PIANO DI CONSERVAZIONE PER IL PERIODO POST - LIFE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PIANO DI CONSERVAZIONE PER IL PERIODO POST - LIFE"

Transcript

1 LIFE08 NAT /IT/ COLLI BERICI NATURA 2000 Prodotto con il contributo finanziario dello strumento LIFE della CE PIANO DI CONSERVAZIONE PER IL PERIODO POST - LIFE Sommario Sommario...1 Storia del progetto ed analisi della situazione...2 Piano post LIFE di gestione e manutenzione...4 1Manutenzione e gestione dei prati aridi oggetto dell azione C Manutenzione e gestione delle cavità oggetto dell azione C Manutenzione e gestione degli habitat forestali oggetto dell azione C Manutenzione e gestione delle microriserve oggetto dell azione C Manutenzione e gestione delle pozze oggetto dell azione C Finanziamento degli interventi Gestione Manutenzione delle aree umide realizzate con l Azione C Manutenzione e gestione dell ex cava oggetto dell azione C Manutenzione della sentieristica oggetto dell azione D Monitoraggi faunistici e floristico-vegetazionali

2 Storia del progetto ed analisi della situazione I Colli Berici rappresentano un comprensorio di elevatissimo valore naturalistico, che costituisce di fatto un isola inserita nel contesto di una pianura fortemente urbanizzata ed interessata da un agricoltura di tipo intensivi. L importanza del SIC Colli Berici è determinata in particolare dalla presenza di habitat naturali di interesse comunitario anche prioritari (6110*, 6210*, 9180*) e di specie faunistiche e floristiche di interesse comunitario o comunque di elevato interesse conservazionistico, tra cui Saxifraga berica, specie endemica inserita nell Allegato II della Direttiva 92/43/CEE. Nell area sono presenti 33 specie di Orchidee tra cui Himantoglossum adriaticum, specie compresa in Allegato II della Direttiva. Sul territorio del SIC inoltre sono presenti numerose specie floristiche inserite nella Lista Rossa Nazionale o Regionale. La presenza diffusa di cavità sia naturali che artificiali rende l area dei Colli Berici di estremo interesse per le specie di Chirotteri che rappresentano in Italia l ordine con il maggior numero di specie minacciate. In particolare, nel corso delle indagini scientifiche preliminari al progetto, sono state identificate 16 specie di Chirotteri, di cui solo 8 già segnalate localmente. Agli ambienti umidi del SIC sono legate alcune specie, tutelate a livello comunitario, sia dell avifauna, come Ixobrychus minutus, sia dell erpetofauna come Rana latastei, Bombina variegata, Emys orbicularis, Triturus carnifex, Hyla intermedia, Rana dalmatina, Triturus vulgaris, Natrix tessellata. L avifauna è ricca anche di specie legate ai prati aridi (Caprimulgus europaeus, Lanius collurio) e agli ambienti rupestri (Falco peregrinus). A fronte delle notevoli valenze naturalistiche, nel comprensorio collinare berico insiste una serie di minacce, tra cui: - abbandono delle pratiche colturali tradizionali quali lo sfalcio o il pascolamento dei prati aridi - trasformazione colturale dei prati aridi - abbandono della manutenzione delle pozze d acqua - pratiche sportive all aperto non regolamentate (arrampicata, parapendio, motocross) - accesso non controllato alle grotte - invasione di specie vegetali alloctone - gestione inappropriata dei corsi d acqua Nell ambito del progetto LIFE+ 08 NAT/IT/ Colli Berici Natura 2000 sono stati svolti interventi di conservazione e ripristino di numerosi tipi di habitat in diverse aree all interno del SIC, volti a contrastare queste minacce. In particolare si sono effettuati: - regolamentazione delle attività sportive all aperto - interventi di ripristino di prati aridi fortemente cespugliati - promozione di attività di pascolo controllato per la manutenzione nel tempo delle superfici prative - interventi di miglioramento boschivo volti a controllare la diffusione di specie esotiche invasive quali la Robinia e l Ailanto; - ripristino o creazione ex novo di pozze e raccolte d acqua - rinaturalizzazione e gestione sostenibile della rete idrica minore 2

3 - miglioramento della rete sentieristica - azioni di divulgazione e sensibilizzazione L implementazione di tutte le azioni di progetto si è conclusa con successo nel mese di giugno Tuttavia, in relazione al permanere di alcuni fattori di minaccia (es. abbandono delle attività agricole tradizionali nelle aree marginali), risulta necessaria l adozione di misure di gestione in particolare per i seguenti aspetti: - manutenzione delle aree interessate dal ripristino dei prati aridi (azione C.1), potenzialmente soggette alla ricolonizzazione da parte della vegetazione arbustivo arborea in assenza di interventi di gestione attiva (es. pascolo controllato); - manutenzione delle aree di intervento selvicolturale (azione C.4), al fine di contenere il futuro ricaccio delle infestanti ed assicurare il successo degli impianti effettuati; - manutenzione delle pozze (azione C.7), destinate, in assenza di interventi di gestione attiva, ad essere progressivamente colonizzate dalla vegetazione elofitica; - gestione dei livelli idrici nell area interessata dall azione C.8 al fine di assicurare il mantenimento degli impianti vegetali effettuati; - manutenzione della rete sentieristica (azione D.8) Le azioni di gestione di seguito specificate potranno essere implementate dai diversi Enti (Provincia, Comuni, Servizio Forestale Regionale, Consorzio di Bonifica) sia con fondi propri che ricorrendo a finanziamenti esterni (es. PSR), come di seguito indicato. Si sottolinea tuttavia che le reali possibilità di finanziamento dipendono in alcuni casi da numerosi fattori politici ed amministrativi che non possono essere pienamente valutati in questa fase. In particolare questo riguarda la Provincia, il cui assetto istituzionale è attualmente in corso di profonda revisione, con conseguente impossibilità per il momento, da parte della stessa, di deliberare ogni impegno di spesa. 3

4 Piano post LIFE di gestione e manutenzione 1 Manutenzione e gestione dei prati aridi oggetto dell azione C1 La manutenzione delle aree a prato arido oggetto dell azione C1, viene resa possibile dalle convenzioni, appositamente stipulate con i proprietari dei terreni consenzienti (ALLEGATO 97), che si sono resi disponibili a far eseguire gli interventi per altri cinque anni. Indicazioni tecnico - gestionali - Lo sfalcio del prato dovrà essere eseguito una volta l'anno, dopo la fine di luglio. - La rimozione delle specie vegetali invasive e degli arbusti è vietata nel periodo di fioritura delle orchidee, da maggio a luglio. - Ogni 5 anni andrà effettuato un taglio tardivo, tra agosto e settembre. - Nel caso si faccia uso di falciatrici a disco, l'altezza di taglio deve essere tenuta a 8-10 cm; le linee di taglio dovranno essere centrifughe, dal centro del prato verso l'esterno in modo da favorire la fuga degli animali selvatici eventualmente presenti. - Durante le operazioni di sfalcio con mezzi meccanici è obbligatorio l'impiego della barra d involo o di altri strumenti idonei a garantire la tutela della fauna selvatica presente nei prati aridi. Una barra di involo può essere a bandiera o a catene. Quelle a bandiera sfruttano l effetto spavento creato da un lembo di materiale posto su di un asta a prolungamento laterale della macchina, che anticipa il passaggio della barra di taglio. Le barre di involo a catene sono composte da una barra di ferro munita di catene poste a una distanza di 20 cm circa l una dall altra e con lunghezza di almeno 30 cm. La larghezza deve essere pari a quella della barra falciante e montata parallelamente e anteriormente alla barra falciante stessa. Il costo di realizzazione anche in azienda è di qualche decina di euro per il materiale. 4

