COMUNE DI VERDERIO INFERIORE

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1 INDIRIZZI GENERALI DEL SISTEMA DEL COLORE NEL CENTRO STORICO ELENCO DEGLI ALLEGATI ALLA D.C.C. D APPROVAZIONE n DEL 2009: ALL. 1 Analisi dello stato di fatto dell asse viario via Roma via dei Tre Re prospetto ovest / parte A - 1:200 ALL. 2 Analisi dello stato di fatto dell asse viario via Roma via dei Tre Re prospetto ovest / parte B - 1:200 ALL. 3 Analisi dello stato di fatto dell asse viario via Roma via dei Tre Re prospetto est / parte A - 1:200 ALL. 4 Analisi dello stato di fatto dell asse viario via Roma via dei Tre Re prospetto est / parte B - 1:200 ALL. 5 Planimetria con mappatura dei criteri d uso del colore - scala 1:1000 ALL. 6 Criteri d uso del colore nel centro storico ALL. 7 Cartella dei colori ALL. 8 Relazione illustrativa IL SINDACO: Marina Alda PEZZOLLA IL SEGRETARIO COMUNALE: dott. ssa Marusca MORONI PROGETTISTA: dott. arch. Benedetta BAUMGARTEN LECCO APRILE 2009

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7 INDIRIZZI GENERALI DEL SISTEMA DEL COLORE NEL CENTRO STORICO ALL. 6 CRITERI D USO DEL COLORE NEL CENTRO STORICO IL SINDACO: Marina Alda PEZZOLLA IL SEGRETARIO COMUNALE: dott.ssa Marusca MORONI PROGETTISTA: dott. arch. Benedetta BAUMGARTEN LECCO APRILE 2009

8 2 Indice 1. Campo di applicazione Tipi di intervento Procedure Criteri di scelta dei colori Difformità delle opere eseguite dal progetto depositato in Comune Estensione dell intervento Interventi su una porzione limitata di facciata Interventi su fronti appartenenti ad edifici diversi Unità di intervento con caratteristiche prescritte Unità di intervento per cui è prescritto l uso delle sole tinte moderne Unità di intervento di cui vanno conservate le caratteristiche architettoniche Fronti stradali di cui è prevista la conservazione delle caratteristiche architettoniche Edifici soggetti a vincolo specifico dalle Norme di zona A1 vigenti Finiture... 7 Intonaci e rivestimenti... 7 Infissi... 8 Inferriate, cancelli e parapetti... 8 Sistemi parasole per esterni... 8 Canalizzazioni ed impiantistica... 9 Allegato 6 CRITERI D USO DEL COLORE NEL CENTRO STORICO

9 3 1. Campo di applicazione Le presenti norme regolano gli interventi di recupero e rinnovo delle facciate esterne - in particolare quanto concerne intonaci, rivestimenti, decorazioni e finiture di facciata - di tutti gli edifici ricadenti entro il perimetro del centro storico. Le presenti norme riguardano altresì un gruppo ristretto di edifici facenti parte della zona B prospicienti le vie principali del centro storico, indicati in planimetria all interno dell Allegato 5, con le lettere dalla A alla E. 2. Tipi di intervento Gli interventi di recupero e rinnovo delle facciate degli edifici indicati all art. 1 delle presenti Norme possono avere luogo come interventi singoli od in concomitanza con altri interventi della tipologia definita all art. 3 DPR 308/2001 ( manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia ). In entrambi i casi l autorizzazione a procedere da parte dell Ufficio Tecnico comunale verrà rilasciata previa presentazione di documentazione illustrante le modalità e le caratteristiche di intervento, così come puntualizzato all art. 3 dei presenti Criteri d uso del colore. 3. Procedure Al fine di ottenere l autorizzazione a procedere, la proprietà dovrà presentare presso l Ufficio Tecnico, la seguente documentazione di progetto: a- dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà comprovante la proprietà dell immobile; b- estratto di mappa catastale degli immobili le cui facciate sono oggetto di intervento; c- copia del modulo di richiesta di autorizzazione debitamente compilato, ove si indicheranno i colori, le finiture ed i materiali prescelti per ogni tipologia di elemento architettonico costituente la facciata, secondo le indicazioni fornite dalle presenti Norme; d- documentazione fotografica dello stato di fatto, nella quale si includano anche i prospetti adiacenti ai fronti oggetto di intervento, in modo che si possa valutare il giusto inserimento del progetto tra i fronti architettonici esistenti; e- stralcio dell Allegato 5, con l evidenziazione del fabbricato oggetto di intervento; 4. Criteri di scelta dei colori I colori da utilizzarsi negli interventi di cui all Art. n 2 devono essere scelti dalla gamma indicata nell Allegato n 7 - Cartella Colori. Allegato 6 CRITERI D USO DEL COLORE NEL CENTRO STORICO

