La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia"

Transcript

1 Sclerosi multipla: una malattia a forte impatto sociale Claudio Gasperini Dipartimento di Neuroscienze Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini, Roma Sapienza Università di Roma La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatoria cronica del sistema nervoso centrale (SNC), che riguarda principalmente la popolazione giovane adulta, costituendo la causa più comune e non traumatica di disabilità in questi pazienti (1). In Italia si valuta che una persona ogni mille abitanti sia affetta da SM, con un costo sociale annuo totale di ben 2,4 milioni di euro. È ormai comunemente accettato dalla comunità scientifica che la SM sia una malattia infiammatoria e neurodegenerativa ad andamento cronico di cui non si conoscono le cause patogenetiche, sebbene sia stata ormai dimostrata la sua natura autoimmunitaria che si manifesta su una base genetica con l interazione di fattori ambientali. La patologia presenta manifestazioni cliniche estremamente variabili sia nelle caratteristiche di esordio, sia nell evoluzione della malattia (decorso, frequenza di ricadute, velocità di progressione), con prognosi estremamente differente da paziente a paziente. La maggior parte dei pazienti sperimenta un andamento iniziale caratterizzato da ricadute cliniche e da fasi di remissione (SM- RR) seguito, dopo un periodo di circa 20 anni, da una fase secondariamente progressiva (SM-SP) dove la remissione tra i singoli attacchi tende ad essere incompleta ed il livello di disabilità tende ad aumentare anche in assenza di franche ricadute cliniche. L esordio, nel 55% dei casi, è polisintomatico, nel 45% monosintomatico. I sintomi esordiscono in modo acuto nell ordine di minuti o ore, o subacuto qualora la sintomatologia si presenti nell arco di giorni o settimane, e possono essere alquanto variabili (Tabella 1). Rispetto alle varie caratteristiche cliniche sia all esordio che nel corso della malattia, sono stati definiti vari tipi di decorso: Per sindrome clinicamente isolata (Clinical 1

2 Tabella 1. Percentuale di sintomi di esordio e nell evoluzione della malattia. Sintomi Sede lesionale All esordio (%) Durante il decorso (%) Disturbi motori Encefalo o midollo 42,9 82,8 Disturbi della sensibilità Encefalo o midollo 40,7 78,3 Neurite ottica retrobulbare Nervo ottico 35,9 51,1 Disturbi della coordinazione Cervelletto 22,5 68,7 Diplopia Tronco encefalico 12,7 24,9 Deficit VII Nevralgia V Tronco encefalico 6,9 15,5 Isolated Syndrome - CIS) si intende la comparsa di un episodio neurologico (sintomo o segno), che duri almeno 24 ore e che sia compatibile con una malattia demielinizzante del sistema nervoso centrale. I soggetti con una CIS non svilup peranno necessariamente la SM. Tale rischio, infatti, dipende da molteplici fattori, a riprova dell importanza di una diagnosi precoce e dell eventuale assetto terapeutico da impostare. La probabilità di sviluppare una forma di SM clinicamente definita nel periodo mediano di 14 anni successivi all episodio in questione, è dell 80%, laddove vi siano anomalie nelle sequenze di Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) (Fisniku, 2008). Il decorso della malattia è quanto meno variabile, ma ci sono alcune modalità di presentazione più frequenti, classificate da Lublin e Reingold (Lublin,1996) e accettate a livello internazionale: Recidivante remittente (RR): decorso caratterizzato da recidive cliniche seguite da recupero più o meno completo, con assenza di progressione nell intervallo libero tra le ricadute. Il 50% dei pazienti va incontro, entro 10 anni dall esordio, ad una progressione cronica della malattia. Secondariamente progressiva (SP): decorso caratterizzato da un andamento iniziale di tipo RR, cui fa seguito una pro gressione secondaria con o senza recidive. Primariamente progressiva (PP): decorso progressivo sin dall esordio. Recidivante Progressiva (RP): decorso progressivo con recidive superimposte, gli intervalli tra le quali sono contraddistinti da continua progressione. Esiste infine un altra variante della malattia, che configura oramai un entità nosografica pressoché condivisa e viene definita come Sindrome Radiologicamente Isolata. Il termine coniato di recente indica pazienti che, pur non avendo presentato sintomi clinici suggestivi di SM e avendo un esame neurologico normale alla valutazione dello specialista, presentano lesioni con caratteristiche riconducibili alla SM in esami di RMN effettuati per altri motivi (Okuda, 2009). La forma progressiva è associata ad una crescente disabilità, attualmente misurata con 2

3 la scala di Kurtzke (Kurtzke, 1983), denominata Expanded Disability Status Scale (EDSS), basata sulla valutazione di 7 sistemi funzionali (piramidale, cerebellare, tronco encefalico, sensitivo, sfinterico, visivo, mentale), quantificati separatamente ed integrati in un unico punteggio che esprime la valutazione dell invalidità globale del paziente. Limite principale della scala è il peso prevalente dell indice deambulazione sugli altri. Forme benigne della patologia sono quelle con fasi di remissione molto prolungate tra ricadute rare e non gravi, con disabilità all EDSS 3.0 a 10 anni dall esordio; le forme definite maligne corrispondono ai casi in cui il punteggio di disabilità è 6.0 entro 5 anni dall esordio (Hawkins, 1999). Il paradigma patogenetico che attualmente gode di maggiore credito prevede che la fase acuta della malattia si caratterizzi per la presenza di lesioni precoci formate da un infiltrato infiammatorio perivascolare, ricco di linfociti T e B e plasmacellule, cui segue la comparsa di macrofagi che iniziano ad aggredire la guaina mielinica. Le alterazioni della barriera emato-encefalica (BEE), causate dall infiltrato infiammatorio perivascolare, formato prevalentemente da monociti e macrofagi, osservabile sia a livello del margine attivo che al centro della placca, ci permettono di individuare quelle che vengono definite lesioni attive attraverso l uso della RMN e l iniezione di gadolinio. Questo strumento permette, quindi, non solo di porre diagnosi, ma anche di monitorare nel tempo l attività della malattia. Lo studio della storia naturale della malattia indica un tempo medio di raggiungimento di disabilità grave dall esordio dei sintomi in termini di limitazione nella deambulazione (Disability Status Scale - DSS 4), necessità di appoggio monolaterale per deambulare (DSS 6), utilizzo della sedia a rotelle (DSS 7), rispettivamente di 8, 20 e 30 anni (2). La disabilità a lungo termine rappresenta pertanto la problematica preminente nella ge stione dei pazienti con SM, laddove l obiettivo terapeutico più importante sia quello di limitare lo sviluppo di disabilità irreversibile. Sempre maggiori evidenze indicano l opportunità di introdurre un trat tamento preventivo nei pazienti con SM più precocemente possibile, basandosi sul presupposto valido specialmente durante le prime fasi della malattia, che la riduzione della frequenza delle ricadute, del concomitante processo infiammatorio associato ad un precoce danno assonale, possa ritardare l insorgenza di un danno neurologico irreversibile. A tal fine, può risultare utile, nella corretta scelta terapeutica, un attenta valutazione dei fattori prognostici negativi quali: presentazione multifocale interessamento piramidale, cerebellare o sfinterico all esordio severità del primo episodio disabilità residua tra il primo ed il secondo episodio intervallo tra il primo episodio e la seconda ricaduta clinica numero di ricadute cliniche nel primo anno di malattia carico lesionale basale e sue variazioni nei primi anni di malattia livello di disabilità raggiunta dopo il primo anno di malattia. 3

