Il territorio e le aule didattiche di educazione ambientale Paolo Donati
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- Gianpaolo Daniele Capone
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1 Il territorio e le aule didattiche di educazione ambientale Paolo Donati Nel comune di Casalecchio, da circa una decina di anni le scuole hanno mostrato una nuova attenzione nei confronti del territorio circostante. Le scuole materne, elementari e medie utilizzano, infatti, il loro territorio all interno di un articolato progetto di educazione ambientale che prevede attività diverse - uscite sul campo, laboratori, corsi di formazione per docenti, raccolta e archiviazione degli elaborati prodotti dalle classi, organizzazione di mostre, produzione di materiale didattico a supporto e documentazione dei diversi lavori svolti. Queste attività hanno portato anche alla realizzazione di alcuni interventi concreti di arricchimento e risistemazione degli spazi di vita di bambini e ragazzi a partire dai loro desideri ed esigenze. All interno di questa riorganizzazione ha preso avvio, nell anno scolastico 1993/94, l esperienza delle aule didattiche di educazione ambientale, grazie a un accordo tra il Centro di documentazione pedagogico e gli assessorati Scuola e Ambiente del comune. Le aule didattiche di educazione ambientale si rivolgono in particolare agli insegnanti e agli alunni delle scuole dell infanzia, elementari e medie di Casalecchio con lo scopo di incentivare, sviluppare e indirizzare le esperienze di educazione ambientale. 1. Le aule didattiche di educazione ambientale Si possono individuare fondamentalmente due ambiti di lavoro, che spesso hanno finito con l intersecarsi, traendo respiro e concretezza l uno dall altro. Da un lato si è indagato il territorio sotto il profilo naturalistico, paesaggistico e, negli ultimi anni, anche storico mettendosi nei panni di esploratori curiosi, attenti alle suggestioni e agli insegnamenti che possono nascere dalla osservazione di un organismo, di un ambiente o di un paesaggio. Dall altro ci si è riferiti al territorio interrogandosi sulla sua qualità rispetto all ambiente, agli spazi, alla 211
2 Paolo Donati vita o all utilizzo delle risorse, vestendo in questo modo il ruolo di cittadini partecipi delle scelte della comunità di appartenenza. In ogni caso, alla base di questa esperienza sta la convinzione che lo studio e l azione sul territorio non possano prescindere, soprattutto nella scuola dell obbligo, da un contatto diretto con l oggetto che si sta indagando; per questo è subito apparso opportuno organizzare porzioni di territorio (a partire dai giardini scolastici) anche in funzione dell attività didattica e, per quanto possibile, affiancare alle classi il lavoro di operatori esperti che grazie alle loro conoscenze - ma soprattutto attraverso l entusiasmo e la passione - hanno saputo trasferire in ragazzi e insegnanti la curiosità, l interesse e la considerazione per quanto hanno intorno. Nel corso degli anni i giardini scolastici, i parchi pubblici, il fiume Reno, il sistema dei canali, i lembi di bosco, le siepi, i relitti di piantate, gli edifici storici e le nuove lottizzazioni residenziali come anche la gestione dei rifiuti, la qualità dell ambiente, delle acque, dello stare a scuola o del vivere, giocare e muoversi in città, sono stati oggetto di molteplici esperienze che col tempo si sono diversificate ed arricchite. In questo percorso, che sta continuando ad esplorare sempre più in profondità le innumerevoli potenzialità didattiche ed educative che il territorio di Casalecchio è in grado di offrire, un ruolo importante è svolto dalle aule didattiche di educazione ambientale. All interno delle aule è possibile trovare una piccola biblioteca specializzata, una raccolta dei lavori svolti negli ultimi anni dalle classi, un laboratorio attrezzato con stereomicroscopio, telecamera, video e lenti di ingrandimento, materiale cartografico e storico, una ricca collezione di acquari, terrari e terracquari, teche per l allevamento di insetti e di altri invertebrati e una interessante esposizione di tracce animali e di altri reperti naturali. Gli insegnanti possono cercarvi suggerimenti e informazioni per predisporre unità didattiche, progetti, programmi annuali e pluriennali sulle tematiche ambientali; le classi possono visitarle per ammirare l acquario marino e seguire il ciclo biologico degli anfibi o possono usarle per