LA DIFESA ANTIPARASSITARIA DELL OLIVO. (funghi insetti minori - batteri)
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1 LA DIFESA ANTIPARASSITARIA DELL OLIVO (funghi insetti minori - batteri)
2 L occhio di pavone
3 Si tratta di una malattia causata da un fungo: Spilocaea oleaginea conosciuta anche come Cycloconium oleagineum o Cicloconio
4 Organi attaccati Principalmente le foglie, ma anche rametti, piccioli, frutti Manifestazione della malattia Macchie grigiastre al centro contornate da aloni di colore verde, giallo o rosso bruno
5 Lo sviluppo delle macchie è accompagnato da più o meno estese clorosi e necrosi della lamina fogliare Le foglie infette si staccano prematuramente provocando defogliazioni diffuse con indebolimento delle condizioni vegetative della pianta
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13 Condizioni di sviluppo Temperatura ottimale compresa tra i 12 e i 24 C (massima a 20 C); sviluppo del fungo nullo sotto gli 8 C e sopra i 28 C Umidità ottimale fra il 70 e 100% L acqua di pioggia bagna le foglie e dissemina l infezione
14 Lo sviluppo della malattia è quindi fortemente dipendente dalle condizioni climatiche, quali temperatura, umidità e pioggia I periodi di infezione cambiano quindi da zona a zona, dal sud al nord Italia: nelle nostre zone generalmente la primavera (aprile-giugno) e l autunno (settembre-ottobre)
15 Diagnosi precoce Il periodo di incubazione varia da 40 a 60 giorni: l infezione c è ma le macchie non sono ancora presenti e visibili La diagnosi precoce si fa immergendo un campione di foglie in soluzione di soda al 5% a C per 2-3 minuti: compaiono le macchie scure sulle porzioni di tessuto infetto
16 Esiste una sensibilità varietale: il Leccino risulta resistente, mentre la Bianchera molto suscettibile
17 Prevenzione e cura Prevenzione con trattamenti a base di rame in primavera dopo la potatura e in autunno dopo la raccolta Prevenzione e/o cura a fine giugno e primi settembre con rame (prevenzione) o dodina (cura) alle dosi indicate in etichetta
18 Cercosporiosi Malattia causata dal fungo Mycocentrospora cladosporioides Sintomi: sulla pagine superiore macchio necrotiche, su quella inferiore colorazione grigio plumbea Condizioni di sviluppo: umidità e temperatura simili all occhio di pavone Lotta: trattamenti rameici
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21 CARIE DEL LEGNO (Phomes spp. e Stereum spp.) - Attacca legno vecchio su ferite non cicatrizzate - Provoca marcescenza del legno (legno friabile come segatura) e compromette la stabilità delle piante - Prevenzione con disinfezione dei tagli di potatura - Cura con operazioni di dendrochirurgia
22 Sequenza dell attacco La ferita di potatura non viene disinfettata e cicatrizza male (monconi, tagli orizzontali) Il legno secca e tende a fessurarsi radialmente Entra acqua con le piogge Inizia l attacco dei funghi della carie del legno Sul legno deperito si instaurano insetti (scolitidi) che scavano gallerie Nelle gallerie si instaurano formicai Gli insetti (picchio ecc.) costruiscono nidi
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30 ROGNA DELL OLIVO (Pseudomonas savastanoi) SVILUPPO: l ingresso del batterio nella pianta avviene attraverso lesioni della corteccia provocati dai tagli di potatura e dalla grandine VARIETA : frantoio risulta più sensibile di altre DANNI: si manifestano con escrescenze tumorali a carico dei giovani rami, con conseguente debilitazione della pianta e quindi minor produzione per diversi anni, fino alla morte dell albero
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34 LOTTA Risulta importante effettuare un trattamento a base di rame dopo la potatura e tempestivamente ogni qualvolta si verifica una grandinata
35 Tipologia di danni da rogna
36 VERTICILLOSI (Verticillium dahliae) Sintomi: disseccamento di uno o più rami nella porzione medio alta della chioma (primaveraestate) causa: occlusione dei vasi legnosi, con conseguente disseccamento della chioma a partire dai germogli apicali. LOTTA: asportazione e distruzione delle parti infette, disinfezione degli attrezzi di potatura ed utilizzo di materiale vivaistico sano
37 Verticillosi e consociazione Il fungo della verticillosi attacca anche pomodoro, melazana e peperone: è in grado di rimenere nel terreno (come spore) e quindi attaccare l olivo Evitare di piantare queste colture in mezzo ai filari di olivi e di utilizzare compost proveniente da piante di queste solanacee
38 OZIORRINCO (Othiorrhynchus cribricollis) DANNI: insetto che causa erosioni caratteristiche sulla pagina fogliare nel corso dell estate e dell autunno LOTTA: generalmente non serve nessun tipo di intervento, in quanto di solito il danno è limitato
39 Eventuale lotta Trattamenti alla chioma con insetticidi potenti per ingestione Creazione di barriere contro la risalita degli adulti che di giorno sono presenti nel terreno e la notte salgono a erodere le foglie Lotta biologica con un nematode specifico che parassitizza le larve
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47 FLEOTRIBO (Phleotribus scarabaeoides) DANNI: attacca il legno delle piante in cattive condizioni vegetative a causa di stress da freddo, di ristagno idrico o da carenza di elementi nutritivi. Le gallerie scavate sotto la corteccia dagli adulti tra febbraio e marzo, sono individuabili grazie alla segatura espulsa dal foro di entrata. LOTTA: mantenere le piante costantemente in buone condizioni vegetative, e lasciare i rami di potatura nell oliveto per circa 1 mese, dove fungono da esca per attirare gli adulti e le larve presenti, vengono successivamente eliminati ad aprile con il fuoco
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49 FUMAGGINI E COCCINIGLIE Cocciniglie e fumaggini sono associate sulla pianta dell olivo e i danni causati dalle cocciniglie favoriscono l instaurazione delle fumaggini Fase 1: le cocciniglie si instaurano in particolari condizioni di umidità e temperatura (chione affastellate, assenza di potature, umidità elevate) Fase 2: le cocciniglie si moltiplicano e producono abbondante melata con la quale imbrattano le foglie Fase 3: sulle foglie imbrattate dalla melata si instaurano i funghi saprofiti delle fumaggini
50 FUMAGGINI E COCCINIGLIE Cocciniglie: prevalentemente Saissetia oleae Fumaggini: funghi quali Capnodium, Alternaria, Cladosporium DANNI: riduzione della capacità di fotosintesi delle foglie ed in casi più gravi, crescita stentata della pianta.