4 Nel periodo antecedente i primi anni 90 il trattamento dei pazienti con SM si limitava alla gestione sintomatica delle acuzie non impattando sul decorso della malattia. Dalla metà degli anni 90 diversi disease modifying drugs (DMDs), termine mutuato dalla reumatologia, sono stati introdotti per trattare pazienti affetti dalla SM-RR, modificando così significativamente l approccio terapeutico alla malattia. Attualmente non esistono trattamenti in grado di determinare una regressione della disabilità neurologica raggiunta, ma vi è la solida evidenza che il trattamento precoce possa modificare la malattia sul lungo termine e, di conseguenza, la sua prognosi. Ruolo della RMN nella diagnosi e monitoraggio della malattia L utilizzazione della RMN ha migliorato notevolmente le possibilità diagnostiche della SM. In ambito diagnostico, il criterio della disseminazione spazio-temporale che un tempo poteva essere soddisfatto solo clinicamente portando ad una diagnosi anche dopo anni dall esordio della malattia, può essere oggi soddisfatto con la RMN. Il criterio di disseminazione nello spazio può essere soddisfatto secondo quanto riportato nella Figura 1. Il criterio di disseminazione nel tempo può essere soddisfatto secondo quanto riportato nella Figura 2. Si evince facilmente che oggi, fin dall esordio della malattia, se il paziente presenta lesioni suggestive di sclerosi multipla che soddisfino il criterio di disseminazione spazio temporale può avere una diagnosi ed iniziare il trattamento quanto più precocemente possibile. La RMN è estremamente importante non solo per la diagnosi ma anche per il monitoraggio. L individuazione di nuove lesioni durante il trattamento farmacologico per- La DIS può essere dimostrata da 1 lesione in T2 in almeno 2 delle 4 regioni del SNC: PERIVENTRICoLARE JuxTACoRTICALE INFRATENToRIALE MIDoLLo SPINALE* La captazione di gadolino delle lesioni non è richiesta per la DIS * Se un soggetto presenta una sindrome del tronco encefalico o del midollo spinale, le lesioni sintomatiche sono escluse dai criteri e non contribuiscono alla conta delle lesioni Figura 1. Criteri diagnostici per la SM. Disseminazione nello spazio delle lesioni (DIS). 1. Nuove lesioni in T2 e/o captanti gadolinio ad una RMN di follow-up, indipendentemente dal momento di in sorgenza, rispetto alla scansione basale 2. Simultanea presenza di lesioni asintomatiche captanti e non captanti gadolinio in qualsiasi momento Figura 2. Criteri diagnostici per la SM. Disseminazione nel tempo delle lesioni (DIT). 4

5 Sclerosi multipla: una malattia a forte impatto sociale mette di definire quei pazienti senza un ottimale risposta alla terapia e prontamente decidere di passare ad un alternativa potenzialmente migliore (Figure 3-5). effetti siano disparati e differenti, se non opposti, nelle diverse popolazioni cellulari, ma con un evidente effetto finale di immunomodulazione che giustifica la sua capacità di impattare positivamente sul decorso clidisease Modifying Drugs (DMDs) nico della malattia. Ad oggi i farmaci di prima linea utilizzati nel In sintesi, l IFNβ inibisce la proliferazione dei trattamento dei pazienti con sclerosi multi- linfociti T e riduce la produzione di interfepla recidivante remittente sono gli interfe- rone gamma, citochina pro-infiammatoria roni Beta 1a e 1b ed il glatiramer acetato. che gioca un ruolo chiave nella genesi della Dal momento in cui l IFNβ ha dimostrato la risposta immunitaria. Diminuisce la produsua efficacia nel trattamento della SM, il suo zione di Tumor Necrosis Factor (TNF)-α ed meccanismo di azione è stato approfondi- aumenta la produzione di interleuchina 6 (ILtamente studiato, dimostrando come i suoi 6) nelle cellule monocitarie del sangue periferico prolungando la sopravvivenza delle Lesioni periventricolari Lesioni del corpo calloso Lesioni sottotentoriali cellule T della memoria. Mostra inoltre un effetto regolatorio sulla produzione di osteopontina, IL-17 IL-21 da parte dei linfociti T CD4+ (3). Inibisce la produzione di chemochine e metalloproteasi, sostanze utili al pasfigura 3. RMN e sclerosi multipla. Lesioni cerebrali. saggio dei linfociti attraverso la barriera Lesioni attive con potenziamento dopo infusione di mezzo di contrasto emato-encefalica (BEE) con conseguente azione stabilizzante sulla stessa attraverso la regolazione del CD73 e dell espressione dell adenosina sulla BEE (4). In ultimo, ma non meno importante, recenti evidenze semfigura 4. RMN e sclerosi multipla. Lesioni cerebrali. 5

