. La Festa della Castagna si svolge ogni anno la seconda domenica di ottobre, articolata su 3 giorni a partire dal venerdì dedicato alle scuole e proseguendo con il sabato, giorno riservato alla cultura, per poi terminare la domenica con percorso gastronomico, mercatino e musica. Nella località di Case Fascei, a 1300 m, si trovano le antiche malghe usate dai pastori, oggi recuperate a scopo turistico. TRIORA: Comune di 400 abitanti circa situato nella Valle Argentina e dotato del territorio più vasto della Provincia di Imperia. La leggenda popolare racconta che il paese di Triora sia un luogo infestato da streghe o meglio da baggiure che in dialetto ligure significa fattucchiere. Seguendo la tradizione storica scopriamo che l origine di questa credenza è dovuta a una terribile carestia che sconvolse la vallata nel 1587; ree di questa calamità vennero ritenute alcune donne che solevano riunirsi per svolgere strani riti. Oggi è rimasta solo una lieve traccia di quei tempi, per Triora le streghe rappresentano un elemento di folklore e di superstizione popolare. In paese spicca il Museo Etnografico e quello dedicato alla Stregoneria, La Cabotina( luogo di raduno delle streghe), la Chiesa di San Bernardino con affreschi quattrocenteschi, ed i suoi proverbiali carruggi con portali in pietra nera. REZZO: piccola comunità di montagna, di origini medievali, con un economia basata sulle tradizionali attività rurali e sul turismo estivo. Il bosco di Rezzo, con il suo ricchissimo patrimonio vegetale e la sua estensione, è l elemento trainante dell economia 4 Bilanci di sostenibilità dei Parchi Regionali Liguri Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri 19

21 locale e dell intero comprensorio. Questo splendido esempio di faggeta pura, che da millenni rappresenta una risorsa preziosa per tutta l alta Valle Arroscia, si sviluppa dal Monte Grande al Monte Monega su un area di circa 500 ettari ad un altitudine compresa fra i 900 ed i 1400 metri. La vegetazione spontanea è costituita principalmente da roveri sul versante esposto a mezzogiorno, da carpini su quello settentrionale, e da faggi alle testate della valle. Dal punto di vista artistico, il Santuario di Nostra Signora del Sepolcro o della Madonna Bambina, nel cui interno sono conservati due cicli di affreschi di Pietro Guido da Ranzo datati 1515, rappresenta sicuramente il monumento più significativo dell intero territorio. PIGNA: Comune di montagna, di origini medievali, con un economia basata prevalentemente sulle tradizionali attività rurali e sul turismo. L abitato, interessato da espansione edilizia, ha un suggestivo nucleo storico, dall aspetto medievale, che si sviluppa ad anelli concentrici, collegati da ripidi passaggi voltati, lungo le pendici di una collina, e una parte recente, situata nel fondovalle; il suo andamento plano altimetrico è vario. Citata, come Pina, in un documento del XII secolo, deriva il toponimo dal latino PINNIA (connesso con PINNA, penna ) o PINEA, frutto del pino, riferito alla particolare conformazione, a pigna appunto, dell abitato. Tra i monumenti figurano: la parrocchiale di San Michele, del XV secolo; la chiesetta cimiteriale di San Bernardo, contenente un ciclo di affreschi, della seconda metà del XV secolo, e quella della Madonna di Passoscio, ricostruita nel Seicento. Interessanti sono anche i resti della chiesa di San Tommaso, le cui origini risalgono al XII secolo. ROCCHETTA NERVINA: il borgo medievale di Rocchetta Nervina ( 275 abitanti) è adagiato sul pendio del Monte Terca, sulla confluenza del rio Oggia con il torrente Barbaira, in val Nervia. La vetta montana prende il nome dal dio onorato dalle popolazioni celtiche e liguri originarie del luogo. Da vedere i ponti in pietra di Cin e Pau, le acque verdeggianti del Rio Barbaira frequentate dagli appassionati di trekking e la chiesa parrocchiale di Santo Stefano. Bilanci di sostenibilità dei Parchi Regionali Liguri Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri 20