5 - I residui del taglio devono essere rimossi o utilizzati come mulching sulle superfici decespugliate nell'anno corrente o stoccati al margine del prato. - Le aree soggette a pascolo andranno gestite in conformità al piano di pascolamento predisposto nell ambito dell azione C.2 Stima del costo annuale: La stima dei costi fa riferimento a prezzi come da mercato (c.f.r. Tabella 1), le voci dei stima dei costi sono le seguenti. - sfalcio dei prodotti erbosi tramite decespugliatore a spalla, compreso eventuale taglio di vegetazione arbustiva spontanea rada di modesta entità (diametro cm. 2-4), compreso il manovratore, i consumi, gli sfridi e quant'altro necessario per dare il mezzo funzionante in opera: 1. eseguito su terreni piani o mediamente acclivi, (0,11 /mq) 2. eseguito in condizioni di forte acclività (0,15 /mq) - taglio delle aree prative con salvaguardia della vegetazione arborea ed arbustiva naturale, con utilizzo di mezzi meccanici dotati di braccio decespugliatore o in alternativa di falciatrice a disco 0,08 /mq 5

6 Tabella 1. Stima dei costi annui per la manutenzione delle aree di intervento dell azione C1 (prati aridi) Codice Area progetto LIFE A - superficie in piano o poco inclinata da tagliare con decespugliatore (mq) B - superficie inclinata da tagliare con decespugliatore (mq) C - superficie da tagliare con macchina operatice munita di trinciasarmenti o disco (mq) Costo unitario situazione A ( /mq) Costo unitario situazione B ( /mq) Costo unitario situazione C ( /mq) costo totale area ( ) ,11 0,15 0,08 216, ,11 0,15 0,08 300, ,11 0,15 0,08 549, ,11 0,15 0, , ,11 0,15 0,08 384, ,11 0,15 0,08 328, ,11 0,15 0,08 208, ,11 0,15 0,08 568, ,11 0,15 0,08 552, ,11 0,15 0, , ,11 0,15 0, , ,11 0,15 0,08 96, ,11 0,15 0,08 57, ,11 0,15 0, , ,11 0,15 0,08 528, ,11 0,15 0, , ,11 0,15 0, , ,11 0,15 0,08 637, ,11 0,15 0, , ,11 0,15 0, , ,11 0,15 0,08 210, ,11 0,15 0,08 90, ,11 0,15 0,08 427, ,11 0,15 0,08 920,00 Costo totale dell'intervento annuo a prezzi di mercato ,60 6

7 Finanziamento degli interventi Il piano di gestione e manutenzione individua due possibili scenari per la gestione dei prati aridi oggetto di intervento: 1) utilizzo delle misure previste dal Piano di Sviluppo Rurale Al momento della scrittura del presente documento la Regione del Veneto ha licenziato in prima scrittura il Documento di Programmazione del settore primario per il periodo In questo documento sono di interesse, per la gestione dei prati aridi, le misure: Utilizzo dei servizi di consulenza delle aziende agricole Recupero naturalistico e ambientale e riqualificazione paesaggistica di spazi aperti montani e collinari abbandonati Mantenimento di prati, prati semi-naturali, pascoli e prati-pascoli Costituzione e gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell agricoltura 2) impiego di volontari L Ambito Territoriale di Caccia Vicenza Sud ha dato la disponibilità alla Provincia di Vicenza per operare tramite i propri volontari gli interventi di manutenzione ambientale delle aree di intervento sui prati aridi e della rete sentieristica dei Comuni di Arcugnano, Longare e Castegnero (ALLEGATO 95). Le attività di manutenzione saranno svolte in conformità alle indicazioni tecnico gestionali sopra riportate. 2 Manutenzione e gestione delle cavità oggetto dell azione C3 Indicazioni tecnico - gestionali Gli interventi eseguiti non richiedono manutenzioni successive né particolari indicazioni gestionali, solo la cartellonistica posta all ingresso delle cavità dovrà essere sostituita in caso di danneggiamenti Stima del costo annuale: Non si stimano costi annuali 3 Manutenzione e gestione degli habitat forestali oggetto dell azione C4 Indicazioni tecnico - gestionali Per quanto riguarda il controllo delle alloctone, nel 2015 si dovrà procedere all abbattimento dei soggetti cercinati nel In generale, per il futuro, andrà proseguita l inibizione delle alloctone integrando tra loro varie azioni: 7

8 progressivo invecchiamento e deperienza spontanea per i soggetti più annosi; inibizione per copertura / concorrenza (previa cercinatura) nei confronti dei soggetti del piano dominato; intervento diretto (con nuove cercinature) affrontando anche formazioni di robinieto compatto con un approccio di margine procedente dall esterno verso l interno delle formazioni (centripeto). Il controllo di eventuali polloni riscoppiati dalla ceppaia delle piante già deperite e/o delle piante che verranno abbattute devono essere periodicamente controllati fino alla completa inibizione. In particolare per l Ailanto presente nelle aree n. 2 e 10 e/o nei robinieti compatti sarà da prendere in considerazione, in caso di maggior tendenza al riscoppio o alla rivegetazione, di introdurre metodi di controllo con prodotti di sintesi. Gli interventi di manutenzione dei nuovi impianti di piantine forestali richiedono un attento controllo delle infestanti per almeno quattro anni a partire dal 2014, e l eventuale ricambio degli shelter protettivi al bisogno. L alta densità utilizzata non rende necessaria, d ora in avanti, la puntuale sostituzione di eventuali fallanze; sarà però opportuno sostenere i fusti di piantine che risultassero piegate, fino al consolidamento di un accettabile resistenza meccanica. Gli interventi selvicolturali effettuati non richiedono, in condizioni normali, necessità di ritorno nel quinquennio post-life a meno che non si verifichino eventi perturbativi straordinari, sia biotici che abiotici. Gli interventi di manutenzione sopra citati verranno comunque prescritti ai proprietari nel piano di coltura che il Servizio Forestale notificherà agli stessi ai sensi dei regolamenti forestali, ma vista la marginalità economica dei boschi interessati e la professionalità richiesta, saranno difficilmente gestibili dai rispettivi proprietari, eccezion fatta per la cura delle piantagioni nelle aree 2, 4, 6 e parte della 8. Tuttavia, come espresso nel rapporto finale, è necessaria una forma di adozione da parte del Servizio Forestale Regionale atta a garantire maggiormente l evoluzione positiva degli ambiti d intervento. Una garanzia importante risiede nel fatto che tra i compiti d istituto del Servizio Forestale Regionale vi sono anche i miglioramenti boschivi e le manutenzioni ambientali finanziate dalla Regione Veneto a proprio totale carico, con programmi di finanziamento a ciclicità annuale in applicazione alla L.R. 52/1978. Grazie a tale programmazione, già nel 2014 si è potuto proseguire con i necessari interventi di accompagnamento after-life (ripulitura delle infestanti nelle giovani piantagioni, risarcimento delle piantine fallate, controllo dei ricacci di polloni di Robinie ed Ailanti, ecc.) e sono previsti altri interventi già finanziati, eseguibili fino a tutto il Stima del costo annuale: Nel presupposto che nel quinquennio non si verifichino eventi negativi, che richiedano interventi straordinari, non sono necessari interventi selvicolturali di miglioramento generale dei soprassuoli. 8