6 Sclerosi multipla: una malattia a forte impatto sociale Figura 5. RMN e sclerosi multipla. Lesioni del midollo. brano dimostrare che l IFNβ possa esplicare anche un effetto neuro protettivo a livello del SNC. Le forme disponibili in commercio sono IFNβ-1a (Avonex, Rebif ) IFNβ-1b (Betaferon, Extavia ). L IFNβ-1a (Avonex ) viene somministrato al dosaggio di 30 µg (6 milioni UI) per via intramuscolare in monosomministrazione settimanale. L IFNβ-1a (Rebif ) presenta due diverse formulazioni: il Rebif 22 mcg e il Rebif 44 mcg (6 e 12 milioni UI, rispettivamente); viene somministrato per via sottocutanea con una frequenza di tre somministrazioni alla settimana. Infine l IFNβ-1b (Betaferon, Extavia ) viene somministrato al dosaggio di 250 mcg (8,0 milioni di UI) per via sottocutanea, a giorni alterni. Il glatiramer acetato o copolimero (GA-Copaxone ) è un sale acetato di una mistura di polipeptidi sintetici costituiti da sequenze casuali di quattro aminoacidi: L-alanina, Lacido glutammico, L-lisina ed L-tirosina in una proporzione fissa. I meccanismi di 6 azione proposti per questo farmaco includono l induzione di cellule soppressorie antigene specifiche attraverso uno spostamento da una popolazione di linfociti pro-infiammatori Th1 al fenotipo linfocitario Th2 che modula, sopprimendola, la risposta infiammatoria. Inoltre sembra che il copolimero inibisca l attivazione di linfociti T specifici verso antigeni mielinici. Il GA viene somministrato per via sottocutanea alla dose di 20 mg/die. Numerosi studi clinici randomizzati e controllati contro placebo hanno dimostrato negli anni l efficacia dei DMDs nel modificare in maniera favorevole l andamento a medio e lungo termine della malattia nei pazienti affetti da SM-RR. Sebbene il confronto di efficacia, tollerabilità e sicurezza tra i diversi tipi di IFNβ e GA sia fortemente limitato dalle diverse caratteristiche dei singoli studi clinici (criteri di inclusione, disegno dello studio, ecc.), è evidenza comune a tutti questi farmaci un effetto positivo sulla riduzione della frequenza delle ricadute cliniche e sulla riduzione della comparsa di nuove lesioni infiammatorie rilevabile con studi di Risonanza Magnetica Nucleare (RMN). La riduzione della frequenza delle ricadute cliniche varia nei trial clinici di fase III dal 18% al 34%. La maggior parte degli studi indica, inoltre, una tendenza alla riduzione del rischio di progressione della disabilità compreso tra il 12% ed il 37% dopo 2-5 anni di trattamento (5, 6). Tale valutazione è tuttavia

7 limitata dal fatto che la riduzione del rischio di progressione della disabilità non è un end point primario della maggior parte degli studi registrativi. Mentre un iniziale revisione sistematica degli studi riguardo all efficacia delle tre formulazioni di IFNβ sosteneva un efficacia equivalente del basso e dell alto dosaggio, altre revisioni (7), condotte principalmente sui trial controllati con placebo, concludono che il trattamento con IFNβ ad alto dosaggio ha un efficacia superiore sui parametri clinici e di RMN rispetto al trattamento con dosaggi inferiori. In particolare, i risultati ricavati dai trial randomizzati EVIDENCE and INCOMIN indicano come il Rebif alla dose di 44 mcg e il Betaferon abbiano un efficacia maggiore rispetto all Avonex (8, 9). D altra parte, gli studi REGARD (10) e BEYOND (11) hanno messo a confronto le diverse formulazioni di IFNβ rispetto al GA, senza rilevare sostanziali differenze in termini di efficacia. Sebbene generalmente ben tollerati, eventi avversi sono riportati frequentemente con i tre tipi di IFNβ ed in misura minore con il GA. Una valutazione del profilo di tollerabilità dei diversi DMDs nei trial clinici controllati verso placebo individua fra gli eventi avversi di più frequente riscontro l insorgenza di sintomi simil-influenzali, di reazioni nel sito di iniezione, di alterazioni della formula emocromocitometrica, degli enzimi di funzionalità epatica e della funzionalità tiroidea. Le alterazioni ematologiche e della funzionalità epatica sono solitamente asintomatiche e raramente necessitano di un interruzione della terapia come dimostrato da metanalisi degli studi registrativi, da studi di estensione degli studi registrativi e da studi osservazionali post-marketing. Complessivamente, le evidenze disponibili dimostrano un buon profilo di sicurezza di questa categoria di farmaci e l assenza di eventi avversi severi. I diversi DMDs differiscono leggermente per la frequenza degli effetti collaterali descritti. Attualmente esiste un largo consenso sulla necessità di trattare i pazienti con SM-RR. Nella pratica clinica quotidiana la scelta terapeutica tra le diverse tipologie di IFNβ o GA dovrebbe quindi basarsi sull integrazione dell evidenza scientifica con la necessità di una personalizzazione del trattamento che permetta al clinico di selezionare per ciascun paziente la tipologia di farmaco ed il corrispettivo dosaggio o modalità di somministrazione che ritenga più idoneo per ot tenere il miglior controllo possibile della malattia. Nell ottica dell individualizzazione del trattamento i parametri che è opportuno prendere in considerazione sono, oltre a fattori prognostici connessi alla malattia (vedi oltre), eventuali comorbidità (per es., insufficienza epatica, tiroiditi autoimmuni), ma anche fattori correlati alla struttura psicologica del paziente che possono in maniera sostanziale condizionare l efficacia attraverso compliance e aderenza. Breakthrough Disease Un discreto numero di pazienti che ricevono DMDs può presentare una risposta di efficacia non ottimale al trattamento a causa della comparsa di ulteriori ricadute cliniche, aumento della disabilità o incremento del 7

