Facoltà di Scienze della Formazione

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1 Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea Magistrale Scienze Pedagogiche e Scienze dell Educazione degli Adulti e Formazione Continua (DM 270) Silvia Attico

2 LABORATORIO: TEORIA E METODI DELL'APPRENDIMENTO DEGLI ADULTI Storia di vita Sono Silvia Attico, ho 25 anni, sono una studentessa e vivo a Roma con la mia famiglia. Nelle righe che seguono, mi accingerò a raccontare, brevemente, la mia storia di vita, in particolare il mio percorso formativo, mettendo in rilievo le scelte importanti che ho dovuto affrontare e che mi hanno portato alla persona che sono oggi, gli incontri fatti durante il mio percorso, i successi che ho conseguito e, aimè, gli insuccessi che, nel bene o nel male, sono inevitabili nella vita di ognuno. Ritengo che per descrivere i percorsi formativi non si debba intendere solamente le attività formali e quindi i percorsi d istruzione e professionali ma anche e, soprattutto, quelli informali. Per cui di seguito riporterò brevemente quelle che per me sono state esperienze rilevanti dal punto di vista formativo, siano esse formali e non. Una di queste riguarda lo stage di animazione turistica e gestione dei servizi turistico alberghieri che ho svolto nell aprile 2008 presso l agenzia Sunny Animazione all età di 18 anni, mentre frequentavo l ultimo anno del liceo. Mi sono iscritta a questo stage perché fin da piccola mi è sempre piaciuto il lavoro di animatore turistico presso i villaggi. Poi questa passione è stata confermata nell estate 2007 durante una vacanza con gli amici in un villaggio in Puglia. Ci siamo divertiti moltissimo con gli animatori e così ho deciso di intraprendere questo percorso. Ovviamente per lavorare è necessaria una formazione e così ad aprile ho partecipato a questo stage della durata di quattro giorni presso un villaggio a Paestum. È stata un esperienza bellissima e molto importante per me in quanto mi ha aiutato molto nello sviluppo delle competenze comunicative e relazionali e nell acquisizione di quel minimo di audacia indispensabile, a mio parere, nella vita quotidiana. Infatti prima di tale esperienza, ero più timida ed insicura. Inoltre mi è stata molto utile per sviluppare l attitudine al lavoro di gruppo e lo spirito di iniziativa grazie alle numerose attività a cui io e il mio team siamo stati sottoposti: recitazione improvvisata data una traccia iniziale; ballo e canto; partecipazione ai classici giochi da villaggio (gioco caffè, gioco aperitivo..); presentazione della serata; invenzione di una storia per i bambini del mini club e molte altre ancora. Alcune di queste attività erano un po imbarazzanti e doverle affrontare da sola di fronte a persone che non si conoscono non è stato facile. Inoltre molti dei partecipanti allo stage sono venuti in compagnia dei

3 loro amici, mentre io ero sola. Quindi per loro è stato anche più facile. Io invece ho dovuto combattere contro la mia timidezza. Per questo è stata una bella sfida che mi ha formato molto da quel punto di vista ed un esperienza meravigliosa. Purtroppo una serie di problemi personali non mi ha permesso di lavorare l estate successiva allo stage, così questa carriera non è stata mai intrapresa. Un po mi dispiace perché sono convinta che mi sarei trovata molto bene nei villaggi, comunque sono contenta di aver partecipato a questa esperienza formativa. Un altra esperienza in questa direzione è stata quella svolta nel 2010 presso l associazione culturale Animatori nel cuore, formazione per diventare animatrice di feste ed eventi per bambini. Si è trattato di uno stage di cinque incontri per imparare a gestire una festa per bambini. Fra le attività svolte: improvvisazione di spettacoli comico-teatrali, creazione di oggetti e animali con i palloncini; spettacolo delle marionette; baby dance; giochi di magia e altri vari tipi di giochi. Dopo il conseguimento dell attestato rilasciato dal corso, ho lavorato per alcuni mesi come animatrice per bambini. Grazie a questo lavoro ho sviluppato le competenze comunicative, di ascolto, di lettura dei contesti, di creatività, di organizzazione del proprio lavoro, di gestione del tempo e di spirito di iniziativa. Gestire le invidie e i capricci dei bambini non è cosa facile. Occorre essere bravi nel comprendere le dinamiche contestuali e gestire la situazione in modo che tutti possano essere contenti e divertirsi. Un altra esperienza che mi ha maturato molto, e che continua a farlo, è il mio lavoro di hostess che faccio da sette anni a questa parte. Quest attività mi impegna nella partecipazione a fiere enogastronomiche (ad esempio il Vinitaly) e a diversi eventi in cui mi occupo della promozione e vendita del brand. Questo lavoro mi permette di stare a contatto con molte persone e ciò ha sicuramente migliorato il mio modo di approccio e le mie competenze relazionali. I vari lavori che ho fatto mi hanno fatto crescere sia professionalmente che personalmente. Mi hanno responsabilizzato su vari aspetti, in particolare ho imparato ad essere puntuale, grande problema per me. Ero sempre in ritardo. Da quando lavoro sono cambiata e ho capito che non è cortese far aspettare gli altri e quindi mi sono impegnata in questo senso. Ho imparato che non bisogna fidarsi mai troppo degli altri perché purtroppo di gente invidiosa ce n è parecchia. Quindi bisogna ascoltare tutti perché ascoltando si impara molto, ma non prendere in parola tutto ciò che ci viene detto ma piuttosto documentarsi da soli e verificare quanto appreso. Questo l ho imparato, purtroppo, ancor prima del lavoro ma con gli amici. Ho avuto parecchie delusioni che mi hanno portato a questa diffidenza. Con questo non voglio dire che ora non mi fido di nessuno, ma semplicemente bisogna prestare attenzione a chi si ha intorno e non fidarsi ciecamente degli altri, cosa che io prima facevo.

