Definizione di Cyberbullismo

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1 Cyberbullismo

2 Definizione di Cyberbullismo Ø Atto aggressivo e intenzionale, condotto da un individuo o da un gruppo, attraverso varie forme di contatto elettronico, ripetuto nel tempo contro una vittima che non può difendersi. (Smith et al., 2008) Indica quindi tutti quegli atti di vessazione, umiliazione, molestia, diffamazione, azioni aggressive indirette effettuati tramite mezzi elettronici come l' , la messaggistica istantanea, i social network, i blog, i telefoni cellulari, i forum e/o i siti web. Negli ultimi anni, con la veloce evoluzione dei new media, le azioni concrete del bullo si sono spostate dai banchi di scuola al mondo virtuale, con una frequenza sempre maggiore. Una ricerca (Save the children 2013), ha evidenziato come più di due ragazzi su tre (72%) avverte il cyberbullismo come il fenomeno sociale più pericoloso del proprio tempo.

3 Quanto è diffuso il Cyberbullismo Il Cyberbullismo è un fenomeno sempre più diffuso tra i giovanissimi, ma che resta in gran parte sommerso. Ø 31% dei tredicenni (35% delle femmine) dichiara di aver subito (una o più volte) atti di cyberbullismo. Ø percentuale che va oltre il 45% tra gli adolescenti che abitualmente frequentano più di tre social network, Fonte: Abitudini e stili di vita degli adolescenti 2014, Società Italiana di Pediatria (campione di studenti delle terze medie inferiori)

4 Quanto è diffuso il Cyberbullismo Fonte: Abitudini e stili di vita degli adolescenti 2014, Società Italiana di Pediatria Ø Il 39,4% ha subito insulti, persecuzioni e minacce su social network, in chat (38,9%) o tramite sms (29,8%); Ø Per il 15% sono state inviate o pubblicate foto o filmati offensivi e il 12,1% è stato vittima dalla creazione di profili falsi sui social; Ø l 85% dei casi di cyber bullismo non arriva a conoscenza di genitori e insegnanti, quindi la maggioranza delle vittime non ne parla con gli adulti. Ø «Mi difendo da solo» è il comportamento di difesa prevalente tra chi è stato vittima di cyber bullismo (60% dei maschi e 49% delle femmine), il 14% ne ha parlato con un amico/a, l 11,7% ha subito senza fare niente e solo il 16,8% ha informato un adulto (genitore, insegnante ). Ø Solo il 3,2% è la percentuale di chi, insieme ai genitori, ha sporto denuncia alla Polizia Postale.

5 Il Cyberspazio Fonte: Abitudini e stili vita degli adolescenti 2014, Società Italiana di Pediatria Lo scrittore Gibson fu il primo a parlare di cyberspazio (dal greco "kiber", navigare) e così lo descrisse: Impensabile complessità. Linee di luce allineate nel non-spazio della mente. (William Gibson, 'Neuromancer',1984) Il cyberspazio ha una spazialità e una geografia proprie, genera uno spazio di interazione sociale nuovo, con regole e dimensioni proprie.

6 Bullismo vs. Cyberbullismo Attori definiti: bullo, gregari, vittima, osservatori. Qualunque persona (anche con basso potere sociale: vittime ). Sono coinvolte persone della scuola o compagnia, solitamente conosciute. La conoscenza degli episodi di bullismo circola all'interno di un territorio ristretto (classe, scuola, compagnia, gruppo sportivo). Il bullismo si può perpetrare in tempi definiti: pausa ricreazione, tragitto casa-scuola, cambio negli spogliatoii, etc. Possono essere coinvolte persone di tutto il mondo anche non conosciute. Il materiale può essere diffuso in tutto il mondo. I materiali circolano in qualunque orario, ma soprattutto possono permanere sui siti a lungo

7 Bullismo vs. Cyberbullismo Contenimento del livello di disibinizione del bullo, che dipende dalla dinamica di gruppo. Bisogno del bullo di rendersi visibile Alto livello di disinibizione del bullo (si fanno cose che nella vita reale sarebbero più contenute). Il potere del bullo è accresciuto dall'invisibilità Può vedere gli effetti sulla vittima. Non vede gli effetti. Il bullo si nasconde dietro una maschera. Creazione di una personalità virtuale del bullo

