PROPOSTE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE per le SCUOLE di Marano sul Panaro - Savignano sul Panaro - Vignola

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1 Centro di Educazione Ambientale del Parco dei Sassi di Roccamalatina PROPOSTE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE per le SCUOLE di Marano sul Panaro - Savignano sul Panaro - Vignola Via Pieve di Trebbio Guiglia, loc. Pieve di Trebbio Tel Fax parcosassi@database.it Referente: Elena Iori Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00 Per le scuole: su appuntamento 1

2 INFORMAZIONI GENERALI Centro di Educazione Ambientale del Parco di Roccamalatina Le proposte sono rivolte alle scuole di ogni ordine e grado dei Comuni di Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro e Vignola. Prevedono azioni didattiche di varia natura (incontri frontali, uscite didattiche, laboratori, ecc.) da realizzare nell arco di una singola lezione, di una giornata oppure coinvolgono gli alunni, con più interventi, durante l anno scolastico. Per ogni proposta, si prevede sempre un incontro di programmazione tra l insegnante e l esperto del CEA. Ogni percorso può essere modificato dal docente in base alle proprie esigenze. Gli operatori che affiancheranno gli insegnanti nello svolgimento delle proposte sono esperti di comprovata esperienza nel campo dell educazione ambientale. Per ogni livello scolastico, le proposte sono state suddivise in tre argomenti: NATURA STORIA SOSTENIBILITA. I docenti interessati ad altri argomenti e progetti, possono chiedere una consulenza gratuita con gli esperti del CEA. Le proposte didattiche, riassunte in questo programma, sono gratuite, ad eccezione dei Soggiorni Verdi al Parco, per i quali è previsto il finanziamento delle attività educative e ludiche (a carico della scuola sono previste le spese per vitto e alloggio). ADESIONE ALLE PROPOSTE Compilare il modulo di adesione e inviarlo al CEA entro il 15 ottobre. COMUNICAZIONE DI AVVENUTA ADESIONE Le richieste, se in esubero rispetto ai finanziamenti previsti, verranno selezionate, mantenendo il criterio di equa ripartizione tra i comuni di provenienza e tra i livelli scolastici. Il 20 ottobre verrà comunicato agli insegnanti interessati il risultato della selezione. OPPORTUNITA DI INCENTIVI E previsto un fondo per promuovere la realizzazione di progetti didattici esemplari sui temi dell educazione all ambiente e alla sostenibilità (v. materiale informativo, scadenza 15 dicembre 2008). Il programma prevede inoltre un fondo per abbattere le spese del trasporto, che le scuole devono sostenere per la realizzazione di viaggi di istruzione, uscite didattiche e uscite sul campo (v. materiale informativo, scadenza 15 dicembre 2008). FORMAZIONE DOCENTI I docenti delle scuole primarie e secondarie saranno invitati, il prossimo autunno a partecipare ad un ciclo di incontri informativi e formativi sui temi dell energia e del clima. Per ulteriori informazioni e approfondimenti, contattare il CEA (tel parcosassi@database.it) dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle ore 13,00. 2

