Tratto da La mia esperienza di ascolto nel volontariato: il counseling al telefono di Costanza T.
|
|
- Gennaro Pappalardo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Tratto da La mia esperienza di ascolto nel volontariato: il counseling al telefono di Costanza T. IL VOLONTARIATO, UN CAMPO D AZIONE. La struttura e il servizio Tra il primo e secondo anno del mio corso di counseling sentivo la necessità di mettermi alla prova, di vivere in prima persona l insieme delle trasformazioni spirituali che l incontro con i principi rogersiani aveva avviato nella mia vita. Un giorno, verso sera, mentre tornavo a casa dall ufficio in cui lavoravo in quel periodo, mi trovavo in un vagone della linea metropolitana gialla di Milano quando scorgevo nei cartelloni pubblicitari posti in alto l inserzione di un Associazione di Volontariato di nome ARAS Onlus, la quale recava le parole di LIBERO SFOGO, GLI ANGELI RESTANO IN ASCOLTO, invitando chiunque avesse avuto bisogno di parlare di un proprio problema a mettersi in contatto telefonico, offrendosi disponibilità all ascolto nella più completa libertà. La pubblicità invitava inoltre a contattare l associazione anche nel caso in cui si avesse avuto interesse a proporsi presso di essa come volontari. Mi sentivo subito toccata dalla disponibilità che conteneva quell annuncio, perché anche se mi trovavo in un periodo positivo della vita, sapevo purtroppo per mia esperienza quanto a volte fosse orribile non essere ascoltati veramente o non sentirsi compresi da nessuno. Mi sentivo così attratta e chiamata da quella pubblicità, percependo che quell associazione sarebbe stata per me un luogo di nuove esplorazioni, di ricerca interiore, di scoperta, di crescita personale. Scrissi quindi il numero in un bigliettino, e a distanza di qualche mese telefonai alla signora Marinella Gandossi che ne è stata fondatrice e ne è ancora Presidente, e le espressi il mio interesse di fare un esperienza come volontaria presso la sua Associazione. Ne seguì un colloquio preliminare di motivazione, un corso di formazione durato una decina di incontri, una valutazione finale sull attitudine. Ci fu poi la consegna simbolica delle chiavi della sede in cui si andava a operare, e dopo un breve periodo di affiancamento con un volontario già esperto nella gestione dell utenza, avveniva l esordio nell autonomia. Aras è un associazione Onlus nata nel 2005, apolitica e laica, iscritta nella Sezione Provinciale di Milano del Registro regionale generale del volontariato, e fornisce servizi gratuiti di relazione e di aiuto, di ascolto telefonico, di counseling e di supporto psicologico alle persone in difficoltà. La sede dell Associazione in cui si svolgevano le attività di ascolto degli utenti che telefonavano, si trovava in un appartamento molto grande, fatto di
2 stanze munite di uno o più telefoni, oltre che di una segreteria telefonica sempre attiva. In esso i volontari operavano da soli o in coppie, su turni di tre ore che si susseguivano durante la giornata, dal lunedì mattina alla domenica sera di ogni settimana, continuamente, per tutto l anno. Mi sentivo contenta e soddisfatta per l opportunità che avevo incontrato: avevo ricevuto la fiducia da parte di un ambiente che sentivo sereno e positivo, dove fare qualcosa di utile per sé e per gli altri era anche un esperienza collettiva condivisa da tutti i partecipanti. Il gruppo dei volontari era costituito da persone di età, esperienze di vita, professionalità e provenienze diverse, ma le accomunava tutte il desiderio di essere utili ad altri. Per diventare volontari bisognava necessariamente aver frequentato il corso di formazione organizzato per gli aspiranti dall Associazione. Era ovvio che nella consapevolezza delle responsabilità che si andavano ad assumere nei confronti dei destinatari del proprio intervento, dovesse sussistere l opportunità di una formazione seria e costante. La decina di incontri nella quale consisteva, erano diretti da specialisti della relazione di aiuto, ossia da psicoterapeuti invitati per l occasione, o da lezioni anche sfondo esperienziale tenute dai volontari già più esperti e competenti. Frequentare il corso è stata un esperienza fondamentale per una serie di motivi: innanzitutto è stato necessario per iniziare, entrando nello spirito individuale e collettivo di quel particolare tipo di volontariato. Durante il corso ci si doveva infatti predisporre a comprendere modalità corrette di ascolto e di gestione delle situazioni che si sarebbero incontrate, affrontando in special modo i temi che si legavano alle casistiche dall impatto emotivo più elevato, inquietante e complesso, per es. situazioni di grave urgenza o di minaccia suicidaria. Anche se non venivano richieste preparazioni professionali specifiche, per essere volontari si doveva entrare nella consapevolezza di quelli che potevano rivelarsi i propri limiti e i propri blocchi nell ascolto degli utenti possibili. Durante l attività potevano infatti emergere diverse tipologie di problematiche di disagio o di comportamento socialmente deviante, e per sviluppare attitudine nell ascolto empatico e non giudicante della diversità dell altro, si doveva prendere innanzitutto coscienza con la necessità di conoscere se stessi, il modo nel quale certe tematiche in se sarebbero risuonate. Ci si doveva rendere consapevoli il più possibile della possibilità che le esperienze narrate dagli altri potessero suscitare in noi emozioni legate a propri vissuti dolorosi non sufficientemente elaborati per poter restituire all altro una risposta di ascolto positiva, ossia rispettosa ed accettante. Dovevamo verificare ed ammettere con onestà a noi stessi dove e come l esperienza dell altro potesse finire col trascinarci in emozioni difficili da contenere e da gestire in noi stessi, in quanto potevano scoprirsi problemi non risolti anche per noi. L abilità al colloquio, seppur qualità innata in chiunque, doveva 2