8 Caratteristiche del Cyberbullismo Dunque oltre alle caratteristiche tradizionali del bullismo (l'intenzionalità, la persistenza nel tempo, l'asimmetria di potere, la natura sociale del fenomeno) il bullismo on line sembra essere connotato anche dalle caratteristiche del Cyberspazio: Ø Difficile reperibilità Ø Anonimato Ø Indebolimento delle remore etiche Ø Assenza limiti spaziotemporali (non sei mai al sicuro, anche in casa, anche di notte puoi essere raggiunto da un sms o da una notifica dei social) Nessun posto dove nascondersi Ampiezza di pubblico

9 Caratteristiche del Cyberbullismo Ø Un solo episodio, divulgato a migliaia di astanti, ad esempio la pubblicazione di un video su YouTube, può arrecare un potenziale danno alla vittima anche senza la sua ripetizione nel tempo; il video è sempre disponibile, può essere visto da migliaia di persone in tempi diversi. Lo stesso contenuto offensivo divulgato da un bullo può essere diffuso a cascata tra i riceventi, eventualmente anche non implicati nella relazione bullovittima. Ø Non è quindi necessario, che l atto offensivo venga ripetuto dallo stesso aggressore nel tempo. Ø Una vasta platea di spettatori potrà comunque amplificare l effetto dell aggressione, con risultati devastanti per la vittima (vedi incidenza di suicidi).

10 Il Cyberbullo Tutte le caratteristiche del cyberspazio elencate in precedenza si rendono complici delle azioni del cyberbullo: Ø L illusione dell anonimato: infatti, anche se tutto ciò che circola on line lascia della tracce, l assenza di una vessazione concreta deresponsabilizza apparentemente l aggressore, che si sente più protetto. Questo amplifica la sensazione persecutoria della vittima, che può avere maggiori difficoltà nel risalire al molestatore. Ø L indebolimento delle remore morali: infatti l anonimato, associato alla possibilità di presentarsi sul web come un altra persona, rafforza nell aggressore l idea di essere al sicuro dalle conseguenze. Ø L assenza dei limiti spazio temporali; infatti, mentre nel caso del bullismo scolastico, l aggressione avviene in momenti e contesti specifici, l onnipresenza del web rende l attacco sempre possibile, esponendo la vittima ad una costante azione vessatoria.

11 Il Cyberbullo Ø Non è facile riconoscere il cyberbullo perché a differenza del bullismo tradizionale dove chi agiva spesso aveva determinate caratteristiche fisiche (essere più forte della media) e psicologiche (leader negativo), ora ci si può nascondere dietro uno schermo, per cui non è più necessario essere particolarmente forti. Ø Il cyberbullo dunque si percepisce come un individuo protetto da una maschera virtuale, invisibile e, quindi, non accusabile o scopribile, e la vittima è avvertita dal vessatore non tanto come una persona reale, bensì come un entità semi-anonima, non dotata di emozioni e sentimenti. Ø La distanza sociale che il web crea, diviene un elemento fondamentale per comprendere l efferatezza di alcuni comportamenti; infatti, in questo caso, mancano tutti quei feedback affettivi e comportamentali che fanno capire al bullo che l altro sta soffrendo.

12 Il Cyberbullo e il disimpegno morale (Bandura, 2002) È strettamente connesso alle emozioni morali: la colpa e la vergogna Ø Nel Bullismo legittima la condotta aggressiva del bullo Ø Fra i meccanismi del disimpegno morale, quello più utilizzato dal bullo è la DEUMANIZZAZIONE (Menesini, Fonzi, Vannucci, 1997). Ø Consiste nell attribuire alle vittime un assenza di sentimenti umani che frena il nascere e lo svilupparsi del senso di colpa di fronte alla loro sofferenza. Agisce quindi sulla capacità empatica di un individuo: quando una persona viene "degradata" dal suo stato di essere umano viene meno la corrispondenza empatica di un secondo soggetto. Ø Nel Cyberbullismo l assenza di un contatto reale tra il bullo e la vittima (lake face to face contact, Scheiner) potrebbe facilitare la deumanizzazione

