Procedura aperta per l appalto della realizzazione e attivazione di una soluzione di Continuità Operativa e Disaster Recovery per la Regione Campania

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1 Procedura aperta per l appalto della realizzazione e attivazione di una soluzione di Continuità Operativa e Disaster Recovery per la Regione Campania FAQ Frequent Asked Question Data di pubblicazione 17 giugno 2014 Sommario DISCIPLINARE DI GARA...2 CAPITOLATO DI GARA...5 1

2 DISCIPLINARE DI GARA Art. 6 - Requisiti per la partecipazione all'appalto a) requisiti di ordine generale: 1) non trovarsi in nessuna delle condizioni di esclusione dalla partecipazione alle gare di cui all art. 38 del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.; Si richiede se le dichiarazioni ai sensi dell art.38 lettere b),c) ed m-ter) possano essere rilasciate da un procuratore ai sensi del 2 comma dell art. 47 del D.P.R. 28 dicembre del 2000 n secondo cui la dichiarazione resa nell'interesse proprio del dichiarante può riguardare anche stati, qualità personali, e fatti relativi ad altri soggetti di cui egli abbia diretta conoscenza. RISPOSTA A Si Art. 6 - Requisiti per la partecipazione all'appalto b) requisiti di capacità tecnica e professionale possedere il Certificato del Sistema di Qualità conforme alla serie di norme UNI EN ISO 9001:2008 nel settore EA 33 Tecnologia dell informazione rilasciata da organismi accreditati ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN E' obbligatorio il possesso di tale requisito per tutte le ditte, anche quelle in Associazione temporanea d'impresa? RISPOSTA A Si rimanda a quanto già specificato all art. 6 del Disciplinare di gara. RICHIESTA N. 2 Le società che posseggono certificazione ISO 9001 categoria EA28 possono partecipare ugualmente? RISPOSTA A RICHIESTA N. 2 Si rimanda alla risposta alla richiesta n. 2 RICHIESTA N. 3 Le società che hanno chiesto estensione alla categoria EA33, possono allegare in gara documento su carta intestata dell'ente certificatore del riconoscimento requisito EA33 in corso con conclusione settembre 2013? RISPOSTA A RICHIESTA N. 3 Sarà la Commissione Giudicatrice a valutare la validità della documentazione presentata. 2

3 RICHIESTA N. 4 E possibile utilizzare l'istituto dell'avvalimento per il certificato del sistema Qualità UNI EN ISO 9001:2008 settore EA33? RISPOSTA A RICHIESTA N. 4 Si rimanda a quanto già specificato all art. 6.1 del Disciplinare di gara. RICHIESTA N. 5 Si chiede di confermare la possibilità di utilizzare l'istituto dell'avvalimento dei requisiti di capacità economica e tecnica, fra aziende che partecipano in RTI costituendo, così come espresso dalla determina n. 2 del dell'avcp che ammette il c.d. "avvalimento interno" e precisa fra l'altro "deve essere ritenuto possibile l utilizzo dell avvalimento interno (nel caso in cui l ausiliaria sia anche mandante o mandataria del raggruppamento dell impresa avvalsa). RISPOSTA A RICHIESTA N. 5 Si conferma. Art. 9 - Modalità di partecipazione alla gara La domanda di partecipazione dovrà essere redatta in lingua italiana in conformità alla normativa comunitaria e nazionale vigente in materia di appalti pubblici (D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. in attuazione delle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE) e dovrà essere inserita in un unico plico opaco debitamente chiuso in maniera tale sia da evitare la sua manomissione sia da garantire la sua integrità, firmato e sigillato su tutti i lembi di chiusura dal legale rappresentante dell impresa ovvero in caso di RTI dal legale rappresentante della mandataria. Si chiede se il plico possa essere firmato su tutti i lembi di chiusura, in alternativa, da un procuratore del legale rappresentante dell impresa. RISPOSTA A Sì. Art. 21 Subappalto E consentito il subappalto della fornitura nei termini previsti dall art.118 del d.lgs.163/06, fermo restando comunque che il totale della fornitura concessa in subappalto non deve superare il 10 % dell importo contrattuale. Si chiede di confermare che il succitato art. 21 del Disciplinare di Gara stabilisce l ammissibilità del ricorso al subappalto nei termini previsti dall art.118 del d.lgs.163/06, fermo restando comunque che il totale della fornitura concessa in subappalto non deve superare il 30% dell importo contrattuale RISPOSTA A 3