10 4 La scelta dei colori dei diversi elementi architettonici costituenti la facciata su cui si interviene deve essere fatta in modo da favorire la lettura degli elementi architettonici stessi, nonché dei fronti architettonici adiacenti. A tal fine, come tinta di fondo della facciata, si dovrà preferire un colore scelto dalla Cartella Colori (Allegato n 7) che si scosti di almeno due tonalità dal colore dei fronti adiacenti a quello di intervento. 5. Difformità delle opere eseguite dal progetto depositato in Comune Qualora i lavori di risanamento e rinnovo di un fronte architettonico vengano realizzati in parziale o totale difformità con quanto illustrato ed autorizzato nella documentazione depositata presso l Ufficio Tecnico comunale, tale situazione si configura come abuso edilizio. Valgono pertanto i provvedimenti sanzionatori previsti dalla legislazione vigente. La proprietà dovrà inoltre provvedere al rifacimento delle opere che non rispondano alle indicazioni contenute nei presenti Criteri d uso del colore. 6. Estensione dell intervento Ogni intervento dovrà estendersi al fronte architettonico nella sua interezza, dal livello stradale alla linea di gronda, riconoscibile dalle caratteristiche costruttive del fronte stesso, quali l unità, omogeneità e continuità di: copertura sporto di gronda fasce marcapiano finestre balconi e parapetti ballatoi decorazioni in rilievo come lesene o cornici decorazioni non in rilievo e qualsiasi altro tipo di finitura chiaramente circoscritta ad una identità architettonica. Nel caso in cui il fronte architettonico oggetto di intervento costituisca parte una costruzione d angolo e la facciata in esame risvolti o prosegua su altra via o spazio pubblico, o spazio comunque visibile dalla pubblica via, gli interventi dovranno essere omogenei su tutte le facciate in continuità fisica e visiva tra loro. 7. Interventi su una porzione limitata di facciata Qualora il fronte unitario, come descritto all articolo n 6, fosse suddiviso fra più di una proprietà, il titolare di una porzione di facciata che domandi autorizzazione ad intervenire su una singola porzione di facciata, dovrà prevedere nel progetto presentato l uso di tonalità il più possibile analoghe alle tonalità prevalenti nella facciata esistente; il progetto dovrà inoltre prendere in considerazione la facciata nel suo Allegato 6 CRITERI D USO DEL COLORE NEL CENTRO STORICO

11 5 insieme e tutti i caratteri di cui all art. n 6 ivi insistenti, con un attenta valutazione della congruità dell intervento proposto, ed in conformità alle indicazioni dettate dai presenti Criteri d uso del colore. Nel progetto della singola porzione di facciata si può proporre la modifica delle tonalità esistenti, purché esso venga approvato e sottoscritto dall insieme dei proprietari della facciata stessa. Nel caso in cui non fosse possibile stabilire una tonalità prevalente della facciata esistente, tutti i proprietari dovranno scegliere e sottoscrivere in comune accordo le tonalità di colore per l intera facciata e gli elementi decorativi di cui all art. n 6 in essa presenti. 8. Interventi su fronti appartenenti ad edifici diversi Nel caso in cui un intervento preveda l accorpamento di fronti di edifici originariamente separati, si opererà in modo da favorire la lettura dei fronti, e mantenere la coerenza delle scansioni tipologiche. In particolare, quando l accorpamento intenda lasciare chiaramente leggibili le diverse tipologie retrostanti (mediante la diversificazione degli elementi di cui all Art. n 6), si dovranno differenziare i fronti anche dal punto di vista delle finiture di colore, materiali e tecniche di finitura. Quando l intervento di accorpamento prevede l unificazione evidente di fronti originariamente diversi, unificando la copertura, allineando le linee di gronda e la finestratura, è possibile sottolineare l unitarietà con una tinteggiatura omogenea della facciata e degli infissi, ferma restando la prescrizione di cui all Art. n 4 ( diversità prospetti adiacenti al prospetto di intervento). 9. Unità di intervento con caratteristiche prescritte Per gli edifici contrassegnati nell Allegato 5 con la voce Unità di intervento con caratteristiche prescritte, i presenti Citeri d uso del colore prevedono omogeneità di intervento per tutti i fronti, terra cielo, e ne definiscono puntualmente le finiture e le caratteristiche cui attenersi nella seguente Tabella 9.1 a cui si rinvia. E possibile presentare domanda di autorizzazione ad intervenire sia sull intera facciata, che su una singola porzione od un singolo elemento della stessa, purché vengano rispettate le suddette prescrizioni di piano. L Ufficio Tecnico può assentire alla modifica dei colori prescritti, a seguito di domanda presentata presso l Ufficio Tecnico sottoscritta da tutti i proprietari dell immobile, fermi restando i criteri di cui all Art. n 4. Le caratteristiche prescritte per ciascuno degli edifici contrassegnati nell Allegato n 5 con la voce sopraddetta sono le seguenti: Allegato 6 CRITERI D USO DEL COLORE NEL CENTRO STORICO