3 PERCORSI DIDATTICI SCUOLA SECONDARIA SECONDO GRADO NATURA PAESAGGIO DI ROCCE Consigliato per: classi prime, seconde. Durata: 1 incontro in classe di 2 ore con laboratorio riconoscimento rocce; 1 uscita intera giornata nel Parco. Contenuti: una proposta che permette di vivere il Parco, punto di eccellenza naturalistica e paesaggistica nel contesto regionale, come palestra didattica per imparare ad interpretare il territorio. La classificazione delle rocce, il ciclo delle rocce e formazione delle rocce sedimentarie, il lavoro del geologo, la lettura del paesaggio geologico e l importanza della sua conservazione sono alcuni contenuti di questo percorso educativo. Obiettivi: avvicinare alle scienze geologiche; acquisire capacità di riconoscimento delle rocce e dei minerali; comprendere gli aspetti geologici e geomorfologici del territorio; saper leggere il paesaggio geologico; sensibilizzare al valore della conservazione del paesaggio geologico, al rispetto dell ambiente naturale e all uso sostenibile delle risorse. Metodologia-Strumenti: lezione frontale interattiva; laboratorio sensoriale di manipolazione e osservazione; uscita con osservazioni guidate e laboratori itineranti. SOSTENIBILITA ACQUA E SOLE: DUE FONTI DI ENERGIA TRA PASSATO E PRESENTE ( con visita a impianti ecosostenibili) Consigliato per: prime e seconde. Durata: 1 oppure 2 incontri in classe di 2 ore, 1 uscita di un intera giornata nel Parco, lungo l itinerario La via dell Energia. Contenuti: concetto di energia, le forme di energia e loro trasformazioni (energia solare, energia cinetica dell acqua); breve storia dell energia; alcuni impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (mulino ad acqua, impianto fotovoltaico, impianto idroelettrico); risparmio energetico. Obiettivi: comprendere il significato e l importanza dell energia; conoscere le diverse forme di energia e le possibili trasformazioni; presentare una breve storia dell energia; conoscere i metodi di utilizzo dell energia solare e del movimento dell acqua; sensibilizzare al risparmio energetico e ai consumi ecosostenibili. Metodologia-Strumenti: incontri frontali; questionari; laboratori sull energia; uscita didattica per visitare La via dell Energia : visita agli impianti nel Parco (mulino ad acqua, impianto fotovoltaico, facoltativo impianto idroelettrico). 3

4 PERCORSI DI EDUCAZIONE NATURALISTICA in collaborazione con il MUSEO CIVICO DI ECOLOGIA E STORIA NATURALE MARANO SUL PANARO Piazza Matteotti, Marano s/p Per informazioni dettagliate sulle proposte contattare il Museo, tel. e fax , il giovedì dalle ore 9,00 alle ore 12,00. Le proposte possono essere modificate sulla base delle esigenze dei docenti. Servizi disponibili: - LEZIONI FRONTALI IN CLASSE - VISITE GUIDATE D ISTRUZIONE IN AMBIENTI NATURALI* - VISITE GUIDATE MUSEALI - LABORATORI DIDATTICO-SCIENTIFICI MUSEALI - SPORTELLO VERDE E SERVIZIO DI CONSULTAZIONE BIBLIOGRAFICA * In collaborazione con Guide Ambientali Escursionistiche Strumentazione disponibile: - stereomicroscopio e microscopio ottico entrambi collegati a monitor per la visione collettiva dei preparati e con la possibilità di videoregistrare le immagini su videocassetta; - materiali per le più elementari analisi dell'acqua, delle rocce e del suolo e per esperimenti di vario tipo. 4

5 I PERCORSI DEL TASSO: LEZIONI IN MUSEO I PERCORSI DEL TASSO: le lezioni in Museo (tempi previsti 2-3 ore) * Le Lezioni contrassegnate da un asterisco prevedono anche un attività in laboratorio Scienze della Terra 1. Geologia del Modenese: riconoscere le rocce e il loro ciclo: * 2. La formazione del suolo * 3. Quando a Modena c era il mare: storia geologica degli ultimi 23 milioni di anni 4. Il ciclo dell acqua * Botanica 1. Le fasce e i piani della vegetazione dell Emilia Romagna 2. L erbario e la sua preparazione * 3. La fotosintesi clorofilliana * 4. Il mondo dei funghi * 5. Il mondo dei licheni * Zoologia 1. La fauna del fiume 2. La fauna dei boschi 3. La fauna delle praterie 4. Gli uccelli e i loro adattamenti all ambiente 5. Il mimetismo nel mondo animale 6. Il comportamento animale: territorialismo, socialità, riproduzione 7. Una vita a testa in giù: il misterioso mondo dei Pipistrelli Ecologia applicata 1. I licheni: biodiversità e qualità dell aria * 2. I macroinvertebrati: bioindicatori della qualità dei corsi d acqua * 3. Il suolo e i suoi abitanti: la qualità della sottile buccia fertile del nostro pianeta * 4. L ecosistema bosco * 5. L ecosistema fiume * 5

