Estratto della Valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, relative misure di prevenzione e protezione
|
|
- Fulvio Lupo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Istituto Tecnico Tecnologico Statale B. PASCAL Piazzale Macrelli, CESENA (FC) Estratto della Valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, relative misure di prevenzione e protezione D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, D. Lgs. 3 agosto 2009 n. 106 REDATTO DA REVISIONE N. DATA 5 Giugno 2013 SPP ITT B. Pascal Cesena (FC) Ing. Stefano Castagnoli 6 Gennaio 2014
2 Il presente documento di valutazione dei rischi è stato elaborato da: Istituto Tecnico Tecnologico Statale B. Pascal Il Datore di Lavoro (Dott. Francesco Postiglione) Il Responsabile del SPP (Prof. Stefano Castagnoli) Per presa visione: li rappresentate dei lavoratori per la sicurezza (Milena Tani)
3 ORGANIGRAMMA RESPONSABILI DELLA SICUREZZA Dati del Datore di Lavoro (Dirigente Scolastico) Cognome e nome Carica in Istituto Prof. Francesco Postiglione Dirigente Scolastico Dati del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Cognome e nome Carica in Istituto Stefano Castagnoli Docente Dati dei Rappresentante dei lavoratori Cognome e nome Carica in Istituto Tani Milena Assistente Tecnico Pronto Soccorso Cognome e nome Cappelletti Maria Cristina Cesaro Rosa Esposito Giuseppe Lipani Maria Giuseppina Rocchi Eva Pirrini Maride Sbrighi Monica Zoina Loredana Nuovo Claudio
4 Addetti antincendio e gestione emergenze Cognome e nome Lipani Maria Giuseppina Esposito Giuseppe Marco Ferretti Cappelletti Maria Cristina +
5 PERSONALE Il personale è suddiviso secondo la seguente organizzazione: ADDETTI N Dirigente Scolastico 1 Docenti 91 ATA 26 Studenti 750 (diurno) + 20(serale) totale 868 (diurno) Per quanto riguarda l orario di lavoro, l Istituto é aperto tutti i giorni dalle ore 7,00 alle 13,40. Il personale ausiliario é organizzato secondo turni e con criteri di flessibilità di orario per assicurare presenza durante l intero orario di apertura, per complessive 36 h settimanali personali. L orario di lavoro del personale amministrativo é 8,00-14,00 a cui si aggiungono alcune ore occasionali pomeridiane per complessive 36 ore settimanali. La segreteria è aperta dal Lunedì al Sabato in orario 8-13, eccetto per il Giovedì ed il Martedì in cui è aperta in orario 8-17,30. Il personale docente é impegnato mediamente per 18 ore settimanali (cattedra media) a cui si aggiungono ulteriori 100 h annue dedicate alla didattica e altre ore in numero imprecisato per incontri, riunioni, etc. L istituto in oggetto ospita in orario pomeridiano-serale (18,50 23,40 dal lunedì al venerdì) corsi di formazione, riunioni, etc. organizzati e gestiti al di fuori dell ambito scolastico. Il numero di persone presenti in tali occasioni è comunque ampiamente inferiore a quello che si registra negli orari scolastici indicati in precedenza.
6 DATI DELL ISTITUTO DENOMINAZIONE E RAGIONE SOCIALE ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO B.PASCAL. Indirizzo Piazzale Macrelli, 100 CAP e Comune Cesena Telefono/fax fotf010008@istruzione.it Superficie totale (m 2 ) Palestra 680 Numero di dipendenti 117 Numero alunni 750 (diurno) + 20 (serale) Azienda U.S.L. competente C.so della Repubblica 171/d tel Comando V.V.F. competente Viale Roma, 97 (FC) tel Ufficio I.N.A.I.L. competente Viale della Liberta', 1 (FC) tel Ispettorato del Lavoro competente Via Paradiso, 7 (FC) tel Camera di Commercio competente C.so della Repubblica,5 (FC) tel
7 CARATTERISTICHE GENERALI L edificio in cui sono collocati i locali dell Istituto Tecnico Tecnologico B.Pascal è sito nel Comune di Cesena in Piazzale Macrelli 100; data la posizione centrale della scuola, ben collegata tramite mezzi pubblici (autobus, treno, ecc) al resto della città. Essa é inoltre facilmente raggiungibile anche tramite automezzi privati. Il numero di alunni presenti è di circa 800 unità, di età compresa indicativamente tra 13 e 19 anni. L edificio si sviluppa in tre piani fuori terra, costituiti da un piano rialzato, un piano primo ed un piano secondo, a cui si aggiunge un piano seminterrato. L accesso alla struttura, dotata di cortile e giardino interno, nonché di parcheggio, avviene tramite una scala a nove alzate, di larghezza adeguata, e di due rampe laterali per i disabili. L istituto è collocato all interno di un cortile, nel quale hanno accesso anche mezzi di trasporto personale, dal quale si accede mediante un entrata principale ed altre entrate secondarie ai locali della scuola. Planimetricamente, l edificio è costruito da un lato verticale e due lati orizzontali, di cui uno lungo ed uno corto, a formare uno schema a doppia T, con lato verticale comune; in seguito si parlerà anche di ala destra e ala sinistra, per identificare rispettivamente il lato orizzontale corto e quello lungo. I connettivi verticali sono costituiti da cinque vani scala: essi sono variamente disposti, e collegano i piani tra loro senza continuità dal seminterrato al piano secondo per tutti cinque i vani considerati. I connettivi orizzontali sono lunghi corridoi che corrono sui tre corpi principali dell edificio, e sui quali si affacciano tutti i locali dell I.T. Pascal. I locali seminterrati, a parte la centrale termica accessibile da una rampa esterna, sono raggiungibili mediante tutte e cinque le scale interne suddette.