22 La STORIA del Parco Il progetto di un Parco naturale regionale nei territori alpini del ponente ligure risale alla legge regionale 12 settembre 1977 n. 40 (Norme per la salvaguardia dei valori naturali e per la promozione di parchi e riserve naturali in Liguria). Con tale legge veniva, infatti, individuato un vastissimo territorio (circa ha) appartenente a 39 Comuni della Provincia di Imperia e a 7 della Provincia di Savona, oggetto di un particolare regime di salvaguardia e di programmi di valorizzazione, in attesa della definizione del procedimento istitutivo del Parco. Il procedimento non fu però mai completato. Decaduta definitivamente con la l.r.12/1995 la l.r. 40/1977, e con essa tutti gli strumenti sia di tutela sia di valorizzazione in vista del Parco, la salvaguardia di quel territorio restò affidata al Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico (PTCP), in corso di approvazione nei medesimi anni. Gran parte di tale territorio venne, infatti, sottoposto dal PTCP ai regimi di conservazione e di mantenimento, ma senza poter associare adesso alcuna tutela attiva. Un rinnovato impulso alla realizzazione del Parco venne, in seguito, dalla legge regionale di riordino delle aree protette n. 12/1995, la quale previde esplicitamente l istituzione del Parco delle Alpi Liguri. La Conferenza, dopo alcune riunioni tenutesi fra il 7 ottobre 1996 e l 11 settembre 1997, in un generale clima di ostilità, riusciva faticosamente a concludere i lavori giungendo ad un accordo minimale, sancito in un Documento di indirizzo. Sulla base del documento della Conferenza, la Giunta regionale predisponeva il disegno di legge istitutivo (D.D.L. 131 del 30 aprile 1998), che però non ebbe seguito. Nel giugno del 2003 fu fatto, senza esito, un isolato tentativo di riprendere il procedimento per l istituzione del Parco. Un nuovo e decisivo impulso all istituzione del Parco è venuto nel corso del 2006 su iniziativa di alcuni Comuni e della Regione. In data 13 dicembre 2006, presso la Provincia di Imperia, è stata convocata la Conferenza istitutiva, alla quale sono stati invitati a partecipare: la Provincia di Imperia; le Comunità montane: Argentina Armea; Intemelia; Valle Arroscia; i Comuni di: Cosio d Arroscia; Mendatica; Pigna; Rocchetta Nervina; Triora; Montegrosso Pian Latte; Rezzo. I Comuni di Cosio, Mendatica, Pigna, Rocchetta, Triora avevano già raggiunto una pre intesa fra loro su di un progetto di Parco, sorretta dal voto favorevole dei rispettivi Consigli comunale e concordata anche con la Provincia di Imperia; i Comuni di Montegrosso Pian Latte e Rezzo hanno chiesto di poter essere inseriti nel Parco con parti del proprio territorio. Dopo la prima seduta, con esito interlocutorio, la Conferenza veniva nuovamente convocata in data 29 gennaio 2007; in quella data veniva sancito all unanimità un accordo su di un progetto di Parco comprendente i sette Comuni, articolato in quattro distinti ambiti e raccordato da territori qualificati come Paesaggio protetto, secondo la categoria V individuata dall IUCN The World Conservation Union. La Conferenza ha licenziato quindi, a termini di legge, la proposta di perimetrazione, il documento di indirizzi e la bozza di Statuto. Proprio l istituzione del Paesaggio Protetto costituiva il carattere innovativo e sperimentale dell istituzione del nuovo Parco e, nelle intenzioni della Conferenza istitutiva, doveva integrare la tutela delle risorse naturali del territorio con la tutela di quelle attività umane che hanno nei secoli influito positivamente sul paesaggio. Con la Legge Regionale n. 34 del 23 ottobre 2007 veniva istituito l Ente Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri. Dopo un periodo di gestione provvisoria affidato alla Provincia di Imperia, nel 2008 si sono costituiti gli organi del nuovo Ente e, nella seduta del , il Consiglio del Parco approvava lo Statuto. A seguito dei provvedimenti successivi alla Sentenza della Corte Costituzionale n. 272, depositata il 29 ottobre 2009, veniva di fatto cancellato il Paesaggio Protetto e il Parco assumeva la sua forma attuale a macchia di leopardo. Bilanci di sostenibilità dei Parchi Regionali Liguri Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri 21