3 essere quindi attivata e affinata in un cammino serio di acquisizione di informazioni, condivisione di esperienze con altri volontari, riflettendo sia sulle problematiche che sulle delusioni che si sarebbero potute incontrare. Gli incontri dovevano infatti essere rivelatori delle proprie capacità ma anche dei propri limiti. Per tutti questi motivi, l Associazione Aras dedicava sempre molta cura nella formazione dei nuovi volontari, ogni qual volta si accingeva a preparare corsi nuovi, contando all oggi circa settantacinque operatori attivi. Aggregare, stimolare e rendere più facile la comunicazione fra i volontari, sia in formazione che già operativi, veniva infatti considerato dall Associazione come la miglior garanzia per creare scambi di conoscenze, notizie, opinioni, argomenti, vissuti ed esperienze. A questo stesso scopo, infatti, con la frequenza di una volta al mese tutti i volontari erano tenuti a riunirsi durante l anno presso l Associazione, al fine di svolgere momenti di comune condivisione sulle necessità o sulle difficoltà specifiche incontrate durante il servizio. I propri punti di vista venivano espressi, raccolti, confrontati ed elaborati dagli altri volontari o dai più esperti, costituendo un attività di formazione permanente indispensabile per la buona prosecuzione della propria opera. Di fatto, data l importanza che rivestiva, questa formazione non veniva indicata dall Associazione ai volontari come un attività da svolgersi facoltativamente, bensì come un obbligo e una necessità per far parte del gruppo, quindi da svolgersi in modo costante. Nell Associazione la socialità fra volontari era inoltre stimolata anche da momenti di convivialità, ossia da alcune cene e da feste che venivano organizzate regolarmente in certi particolari momenti dell anno, per esempio all inizio di ogni estate, o nel periodo natalizio. Oltre all ascolto al telefono, l Associazione si interessava poi di organizzare, ma in modo meno strutturato, anche visite a domicilio di anziani che ne avessero fatto espressa richiesta. Durante l anno ricordo che era divenuto un appuntamento costante anche una consueta cena con quegli anziani che venivano seguiti sistematicamente dall Associazione. Tra l utenza conosciuta dal servizio di volontariato, la parte più significativa era infatti costituita da anziani, molti dei quali conoscevano Aras per indicazione ricevuta da Assistenti sociali operanti presso il Comune di Milano, o da altre Associazioni di volontariato, come ad esempio l Associazione Seneca, che si rivolgeva prettamente all aiuto degli anziani bisognosi o in difficoltà della città. Alcuni di questi anziani che chiamavano, a volte chiedevano anche di essere richiamati in determinati momenti della giornata o della settimana. La continuità di questo nostro ricordarsi di loro, veniva a costituire un momento importante nel loro quotidiano, divenuto spesso monotono, povero di stimoli, solitario. 3
4 Molti altri utenti conoscevano invece Aras anche attraverso canali pubblicitari di diffusione radiofonica o televisiva che venivano offerti gratuitamente all Associazione da alcune società mediatiche per alcuni giorni dell anno a scopo di beneficenza. Nei momenti di pubblicità mediatica, il traffico dell utenza si faceva molto più intenso, fino a tornare al suo consueto target col cessare del picco. Tra i volontari, c era infatti sempre qualcuno che lavorava per Mediaset, Microsoft, in radio, nel settore editoriale o pubblicitario, e benché per diventare volontari dell Associazione non servissero e non fossero mai state richieste abilità o professionalità specifiche in alcun settore, chiunque di noi si trovasse in una condizione personale o di lavoro che potesse facilitare l Associazione nella propria capacità di comunicazione al pubblico di ciò che era il suo servizio, ben si rendeva disponibile a farlo, e così accadeva. Tra le attività espletate, Aras offriva anche a chi ne avesse fatto richiesta dei cicli di colloqui di counseling. Tra i volontari c era infatti chi si era diplomato in counseling ed apportava all attività del suo volontariato anche questo valore aggiunto di professionalità. Casualità aveva voluto poi che scoprissi che alcuni counselor che erano presenti fra i volontari dell Associazione, si erano formati proprio presso i corsi Siab che anch io stavo frequentando come allieva. Ero davvero divertita nello scoprire che in quella stessa Associazione di volontariato casualmente avessi incontrato persone che provenivano dalle mie stesse esperienze di formazione nella relazione d aiuto. Oltre agli anziani, ogni giorno chiamavano con il bisogno di essere ascoltate molte altre persone, di sesso ed età diversi. Tanti erano anche i giovani. La sofferenza incontrata in Aras ricordo che era però spesso colorata al femminile. Alcune donne erano conosciute da lunga data dall Associazione, e venivano seguite telefonicamente anche per molto tempo, se non da anni. In Sede erano ben organizzati sia la coesione tra i membri che il coordinamento delle funzioni. Aras era in contatto continuo anche con altre istituzioni, come ad esempio gli assistenti sociali che seguivano alcune persone cui si telefonava regolarmente, con continuità. Presso di essa si poteva poi reperire sopra ad