8 Caratteristiche dimensionali Gli spazi necessari per lo svolgimento delle attività didattiche, con le corrispondenti caratteristiche tecniche, sono riportate nella tabella che segue; per i dati di dettaglio (es: superfici dei singoli locali) si rimanda alla planimetrie. PIANO LOCALI SIGNIFICATIVI SUPERFICIE (m 2 ) ALTEZZA (m) n. 2 Aule (69 e 78) 90 > 3.00m Seminterrato (2050 m2) Ripostigli, deposito, magazzino 598 Laboratori ed officine 650 > 3.00m Sale riunioni, bar 184 > 3.00m Archivi 155 > 3.00m Centrale termica Principale (in esterno) n.2 Aule speciali (86 Fab. Lab. e 76 aula (per studenti che non si avvalgono di religione) 47 > 3.00m 90 > 3.00m n. 7 aule 280,83 > 3.00m Depositi, ripostigli, magazzini 91,7 Rialzato [2400mq.] Uffici 293,7 > 3.00m Biblioteche ed archivi 122,6 Laboratori 492,3 > 3.00m Palestra 453,5 Servizi Igienici 110 Centrale termica 12,93
9 n. 7 aule lato disegno 316,1 totali > 3.00m n. 8 aule lato opposto 294,7 totali > 3.00m Primo [1635 mq] Ripostigli 32,66 Servizi Igienici 55 Laboratori 583 Uff.Insegnanti 15,5 > 3.00m Secondo [ 460 mq.] n. 7 aule 270 totali > 3.00m Servizi Igienici 22,3 totali > 3.00m Nelle tabelle presentate di seguito si riporta un raffronto fra gli indici standard di superficie articolati per categorie di attività richiesti dal D.M. 18/12/1975 e gli standard presenti nell Istituto.
10 1. Ampiezza minima dell area per l edificio Numero Classi / Alunni Superficie totale [mq] Valori Presenti [mq] per sezione [mq] per alunno Superficie totale [mq] Standard Richiesti [mq] per sezione [mq] per alunno 32 / , (area costruzione) Superfici lorde per classe e per alunno Valori Presenti Standard Richiesti Numero Classi Numero Alunni [mq] per classe [mq] per alunno [mq] per classe [mq] per alunno ,6 8, ,98
11 3. Standard di superficie per locale Descrizione degli spazi Superfici (m 2 totali) Standard presenti (m 2 /alunno) Standard richiesti (m 2 /alunno) Spazi per attività didattiche Attività normali ,4 1,96 Attività speciali: ,76 0,97 Spazi per attività collettive Attività integrative e parascolast ,145 0,60 Biblioteca alunni 89,5 0,1 0,27 Mensa e relativi servizi Spazi per attività complementari Atrio 144 0,15 0,20 Uffici 314 0,32 0,25 Spazi per l educazione fisica Palestra 680 0,7 830 m 2 Servizi igienici 233 0,24 (riferimento tabelle 7 allegata al pto D.M. 18/12/1975) Dalla semplice osservazione degli indici si evince che la scuola risulta quasi sempre dotata degli spazi necessari per lo svolgimento delle attività ordinarie ma carente di spazi per le attività collettive. In ogni caso gli indici sopra riportati hanno valore indicativo e non costituiscono valore vincolante.
12 CARATTERISTICHE DISPOSITIVI ANTINCENDIO Piano Attacco Motopompa Idranti naspi Estintori n. Caratteristiche Focolare tipo 3 2 kg CO 2 34 BC SEMINTERRATO / kg a polvere 43A 233BC 1 6 kg a polvere 13A 89B C 1 4 kg Idroc. alogenati RIALZATO / kg CO 2 34 B C 15 6 kg a polvere 43A 233 BC PRIMO / kg CO 2 6 kg a polvere 34 B C 43A 233 BC SECONDO / kg a polvere 43A 233 BC CENTRALE TERMICA PRINCIPALE / / 1 12 kg a polvere 55A 233 BC CENTRALE TERMICA PALESTRA / / 1 6 kg a polvere 43A 233 BC DEPOSITO BAR / 1 6 KG 13A 89BC Note: La dotazione degli estintori non è adeguata Si deve verificare l esistenza e l ubicazione della motopompa VVF
13 USCITE DI EMERGENZA PIANO ID Uscita Aule Note: 1 LAB. DISEGNO, RIPOSTIGLIO, ARCHIVIO, SALA RIUNIONI DIRETTA ALL ESTERNO SEMINTERRATO 2 OFFICINA MECCANICA, SPOGLIATOI, RIPOSTIGLI, LOCALE POMPE, DEPOSITO, MAGAZZINO. 3, 4, 5 SALA RIUNIONI, ARCHIVIO SEGRETERIA DIRETTA ALL ESTERNO DIRETTA ALL ESTERNO 6 AULA DIRETTA ALL ESTERNO 7 BAR, DEPOSITO BAR DIRETTA ALL ESTERNO 8 DEPOSITI, MAGAZZINI, ARCHIVI DIRETTA ALL ESTERNO 1, 2 PALESTRA E SERVIZI AD ESSA RELATIVI DIRETTA ALL ESTERNO (SCALA F) 3 LABORATORIO INFORM., LAB. DIRETTA NEL VANO SCALA SISTEMI 4 LAB.CHIMICA DIRETTA ALL ESTERNO RIALZATO 5 LABORATORIO MATEMATICA, DIRETTA ALL ESTERNO SCALA A 6 UFFICI, SCALA D DIRETTA ALL ESTERNO LABORATORIO COSTRUZIONI ELETTRONICHE, MAGAZZZINO, UFFICI INSEGNANTI, BAGNI 3 AULE, BAGNI, SALA DOCENTI, CENTRALINO, BIBLIOTECA, LABORATORIO IMPANTI ELETTRICI LABORATORIO ELETTROTECNICA, SALA FOTOCOPIE, DISIMPEGNO, BAGNO, SCALA E DIRETTA ALL ESTERNO DIRETTA ALL ESTERNO DIRETTA ALL ESTERNO -
14 PIANO ID Uscita Aule Note: PRIMO 1 LABORATORIO DI INFORMATICA, AULA DISEGNO, AULA, BAGNI 2 2 AULE, LOCALE A DISPOSIZIONE 3 3 AULE, LABORATORIO DI FISICA, AULA DOCENTI, BAGNI 4 LABORATORIO TELECOMUNICAZIONI, BAGNI, RIPOSTIGLIO 5 6 AULE, LABORATORIO DI INFORMATICA 6 AULA, BAGNI, SALA INTERNET, AULA DEL LABORATORIO E LABORATORIO DIRETTA ALL ESTERNO (SCALA F) DIRETTA ALLA SCALA B DIRETTA ALLA SCALA A DIRETTA ALLA SCALA C DIRETTA SCALA D DIRETTA SCALA E SECONDO 1 3 AULE E BAGNI DIRETTA ALLA SCALA E 2 4 AULE E BAGNI DIRETTA ALLA SCALA C AFFOLLAMENTI Piano Destinazioni d uso Disabili Affollamento Seminterrato Bar Uffici Aula 4 Laboratori Altre sale e locali Rialzato n. 8 Aule n. 7 Laboratori Altri uffici e sale