6 Acqua e Rocce: storie antiche e di oggi I PERCORSI DIDATTICI 1) Il ciclo delle rocce e la geologia del Modenese Quali sono le rocce e i minerali del Modenese: riconosciamo le principali rocce del territorio. UNITA' DIDATTICA RIVOLTA A: Scuola primaria, Scuola secondaria di primo grado e Scuola secondaria di secondo grado Apprendere il significato del termine "roccia"; conoscere il ciclo delle rocce, le diverse tipologie di rocce del Modenese e il loro uso da parte dell'uomo; conoscere il ruolo dell'acqua nella formazione del territorio; conoscere il significato dei principali termini geografici e morfologici del territorio. ATTIVITA': 1) Visita guidata alle vetrine di geologia e laboratorio didattico-scientifico presso il Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano s/p.; osservazioni al microscopio binoculare; prova di autovalutazione attraverso il riconoscimento di campioni 2) Uscita per il riconoscimento sul campo delle rocce e l'osservazione di alcune emergenze geomorfologiche dell'appennino modenese. (Per Scuole Medie è prevista l osservazioni delle relazioni tra rocce e suolo e tra suolo e vegetazione). 2) Quando a Modena c era il mare Come si sono formati l Appennino e la pianura modenese: storia geologica degli ultimi 25 milioni di anni. UNITA DIDATTICA RIVOLTA A: Scuola secondaria di primo grado; alcuni temi (concetto di fossile, i fossili del Modenese) si prestano anche per il secondo ciclo della Scuola primaria. La notevole biodiversità del territorio della provincia di Modena è favorita, oltre che dalle caratteristiche climatiche e morfologiche, anche dalla complessità del substrato geologico. Nell Appennino modenese si concentrano infatti le principali tipologie rocciose: quelle sedimentarie, le più rappresentate, e, in subordine, quelle magmatiche, molto localizzate ma di grande interesse naturalistico. Attraverso questa Unità Didattica è possibile ripercorre la più recente storia geologica del nostro territorio. Un lungo viaggio attraverso le rocce e i fossili che prende il via dall età Miocenica (da 23 milioni a 5 milioni di anni fa circa) e si conclude con l Età Pleistocenica (da 1,6 milioni a anni fa circa). Conoscere le caratteristiche e l origine delle principali tipologie rocciose del Modenese Ripercorrere le principali tappe geologiche del Modenese (dall antico Oceano Ligure all ultima fase glaciale) Conoscere i fossili guida del territorio provinciale ATTIVITA : 1) Lezione frontale e visita delle vetrine geologiche presso il Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano s/p. 2) Escursione (possibilmente giornaliera) in visita ad un sito di interesse geologico dell Appennino modenese 6

7 Gli ambienti naturali: la natura al lavoro 3) Alla scoperta degli ambienti: l ecosistema fluviale Gli adattamenti della flora e della fauna all'ambiente fluviale; le catene e le reti alimentari del fiume; il ruolo dei macroinvertebrati. UNITA' DIDATTICA RIVOLTA A: Scuola primaria e Scuola secondaria di primo grado. Conoscere gli adattamenti delle piante all'ecosistema fluviale (la flora dei greti, delle rive e dell'acqua); conoscere i principali adattamenti della fauna all'ambiente fluviale (mimetismo, alimentazione, riproduzione); saper valutare il ruolo dei macroinvertebrati nelle catene alimentari; realizzare alcuni esempi di catene e di reti alimentari dell'ecosistema fluviale; riconoscere i principali tratti fluviali e le differenze ecologiche ATTIVITA': 1) Visita guidata alla sala delle zone umide del Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano s/p. Laboratorio scientifico con osservazione dei microrganismi acquatici e degli adattamenti dei macroinvertebrati acquadulcicoli. 2) Uscita sul campo in un tratto di un fiume o di un corso d acqua dolce. 4) Alla scoperta degli ambienti: l ecosistema forestale Come si distribuisce la flora forestale in fasce altitudinali e in comunità; le catene e le reti alimentari del bosco; l'albero come "condominio" per diverse specie vegetali e animali UNITA' DIDATTICA RIVOLTA A: Scuola primaria e Scuola secondaria di primo grado. Conoscere il concetto di flora e di vegetazione, i piani della vegetazione nel Bosco e le fasce della vegetazione regionale; riconoscere le principali specie della flora in un ambiente forestale; conoscere la relazione esistente tra i vegetali e gli animali; padroneggiare il significato dei principali termini ecologici (ecosistema, catena alimentare, rete alimentare, ecc.); conoscere la relazione esistente tra l'albero e le differenti forme di vita animale che su di esso vivono e la vita di alcuni animali dell'ambiente forestale; conoscere il ruolo dei funghi. ATTIVITA': 1) Visita guidata alla sala degli ambienti forestali del Museo di Ecologia e Storia Naturale. Attività di laboratorio sul suolo. 2) Uscita sul campo in un'area forestale di interesse naturalistico dell'appennino modenese 5) La biodiversità nelle Riserve e nei Parchi Regionali e Nazionali dell Emilia Romagna UNITA DIDATTICA RIVOLTA A: Scuola primaria; Scuola secondaria di primo grado e Scuola secondaria di secondo grado. Se lo scopo dello sviluppo è di provvedere ai bisogni sociali ed economici, lo scopo della conservazione è di assicurare la capacità della Terra di mantenere e permettere tale sviluppo razionale e di assicurare il mantenimento di tutta la vita. La conservazione viene definita come gestione dell uso umano della biosfera, in modo da trarne i maggiori vantaggi, mantenendo il potenziale perché possa far fronte ai bisogni e alle aspirazioni delle generazioni future. (IUCN, UNEP, WWF: Strategia mondiale per la conservazione, 1980) Con la Legge regionale n. 24 del gennaio 1977 il Consiglio Regionale dell Emilia Romagna individua una prima serie di aree di rilevante interesse naturalistico, che corrispondono agli ambiti da destinare a Parco o a riserva naturale. Questa Unità Didattica si prefigge lo scopo di avviare i giovani studenti alla conoscenza degli ambienti naturali, alla salvaguardia della biodiversità e alla fruizione consapevole delle aree dell Emilia Romagna. 7