alcuni mobili posti all ingresso materiale informativo pertinente a varie utilità, come ad esempio l esistenza di corsi o di servizi presenti in città. A volte, come accade in tutti i gruppi, l incontro tra le diverse sensibilità dei volontari non sempre faceva emergere i migliori sentimenti del nostro essere, e accadeva qualche litigio dovuto per lo più ad antipatie epidermiche, incomprensioni o rivalità. Eppure anche questi momenti diventavano un occasione di crescita per tutti, perché finivano col risolversi in una prospettiva di evoluzione, nell imparare a stare nelle proprie posizioni senza però distruggere quelle dell altro, non nella chiusura del conflitto. In Aras, per agire nella disponibilità all accoglienza della diversità portata dall utenza, ma anche da ogni volontario con cui si collaborava, o da chiunque altro si 4
5 incontrasse, dovevamo come volontari imparare a superare le nostre individualità. Si doveva sempre operare per la condivisione e l armonia con tutti. Una volta ricordo che, con la saggezza e le buone maniere che la contraddistinguevano sempre, la nostra Presidente aveva dovuto intervenire in una situazione allo scopo di calmare gli animi e fare da moderatore, perchè ci invitava sempre alla costruttività. E intervenne con un monito ironico, dicendo: Ragazzi! Ricordate che siamo Angeli!. Se penso ad una vera signora, ricordo lei. La mia esperienza in Aras si è conclusa quando sono rimasta in gravidanza. Per gli impegni legati alla mia maternità, ho dovuto malincuore dimettermi dal servizio e cessare l attività. Essendomi dedicata con cura per il tempo in cui sono stata presente, l Associazione so però che conserva un ricordo positivo di me, e nel momento in cui volessi tornare ad essere una volontaria attiva, la porta per me è sempre aperta. Il tempo trascorso in Aras lo porterò sempre nel cuore. ESPERIENZE SIGNIFICATIVE Quando una persona in relazione a determinati vissuti perde il contato con il sentimento dei propri reali e autentici bisogni, o con la percezione delle proprie vere emozioni e dei sentimenti, può accadere che perda la naturale e spontanea capacità di entrare in rapporto diretto con la propria esperienza, ossia con ciò che essa realmente senta e pensi. Facilmente diviene allora vittima dell incertezza, del dubbio, della sfiducia, della confusione, e quando non trovi attorno a se la comprensione e l attenzione che le sarebbero di aiuto, può accadere che si deteriori la sua capacità di attivare in sé le risorse che le permetterebbero di fare la necessaria chiarezza sulla situazione che causa il suo disagio. L impossibilità di esprimere, di rendere libere le proprie energie mentali ed emotive, l impossibilità di un ascolto, di una comprensione e di un accettazione da parte dell ambiente in cui una persona si trovi, possono infatti condurla alla perdita di speranza e di fiducia sia nella propria capacità di risolvere i propri problemi che nel mondo in cui si vive. E così che si entra nella spirale della mancanza di comunicazione con gli latri e nella solitudine. Cessa la fiducia negli interlocutori presenti nel proprio mondo, e la qualità della vita si impoverisce di relazioni significative. E quindi per sopperire a quest assenza di comunicazione che l esistenza ponti si rende allora necessaria, ossia di strutture in cui si possa facilmente avvicinare chi sia disponibile ad offrire un dialogo che interrompa il vuoto relazionale, la marginalità in cui ci si trovi. Il contatto con persone che siano in grado di addentrarsi nell isolamento emotivo se non fisico 5
6 dell altro, diventa così un opportunità fondamentale per chi si trova chiuso nella propria condizione di disagio. Servono persone capaci di riconoscere chi sia diverso da se come parte di un tutto cui tutti si appartiene, e che si pongano in opposizione alle situazioni che potrebbero diventare tragiche o irrecuperabili. Nell Associazione Aras, l intento di costituire un punto di riferimento e un collante psicologico per chi telefonava, veniva realizzato dall assetto della propria struttura di ascolto, che riusciva a raccogliere la voce di tanti che quotidianamente avevano bisogno di parlare per i più diversi motivi. C era chi si trovava in uno stato emotivo di assoluta e urgente necessità di comunicare con qualcuno, o chi chiamava solo per risolvere uno stato di confusione per problemi occasionali o determinati. Chi viveva invece stati di solitudine continui e generalizzati, o chi cercava conforto o consiglio per angosce o difficoltà momentanee dovute a situazioni di lavoro, abitudini, malattie, incidenti, relazioni, figli, coniugi, ex coniugi, amicizie varie. Tutti cercavano uno spazio di comprensione che sentissero fiducioso, sicuro, neutrale, e uno solo era il motivo che li accomunava tutti: il bisogno di essere ascoltati da un altro essere umano come loro. Per me è stato un momento felice quando ho deciso di attivarmi nel volontariato per aiutare per un po di tempo qualcuno nella direzione della soddisfazione di questo bisogno. Un bisogno umano, semplice, elementare, quasi ovvio per il modo in cui è connaturato all esistenza, ma per alcuni a volte difficile da vivere, inaccessibile, negato, proibito, escluso dal campo della sua possibile esperienza. Purtroppo la vita oggi è per tanti così, nella quotidianità di ogni giorno. Tra gli incontri al telefono che ho avuto durante l attività di volontariato svolta in Associazione Aras, ci sono casi che ricordo con una leggera allegria, perché le telefonate si concludevano con un saluto piacevole, con sentimenti positivi di speranza e serenità.. Ma altri li rammento invece con un certo dolore. C erano gli anziani soli, uomini e donne, ed erano tantissimi. C era chi si sentiva sempre abbandonato, a prescindere da ciò che avesse o non avesse attorno a se, incapace di sentire qualcosa di diverso dal vuoto. C erano ragazzi giovani, vittime di dipendenza affettiva, devianza sessuale, abuso di alcool. Altri avevano vissuto molti anni della loro vita in strutture di comunità, alloggi per senza tetto, ospedali psichiatrici, ed erano persone senza tante gioie. C erano poi tante donne che avevano subito abusi, violenze. E così seguivano tutti questi uomini e queste donne certi giorni a telefonare, uno dopo l altro, come una sfilata di ombre. E io cercavo di ascoltarli tenendo vivo lo spirito e la speranza 6