15 Primo n. 15 aule n. 5 Laboratori Altri locali ed uffici Secondo n.7 Aule 175 Note: La distribuzione del personale ai vari piani, non ha tenuto conto di eventuali visitatori esterni, e/o dipendenti di ditte esterne, nonché di eventi che possono richiamare persone all interno dell edificio
16 VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO USO DI FOTOCOPIATRICI Premessa: i nuovi regolamenti REACH e CLP e la valutazione del rischio chimico In base alle nuove disposizioni europee sulla revisione delle schede di sicurezza e sulla classificazione, etichettatura ed imballaggio degli agenti chimici pericolosi, introdotte dal Regolamento CE Reach n. 1907/2006, modificato dal Regolamento UE n. 453/2010 e dal Regolamento CE CLP n. 1272/2008 la valutazione del rischio chimico deve essere aggiornata nel momento in cui le sostanze e le miscele presenti presso il luogo di lavoro sono state riclassificate o si hanno modifiche/ulteriori informazioni all interno delle schede di sicurezza aggiornate. Al momento non sono presenti condizioni che prevedano un aggiornamento della valutazione dei rischi presso il luogo di lavoro rispetto alle nuove disposizioni comunitarie. Si sottolinea inoltre che il luogo di lavoro: a) possiede schede di sicurezza aggiornate; b) monitora e richiede in modo continuativo le schede di sicurezza aggiornate ai fornitori; c) ha svolto informazione e formazione per i lavoratori, dirigenti, preposti ed RLS relativamente ai nuovi criteri di classificazione etichettatura ed imballaggio di sostanze e miscele pericolose ed alle nuove misure di prevenzione adottate, come previsto dalla Lettera Circolare suddetta. Si riportano per comodità le tabelle di raccordo per i simboli delle direttive ancora in vigore ma in fase di sostituzione/abrogazione del D.Lgs. 52/97 e D.Lgs. 65/2003 ed i nuovi pittogrammi ed indicazioni di pericolo definite nel CLP suddetto. Ciò serve anche come chiave di legenda per le valutazioni specifiche effettuate e a cui si rimanda.
17 Simbologia secondo la precedente normativa 67/548/CEE (in funzione della categoria) Nuovi Simboli secondo CLP Descrizione ed utilizzo del nuovo simbolo Bomba che esplode, GHS 01 Pericolo fisici: Esplosivi instabili Esplosivi delle divisioni 1.1, 1.2, 1.3 e 1.4 Sostanze e miscele autoreattive, tipo A e B Perossidi organici, tipi A e B Fiamma, GHS 02 Pericoli fisici: Gas infiammabili, cat. pericolo 1 Aerosol infiammabili, cat. pericolo 1 e 2 Liquidi infiammabili, cat. pericolo 1, 2 e 3 Solidi infiammabili, cat. pericolo 1 e 2 Sostanze e miscele autoreattive, tipi B,C,D,E,F Liquidi pirofici, cat. pericolo 1 Solidi pirofici, cat. pericolo 1 Sostanze e miscele autoriscaldanti, cat. 1 e 2 Sostanze e miscele che a contatto con l acqua emettono gas infiammabili, cat. 1,2 e 3 Perossidi organici, tipi B,C,D,E,F Fiamma su cerchio, GHS 03 Pericoli fisici: Gas comburenti, cat. pericolo 1 Liquidi comburenti, cat. pericolo 1,2 e 3 Solidi comburenti, cat. pericolo 1,2 e 3 Bombola per gas, GHS 04 Pericoli fisici Gas sotto pressione Gas compressi Gas liquefatti Gas liquefatti refrigerati Gas disciolti Corrosione, GHS 05 Pericoli fisici Corrosivo per i metalli Pericoli per la salute Corrosione cutanea, cat. di pericolo 1A,1B,1C Gravi lesioni oculari, cat. pericolo 1 Teschio e tibie incrociate, GHS 06 Pericoli per la salute Tossicità acuta (per via orale, cutanea, inalazione), cat. pericolo 1,2 e 3 Punto esclamativo, GHS 07 Pericoli per la salute Tossicità acuta (per via orale, cutanea, inalazione), cat. pericolo 4 Irritazione cutanea, cat. pericolo 2 Irritazione oculare, cat. pericolo 2 Sensibilizzazione cutanea, cat. pericolo 1
18 Simbologia secondo la precedente normativa 67/548/CEE (in funzione della categoria) Nuovi Simboli secondo CLP Descrizione ed utilizzo del nuovo simbolo Tossicità specifica per organi bersaglio-esposizione singola, cat. pericolo 3 Irritazione delle vie respiratorie Narcosi Pericolo per la salute, GHS 08 Pericoli per la salute Sensibilizzazione delle vie respiratorie, cat. 1 Mutagenicità sulle cellule germinali, cat. 1A,1B, 2 Cancerogenicità, cat. pericolo 1A, 1B, 2 Tossicità per la riproduzione, cat. 1A,1B, 2 Tossicità specifica per organi bersaglio-esposizione singola, cat. pericolo 1 e 2 Tossicità specifica per organi bersaglio-esposizione ripetuta cat. pericolo 1 e 2 Pericolo in caso di aspirazione, cat. 1 Ambiente, GHS 09 Pericoli per l ambiente Pericoloso per l ambiente acquatico pericolo acuto cat. 1 pericolo cronico, cat. 1 e 2