9 Gli interventi di controllo delle alloctone e la manutenzione degli impianti, entrambi imprescindibili, richiedono complessivamente (per tutte le aree di progetto) un impegno economico medio di circa euro all anno. Tale somma è riferita alla modalità di esecuzione in amministrazione diretta da parte del Servizio Forestale Regionale e va aumentata di circa il 15% in caso di services svolti da soggetti imprenditoriali privati. In caso di necessità di intervento per danno meteorico, consistente nello sradicamento o schianto di grossi soggetti dominanti, con successiva piantagione artificiale a scopo ricostituivo della copertura, vanno computati circa euro/ettaro una tantum, ai quali si aggiunge un impegno medio di euro/ettaro/anno per almeno un quadriennio in caso di manutenzione di eventuali nuovi impianti. Le somme vanno aumentate, come sopra ricordato, in caso di ditte private. Finanziamento degli interventi Gli interventi pubblici sono finanziati con programmi annuali di miglioramento boschivo eseguiti a totale carico della Regione, attraverso i servizi forestali periferici (Legge Regionale 13/09/1978 n. 52, artt. 15 e 22). Risultano già finanziati il programma 2013 (in corso di esecuzione nel 2014) e il programma 2014 (in esecuzione dal 2015). In questo momento non è possibile attestare con certezza una disponibilità economica che garantisca l estensione degli interventi anche ai successivi tre anni del quinquennio after-life. Il Servizio Forestale, infatti, lavora esclusivamente per programmi annuali, la cui continuità e disponibilità nel tempo non è assicurabile a priori. Compatibilmente con le risorse di bilancio disponibili, per gli anni 2016, 2017 e 2018 il Servizio Forestale assumerà comunque come prioritari gli interventi descritti nel presente Piano. 4 Manutenzione e gestione delle microriserve oggetto dell azione C5 Indicazioni tecnico - gestionali Le microriserve sono costituite da aree private e aree pubbliche. Alcune di esse (microriserva di Brendola, di Orgiano e di Villaga) sono state oggetto di interventi di gestione dei prati aridi e per esse si richiamano pertanto le indicazioni contenute al capitolo a.1 Manutenzione e gestione dei prati aridi oggetto dell azione C1. Per la microriserva di Longare (San Cassiano Ca Menarini) si richiamano le relative norme di gestione, articolate per tipo di habitat: 6110*. Nessuna indicazione Indicazioni normative È vietata la trasformazione in altra coltura delle superfici prative come indicate nella cartografia degli habitat. La Provincia è tenuta a richiedere l'assenso dei proprietari all'esecuzione degli interventi di gestione attiva. Ai proprietari che desiderano eseguire 9

10 autonomamente gli interventi di gestione attiva la Provincia fornirà la necessaria assistenza tecnica. Indicazioni tecniche Gestione a sfalcio - Lo sfalcio del prato non pascolato dovrà essere eseguita una volta l'anno, dopo la fine di luglio. - La rimozione delle specie vegetali invasive e degli arbusti è vietata nel periodo di fioritura delle orchidee, da maggio a luglio. - Ogni 5 anni andrà effettuato un taglio tardivo, tra agosto e settembre. - Nel caso si faccia uso di falciatrici a disco, l'altezza di taglio deve essere tenuta a 8-10 cm e le linee di taglio dovranno essere centrifughe, dal centro del prato, verso l'esterno. - Durante le operazioni di sfalcio è obbligatorio l'impiego della barra d involo o di altri strumenti idonei a garantire la tutela della fauna selvatica presente nei prati aridi. - I residui del taglio devono essere rimossi o utilizzati come mulching sulle superfici decespugliate nell'anno corrente o stoccati al margine del prato. Gestione a pascolo - Il pascolamento da maggio a luglio è vietato. - Il carico massimo ammissibile è di 0,25 UBA/ha/anno. - Il pascolamento di ovini deve essere eseguito con pause di almeno otto settimane tra un periodo di pascolamento e il successivo e dimensionando il carico secondo quanto indicato nel piano di pascolamento redatto per l azione C , 3130, Disciplina della frequentazione antropica degli ambienti rupestri come da regolamento elaborato nell ambito del progetto LIFE+ Colli Berici Natura 2000 (evitare il calpestio, l accensione di fuochi nell ambito dei covoli ) Favorire la conversione del ceduo ad alto fusto Gestione selvicolturale ordinaria 91H0. Gestione selvicolturale ordinaria a ceduo matricinato o per gruppi; ove possibile favorire la roverella ed il sorbo nella scelta delle matricine. Stima del costo annuale Le indicazioni gestionali sopra richiamate costituiscono linee guida per l effettuazione degli interventi gestionali da parte dei proprietari dei fondi. La fornitura di assistenza tecnica ai proprietari non comporta costi aggiuntivi, configurandosi come un attività istituzionale della Provincia. L ente potrà in futuro valutare la possibilità di effettuare interventi di gestione attiva. 10

11 5 Manutenzione e gestione delle pozze oggetto dell azione C.7 Indicazioni tecnico - gestionali Affinché gli interventi realizzati possano avere un duraturo e significativo effetto positivo sulla salvaguardia dell erpetofauna dell intero comprensorio berico, si ritiene che ulteriori azioni gestionali devono essere intraprese anche dopo la conclusione di questo progetto, in particolare: - controllo degli apporti/deflussi idrici; almeno per la maggior parte di una serie consecutiva di anni, ogni pozza deve conservare uno strato d acqua di almeno qualche decimetro tra febbraio e luglio; - controllo della vegetazione idrofitica e spondale; la crescita eccessiva della vegetazione idrofitica, ed in particolare di quella elofitica, nel giro di pochi anni può rendere praticamente inutilizzabile dalla gran parte degli Anfibi, riducendo eccessivamente le superfici d acqua libera ; inoltre, e specialmente nel caso di specie arboreo/arbustive che si stabiliscano lungo le rive, l azione degli apparati radicali può compromettere l impermeabilizzazione del fondo, riducendo la disponibilità stagionale dell acqua; anche la copertura causata dall eventuale crescita di vegetazione arboreo/arbustiva lungo le sponde non dovrebbe provocare l ombreggiamento dell intera superficie idrica; - controllo della presenza di fauna ittica; in tutte le pozze, con l eventuale esclusione di quella situata presso il Lago di Fimon, dovrebbe essere garantita la totale assenza di pesci, la cui presenza nella maggior parte dei casi può compromettere del tutto la riproduzione e la sopravvivenza degli Anfibi; La manutenzione delle pozze ripristinate o realizzate nell ambito dell azione C.7 non dovrebbe avere cadenza annuale ma essere svolta indicativamente ogni 5 anni. Manutenzione dei manufatti Gli interventi consisteranno in: - taglio ed estirpazione manuale della cannuccia ove essa possa inficiare il mantenimento di uno specchio d acqua libero; - pulizia con potature di contenimento o taglio al colletto della vegetazione arborea e arbustiva che possa danneggiare la pozza od ombreggiarla eccessivamente; - asportazione di parte del materiale dal fondo della pozza qualora i naturali processi di interramento siano eccessivamente veloci od intensi; - eventuali piccole riparazioni (telo impermeabile, pietrame, recinzioni, cartellonistica ecc.) Stima del costo annuale: Stante l incertezza sugli interventi da eseguire i costi possono stimarsi solo forfettariamente e prudenzialmente in 1000 /anno. Finanziamento degli interventi Gli interventi potranno essere a carico della Provincia di Vicenza secondo le indicazioni che potranno essere assunte dagli organi in futuro istituzionalmente competenti. 11

