FINALITA e SIGNIFICATO nella GESTIONE delle STRUTTURE SANITARIE
|
|
- Brigida Lentini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 FINALITA e SIGNIFICATO nella GESTIONE delle STRUTTURE SANITARIE Lezione n Maggio 2013 Alberto Balducci
2 Le tipologie di costo analizzate sono le seguenti: COSTI FISSI COSTI VARIABILI COSTO TOTALE COSTO MEDIO COSTO MARGINALE COSTO DIRETTO COSTO INDIRETTO COSTO STANDARD COSTO EFFETTIVO L analisi dei costi: ARGOMENTI TRATTATI FINALITA SISTEMI DI CONTABILITA 2
3 OBIETTIVI I. Spiegare perché è importante conoscere le diverse tipologie di costi II. Descrivere le varie tipologie di costi, individuati dalla teoria economico-manageriale e riscontrabili nella gestione del settore sanitario III. Fornire alcune esemplificazioni 3
4 Perché conoscere le varie tipologie di costo? Conoscere i costi aiuta a raggiungere l obiettivo di efficienza nella produzione delle prestazioni erogate: produrre il livello di qualità scelto al costo più basso possibile (minimizzazione dei costi a parità di efficacia) Il sistema di finanziamento a prestazione e improntato al budget richiede un attenta valutazione dei costi di produzione da confrontare con le tariffe di rimborso o con il budget a disposizione Le informazioni sui costi supportano le scelte, e il processo decisionale, riguardo per esempio ai volumi di prestazioni da produrre o alla possibilità di esternalizzare la produzione di determinate attività Responsabilizzare gli utilizzatori dei fattori produttivi sulle risorse loro assegnate e consumate attraverso il loro processo di scelta e le loro azioni Avere informazioni sulle tipologie di costi che incidono maggiormente: a livello aziendale, a livello di dipartimento o di unità, a livello di attività o prestazione 4
5 I COSTI: TOTALE MEDIO - MARGINALE Sono tre tipologie di costo che la letteratura economica ritiene fondamentali per fare una analisi precisa del costo di produzione di un qualsiasi bene, prodotto o servizio e per effettuare delle valutazioni sulla relazione tra costi e volumi di attività prodotta. Prima di descrivere le caratteristiche del costo totale, medio e marginale è doveroso partire da una classificazione dei costi senza la quale sarebbe impossibile comprendere appieno le loro caratteristiche. Questa classificazione distingue i costi in: Costi FISSI Costi VARIABILI 5
6 COSTI FISSI Sono quei costi che nel breve periodo non variano al variare del volume di produzione. Con il concetto fissi si intende che essi variano con il tempo piuttosto che con la quantità. Questo significa che, se una struttura ospedaliera decidesse di variare la produzione (aumentarla; diminuirla; cessarla), essi rimarrebbero vivi e la loro entità non varierebbe. Alcuni esempi di costi fissi in sanità: I contratti assicurativi stipulati dagli ospedali I contratti di fornitura per servizi esterni come lavanderia e cucina L ammortamento annuo delle apparecchiature per l unità operativa di diagnostica per immagini 6
7 COSTI VARIABILI Sono quei costi che variano in maniera proporzionale al variare del volume di produzione. Essi nascono e si attivano, solamente quando si decide di avviare il processo produttivo per produrre una prestazione od un servizio sanitario. Alcuni esempi di costi variabili sono: Materiali di consumo come: farmaci; presidi sanitari; reagenti di laboratorio (!?) Consulenze specialistiche esterne Per la U.O. di diagnostica per immagini, le pellicole ed il mezzo di contrasto 7
8 FINALITA DELL ANALISI COSTI FISSI COSTI VARIABILI La classificazione dei costi in fissi e variabili permette di ottenere informazioni al fine di: Determinare l incidenza di una tipologia di costi nella produzione di una prestazione o di un servizio erogato Effettuare valutazioni sulla convenienza economica nella produzione di determinati volumi di prestazioni (analisi del punto di pareggio) Determinare il margine di contribuzione 8
9 Costi fissi e variabili generali 14% presidio 8% personale 36% reparto 31% farmaci 2% diagnostica 6% variabili fissi attrezzature 2% pasti, lavanderia 1% 9
10 IL MARGINE DI CONTRIBUZIONE È un indicatore economico che permette di effettuare valutazioni sulle risorse monetarie a disposizione per la copertura dei costi fissi di produzione. È dato dalla seguente relazione: Margine di contribuzione = ricavi costi variabili Il margine di contribuzione non rappresenta un guadagno, ma indica il contributo di ogni singola prestazione erogata (o gruppi di prestazioni), alla copertura dei costi fissi. Esso può essere calcolato sia a livello di singola prestazione o servizio erogato, che a livello di dipartimento o unità operativa 10
11 Nota: la presenza di margini di contribuzione unitari positivi è una condizione necessaria, ma non sufficiente a realizzare un risultato economico positivo. I volumi prodotti giocano un ruolo fondamentale alla copertura dei costi fissi totali. Esempio di margine di contribuzione unitario: Supponiamo che il laboratorio di radiologia effettui solamente risonanze magnetiche muscoloscheletriche. La tariffa è di 172; il totale dei costi variabili è pari a 72 a prestazione; i costi fissi totali sono pari a Margine di contribuzione unitario = = 100 Per coprire tutti i costi totali e realizzare un risultato economico positivo serviranno almeno 1000 prestazioni. 11
12 Il significato di margine di contribuzione Ru Ru RICAVI Solo dopo avere riempito il recipiente dei costi fissi il R.O. è > 0 MdC = R.O. Costi Variabili Cvu Cvu mdc mdc Margine di Contribuzione Costi Fissi 12 Risultato operativo