8 carico lesionale in RMN. In letteratura le misure maggiormente utilizzate per l identificazione di pazienti non responders sono distinte in: misure cliniche misure di RMN marker biologici. La percentuale dei pazienti con risposta subottimale può variare tra il 20% ed il 50%. L ampia variabilità di questo dato deriva dalla definizione utilizzata per classificare i pazienti come non responders (12). Possibili strategie terapeutiche: Escalation therapy/switching therapy versus Induction therapy Nella pratica clinica si è soliti utilizzare diverse strategie terapeutiche per la gestione dei pazienti con SM-RR e per la valutazione delle alternative terapeutiche nei pazienti non responders. Non esistendo un consenso ed un atteggiamento standardizzato, i diversi approcci costituiscono oggetto di dibattito scientifico tuttora aperto. Escalation therapy/switching therapy. La maggior parte dei Consensus Groups negli Stati Uniti e in Europa supportano un approccio decisionale che si basa sull inizio del trattamento nel più breve tempo possibile con farmaci di prima linea, IFNβ e GA, che rappresentano una strategia terapeutica ragionevole dove i benefici clinici superano di gran lunga gli effetti collaterali. Inoltre un gran numero di evidenze derivate da studi in aperto a lungo termine di follow-up degli studi randomizzati originali, indica come il beneficio clinico sia dimostrabile non soltanto nelle prime fasi di malattia ma anche sul lungo periodo. Qualora i pazienti non rispondano al primo trattamento di prima linea, una possibile strategia terapeutica è quella definita Switching Therapy e cioè il tentativo di aumentare la dose e la frequenza dell IFNβ nel caso in cui il trattamento utilizzato fosse stato IFNβ a basse dosi o, in alternativa, passare ad altro farmaco della stessa categoria come il glatiramer acetato. Diversi studi retrospettivi os servazionali hanno indagato l utilità di cambiare terapia all interno della categoria dei farmaci di prima linea. Gajofatto et al. hanno valutato la possibilità di modificare la terapia tra i quattro farmaci di prima linea nei pazienti non responders verificando una riduzione del tasso annuale di ricadute da 0.67 con il primo DMD a 0 con il secondo (P<.0001) (13). Questo lavoro, seppur con i limiti di uno studio non randomizzato ed osservazionale, suggerisce che sebbene i DMDs siano equivalenti nella popolazione generale, individui che non rispondono ad una tipologia di DMD possano beneficiare di un trattamento con altro farmaco della stessa categoria senza la necessità di ricorrere a trattamenti di seconda linea. Inoltre in ragione delle evidenze che indicano un effetto dose-risposta dell IFNβ, si può contemplare la possibilità di utilizzare dosaggi maggiori in pazienti che non rispondano alle basse dosi (Avonex, Rebif 22 mcg). Esistono inoltre delle ulteriori condizioni quali la scarsa tollerabilità, l insorgenza di eventi avversi che possono far emergere la necessità di diversificare il trattamento, pur 8

9 rimanendo nell ambito dei farmaci di prima linea. Sebbene le strategie sopra descritte possano essere considerate il primo passaggio nel tentativo di ottimizzare il trattamento nei pazienti non responders, il viraggio a una terapia di seconda linea sicuramente più efficace, anche se con profilo di sicurezza meno noto, è attualmente considerato un alternativa altrettanto valida, specialmente per quei pazienti che sono ad alto rischio di pro - gressione della disabilità o che presentino ricadute cliniche intervallate da breve periodo di tempo. In un recente studio osservazionale post-marketing, Prosperini et al. hanno valutato la risposta te rapeutica in pazienti con SMRR non rispondenti a trattamento di prima linea con GA o i differenti tipi di IFNβ assunti per un periodo di almeno un anno. La mancata risposta alla terapia è stata definita come la presenza di due o più ricadute cliniche o una singola ricaduta con residua disabilità clinica. È stata successivamente valutata l efficacia terapeutica di due differenti strategie terapeutiche adottate (switching therapy vs escalating therapy) dividendo i pazienti non responders in due gruppi: (a) pazienti che viravano tra le differenti formulazioni di IFNβ o da IFNβ a GA e viceversa e (b) pazienti che viravano verso terapia di seconda linea (natalizumab). Mentre dopo un anno di osservazione non sono emerse differenze sta tisticamente significative, alla fine del secondo anno una percentuale statisticamente più alta di pazienti in escalating therapy vs pazienti in switching therapy si è dimostrata libera da ricadute e/o progressione della disabilità. Sebbene i dati riportati debbano essere valutati con cautela a causa delle limitazioni di uno studio osservazionale post-marketing, essi suggeriscono che un approccio con escalation therapy verso terapie di seconda linea possa essere più efficace di quello con switching therapy tra farmaci immunomodulanti di prima linea (14). Attualmente disponiamo di tre farmaci con indicazione nel trattamento di seconda linea della sclerosi multipla: natalizumab (Tysabri ), fingolimod (Gylenia ), mitoxantrone (Novantrone ). Tra essi, i farmaci attualmente più utilizzati sono il natalizumab, già prescrivibile da alcuni anni, e, più recentemente, il fingolimod. In Italia i criteri di eleggibilità a queste ultime terapie sono stati determinati dall AIFA identificando due tipologie di pazienti che ne possano beneficiare. È importante notare come i criteri siano pressoché simili per i due farmaci, ad eccezione che per il natalizumab la non risposta al trattamento è correlata alla precedente utilizzazione di IFNβ e GA, mentre per il fingolimod, ad oggi, la non risposta è riferita esclusivamente all uso di IFNβ. Il mitoxantrone (MTX) è un derivato dell antraciclina, antibiotico ad azione antitumorale, che sopprime la proliferazione lin fo citaria attraverso un meccanismo di inibizione del DNA. Tre trial clinici controllati hanno dimostrato come il MTX riduca in maniera considerevole l insorgenza di ricadute cliniche e l attività di malattia rilevata alla RMN nei pazienti RR e nei pazienti con forme SP che presentino ancora attività di malattia (15). Il mitoxantrone presenta alcuni effetti collate- 9