12 TABELLA DELLE CARATTERISTICHE PRESCRITTE N EDIFICIO (vedi Allegato n 5) COLORE FACCIATA COLORE INFISSI, SISTEMI DI OSCURAMENTO ED INFERRIATE COLORE DEI SISTEMI PARASOLE PER ESTERNI fondo 2.a finto bugnato 8.a fondo 8.b fasce marcapiano 6.a 2.i 2.s 2.i 1.s b 2.i 3.s b 2.i 3.s b 4.i 1.s a 2.i 4.s b 3.i 1.s b 3.i 1.s b 1.i 2.s a 2.i 1.s a 2.i 1.s a 2.i 1.s 10. Unità di intervento per cui è prescritto l uso delle sole tinte moderne Per gli edifici contrassegnati nell Allegato n 5 con la voce Unità di intervento per cui è prescritto l uso delle sole tinte moderne, si potranno scegliere i colori della facciata esclusivamente fra le tinte sotto la dicitura Colori per facciate moderne presente nell Allegato n 7 (Cartella Colori). Per quanto concerne invece il colore degli infissi e di eventuali inferriate o sistemi parasole per esterni si potrà scegliere fra tutte le tinte indicate nel medesimo Allegato n Unità di intervento di cui vanno conservate le caratteristiche architettoniche Gli edifici contrassegnati nell Allegato n 5 con la voce Unità di intervento di cui vanno conservate le caratteristiche architettoniche presentano almeno una delle seguenti caratteristiche: Allegato 6 CRITERI D USO DEL COLORE NEL CENTRO STORICO

13 7 a) intonaco grigio a base di calce o cemento; b) intonaco a base di calce dalla colorazione tipica della cascina (bianco, grigio o giallino); c) solai in legno a vista; d) finiture di facciata o elementi portanti con mattoni a vista; e) tamponamenti in grigliato di laterizio; f) parti residue in pietra; g) archi a tutto sesto o a sesto ribassato; h) ballatoi; i) nicchie; j) logge; k) portali di ingresso decorati. Nei casi di intervento di cui all Art.n 2, ognuna delle suddette caratteristiche architettoniche va conservata o quantomeno risanata o ripristinata a seconda che se ne presenti la necessità. 12. Fronti stradali di cui è prevista la conservazione delle caratteristiche architettoniche Gli edifici contrassegnati nell Allegato n 5 con la voce Fronte stradale di cui è prevista la conservazione delle caratteristiche architettoniche sono provvisti di un fronte architettonico, così come definito all Art. n 6, prospiciente una via pubblica, del quale, nei casi di intervento di cui all Art. n 2, devono mantenersi tutti i decori e i dettagli architettonici, (come cornici, fasce marcapiano, basamento o spigolature in finto bugnato, inferriate e balconi,) e comunque non va alterato l aspetto generale della facciata originaria. 13. Edifici soggetti a vincolo specifico dalle Norme di zona A1 vigenti Nell ambito di interventi edilizi ricadenti entro il perimetro indicato con la sigla VS (Vincolo Specifico), per la colorazione delle facciate dei volumi di nuova costruzione si potrà scegliere esclusivamente fra le tinte sotto la dicitura Colori per facciate moderne presente nell Allegato n 7 (Cartella Colori). Per quanto concerne invece il colore degli infissi e di eventuali inferriate o sistemi parasole per esterni si potrà scegliere fra tutte le tinte indicate nel medesimo Allegato n Finiture Intonaci e rivestimenti E consentito l uso di intonaci e pitture dalle tonalità scelte all interno della Cartella Colori allegata alle presenti Norme (Allegato n 7). Allegato 6 CRITERI D USO DEL COLORE NEL CENTRO STORICO

14 8 Gli edifici che sono indicati nell Allegato n 5 come Unità di intervento di cui vanno conservate le caratteristiche architettoniche dovranno mantenere tutte le tipologie di finitura presenti nello stato di fatto. E vietata l utilizzazione di intonaci plastici, klinker, piastrelle ed ogni tipo di finitura che stoni con le caratteristiche prevalenti degli edifici del centro storico. In sede di presentazione del progetto della facciata si dovrà tener conto delle finiture e dell aspetto dei fronti adiacenti al fronte oggetto di intervento, al fine di dimostrare l adeguato inserimento ambientale del fronte stesso; la colorazione prescelta per la facciata oggetto di intervento dovrà essere sufficientemente difforme da quella dei fronti adiacenti (almeno due tonalità di differenza sulla Cartella colori allegata al presente studio del Colore), in modo da favorire la chiara lettura dei prospetti. All interno dello stesso fronte architettonico gli elementi decorativi (come fasce marcapiano, cornici, lesene e qualsiasi altro tipo di decoro presente in facciata) dovranno essere evidenziati mediante la scelta di tonalità sufficientemente in contrasto con quella della facciata in modo da facilitarne la lettura. Sui fronti prospicienti strade di pubblico passaggio la zoccolatura dovrà essere realizzata in lastre pietra naturale. Infissi I materiali ed i colori preferibili per gli infissi di nuova installazione consistono in legno lamellare o ferro verniciato nei colori verde scuro, marrone, grigio chiaro o grigio scuro (e nero solo per inferriate e cancelli) o finiture color legno scuro; sono altresì sconsigliate le tipologie in plastica (pvc) o altro materiale sintetico. I sistemi di oscuramento degli infissi dovranno preferibilmente consistere in ante in legno nei colori coordinati col materiale ed il colore dell infisso principale; laddove l installazione di ante dovesse evidentemente essere impraticabile, si potranno installare tapparelle dalla colorazione congruente al resto degli infissi della facciata. Inferriate, cancelli e parapetti Tutte le grate e le inferriate a protezione di portoni e finestre su strada, le cancellate e le ringhiere delle recinzioni potranno essere in ferro zincato e verniciato (color verde scuro, marrone, grigio chiaro, grigio scuro o nero), in ferro battuto o legno, ad eccezione di alluminio, pvc o metallo zincato non verniciato. Le inferriate a protezione delle finestre su fronte stradale, ove presenti, vanno mantenute ed eventualmente integrate nelle finestre che ne sono prive per conferire aspetto unitario al fronte. Sistemi parasole per esterni Per sistemi parasole per esterni si intendono tutte le tipologie di tende parasole esterne, di tende a pacchetto, di avvolgibili a cassonetto, di teli e tendoni per l esterno. Per tutte le tipologie di sistema Allegato 6 CRITERI D USO DEL COLORE NEL CENTRO STORICO