13 I COSTI TOTALI Rappresentano la somma tra i costi fissi ed i costi variabili. La relazione matematica che li descrive è la seguente: COSTO TOTALE COSTO FISSO TOTALE COSTO VARIABILE TOTALE La rappresentazione grafica dei costi fissi, variabili e totali COSTI FISSI TOTALI COSTI VARIABILI TOTALI Volume attività Volume attività COSTI TOTALI Volume attività 13
14 La relazione tra i costi totali e il volume Fissi Volume (V) 14
15 ALCUNE CONSDERAZIONI. Nel breve periodo i costi fissi totali rimangono costanti al variare della produzione. Se una unità operativa producesse una sola prestazione, tutto il peso dei costi fissi totali ricadrebbe su di essa. Questo significa che più cresce il numero delle prestazioni, più i costi fissi totali si vanno a spalmare su un numero maggiore di prestazioni, diminuendo in questo modo la quota (incidenza) su ogni singolo prodotto. Tale quota viene denominata: Costo Fisso Unitario ed il suo ammontare diminuisce fino a raggiungere il valore minimo in corrispondenza della capacità produttiva massima. Se si assume che il costo variabile totale abbia un andamento lineare, allora significa che il costo variabile per produrre la prima unità di output e la centesima, è esattamente lo stesso. Il costo variabile complessivo, necessario a produrre una unità di output è detto: Costo Variabile Unitario e per le ipotesi fatte in precedenza sul costo variabile totale, è costante per qualsiasi livello di produzione. 15
16 Il diagramma del profitto e il punto di pareggio Costi Ricavi Ricavi totali area di profitto Costi totali CFT area di perdita Volume di pareggio Dati: Costi fissi = Costo variabile u. = 120 Prezzo di vendita = Volume di vendita 16
17 Il margine di sicurezza Costi Ricavi Ricavi totali area di profitto Costi totali CFT area di perdita Volume di pareggio MG sicurezza = (V eff. - V b.e. ) / V b.e. x V eff. 17 Volume di vendita
18 La relazione tra il costo unitario e il volume CVU = 6 CFT = 400 Costo unitario = Costo totale/volume 10,00 = 1.000/100 8,00 = 1.600/200 7,00 = 2.800/400 6,40 = 6.400/1000 6,20 = / Volume (unità) 18
19 VANTAGGI DELLA CLASSIFICAZIONE COSTI FISSI - VARIABILI Consente di fare valutazioni corrette sulla dinamica dei costi nel breve periodo. Se si vogliono analizzare le cause della variazione dei costi associata ad una variazione dei volumi di produzione, per una linea di attività (come ad es. per il ricovero ordinario), queste sono spiegate dai costi variabili. In sanità, ed in particolare nelle strutture ospedaliere, il peso dei costi fissi è elevato e quindi è importante avere un idea di quanto incidono sul costo di produzione per una unità operativa. La distinzione tra costi fissi e varabili permette di fare valutazioni sulla possibilità e sulla convenienza economica di esternalizzare alcune attività (ad es. lavanderia; cucina; ecc) Permette di capire su quali voci di costo è possibile agire nel breve periodo per cercare, se possibile, di ridurre i costi di 19 produzione di una linea di attività o a livello di unità operativa.
20 I COSTI: MEDIO & MARGINALE Questa classificazione è importante perché permette di valutare, in maniera corretta, l effetto sui costi generato da piccole variazioni nel livello della produzione. Nel breve periodo e per piccole variazioni nel livello della produzione, i costi marginali possono differire sensibilmente dai costi medi. Questa differenza, se ignorata, può portare a valutazioni errate sul fronte dei costi e dei risparmi potenziali. 20
21 IL COSTO MEDIO Il costo medio, o costo medio unitario, è il costo sostenuto per produrre una unità di output (prodotto; servizio; prestazione). Si ottiene dividendo il costo totale per la corrispondente quantità di output. La relazione matematica è la seguente: COSTOMEDIO COSTO TOTALE QUANTITA' PRODOTTA Quando la produzione è bassa, il costo medio è elevato perché tutti i costi fissi ricadono sulle poche prestazioni prodotte. Più aumenta la capacità produttiva (per esempio il tasso di occupazione dei posti letto), più si riduce il costo medio unitario, perché il costo fisso unitario sulla singola prestazione è più basso. Oltre un certo livello di produzione, il costo medio aumenta perché i costi unitari non sono più costanti, ma cominciano a crescere per ogni unità di prodotto aggiuntiva (ad es., è richiesto l acquisizione di nuove risorse). Il costo medio è un indicatore importante per effettuare valutazioni sullo scostamento costi ricavi delle prestazioni che hanno una forma tariffaria di rimborso. 21
22 IL COSTO MARGINALE Rappresenta la variazione del costo totale, quando il livello della produzione varia di una unità. In altri termini il costo marginale, è il costo aggiuntivo che una unità operativa od un centro di costo sopportano quando decidono di erogare una prestazione in più (l ultima aggiunta!!). Per prestazione aggiuntiva si può intendere: un ricovero ordinario; una prestazione ambulatoriale; un trattamento aggiuntivo all interno di una prestazione più complessa; ecc. La relazione matematica che definisce il costo marginale è la seguente: COSTOMARGINALE COSTOTOTALE COSTOTOTALE Q 1 Q 22
23 COSTI DIRETTI ED INDIRETTI Questa classificazione ha lo scopo di suddividere i costi in base al grado di appartenenza ad un dato oggetto di calcolo; per oggetto di calcolo si può intendere: una unità operativa; un dipartimento; un presidio ospedaliero; ecc. L associazione di una voce di costo all una o all altra categoria è relativa, perché dipende da quale oggetto di calcolo si sta considerando. Una stessa voce di costo infatti, può essere un costo diretto o indiretto a seconda di quale sia l unità aziendale o prodotto che si usa come riferimento. Questa classificazione permette di ricavare informazioni sulla gestione delle risorse sulle quali è direttamente responsabile l unità operativa o il dipartimento. Infatti, sottraendo dal valore dei ricavi totali il valore dei costi diretti, si ottiene il margine di contribuzione alla copertura dei costi indiretti. 23