12 6 Gestione Manutenzione delle aree umide realizzate con l Azione C8 Indicazioni tecnico - gestionali Questa azione ha riguardato la rinaturalizzazione del corso d acqua denominato Fossa di mezzo e la realizzazione di una zona umida in Comune di Orgiano, In sintesi sono stati eseguiti i seguenti lavori: - la risagomatura del corso d acqua con creazione di una banchina sommersa per uno sviluppo lineare di 1000 m; - la realizzazione della zona umida su una superficie di 3500 mq; - la posa dei manufatti idraulici quali tubazioni, manufatti chiavica dotati di paratie in metallo per la gestione dei livelli idrici; - impianti di specie erbacee sia nella zona umida che nella corso d acqua. Il mantenimento dell habitat è rigorosamente collegato al mantenimento di livelli di imbibizione del terreno. Il Consorzio di Bonifica ha già adottato le indicazioni gestionali elaborate da Veneto Agricoltura, responsabile della produzione vivaistica e dell impianto del materiale vegetale, e dal coordinatore tecnico scientifico (Studio Progea). In particolare per il bacino tali indicazioni prevedono quanto segue: - il livello delle acque nel bacino sarà pari alla quota del colletto delle specie erbacee (carici) messe a dimora intorno allo stesso; - la vegetazione potrà essere sommersa per un periodo non superiore a 5 giorni; - il livello minimo della tavola d acqua non dovrà essere superiore a 5 cm dal livello ottimale. Per la Fossa di mezzo le indicazioni prevedono: - il livello ottimale delle acque è a circa 2-3 cm sopra la quota della banchina; - la vegetazione potrà essere sommersa per un periodo non superiore a 5 giorni; - il livello minimo della tavola d acqua non dovrà essere superiore a 5 cm dal livello ottimale La regolamentazione dei livelli idrici avverrà mediante le paratie in metallo apposte, la sorveglianza sarà a vista da parte del personale del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta. 12

13 Manutenzione degli impianti Durante il progetto sono state testate e riassunte in un manuale operativo le migliori pratiche di manutenzione della vegetazione ripariale; esse possono essere così riassunte: - taglio della cannuccia che tende a colonizzare ed ad invadere la sezione del corso d acqua mediante due interventi annui da eseguirsi nei mesi di maggio e nel mese di luglio; - una volta operato il taglio il materiale di risulta andrà rimosso e smaltito nell adiacente centro di raccolta del verde del comune di Orgiano; - il taglio della cannuccia dovrà avvenire ad una altezza non inferiore a quella delle specie impiantate (carici); oltre a salvaguardare gli impianti ciò consentirà di non disturbare eccessivamente la nidificazione dei rallidi; - la vegetazione spondale andrà tagliata, anche con impiego del trinciasarmenti, con due passaggi annui in occasione dello sfalcio della vegetazione del fondo; - qualora nelle le operazioni di taglio della vegetazione del fosso si impieghino mezzi con velocità di taglio elevate sarà opportuno dotarli di barra d involo; - è vietato l abbruciamento della vegetazione spondale. Stima del costo annuale: La stima dei costi fa riferimento a prezzi come da mercato, la successiva tabella ne quantifica gli importi Finanziamento degli interventi Gli intervento saranno a carico per il 50% al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, per il 25% al Comune di Orgiano e per il 25% potranno essere a carico della Provincia di Vicenza 13

14 secondo le indicazioni che potranno essere assunte dagli organi in futuro istituzionalmente competenti. 14

15 Tabella 2. Stima dei costi annui per la manutenzione delle aree di intervento dell azione C8 Costi di manutenzione Canale Fossa di Mezzo lunghezza larghezza sup di taglio costo /mq n interventi Totale Taglio della vegetazione del fondo e raccolta del materiale 808 3,4 2747,2 0, ,99 Taglio della vegetazione spondale con trinciasementi 808 1, ,8 0, ,54 Zona umida lunghezza larghezza sup di taglio costo /mq n interventi Taglio della vegetazione del fondo e raccolta del materiale , ,00 Taglio del prato , ,00 Totale annuo costo di manutenzione 2.075,54 Costo della sorveglianza e del controllo dei livelli idrici ore annue costo orario Totale Totale costo annuo gestione e manutenzione aree umide 2.843,54 15

16 7 Manutenzione e gestione dell ex cava oggetto dell azione C10 Nell ambito dell azione C.10 si è proceduto con gli interventi finalizzati alla costituzione di ambienti sia aridi che umidi oltre che al miglioramento delle superfici boscate. Per il prato arido si è proceduto con la semina di sementi di specie xerofile e con lo spargimento di fieno e fiorume. Per il prato umido la procedura seguita è stata analoga per il fieno. Gli interventi di ricostituzione delle aree boscate sono stati preceduti dal decespugliamento selettivo dell area, sono stati quindi effettuati impianti di specie arbustivo arboree. Si è inoltre realizzato un bacino che capta le venute d acqua dalle pareti e ospita un interessante numerose specie di anfibi quali: Bufo bufo, Bufo viridis, Rana latastei, Pelophylax kl. esculentus, Triturus vulgaris. Indicazioni tecnico - gestionali - Lo sfalcio dei prati dovrà essere eseguito almeno una volta l'anno, dopo la fine di luglio; per i prati più umidi si potrà procedere con un primo sfalcio a fine giugno ed un secondo sfalcio a fine di agosto. - Nel caso si faccia uso di falciatrici a disco, l'altezza di taglio deve essere tenuta a 8-10 cm e le linee di taglio dovranno essere centrifughe, dal centro del prato, verso l'esterno. - Durante le operazioni di sfalcio è obbligatorio l'impiego della barra d involo o di altri strumenti idonei a garantire la tutela della fauna selvatica. - Per i prati umidi i residui del taglio possono essere affienati con le normali pratiche agricole, per la porzione arida (prato sommitale) i residui devono essere rimossi o utilizzati come mulching sulle superfici decespugliate nell'anno corrente o stoccati al margine del prato. - Per la manutenzione degli impianti arborei ed arbustivi sono previsti due interventi l anno di pulizia e sfalcio dell erba intorno alle piantine, il primo intervento andrà fatto entro il mese di aprile ed il secondo entro agosto. In tal modo si potrà tenere sotto controllo il riscoppio del rovo senza dover intervenire con mezzi chimici. - Considerando che il sesto d impianto è sufficientemente fitto non sono previsti risarcimenti delle fallanze. - La manutenzione del bacino idrico, realizzato con guaina impermeabile, non richiede interventi di normale manutenzione: solo in caso di rotture del telo si dovrà provvederne la riparazione con incollaggio di pezze dello stesso materiale. In caso di normale usura vanno sostituite le cime di sicurezza poste nel bacino. Va ispezionato il bacino onde individuare eventuali danneggiamenti da parte della fauna selvatica (calpestio da parte dei caprioli che possono rompere il telo). - Le staccionate ed i gradini in legno andranno sostituiti ad usura, particolare attenzione andrà posta al mantenimento della staccionata di separazione dal bacino idrico. - Le usuali norme di comportamento del pubblico, tra le quali il divieto di uscire dai percorsi indicati, sono riportate nella cartellonistica presente nell area di cava; la stessa cartellonistica andrà eventualmente sostituita in caso di danneggiamenti. Stima del costo annuale: La stima dei costi fa riferimento a prezzi come da mercato (c.f.r. Tabella 1-3) - Sfalcio dei prodotti erbosi tramite decespugliatore a spalla, compreso eventuale taglio di vegetazione arbustiva spontanea rada di modesta entità (rovo diametro cm. 2), compreso il manovratore, i consumi, gli sfridi e quant'altro necessario per dare il mezzo funzionante in opera: 1. eseguito su terreni piani o mediamente acclivi, (0,11 /mq) 2. eseguito in condizioni di forte acclività (0,19 /mq) 16