4 Nel rilevare che la domanda non riporta correttamente quanto stabilito all art. 21 del Disciplinare di gara, si ribadisce che la quota massima di subappalto è fissata al 10% dell importo contrattuale. Infatti l intervento, avendo una forte impronta innovativa nel comparto Pubblica Amministrazione, presenta un elevato livello di complessità e specializzazione (sotto il profilo tecnico e organizzativo) che richiede il massimo controllo nella gestione di tutte le fasi del processo (progettazione, approvvigionamento, realizzazione e start-up) ai fini della corretta esecuzione dell appalto, della minimizzazione dei rischi/criticità e del raggiungimento dei risultati attesi. Infine, sarà la Commissione Giudicatrice, attenendosi agli atti di gara e al D.Lgs. 163/2006, a valutare se nelle singole offerte presentate si riscontrino elementi riconducibili o meno alle ipotesi di subappalto, piuttosto che di sub-affidamento. 4

5 CAPITOLATO DI GARA Art Sistema informativo regionale Si chiede di confermare se la migrazione alla versione 5.5 di vsphere si può intendere terminata prima dell'inizio dell'erogazione dei servizi oggetto di questo capitolato. RISPOSTA A Si, si conferma che la migrazione a vsphere 5.5 sarà completata. RICHIESTA N. 2 Con riferimento alle infrastrutture Exchange e MS SQL si chiede di indicare se alla data di inizio dell'erogazione dei servizi oggetto di questo capitolato risulteranno essere presenti sul nodo primario installazioni in configurazione cluster proprietario e la relativa modalità (attivo/attivo, attivo/passivo). RISPOSTA A RICHIESTA N. 2 Exchange 2010 è stato configurato come cluster proprietario in modalità attivo/attivo. MS SQL non è in configurazione cluster. Art Data center modulare (Nodo Secondario) Si chiede di specificare la quantità di dati in TB per i quali è richiesta la conservazione per almeno 5 anni e se lo storico dei 5 anni dovrà essere replicato su sito secondario (CSA par. 2.2 pgg. 13,14) RISPOSTA A L attuale fabbisogno lordo (senza né compressione né deduplica) è di circa 80 TB/anno, tale volume di dati si può ritenere composto principalmente dagli export full dei database. La replica dell archiviazione storica dei dati da conservare per almeno 5 anni è richiesta esplicitamente nel par. 5.2 Art Data center modulare (Nodo Secondario) Occorre una planimetria dell intera area di interesse delle lavorazioni se possibile in formato DWG editabile; in particolare è necessario avere esplicite indicazioni in pianta sull area destinata ad accogliere il modulo IT e il modulo Servizi RISPOSTA A La documentazione richiesta è disponibile nella scheda del bando (nei formati dwg e pdf) a questo indirizzo: 5