7 insita nei principi rogersiani. In alto il più possibile, per i drammi che sentivo. E per non deprimermi con loro. Se penso a una di queste persone, un esperienza di ascolto che per me è stata particolarmente significativa sia dal punto di vista umano che tecnico, circa l approccio rogersiano che ho usato nel gestire il contatto e sintonizzarmi nell ascolto, tra le tante voci che potrei ricordare penso innanzitutto ad una ragazza che chiamerò Carla. Quando la penso, ricordo ancora la sua persona con grande commozione, anche perché, credo, il suo dolore per tanti aspetti può rispecchiare e contiene quello di tutti. Questa ragazza aveva circa trenta anni. Quando chiamava in Aras, chiedeva regolarmente sempre di parlare solo con due specifici volontari che erano entrambi maschi, o con una precisa volontaria. Se non trovava loro a risponderle al telefono, cominciava a svalutare immediatamente chi aveva incontrato, sminuendo chi le dava ascolto e dicendo che tanto non avremmo capito niente di lei. Quando la incontrai per la prima volta al telefono, sentendo che non ero uno dei suoi affezionati, subito riattaccò la conversazione. Ricordo di essermi sentita un po rattristata da quel suo rifiuto. Percepivo che era una persona interessante, e con lei volevo avere un dialogo prima o poi. Una delle volta successive, riuscii a fermarla prendendola forse di sorpresa, e le dissi: scusa, ma non avresti niente di cui parlare con una volontaria come me? Riuscii allora ad agganciare il suo interesse, ma successivamente, poco dopo iniziava ad esprimere la costante spirale di rabbia che era solita mettere in atto con gli altri volontari di cui si fidava. Ce l aveva contro lo stato, la politica e i politici, la società tutta, il sistema, l ipocrisia, le contraddizioni sociali. Con le sue parole riusciva a demolire regolarmente ogni cosa, inclusi i volontari che cercavano di darsi da fare. Riusciva a vedere nel mondo solo il suo male, e con lei non era certo facile comunicare. Distruggeva tutto e tutti, non poteva lasciare spazi minimi di speranza su nulla e nessuno. Aveva un intelligenza lucida, attenta, e le sue ferree analisi erano implacabili e spietate. Nella sua logica espositiva era realistica, profonda, coerente, articolata, era contraddirla impossibile. Cosa dire a una persona così? Non accettava alcun limite, alcuno stimolo, nessun ragionamento a contrario, nemmeno accettava di ricevere un confine temporale alla durata della telefonata. Le sue telefonate, infatti, erano sempre lunghissime, e non permetteva che in questo le si desse lei confini, contrariamente ad ogni indicazione impartita dall Associazione. A noi operatori era infatti sconsigliato di rimanere al telefono più di mezz ora con ogni utente. Le sue telefonate finivano invece per durare quasi sempre più di un ora, e se si cercava di spiegarle che era corretto salutarsi e riprendere la conversazione un altra volta, lo assumeva come pretesto per riattivare la sua sfiducia nel prossimo e la sua rabbia furiosa. Non si poteva negare che il suo atteggiamento suscitasse in noi volontari anche molto fastidio e ulteriori risposte di rifiuto e di 7
8 rabbia. Aveva avuto un esistenza contrassegnata da episodi familiari drammatici. Aveva vissuto abusi, abbandono, mancanza di amore. Come dirle nell insieme delle conversazioni di cercare di guardare in altre direzioni che non fossero solo quelle dei suoi brutti ricordi? Come favorirla nel cercare di sviluppare anche un piacere di vivere, se la sua esperienza aveva sempre negato tutto questo? Dove trovare un punto da cui far partire la sua speranza in un esistenza più positiva? Che tipo di ascolto offrirle? Non potevo invitarla a vedere nient altro di diverso dal male che aveva conosciuto. Non potevo salvarla dal suo turbine di dolore in alcun modo, e capivo che in realtà non potevo fare davvero niente per lei, se non accettare la sua rabbia e la sua disperazione. Non era facile però, quando parlava, trascinava tutto nello sconforto profondo. Non ero neanche più intelligente o più arguta di lei, non se ne faceva nulla dell esperienza degli altri, non potevo riempire il suo vuoto, e non potevo rendermi utile in nessun modo. Personalmente, sono riuscita a portare avanti un dialogo con lei, solo quando ho sviluppato uno spirito di totale rinuncia a ogni aspettativa nei suoi confronti. Dovevo capire e accettare che in realtà non potevo fare nulla che la facesse sentire più serena, e quindi non dovevo attendermi che migliorasse. Ho capito che se volevo aiutarla anche solo un po, se davvero volevo salvarla un po dalla sua distruttività e dalla sua infelicità, potevo solo farle arrivare, mediante la mia mera paziente presenza, il messaggio che anch io esistevo, oltre alla sua furia, e che in quel momento c era qualcuno li, proprio per lei, che poteva ascoltare una persona