organizzare, approfondire, sviluppare, verificare o concludere un loro percorso di ricerca che in genere impegna ragazzi e insegnanti per un intero anno scolastico affiancando alle attività in aula, il lavoro sul campo e le esperienze in laboratorio. Le aule didattiche di educazione ambientale di Casalecchio sono due e si trovano a Ceretolo presso la scuola media Lorena Moruzzi (intitolata proprio alla ideatrice e instancabile animatrice dell aula verde, recentemente scomparsa) in spazi attigui ma distinti, a riprova di una diversità che costituisce sicuramente una ricchezza perché amplia e differenzia il ventaglio delle opportunità offerte alla scuola e propone approcci diversi e complementari alla conoscenza del territorio. 2. L aula verde 212 L aula verde è uno spettacolare angolo di natura racchiuso tra le quattro mura di un aula scolastica. Qui è possibile entrare in contatto con
3 Le aule didattiche di educazione ambientale diversi ambienti naturali e con alcuni degli organismi animali e vegetali che li caratterizzano. In alcuni grandi acquari sono riprodotti l ambiente del fiume, delle risorgive e della costa marina rocciosa, mentre un terracquario ospita un piccolo stagno dove si riproducono e sviluppano alcune specie di anfibi e insetti. Vi sono poi numerose teche per l allevamento degli invertebrati (lombrichi, insetti, ecc.) e degli avannotti. Particolarmente ricche e affascinanti risultano anche le raccolte di nidi di uccelli e ricoveri di insetti e le tante tracce che raccontano le attività e le abitudini degli animali che ci vivono accanto. All interno dell aula verde le classi non vanno solamente per ammirare e iniziare a conoscere piante, animali e ambienti. La presenza degli organismi viventi, costantemente bisognosi di attenzioni e cure, ha fatto immediatamente scattare nei ragazzi e bambini, in particolare delle scuole più prossime all aula verde, un forte senso di appartenenza nei confronti dell aula, vissuta come un luogo veramente speciale che richiede e merita impegno e premura. E così la visita all aula verde diviene l occasione per partecipare attivamente alla sua stessa esistenza prendendo parte a tutta una serie di piccole azioni (distribuzione del cibo, pulizia e risistemazione degli allestimenti) che contribuiscono a costruire una solida relazione tra i ragazzi e gli organismi ospitati. L aula verde è gestita dal Wwf e, oltre alle visite agli acquari, ai terrari e alle sue collezioni di reperti naturalistici, propone alle classi numerosi laboratori mettendo a disposizione un esperto che affianca alunni e insegnanti nello svolgimento dell attività I temi trattati nei laboratori spaziano da quelli più inerenti la conoscenza degli animali (le api, gli animali domestici) e dei loro cicli vitali, a quelli più vicini all area sociologica (i nonni raccontano l ambiente, le abitudini, gli stili di vita del tempo che fu), fino a quelli con dominanza più espressiva-comunicativa che mirano alla rielaborazione dell esperienza attraverso i diversi linguaggi e che possono prevedere la scrittura di testi o poesie, l invenzione di slogan o loghi e il riutilizzo creativo di materiali poveri. Altro campo di attività dell aula verde è la realizzazione di mostre didattiche a carattere naturalistico che vengono messe a disposizione delle scuole e supportate da un servizio di visite guidate L aula didattica L altro spazio dedicato all educazione ambientale è l aula di didattica ambientale, affidata in gestione alla Fondazione Villa Ghigi. 2 1 Negli ultimi anni ne sono state prodotte due, una sulle orchidee spontanee del Parco di Montovolo e una sugli insetti, in occasione della quale è stato realizzato anche il terzo quaderno della serie ambiente del Centro di documentazione pedagogico dal titolo Un insetto per amico. 2 Aula di didattica ambientale (Ada). 213