19 VALUTAZIONE In considerazione delle attività svolte e delle informazioni disponibili, si può pertanto valutare l esposizione dei lavoratori a rischio chimico ai sensi del titolo IX del D.Lsl 81/08, per quanto riguarda i prodotti presenti nei toner delle fotocopiatrici, come: basso per la sicurezza e irrilevante per la salute. Si individuano a tal proposito i seguenti interventi migliorativi e/o conservativi: 1. Le stampanti presenti all interno degli istituti devono essere poste in ambienti sufficientemente areati e mantenuti puliti. Le schede di sicurezza dei toner delle fotocopiatrici presenti devono essere in lingua italiana, aggiornate e conformi ai decreti in vigore. Le schede di sicurezza devono essere fruibili agli utilizzatori delle fotocopiatrici. 2. Tutti i toner che contengono nerofumo, componente definito come: Non classificabile come cancerogeno per l uomo - agente che lascia temere che possa risultare cancerogeno per l uomo ma che non può essere valutato definitivamente per l insufficienza di dati - devono essere sostituiti con prodotti equivalenti privi del componente nerofumo. Per quanto riguarda la manipolazione del toner, devono essere utilizzati idonei dispositivi di protezione individuale (guanti monouso) ma anche il camice, per ridurre l accidentale contatto cutaneo. 3. Durante la fase di copiatura e scarica dei condensatori delle fotocopiatrici avviene produzione di Ozono. Le proprietà pericolose per la salute dell ozono sono fondamentalmente legate all irritazione degli occhi e delle vie respiratorie. Facendo riferimento a studi effettuati (fonti INAIL/ISPESL), se la manutenzione delle fotocopiatrici avviene regolarmente, il rischio chimico riguardante lo sviluppo di ozono all interno dei luoghi di lavoro può essere considerato come irrilevante per la salute. Non è da escludere, tuttavia, una eventuale concentrazione di ozono presso le parti inferiori delle fotocopiatrici, per cui si consiglia una ventilazione idonea dell area fotocopiatrici.
Etichettatura delle sostanze chimiche e miscele
Etichettatura delle sostanze chimiche e miscele Il regolamento CLP introduce le modalità di Comunicazione dei pericoli per mezzo dell etichettatura che assieme alla Scheda di dati di sicurezza, così come
DettagliL evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP.
COORDINAMENTO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE IN SANITA L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP. Celsino
DettagliAggiornamento delle etichette e delle schede di sicurezza per i produttori di sostanze e a cascata per tutti gli utilizzatori a valle.
Aggiornamento delle etichette e delle schede di sicurezza per i produttori di sostanze e a cascata per tutti gli utilizzatori a valle. Salve,Dottore/ssa il mese di dicembre vede l entrata in vigore del
DettagliElementi dell etichetta del regolamento CLP
Elementi dell etichetta del regolamento CLP Il regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging of substances and mixtures) introduce nuovi simboli, indicazione e nuove regole di classificazione
DettagliClassificazione ed etichettatura come strumenti di valutazione e comunicazione del pericolo: il Regolamento CLP e prime applicazioni
12 a GIORNATA della SICUREZZA sul LAVORO VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO ai sensi del D.Lgs. 81/08 Stato dell arte e prospettive Classificazione ed etichettatura come strumenti di valutazione e comunicazione
DettagliLa corretta adozione delle misure di prevenzione e protezione collettiva e individuale
La corretta adozione delle misure di prevenzione e protezione collettiva e individuale Dr. Celsino Govoni Servizio Sanità Pubblica Assessorato Politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna (c.govoni@ausl.mo.it)
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) SEDE AMMINISTRATIVA VIA MASCAGNI SIENA
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) SEDE AMMINISTRATIVA VIA MASCAGNI
DettagliNEWSLETTER SICUREZZA E AMBIENTE GIUGNO 2015
NEWSLETTER SICUREZZA E AMBIENTE GIUGNO 2015 LA FORMAZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO PRESSO LA VOSTRA CITTÀ L Biella, alla luce dei recenti cambiamenti che hanno coinvolto la formazione in materia di salute
DettagliSostanze chimiche pericolose: classificazione ed etichettatura
Eva Pietrantonio Fulvio D Orsi Sostanze chimiche pericolose: classificazione ed etichettatura Come cambia la regolamentazione delle sostanze pericolose dalla direttiva 67/548/CEE al Regolamento 1907/2006
DettagliIL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA. corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza
IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA SICUREZZA SCU NELLA SCUOLA Procedure operative per la gestione del corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza
DettagliPIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5)
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art.
DettagliPIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5)
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art.