24 COSTI DIRETTI: Sono quei costi per i quali è possibile definire una relazione diretta ed oggettiva, tra voce di costo ed oggetto di calcolo. La voce di costo personale rappresenta un costo diretto per l oggetto di calcolo unità operativa. COSTI INDIRETTI: Si hanno quando è possibile stabilire una relazione tra voce di costo ed oggetto di calcolo in maniera indiretta, solamente attraverso dei parametri o sistemi di imputazione di tipo convenzionale o soggettivi. Il costo del riscaldamento per l unità operativa è un costo indiretto; il parametro di imputazione utilizzato sono i metri cubi. 24
25 ESEMPIO DI COSTI DIRETTI ED INDIRETTI Oggetto di calcolo Azienda ospedaliera presidio Unità Operativa Attività: Degenza ordinaria COSTI DIRETTI Prodotto: impianto di protesi d anca COSTI COSTI COSTI Voci di costo COSTI DIRETTI DIRETTI DIRETTI DIRETTI Protesi Protesi Protesi Protesi Protesi Protesi Consulenze Consulenze Consulenze Consulenze Consulenze esterne Consulenze esterne esterne esterne esterne esterne Farmaci Farmaci Farmaci Farmaci Farmaci Farmaci Ammortamenti Ammortamenti Ammortamenti Ammortamenti Ammortamenti mobili Ammortamenti mobili ed mobili ed mobili ed mobili ed ed arredi mobili ed arredi arredi arredi arredi arredi Manutenzioni tecniche Manutenzioni Manutenzioni Manutenzioni Manutenzioni Manutenzioni tecniche tecniche tecniche tecniche tecniche Personale Personale Personale Personale Personale Personale Impresa di pulizia Impresa di Impresa di Impresa di Impresa di pulizia pulizia pulizia pulizia Impresa di pulizia Riscaldamento Riscaldamento Riscaldamento Riscaldamento Riscaldamento Riscaldamento Energia elettrica Energia Energia Energia Energia elettrica elettrica elettrica elettrica Energia elettrica Ammortamento fabbricato Ammortament o fabbricato Ammortament o fabbricato Ammortament o fabbricato Ammortament o fabbricato Ammortamento fabbricato Direzione Sanitaria Direzione Direzione Direzione Direzione Sanitaria Sanitaria Sanitaria Sanitaria Direzione Sanitaria Direzione Generale Direzione Direzione Direzione Direzione Generale Generale Generale Generale Direzione Generale COSTI COSTI COSTI COSTI INDIRETTI INDIRETTI INDIRETTI INDIRETTI COSTI INDIRETTI 25
26 COSTI STANDARD E COSTI EFFETTIVI COSTI STANDARD Sono dei parametri monetari di riferimento, che vengono calcolati per determinare i costi presunti e normali di un determinato oggetto di calcolo. Per determinare il costo standard di una prestazione o linea di attività, la prassi è la seguente: Individuazione di tutti i fattori produttivi e del loro grado di assorbimento tipico per unità di prodotto Determinazione del costo unitario per fattore utilizzato Si moltiplica il costo unitario per la quantità assorbita (costo standard del fattore) Si sommano i costi standard di tutti i fattori produttivi utilizzati per ottenere il costo standard della prestazione COSTI EFFETTIVI. Si determinano a consuntivo, cioè alla fine del periodo di tempo preso a riferimento, e permettono di quantificare il valore monetario delle risorse effettivamente utilizzate: per produrre una determinata prestazione, un gruppo di prestazioni, o consumate da una unità operativa/dipartimento. L utilizzo di misurazioni a costi standard e costi effettivi consente di evidenziare gli scostamenti tra quanto si era programmato di consumare (budget), in termini di risorse assorbite (costo standard), e 26 quelle effettivamente consumate (costo effettivo).
27 ANALISI DEI COSTI Finalità Sistemi di contabilità 27
28 Analisi dei costi STRUMENTI contabilità dei costi contabilità generale analisi per indici e flussi progetto di budgeting analisi degli scostamenti Pianificazione strategica e controllo di gestione 28
29 PIANIFICAZIONE STRATEGICA Processo con cui si formulano e valutano le strategie aziendali in vista del raggiungimento degli obiettivi di fondo della gestione e si redigono i piani operativi mediante i quali il disegno strategico viene reso concretamente realizzabile CONTROLLO DI GESTIONE Processo con cui la direzione aziendale assicura che le risorse vengano acquisite ed impiegate in modo efficace ed efficiente in vista del raggiungimento degli obiettivi di fondo esplicitati in sede di pianificazione strategica 29
30 Finalità di determinazione dei costi nelle aziende sanitarie (1) Controllo dell efficienza nell impiego delle risorse Possibilità di orientare le decisioni aziendali secondo criteri di convenienza economica Scelte di decentramento: razionalizzazione delle risorse e decisioni di make or buy Misurazione della performance dei vari reparti e servizi e dove possibile del costo delle singole prestazioni e/o processi di cura 30
31 Finalità di determinazione dei costi nelle aziende sanitarie (2) Valutazione della gestione operata dai responsabili delle unità organizzative Analisi di benchmarking tra diverse unità operative interne all azienda stessa e tra diverse realtà aziendali Controllo dei costi legati alla qualità Evidenziare lo scostamento tra remunerazione / valore della produzione e costo effettivamente sostenuto per l erogazione del servizio 31
32 SISTEMI DI CONTABILITA ANALITICA Centri di costo Attività 32
33 LA CONTABILITA PER CENTRO DI COSTO Sistema che prevede l individuazione all interno della struttura aziendale dei CENTRI DI COSTO: unità funzionali in cui è articolata l attività dell azienda o aree di responsabilità in grado di influenzare i costi Presuppone l individuazione di un piano dei centri di costo Le unità organizzative aziendali vengono analizzate per delineare centri di costo economicamente rilevanti e caratterizzati da omogeneità economico-tecnica e per ogni CDC viene individuato un responsabile. 33