15 9 oscurante/filtrante con telo cerato o fibra di nylon sarà consentito l uso di tela monocroma, possibilmente bianca, bordeaux, verde scuro o color marrone. Saranno accuratamente da evitare coloriture a fasce o decorazioni vistose. Si dovrà inoltre evitare l uso di veneziane applicate all esterno nell imbotte della finestra. La struttura dei telai per i vari sistemi di movimento o tenute fissa dei teli dovranno essere in legno lamellare o ferro verniciato: sono da evitare i telai in alluminio o pvc. Canalizzazioni ed impiantistica In sede di intervento sulla facciata o porzione di facciata di un edificio, è d obbligo conferire idonea sistemazione alle canalizzazioni ed agli eventuali impianti presenti in facciata, rimuovendo gli elementi non più in uso, comprese mensole e staffe. E da prevedersi, ove possibile, l interramento o l inserimento in traccia di cavi ed impianti visibili in facciata, o, in alternativa, un intervento mirato a minimizzare la loro presenza, come ad esempio far correre i cavi sopra le fasce marcapiano. Tutte le tipologie di pluviali e discendenti, unitamente al sistema delle gronde su fronte strada e nelle corti, potranno essere esclusivamente in rame naturale. Sono perciò vietate (ovvero da sostituire) tutte le canalizzazioni in pvc, ferro, alluminio o altro materiale, in particolar modo quelle in fibrocemento (eternit) per le quali si dovrà procedere alla rimozione e allo smaltimento secondo le modalità prescritte dalla legge. Allegato 6 CRITERI D USO DEL COLORE NEL CENTRO STORICO

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19 INDIRIZZI GENERALI DEL SISTEMA DEL COLORE NEL CENTRO STORICO ALL. 8 RELAZIONE ILLUSTRATIVA IL SINDACO: Marina Alda PEZZOLLA IL SEGRETARIO COMUNALE: dott.ssa Marusca MORONI PROGETTISTA: dott. arch. Benedetta BAUMGARTEN LECCO APRILE 2009

20 2 Indice 1. INTRODUZIONE CRITERI ADOTTATI NELL ELABORAZIONE DELLO STUDIO DEL COLORE IL SISTEMA DEL COLORE NEL CENTRO STORICO A Analisi dello stato di fatto B Progetto C Elenco degli allegati... 9 Allegato 8 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

21 3 1. INTRODUZIONE Lo studio del sistema del Colore nel Centro consiste in una breve e chiara serie di indicazioni che hanno lo scopo di coordinare fra di loro i singoli interventi di risanamento esterno degli edifici facenti parte del centro storico cittadino. Il fine ultimo della disciplina di questi interventi è la cura dell aspetto d insieme del vecchio nucleo, unitamente alla salvaguardia di alcune caratteristiche architettoniche tipiche esistenti. L osservanza delle linee guida porterà ad un risultato apprezzabile gradualmente nel tempo, eliminando la casualità ed il disordine e valorizzando la lettura architettonica dell edificato. Lo studio del colore va visto soprattutto come uno strumento di aiuto al singolo cittadino nella scelta di alcuni dettagli di progetto, nell interesse del bene sia privato che pubblico; esso è infatti strutturato in modo da lasciare al privato la più vasta libertà di scelta, anche laddove è necessario imporre regolamentazioni più restrittive. A tal fine vengono considerate tutte le casistiche possibili di conflitto con altre proprietà in caso di intervento. Anche nei casi di indicazioni più severe, il piano cerca di concedere la possibilità ai privati di cambiare certe scelte, sempre entro le direzioni generali impostate dal piano. 2. CRITERI ADOTTATI NELL ELABORAZIONE DELLO STUDIO DEL COLORE Il criterio principale adottato nell elaborazione dello studio del colore per il Comune di Verderio Inferiore è la semplicità nella regolamentazione degli interventi al fine di fornire ai cittadini uno strumento che sia veramente tale, in grado cioè di supportarli ed indirizzarli in una serie di scelte che spesso avvengono senza una vera consapevolezza. La semplicità e la chiarezza delle regole sono inoltre caratteristiche utili all Amministrazione stessa, all atto di valutare ed autorizzare determinati interventi sul costruito comunale. A tal fine, lo studio del colore ha una struttura che si può definire aperta, cioè nella quale sono definite alcune regole di massima di accostamento ed applicazione lasciando alla soggettività, interpretazione, sensibilità del cittadino la scelta finale, esprimendo dettami più rigidi laddove particolari emergenze architettoniche richiedano un vincolo più deciso, rimandando a considerazioni e controlli specifici all atto dell intervento vero e proprio. La gamma dei colori configuratasi nell elaborazione dello studio non prende spunto in particolar modo dal costruito storico esistente, in quanto l esistente stesso necessita di un riordino cromatico generale. Insieme al fermo intento di salvaguardare integralmente una serie di episodi architettonicamente significativi, lo studio del colore fornisce una gamma di tonalità che è sufficientemente ampia da offrire la possibilità di rinnovo del volto storico del costruito comunale, e allo stesso tempo sufficientemente limitata da non risultare dispersiva o tanto ampia quanto inutile. I criteri d uso del colore ( v. l Allegato 6 ) si prefiggono una distribuzione dei colori nel costruito che sia sufficientemente differenziata e varia da valorizzare la lettura architettonica del costruito e l apprezzamento di tanti dettagli e particolari altrimenti non considerati. Il raggiungimento di questo scopo si persegue rafforzando e promuovendo proprio il criterio della differenziazione cromatica: delle facciate adiacenti e dei Allegato 8 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