13 Per quali motivi agisce il cyberbullo? Il cyberbullo in genere compie azioni di prepotenza per ottenere popolarità all interno di un gruppo, per divertimento o semplicemente per noia. Per il cyberbullismo, in particolare, sono stati definiti alcuni comportamenti specifici che possono scatenare il fenomeno: Ø un utilizzo eccessivo di Internet Ø un accesso alla rete senza controllo da parte degli adulti Ø partecipazione a gruppi online Ø utilizzo di webcam e social network Ø utilizzo molto frequente di videogiochi violenti

14 I fattori predisponenti Il bullismo è un fenomeno multifattoriale, alcune delle possibili cause sono: permissivi Famiglia e stili educativi autoritari iperprotettivi autorevoli Scuola valorizza principalmente le competenze cognitive, meno quelle emotiverelazionali analfabetismo informatico Diffusione delle nuove tecnologie scarsa sorveglianza dei genitori

15 Le azioni del Cyberbullo Ø Flaming: invio on line di messaggi violenti e volgari; Un esempio di flaming. Il termine esprime uno stato di aggressività durante l'interazione con altri utenti del web. La Rete consente di inserirsi in nuove situazioni ed ambienti, in cui ogni utente tende a ritagliare un proprio spazio. Con il passare del tempo, l'attaccamento dell'utente al proprio spazio diviene sempre maggiore; cercando di intensificarne la propria presenza nell'ambiente, postando più messaggi (in un forum) o chattando per ore. Ne consegue che per alcuni individui il fatto stesso di trovarsi in quel luogo diventa un vero e proprio bisogno. Quando un altro utente o una situazione particolare mette in discussione lo status acquisito dall'utente, questo si sente minacciato personalmente. La reazione è aggressiva, e a seconda dei casi l'utente decide di abbandonare lo spazio definitivamente (qualora abbia uno spazio alternativo dove poter andare), oppure attua il flaming (qualora ritenga necessario rimanere nel "suo territorio"). Ancora più grave ed insidioso per il forum è quando il flame è uno o più degli stessi moderatori, specialmente anziani, che arrivano a ritenere quello spazio come di loro proprietà. La loro azione diviene dura, chiusa ed ostile; tendono a rendere difficoltoso l'esprimersi e l'inserirsi di altre persone. Tendono ad esasperare conflittualmente i rapporti interni tra moderatore ed l'admin al punto di mettere in discussione il Forum stesso.

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17 Le azioni del Cyberbullo Ø Molestia: spedizione ripetuta di messaggi di insulto; Ø Denigrazione: divulgazione di pettegolezzi e voci per rovinare la reputazione del soggetto; Ø Rivelazione: pubblicazione di informazioni o immagini imbarazzanti Cyberpersecuzione: molestie e minacce ripetute per incutere timore o paura Ø Happy slapping: filmare la vittima quando viene bullizzata Ø Fingersi un altro Impersonation: il bullo riesce ad accedere alla password della vittima, invia messaggi ad altre persone o pubblica dati, spacciandosi per quella persona, al fine di cambiare o distruggere l'immagine della stessa. Ø Escludere ( bannare ) - Exclution: cancellare/estromettere da una chat, gruppo on line di gioco, lista di amici, una persona.

18 Come sceglie la vittima il Cyberbullo? La "diversità", nelle sue varie declinazioni, è il pretesto che il cyberbullo cerca per poter mettere in atto le sue vessazioni Fonte: Internet e minori: Save the Children 2013 Ø l aspetto estetico (67%, con picchi del 77% tra le femmine dai 12 ai 14 anni), Ø la timidezza (67%, che sale al 71% sempre per le ragazze preadolescenti), Ø il supposto orientamento sessuale (56% che arriva al 62 per i preadolescenti maschi), Ø l essere straniero (43%), Ø l abbigliamento non convenzionale (48%), Ø la bellezza femminile che spicca nel gruppo (42%), Ø la disabilità ( 31%, che aumenta al 36% tra le femmine dai 12 ai 14). Di minore importanza, o almeno non abbastanza per attirare l attenzione dei bulli, sono invece considerati l orientamento politico o religioso, causa di atti di bullismo rispettivamente per il 22 e il 20% dei ragazzi.

