La prevenzione delle droghe. prof.ssa Carla Buonaiuto

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1 La prevenzione delle droghe prof.ssa Carla Buonaiuto

2 L adolescenza inizia con l ingresso alla scuola media inferiore e in questo periodo avvengono cambiamenti psicofisici e nelle relazioni con la famiglia, con gli amici e con l ambiente circostante.

3 E questo un momento di crisi e secondo l etimologia greca tale periodo comporta scelte, cambiamenti ed evoluzioni e talvolta anche rotture con i familiari e l ambiente scolastico. Anche le modalità comunicative si trasformano, ne è un esempio questo scambio verbale:

4 Com è andata oggi a scuola? (tentativo/desiderio di allacciare un dialogo). Solito! (risposta laconica con la quale si fa intendere che non si vuole continuare a parlare).

5 Tali cambiamenti, di per sé complessi, sono notevolmente influenzati dall ambiente culturale, economico e sociale di appartenenza e spesso i genitori non sanno come affrontarli, sono disorientati e mantengono la rotta educativa navigando a vista. Lo sviluppo dell adolescente non è quasi mai lineare, presenta discontinuità varie che possono produrre un disagio.

6 Il rapporto con gli amici è molto importante perché facilita il distacco dalla famiglia e, il gruppo dei pari, funge da laboratorio sociale nel quale il ragazzo afferma la sua identità e mette alla prova le sue capacità: la famiglia e gli amici sono due realtà che devono coesistere ed equilibrarsi

7 Numerosi studi hanno evidenziato che il gruppo degli amici ha un influenza maggiore là dove è carente o conflittuale la relazione con i genitori. Nella vita di relazione l adolescente può entrare in contatto con sostanze di diverso tipo e il loro uso non può essere ipotizzato solo in base alla frequentazione della discoteca o all appartenenza a certi gruppi sociali.

8 E necessario pensare quale significato ha un determinato consumo: ad esempio l uso dell alcol e degli spinelli può eliminare le inibizioni, facilitare la conoscenza di nuovi amici, ottenere il riconoscimento da parte del gruppo, distinguersi, sfidare i compagni.

9 I teenagers usano le droghe per molte ragioni, inclusa la curiosità, perché conferisce loro un senso di benessere, riduce lo stress, li fa sentire grandi o, più semplicemente, integrati nel gruppo di appartenenza. E difficile sapere quali adolescenti dopo aver provato la droga non continueranno a farne uso e quali svilupperanno problematiche serie.

10 Sfortunatamente gli adolescenti spesso non sono consapevoli del legame tra le loro azioni di oggi e le conseguenze future. I ragazzi hanno anche una tendenza a sentirsi indistruttibili e immuni dai problemi che interessano gli altri.

11 Assumere tabacco in giovane età,aumenta il rischio di passare prima o poi all uso di altre droghe. Alcuni adolescenti, dopo aver provato, smetteranno o continueranno a farne un uso occasionale, senza problemi significativi.

12 Altri svilupperanno una dipendenza, utilizzando droghe sempre più pericolose e causando danni significativi a se stessi e forse anche ad altri, potenzialmente inclini. La combinazione tra curiosità adolescenziale, comportamenti a rischio e pressione sociale, rende molto difficile per l adolescente dire no.

13 Gli adolescenti più a rischio di incorrere in seri problemi derivanti da uso di alcool e droga, sono quelli che hanno una storia familiare di abuso di sostanze, quelli che soffrono di depressione, con bassa autostima, che non si sentono a proprio agio o che sono sbandati.

14 Gli adolescenti abusano di una varietà di droghe, legali ed illegali. Quelle disponibili legalmente includono alcool, prescrizioni mediche, inalanti, (colle,aerosol e solventi) e medicinali da banco per la tosse, per il raffreddore, sonniferi e dimagranti.