34 I centri di costo si distinguono in: Centri di costo produttivi o finali concorrono direttamente all'erogazione dell'output Centri di costo ausiliari o di supporto, svolgono attività di supporto strumentali Centri di costo funzionali, rappresentano le unità organizzative che svolgono attività necessarie per il funzionamento dell'azienda nel suo complesso Centri di costo misti, unità che svolgono contemporaneamente attività di supporto ai centri finali e attività di erogazione dell'output Citazione A. Mechelli 34
35 Fasi di imputazione con il sistema per CDC 1. Imputazione dei costi delle risorse ai centri di costo che hanno impiegato tali risorse 2. Ribaltamento dei costi dei centri ausiliari, misti e funzionali sui centri di costo finali 3. Imputazione ai prodotti/servizi dei costi diretti e dei costi imputati o ribaltati sui centri produttivi 35
36 Processo di imputazione dei costi al prodotto Classi di costo per natura Unità di prodotto Costi diretti: Farmaci Lavoro diretto Costi indiretti Costo diretto centri di costo ausiliari Materiale econ. Ammortamenti CDC 1 CDC 2 CDC n Costo Stipendi Fattori produttivi indiretto Manutenzioni Fitti Utenze Ribaltamento centri di costo finali Fattori produttivi CDC A CDC B CDC X Basi di ripartizione 36 Fonte: adattamento da M. Agliati
37 Vantaggi e limiti La contabilità per centri di costo permette: di determinare i costi dei diversi centri di responsabilità di effettuare valutazioni economiche sull'impiego più o meno razionale delle risorse maggior comprensione del sistema di formazione del risultato economico della struttura di produzione trova però il suo limite nella determinazione del costo della singola prestazione erogata: non consente di pervenire in maniera razionale ed attendibile al calcolo del costo pieno del singolo "prodotto" ospedaliero sistemi di imputazione rispondono a logiche piuttosto arbitrarie e soggettive, tipiche del management 37
38 ACTIVITY BASED COSTING ABC- Sistema di contabilità basato sulle ATTIVITÀ : aggregati di operazioni elementari tecnicamente omogenee Assume che la realizzazione dell'output richiede lo svolgimento di una serie di attività per il cui espletamento si consumano delle risorse I costi devono essere imputati alle attività che li hanno generati e solo in un secondo momento ai prodotti erogati OUTPUT ATTIVITÀ RISORSE 38
39 Fasi 1. Individuazione degli oggetti di costo 2. Attribuzione dei costi diretti agli oggetti di costo 3. Identificazione delle attività svolte per ottenere un determinato output (oggetto di costo) e costruzione della mappa di attività 4. Individuazione dei cost-driver e raggruppamento delle attività aventi lo stesso cost driver (fattore determinante del consumo di attività) 5. Attribuzione dei costi delle risorse alle attività in funzione del principio causale 6. Calcolo dell'activity costing rate (costo per unità di driver) per una data attività o per un activity cost pool 7. Determinazione del costo della prestazione erogata 39
40 Processo di imputazione dei costi al prodotto Classi di costo per natura Costi diretti: Farmaci Lavoro diretto Unità di prodotto Costo diretto Costi indiretti Materiale econ. Attività 1 Ammortamenti Costo Stipendi Attività 2 indiretto Manutenzioni Fitti Attività 3 Utenze cost driver Aggregazioni di costo per attività (activity cost pool) 40
41 Vantaggi e limiti o Introduce una nuova visione dell'azienda di tipo gestionale: è l'insieme delle attività e dei processi a definire l'oggetto di costo o Consente di pervenire ad una maggiore attendibilità del costo finale o Consente una chiave di lettura più utile al management per il miglioramento dell'efficienza gestionale trova applicazione in contesti caratterizzati da: Un elevato grado di complessità aziendale Una forte incidenza dei costi indiretti Un elevata incidenza delle attività di supporto presenta dei limiti connessi alla sua implementazione: o o Onerosità e complessità della sua applicazione Incapacità di imputare razionalmente alcuni costi indiretti 41
42 In sintesi Date le diverse finalità dei due sistemi, sarebbe auspicabile una convivenza delle due metodologie per far fronte alle esigenze conoscitive del management. I due sistemi non sono alternativi, bensì complementari e in grado di rispondere a finalità contabili diverse 42
43 Quali voci di costo? Personale Farmaci e terapie Attrezzature in degenza e sala operatoria Esami diagnostici Costi comuni di presidio laboratorio 43
44 Voci di costo Risorse umane: personale medico personale infermieristico personale tecnico attività di degenza e sala operatoria Farmaci, curarici, anestesiologici, presidi Diagnostica: analisi di laboratorio, radiologia e altra diagnostica Attrezzature in degenza e sala operatoria Costi comuni: di reparto di presidio generali centralizzati 44
Corso di. Analisi e contabilità dei costi
Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE
DettagliCalcolare il costo dei prodotti
Calcolare il costo dei prodotti Metodi alternativi a confronto Prima Puntata www.studiobarale.it Parte 1 di 6 Obiettivi spiegare le diverse metodologie di calcolo dei costi di prodotto, mostrandone logiche
DettagliGli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale
Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne
DettagliGUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: LA CONTABILITÁ ANALITICA
WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: LA CONTABILITÁ ANALITICA A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 SOMMARIO LA NOZIONE E LE CARATTERISTICHE DELLA CONTABILITÀ ANALITICA...