8 Conoscere il significato del concetto di biodiversità, gli ambienti naturali della nostra regione e la realtà delle aree protette dell Emilia Romagna. ATTIVITA : 1) Visita al Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano s/p. per preparazione all escursione in un Parco o ad un area protetta dell Emilia Romagna 2) Escursione giornaliera in un Parco Regionale o in un altra area protetta dell Emilia Romagna I mestieri per la natura: giovani biologi si diventa! 6) I licheni: biodiversità e qualità dell aria Il Progetto propone un metodo per determinare il livello di purezza dell'aria, attraverso un'attività semplice ma scientificamente collaudata: conoscere, riconoscere e contare i licheni osservabili sui tronchi degli alberi. PROGETTO DIDATTICO RIVOLTO A: Scuola secondaria di primo grado e Scuola secondaria di secondo grado. Conoscere il concetto di ecosistema, il concetto di "bioindicatore"; conoscere i licheni e la loro biologia; conoscere le principali fonti di inquinamento di una determinata area e valutare il loro effetto sull'ambiente e sull'uomo; valutare la qualità dell'aria in una determinata area attraverso il monitoraggio dei licheni. ATTIVITA': Il Progetto è articolato in diverse fasi che prevedono: 1) Lezione in classe con proiezione di diapositive per introdurre l'argomento e stimolare gli studenti all'osservazione individuale dei licheni; 2) Uscita sul campo per l'osservazione preliminare dei licheni; 3) Visita al Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano s/p. con osservazione delle vetrine sui licheni e sugli ecosistemi; osservazione di campioni di licheni (sezioni di talli e vari tipi di licheni) allo stereomicroscopio. 4) Uscita per il biomonitoraggio sul campo; 5) Analisi in classe dei dati raccolti e archiviazione per future o ulteriori indagini 7) Diamo un voto al nostro fiume: i macroinvertebrati, bioindicatori della qualità delle acque dolci PROGETTO DIDATTICO RIVOLTO A: Scuola secondaria di primo grado e Scuola secondaria di secondo grado. I macroinvertebrati sono organismi (invertebrati) che popolano le acque dolci; di dimensioni generalmente superiori al millimetro, appartengono ai gruppi degli Insetti, Crostacei, Molluschi, Irudinei, Tricladi, Oligocheti ed altri. Facilmente osservabili ad occhio nudo (da qui la definizione di macroinvertebrati), essi vivono per lo più sul fondo dei torrenti, dei fiumi e dei canali; sono poco mobili e vivono per periodi piuttosto lunghi nello stesso ambiente: si prestano pertanto ottimamente ad essere oggetto di studio e di osservazioni. La tecnica degli indici biotici è un metodo biologico assai pratico per la definizione della qualità degli ambienti d'acqua corrente. Tale metodo si basa su due presupposti fondamentali: i macroinvertebrati presentano diversi livelli di sensibilità all'inquinamento relativamente al gruppo di appartenenza. Ogni specie, superata la propria soglia di tolleranza, scompare dall'ambiente 8