19 Dove avvista la vittima il Cyberbullo? Ø Se per il 67% dei ragazzi italiani si può esser puntati durante la sosta in piazzetta, nel solito locale o in altri abituali luoghi di aggregazione, per Fonte: Internet e minori: Save the Children 2013 l 80% dei minori intervistati la scuola rappresenta la residenza elettiva del bullismo nella vita reale, che trova rinforzo ed eco in quella virtuale attraverso un utilizzo pressoché costante di dispositivi di ultima generazione. Ø Questa percentuale si innalza all 86% nei pre-adolescenti maschi. Ø Ma non solo, vittime sono anche sconosciuti che hanno una pagina pubblica ad esempio su social come Facebook (caso di A.Rose).

20 Come attacca la vittima il Cyberbullo? Una volta individuata la vittima i cyberbulli entrano in azione; Ø rubano , profili, o messaggi privati per poi renderli pubblici (48%), Fonte: Internet e minori: Save the Children 2013 Ø inviano sms/mms/ aggressivi e minacciosi (52%, lo fanno soprattutto le femmine preadolescenti61%), Ø vengono appositamente creati gruppi contro su un social network per prendere di mira qualcuno (57%), Ø vengono diffuse foto e immagini denigratorie o intime senza il consenso della vittima (59%, con picchi del 68% nel nord est), o notizie false sull interessato via sms/mms/mail (58%). Ø La modalità d attacco preferita dai giovani cyberbulli è la persecuzione della vittima attraverso il suo profilo su un social network (61%).

21 Le vittime del Cyberbullismo

22 Quali le conseguenze delle azioni di cyber bullismo? Ø Le conseguenze del cyberbullismo si manifestano nella vita reale delle vittime. Ø È la dimensione della socialità a risentirne maggiormente. Ø Vi è un rifiuto di recarsi a scuola o di svolgere le consuete attività sportive. Ø Si manifestano in modo psichico cioè, con cambi di umore improvvisi, disturbi emotivi, problemi di salute fisica, dolori addominali e disturbi del sonno, nervosismo, ansia, si chiudono in se stesse e non comunicano con il resto del mondo. Ø Cadono in una specie di depressione. autostima e sicurezza vengono minate profondamente. Nei casi più disperati decidono addirittura di togliersi la vita.

23 Quali le conseguenze delle azioni di cyber bullismo? Fonte: Internet e minori: Save the Children 2013 Ø il 65% afferma che le vittime non vogliono più uscire o vedere gli amici ( 70% al centro e tra le femmine dai 12 ai 14 anni), Ø il 45% che si chiudono e non si confidano più (per le femmine la percentuale sale al 47%). Anche effetti più gravi, che incidono sullo stato di prostrazione psicologica della vittima, sembrano essere ben percepiti dai ragazzi: Ø secondo il 57% degli intervistati le vittime di cyberbullismo vanno in depressione, Ø il 44% ha la percezione che potrebbero decidere di farsi del male o anche peggio (le percentuali diventano rispettivamente del 63 e del 50% secondo le femmine dai 15 ai 17 anni). Sono stati testimoni di atti di cyber bullismo da parte di coetanei almeno 4 ragazzi intervistati su 10, ed il 5% ne parla addirittura come di una esperienza regolare e consueta.

24 Internet come un luogo del nostro mondo La gente mi guarda, mi sembra che rida di me e se è successo qualcosa su facebook, se hanno scritto qualcosa su di me?

25 Secondo i ragazzi, la connettività aggrava il fenomeno del bullismo? Ø Per la maggior parte dei ragazzi (pari all 83%), gli episodi di bullismo virtuali sono molto più dolorosi di quelli reali per chi li subisce perché Fonte: Internet e minori: Save the Children 2013 non ci sarebbero limiti a quello che si può dire e fare (73%), potrebbe avvenire continuamente e in ogni ora del giorno e della notte (57%) o non finire mai (55%). Ø Per il 50% dei ragazzi la rete rende anonimi e quindi apparentemente non perseguibili e consente di falsare i protagonisti. Ø La pericolosità del web inoltre deriva dal fatto che chiunque può avere accesso (32%), e i contenuti o le affermazioni fatte da altri sono più facilmente strumentalizzabili (34%).