10 rali quali nausea ed alopecia che si verificano in circa un terzo dei pazienti; l amenorrea può essere rilevata in circa il 20% delle donne sottoposte al trattamento. Un ulteriore problema derivante dall uso di MTX è la cardiotossicità: la frazione di eiezione del ventricolo sinistro solitamente inizia a ridursi quando sia raggiunta la dose cumulativa di 120 mg/m 2, sebbene vi siano evidenze che possa verificarsi anche a dosaggi minori. Per questo motivo, il monitoraggio cardiaco con frequenti ECG ed ecocardiogrammi in corso di trattamento ed anche al termine dello stesso, è fortemente consigliato. Recentemente è emerso un elevato rischio di sviluppare una leucemia mieloide cronica a seguito del trattamento con MTX che ne ha ridotto drasticamente la sua utilizzazione. Un recente studio multicentrico italiano ha indicato la necessità di continuare a monitorare i pazienti prece dentemente sottoposti a questo trattamento sino a sei anni di distanza dal termine della terapia. Queste evidenze limitano moltissimo l utilizzo di questo farmaco e impongono una scelta ragionata del suo utilizzo in accordo con il paziente. Induction Therapy. La terapia di induzione consiste tipicamente nell utilizzo, nelle primissime fasi di malattia, di un breve ciclo di terapia immunosoppressiva, seguito da un trattamento immunomodulante a lungo termine in pazienti che presentino fattori prognostici negativi. Il razionale di questo tipo di approccio si basa sul medesimo presupposto sopra descritto, ossia il tentativo di riduzione della frequenza delle ricadute, del concomitante processo infiammatorio associato ad un precoce danno assonale con conseguente ritardo dell insorgenza di un danno neurologico irreversibile. A supporto di questa strategia vi sono inoltre forti evidenze che il sistema immune, nelle fasi iniziali della malattia possa giocare un ruolo cruciale nell evoluzione a cascata di anomale reazioni autoimmuni che determinerebbero le alterazioni neuropatologiche della SM. Le cellule regolatorie tenderebbero a riconoscere durante la progressione della malattia molti epitopi sullo stesso antigene, e molti antigeni nello stesso organo. Questo processo chiamato inter/intraepitope.spreading porterebbe nel tempo al riconoscimento di nuovi determinanti immunodominanti encefalitogenici, con espansione della risposta autoimmune e conseguente progressione della malattia. Se questi fenomeni giocassero realmente un ruolo chiave nell evoluzione della malattia, un intervento immunosoppressivo precoce porterebbe ad una down-regulation delle cellule T antigene specifiche e ad una selettiva attivazione di alcune citochine anti-infiammatorie, con conseguente beneficio sulla malattia che potrebbe più facilmente essere controllata nel tempo con terapia immunomodulante. Tuttavia, per diverse motivazioni, questo tipo di approccio, sebbene molto interessante, non è scevro da critiche. Prima di tutto, il paziente è esposto a severi fattori di rischio nel breve periodo ed a potenziali gravi effetti collaterali nel lungo termine. Inoltre il concetto di infiammazione è recentemente mutato e si ipotizza che essa esprima non solo una componente dannosa 10

11 ma anche un ruolo protettivo per il SNC. Si sta quindi valutando se sia realmente giusto sopprimere completamente tutta la componente infiammatoria correlata alla malattia. Per quanto sopra esposto, attualmente, in attesa di nuove evidenze, questo tipo di strategia terapeutica è particolarmente raccomandata nei pazienti con una forma molto aggressiva di SM e conseguente prognosi sfavorevole. Conclusioni Negli ultimi anni la terapia nella sclerosi multipla è cambiata in maniera radicale, evidenziando un notevole progresso nel trattamento delle forme recidivanti remittenti della malattia. Le terapie immunomodulanti come gli interferoni beta ed il glatiramer acetato sono ampiamente utilizzati avendo dimostrato un profilo di efficacia e sicurezza nei numerosi clinical trial eseguiti, dimostrando inoltre la capacità di rallentare il decorso della malattia. Tuttavia essi sono parzialmente efficaci in una quota di pazienti che vengono considerati non responders e che sono candidati ad un viraggio terapeutico verso farmaci di seconda linea potenzialmente più efficaci, ma allo stesso tempo con un profilo di sicurezza meno certo. Questo tema è di particolare attualità anche alla luce delle nuove terapie che stanno emergendo e che presto sarà possibile utilizzare. Si conferma l esigenza nella pratica clinica, di strumenti in grado di identificare precocemente i pazienti candidati a cambi terapeutici prima dell insorgenza di peggioramenti clinici che una volta instauratisi possono divenire irreversibili. Non esistendo una strategia validata per il monitoraggio e la gestione dei pazienti non responder, follow-up regolari pianificati anticipatamente con puntuale valutazione delle ricadute e della disabilità, costante monitoraggio della compliance alla terapia, discussione e gestione con il paziente degli eventi avversi derivanti dalla terapia, controlli di RMN seriati, dosaggio degli anticorpi neutralizzanti l IFNβ (NABs), possono costituire delle modalità appropriate per identificare con tempestività i pazienti da indirizzare ad ulteriori alternative terapeutiche. Bibliografia 1. Anderson DW, Ellenberg JH, Leventhal CM, et al. Revised estimate of the prevalence of multiple sclerosis in the United States. Ann Neurol 1992;31(3): Confavreux C, Vukusic S, Moreau T, et al. Relapses and progression of disability in multiple sclerosis. N Engl J Med 2000; 343: Yong VW, Chabot S, Stuve O, et al. Interferon beta in the treatment of multiple sclerosis: mechanisms of action. Neurology 1998;51(3): Mills JH, Thompson LF, Mueller C, et al. CD73 is required for efficient entry of lymphocytes into the central nervous system during experimental autoimmune encephalomyelitis. Proc Natl Acad Sci USA 2008;105(27): The IFNB Multiple Sclerosis Study Group. Interferon beta-1b is effective in relapsing-remitting multiple sclerosis. I. Clinical results of a multicenter, randomized, double-blind, placebocontrolled trial. Neurology 1993;43(4): Johnson KP, Brooks BR, Cohen JA, et al. Copolymer 1 reduces relapse rate and improve disability in relapsing-remitting multiple sclerosis: results of a phase III multicenter, double blind 11