così tanto arrabbiata come lei era,con i suoi sfoghi, e che non era sola nel farlo. Punto e basta. Quando telefonava, imparavo ad attendere che spremesse la sua rabbia, dandole tutto il tempo per farlo, anche se per non sentire io tutto quel suo dolore, avrei voluto darle subito dei consigli che più razionalmente la aiutassero a relativizzare quello che le era accaduto. Ma in quel modo avrei negato la verità del suo vissuto, ossia la realtà della sua sofferenza personale, generalizzandola ed appiattendola in un esperienza comune. E così, piano piano, quando di volta in volta chiamava, anche se non mi cercava mai in particolare modo chiedendo a chi le rispondesse se ci fossi io a fare un turno in sede, aveva però cessato di rifiutare la possibilità di parlare anche con me. Se ero io a risponderle, fin da subito non chiedeva più di parlare con i soli tre volontari di cui si fidava. Ero entrata anch io nel suo mondo, e riusciva a stare e a farsi ascoltare anche da me, calmandosi un po dopo gli sfoghi, prima di risentirla una nuova volta, nuovamente in preda ad un latra crisi e ad un altra furia. Entrando in relazione con Carla, con le sue grosse problematiche emotive che non erano facili da ascoltare, restava per forza un senso di disgrazia, di isolamento, di inutilità. Non riusciva a scoprire dentro di sé alcuna soddisfacente strada per accedere alla fiducia nelle sue risorse e nel mondo, e parlare con lei non dava certo immediate soddisfazioni. L unica gratificazione che si 8
9 poteva provare, era quella di aver cercato di essere umili nel capire i suoi problemi, di averla accettata per come era, di averla rispettata. Con lei diventava subito evidente cosa non dovesse essere il volontariato, ossia quello che in realtà non è. Non poteva essere un mezzo per sentirsi necessari nella condizione di bisogno dell altro, o per esercitare su di esso un proprio senso di efficacia o di potere. Non era un occasione per dare prescrizioni sul modo di comportarsi, sulle scelte che l altro avrebbe dovuto fare per se stesso, secondo la propria visione delle cose, secondo il modo in cui si riteneva che si dovessero fare, o sul come dovessero andare a finire. Non era un modo per confermare in positivo l immagine di se, che facesse sentire per sentirsi bravi, efficaci, buoni, utili, o più capaci degli specialisti che avrebbero dovuto tenerla in carico. Non faceva sentire indispensabili per il bene dell altro. Con lei non si poteva avere alcun piacere nella relazione. Secondo la mia personale esperienza, credo che il vero volontariato sia in realtà un gesto che debba essere sempre solo fine a se stesso. Un donare per il piacere di restituire al mondo un po della vita che si ha ricevuto. Infatti, in casi difficili come l ascolto di Carla, può essere vissuto con soddisfazione solo se si entra in questo spirito. CONCLUSIONI La scelta di immettermi nell esperienza del volontariato che ho svolto, per me è stata un iniziativa senz altro attualizzante, nel termine concepito da Rogers. Ho ascoltato innanzitutto un bisogno di farne la semplice esperienza, al di là e prima di ogni altro scopo. Mi sono avventurata nell esplorazione di capacità e risorse, apprendendo modalità di essere e di leggere gli accadimenti della vita che mi hanno resa più consapevole dei problemi dell esistenza, e delle modalità adatte per risolverli. Ho scoperto che le mie paure, i miei sentimenti e i miei bisogni assomigliano più di quanto immaginavo a quelli degli altri, ed ho imparato che siamo tutti dotati di risorse, potendo ognuno di noi provare sempre a riattivarle. Ho acquisito maggior capacità di entrare in contatto emotivo con me stessa e con gli altri, sviluppando più semplicità e immediatezza nel dare ascolto e spazio ai miei sentimenti e ai messaggi che mi portano. Sento una libertà più ampia, e percepisco un senso generale di maggior fiducia, riuscendo a dare più valore alla mia esperienza di vita, nel bene e nel male. Il volontariato è un esperienza che consiglio a tutti. 9
10 A conclusione di questo mio percorso triennale in counseling, altra esperienza che è stata attualizzante nella mia vita, posso inoltre dire di sentirmi adesso una persona meno giudicante, più disponibile, tollerante, più cosciente di quanto ogni essere umano sia limitato, con il compito di dover crescere e di maturare per diventare semplicemente ciò che è. Una fatica comune a tanti. E in omaggio alla mia personale assunzione di responsabilità nel voler crescere, quest anno dedico questa tesina a tutte le persone che mi hanno permesso di migliorare, ma anche a me stessa! La vita a volte mi ha tenuta lontana dal vero ascolto dei miei bisogni, dei miei sentimenti. A fronte di ciò, le esperienze di cui ho parlato sono state un dono che questa volta ho fatto solo a me stessa. Resto quindi grata a tutto ciò che ho vissuto, incluso questo compito finale, perché ne ho tratto un nutrimento reale, non fittizio, ingannevole, apparente. Mi sono immessa in un teatro dell anima in cui ho sentito che le tante parti di sé di coloro che in tali esperienze ho incontrato, volontari, utenti, docenti del corso di counseling, compagni di viaggio, mi hanno resa protagonista di un movimento interiore che ha offerto al mio cuore l occasione di un balzo in avanti, di una maggior apertura verso la vita cui ora sento di appartenere in una dimensione di me più ricca, armoniosa, rappacificata, amorevole, sperante. 10
Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA
Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste
DettagliQUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).
QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire
DettagliI colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.
I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliLa felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.
Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se
DettagliYouLove Educazione sessuale 2.0
YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in
DettagliUN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.
UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ. Relatore: Martina Tarlazzi Make your smile up LA NASCITA DEL
DettagliFORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari
FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari Cosa è il BULLISMO Il termine bullismo è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno
DettagliAzienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014. Dott.ssa Francesca Alfonsi
Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014 Dott.ssa Francesca Alfonsi La donazione di organi da vivente permette di donare un rene e parte di fegato. Secondo la legge il donatore
DettagliPROGETTO: TEATRO FORUM
24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per
DettagliGabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva
Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva di Elisa Guccione - 13, ott, 2015 http://www.siciliajournal.it/gabriella-saitta-formare-professionisti-ed-artisti-nutrendo-lanima-con-energiapositiva/
DettagliCampo d esperienza: IL SE E L ALTRO
Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato
Dettaglicentro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.
centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliLe funzioni educative del consultorio familiare
Le funzioni educative del consultorio familiare Consultori familiari Legge quadro n. 405/1975: ai consultori è affidata la funzione di aiutare la famiglia ad affrontare nel modo migliore i propri stadi
DettagliLA RETE LOCALE PER LE VITTIME DI VIOLENZA
LA RETE LOCALE PER LE VITTIME DI VIOLENZA Relatrice dott.ssa M.Milano Vicepresidente Me.Dea Associazione di Promozione Sociale di Contrasto alla Violenza Contro la Donna ME.DEA UN TASSELLO DELLA RETE Ogni
DettagliProcessi di comunicazione scuola-famiglia
Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:
DettagliEDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014
questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano
DettagliCasa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS)
Casa di cura e di riposo per anziani di Gundeldingen, Basilea (BS) Werner Wassermann, datore di lavoro La signora L. lavora da noi da tanto tempo. È stata capo reparto e noi, ma anche gli altri collaboratori
DettagliLa gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo
La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre
DettagliCome fare una scelta?
Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo
DettagliCONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).
CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). HEY! SONO QUI! (Ovvero come cerco l attenzione). Farsi notare su internet può essere il tuo modo di esprimerti. Essere apprezzati dagli altri è così
DettagliAzione Chiave 1 S.V.E. Servizio Volontario Europeo
Azione Chiave 1 S.V.E. Servizio Volontario Europeo COS E SVE Un «servizio di apprendimento» che offre ai giovani la possibilità di impegnarsi nel volontariato e, allo stesso tempo, di acquisire nuove competenze
Dettagli20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL
20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte
DettagliAssociazione AMA BERGAMO Metodologia dell auto mutuo aiuto Come funziona un gruppo Risorse e difficoltà Dr.ssa Bruna Allievi Treviglio 28 marzo 2015 I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO Obiettivi 1. Sviluppo di
DettagliMario Basile. I Veri valori della vita
I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso
DettagliEDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA
EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?
DettagliLA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE
Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una
DettagliCaritas Diocesana Vicentina LUTTO, SOLITUDINE ED ESPERIENZA DEL LIMITE A cura di Viviana Casarotto Conoscere la morte e prepararsi a morire, vuol dire conoscere la vita e imparare a vivere. Frank Ostaseski
DettagliLa nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone.
La nuova adozione a distanza della Scuola Secondaria di Primo Grado di Merone. Riflessione sull Associazione S.O.S. INDIA CHIAMA L' India è un' enorme nazione, suddivisa in tante regioni (circa 22) ed
DettagliAlessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma
Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE
DettagliPROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15
Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende
DettagliRapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011
Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011 Presentazione Si presenta l indagine qualitativa, effettuata con interviste, nel mese di luglio
DettagliCosa ci può stimolare nel lavoro?
a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa
DettagliL importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014
L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 Partendo da lontano: appunti di viaggio di Beatrice Vitali Berlino è così: c è sempre qualcuno scalzo c
DettagliRiflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio
Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio L incontro con padre Fabrizio è stato molto importante per capire che noi siamo fortunatissimi rispetto a tante altre persone e l anno prossimo
Dettagli2011 PUATraining Italia Ltd. marchio di proprietà di PUATraining Italia Ltd. www.puatraining.it - info@puatraining.it
Page 1 2011 PUATraining Italia Ltd marchio di proprietà di PUATraining Italia Ltd www.puatraining.it - info@puatraining.it Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte dell opera può essere tradotta,
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliFARE O ESSERE VOLONTARI?
Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano
DettagliQUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?
DettagliESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO
L esercizio richiesto consiste nella scelta di un albero e il suo monitoraggio/racconto al fine di sviluppare l osservazione attenta come mezzo per la conoscenza del materiale vegetale. L esercitazione
DettagliRisultati sondaggio Sito Internet. Coordinamento insegnanti Biodanza di Brescia e Provincia
Risultati sondaggio Sito Internet Coordinamento insegnanti Biodanza di Brescia e Provincia Qualche altra osservazione? ti ricordo che oltre brescia c'è anche provincia Tre risposte alle domande sono tante,
DettagliHelsana Assicurazioni SA, Lucerna
Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Il datore di lavoro Sandra Meier La signora F. è impiegata nella nostra azienda al servizio clienti. Lavora alla Helsana da oltre 20 anni. L ho conosciuta nel 2006 al
DettagliRisultati parziali - su 1580 partecipanti
Risultati parziali - su 1580 partecipanti 1. PARTECIPANTI AL SONDAGGIO 69,81% ETA' 24,50% Partecipanti al sondaggio 19-24 anni 25-29 anni Figura 1: Giovani partecipanti al sondaggio per fascia d età REGIONE
DettagliIl teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.
Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in
DettagliMomo alla conquista del tempo
Momo alla conquista del tempo La vita è fatta di eventi che si susseguono nel tempo che ci è dato da vivere. Vogliamo imparare con i bambini a considerare il tempo come occasione propizia per costruire
DettagliLavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet
Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le
DettagliPercezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP
Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP PRESENTAZIONE DEL PROGETTO La CISL ha organizzato questo incontro perché
DettagliQUESTIONARIO DI GRADIMENTO
QUESTIONARIO DI GRADIMENTO Il BRUCO Asilo Nido e Scuola d Infanzia Via Case Basse San Vittore, 24 Pavia www.asiloilbruco.com Tel. 0382.1726.241 Tel. 393.900.6211 Cari Genitori, il questionario è stato
DettagliL USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE
L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica
DettagliLa relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi.
INTRODUZIONE La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. Nel corso di alcuni mesi del 2008 sono state distribuite delle schede anonime, da
DettagliAUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO
B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai
DettagliLa mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it
Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un
DettagliTatsiana: possiamo finalmente superare molti pregiudizi nei confronti degli altri, che sono diversi solo apparentemente
Buongiorno, mi chiamo Tatsiana Shkurynava. Sono di nazionalità bielorussa, vivo in Italia a Reggio Calabria. In questo breve articolo vorrei raccontare della mia esperienza in Italia. Tutto è cominciato
DettagliLa Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen
La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen Il datore di lavoro Richard Mann Circa un anno e mezzo fa, nell ambito del progetto Integrazione di persone disabili presso la Posta, abbiamo assunto una nuova
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI
CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliUna semplice visita in officina con intervista
Una semplice visita in officina con intervista Ricevo i prezzi più velocemente. Questo mi aiuta molto. Il carpentiere metallico specializzato Martin Elsässer ci parla del tempo. Una semplice visita in
DettagliIn questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.
In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1
DettagliPROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA
PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa
DettagliCENTRO DI MEDIAZIONE FAMILIARE
CENTRO DI MEDIAZIONE FAMILIARE Direzione Sociale Servizio Famiglia Infanzia Eta Evolutiva Via Paganini n.1 Brescia - 030 320835 / 310115 CHE COS E IL CENTRO DI MEDIAZIONE FAMILIARE Il centro di Mediazione
DettagliSCHEDA FEDERAVO n 5 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) IL VOLONTARIO CHE LASCIA L AVO
SCHEDA FEDERAVO n 5 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) IL VOLONTARIO CHE LASCIA L AVO Obiettivo della scheda: approfondire i motivi per i quali il volontario sta lasciando l AVO e verificare se qualche
DettagliUniversità per Stranieri di Siena Livello A1
Unità 6 Al Pronto Soccorso CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni su come funziona il Pronto Soccorso parole relative all accesso e al ricovero al Pronto Soccorso
DettagliLABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2
LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea
DettagliITALIANO PONTE TRA LE CULTURE NEL MEDITERRANEO
ITALIANO PONTE TRA LE CULTURE NEL MEDITERRANEO 1 PERCHÉ CONOSCERE L ITALIANO È UN PLUSVALORE? 2 Perché conoscere l italiano è un plusvalore? Un esempio dal Marocco Malika Eddakhch- docente di italianistica
Dettaglidal 2007 - Kryptos LA PERSONA ECCELLENZE: Lorenzo Zago
ECCELLENZE: Lorenzo Zago dal 2007 - Kryptos LA PERSONA Nel corso della storia, la libertà di scelta è stata una grande conquista da parte dell uomo. Oggi, la maggior parte di noi vive in Paesi dove è possibile
DettagliLe frasi sono state mescolate
Roma o Venezia? 1 Questo percorso ti aiuterà a capire che cosa sia e come si costruisca un testo argomentativo Nella prossima pagina troverai un testo in cui ad ogni frase corrisponde un diverso colore.
DettagliDopo il recente evento sismico,le associazioni Incontrarti e Piccole onde hanno avuto l'occasione di proporre alla classe III B della scuola don
Dopo il recente evento sismico,le associazioni Incontrarti e Piccole onde hanno avuto l'occasione di proporre alla classe III B della scuola don Milani un laboratorio sul tema del cambiamento. Stimolati
DettagliNUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING
gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA
DettagliUnità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili
Unità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili In questa unità didattica sono indicate alcune modalità di comportamento con persone disabili, in modo da migliorare la conoscenza rispetto
DettagliIntesa come accesso ai media e capacità di uso degli strumenti (in particolare la TV);
SKY: progetto Scuole/Sky TG24 Questionario studenti Le aree di indagine: 1. Accessibilità 2. Analisi critica 3. Comunicazione 4. Focus su nuove professionalità ---------------------------------------------------------------------
DettagliAccettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa
Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività
DettagliFINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità
DettagliScuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta
Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Titolo dell attività: OGGI FACCIAMO GLI ATTORI Esperienza di role-play (fase 1) Costruzione di una carta T (fase 2) SINTESI DELL ATTIVITA I bambini
DettagliPROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)
Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)
DettagliSTUDIARE, PERCHE? Trascrizione da parte degli studenti di Capri dell incontro con Marco Bersanelli, docente di astrofisica
STUDIARE, PERCHE? Trascrizione da parte degli studenti di Capri dell incontro con Marco Bersanelli, docente di astrofisica 1) Com è possibile ridestare la voglia di studiare e cos ha risvegliato in te
DettagliUN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)
IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org
DettagliLe caratteristiche dell adolescenza. Problematiche tipiche del contesto attuale
Le caratteristiche dell adolescenza Problematiche tipiche del contesto attuale Le mete da raggiungere L obiettivo è la maturità: Fisica (corpo e capacità di generare) Mentale (generalizzazione e astrazione)
DettagliGiuseppe Cisari Professional coach
Il coaching. Dopo quarant anni di lavoro nel settore commerciale, potrei dirmi soddisfatto del percorso professionale e dedicarmi ad altro, al mio tempo libero, ai miei interessi. Non fosse stato il destino,
DettagliTra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro?
Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Marco Deriu docente di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, Università Cattolica per
DettagliEDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO
EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia
DettagliPLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana
PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri
DettagliCorsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo
Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA
DettagliL INTERVISIONE COME STRUMENTO E SOSTEGNO PER IL FACILITATORE:
L INTERVISIONE COME STRUMENTO E SOSTEGNO PER IL FACILITATORE: CARATTERISTICHE, SIGNIFICATO E POTENZIALITA' Villa d Almè, ottobre-novembre 2015 Maria Coelli 1 La supervisione e l'intervisione -Per supervisione
DettagliLa storia di Victoria Lourdes
Mauro Ferraro La storia di Victoria Lourdes Diario di un adozione internazionale La storia di Victoria Lourdes Diario di un adozione internazionale Dedicato a Monica e Victoria «La vuoi sentire la storia
DettagliProgetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?
Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono
DettagliLOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World
LOCUZIONI AL MONDO Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World 2 Sommario 1. La decisione della SS. Trinità al tuo
DettagliBüchler & Partner AG Ingegneria elettronica, Zurigo
Büchler & Partner AG Ingegneria elettronica, Zurigo Datore di lavoro Carlo Büchler Il signor S. ha fatto domanda di apprendistato presso la mia azienda tramite il centro paraplegici di Nottwil, mentre
DettagliAlunni:Mennella Angelica e Yan Xiujing classe 3 sez. A. A. Metodo per l intervista: video intervista con telecamera. video intervista con cellulare
Alunni:Mennella Angelica e Yan Xiujing classe 3 sez. A A. Metodo per l intervista: video intervista con telecamera intervista con solo voce registrata video intervista con cellulare intervista con appunti
DettagliAmare il rischio Amare gli altri. Amare l amato. Amare la vita Amare il mondo
Amare il rischio Amare gli altri Amare l amato Amare la vita Amare il mondo Amare l amato In ognuno di noi è forte il desiderio di amore: la fame e la sete di amicizia, di intimità, di unione e di comunione
DettagliCOLLOQUIO EFFICACE URBINO 3-12-2010. Antonella Scalognini A.A.2010/2011. www.mastercounselingurb.it
COLLOQUIO EFFICACE URBINO 3-12-2010 Tipologie di rispecchiamento Il rispecchiamento può avvenire: -a livello non verbale, quando si riproducono la posizione, i gesti, i movimenti, la respirazione, l espressione
DettagliCOACHING & COUNSELING, IDENTITA E DIFFERENZE.
COACHING & COUNSELING, IDENTITA E DIFFERENZE. A cura di: Domenico Nigro. Direttore didattico e trainer della Scuola IN Counseling. Consulente aziendale. Life e Business Coach. INDICE Cap.1: Coaching &
DettagliGIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a
GIORNATA DEL VOLONTARIATO Torino 7 aprile 2013 Desidero porgere un caloroso saluto a nome dell intera Assemblea regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a partecipare a questa
DettagliCOME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE?
COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? Ogni genitore desidera essere un buon educatore dei propri figli, realizzare il loro bene, ma non è sempre in armonia con le dinamiche affettive, i bisogni,
DettagliApporti, Asporti e Regali
Apporti, Asporti e Regali Collana: Ali d Amore N. 9 A Dilaila e alle anime candide dell Altra Dimensione A P P O R T I Gli apporti sono materializzazioni di oggetti, di animali, di piante o fiori, che
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliCONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)
CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma
DettagliCEREF - Centro Ricerca e Formazione Via Aspetti 38 35132 Padova - Italy e-mail: segreteria@ceref.it - sito: www.ceref.it
CEREF - Centro Ricerca e Formazione Via Aspetti 38 35132 Padova - Italy e-mail: segreteria@ceref.it - sito: www.ceref.it DAL CRITICHESE ALL ACCOGLIESE IMPARARE A PRENDERSI CURA DI SE PER MIGLIORARE L AUTOSTIMA
DettagliTOTALE PARTECIPANTI PER ETA ATTUALE. Totale partecipanti n. 462 donne
LA RICERCA SULLA VIOLENZA ALLE DONNE - ASL DI BERGAMO 11 NOVEMBRE 2014 Gennaro Esposito Sociologo Asl Negli abissi oscuri dell'anima ci sono nidi solitari di pene inesprimibili. Tagore Rabindranath TOTALE
Dettagli