23 La MISSIONE del Parco Regionale delle Alpi Liguri Il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, che racchiude al suo interno le principali cime montuose della Liguria, è il risultato di un approfondita discussione e riflessione intrapresa a partire dagli inizi degli anni Novanta fra le istituzioni pubbliche, le associazioni private e le categorie economiche. L area del Parco è costituita da un territorio completamente naturalizzato, posto ai limiti territoriali dei Comuni di Cosio d Arroscia, Mendatica, Montegrosso P.L., Rezzo, Triora, Pigna e Rocchetta Nervina. Grazie al suo elevato grado di naturalità le influenze antropiche sono minime, riconducibili a poche realtà legate ad attività di allevamento estivo. Sono finalità prioritarie del Parco: o La TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE, con particolare riferimento alle singolarità geologiche, vegetali ed animali, alle risorse idriche, alle risorse forestali, alle connessioni ecologiche, agli habitat, alle specie rare, endemiche e in pericolo. o La TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ANTROPOLOGICO, STORICO, CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI, intese quali parti della più ampia civiltà ligure provenzale delle Alpi Marittime con particolare attenzione verso la minoranza linguistica brigasca e l influenza provenzale alpina nel patrimonio linguistico locale; o lo SVILUPPO CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICO DELLE COMUNITÀ LOCALI, valorizzando le tradizioni e l identità dei luoghi, e promuovendo come risorsa la qualità e la diversificazione ambientale, naturale e culturale; o L INCENTIVAZIONE DI QUELLE ATTIVITÀ UMANE SOSTENIBILI che hanno contribuito positivamente alla caratterizzazione del paesaggio quali, in primo luogo, le attività agricole, l allevamento e la pastorizia, la silvicoltura, le attività turistiche; o La PROMOZIONE DELLO STUDIO, DELLA DIVULGAZIONE, DELLA CONOSCENZA PUBBLICA dei valori e delle peculiarità naturali e culturali dell area; la promozione delle iniziative coordinate in campo naturalistico, forestale, agricolo, culturale, turistico, artigianale, commerciale, di riqualificazione ambientale e di miglioramento dei servizi e della viabilità; la promozione della conoscenza e della fruizione a fini didattici, culturali, scientifici e ricreativi dei beni ambientali e culturali in forme compatibili con la loro tutela. AMBITI DI INTERVENTO TUTELA ATTIVA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALISTICO, PAESAGGISTICO E STORICO CULTURALE VALORIZZAZIONE, FRUIZIONE SOSTENIBILE DEL PARCO E DIFFUSIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA AMBIENTALE PROMOZIONE DELLO SVILUPPO SOCIALE ED ECONOMICO DELLE COMUNITÀ LOCALI Bilanci di sostenibilità dei Parchi Regionali Liguri Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri 22

24 TEMI CHIAVE PAESAGGIO BIODIVERSITÀ GEODIVERSITÀ PATRIMONIO STORICO CULTURALE EDUCAZIONE AMBIENTALE, DIVULGAZIONE, COMUNICAZIONE FRUIZIONE E TURISMO SOSTENIBILE TIPICITÀ E FILIERE PRODUTTIVE ENERGIE RINNOVABILI ED ECONOMIA VERDE VALORI LA TUTELA DELLA NATURA E DEL PAESAGGIO ALPINO Il Parco delle Alpi Liguri è un ambiente naturale, in prevalenza alpino, in cui coesistono uomo e natura, intesa come il risultato di un equilibrio dinamico tra la vita delle piante, degli animali e quella dell uomo che abita il territorio. L Ente Parco opera per la difesa e la tutela degli ecosistemi, della biodiversità locale che rende unico al mondo questo territorio particolarissimo in cui si incontrano la regione biogeografia alpina e quella mediterranea. LA SALVAGUARDIA, LA QUALIFICAZIONE ED IL POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITÀ AGRO SILVO PASTORALI IN COERENZA CON LA DESTINAZIONE DELL AREA Il Parco si ispira al valore della sostenibilità intesa come quell atteggiamento umano che pone al primo posto lo sviluppo durevole del territorio da conseguire tramite la protezione delle risorse a vantaggio delle generazioni future. L Ente si propone di tutelare tutte le attività umane (in particolare le attività agro silvo pastorali) che contribuiscono a caratterizzare il territorio del Parco. LA FRUIZIONE CULTURALE E RICREATIVA DELL AMBIENTE L Ente Parco s impegna, specialmente attraverso il suo Centro di Educazione Ambientale, a far conoscere il territorio e le sue peculiarità attraverso iniziative e progetti svolti in collaborazione con le scuole, con gli operatori di settore e, in generale, con i fruitori dell area parco. Attraverso i centri di Informazione turistica si pone l obiettivo di offrire un efficace rete di informazione per una maggior scoperta e consapevolezza del territorio del Parco. Bilanci di sostenibilità dei Parchi Regionali Liguri Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri 23

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