4 Un altro evento che ricordo con piacere riguarda la mia esperienza di tutor conseguita in quarto liceo. Si è trattato di un servizio di tutoraggio e orientamento ai ragazzi del primo. Consisteva nella predisposizione di quattro tutor per ogni classe. Io sono capitata con tre ragazzi che non conoscevo e ci siamo trovati molto bene insieme. In questa esperienza ho approfondito la mia competenza di leadership. Infatti fra noi grandi ero io quella che partecipava più attivamente in vista di buoni risultati di inserimento da parte degli studenti. Ho sempre cercato di trasmettere un influenza positiva grazie al mio carisma; di guidare questi ragazzi nella comprensione della loro nuova realtà e di orientarli al cambiamento, in quanto per questi ragazzi si è trattato di un passaggio molto importante della loro vita. Nel mio percorso di formazione rientrano anche i tirocini svolti nel corso della carriera universitaria: - Tirocinio universitario presso il V Centro Territoriale per l Educazione Permanente degli adulti nell istituto comprensivo Via Tor De Schiavi, 175. Questa struttura, fra la varie attività, accoglie gli adulti stranieri che vogliono imparare la lingua italiana. In base alla loro preparazione, sono suddivisi in tre canali: base, medio e avanzato. Il mio lavoro è consistito nell affiancamento al docente nei corsi di italiano L2 con funzione di sostegno, dialogo e stimolo per i discenti. Attività di gestione della classe e monitoraggio delle attività di gruppo. Questo tirocinio ha sviluppato le mie competenze relazionali e comunicative, di adattamento a diversi ambienti culturali, di problem solving e di flessibilità. - Tirocinio universitario presso la scuola primaria statale Carlo Pisacane. Questo tirocinio non era previsto dal piano di studi, l ho effettuato ai fini della stesura della tesi triennale. Ho trascorso un paio di mesi in questa scuola che ha un elevatissimo tasso di multiculturalità. Infatti le classi sono composte da allievi di seconda generazione per il 98%. Ho svolto un attività di osservazione delle relazioni intercorrenti fra questi bambini di diverso background culturale e ho interagito con le loro attività. Grazie a quest esperienza ho sviluppato competenze comunicative, di lettura dei contesti, di capacità di diagnosi e di adattamento a diversi ambienti culturali. - Tirocinio univeristario presso l associazione nazionale Confprofessioni. Si tratta di un sindacato dei liberi professionisti in cui ho svolto un affiancamento alla segreteria di presidenza. Ho svolto numerose attività fra cui la predisposizione di dossier per le riunioni del top management con l ausilio di excel e power point Qui ho conosciuto una ragazza che lavora li da molti anni da cui ho imparato tanto. Infatti osservando il suo lavoro ho ottimizzato l utilizzo di excel, di word e di altri programmi a me quasi estranei. Con questo tirocinio ho avuto modo di accrescere le capacità organizzative, le competenze di decisione, di organizzazione del proprio lavoro e di gestione del