22 4 diversi elementi che compongono una stessa facciata. Con il contrasto tra le tonalità utilizzate ogni elemento, così come le relazioni tra gli elementi possono essere riconosciuti chiaramente conferendo ad ogni particolare la giusta sottolineatura nella composizione d insieme. Con il criterio della differenziazione cromatica sarà inoltre più facile percepire la distinzione fra le facciate adiacenti di edifici diversi, arricchendo i fronti architettonici urbani e quindi l apprezzamento del costruito comunale. 3. IL SISTEMA DEL COLORE NEL CENTRO STORICO 3.A Analisi dello stato di fatto Lo studio del colore parte dal censimento puntuale dello stato di fatto di ogni singola facciata degli edifici ricadenti entro il perimetro del centro storico ( vedi gli Allegati in scala 1:200 ). In particolare la lettura dello stato di fatto si concentra in prima istanza sull asse viario di via Roma piazza Annoni via dei Tre Re: il vecchio nucleo si sviluppa infatti sui fianchi di questa spina viaria, e la percezione principale dell aspetto cittadino avviene osservando le due quinte architettoniche delimitanti la via. Per ogni numero civico sono stati considerati tre aspetti: 1- facciata 2- infissi 3- elementi decorativi. In particolare, sono state puntualizzate il tipo di finitura della facciata (colore e tipo di intonaco), la tipologia degli infissi (antoni in legno, tapparelle, inferriate) e la eventuale presenza di elementi decorativi degni di essere conservati (cornici, fasce marcapiano, zoccolatura, elementi di pregio). Tutti questi dati, riassunti in una visualizzazione d insieme, hanno dato modo di ricavare le caratteristiche prevalenti dei fronti viari del centro storico. In particolare si è evinto che: un unico complesso architettonico, contraddistinto da un unico numero civico, è spesso rifinito in facciata con colori diversi, infissi e decorazioni diversi, impedendo la lettura chiara nonché l apprezzamento dell edificato storico; gli edifici sono in prevalenza rifiniti con intonaco a base di calce, anche se l intonaco a base di cemento, sebbene rilevato in un numero minore di edifici, è caratteristica di fabbricati di origine rurale tipici della zona; gli infissi sono costituiti in prevalenza da antoni in legno e spesso si trovano, ai piani terra, le inferriate; pressoché tutti le facciate presentano la zoccolatura in intonaco strollato; molte hanno fasce marcapiano e quasi nessuna cornici intorno alle aperture; gli elementi decorativi degni di attenzione si limitano a quattro portali di ingresso alle corti retrostanti al fronte viario; Allegato 8 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