12 placebo-controlled trial. The Copolymer 1 Multiple Sclerosis Study Group. Neurology 1995; 45 (7): Goodin DS, Biermann LD, Bohlega S, et al. Integrating an evidence-based assessment of benefit and risk in disease-modifying treatment of multiple sclerosis. Curr Med Res Opin 2007; 23 (11): Panitch H, Goodin DS, et al. Randomized, comparative study of interferon beta-1a treatment regimens in MS: The EVIDENCE Trial. Neurology 2002;59(10): Durelli L, Verdun E, Barbero P, et al. Every-otherday interferon beta-1b versus once-weekly interferon beta-1a for multiple sclerosis: results of a 2-year prospective randomised multicentre study (INCOMIN). Lancet 2002 ;359(9316): Mikol DD, Barkhof F, Chang P, et al. Comparison of subcutaneous interferon beta-1a with glatiramer acetate in patients with relapsing multiple sclerosis (the REbif vs Glatiramer Acetate in Relapsing MS Disease [REGARD] study): a multicentre, randomised, parallel, open-label trial. Lancet Neurology Oct 2008;7(10): O Connor P, Filippi M, Arnason B, et al. 250 microg or 500 microg interferon beta-1b versus 20 mg glatiramer acetate in relapsing-remitting multiple sclerosis: a prospective, randomised, multicentre study. Lancet Neurology Oct 2009;8(10): Río J, Comabella M, Montalban X. Predicting responders to therapies for multiple sclerosis. Nat Rev Neurol 2009;5(10): Gajofatto A, Bacchetti P, Grimes B, et al. Switching first-line disease-modifying therapy after failure: impact on the course of relapsing-remitting multiple sclerosis. Mult Scler 2009; 15(1): Prosperini L, Giannì C, Leonardi L, et al. Escalation to natalizumab or switching among immunomodulators in relapsing multiple sclerosis. Mult Scler 2012; 18 (1): Goodin DS, Arnason BG, Coyle PK et al. The use of mitoxantrone (Novantrone) for the treatment of multiple sclerosis: report of the Therapeutics and Technology Assessment Subcommittee of the American Academy of Neurology. Neurology 2003; 25;61(10):

Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA

Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA Sommario Che cos'è la sclerosi multipla? Chi viene colpito? Che cosa causa la sclerosi multipla? La sclerosi multipla è ereditaria? Come progredisce la malattia? IMPORTANTE:

Dettagli

Comparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo

Comparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Gli studi crossover Periodo 1 Periodo 2 R A N D O M A B A B Valutazione Tempo 1 0 1 1 2 0 2 1 Gli studi crossover Metodo epidemiologici per la clinica

Dettagli

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto.

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto. Sclerosi multipla FONTE : http://www.medicitalia.it/salute/sclerosi-multipla La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce

Dettagli

MSKQ2014 - Versione B

MSKQ2014 - Versione B MSKQ2014 - Versione B 2014/B Edizione Originale Italiana MSKQ Versione B: Copyright 2009 - Alessandra Solari, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico C. Besta, Via Celoria 11, 20133 Milano solari@istituto-besta.it

Dettagli

SCLEROSI MULTIPLA E MALATTIE DEMINIELIZZANTI

SCLEROSI MULTIPLA E MALATTIE DEMINIELIZZANTI SCLEROSI MULTIPLA E MALATTIE DEMINIELIZZANTI DEMIELINIZZAZIONI PRIMARIE CAUSE DI DEMIELINIZZAZIONE PRIMARIA DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE INFETTIVE TOSSICHE Leucoencefaliti: Borrelia etc. Leucoencefalopatia

Dettagli

Martedì della Salute, Innovazione e ricerca, come cambia la SM, Torino 26 marzo 2013

Martedì della Salute, Innovazione e ricerca, come cambia la SM, Torino 26 marzo 2013 Sclerosi Multipla e genere Paola Cavalla Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino Centro Sclerosi Multipla Clinica Neurologica 1 Martedì della Salute,

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

Trials clinici. Disegni di studio

Trials clinici. Disegni di studio Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni

Dettagli

Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche

Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche www.aggm.it Agenzia Giornalistica Global Media Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche A Napoli il Congresso mondiale della Società Internazionale

Dettagli

Manifestazioni Cliniche

Manifestazioni Cliniche La Sclerosi Multipla Sclerosi Multipla è una malattia infiammatoria cronica che colpisce il SNC (encefalo e midollo spinale) ed è una delle principali cause di disabilità del giovane adulto. Epidemiologia

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia

In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia "Alopecia areata: update sulla ricerca e possibili terapie future " Colombina Vincenzi, Dermatologa, Bologna In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia

Dettagli

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti

Dettagli

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Potenza dello studio e dimensione campionaria Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Introduzione Nella pianificazione di uno studio clinico randomizzato è fondamentale determinare in modo

Dettagli

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione?

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? RILEVAZIONI Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? I risultati da un indagine condotta in Puglia su un campione di medici di base Francesca Di Serio * I dati raccolti negli

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR Approvata nella seduta della del 23.05.07 Presentata da RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR DI NATALIZUMAB (TYSABRI ) ATC L04AA23 Prof. Giulio Rosati, Direttore della Clinica Neurologica dell Università di

Dettagli

APPROCCIO RADIOTERAPICO

APPROCCIO RADIOTERAPICO Unità operativa di Radioterapia Azienda Ospedaliera di Parma APPROCCIO RADIOTERAPICO Dott.ssa Dell Anna Cristina TUMORI PRIMITIVI DELLA PARETE TORACICA Sono tumori eterogenei che possono prendere origine

Dettagli

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE

PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti

Dettagli

Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni.

Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni. Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni. Quali sono le aspettative delle imprese, come le imprese riconoscono e valorizzano la qualità dell'offerta: l'esperienza

Dettagli

STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? 2. Come nasce la sperimentazione clinica e che tipi di studi esistono?

STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? 2. Come nasce la sperimentazione clinica e che tipi di studi esistono? STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? Si definisce sperimentazione clinica, o studio clinico controllato, (in inglese: clinical trial), un esperimento scientifico che genera dati

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA

MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA Di cosa parleremo? Potrò concepire e avere figli come tutte le altre persone? Influenza della gravidanza sul decorso della malattia e influenza

Dettagli

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca

Dettagli

Modulo 4 LA GESTIONE CONDIVISA TRA SPECIALISTA E MMG DELLE SINDROMI RINO-BRONCHIALI

Modulo 4 LA GESTIONE CONDIVISA TRA SPECIALISTA E MMG DELLE SINDROMI RINO-BRONCHIALI Modulo 4 LA GESTIONE CONDIVISA TRA SPECIALISTA E MMG DELLE SINDROMI RINO-BRONCHIALI 1 Obiettivi del modulo 4 Definire i principali ostacoli che incontra il MMG nella sua attività quotidiana Spiegare le

Dettagli

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

ALLEGATO A1.1 Dgr n. del pag. 1/5

ALLEGATO A1.1 Dgr n. del pag. 1/5 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO A1.1 Dgr n. del pag. 1/5 RIORGANIZZAZIONE DEI CENTRI PER LA SCLEROSI MULTIPLA DELLA REGIONE VENETO SECONDO UN MODELLO HUB & SPOKE PREMESSA La sclerosi multipla