DettagliECONOMIA E DIREZIONE DELLE IMPRESE 1
4.00 3.50 3.00 2.50 2.00 1.50 1.00 0.50 18/1/00 J F M A M J J A S O N D J SEAT-PAGINE GIALLE SEAT-PAGINE GIALLE RNC HIGH 3.49 28/12/99, LOW 0.70 1/1/99, LAST 3.09 14/1/00 HIGH 2.30 28/12/99, LOW 0.54 1/1/99,
DettagliCorso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi
Corso semestrale di Analisi e Contabilità dei Costi Aureli Selena 1_Sistema di controllo e contabilità analitica Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione,
Dettaglil acquisizione e l utilizzo di risorse scarse contabilità dei costi contabilità industriale contabilità analitica economico-quantitative
Analisi dei Costi La gestione implica l acquisizione e l utilizzo di risorse scarse, e dunque, costose. L analisi dei costi, è un momento fondamentale del sistema del controllo di gestione con l'espressione
DettagliCalcolare il costo dei prodotti
Calcolare il costo dei prodotti Metodi alternativi a confronto Quarta Puntata www.studiobarale.it Parte 4 di 6 Full costing a basi multiple Full costing a basi multiple Il full costing a base multiple
DettagliLe classificazioni dei costi
L analisi dei costi. Le classificazioni dei costi rilevanti per il controllo di gestione 1 Le classificazioni dei costi In base alle caratteristiche fisiche ed economiche dei fattori (natura) In base all
DettagliDisciplinare del Controllo di gestione
Disciplinare del Controllo di gestione INDICE CAPO I - PRINCIPI E FINALITA ART. 1 Oggetto del Disciplinare pag. 3 ART. 2 Il controllo di gestione pag. 3 CAPO II - CONTABILITA ANALITICA ART. 3- Organizzazione
DettagliIl full costing e la contabilità per centri di costo
Il full costing e la contabilità per centri di costo Full costing Fondato sul principio di assorbimento integrale dei costi Il costo di tutti i fattori impiegati deve concorrere alla determinazione del
DettagliPROGETTO AUTONOMIA INDIRIZZO
PROGETTO AUTONOMIA INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO PIANO DI LAVORO PIANIFICAZIONE, FINANZA E CONTROLLO 5 AL PROF.SSA MARILINA SABA a.s 2010/2011 Moduli UNITA ORARIE 1. Il controllo della gestione
DettagliFacoltà di Economia - Parma 1
La contabilità per centri di costo 7 LA CONTABILITA PER CENTRI DI COSTO Ai fini di un corretto calcolo del costo di prodotto occorre definire all interno della combinazione produttiva unità operative dette
DettagliCorso di Analisi e Contabilità dei Costi
Corso di Analisi e Contabilità dei Costi 4_Il calcolo del costo di prodotto e la contabilità per centri di costo Il costo unitario di prodotto Conoscere il COSTO UNITARIO DI PRODOTTO è importante per:
DettagliEASY SHARE FINANCE S.r.l.
EASY SHARE FINANCE S.r.l. SOCIETA DI CONSULENZA IN FINANZA AZIENDALE E FORMAZIONE certificata ISO 9001:2000 Sincert - accreditata dalla Regione Lombardia Il software si compone di tre sezioni: 1) Controllo
DettagliGrafici di redditività BREAK-EVEN ANALYSIS
Grafici di redditività BREAK-EVEN ANALYSIS 1 Analisi del punto di equilibrio o di pareggio Consiste nella determinazione grafica o matematica del quantitativo di vendita al quale i costi totali e i ricavi
DettagliAnalisi dei costi e contabilità industriale
Analisi dei costi e contabilità industriale A cura di dottor Alessandro Tullio La Contabilità Industriale 1 CONTABILITA INDUSTRIALE A COSA SERVE? ANALIZZARE I COSTI ORIENTARE I PREZZI DETERMINARE RISULTATI
DettagliEFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE
LEZIONE DEL 3 GIUGNO 2004 L articolo 15 comma 2 della direttiva IPPC prevede l obbligo di identificare quelle che siano le B.A.T ovvero le migliori tecniche disponibili in campo ambientale relative ad
DettagliANALISI DEI COSTI PER LE DECISIONI AZIENDALI I COSTI AZIENDALI E L ANALISI COSTI-VOLUMI-PROFITTI. Prof. Lino Cinquini. Dott.
ANALISI DEI COSTI PER LE DECISIONI AZIENDALI I COSTI AZIENDALI E L ANALISI COSTI-VOLUMI-PROFITTI Prof. Lino Cinquini l.cinquini@sssup.it Dott. Andrea Tenucci a.tenucci@sssup.it 13 marzo 2014 Palazzo dei
DettagliL analisi dei costi per le decisioni di impresa
Università Politecnica delle Marche Facoltà di Economia Giorgio Fuà Dipartimento di Management e Organizzazione Industriale Prof. Attilio Mucelli mucelli@econ.univpm.it - www.econ.univpm.it/mucelli L analisi
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliProgrammazione e controllo
Programmazione e controllo Capitolo 1 L attività di direzione e il sistema di misurazione dei costi Un quadro di riferimento 1.a. I tratti caratteristici dell attività di direzione nelle imprese moderne
DettagliECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE. (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra)
ECONOMIA CLASSE IV prof.ssa Midolo L ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE (lezione della prof.ssa Edi Dal Farra) La GESTIONE (operazioni che l azienda compie per raggiungere i suoi fini) può essere: ORDINARIA
DettagliESERCIZIO CDC (fonte: Pitzalis, Tenucci,Strumenti per l analisi dei costi. Esercizi e casi di Cost Accounting, Giappichelli, 2005)
ESERCIZIO CDC (fonte: Pitzalis, Tenucci,Strumenti per l analisi dei costi. Esercizi e casi di Cost Accounting, Giappichelli, 2005) L azienda CARP srl produce tre tipi di canne da pesca per tre differenti
DettagliREVENUE MANAGEMENT REVENUE MANAGEMENT 08/05/2014 CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA DEL TURISMO
CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA DEL TURISMO Anno Accademico 2013 2014 PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO PER LE IMPRESE TURISTICHE Revenue Management Miriam Berretta Programmazione miriam.berretta@gmail.com e controllo
DettagliL analisi dei costi: il costing
L analisi dei Costi - a.a. 2012/2013 L analisi dei costi: il costing 1 La tecnica del costing (1) Il termine costing indica la tecnica specificatamente rivolta alla rilevazione dei costi. Negli ultimi
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Corso di Economia e Organizzazione Aziendale
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di prof.ssa Maria Sole Brioschi CST-E01 Corsi 208422 e 328422 Anno Accademico 2008/2009 Contabilità analitica : elementi di base La contabilità generale ha per oggetto
DettagliIstituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) PIANO DI LAVORO ECONOMIA AZIENDALE CLASSE 5 B SI
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-MAIL: MAIL@ITCGFERMI.IT PIANO DI LAVORO ECONOMIA
DettagliLe finalità del calcolo dei costi di produzione. Le configurazioni di costo.