23 5 vi sono edifici non compresi nel perimetro del centro storico, che si affacciano sulla spina viaria centrale di via Roma piazza Annoni; vi sono edifici compresi nel perimetro del centro storico, la cui realizzazione risale a tempi relativamente recenti (metà secolo scorso) e che presentano pertanto finiture e proporzioni difformi rispetto al tessuto storico prevalente non vi sono edifici vincolati dalla Soprintendenza ai beni architettonici e culturali. L analisi dello stato di fatto si è successivamente approfondita prendendo in considerazione, ad una ad una, tutte le corti storiche adiacenti all asse viario principale del centro cittadino. In particolare, questa fase è servita a comprendere la relazione esistente tra il fronte stradale e l edificato retrostante, oltre a rilevare la presenza di alcune unità architettoniche, la cui percezione era fuorviata dalla difformità di finiture di facciata che si sono utilizzate nel trascorrere del tempo. A conclusione di questa fase di analisi è stato possibile ridefinire il contorno di complessi architettonici unitari, che originariamente andavano a disegnare i lati di una corte e contemporaneamente si affacciavano sulla via di transito principale, segnalando su quest ultima l articolazione spaziale degli ampi cortili retrostanti alle quinte viarie. Il riconoscimento di tali organismi architettonici unitari ha indotto all uso dell espressione unità di intervento, ovvero complessi architettonici cui viene riconosciuta una omogeneità morfologica originaria che va ripristinata o salvaguardata. 3.B Progetto Il progetto sintetizza in una serie di indicazioni pratiche le linee guida da seguire nell esecuzione di interventi riguardanti l abito esterno degli edifici appartenenti al centro storico. Ogni singola indicazione trae origine dalle problematiche enumerate punto per punto nell analisi dello stato di fatto, con l intento di fornire un criterio esaustivo ed approfondito che porti nel tempo al miglioramento ed al riordino dell immagine architettonica del centro storico. Il progetto è costituito da un elaborato grafico di riferimento unitamente ad un gruppo di documenti così denominati: Allegato 5 - Planimetria con mappatura dei criteri d uso del Colore Allegato 6 - Criteri d uso del colore Allegato 7 - Cartella Colori Allegato 8 Relazione illustrativa L Allegato 6 - Criteri d uso del colore è strettamente legato all Allegato 5 - Planimetria con mappatura dei criteri d uso del Colore ; la disciplina da seguirsi in caso di intervento tiene inevitabilmente conto di alcune caratteristiche esistenti nell edificato storico, che sono, appunto, indicate nell Allegato 5. Le informazioni contenute nella planimetria ( Allegato 5 ), indispensabili alla corretta interpretazione dei Criteri d uso ( Allegato 6 ) sono le seguenti: Allegato 8 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

24 6 Perimetro della zona A di recupero residenziale: che indica a quali edifici vanno applicate le indicazioni della disciplina del colore nel Centro storico. Numerazione corti: ad ogni corte è stato attribuito un numero ( così come nella Zonizzazione del Centro storico ); gli edifici costituenti la corte e segnalati con un qualsiasi retino sono stati numerati in senso antiorario a partire dall ingresso alla corte, ponendo sempre prima di questa numerazione anche il numero corrispondente alla corte stessa ( ad es. la corte 6 avrà edifici numerati con 6.1, 6.2, 6.3, ecc.). In questo modo nell Allegato 6 è possibile rimandare con precisione a qualsiasi edificio che necessiti una prescrizione in particolare. Unità di intervento esterne al perimetro del centro storico ma ad esso contigue che, pertanto, devono attenersi ai criteri del colore del Centro storico: sono quegli edifici che, pur non essendo compresi nella perimetrazione del centro storico, si affacciano sull asse viario centrale di via Roma piazza Annoni, occupando quindi parte della quinta viaria più significativa del centro urbano ed affiancando edifici per cui si devono rispettare la disciplina del colore. Anche a tali unità di intervento si è scelto di applicare i criteri di cui all Allegato 6. Unità di intervento con caratteristiche disciplinate dall Allegato 6: sono quegli edifici la cui omogeneità architettonica originaria è stata snaturata da interventi diversi su diverse parti delle facciate, per cui oggi risulta difficile la chiara lettura dell intero organismo architettonico. Lo studio del sistema del colore nel centro storico propone per questi edifici un gruppo di finiture unitarie, scelte prendendo in considerazione le porzioni di edificio che hanno mantenuto inalterato l aspetto originario delle facciate. Unità di intervento per cui è previsto l uso delle sole tinte per facciate moderne: si tratta di edifici che, sebbene sorgano all interno del costruito storico del territorio comunale, sono evidentemente di più recente realizzazione. Per le facciate di questi edifici, dalle finiture e dalle proporzioni moderne, lo studio del colore prevede l uso di una gamma limitata di colorazioni, più neutre, in modo da non conferire loro troppo risalto e da neutralizzarne l impatto visivo, a salvaguardia della storicità del vecchio nucleo cittadino. Unità di intervento di cui vanno conservate le caratteristiche architettoniche: trattasi di fabbricati che hanno mantenuto alcune caratteristiche architettoniche tipiche, degne di essere mantenute e salvaguardate, che vanno dalla tipologia dell intonaco, a certi tipi di lavorazione e finiture in legno o laterizi, archi, ballatoi logge o portali: caratteristiche di varia tipologia, che Allegato 8 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