26 Come sono percepiti vittima e carnefice dai loro coetanei? Ø In larghissima maggioranza, i ragazzi esprimono solidarietà alla persona perseguitata e secondo l 88% il malcapitato non se lo meritava veramente. Fonte: Internet e minori: Save the Children 2013 Ø Gli innocentisti hanno chiaro il quadro della classica dinamica di branco (per il 70% degli intervistati, uno comincia e gli altri gli vanno dietro), così come della fragilità del persecutore (per il 58% attaccare fa sentire più forti, il 42% afferma che chi attacca ha problemi suoi, il 41% asserisce che attaccare aiuta a mantenere la leadership vera o supposta mentre infine per il 38% chi attacca lo fa soprattutto per attirare l attenzione). Ø Percentuali residue affermano che si diventa branco per fare una cosa diversa (18%, soprattutto maschi tra i 15 e 17 anni per i quali si arriva al 23%), o perché lo fanno tutti (18%, ma anche qui sono i maschi, stavolta preadolescenti, a toccare quota 22%), o ancora perché è divertente (17%).

27 Interventi di informazione e sensibilizzazione Scuola Genitori Individuo

28 Strategie di intervento nella scuola GRUPPO-CLASSE Attività curricolari: stimoli letterari, Role-play, Problem-solving Principali obiettivi: Ø Sviluppare nei ragazzi una consapevolezza sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo; Ø Potenziare le abilità sociali, in particolare la consapevolezza emotiva e l empatia (Alfabetizzazione emozionale); Ø Promuovere il supporto tra pari COOPERAZIONE TRA SCUOLA E FAMIGLIA Ø Corsi di formazione per i genitori e per gli insegnanti

29 Segnali ai quali i genitori dovrebbero fare attenzione Ø si rifiuta di parlare di ciò che fa online; Ø utilizza Internet fino a tarda notte; Ø fa un uso eccessivo di Internet; Ø ha un calo dei voti scolastici; Ø è turbato dopo aver utilizzato Internet.

30 Interventi per i genitori: FARE: Ø tenere il computer in una stanza della casa frequentata da tutti; Ø controllare con regolarità che cosa faccia il proprio figlio, Ø condividendo con lui anche le attività sul computer; Ø cercare di parlargli per capire quale genere di attività online gli piacciono; Ø cercare online il suo nome: esaminando i suoi profili o i messaggi sui siti delle comunità di teenager, si può capire se è coinvolto in atti di bullismo

31 Interventi per i genitori: INSEGNARE: Ø mai dare informazioni personali, come nome, indirizzo, numero di telefono, età, nome e località della scuola o nome degli amici a chi non si conosce personalmente o a chi si conosce sul web; Ø non condividere le proprie password, neanche con gli amici; Ø non accettare incontri di persona con qualcuno conosciuto online; Ø mai rispondere a un messaggio che faccia sentire confusi o a disagio. Meglio ignorare il mittente, terminare la comunicazione e riferire quanto accaduto a un adulto; Ø mai usare un linguaggio offensivo o mandare messaggi volgari online.

32 Cosa fare nel caso che tuo figlio sia una vittima del cyberbullismo? Ø Ascoltare tuo figlio, appoggiarlo e aiutarlo a superare la crisi. Ø Se gli stalker sono nella sua scuola parlare con gli insegnati e lo psicologo scolastico Ø Se si tratta di qualcosa di piu grave allora contatta la polizia

33 Istruire a: Ø non rispondere a o sms molesti e offensivi; Ø non rispondere a chi insulta o prende in giro; Ø non rispondere a chi offende nelle chat o esclude da una chat; Ø salvare i messaggi offensivi che si ricevono (sms, mms, ), prendendo nota del giorno e dell ora in cui il messaggio è arrivato; Ø cambiare il proprio nickname; Ø cambiare il proprio numero di cellulare e comunicalo solo agli amici; Ø utilizzare filtri per bloccare le moleste; Ø non fornire mai dati personali (nome, cognome, indirizzo di residenza) a chi si conosce in chat o sul web; Ø parlane immediatamente con un adulto (genitori o insegnanti); Ø in caso di minacce fisiche o sessuali, è possibile contattare anche la Polizia.