4 Paolo Donati Fin dalla sua nascita, avvenuta nel dicembre del 1997, l aula ha avuto l ambizione di divenire un punto di riferimento per tutti quegli insegnanti e ragazzi convinti che gli studi ambientali e naturalistici vadano affrontati uscendo dalle aule per ricercare un contatto diretto con il territorio; infatti le attività sul campo spesso esigono i momenti di puntualizzazione e approfondimento che l aula didattica ambientale può offrire e, per contro, gli interventi nell aula cercano costantemente di stimolare lo sviluppo di una ricerca che proprio nell ambiente (al bosco, lungo il greto di un fiume, tra le erbe di un prato) possa trovare i suoi quesiti e le sue risposte. L aula didattica quindi si configura principalmente come elemento di collegamento tra la scuola e il territorio, in cui le classi - oltre una trentina ogni anno - possono approfondire e sistematizzare le esperienze fatte all aperto. Per svolgere questa funzione nell aula sono disponibili una serie di materiali quali mappe, carte storiche, lenti, microscopio, telecamera con visore, e sono possibili diverse esperienze più o meno strutturate come ad esempio la realizzazione di un modello di fiume o la ricostruzione, grazie a un plastico, dell abitato di Casalecchio. Anche l aula didattica propone alle scuole dell infanzia, elementari e medie di Casalecchio svariati percorsi, mettendo a disposizione i propri operatori che, dopo la programmazione iniziale nella quale vengono definiti insieme all insegnante contenuti e modalità dell esperienza, svolgono 2-3 incontri con la classe (generalmente due all aperto e uno nell aula) rimanendo un punto di riferimento costante per lo sviluppo e la verifica dell attività. I temi affrontati sono diversi ma sempre strettamente legati alle caratteristiche e potenzialità del territorio; in questi anni le classi di Casalecchio hanno studiato alberi, erbe e animaletti dei cortili scolastici, esplorato boschi, siepi e greti fluviali, analizzato il paesaggio colto dall Eremo di Tizzano o dal colle della Guardia, ricercato nelle ville, nei parchi e nei canali le tracce di antichi assetti territoriali. Oltre al lavoro con le classi, l aula didattica svolge una intensa e variegata attività di formazione per i docenti attraverso corsi teorico-pratici (il fiume Reno, la lettura del paesaggio, la scoperta della natura a partire dal giardino scolastico, cartografia e fonti storiche nello studio di un territorio, eccetera) sempre molto attenti a indagare le potenzialità e le ricadute didattiche offerte dall argomento affrontato. Particolarmente interessante è risultato il progetto il mio giardino scolastico in cui l aula, 3 a partire da un corso di formazione, si è trovata ad accompagnare due scuole elementari nel complesso e articolato percorso di riprogettazione e realizzazione partecipata del proprio spazio verde Sull esperienza vedi il contributo di Patrizia Guerra nel presente volume. 4 A documentazione di questa esperienza è stato realizzato l opuscolo il mio giardino scolastico: un esperienza scuola territorio che affianca due altre pubblicazioni ( L aula didattica ambientale e La natura tra i banchi ) realizzate dall aula per fare conoscere la propria proposta educativa.
5 Le aule didattiche di educazione ambientale 4. Uno sguardo al futuro Le aule didattiche hanno svolto in questo anni un ruolo certamente significativo nello sviluppo dell educazione ambientale a Casalecchio, ma oggi la proposta comincia a mostrare qualche limite. Non si tratta di problemi di stanchezza ma semmai di difficoltà, in massima parte logistiche, amplificate dal gradimento che l offerta avanzata dalle aule ha riscontrato nella realtà scolastica casalecchiese. Gli spazi destinati alle aule (in particolare all aula didattica) appaiono sempre più inadeguati e continuamente erosi dalle necessità della scuola media ospitante, soggetta a un rapido sviluppo demografico; la posizione decentrata favorisce le scuole dell Istituto comprensivo di Ceretolo e penalizza tutte le altre; i momenti di apertura appaiono limitati rispetto alla mole di attività che si ha intenzione o desiderio di fare. Con queste premesse lo sviluppo delle aule è sicuramente legato a una nuova sistemazione della sede (si ipotizza di trasferirle in una casa colonica posta all interno del Parco della Chiusa) e a una modalità di intervento nelle scuole più mirata, attenta a suggerire una continuità educativa tra classi di diverso ordine e grado e magari capace di raccordare attorno a un unico progetto il lavoro di più classi o scuole. Sotto questo aspetto, un esempio illuminante è rappresentato dal già ricordato progetto il mio giardino scolastico, in cui l aula ha formato gli insegnanti, lavorato con i bambini, interagito con i tecnici dell amministrazione e con il comitato dei genitori, riuscendo a coordinare il lavoro di numerose classi che hanno collaborato per un fine comune: dotare la scuola di un giardino più gradevole e interessante che è diventato luogo di giochi e strumento di lavoro. 215
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