17 - Taglio delle aree prative con salvaguardia della vegetazione arborea ed arbustiva naturale, con utilizzo di mezzi meccanici dotati di braccio decespugliatore o in alternativa di falciatrice a disco 0,08 /mq Tabella 3 Costi di manutenzione sup di taglio (mq) Costo unitario ( /mq) n interventi Totale Taglio della vegetazione intorno alle piantine forestali lungo la scarpata settentrionale , ,66 Taglio della vegetazione intorno alle piantine forestali lungo il ripiano sommitale , ,34 Taglio della vegetazione prativa con trinciasarmenti o falciatrice , ,56 Totale annuo costo di manutenzione 3.159,56 Costo della sorveglianza ore annue costo orario ( /ora) Totale Totale costo annuo gestione e manutenzione 3.543,56 Finanziamento degli interventi Gli intervento saranno a carico del Comune di Longare (ALLEGATO 95) 8 Manutenzione della sentieristica oggetto dell azione D8 Gli interventi potranno essere a carico della Provincia di Vicenza secondo le indicazioni che potranno essere assunte dagli organi in futuro istituzionalmente competenti. 9 Monitoraggi faunistici e floristico vegetazionali Le attività di monitoraggio faunistico e floristico vegetazionale nelle aree interessate dagli interventi verranno svolte, negli anni successivi al termine del progetto LIFE+, dal Gruppo di Studi Naturalistici Nisoria (già coinvolto nel Progetto), nell ambito delle attività di ricerca a carattere naturalistico svolte correntemente dal Gruppo anche nell area dei Colli Berici. I risultati di tali indagini vengono periodicamente pubblicati su riviste o atti di convegni di settore. 17

18 In particolare, al fine di verificare l evoluzione dello stato del cotico erboso a seguito dell effettuazione dell attività di pascolo controllato, avviata solo a partire dall anno 2014 e prevista fino al 2019, si prevede di svolgere un monitoraggio floristico per i primi tre anni di esercizio del pascolo (2014, 2015 e 2016). Al termine del triennio verrà fornita alla Provincia una relazione tecnica. 18

PROGETTO LIFE+ COLLI BERICI NATURA 2000

PROGETTO LIFE+ COLLI BERICI NATURA 2000 IL IL PROGETTO PROGETTO LIFE+ LIFE+ COLLI BERICI NATURA 2000 AZIONI AZIONI DI DI CONSERVAZIONE, CONSERVAZIONE, MIGLIORAMENTO MIGLIORAMENTO DEGLI DEGLI HABITAT HABITAT EE DELLE DELLE SPECIE SPECIE EE SALVAGUARDIA

Dettagli

Titolo: Professionalità e competenze nell Audit aziendale. Dr. ssa Agr. Berna Enrica

Titolo: Professionalità e competenze nell Audit aziendale. Dr. ssa Agr. Berna Enrica Titolo: Professionalità e competenze nell Audit aziendale Dr. ssa Agr. Berna Enrica e-mail: enricaberna@libero.it Cosa è la Condizionalità Allegato III e IV del Reg. UE 1782/03 La Condizionalità è l insieme

Dettagli

L inventario delle azioni di tutela attiva e di ricostruzione della connettività nell Ambito Territoriale Omogeneo della Val di Cembra

L inventario delle azioni di tutela attiva e di ricostruzione della connettività nell Ambito Territoriale Omogeneo della Val di Cembra L inventario delle azioni di tutela attiva e di ricostruzione della connettività nell Ambito Territoriale Omogeneo della Val di Cembra Segonzano 25 novembre 2014 Michele Caldonazzi ALBATROS S.r.l. 1. Recupero

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

CAPITOLO I Principi generali. Art.1

CAPITOLO I Principi generali. Art.1 REGOLAMENTO PROVINCIALE PER LA PREVENZIONE, L ACCERTAMENTO ED IL RISARCIMENTO DEI DANNI CAUSATI ALLE OPERE ED ALLE COLTURE AGRICOLE E FORESTALI DALLA FAUNA SELVATICA E DALL ATTIVITÀ VENATORIA CAPITOLO

Dettagli

- che attualmente il Lazio è interessato da 6 aree protette nazionali e da 69 aree protette regionali

- che attualmente il Lazio è interessato da 6 aree protette nazionali e da 69 aree protette regionali OGGETTO: PROPOSTA DI ISTITUZIONE DEL MONUMENTO NATURALE ''LAGHETTO IN LOC. SEMBLERA MONTEROTONDO SCALO'' AI SENSI DELL'ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE 6 OTTOBRE 1997 N. 29 E SS.MM.II. - APPROVAZIONE DELLA

Dettagli

Art. 1 Campo di applicazione

Art. 1 Campo di applicazione DOCUMENTO TECNICO CRITERI GENERALI PER LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE CONSEGUENTI AL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI - AI SENSI

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

Settore Infrastrutture, Interventi Strategici e Mobilità

Settore Infrastrutture, Interventi Strategici e Mobilità ALLEGATO 3 Settore Infrastrutture, Interventi Strategici e Mobilità Oggetto Lavori di manutenzione ordinaria del verde, per la rete stradale della Provincia di Monza e Brianza (anno 2012 2013) CUP B86G12000110003

Dettagli

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE RELAZIONE SULLE INTERFERENZE 1. PREMESSA Il tipo di lavorazione prevalente, prevista nel presente progetto, consiste nella posa di tubazioni in ghisa o acciaio, di diversi diametri, fino al DN150, su strade

Dettagli

Azioni di conservazione. Pagina 1

Azioni di conservazione. Pagina 1 realizzabili (= Prati Pr 1 Tutelare i prati da fieno e gestire i prati con modalità attente alle esigenze di tutela della fauna senza costo; a carico dei privati che accedono ai fondi PSR Pr 2 Controllare

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU13 02/04/2015

REGIONE PIEMONTE BU13 02/04/2015 REGIONE PIEMONTE BU13 02/04/2015 Codice A18170 D.D. 2 febbraio 2015, n. 228 Informazione e divulgazione nel settore forestale. Collana di manuali di selvicoltura Regione Piemonte - Blu Edizioni. Realizzazione

