DISTURBI COMPORTAMENTALI

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1 DISTURBI COMPORTAMENTALI DISTINGUERE tra COMPORTAMENTI ANOMALI (c.d. patologie ) Sono quei comportamenti che non sono compresi nell'etogramma della specie e sono sempre segno di problemi di benessere, nonché spesso fonte di peggioramento delle condizioni di vita dell'animale COMPORTAMENTI INAPPROPRIATI Sono quei comportamenti che sono normali per la specie ma che espletati nell'ambiente umanizzato diventano problematici incidendo sulla relazione uomo-animale o perché rendono difficile la gestione dell'allevamento

2 COMPORTAMENTI ANOMALI Possono essere compresi tra questi numerosi comportamenti relativi a diverse sfere di attività e spesso caratteristici delle varie specie. Tra essi troviamo tutte le stereotipie e molti comportamenti eccessivi come per esempio l'iperaggressività, il cannibalismo materno, alcuni comportamenti sessuali, l'ansia da separazione. Va sempre ricordato che il comportamento è un risultato dell'evoluzione della specie nell'ambiente naturale Molto spesso la genesi dei comportamenti anomali sta nella difficoltà che gli animali incontrano per scaricare correttamente le proprie motivazioni, sostituendo poi lo stimolo appropriato con uno diverso e a volte sostituendo lo stesso comportamento In altri casi l'animale disturbato in una sua attività può reagire in maniera abnorme

3 COMPORTAMENTI INAPPROPRIATI Sono molto frequenti negli animali d'affezione, che si trovano spesso a cercare di soddisfare le loro spinte motivazionali in un contesto inadatto. Essi compiono il loro normale comportamento, che però l'uomo ritiene fuori posto e quindi tende a reprimerlo, provocando stress nell'animale Spesso i proprietari non conoscendo i comportamenti dei loro animali- non riconoscono queste manifestazioni come normali e le considerano anormali o addirittura pensano che l'animale stia scientemente facendo dei dispetti Se questi comportamenti vengono affrontati con metodi repressivi molto spesso si assiste alla comparsa di comportamenti stereotipati

4 CANI ABBAIARE ECCESSIVO spesso è il risultato di rinforzi dovuti all'uomo. Il cane abbaia per difesa territoriale, ottiene un risultato positivo, apprende che abbaiare è gratificante Verso gli ospiti o i postini La fuga è il premio (a volte il cibo) Cane che abbaia quando è solo Ansia da separazione premiata (cibo, urla, altri cani) Non premiare il cucciolo che abbaia Evitare di rispondere al cane Istruire i vicini e chiedere la loro collaborazione Sostituire il comportamento Collari educativi Resezione delle corde vocali

5 CANI MINZIONE in luoghi errati, da dominanza (territoriale) o da sottomissione può seguire a cattiva educazione nel periodo più adatto all'addestramento alla pulizia domestica. È frequentemente un segnale di stress o di patologie non Corretta educazione nel giusto periodo (substrato) Con cani timidi evitare atteggiamenti di eccessiva dominanza Instaurare corretti rapporti di dominanza-subordinazione senza mettere l'animale in una situazione equivoca Non punire la presenza di urina sul pavimento

6 CANI ANSIA da SEPARAZIONE è un disturbo frequente. I cani sono animali sociali: se lasciati soli troppo a lungo sviluppano insicurezza che induce uno stato ansioso, al quale il cane reagisce con comportamenti anomali (eccessivi: distruttività, abbaiare o uggiolare ossessivo, minzione inappropriata ecc.) Attenzione ai cambiamenti della routine quotidiana Confermare la dominanza dell'uomo sul cane Farmaci tranquillanti + terapie Studiare attentamente il singolo caso e le abitudini del proprietario prima di proporre la terapia comportamentale Evitare le punizioni Fornire al cane una sua casa, anche se si attua una apparente coercizione della sua libertà

7 CANI E DOMINANZA Il cane è un animale sociale con una forte tendenza alla dominanza. La dominanza sull'uomo è sempre un problema di per sé o una fonte di problemi. Ci sono importanti collegamenti con tutta la vita del cane (alimentazione, sessualità, ecc.) cioè con tutti gli aspetti della relazione animale-uomo Educare il cane alla subordinazione all'uomo (cuccioli) Essere sempre propositivi rispetto al cane e rifiutare la sua iniziativa in qualsiasi interazione Castrazione o trattamento con farmaci se l'aggressività è eccessiva insieme alla rieducazione comportamentale Reprimere anche le forme leggere di lotta gerarchica (ringhio, rubare il cibo dalle mani) Valutare il proprietario