6 Ulteriori informazioni utili possono essere ottenute nel corso dei sopralluoghi. RICHIESTA N. 2 Con riferimento al Nodo Secondario, si conferma che la dissipazione termica massima prodotta dagli armadi rack del modulo IT è di 60kW? Infatti, leggendo la descrizione delle dissipazioni termiche per singolo armadio, si può interpretare che: - i due rack per server blade dissipano circa 20kW cad. (per un totale di 40kW) - i rimanenti 6 armadi dissipano 5kW cad. (per un totale di 30kW) e, di conseguenza, il carico totale potrebbe essere di 70kW piuttosto che di 60kW. RISPOSTA A RICHIESTA N. 2 La potenza dissipata da ciascun armadio è stata esplicitata per dare indicazioni sulla densità del calore prodotto nei rack al fine di poter adottare la soluzione di raffreddamento che massimizzi l efficienza di detto impianto. Il carico IT massimo di 60kW, invece, rappresenta la somma delle potenze degli apparati installabili in tutti gli armadi rack. RICHIESTA N. 3 Con riferimento al Nodo Secondario, possiamo assumere di prevedere per ciascun rack del modulo IT, due PDU (secondo il principio di doppia alimentazione) con assorbimento elettrico massimo di 22kW cad.? RISPOSTA A RICHIESTA N. 3 Si, il dimensionamento è corretto sempre che in ogni armadio vengano distribuite tutte le fasi di entrambe le linee. Art. 5.6 Adeguamento nodo primario Le pareti da realizzare per delimitare UPS da CED devono essere REI 120 e possono essere realizzate in cartongesso? RISPOSTA A Si sottolinea che sarebbe auspicabile utilizzare pareti che presentino la resistenza al fuoco REI 120 in considerazione della presenza dell UPS. Parimenti, sarebbe auspicabile l utilizzo di pareti con ampie vetrate per consentire un controllo visivo dell UPS e, quindi, l utilizzo di pareti in cartongesso o comunque di pareti opache non sarebbe funzionale. RICHIESTA N. 2 Essendo pre-esistente nell'area destinata a rinchiudere UPS una porta di emergenza con una rampa, vorremmo sapere se dobbiamo prevedere una seconda porta che dal locale UPS vada verso il CED. RISPOSTA A RICHIESTA N. 2 Occorre prevedere la porta che dal locale UPS va verso il CED, preferibilmente sull altro lato, opposta a quella di emergenza. RICHIESTA N. 3 Per il free cooling previsto nel locale UPS è possibile realizzare delle aperture sotto il pavimento flottante verso il CED per prelevare aria refrigerata o in alternativa proporre un sistema autonomo di refrigerazione? In caso 6

7 affermativo si richiedono maggiori informazioni sulle caratteristiche di dissipazione termica dell UPS esistente o una scheda tecnica della stessa RISPOSTA A RICHIESTA N. 3 La compartimentazione dell UPS oltre per motivi di sicurezza è stata richiesta per aumentare l efficienza del nodo primario; pertanto, non si ritiene che una soluzione che preveda il prelievo di aria refrigerata dalla sala o l aggiunta di un ulteriore unità di refrigerazione possa considerarsi idonea a migliorare l efficienza globale del CED. L UPS installato in sala è un Liebert HiPulse 300kVA che nelle condizioni peggiori produrrebbe circa 15kW termici, mentre con i carichi attuali richiede di smaltire circa 10kW di calore. RICHIESTA N. 4 Per il free cooling previsto nel locale UPS è possibile inserire un estrattore a parete montato su vetro? Va rifatto il controsoffitto? sempre REI 120? A quale altezza? Le finestre vanno chiuse con pannelli in cartongesso? RISPOSTA A RICHIESTA N. 4 Si lascia alle imprese partecipanti l individuazione delle soluzioni tecniche più idonee per l estrattore, il controsoffitto e le finestre, anche in ragione degli obiettivi attesi. RICHIESTA N. 5 Dovendo realizzare ex novo l'impianto di spegnimento e la sostituzione delle plafoniere sarà necessario smontare del tutto il controsoffitto esistente; dobbiamo prevedere un nuovo controsoffitto? Sempre rei120? A quale altezza? RISPOSTA A RICHIESTA N. 5 Tale sostituzione non è richiesta e non se ne si ravvisa la necessità. Nel caso in cui il progetto proposto dovesse prevedere la sostituzione di tutta o quota parte della controsoffittatura, dovranno essere mantenute le quote attuali di tale controsoffittatura. RICHIESTA N. 6 Quale è la zona destinata ad accogliere le bombole dell impianto di estinzione? RISPOSTA A RICHIESTA N. 6 Le bombole dell impianto di estinzione potranno essere collocate negli stessi posti dove si trovano quelle attuali (all esterno della sala) o, se necessario, si potrà individuare una diversa collocazione in accordo con la Direzione Lavori. RICHIESTA N. 7 Occorre una planimetria CED UPS Sala Controllo Area Esterna, possibilmente in formato DWG editabile. RISPOSTA A RICHIESTA N. 7 La documentazione richiesta è disponibile nella scheda del bando (formato zip) a questo indirizzo: Ulteriori informazioni utili possono essere ottenute nel corso dei sopralluoghi. RICHIESTA N. 8 Per realizzare la compartimentazione isola GreenIT dobbiamo procedere con porte scorrevoli o a battente? apertura su tutti e 2 i lati? Possiamo utilizzare per il tetto il Lexodan trasparente? 7