DettagliIl regolamento CLP sulla classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose Debora Romoli
Il regolamento CLP sulla classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose Debora Romoli ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Regolamento CLP Il Parlamento europeo
DettagliR E A C H C L P T. U.
R E A C H C L P T. U. DECRETO LEG/VO 81/08 -TITOLO IX CAPO I PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI CAPO II PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI : LE IMPLICAZIONI DEL REACH E DEL CLP NELL AMBITO DELLA NORMATIVA
DettagliInformazione dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro (art. 36 D.Lgs 81/2008)
ISISS ANTONIO SANT ELIA Informazione dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro (art. 36 D.Lgs 81/2008) A cura di: M. Lucini - RSPP 1 INDICE Informazione e formazione dei lavoratori Organigramma
DettagliPIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE SEDE AMMINISTRATIVA VIA MASCAGNI SIENA
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE SEDE AMMINISTRATIVA VIA MASCAGNI SIENA 1 STRUTTURA SEDE SEDE AMMINISTRATIVA VIA MASCAGNI 53,
DettagliREACH e CLP PARTE I PREMESSA
REACH e CLP PARTE I PREMESSA CHE COSA È IL CLP? Il Regolamento CLP (acronimo di Classification, Labeling and Packagin) è il nuovo regolamento europeo relativo alla classificazione, all etichettatura e
DettagliNUOVE MODALITA DI DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI
NUOVE MODALITA DI DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI Regolamento UE 1357/2014 Decisione 2014/955/UE Regolamento UE 1342/2014 www.labanalysis.it/?/servizi/ambiente/rifiuti/ Cosa cambia? Il Reg. UE 1357/2014
DettagliPIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5)
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art.
DettagliAPPLICABILE DAL 1 GIUGNO 2015
CLASSIFICAZIONE E CARATTERISTICHE DEI RIFIUTI A PARTIRE DAL 1 GIUGNO 2015 Guida alla classificazione dei rifiuti Se un rifiuto è classificato con codice CER pericoloso assoluto, esso è pericoloso senza
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
PREMESSA... 3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI... 6 NORME DI RIFERIMENTO... 8 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 8 NORME RELATIVE
DettagliCapitolo 3 EDIFICIO ED IMPIANTI TECNOLOGICI
Capitolo 3 EDIFICIO ED IMPIANTI TECNOLOGICI 3.1. Descrizione dell edificio 3.2. Descrizione delle vie di esodo 3.3. Impianto elettrico 3.3.1. Impianto di illuminazione 3.3.2. Impianto di illuminazione
DettagliPIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37
PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37 ALLEGATO REV DATA 19..26 IV INDICE PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE 1 INTRODUZIONE... 3 2 CLASSIFICAZIONE AZIENDA... 3 3 LUOGO DI SVOLGIMENTO
DettagliMINIMASTER IN REDAZIONE DI SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA
MINIMASTER IN REDAZIONE DI SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA Corso di aggiornamento RSPP ASPP Date Sabato 02 Aprile 2016 Orari Dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Durata 4 ore Sede C.F.A. Normachem srl, via Roma 14
DettagliInformazione dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro
ISISS ANTONIO SANT ELIA Informazione dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro (art. 36 D.Lgs 81/2008) A cura di: M. Lucini - RSPP 1 INDICE Informazione e formazione dei lavoratori Organigramma
DettagliPROVINCIA DI CREMONA c.f. 80002130195
PROVINCIA DI CREMONA c.f. 80002130195 UFFICIO TECNICO SETTORE DELL EDILIZIA Via Bella Rocca, 7-26100 CREMONA - tel. 4061 - fax n 0372/406474 e-mail: edilizia@provincia.cremona.it ITIS G. GALILEI CREMA.
DettagliLA PREVENZIONE INCENDI NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE
CONVEGNO SICUREZZA: QUALI EQUILIBRI tra SCUOLA ed ENTI LOCALI? LA PREVENZIONE INCENDI NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE ASTI, 16 aprile 2012 Ing. Francesco ORRU Normativa Classificazione Scelta dell area Ubicazione
DettagliDOTT. ING. ALESSANDRO ZITO
PREMESSA La presente relazione è stata predisposta secondo quanto esplicitamente indicato, per la redazione del Progetto Esecutivo, dall art. 35. Relazioni specialistiche del D.P.R. 5 ottobre 2010, n.
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it
DettagliDICHIARAZIONI D.L. 626/94
Montichiari - DICHIARAZIONI D.L. 626/94 Montichiari - DICHIARAZIONE DI COMPOSIZIONE DEGLI ALLESTIMENTI AI FINI DELLA PREVENZIONE INCENDI L azienda Pad. N. Stand Referente per la sicurezza In ottemperanza
DettagliI.I.S. Marconi-Guarasci Tel. 0984.481317 Fax 0984 38804 98104070788 - UFPA4M - CSIS073004 e - mail csis073004@istruzione.it
I.I.S. Marconi-Guarasci Via degli Stadi, snc 87100 COSENZA Tel. 0984.481317 Fax 0984 38804 Codice Fiscale 98104070788 - Cod. Ufficio Univoco:UFPA4M - Codice Meccanografico CSIS073004 e-mail csis073004@istruzione.it
DettagliVendita di prodotti chimici Sistema di classificazione e etichettatura GHS
Vendita di prodotti chimici Sistema di classificazione e etichettatura GHS Ripercussione del sistema GHS sulle farmacie mercoledì 17 settembre 2014 Bellinzona Fabrizio Guidotti Repubblica e Cantone Ticino
DettagliESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI NEL LICEO Si riportano, quale esempio e non esaustivi,
DettagliUBICAZIONE PERCORSO DI FUGA PUNTO DI RACCOLTA
Circ. n. 438 Al personale docente Al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario Agli alunni Ai componenti delle Commissioni Esami di Stato ISIS Newton Oggetto: variazione del piano delle emergenze
DettagliSegnaletica rischio chimico
Segnaletica rischio chimico Introduzione: La manipolazione delle sostanze chimiche, presuppone pericoli che in alcuni casi possono essere anche gravi; ogni sostanza chimica, ha un diverso rischio proveniente
DettagliDELL'ATTO DI NOTORIETA'
via iscritto in data incaricato dal Sig, in qualità di REDIGE LA SEGUENTE PERIZIA DI ASSEVERAMENTO SULL IMPIANTO ELETTRICO 1 via iscritto al della provincia di al N in data incaricato dal Sig, in qualità
DettagliAgenti chimici: il regolamento CLP
Informazioni sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Gennaio 2013 Pillole di sicurezza A cura del RSPP e dell Unità Organizzativa a Supporto del Servizio di Prevenzione e Protezione
DettagliUfficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare.