Le finalità del calcolo dei costi di produzione. Le configurazioni di costo. 1 Le finalità del calcolo dei costi Il calcolo del costo riferito a fenomeni o oggetti aziendali può rispondere a molteplici
DettagliElaborazione di una scheda di budget
LAUREA MAGISTRALE PREVENZIONE A.A 2005-2006 Elaborazione di una scheda di budget Maria Patrizia Becheroni Università degli Studi di Firenze Facoltà di Medicina e chirurgia Dipartimento di sanità Pubblica
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliPIANO DI LAVORO DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO CLASSE 5ALA PROF.SSA LUPETTI SIMONETTA ANNO SCOLASTICO 2012/13
PIANO DI LAVORO DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO CLASSE 5ALA PROF.SSA LUPETTI SIMONETTA ANNO SCOLASTICO 2012/13 MODULI UNITA ORARIE 1. Il controllo dei risultati attraverso l analisi di bilancio per 98 indici
DettagliMetodologie Contabili
Metodologie Contabili Contabilità Semplificata Contabilità per centri di costo Activity based Costing (ABC) imputa i costi ai prodotti senza la mediazione di oggetti intermedi imputa i costi ai prodotti
DettagliIl sistema informativo aziendale
Il sistema informativo aziendale insieme delle attività connesse alla raccolta, analisi e rappresentazione delle informazioni interne ed esterne all'azienda dati indispensabili per poter valutare lo stato
DettagliIl processo di Controllo di Gestione. Lezione n 16 24 Maggio 2013 Alberto Balducci
Il processo di Controllo di Gestione Lezione n 16 24 Maggio 2013 Alberto Balducci Il Controllo di Gestione è uno strumento guida della gestione aziendale verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati
DettagliGUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING
WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 S OMMAR IO LA FUNZIONE DEI REPORT... 3 TIPOLOGIA DEI REPORT... 3 CRITERI
DettagliCASI ED ESERCIZI DI CONTABILITA ANALITICA
CASI ED ESERCIZI DI CONTABILITA ANALITICA Esercizio 1: variabilità dei costi In base alle seguenti informazioni relative ai costi dell uso aziendale di un autoveicolo: costi fissi: assicurazione 1.200
DettagliEASY SHARE FINANCE S.r.l. SOCIETA DI CONSULENZA IN FINANZA AZIENDALE E FORMAZIONE
EASY SHARE FINANCE S.r.l. SOCIETA DI CONSULENZA IN FINANZA AZIENDALE E FORMAZIONE Il software Easy Costing è uno strumento per il calcolo dei costi di produzione e per la corretta imputazione degli stessi
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - Facoltà di Ingegneria CORSO SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE Ingegneria Informatica Prof. Sergio Mascheretti
ESAME DEL 08-04-10 DOMANDA 1 Definire e illustrare graficamente il concetto di break even point. ESERCIZIO 1 La società Dolly Creation S.p.A. produce bambole da collezione e giochi per la prima infanzia.
DettagliRIASSUNTI ECONOMIA Finalità dei sistemi contabili: conveniente sistemi contabili
RIASSUNTI ECONOMIA Finalità dei sistemi contabili: per operare in modo efficiente le aziende hanno bisogno di conoscere se l utilizzo delle risorse che stanno impiegando nelle diverse attività è economicamente
DettagliLA CONTABILITA INTERNA. La contabilità interna
LA CONTABILITA INTERNA 1 LA CONTABILITA ANALITICA La gestione dei costi aziendali richiede informazioni più dettagliate rispetto a quelle offerte dalla contabilità esterna: è, infatti, necessario individuare
DettagliLA METODOLOGIA DI CALCOLO DEL FULL COSTING
LA METODOLOGIA DI CALCOLO DEL FULL COSTING Ai Ai costi attribuiti direttamente ai ai singoli oggetti di di riferimento viene aggiunta una quota parte di di costi indiretti Quota di di costo da da attribuire
DettagliI sistemi di controllo di gestione. Nicola Castellano
I sistemi di controllo di gestione Nicola Castellano 1 Controllo di gestione e contabilità analitica Sommario: Controllo di gestione Definizione Il sistema di controllo Struttura organizzativa Processo
DettagliBudget e marchi di impresa
Università Politecnica delle Marche Idee imprenditoriali innovative Focus group 11 dicembre 2009 Budget e marchi di impresa Costi e ricavi per la pianificazione dell attività Budget e marchi di impresa
DettagliANALISI DEGLI SCOSTAMENTI premessa
ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI premessa il processo di programmazione e controllo prende le mosse dalla pianificazione strategica e con riferimento al budget aziendale definisce il quadro con cui confrontare
DettagliComune di Livorno Staff Programmazione, controllo di gestione e contabilità analitica
Comune di Livorno Staff Programmazione, controllo di gestione e contabilità analitica Sostenibilità del sistema di contabilità analitica all interno del Comune di Livorno Ore 12,25 Firenze 30/10/2009 Sala
DettagliL organizzazione aziendale
Università degli studi di Teramo Facoltà di Agraria Lezioni di Economia e gestione delle imprese vitivinicole aziendale Emilio Chiodo Anno Accademico 2014-2015 Le operazioni aziendali Il sistema delle
DettagliProcessi di contabilità analitica
Procedura Amministrativo-Contabile Contabilità Analitica Procedura Amministrativo-Contabile Contabilità Analitica Processi di contabilità analitica Processi di contabilità analitica PROCEDURA AMMINISTRATIVO-CONTABILE
DettagliMetodi di calcolo dei costi di prodotto
Metodi di calcolo dei costi di prodotto Presentazione Ing. Cecilia Fariselli Da 23 anni nel settore dell Information Technology. Da oltre 10 anni gestione manageriale, organizzazione aziendale, operando
DettagliPROGRAMMAZIONE E CONTROLLO RIEPILOGO ARGOMENTI I MODULO
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO RIEPILOGO ARGOMENTI I MODULO ESERCIZIO 1 CASO ZIPPO S.R.L. La ZIPPO SRL è un azienda che produce giocattoli per la prima infanzia. Il processo produttivo avviene in tre reparti
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliConfronto tra full costing tradizionale e activity based costing
Esercitazioni svolte 2012 Scuola Duemila 1 Esercitazione n. 25 Confronto tra full costing tradizionale e activity based costing Emanuele Perucci La produzione della Topolino s.p.a. si articola su una gamma
DettagliI sistemi contabili per le decisioni e il controllo di gestione. I costi: concetti, terminologie e classificazioni.