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

IL GLOBAL SERVICE, servizi complessivi

IL GLOBAL SERVICE, servizi complessivi IL GLOBAL SERVICE, servizi complessivi Il G.S. è inoltre lo strumento più idoneo con cui attivare un insieme di servizi quali: - reperibilità (24h/24h per 365 gg/anno) e pronto intervento (rimozione situazioni

Dettagli

, (per la rimozione di coperture pari a 30 /m 2 ) (per amianto in matrice friabile pari al 50% del costo)

, (per la rimozione di coperture pari a 30 /m 2 ) (per amianto in matrice friabile pari al 50% del costo) Allegato 1 CRITERI, MODALITÀ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DI DOMANDE DI CONTRIBUTO REGIONALE PER LA BONIFICA DI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO PER GLI ANNI 2009 E 2010 (art. 4 della L.R. 30/2008) FINALITÀ

Dettagli

1. La Direttiva «Habitat» 1

1. La Direttiva «Habitat» 1 1. La Direttiva «Habitat» 1 1.1 Introduzione Il 21 maggio 1992 la Commissione Europea ha deliberato la «Direttiva relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture

Dettagli

Regolamento per l utilizzo delle aree verdi comunali e di libero accesso ;

Regolamento per l utilizzo delle aree verdi comunali e di libero accesso ; Allegato A RICHIESTA AFFIDAMENTO AREE VERDI COMUNALI E RIDUZIONE TARES OGGETTO: Richiesta affidamento area verde comunale e riduzione TARES. Il sottoscritto.. nato a il.. residente a in Via.. n... CHIEDE

Dettagli

MONTI CIMINI RISERVA NATURALE REGIONALE LAGO DI VICO. Strada Provinciale Cassia Cimina, Km 12-01032 Caprarola (VT) Tel. 0761-647444 Fax 0761-647864

MONTI CIMINI RISERVA NATURALE REGIONALE LAGO DI VICO. Strada Provinciale Cassia Cimina, Km 12-01032 Caprarola (VT) Tel. 0761-647444 Fax 0761-647864 MONTI CIMINI RISERVA NATURALE REGIONALE LAGO DI VICO Strada Provinciale Cassia Cimina, Km 12-01032 Caprarola (VT) Tel. 0761-647444 Fax 0761-647864 Deliberazione n. 6 del 28/07/2011 OGGETTO: Progetto Ricostituzione

Dettagli

Workshop fa.re.na.it 7 marzo 2014. RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche

Workshop fa.re.na.it 7 marzo 2014. RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche Workshop fa.re.na.it 7 marzo 2014 RN 2000: stato dell arte in Regione Veneto e PAF come strumento di programmazione delle politiche naturalistiche 1 Sezione Parchi Biodiversità Programmazione Silvopastorale..

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2

Dettagli

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI IMPERIA AL SINDACO DI POMPEIANA AL COORDINAMENTO PROVINCIALE DEL CORPO FORESTALE DI IMPERIA ALLA POLIZIA PROVINCIALE DI IMPERIA Prot.n. 251/06

Dettagli

CONTRATTO DI VENDITA (CON RISERVA DELLA PROPRIETA') DI APPARECCHIATURE PER L ELABORAZIONE ELETTRONICA DEI DATI

CONTRATTO DI VENDITA (CON RISERVA DELLA PROPRIETA') DI APPARECCHIATURE PER L ELABORAZIONE ELETTRONICA DEI DATI Ent 1 CONTRATTO DI VENDITA (CON RISERVA DELLA PROPRIETA') DI APPARECCHIATURE PER L ELABORAZIONE ELETTRONICA DEI DATI... (Ragione Sociale dell Azienda) 1) Compravendita. La... (qui di seguito denominata

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno

Dettagli

Bio i d o i d v i er e s r i s t i à à in i n r e r t e e.

Bio i d o i d v i er e s r i s t i à à in i n r e r t e e. Biodiversità in rete. Studio di fattibilità della Rete Ecologica locale tra Adda e Lambro passando per il Monte Barro. Con il contributo di Il progetto nel suo contesto. Il presente progetto è stato presentato

Dettagli

Preventivo finanziario Esercizio anno

Preventivo finanziario Esercizio anno Preventivo finanziario Esercizio anno Associazione DLF DISPONIBILITA' FINANZIARIE iniziali Totale disponibilità iniziali (a) ENTRATE E1 ENTRATE DA ATTIVITA' ISTITUZIONALI E11 Settore assistenziale E12

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

1. INSERIMENTO URBANISTICO

1. INSERIMENTO URBANISTICO A.S.A. Azienda Servizi Ambientali Comune di Pomarance OPERE DI COLLETTAMENTO DELLA RETE FOGNARIA AL NUOVO DEPURATORE RELAZIONE INSERIMENTO URBANISTICO Data Aprile 2015 Codice PGI G089-0636-000 Codice Commessa

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Prot. N. 7103 del 31 marzo 2015 Avviso pubblico Presentazione di manifestazioni di interesse per l accesso ai benefici del Programma nazionale di sviluppo rurale 2014-2020, Misura 17 - Gestione dei Rischi,

Dettagli

AVVISO PUBBLICO P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E D E L L A R E G I O N E C A L A B R I A 2 0 0 7-2 0 1 3

AVVISO PUBBLICO P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E D E L L A R E G I O N E C A L A B R I A 2 0 0 7-2 0 1 3 AVVISO PUBBLICO P R O G R A M M A D I S V I L U P P O R U R A L E D E L L A R E G I O N E C A L A B R I A 2 0 0 7-2 0 1 3 A S S E 2 : M I G L I O R A M E N T O D E L L A M B I E N T E E D E L L O S P A

Dettagli

PIANO DI GESTIONE DEL SIC IT20B0012 COMPLESSO MORENICO DI CASTELLARO LAGUSELLO

PIANO DI GESTIONE DEL SIC IT20B0012 COMPLESSO MORENICO DI CASTELLARO LAGUSELLO PIANO DI GESTIONE DEL SIC IT20B0012 COMPLESSO MORENICO DI CASTELLARO LAGUSELLO progettazione coordinamento Dott. For. Paolo Rigoni StudioSilva S.r.l. sede legale: via Mazzini 9/2-40137 Bologna Tel. 051

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

Allegato A al Decreto n. 13 del 19 giugno 2009 pag. 1/12

Allegato A al Decreto n. 13 del 19 giugno 2009 pag. 1/12 giunta regionale Allegato A al Decreto n. 13 del 19 giugno 2009 pag. 1/12 LINEE GUIDA per l informazione e l utilizzo dei loghi previsti per le iniziative finanziate dal PSR per il Veneto 2007 2013 In

Dettagli

Mauro De Osti Sezione Parchi, Biodiversità, Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori Regione del Veneto

Mauro De Osti Sezione Parchi, Biodiversità, Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori Regione del Veneto Aree Natura 2000 nella Regione del Veneto Mauro De Osti Sezione Parchi, Biodiversità, Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori Regione del Veneto Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo

Dettagli

ATI. Umbria 3. RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa

ATI. Umbria 3. RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa Regione dell Umbria Provincia di Perugia ATI Umbria 3 RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa INTRODUZIONE Lo scopo del presente documento

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

PROVINCIA DI PISA Servizio Politiche del lavoro. AVVISO PUBBLICO PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER L OCCUPAZIONE DEI DISABILI L. 68/99 - Fondo Regionale