Prot.n. 13320 Bologna, 07/10/2015 AVVISO PUBBLICO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PER PERSONALE ATA DESTINATARIO DELL ATTRIBUZIONE DELLE POSIZIONI ECONOMICHE DI
DettagliLe schede di sicurezza dei lubrificanti
Le schede di sicurezza dei lubrificanti Milano, 28 marzo 2014 Lube Day 2014 Simone Margheritis // Selerant Divisione EHS A proposito di Selerant Esperienza ventennale nei software Regulatory e di Product
DettagliCONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 -
INDICE 1. PREMESSA - 3-2. CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96, RICHIESTA DALLA A.S.L./NA 1, DIPARTIMENTO PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE E SANITA PUBBLICA, IN SEDE DI CONFERENZA DEI SERVIZI
DettagliCorso di formazione 15 marzo 2013
Istituto Comprensivo di Ronco Scrivia a.s. 2012/13 Corso di formazione 15 marzo 2013 La sicurezza nei luoghi di lavoro Dirigente Scolastico: dott.silvio Peri RSPP: prof.ssa Perla Ferrari Argomenti del
DettagliLeggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS)
Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS) Come si legge un etichetta L etichetta di un agrofarmaco deriva dalla valutazione di numerosi studi effettuati sul prodotto inerenti aspetti
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER ASPP - RSPP
T E C N O S F E R A sas Management Innovation & Business solutions ConsorzioInteruniversitarioRegionalePugliese CENTRO DI ATENEO DI SERVIZI PER LA QUALITÀ CORSO DI FORMAZIONE PER ASPP - RSPP Premessa Il
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ai sensi del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Azienda: I.I.S. A. GENTILESCHI DI CARRARA via: Sarteschi n. 1 città: Carrara
DettagliCONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014
CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione
DettagliPROGETTO SICUREZZA ISTITUTO COMPRENSIVO OVEST 1
PROGETTO SICUREZZA ISTITUTO COMPRENSIVO OVEST 1 BRESCIA Unità didattica n. 1 LA PROVA D EVACUAZIONE Percorsi d apprendimento A 1A.1 Il percorso d evacuazione 1A.2 I comportamenti corretti 1A.3 La segnaletica
DettagliDOSSIER CORSI DI FORMAZIONE GENNAIO - DICEMBRE 2015
DOSSIER CORSI DI FORMAZIONE GENNAIO - DICEMBRE Formazione sulla sicurezza negli ambienti di lavoro (D.Lgs 81/2008) e s.m.i PRESENTAZIONE Con il presente catalogo intendiamo sintetizzare le principali opportunità
DettagliADDESTRAMENTO ANTINCENDIO. Ing. Andrea Zaratani
ADDESTRAMENTO Ing. Andrea Zaratani DLgs 81/2008 Art.43: designa un numero adeguato di addetti antincendio in base alle caratteristiche aziendali (rischi, dimensione, orari, zone omogenee, ecc) Art.36:
DettagliFormazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37
Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37 AGENFORM Centro di Formazione Professionale Viale Amendola Eboli(SA) Consulente Dott. Ing. Elena Chiappa FORMAZIONE:
Dettagli(Atti legislativi) DIRETTIVE
5.3.2014 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 65/1 I (Atti legislativi) DIRETTIVE DIRETTIVA 2014/27/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 26 febbraio 2014 che modifica le direttive 92/58/CEE,
DettagliLa classificazione dei rifiuti: indicazioni pratiche e novità dal 1 giugno. Luca Spinelli Theolab spa
La classificazione dei rifiuti: indicazioni pratiche e novità dal 1 giugno Luca Spinelli Theolab spa Milano, 15 aprile 2015 Le novità dall Europa I 2 nuovi provvedimenti UE «Regolamento (UE) n. 1357/2014
Dettaglidella SICUREZZA NELLA SCUOLA
Informazione ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, D.M. 382/98, D.M. 363/98 e Circolare Ministero Pubblica Istruzione n. 119 del 29/4/1999 A B C della SICUREZZA NELLA SCUOLA Manuale ad uso dei docenti,
DettagliIstituto Comprensivo Kennedy Ovest 3 Brescia 2015-2016
Brescia 2015-2016 LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE definiscono nel POF le articolazioni del tempo-scuola le Famiglie potranno RICHIEDERE Uno dei modelli a richiesta Tempo 30 ore Tempo Pieno 40 ore Scuola primaria
DettagliCORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA
Informativa del 11/09/2012 CORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA AMBITO SEGNALAZIONE PAG. Sicurezza Corso Addetti Antincendio 2 Sicurezza Corso Aggiornamento Addetti Antincendio 4 Bucciarelli Engineering S.r.l.
DettagliFORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI
PROGRAMMA CORSI: FORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA E AGGIORNAMENTO PER PREPOSTI E PER DIRIGENTI Art. 37 D. Lgs. 81/08
DettagliNorme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa
«Scienza e Tecnica della Prevenzione Incendi» A.A. 2013-2014 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa DPR 151/2011 Regolamento
DettagliParte II specifica Edificio RM022 - Villino A Via degli Apuli, 1-00185 Roma. Il Responsabile dell Uspp Arch. Simonetta Petrone
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art.
DettagliRUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO
RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO QUALIFICA RUOLO FUNZIONI E MANSIONI DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO Definisce gli interventi, le priorità, le necessità finanziarie, riguardo
DettagliPIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE SEDE AMMINISTRATIVA VIALE GRAMSCI FIRENZE
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE SEDE AMMINISTRATIVA VIALE GRAMSCI FIRENZE 1 STRUTTURA SEDE Sede Amministrativa Viale Gramsci,
DettagliLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO LUOGHI DI LAVORO RISCHI SPECIFICI AREE ESTERNE. ASPP Università degli Studi di Catania
Università degli Studi di Catania Area della Prevenzione e della Sicurezza - Servizio Prevenzione e Protezione dai Rischi (SPPR) - LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Perché è importante sensibilizzare i
DettagliDomanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.
Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA
DettagliSino ad oggi occorreva basarsi sulle frasi di rischio R desumibili dalle SDS (Schede di sicurezza) a corredo delle sostanze pericolose.
Franco CIOCE Esperto Qualificato di Radioprotezione - II grado n 1275 dell elenco nazionale Consulente ADR/RID/ADN Trasporto Merci pericolose Tecnico Competente in Acustica Ambientale Membership of Via
DettagliLABORATORI SCOLASTICI E SOSTANZE CHIMICHE
LABORATORI SCOLASTICI E SOSTANZE CHIMICHE Milva Carnevali Bologna 27 maggio 2013 AUSL BOLOGNA Piano Regionale Prevenzione UOCPSAL Attività di vigilanza tutela salute e sicurezza lavoratori scuole DLgs
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO ANNO 2014 PROGRAMMA INTERVENTI PER LA SICUREZZA IN AZIENDA OGGETTO: D. LGS. 81/08 E S.M.I. SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. L impostazione del programma aziendale per
DettagliUrbino Futuro Srl. Centro polifunzionale e nodo di scambio Nuova Porta Santa Lucia. Inquadramento. Introduzione. Descrizione intervento.
Urbino Futuro Srl Centro polifunzionale e nodo di scambio Nuova Porta Santa Lucia INDICE: Inquadramento Introduzione Descrizione intervento Relazione Dati dimensionali Elaborati grafici illustrativi Rendering
DettagliLA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI
LA SICUREZZA ANTINCENDIO LA SICUREZZA ANTINCENDIO NEGLI OSPEDALI dott. ing. Emilio Milano pagina 1 COS E LA PREVENZIONE INCENDI Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139 - Capo III - Art. 13 (S.O.G.U. Serie
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
PREMESSA...3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI...6 NORME DI RIFERIMENTO...7 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 7 NORME RELATIVE
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) RESIDENZA E UFFICI FASCETTI PISA
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) RESIDENZA E UFFICI FASCETTI
DettagliCONSORZIO DI BONIFICA DEL TEVERE E AGRO ROMANO. Servizio di Prevenzione e Protezione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e successive modifiche e integrazioni Rappresentante legale FEDERICA LOPEZ Responsabile del servizio di prevenzione e protezione NICOLA RICCIO Timbro e firma Timbro e firma SCHEDA
DettagliMASSIMO RAMASCO - Sede A.N.CO.R.S. Varese
Il concetto di sicurezza a scuola è quasi sempre associato a situazioni di rischio connesse alla vulnerabilità degli edifici scolastici e alle questioni inerenti la loro sicurezza strutturale, igienica
DettagliSICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO
LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO Il D.lvo 81/2008 e le novità introdotte dagli Accordi Stato-Regione del 21 dicembre 2011 Accordo Stato- Regioni Attuazione delle disposizioni del
DettagliGli accordi definiscono la durata, i contenuti e le modalità della formazione da svolgere.
Torino, 24 gennaio 2012 Oggetto: Accordo Stato Regioni per la formazione dei lavoratori ai sensi dell articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n*81 NOTA INFORMATIVA Dopo quasi tre anni
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)
All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO
DettagliCapitolo 5 AULE DIDATTICHE, UFFICI ED AMBIENTI DIVERSI
Capitolo 5 AULE DIDATTICHE, UFFICI ED AMBIENTI DIVERSI 5.1. Ambienti didattici 5.2. Aree per attività fisiche 5.3. Laboratori 5.4. Uffici Capitolo 5 - Rev. 02 26/09/2014 - pag. 1 di 5 5.1. AMBIENTI DIDATTICI
DettagliPIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5)
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (ai sensi del D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) Il presente documento è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi di cui all art.
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO PAVONE CANAVESE Via Vignale n. 2 Pavone Canavese (TO)
ISTITUTO COMPRENSIVO PAVONE CANAVESE Via Vignale n. 2 Pavone Canavese (TO) FORMAZIONE DEI LAVORATORI (Art. 37, D.Lgs. 81/2008 Accordo STATO-REGIONI del 21/12/2011) Procedure esodo e incendi, gestione delle
DettagliRELAZIONE TECNICA INQUADRAMENTO GENERALE
Permesso di costruire Centro-Video-Gioco-Sport FABBRICATO: COMMERCIALE-DIREZIONALE RELAZIONE TECNICA INQUADRAMENTO GENERALE Il fabbricato oggetto dell attuale presentazione per il rilascio del permesso
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF).
PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF). Adempimenti di cui al DPR 80/2013 e alla Legge 107/205. Come è noto i documenti che dovranno essere predisposti
DettagliRegolamento CLP e la Scheda di Dati di Sicurezza
Dipinto inizio 900 artista sconosciuto Regolamento CLP e la Scheda di Dati di Sicurezza Seminario regionale Firenze venerdì 9 novembre 2012 1 NORMATIVA SPECIFICA D.Lgs.194/95 che recepiva la direttiva
DettagliNorme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
Dettagli* RISCHIO CHIMICO alcune definizioni
* * RISCHIO CHIMICO alcune definizioni Ai sensi dell art. 222 del D.Lgs. 81/08 e smi si intendono per agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato
DettagliIL RETTORE. la Legge 11.11.1975 n. 584: Divieto di fumare in determinati locali e su mezzi di trasporto pubblico;
DA/1 IL RETTORE VISTI la Legge 11.11.1975 n. 584: Divieto di fumare in determinati locali e su mezzi di trasporto pubblico; la Legge 24.11.1981 n. 689 e successive modifiche ed integrazioni: Modifiche
DettagliPIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA LASCHI AREZZO
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA LASCHI AREZZO 1 STRUTTURA SEDE RESIDENZA LASCHI (AREZZO) Via G. Laschi, 24 AREZZO
DettagliSpett.le. Alla c.se attenzione Sig. Andrea Schiavon
Spett.le S. & G. s.n.c di Schiavon Andrea & Gatta Rocco Indirizzo C.so Duca degli Abruzzi, 2 10128 - Torino (TO) Alla c.se attenzione Sig. Andrea Schiavon Sig. Rocco Gatta Oggetto: relazione di sopralluogo
DettagliProgetto di sviluppo delle residenze dell Università di Milano-Bicocca. Milano - Monza - Cinisello Balsamo
Progetto di sviluppo delle residenze dell Università di Milano-Bicocca Milano - Monza - Cinisello Balsamo Residenza Universitaria denominata U10.2 Piazza dell Ateneo Nuovo, 2 Milano Superficie totale Alloggi
DettagliSalute e Sicurezza. Luoghi di Lavoro C O R S I D I FORMAZIONE ANNO 2015. nei
C O R S I D I FORMAZIONE ANNO 2015 Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Catalogo n. 5-1 semestre 2015 LAVORATORI LAVORATORI NEOASSUNTI O SENZA FORMAZIONE FORMAZIONE DI BASE AZIENDA A RISCHIO BASSO (Uffici)
DettagliSISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE
SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE Gestione Agenti chimici Stabilisce le modalità di controllo dell introduzione e della presenza degli agenti chimici pericolosi assicurando che
DettagliIL SOTTOSCRITTO Iscritto all albo della. Legale rappresentante della società Studio: Comune di C.A.P. Provincia. Indirizzo N
Spazio per la vidimazione da parte del SUAP ALLEGATO A-5 Dichiarazione di conformità dell impianto alle vigenti norme CONFORMITA ALLE NORME IN MATERIA DI REQUISITI STRUTTURALI, TECNOLOGICI E ORGANIZZATIVI
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL VERBALE RELATIVO ALLE PROVE DI EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA INCENDIO ESEGUITE SUI PLESSI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL VERBALE RELATIVO ALLE PROVE DI EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA INCENDIO ESEGUITE SUI PLESSI ai sensi del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. e del D.M. 26-08-1992 Il giorno 16
DettagliLegenda relativa alle frasi di Rischio e ai Simboli presenti su etichette e schede di sicurezza
Legenda relativa alle frasi di Rischio e ai Simboli presenti su etichette e schede di sicurezza Normativa di riferimento: Classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze pericolose - Ministero
Dettagliinstallati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo
DECRETO MINISTERIALE 15 marzo 2005 Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema
DettagliImpianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti e dispositivi di protezione antincendio
Impianti Meccanici 1 Danni provocati dagli incendi negli stabilimenti : - diretti : distruzione di macchinari, impianti, merci. - indiretti : mancata produzione Mezzi di prevenzione e Provvedimenti di
DettagliRISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA
RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA Unità didattica 3 CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI RISCHIO CHIMICO IL RISCHIO ESISTE LADDOVE CI SIA UNA ESPOSIZIONE AD UN QUALUNQUE AGENTE CHIMICO.
DettagliLe schede dei dati di sicurezza secondo REACH e CLP. Dott.ssa Cristina Bancomina - S.C. Igiene Sanità Pubblica
Le schede dei dati di sicurezza secondo REACH e CLP Dott.ssa Cristina Bancomina - S.C. Igiene Sanità Pubblica Schede di sicurezza - normativa La Dir. 67/548/CEE e la Dir. 1999/45/CE hanno stabilito l obbligo
DettagliCorso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Regolamento CPL UTILIZZATORI PROFESSIONALI RIVENDITORI
Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Regolamento CPL UTILIZZATORI PROFESSIONALI RIVENDITORI Cos è il regolamento CLP e perché è stato definito? Sistema mondiale armonizzato di classificazione
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO GIOVANNI PAOLO II VIA TRAPANI C/DA RANNA - MARSALA. Oggetto:
ISTITUTO COMPRENSIVO GIOVANNI PAOLO II VIA TRAPANI C/DA RANNA - MARSALA Oggetto: DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI D INCENDIO D. LEG. 9/04/2008 SCUOLA MEDIA RANNA VIA TRAPANI C/DA RANNA - MARSALA ANNO
Dettaglib) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per
DettagliOGGETTO: Adozioni libri di testo per l a.s. 2014 /2015. Indicazioni operative e calendario dipartimenti disciplinari e consigli di classe
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO "Blaise Pascal" P.le Macrelli, 100-47521 Cesena (FC) Tel. +39 054722792 Fax +39 054724141 Cod.fisc. 81008100406 - Cod.Mecc. FOTF010008 www.ittcesena.gov.it fotf010008@istruzione.it
Dettagli