5 tempo. Queste esperienze sono state molto significative per me in quanto ognuna di esse mi ha insegnato tanto, sia da un punto di vista professionale che personale. Mi ha permesso di incontrare persone brillanti con la quale mantengo ancora i contatti. Questi percorsi mi hanno permesso di uscire dalla teoria dell università ed entrare nella pratica del lavoro; di mettere in atto le conoscenze acquisite e di comprendere le dinamiche quotidiane del lavoro. A tal fine, ritengo molto utili i tirocini universitari. Il loro limite, secondo me è la durata, troppo breve. Con più ore si potrebbero apprendere molte più cose. Un momento difficile della mia vita è stato il primo anno di università. Mi sono iscritta al corso Scienze dell educazione e della formazione in una società multiculturale presso l università di Roma Tor Vergata insieme ad un amica. Ma in realtà avevo altri progetti: entrare nell esercito italiano. Fin da bambina sono stata sempre affascinata dalle forze dell ordine, mi è sempre piaciuto quel mondo. Così dopo pochi mesi di frequentazione universitaria, ho fatto domanda per l esercito. Ma aimè non è andata a buon fine. Non sono stata presa a causa dell altezza, troppo bassa per questo lavoro. Questa è stata una sconfitta per me. In quel periodo avevo puntato tutto sull esercito e non esserci riuscita mi ha davvero abbattuto. Infatti il primo semestre l ho saltato, non ho sostenuto esami. Si può dire che il primo anno dell università è iniziato per me dal secondo semestre, quando mi sono ripresa da quest insuccesso e ho dedicato tutto il mio impegno all università. Col senno di poi, sono contenta che sia andata cosi, perché se fossi entrata nell esercito, ora non sarei laureata e quindi non avrei conseguito uno dei miei successi più grandi. Non avrei conosciuto le persone splendide che oggi fanno parte della mia vita e sarei sicuramente meno acculturata. Questo per dire che a volte gli insuccessi sono tali solo al momento, ma poi col passare del tempo, si possono rivelare l opposto. Quella dell esercito è stata un esperienza che mi ha fatto crescere. Mi ha insegnato che non bisogna buttarsi mai giù. Per citare una frase del mitico John Lennon: La vita è ciò che ti succede mentre fai altri progetti. Anche se stai pianificando qualcosa, non è detto che si realizzi e, quando non succede, non bisogna scoraggiarsi ma prendere ciò che la vita ha da offrirti perché, magari, va meglio così. Oltre a tutte queste occasioni di apprendimento formale, ritengo fondamentali nella mia vita altri tipi di esperienze. Voglio citare qui la mia passione per la danza che nutro ormai da più di dieci anni. Infatti è da quando ho quattordici anni che ballo. Ho iniziato con la danza moderna ma

6 attualmente seguo anche corsi di danza classica e contemporanea. È una vera e propria fissazione ormai. Senza la danza sarei una persona persa. Un anno, a causa dei molti impegni, sono stata costretta a lasciarla, ma mi sono sentita smarrita, triste e così dopo due mesi mi sono riscritta. La danza mi fa sentire viva, mi diverte, mi regala grandi emozioni, quindi fin quando potrò permettermelo, non l abbandonerò. Ma, oltre a questo, la danza mi ha aiutato moltissimo nell acquisizione di autostima e sicurezza di me. Durante le lezioni io e le mie compagne siamo invitate a improvvisare una coreografia, a lasciarci andare al suono della musica. Moltissimi esercizi vanno in questa direzione. Le prime volte mi vergognavo moltissimo, non riuscivo a lasciarmi andare ed esprimere me stessa come voleva l insegnante perché ero bloccata dal pensiero che gli altri potevano avere su di me e sulla mia performance. Poi, col tempo e con l'esperienza, è andata sempre meglio. Ma questo accade anche ora. Con tutto che faccio danza da anni, un po di timidezza c è sempre. Soprattutto quando vado a fare degli stage fuori, in altre palestre, con altre persone. Ma è proprio questo che rende tutto più bello. Per non parlare delle gare, manifestazioni, rassegne e saggi vari. Esperienze fantastiche ma anche molto stressanti. Nel corso degli anni ho imparato a gestire lo stress, a risolvere i problemi dell ultimo minuto senza farmi prendere dal panico. Un anno ho seguito anche un corso di recitazione. Questo ha contribuito, insieme alla danza, ad aumentare la mia sicurezza, la mia autostima e a sviluppare le mie competenze artistiche e la mia creatività. Parlando di esperienze formative, non posso non citare le varie gite scolastiche fatte nel corso degli anni. Dalla scuola primaria al liceo. Che siano state di uno, tre o cinque giorni, queste esperienze mi hanno dato davvero tanto. Mi ritengo molto fortunata per aver avuto la possibilità di parteciparvi ogni anno. Sono fondamentali secondo me nel percorso di crescita. Sono un bagaglio in più, un tassello da aggiungere al grande puzzle della vita. Concludendo, ritengo che l insieme di tutte queste esperienze mi abbia arricchito molto, sia culturalmente che personalmente. Mi considero una persona dinamica, solare, comprensiva e una buona amica. E, se sono così, lo devo proprio a questi eventi ma un contributo essenziale l ha apportato indubbiamente la mia famiglia, che mi ha educato con sani principi e trasmesso i giusti valori. Non tutti hanno questa fortuna.