8 RISPOSTA A RICHIESTA N. 8 Supponendo che il quesito faccia riferimento al Lexan (piuttosto che al Lexodan), si lascia alle imprese partecipanti l individuazione delle soluzioni tecniche più idonee per porte e tetto, anche in ragione degli obiettivi attesi. RICHIESTA N. 9 Per l impianto di spegnimento è permesso l impiego di sistemi ad Aerosol? RISPOSTA A RICHIESTA N. 9 L impianto antincendio potrà fare uso di qualsiasi agente estinguente purché sia compatibile e certificato per essere utilizzato nel data center. 0 Su quali dei 10 rack nominati in capitolato dovremmo installare le 20 PDU richieste? Le 20 PDU richieste da quali linee elettriche, e da quale quadro di distribuzione, devono essere alimentate? Le 20 PDU richieste che caratteristiche minimali devono soddisfare in termini di prestazioni elettriche e di controllo?? RISPOSTA A 0 Gli armadi rack sono alimentati da una doppia linea trifase e le PDU dovranno alimentare sia carichi da 16A (IEC- C19) che da 10A (IEC-C13). In ogni armadio rack dovranno essere presenti almeno n. 8 prese per ciascuna fase (n.2 C19 e n.6 C13) per un totale di 48 prese per armadio rack. Pertanto il numero e la tipologia di PDU va definito in funzione di quanto specificato. L installazione di tali PDU verrà stabilita in fase di realizzazione dell intervento. 1 Il vecchio gruppo da sostituire va smaltito o trasportato verso Vs deposito? RISPOSTA A 1 Va previsto il trasporto del gruppo elettrogeno da sostituire presso un deposito nel territorio regionale. La localizzazione di tale deposito verrà definita in fase di realizzazione. 2 Le corde che alimenteranno quadro di scambio rete-gruppo saranno installate nuove; dal quadro di scambio rete gruppo ai quadri interni CED-UPS esistono già corde opportunamente dimensionate o vanno anch'esse sostituite? RISPOSTA A 2 Si conferma che le corde che alimenteranno quadro di scambio rete-gruppo vanno installate ex-novo, mentre le corde dal quadro di scambio rete-gruppo ai quadri interni CED-UPS sono già dimensionate e non dovranno essere sostituite. 3 Si chiede se sia possibile avere il Progetto As-Built del Datacenter esistente presso il nodo primario, comprensivo di planimetrie con i posizionamenti di tutti gli apparati, dei rack, degli UPS, dei condizionatori con le relative griglie e dei quadri elettrici al fine di una più corretta valutazione dello stato di fatto e di una completa conoscenza della logica adottata per il vecchio progetto esecutivo. Si richiedono inoltre gli schemi a blocchi che determinano il funzionamento e la logica degli impianti elettrici e di condizionamento. 8

9 Infine si chiede se sia possibile avere la documentazione relativa alla Certificazione prevista dal DM 37/'08 (ex L. 46/'90). RISPOSTA A 3 Il Progetto As-Built del Datacenter e la documentazione tecnica (compresa quella relativa alla Certificazione prevista dal DM 37/'08) sono disponibili e consultabili, previa richiesta, presso questa Direzione Generale. Ulteriori informazioni utili potranno essere, comunque, desunte nel corso dei sopralluoghi. Ad integrazione delle planimetrie già pubblicate, si inserisce anche la planimetria in cui sono riportati tutti gli impianti installati all esterno della sala calcolo. L indirizzo per il download è: 4 Qual è il carico IT medio per rack (in kw/rack) all'interno dell'isola Green IT del Nodo Primario? RISPOSTA A 4 Attualmente l isola Green IT, composta da 10 armadi di cui 7 contengono apparati attivi, ha un carico IT globale di 24kW (cosfi circa 1) L isola è stata progettata per un alimentare un carico IT di 50 kw con una densità massima di 10kW/rack. 9

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