PROVINCIA DI PISA Servizio Politiche del lavoro. AVVISO PUBBLICO PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER L OCCUPAZIONE DEI DISABILI L. 68/99 - Fondo Regionale PROVINCIA DI PISA Servizio Politiche del lavoro Allegato A AVVISO PUBBLICO PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER L OCCUPAZIONE DEI DISABILI L. 68/99 - Fondo Regionale Premessa La Provincia di PISA adotta il presente

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario e forestale

Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario e forestale LEGGE REGIONALE 22/04/2002, N. 11 Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario e forestale Art. 1 (Finalita ) 1. La Regione autonoma Friuli Venezia Giulia favorisce e promuove, nell ambito

Dettagli

Modello offerta economica/lista delle attività e forniture per l esecuzione del servizio

Modello offerta economica/lista delle attività e forniture per l esecuzione del servizio ALLEGATO 5 Settore Territorio, Servizio Gestione e Manutenzione Strade Oggetto Servizio di manutenzione ordinaria del verde per la rete stradale della Provincia di Monza e Brianza (anno 2015-2016) Data

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività

tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività inerenti al servizio di piena e intervento idraulico e presidio territoriale.

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO COMUNE DI CERVESINA Provincia di Pavia REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO Approvato con deliberazione C.C. n.7 del

Dettagli

Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD

Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 Fulvio CERFOLLI, PhD Che cos e un PIANO DI GESTIONE di un sito Natura 2000? E uno strumento di pianificazione del territorio

Dettagli

Oggetto: Ricognizione stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio.

Oggetto: Ricognizione stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio. Oggetto: Ricognizione stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio. RELAZIONA IL SINDACO: L art. 193 del testo unico, approvato con il D.Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267, dispone

Dettagli

Regione Abruzzo. - Provincia di L Aquila -

Regione Abruzzo. - Provincia di L Aquila - Regione Abruzzo Comune di ROCCARASO - Provincia di L Aquila - OGGETTO: SISTEMAZIONE ED ADEGUAMENTO AREA DA ADIBIRE A CENTRO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI AI SENSI DEL D.M. 08-04-2008 E S.M.I. -

Dettagli

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS Finalità Nelle more dell emanazione da parte dell Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas di provvedimenti per la determinazione

Dettagli

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE Sala delle Colonne BPM Milano 29 aprile 2010 Francesco G. Paparella Presidente AIBA PERCHE IL BROKER Nel 2009 i broker: hanno intermediato il 46,1% dei rami

Dettagli

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY CITTA DI CONEGLIANO PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY - Approvato con del. C.C. n. 80-640 del 26.10.1993 (CO.RE.CO. prot. n. 8555 del 15.11.1993)

Dettagli

Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali (DUVRI)

Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali (DUVRI) FORNITURA IN OPERA DI MISURATORI IDRAULICI DI PORTATA PER I NODI DELLE SOTTORETI DELLA CITTA DI PALERMO, PER I SERBATOI E PER I POZZI GESTITI. Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali

Dettagli

CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA)

CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA) CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA) 1 - Descrizione dell intervento a difesa del suolo1 Lo scopo dell intervento è quello di realizzare un drenaggio a bassa profondità in trincea

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno

Dettagli

Tecniche di restauro vegetazionale nei lavori forestali della Provincia Autonoma di Trento La Plagne 13 giugno 2014

Tecniche di restauro vegetazionale nei lavori forestali della Provincia Autonoma di Trento La Plagne 13 giugno 2014 Tecniche di restauro vegetazionale nei lavori forestali della Provincia Autonoma di Trento La Plagne 13 giugno 2014 Gli interventi di ripristino vegetazionale rappresentano la fase conclusiva dei lavori

Dettagli

COMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena)

COMUNE DI POGGIBONSI (Provincia di Siena) SETTORE LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE Servizio proponente SUPPORTO AMMINISTRATIVO L.P. DETERMINAZIONE N. 67/LP DEL 27/05/2014 OGGETTO APPALTO DEL SERVIZIO PER LA MANUTENZIONE

Dettagli

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO DISCIPLINA DELL UTILIZZO DELLE AUTOVETTURE E DEI MEZZI MECCANICI DI PROPRIETA COMUNALE

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.

Dettagli

COMUNE DI FERRARA SCHEDE TECNICHE RIASSUNTIVE RELATIVE ALLE MODALITÀ OPERATIVE

COMUNE DI FERRARA SCHEDE TECNICHE RIASSUNTIVE RELATIVE ALLE MODALITÀ OPERATIVE COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell'umanità Settore OO.PP. Mobilità Servizio Infrastrutture Mobilità e Traffico Ufficio Verde Pubblico SCHEDE TECNICHE RIASSUNTIVE RELATIVE ALLE MODALITÀ OPERATIVE ELABORATE

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014

REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014 REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014 Codice DB1512 D.D. 5 agosto 2014, n. 531 Legge regionale 22 dicembre 2008, n. 34, articolo 42, comma 6. Affidamento a Finpiemonte S.p.A. delle funzioni e delle attivita'

Dettagli

DIREZIONE RAGIONERIA - SETTORE CONTABILITA' E FINANZA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 2014-180.2.0.-19

DIREZIONE RAGIONERIA - SETTORE CONTABILITA' E FINANZA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 2014-180.2.0.-19 DIREZIONE RAGIONERIA - SETTORE CONTABILITA' E FINANZA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 2014-180.2.0.-19 L'anno 2014 il giorno 16 del mese di Giugno il sottoscritto Librici Giovanni in qualita' di dirigente

Dettagli

Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE ROSMARINO DA PRODUZIONE INTEGRATA

Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE ROSMARINO DA PRODUZIONE INTEGRATA pag. 1 Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE ROSMARINO DA PRODUZIONE INTEGRATA Premessa Il Parco Regionale di Montevecchia e

Dettagli

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO INFORMATICO INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 ART. 10 ART. 11 ART.

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA ANNO 2013/2015

PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA ANNO 2013/2015 (Varese) Piazza Vittorio Veneto, 2 Fax 0332429035 Tel. 0332-275111 PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA 1. Premessa ANNO 2013/2015 I Piani di Razionalizzazione sono stati

Dettagli

REGIONE TOSCANAGIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANAGIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANAGIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE POLITICHE AGROAMBIENTALI, ATTIVITA' FAUNISTICA-VENATORIA

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A TITOLO DI PRESTITO D ONORE

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A TITOLO DI PRESTITO D ONORE COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A TITOLO DI PRESTITO D ONORE Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del /29.11.2013 INDICE GENERALE

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

ALLEGATO A Dgr n. 268 del 15/03/2011 pag. 1/3

ALLEGATO A Dgr n. 268 del 15/03/2011 pag. 1/3 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO A Dgr n. 268 del 15/03/2011 pag. 1/3 1. MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLE NORME DI PIANIFICAZIONE FORESTALE DI CUI ALL DGR 158 del 21 gennaio 1997. Le Direttive e

Dettagli

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

Elenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012

Elenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012 CITHEF S.C. a R.L. Sede Legale: Via Santa Lucia, 81 80132 Napoli Capitale Sociale:euro 610.330 i.v. R.E.A. Napoli n.507434 Registro Imprese di Napoli e C.F. 06629110633 Elenco Intermediari operanti nel

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia

Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia 861.1 del 9 dicembre 2002 (Stato 1 febbraio 2015) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 9 della legge