Corso di International Accounting Università degli Studi di Parma - Facoltà di Economia (Modulo 1 e Modulo 2) LAMIB I sistemi contabili per le decisioni e il controllo di gestione. I costi: concetti, terminologie
DettagliIL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.
IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliAnalisi dei margini: componenti e rischi
Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Analisi dei margini: componenti e rischi Capitolo 7 Indice degli argomenti 1. Principali componenti del reddito operativo 2. Tipici fattori
DettagliIL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna
IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo
DettagliRICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E.
RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E. La riclassificazione economica dello SP: La gestione dell impresa viene idealmente scomposta in aree omogenee di attività Le attività e le passività, i
DettagliCosti unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180
SVOLGIMENTO Per ogni attività di programmazione e pianificazione strategica risulta di fondamentale importanza per l impresa il calcolo dei costi e il loro controllo, con l attivazione di un efficace sistema
DettagliLa classificazione dei costi in funzione del loro comportamento
Sistemi di Controllo di Gestione La classificazione dei costi in funzione del loro comportamento SISTEMI DI CONTROLLO, 2^ edizione R. Anthony, D. Hawkins, D. Macrì, K. Merchant UNIVERSITA DEGLI STUDI DI
DettagliAnalisi dei costi di produzione
Analisi dei costi di produzione industriale Analisi dei costi 1 Comportamento dei costi La produzione è resa possibile dall impiego di diversi fattori. L attività di produzione consuma l utilità dei beni
DettagliNote per la lettura dei report
Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero
DettagliSistemi di Programmazione e Controllo di Gestione - ADA A.A. 2011/2012. Università degli Studi di Parma - Facoltà di Economia
- Facoltà di Economia Laurea Specialistica in Amministrazione e Direzione Aziendale (ADA) Anno Accademico 2011-2012 Corso di SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE 2 Analisi dei costi Prof.ssa
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
Dettagli15. Analisi del rapporto tra costi, volumi e risultati. Ragioneria Generale ed Applicata Sede di Fano
15. Analisi del rapporto tra costi, volumi e risultati Ragioneria Generale ed Applicata Sede di Fano UNO STRUMENTO PER L ANALISI CONGIUNTA DELL ANDAMENTO DEI COSTI, RICAVI, RISULTATI B.E.P.= break even
DettagliPROCESSO DI BUDGET PARTE SANITARIA METODOLOGIA DI ASSEGNAZIONE E VARIAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI BUDGET
PROCESSO DI BUDGET PARTE SANITARIA METODOLOGIA DI ASSEGNAZIONE E VARIAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI BUDGET Il budget è un importante strumento operativo per la gestione aziendale, ha la funzione di definire
DettagliL infermiere al Controllo di Gestione
L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di
DettagliIl Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale La contabilità analitica e la misurazione degli oggetti di calcolo Prof. Cattaneo Cristiana Bergamo, 15 Ottobre 2010 ARGOMENTO
DettagliIl controllo dei centri di responsabilità
Il controllo dei centri di responsabilità 1 I centri di responsabilità Definizione: Una particolare sub-unità organizzativa il cui soggetto titolare è responsabile dei risultati, in termini dei efficacia
DettagliLA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO
LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO Prof R Bauer Strumenti di analisi e lettura del bilancio: L analisi di bilancio può essere condotta con : A) la riclassificazione degli schemi di bilancio;
DettagliLa dinamica finanziaria
La dinamica finanziaria Analisi del bilancio per flussi. Il rendiconto finanziario Esame della dinamica finanziaria: finalità Valutare la capacita dell impresa di generare flussi finanziari e di adattare
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
DettagliL ANALISI PER INDICI
Obiettivo dell analisi per indici è la valutazione delle scelte dell imprenditore attraverso la misurazione degli effetti economici, finanziari e patrimoniale prodotti dalle stesse. La corretta misurazione
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliCONTROLLO DI GESTIONE E ANALISI DEI COSTI PER STUDI DI INGEGNERIA
CONTROLLO DI GESTIONE E ANALISI DEI COSTI PER STUDI DI INGEGNERIA Studio Candussi & Partners ottobre novembre 2007 ovvero METODI PER LA DETERMINAZIONE DELLE PARCELLE DOPO LA LIBERALIZZAZIONE BERSANI Studio
DettagliIndicazioni operative per la predisposizione della proposta di budget per l anno 2010.