9 La qualità dell'ambiente è direttamente proporzionale al numero di specie diverse che in esso vivono. La valutazione si effettua su tabelle a doppia entrata che danno da un lato un ordinamento decrescente alla specie a seconda della loro sensibilità alle sostanze inquinanti, dall'altro indicano il numero delle unità sistemiche presenti nel campione. L'incrocio di questi due elementi esprime il valore dell'indice biotico, in sostanza il "voto" di qualità del corso d'acqua. Comprendere i concetti di ecosistema e di bioindicatore e le diverse componenti (abiotiche e biotiche) di un ecosistema; conoscere i macroinvertebrati, la loro biologia e i loro adattamenti all'acqua corrente; conoscere le principali fonti di inquinamento idrico dell'area indagata e i principali effetti sull'ambiente e sull'uomo; saper impostare le metodologie scientifiche per un'indagine ambientale. ATTIVITA : 1) Lezione frontale in classe con proiezione di diapositive per introdurre i concetti fondamentali trattati: ecosistema, bioindicatori, cause dell'inquinamento idrico, ecc. 2) Visita al Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano s/p. per l'osservazione delle vetrine sui macroinvertebrati e per attività di laboratorio con l'ausilio del microscopio (classificazione dei reperti) 3) Uscita sul fiume per il prelievo di macroinvertebrati e elaborazione dei dati raccolti. Uomo e ambiente, risorse, energia, sviluppo sostenibile 8) La risorsa acqua UNITA DIDATTICA RIVOLTA A: Scuola primaria e Scuola secondaria di primo grado. OBIETTIVI DIDATTICI (da concordare nel dettaglio con i docenti): Analizzare la relazione tra l'ambiente fluviale e le attività dell'uomo (attività estrattiva, sfruttamento delle acque quale fonte energetica e per usi irrigui, i mulini ad acqua, l'acqua come fonte di energia e di sostentamento nei secoli); individuare le principali fonti di degrado dell'ambiente fluviale (escavazione, rifiuti liquidi e solidi, incendi, urbanizzazione, ecc.); proporre soluzioni al degrado dell'ambiente fluviale e volte al risparmio della risorsa acqua; conoscere le attività nel tempo libero dell'uomo (escursionismo, fotografia, sport). 1) L'ACQUA INQUINATA: Misurare la trasparenza, la velocità, la portata, la temperatura dell'acqua; conoscere le principali cause dell'inquinamento dell'acqua: inquinamento naturale, inquinamento organico e inquinamento chimico; conoscere il funzionamento della rete fognaria del Comune; conoscere le tecniche di disinquinamento delle acque: filtrazione, depurazione, risanamento delle falde, ecc.; conoscere le conseguenze dell'inquinamento: sull'ambiente fisico, sulla vegetazione, sulla fauna e sull'uomo; conoscere gli effetti sulla vita e sull'economia dell'uomo dei cambiamenti provocati dalla minore piovosità: desertificazione, modificazione degli ecosistemi, sete, ecc. 2) L'ACQUA E L'UOMO: L'acqua negli usi civili: conoscere il percorso dell'acqua potabile, dalla sorgente al rubinetto di casa; conoscere come avviene la fornitura di acqua alle abitazioni. La riduzione dei consumi: semplici accorgimenti per un uso razionale dell acqua in ambiente domestico L'acqua come fonte di energia: conoscere i diversi usi dell'acqua nella storia, come fonte di energia; conoscere il funzionamento di un mulino ad acqua; conoscere il funzionamento di una centrale idroelettrica. L'acqua come pericolo per l'uomo: conoscere le cause e gli effetti di una alluvione; conoscere il funzionamento di una cassa di espansione di un fiume. ATTIVITA': da concordare con gli Insegnanti. 9

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