25 7 insieme concorrono a mostrare il segno dell età e della natura dell edificato storico e pertanto sono considerati degni di conservazione e valorizzazione. Fronte stradale di cui è prevista la conservazione dei caratteri architettonici: sono fronti di edifici che si presentano con una serie di caratteristiche storiche sistemate secondo un ordine pensato ed armonico, che rendono riconoscibile il singolo edificio. Per questo motivo si ritiene doveroso vincolare non solo la singola caratteristica, ma l aspetto del fronte nel suo insieme. Edifici soggetti a vincolo specifico dalle Norme di Zona A1 La disciplina del colore di questi edifici viene regolata dalla Convenzione o dall Atto d obbligo a cui sono soggetti dalle vigenti norme di zona del Centro storico, in modo coerente con il contesto edificato più prossimo all intervento in applicazione dei disposti dell Allegato 6 a cui si rinvia. Nell Allegato 6 Criteri d uso del colore si fa riferimento anche all Allegato 7 Cartella Colori, dove è indicata la gamma di colori prescelta dallo studio per una serie di elementi considerati essenziali nella cura dell immagine del centro storico: non solo le facciate ( tradizionali e moderne ) e gli infissi, ma anche inferriate, cancelli e parapetti, nonché sistemi parasole per esterni. Tutti questi elementi, la cui finitura è regolarizzata dallo studio del colore, finiranno per avere un aspetto che ben si inserisce nel contesto generale del vecchio nucleo cittadino, conferendogli ordine ed armonia percettiva. La parte finale del progetto prende in considerazione le procedure da intraprendere all atto pratico di iniziare un intervento di risanamento di una facciata. E stato elaborato un modello da compilare, in cui è indicata tutta la documentazione da consegnarsi presso gli uffici comunali, e le informazioni necessarie alla verifica dell adempimento dei criteri disciplinati dall Allegato 6 da parte dei responsabili di procedimento; tale modello viene riprodotto in coda al presente elaborato. Tra questi adempimenti, vi è, innanzitutto, la documentazione da fornire comprovante i limiti e/o perimetri della proprietà, al fine di definire in modo chiaro il perimetro delle superfici di intervento. Saranno inoltre da presentarsi un gruppo di fotografie che documentino lo stato di fatto, relativo sia al fabbricato oggetto di intervento sia agli edifici adiacenti, in quanto la disciplina degli interventi tiene conto dei colori e delle fattezze del contesto in cui una facciata da risanarsi si inserisce. Il richiedente dovrà premurarsi di consegnare anche uno stralcio dell Allegato 5 ove sia inserito l edificio oggetto di intervento, in cui compariranno le eventuali prescrizioni particolareggiate rimandanti a taluni articoli dell Allegato 6. Infine, si dovrà consegnare all Ufficio tecnico comunale, debitamente compilata, la tabella di Descrizione analitica dei fronti oggetto di intervento con i relativi cartoncini di campionatura colori. Tale schema è stato configurato a partire dagli elementi analizzati e regolarizzati negli Allegati 5 e 6; in questo modo si offre uno strumento che permetta una verifica sintetica ed approfondita dell intervento per il quale si richiede autorizzazione a procedere. Si dovrà compilare una scheda per ogni fronte su cui si ha intenzione di Allegato 8 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

26 8 intervenire, indicandone l ubicazione nella prima colonna della tabella. Nella seconda colonna sono indicate le categorie architettoniche prese in considerazione nell analisi della facciata, che sono le seguenti: superficie di supporto rivestimento infissi e sistemi di oscuramento elementi architettonici e decorazioni opere in metallo o legno sistemi parasole per esterni canalizzazioni ed impianti Nella terza e nella quarta colonna vanno segnate una serie di opzioni specifiche descrittive della categoria architettonica corrispondente, relative sia allo stato di fatto che al progetto previsto: in questo modo si facilita il compito di verifica del progetto da parte dell Ufficio Tecnico. Nell ultima colonna si dovranno indicare i colori e le finiture prescelte, per ogni elemento architettonico la cui finitura è regolamentata dall Allegato 6. Infine il richiedente dovrà indicare, in uno schema preimpostato a seguito della tabella di descrizione dell intervento, nel quale si indicheranno nello specifico i codici e le ditte produttrici di tutti i colori prescelti per il progetto, in modo da fornire all Ufficio Tecnico un riscontro reale delle materie prime che verranno utilizzate; un responsabile comunale dovrà tuttavia, in sede di esecuzione dei lavori, eseguire un ulteriore verifica dei colori realmente applicati al fabbricato oggetto di intervento. Allegato 8 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

27 9 3.C Elenco degli allegati 01 Analisi dello stato di fatto dell asse viario via Roma via dei Tre Re Prospetto ovest / A scala 1: Analisi dello stato di fatto dell asse viario via Roma via dei Tre Re Prospetto ovest / B scala 1: Analisi dello stato di fatto dell asse viario via Roma via dei Tre Re Prospetto est / A scala 1: Analisi dello stato di fatto dell asse viario via Roma via dei Tre Re Prospetto est / B scala 1: Planimetria con mappatura dei criteri d uso del colore scala 1: Criteri d uso del colore nel centro storico 07 Cartella colori 08 Relazione illustrativa Lecco, Verderio Inferiore, 14 Aprile 2008 La Progettista: dott. arch. Benedetta BAUMGARTEN Allegato 8 RELAZIONE ILLUSTRATIVA