1 OGGETTO PREDISPOSIZIONE DEL BUDGET QUESITO (posto in data 3 marzo 2010) Indicazioni operative per la predisposizione della proposta di budget per l anno 2010. RISPOSTA (inviata in data 5 marzo 2010)
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE
ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) L organizzazione: concetti generali b) La struttura organizzativa c) I principali modelli di struttura organizzativa a) La struttura plurifunzionale b) La struttura
DettagliFondamenti di contabilità analitica
Incontri di formazione per la contabilità economico-patrimoniale Prima fase Principi base della contabilità economico-patrimoniale ed analitica Fondamenti di contabilità analitica Riccardo Giannetti (rgiannet@ec.unipi.it)
DettagliCommento al tema di Economia aziendale
Commento al tema di Economia aziendale Il tema proposto per la prova di Economia aziendale negli Istituti Tecnici è incentrato sul controllo di gestione ed è articolato in una parte obbligatoria e tre
DettagliControllo di Gestione
Pianificazione e controllo del business aziendale Controllo di Gestione In un contesto altamente complesso e competitivo quale quello moderno, il controllo di gestione ricopre un ruolo quanto mai strategico:
DettagliMercati finanziari e valore degli investimenti
7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre
DettagliLA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE.
LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE. E COAN) Prof.ssa Claudia SALVATORE Università degli Studi del Molise
DettagliINDICE-SOMMARIO 1. PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE: CHE COSA È E CHE COSA NON È
XI INDICE-SOMMARIO Presentazione... XVII 1. PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE: CHE COSA È E CHE COSA NON È 1.1. Contenutielogiche... 1 1.2. Tipidipianificazioneecontrollo... 7 1.3. Gli oggetti delcontrollodigestione...
DettagliConto Economico % Si riportano i dati per la localizzazione dei costi e le informazioni necessarie per procedere al calcolo dei costi.
ESERCIZIO 20 - CASO TEX - (full costing per centri di costo) La società Tex SpA produce tessuti per arredamento ed è specializzata nella produzione di tovaglie (tovaglie antimacchia e tovaglie damascate),
DettagliIl Controllo di gestione a supporto della Sostenibilità economica. Massimo Marietta, Responsabile Sviluppo ENOLOGIA (Sistemi SpA)
Il Controllo di gestione a supporto della Sostenibilità economica Massimo Marietta, Responsabile Sviluppo ENOLOGIA (Sistemi SpA) Agenda 1 Il Controllo di gestione e i Processi chiave 2 Il Modello organizzativo
DettagliREGOLAMENTO PER IL CONTROLLO DI GESTIONE (Deliberazione Giunta Comunale n._364/05 ) TITOLO I RIFERIMENTI NORMATIVI E OGGETTO DEL REGOLAMENTO
REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO DI GESTIONE (Deliberazione Giunta Comunale n._364/05 ) TITOLO I RIFERIMENTI NORMATIVI E OGGETTO DEL REGOLAMENTO Articolo 1 Riferimenti normativi e oggetto Il presente regolamento
DettagliAi fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:
1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale
DettagliL azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A
L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda può essere considerata come: Un insieme organizzato di beni e persone che svolgono attività economiche stabili e coordinate allo scopo di
DettagliCalcolare il costo dei prodotti
Calcolare il costo dei prodotti Metodi alternativi a confronto Parte 2 «Mix» Margini e Break Even Point Mix vendite e margine medio GAMMA SpA (Tavola 4) Prodotti Vendite Mix vendite Margine di contribuzione
DettagliProdotto Materia S (kg/unità) Materia U (kg/unità) Componente L Alce 0,15 0,45 2 Orso 0,75 0,75 3
Budget Esercizio n 1 L impresa Yellowstone produce due prodotti (Alce e Orso) utilizzando le materie prime S e U e un componente (L). Il componente L può essere prodotto internamente utilizzando un impianto
DettagliI Sistemi Informativi Direzionali. I reporting direzionali
I Sistemi Informativi Direzionali I reporting direzionali Concezioni del controllo Concezione tradizionale valutare l efficienza, l onestà e la diligenza dei dipendenti Concezione moderna (p.e. Anthony)
DettagliL'analisi volumi costi risultati
L'analisi volumi costi risultati Lucidi a cura di Alessandro Zattoni Università Parthenope L'analisi costi - volumi - risultati Uno dei principali modelli per l analisi di problemi di natura operativa
DettagliAllegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA
Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA La deliberazione della Giunta regionale n. 39/17 del 10.10.2014 fornisce indirizzi in materia di programmazione, gestione e controllo delle società
DettagliClassificazioni dei costi
Classificazioni dei costi Una prima distinzione pone l'attenzione sulla relazione esistente tra oggetto di costo (ad esempio un prodotto) e fattore produttivo impiegato (ad esempio i materiali, la monodopera
DettagliIl Break Even Point. Soluzione: BEP = CF/(p-cv) CF=522.800 cv =.6 p =.70 BEP = 522.800/(70-6) = 8.168,75 BEP giornaliero = 8.
Il Break Even Point Esercizio 1 Un albergo con 40 camere doppie, aperto tutto l anno, vende i pernottamenti a un prezzo medio di.70 per camera con trattamento B&B. Presenta i seguenti costi fissi relativi
DettagliInteresse e tasso di interesse Capitalizzazione e attualizzazione Costi di gestione. Valutazione redditività investimenti impiantistici
Impianti industriali 1 Ingegneria economica Interesse e tasso di interesse Capitalizzazione e attualizzazione Costi di gestione Valutazione redditività investimenti impiantistici Investimenti industriali
DettagliIstituzioni di Economia
Corso di laurea in Servizio Sociale Istituzioni di Economia I costi di produzione (Capitolo 13) I costi di produzione La legge dell offerta P Offerta Le imprese sono disposte a produrre e vendere quantità
DettagliCiclo di formazione per PMI Contabilità aziendale
Ciclo di formazione per PMI Contabilità aziendale Desiderate aggiornarvi sul mondo delle PMI? Ulteriori dettagli sui cicli di formazione PMI e sui Business Tools sono disponibili su www.bancacoop.ch/business
DettagliCapitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA
Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA 1 CONOSCERE PER DECIDERE I soggetti coinvolti nella vita dell azienda hanno il diritto e il dovere di conoscere le condizioni del suo svolgimento,
Dettagli