8 GATTI SALIRE su TAVOLI e su MOBILI i gatti in posizione elevata si sentono più sicuri e dominanti rispetto alla situazione e al territorio. È quindi un comportamento normale Educare gli animali a non salire sui mobili (soffio, punizione remota, farli scendere) Rendere appetibili i luoghi che a noi vanno bene Soffi automatici

9 GATTI URINAZIONE INAPPROPRIATA e GRAFFI SUI MOBILI I gatti segnalano così il loro territorio. Più frequente se si cambia casa o si introduce un nuovo gatto o anche una nuova persona. Anche se sono presenti più gatti, nello steso appartamento o in appartamenti vicini Evitare le cause scatenanti o introdurre le novità con cautela Fornire materiale graffiabile Punizioni remote Castrazione, progestinici, resezione del nervo olfattivo

10 GATTI e CANI IPERATTIVITÀ e INSONNIA i gatti sono animali attivi intorno all'alba e al crepuscolo. L'iperattività è solitamente un segnale di cattiva educazione o di solitudine eccessiva (carenza di interazioni sociali) Interagire a sufficienza con gli animali Addestrarli sin da giovani al silenzio notturno Per i cani: protocollo di obbedienza Per i gatti: giocare prima del riposo notturno

11 PROBLEMI LEGATI ALLA SESSUALITÀ DOMINANZA femmine dominanti possono influenzare negativamente giovani maschi e viceversa maschi troppo grossi o irruenti condizionano le femmine giovani nei cani la monta è segnale di dominanza anche verso l'uomo MASTURBAZIONE comune nei maschi tenuti in gruppi omosessuali o isolati (cani, cavalli: attenzione per il collegamento con la dominanza) ESPERIENZE TRAUMATICHE (soprattutto in giovane età) Possono condizionare l'attività sessuale successiva

12 CAVALLI DOMINANZA e AGGRESSIVITÀ (anche verso l'uomo) Estremamente pericolosa (i cavalli sono grandi) Si tratta di erbivori con una spiccata tendenza dominante (stalloni) Porsi davanti al cavallo e farlo indietreggiare o dirigerlo Tenere a digiuno e al buio e ricompensare la subordinazione (man mano più manifesta) Far stare il cavallo su tre arti Farmaci (tranquillanti, succinilcolina)

13 CAVALLI AEROFAGIA (ticchio) il cavallo appoggia gli incisivi superiori su un oggetto e sforzando la faringe inghiotte aria (anche senza appoggio) È legato alla noia alimentare (concentrati) e alla solitudine Procurare che l'animale possa vivere e nutrirsi in maniera adeguata (socialità, foraggi strutturati) Metodi coercitivi (briglie o collari) o chirurgici in realtà non è pericoloso se non quando l'intensità diviene talmente elevata da provocare coliche gassose e calo di peso (la distensione gastro-intestinale inibisce l'appetito)

14 LINEE GUIDA PER L'INTERVENTO ACCURATA DIAGNOSI FARMACI PSICOATTIVI Tenere conto che la loro attività viene modificata secondo il quadro su cui agiscono I dosaggi sono sempre solo indicativi e da tarare sul singolo caso Non curano ma modificano la reattività dell'animale finché dura la loro azione Presentano diversi rischi Effetto paradosso Assuefazione Dipendenza Spesso sono costosi

15 LINEE GUIDA PER L'INTERVENTO MODIFICAZIONE COMPORTAMENTALE BLOCCARE I COMPORTAMENTI UMANI DI RINFORZO ABITUAZIONE (DESENSIBILIZZAZIONE) SOSTITUZIONE DI UN COMPORTAMENTO MODELLAGGIO (non bisogna avere fretta) VALUTARE IL PROPRIETARIO e IL CONTESTO FAMILIARE-AMBIENTALE Necessità di costanza VALUTARE L'OPPORTUNITÀ DI UN TRATTAMENTO FARMACOLOGICO SEMPRE: BASI DELL'EDUCAZIONE (vieni, seduto, fermo) RICOSTITUZIONE DELLA DOMINANZA

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