28 RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE ALL ESECUZIONE DI INTERVENTO RIGUARDANTE I FRONTI ESTERNI AI SENSI DELL ART. 3 DELL ALLEGATO 6 DEGLI Il/La sottoscritt Nat il / / a provincia di C.F. / P.I. Tel. / cell. In qualità di proprietario legale rappresentante della proprietà dell immobile degli immobili della porzione di immobile sit in Comune di Verderio (LC) Inferiore in via contraddistint al N.C.E.U. al foglio n con i mappali n chiede l autorizzazione all esecuzione dei lavori riguardanti i fronti dell edificio sopra indicato, secondo le indicazioni contenute nell Allegato 6 Criteri d uso del colore nel Centro storico. A tal fine allega al presente modulo la seguente documentazione: a) dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà comprovante la proprietà dell immobile; b) estratto di mappa catastale degli immobili le cui facciate sono oggetto di intervento; c) documentazione fotografica dello stato di fatto, nella quale si includono anche i prospetti adiacenti ai fronti oggetto di intervento, in modo che si possa valutare il giusto inserimento del progetto tra i fronti architettonici esistenti; d) stralcio dell Allegato 5 Planimetria con mappatura dei criteri d uso del colore, con l evidenziazione del fabbricato oggetto di intervento; e) schede di descrizione analitica dei fronti oggetto di intervento e relativi cartoncini di campionatura colori;

29 2 dichiara che gli immobili oggetto di intervento sono identificati nell Allegato n 5 Planimetria con mappatura dei criteri d uso del Colore in scala 1:1000 come: unità di intervento fuori dal perimetro del centro storico che devono attenersi alle prescrizioni del PDC unità di intervento con caratteristiche prescritte dallo studio del colore unità di intervento di cui vanno conservate le caratteristiche architettoniche fronte stradale di cui è prevista la conservazione dei caratteri architettonici nessuna indicazione particolare dichiara inoltre che: l inizio lavori è previsto per il giorno / / L impresa esecutrice dei lavori è con sede in via / p.zza prov. C.F. / P.I. Tel. / cell. è a conoscenza che l avvio dei lavori senza l ottenimento del nulla osta comporta l applicazione delle sanzioni previste dalla legislazione vigente; a fine lavori dovrà essere presentata documentazione fotografica dell intervento realizzato Verderio Inferiore, / / la Proprietà Protocollo n in data

30 DESCRIZIONE ANALITICA DEI FRONTI OGGETTI 3 DI INTERVENTO FRONTE N CATEGORIA ARCHITETTONICA ANALIZZATA STATO DI FATTO PROGETTO COLORI (c) (vedi All.N 7) FINITURE (f) laterizio laterizio SUPERFICIE DI cls cls SUPPORTO pannelli pannelli altro altro Intonaco Intonaco pittura a base di calce a base di calce a base di cemento a base di cemento c) a base di malta a base di malta altro: altro: Pittura Pittura a calce a calce al quarzo al quarzo RIVESTIMENTO ai silicati idropittura ai silicati idropittura Via / P.zza rivestimento plastico altro: altro: Altri rivestimenti Altri rivestimenti muratura a vista muratura a vista cls a vista cls a vista rivestimento in pietra rivestimento in pietra rivestimento in ceramica altro: altro: fronte stradale Infissi Infissi infissi e sistemi fronte interno in legno in ferro in legno in ferro di oscuramento INFISSI E SISTEMI DI OSCURAMENTO in pvc altro: Sistemi di oscuramento Sistemi di oscuramento c) ante in legno ante in legno tapparelle tapparelle in legno o ferro f) altro: portali di pregio portali di pregio zoccolatura zoccolatura zoccolatura fasce marcapiano fasce marcapiano f) ELEMENTI balconi balconi ARCHITETTONICI E ballatoi ballatoi fasce DECORAZIONI cornici cornici marcapiano lesene lesene cornici, lesene decorazioni pittoriche decorazioni pittoriche altro: altro: c) Protocollo n in data

31 4 FRONTE CATEGORIA COLORI (c) N ARCHITETTONICA STATO DI FATTO PROGETTO (vedi All.N 7) ANALIZZATA FINITURE (f) portoni di pregio portoni di pregio inferriate inferriate Via / P.zza OPERE IN METALLO O LEGNO ringhiere cancelli recinzioni saracinesche telai a sostegno di tende ringhiere cancelli recinzioni saracinesche telai a sostegno di tende f) c) altro: tende parasole esterne altro: tende parasole esterne SISTEMI tende alla veneziana tende alla veneziana PARASOLE PER avvolgibili avvolgibili c) fronte stradale ESTERNI teli e tendoni altro: teli e tendoni altro: fronte interno CANALIZZAZIONI ED IMPIANTI gronde pluviali mensole o staffe cavi elettrici / telefonici canalizzazioni impiantistiche altro: gronde pluviali mensole o staffe cavi elettrici / telefonici canalizzazioni impiantistiche altro: obbligatoria l installazione di gronde e pluviali in rame Si specificano di seguito i dati relativi a tutti i colori proposti in progetto, la cui campionatura in opera sulla facciata di intervento dovrà essere visionata da un tecnico incaricato dal Comune prima della realizzazione dell intervento: ELEMENTO ARCHITETTONICO DITTA PRODRUTTRICE CODICE COLORE PITTURA RIVESTIMENTO INFISSI E SIST. OSCURAMENTO DECORAZIONI OPERE IN METALLO O LEGNO SISTEMI PARASOLE Verderio Inferiore, / / la Proprietà Protocollo n in data