15 Le più comuni droghe illegali utilizzate sono: la marijuana (erba), stimolanti (cocaina, crack e amfetamina), Lsd, Pcp (c.d. polvere d angelo), oppiacei, eroina e pasticche (ecstasy). L utilizzo di droghe illegali sta aumentando, specialmente tra gli adolescenti più giovani.

16 L età media del primo utilizzo di marijuana è 14 anni, e l utilizzo di alcool può iniziare prima dei 12 anni. L uso di marijuana e alcool nelle scuole medie superiori è diventato comune.

17 L uso di droga è associato ad una varietà di conseguenze negative, incluso il rischio crescente di un successivo aumento dell utilizzo di droghe pesanti, il fallimento scolastico, atteggiamenti negativi che possono portare i teenagers ad un aumentato rischio di incindenti, a violenza, sesso non pianificato e non sicuro e persino al suicidio.

18 I genitori possono aiutare attraverso un educazione preventiva riguardo alle droghe, utilizzando una comunicazione aperta, fornendo modelli positivi e identificando precocemente la comparsa dei problemi che si stanno sviluppando.

19 Alcuni segnali di allarme per l uso di droga: Segnali fisici fatica, ripetuti disturbi di salute; occhi rossi e lucidi; tosse duratura.

20 Segnali emozionali cambi di personalità; improvvisi sbalzi di umore; irritabilità; comportamenti irresponsabili; bassa autostima, scarso giudizio; depressione; una generale perdita di interessi;

21 Scuola diminuzione dell interesse; atteggiamenti negativi; diminuzione dei voti; molte assenze; svogliatezza e problemi disciplinari;

22 La scuola deve fare prevenzione, ovvero fornire ai giovani strumenti per affrontare la complessità della vita. E importante lavorare sulle loro abilità cognitive, emotive e relazionali, affinchè essi acquisiscano competenze utili a favorire lo sviluppo di elementi protettivi rispetto ai rischi derivanti dall utilizzo o meno, di droghe ed altro.

23 Le manifestazioni di disagio tra le giovani generazioni sono sempre più frequenti e diversificate. I comportamenti antisociali classici come l abitudine al fumo, l uso di droghe leggere e l assunzione di alcolici, sono oggigiorno più complessi, perché accompagnati da una forte dose di aggressività nell affrontare le situazioni di vita quotidiana sia a scuola sia in famiglia.

24 Chi si occupa di individuare le motivazioni sottese a questi dati, pensa che ai ragazzi e agli adolescenti d oggi manchi sempre più un momento di dialogo autentico, soprattutto nell ambito familiare, dove a volte non si cercano occasioni di ascolto reciproco tra genitori e figli. Questi ultimi non esprimono quindi domande, perplessità o difficoltà relazionali che possono poi sfociare in condotte antisociali, spesso assunte senza la consapevolezza della loro gravità e dei rischi che possono arrecare anche in termini di salute.

25 Come prevenire queste conseguenze? Emergono le seguenti indicazioni: La scuola può compensare gli scarsi momenti di dialogo familiare, creando un contesto protetto per ascoltare le richieste dei più piccoli e per trasmettere loro informazioni corrette su temi rilevanti, correlati alle forme di dipendenza, quali fumo, alcol e droga.

26 Realizzare interventi di prevenzione primaria interattivi, che coinvolgano gli allievi in modo attivo, anche attraverso momenti di gioco e di discussione. Promuovere lo sviluppo di competenze sociali (le life skill) che rafforzino la volontà e la capacità dei destinatari, di sperimentare e consolidare comportamenti protettivi, per non adottare stili di vita dannosi per la propria salute.

27 Analizzare l adozione di comportamenti a rischio da parte dei giovani, ascoltando le potenziali motivazioni dei loro stessi coetanei. Per concludere: fare prevenzione significa oggi fornire alle nuove generazioni strumenti e opportunità che li aiutino ad affrontare la complessità del vivere.

28 Grazie per l attenzione

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