Dettagli

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria Elementi di Epidemiologia Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria: Elementi di epidemiologia

Dettagli

Classificazione dei tessuti

Classificazione dei tessuti Tessuto nervoso Classificazione dei tessuti Tessuto nervoso Caratterizzato da eccitabilità e conduttività Costituito principalmente da due tipi di cellule: Cellule neuronali o neuroni che sono caratteristiche

Dettagli

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Allegato I Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Conclusioni scientifiche Vista la relazione di valutazione del comitato di valutazione

Dettagli

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Dettagli

Concetto di potenza statistica

Concetto di potenza statistica Calcolo della numerosità campionaria Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona Concetto di potenza statistica 1 Accetto H 0 Rifiuto H 0 Ipotesi Nulla (H

Dettagli

Il trattamento delle forme aggressive

Il trattamento delle forme aggressive Il trattamento delle forme aggressive Luigi igrimaldi Fondazione Istituto t San Raffaele G. Giglio di Cefalù Un caso clinico Donna di 24 anni con anamnesi di mononucleosi infettiva all età di 14 anni e

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

OCT nello studio della papilla ottica

OCT nello studio della papilla ottica Aggiornamenti in neuroftalmologia Varese, 20 maggio 2011 OCT nello studio della papilla ottica S. Donati Cos èla tomografia ottica e luce coerente (OCT) Meccanismo di Reflettività luminosa OCT e

Dettagli

IL RUOLO DELL INFERMIERE

IL RUOLO DELL INFERMIERE A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright

Dettagli

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights 16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights RISULTATI PRELIMINARI STUDIO ITACA Lo studio Itaca è uno studio multicentrico italiano di Fase III che confronta un trattamento chemioterapico tailored

Dettagli

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:

Dettagli

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

LIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA 2013-14

LIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA 2013-14 LIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA 2013-14 1 Psicologia dell età evolutiva Per molto tempo l oggetto principale è stato lo sviluppo dalla nascita alla fine dell adolescenza Necessità pratiche: Ø

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005

SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005 SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005 Ricerca epidemiologica Gli epidemiologi sono interessati a conoscere l incidenza delle malattie per prevedere i

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 29-Analisi della potenza statistica vers. 1.0 (12 dicembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Screening. Definizione

Screening. Definizione Screening Dott.ssa Pamela Di Giovanni Definizione Applicazione di un test, esame o di un altra procedura su soggetti asintomatici finalizzata all identificazione presuntiva di una potenziale patologia

Dettagli

Che cos è la celiachia?

Che cos è la celiachia? Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007 DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

ELEMENTI DI DEMOGRAFIA

ELEMENTI DI DEMOGRAFIA ELEMENTI DI DEMOGRAFIA 2. Caratteristiche strutturali della popolazione Posa Donato k posa@economia.unisalento.it Maggio Sabrina k s.maggio@economia.unisalento.it UNIVERSITÀ DEL SALENTO DIP.TO DI SCIENZE

Dettagli

NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN

NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN NUOVE PROSPETTIVE PER IL RIPRISTINO DELLO SVILUPPO CEREBRALE NELLA SINDROME DI DOWN GRUPPO DI RICERCA Coordinamento Università Partner Progetto realizzato con il contributo di Assicurazioni Generali ABSTRACT

Dettagli

REGIONE SICILIANA AZIENDA OSPEDALIERA PER L EMERGENZA CANNIZZARO Via Messina, 829 95125 Catania

REGIONE SICILIANA AZIENDA OSPEDALIERA PER L EMERGENZA CANNIZZARO Via Messina, 829 95125 Catania REGIONE SICILIANA AZIENDA OSPEDALIERA PER L EMERGENZA CANNIZZARO Via Messina, 829 95125 Catania Unità Operativa Complessa di NEUROLOGIA info@neurologiacannizzaro.com Tel: 095-7264378, FAX: 095-7264373

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

Studio sui cambiamenti nella depressione, nella fragilità emotiva e nei meccanismi di difesa

Studio sui cambiamenti nella depressione, nella fragilità emotiva e nei meccanismi di difesa Studio sui cambiamenti nella depressione, nella fragilità emotiva e nei meccanismi di difesa Dal 1998 al 2005 Attivecomeprima ha realizzato, in tempi diversi, due studi per valutare con metodi quantitativi

Dettagli

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche

Dettagli

Focus on sclerosi multipla: il Farmacista del SSN tra clinica, terapia e innovazione

Focus on sclerosi multipla: il Farmacista del SSN tra clinica, terapia e innovazione Focus on sclerosi multipla: il Farmacista del SSN tra clinica, terapia e innovazione Palermo, 7 maggio 2015 Davide Integlia, PhD L importanza della Farmacoeconomia I fondi destinati alla sanità non sono

Dettagli

Sperimentazione Clinica: ruolo e responsabilità dell Infermiere

Sperimentazione Clinica: ruolo e responsabilità dell Infermiere Sperimentazione Clinica: ruolo e responsabilità dell Infermiere Fasi dello studio Disegni di ricerca sperimentale Barbara Gorini, Investigator Site Development Lead, Development Operations- Pfizer ITALIA

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di

Dettagli

Indagine sul tasso di cambio: conseguenze dell apprezzamento del franco e reazioni delle imprese

Indagine sul tasso di cambio: conseguenze dell apprezzamento del franco e reazioni delle imprese Indagine sul tasso di cambio: conseguenze dell apprezzamento del franco e reazioni delle imprese Rete regionale di contatti della BNS Rapporto sottoposto alla Direzione generale della Banca nazionale svizzera

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

Storia e realtà dell alcologia in Italia

Storia e realtà dell alcologia in Italia XXII Congresso Nazionale 150 anni d Unità d Italia storia e realtà del rapporto tra italiani e alcol Torino 9-11 Novembre 2011 Villa Gualino Storia e realtà dell alcologia in Italia Prof. Valentino Patussi

Dettagli

SERVIZIO DI REUMATOLOGIA

SERVIZIO DI REUMATOLOGIA SERVIZIO DI REUMATOLOGIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA I REUMATISMI COME PREVENIRLI E CURARLI Le malattie reumatiche, denominate con varie terminologie (reumatismi,