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

Allegato B- Piano di gestione Relazione economico-finanziaria ai sensi dell'art. 55 Regolamento CE 1083/2006

Allegato B- Piano di gestione Relazione economico-finanziaria ai sensi dell'art. 55 Regolamento CE 1083/2006 Provincia di Bari PO FESR Puglia 2007-2013 Asse VI- Linea di intervento 6.2 Azione 6.2.1 Iniziative per le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi Bando Regione Puglia BURP n. 117 del

Dettagli

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA I sottoscritti: a) (Capofila). nato a il. nella sua qualità di.. e legale rappresentante

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

(Deliberazione del Comitato di Gestione n. 6 del 17/01/08 e successive modificazioni)

(Deliberazione del Comitato di Gestione n. 6 del 17/01/08 e successive modificazioni) AMBITO TERRITORIALE CACCIA ANCONA 2 REGOLAMENTO PER L INDENNIZZO DEI DANNI ARRECATI ALLA PRODUZIONE AGRICOLA DALLA FAUNA SELVATICA (Deliberazione del Comitato di Gestione n. 6 del 17/01/08 e successive

Dettagli

Emanato con D.R. n. 170 del 26 marzo 2009

Emanato con D.R. n. 170 del 26 marzo 2009 Regolamento per l'utilizzazione dei fondi destinati alle iniziative e alle attività culturali e sociali degli studenti dell Università degli Studi della Basilicata Emanato con D.R. n. 170 del 26 marzo

Dettagli

LA GIUNTA COMUNALE DELIBERA

LA GIUNTA COMUNALE DELIBERA Su relazione dell assessore Stefano Pellizzon LA GIUNTA COMUNALE Richiamato l art. 3 dello Statuto del Comune Sviluppo sociale, culturale ed economico ed in particolare il comma 1), nel quale si dichiarano

Dettagli

Direzione Impresa, Lavoro e Scuola Area Produzione e Servizi - Agricoltura. Settore Calamità ed Avversità Naturali in Agricoltura

Direzione Impresa, Lavoro e Scuola Area Produzione e Servizi - Agricoltura. Settore Calamità ed Avversità Naturali in Agricoltura Pag. 1 di 15 Presentazione domanda iniziale e Comunicazioni Pag. 2 di 15 Sommario... 1 Dettaglio azienda... 3 Pratiche e Comunicazioni... 3 Nuova Domanda... 4 Dati identificativi... 5 Referente del Progetto...

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ACQUISTO DI BENI E SERVIZI MEDIANTE PROCEDURE TELEMATICHE

REGOLAMENTO PER L ACQUISTO DI BENI E SERVIZI MEDIANTE PROCEDURE TELEMATICHE 75 REGOLAMENTO PER L ACQUISTO DI BENI E SERVIZI MEDIANTE PROCEDURE TELEMATICHE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 105/I0029624P.G. NELLA SEDUTA DEL 27/04/2004 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

Dettagli

proposta di legge n. 460

proposta di legge n. 460 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 460 a iniziativa dei Consiglieri Zinni, Natali, Romagnoli, Zaffini presentata in data 18 novembre 2014 ISTITUZIONE IN VIA SPERIMENTALE DEL SOSTEGNO

Dettagli

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento

Dettagli

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI SALUDECIO Provincia di Rimini ******************************** REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI ART. 3 D.L.10.10.2012 n.174 convertito nella L. 07.12.2012 n.213 Approvato con delibera

Dettagli

Regolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008

Regolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008 ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITA Regolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008 Art. 1 - Ente Organizzatore Assessorato Regionale

Dettagli

COMUNE DI MONTALE. (Provincia di Pistoia) SCHEMA DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI MONTALE E L ASSOCIAZIONE PER IL SUPPORTO

COMUNE DI MONTALE. (Provincia di Pistoia) SCHEMA DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI MONTALE E L ASSOCIAZIONE PER IL SUPPORTO COMUNE DI MONTALE (Provincia di Pistoia) SCHEMA DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI MONTALE E L ASSOCIAZIONE PER IL SUPPORTO ALLA GESTIONE DEL VERDE PUBBLICO DI. Rep. L'anno Duemila, addì del mese di in Montale

Dettagli

SISTEMA INFORMATIVO AGRICOLO REGIONALE AGGIORNAMENTO PROGETTO OPERATIVO PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DI COMUNICAZIONE

SISTEMA INFORMATIVO AGRICOLO REGIONALE AGGIORNAMENTO PROGETTO OPERATIVO PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DI COMUNICAZIONE S.I.A.R. SISTEMA INFORMATIVO AGRICOLO REGIONALE AGGIORNAMENTO PROGETTO OPERATIVO PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DI COMUNICAZIONE - Luglio 2005 - --- Servizio Affari Generali e Amministrativi, Sistema

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA

Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA Linee guida per l'applicazione del Metodo nazionale per calcolare l elemento di aiuto nelle garanzie

Dettagli

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...

Dettagli

IL VERDE PUBBLICO 2.0

IL VERDE PUBBLICO 2.0 IL VERDE PUBBLICO 2.0 Approcci innovativi alla gestione del verde 21 novembre 2014, Brindisi Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, L. n 10/2013: cosa significa per i Comuni? Dott.ssa for. Francesca

Dettagli

Alberta Riccio (Responsabile Qualità, Ambiente, Sicurezza e Risorse Umane)

Alberta Riccio (Responsabile Qualità, Ambiente, Sicurezza e Risorse Umane) ESEMPI DI BUONA PRASSI TEMA Sistema di Gestione per la Sicurezza TITOLO DELLA SOLUZIONE Pianificazione della Manutenzione, Utilizzo di Software dedicato e Formazione per Addetti Manutenzione AZIENDA/ORGANIZZAZIONE

Dettagli

Piano Regionale di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia

Piano Regionale di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia Associazione Imprenditori Idroelettrici del Friuli Venezia Giulia Monitoraggio dei corsi d'acqua per la realizzazione e la gestione delle derivazioni Palazzo Torriani, Udine, 20 settembre 2013 Piano Regionale

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 25/18 DEL 26.5.2015

DELIBERAZIONE N. 25/18 DEL 26.5.2015 Oggetto: Interventi a favore della istituzione di scuole civiche di musica, L.R. 15 ottobre 1997, n. 28. Programma 2014/2015. Modifiche ai criteri di cui all Allegato A della Delib.G.R. n. 41/3 del 15

Dettagli

Decreto N 2100 del 15 Maggio 2012. Pubblicità/Pubblicazione: Atto soggetto a pubblicazione integrale (PBURT/BD)

Decreto N 2100 del 15 Maggio 2012. Pubblicità/Pubblicazione: Atto soggetto a pubblicazione integrale (PBURT/BD) REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE PROGRAMMAZIONE AGRICOLA - FORESTALE. Il

Dettagli

PIANO DI MANUTENZIONE DELL'OPERA

PIANO DI MANUTENZIONE DELL'OPERA COMUNE: MARTINENGO All. RTI COMMITTENTE: COMUNE DI MARTINENGO PROPRIETÀ: LOTTIZZANTI PA7/a OGGETTO: OPERE DI URBANIZZAZIONE DEL PA7/a REALIZZAZIONE TANGENZIALE NORD (ex accordo art. 11 L. 241/90) opere

Dettagli