Dettagli

LA SINDROME DI DOWN LA STORIA

LA SINDROME DI DOWN LA STORIA LA SINDROME DI DOWN LA STORIA La sindrome di Down, che è detta anche trisomia 21 o mongoloidismo, è una malattia causata dalla presenza di una terza copia del cromosoma 21; è la più comune anomalia cromosomica

Dettagli

POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia

POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia PAZIENTI ANZIANI Maggiori utilizzatori di farmaci per la presenza di polipatologie spesso croniche Ridotte funzionalità

Dettagli

RUOLO DEL TRAPIANTO NEL PAZIENTE CON MIELOMA MULTIPLO

RUOLO DEL TRAPIANTO NEL PAZIENTE CON MIELOMA MULTIPLO RUOLO DEL TRAPIANTO NEL PAZIENTE CON MIELOMA MULTIPLO Nicola Giuliani U. O. Ematologia e CTMO, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma MM-EPIDEMIOLOGIA 10% di tutti i tumori del sangue Malattia dell

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE

IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE Claudio Annovi (1), Roberta Biolcati (1), Renato Di Rico (2), Gianfranco De Girolamo (3), Clara Fogliani (2),

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo Quesito 1 In linea generale ritieni positiva la tendenza di molti paesi europei a cercare di proteggere alcuni settori ritenuti strategici per

Dettagli

Ricerca farmacologica priclinica e clinica

Ricerca farmacologica priclinica e clinica Ricerca farmacologica priclinica e clinica SPERIMENTAZIONE PRECLINICA DURATA MEDIA?? ANNI Consente di isolare, dalle migliaia di sostanze sottoposte al primo screening di base farmacologico e biochimico,

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Ben-Essere a scuola dell allievo con autismo. Antonella Marchetti

Ben-Essere a scuola dell allievo con autismo. Antonella Marchetti Ben-Essere a scuola dell allievo con autismo Antonella Marchetti QUANTI AUTISMI? n Un epidemiologia incerta: diagnosi-strumentivariabilità: 7-11 anni: 4.8 /1000 18-30 anni: 1.6/1000 Epidemia dove gli strumenti

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 S OMMAR IO LA FUNZIONE DEI REPORT... 3 TIPOLOGIA DEI REPORT... 3 CRITERI

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Arcari Claudio e Mariacristina Mazzari Piacenza 6 maggio 2011 1 CURVA DOSE-EFFETTO

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Migliorare l appropriatezza del trattamento della depressione in Italia. Un progetto concreto

Migliorare l appropriatezza del trattamento della depressione in Italia. Un progetto concreto Migliorare l appropriatezza del trattamento della depressione in Italia. Un progetto concreto Dr. Giuseppe Tibaldi - Torino Dr. Carmine Munizza - Torino Dr. Luigi Ferrannini - Genova Matera, 5 Novembre

Dettagli

ORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL

ORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL ORMONI FEMMINILI E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO: UN PROBLEMA REALE OPPURE UNA PAURA ESAGERATA? PL Meroni Unità di Allergologia, Immunologia Clinica & Reumatologia IRCCS Istituto Auxologico Italiano Dipartimento

Dettagli

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL?

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? Informazioni per potenziali partecipanti Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? È ora di affrontare diversamente l amiloidosi AL? L amiloidosi AL è una malattia rara e spesso fatale causata dall accumulo

Dettagli

L impatto del cambiamento del farmaco generico sull aderenza terapeutica

L impatto del cambiamento del farmaco generico sull aderenza terapeutica L impatto del cambiamento del farmaco generico sull aderenza terapeutica Presentazione dei risultati di ricerca Milano, 17 febbraio 2015 A cura di Disegno di ricerca Obiettivo: Indagare l impatto dello

Dettagli

I dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici.

I dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici. LINFOMA DI HODGKIN Il linfoma di Hodgkin (LH) è una neoplasia di derivazione linfoide che rappresenta circa l 1% dei tumori che annualmente insorgono de novo nel mondo. La sede di esordio del linfoma di

Dettagli

HTA e farmaci: il ruolo dell AIFA

HTA e farmaci: il ruolo dell AIFA HTA e farmaci: il ruolo dell AIFA Simona Montilla 12 luglio 2013 Dichiarazione di trasparenza/interessi* Le opinioni espresse in questa presentazione sono personali e non impegnano in alcun modo l AIFA

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Igiene e infezioni ospedaliere: un nesso quantificabile

Igiene e infezioni ospedaliere: un nesso quantificabile 24 Statistica & Società/Anno 3, N. 2/ Demografia, Istruzione, Welfare Igiene e infezioni ospedaliere: un nesso quantificabile Gianmaria Martini Dipartimento di Ingegneria, Università degli Studi di Bergamo

Dettagli

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

La Terapia Farmacologica. giovedì 26 novembre 15

La Terapia Farmacologica. giovedì 26 novembre 15 La Terapia Farmacologica Introduzione - Non esistono farmaci specifici per la cura dell autismo: non esistono cioé farmaci attivi sul disturbo dello sviluppo in sé; - L approccio farmacologico ha valenza

Dettagli

Dronedarone e insufficienza renale acuta: analisi delle segnalazioni della Rete Nazionale di Farmacovigilanza

Dronedarone e insufficienza renale acuta: analisi delle segnalazioni della Rete Nazionale di Farmacovigilanza Dronedarone e insufficienza renale acuta: analisi delle segnalazioni della Rete Nazionale di Farmacovigilanza Domenico Motola Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Unità di farmacologia Università

Dettagli

DATI PRELIMINARI SU DUE CASI DI SCLEROSI MULTIPLA TRATTATI CON OZONOTERAPIA (dott.luciano C. Giancola - specialista malattie nervose e mentali) La

DATI PRELIMINARI SU DUE CASI DI SCLEROSI MULTIPLA TRATTATI CON OZONOTERAPIA (dott.luciano C. Giancola - specialista malattie nervose e mentali) La DATI PRELIMINARI SU DUE CASI DI SCLEROSI MULTIPLA TRATTATI CON OZONOTERAPIA (dott.luciano C. Giancola - specialista malattie nervose e mentali) La sclerosi multipla è una malattia caratterizzata dalla

Dettagli