51 Strategie di lotta LOTTA agronomica: eliminare le cause che determinano lo sviluppo delle cocciniglie; quindi - Limitare le concimazioni azotate - Eseguire adeguate potature annuali per evitare l affastellamento della chioma e creazione di condizioni di umidità
52 Strategie di lotta LOTTA chimica: con insetticidi specifici regolatori di crescita (buprofezin) contro le forma giovani a fine giugno, associato ad olio bianco estivo.
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58 Cocciniglia cotonosa Si tratta di una cocciniglia di importanza secondaria, che generalmente non crea problemi nei nostri oliveti. Di solito i trattamenti contro gli altri insetti riescono a contenere anche questo parassita
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60 Cotonello dell olivo Si tratta di un insetto (Euphyllura olivina) presente in tutti i paesi olivicoli, che generalmente non crea problemi nei nostri oliveti. Danni ai fiori o alle piccole olivine; produzione di melata; di solito i trattamenti contro gli altri insetti riescono a contenere anche questo parassita
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62 Eriofide Si tratta di un acaro (Eriophyes oleae) che punge gli apici vegetativi dei giovani germogli, causando deformazioni. Problemi soprattutto nei vivai o sulle giovani piante messe a dimora, dove viene interrotto il getto guida principale Se necessaria la lotta viene effettuata con acaricidi specifici.
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64 Margaronia Si tratta di un insetto (Palpita (=Margaronia) unionalis) che provoca danni sugli apici vegetativi dei giovani germogli, causando erosioni. Svolge 4-5 generazioni all anno Problemi soprattutto nei vivai o sulle giovani piante messe a dimora, dove viene interrotto il getto guida principale Se necessaria la lotta viene effettuata con insetticidi specifici.
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70 Rodilegno Si tratta di un insetto (Zeuzera pyrina); le larve provocano erosioni sui giovani germogli, quindi entrano nel legno scavando gallerie Se necessaria la lotta viene effettuata con insetticidi quali esteri fosforici o molto più comunemente con mezzi meccanici (filo di ferro).
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73 MOSCERINO SUGGISCORZA (Resseliella oleisuga) DANNI: determina la rottura dei rametti dell olivo all interno dei quali è presente l insetto LOTTA: arieggiamento della chioma e distruzione dei rami infetti con il fuoco
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75 Xylella fastidiosa Xylella fastidiosa è un batterio Gram negativo, che vive e si riproduce all'interno dell'apparato conduttore della linfa grezza (i cosiddetti vasi xilematici, portatori di acqua e sali minerali), di cui provoca il progressivo restringimento, li ottura, dando origine a un danno meccanico della pianta per intasamento, che ne causa il disseccamento parziale o totale
76 Xylella fastidiosa Oltre all'olivo, il ceppo del batterio è stato rinvenuto in molte altre piante ospiti: mandorlo, ciliegio, oleandro, Vinca minor, Spartium junceum. In condizioni sperimentali anche per mirto e rosmarino,
77 La malattia identificata come Complesso del disseccamento rapido dell'olivo colpisce le piante di ulivo con un complesso di sintomi caratteristici Ceppi simili colpiscono la vite, il caffè, gli agrumi ecc.
78 Xylella fastidiosa colonizza lo xilema delle piante ospiti e il suo sviluppo nella pianta sembra condizionato dalla temperatura: valori compresi fra 25 e 32, le temperature più idonee per la moltiplicazione del batterio, sarebbero favorevoli ad uno sviluppo epidemico della malattia; al contrario, temperature al disotto di C e superiori a 34 C potrebbero influire negativamente sulla sopravvivenza del batterio nelle piante ospiti.
79 La sensibilità di Xylella fastidiosa alle basse temperature invernali spiega in parte la sua distribuzione geografica che appare limitata alle aree tropicali e subtropicali. Tuttavia Xylella fastidiosa è stata segnalata anche in Canada (Ontario)
80 La sintomatologia colpisce con particolare gravità gli esemplari adulti degli olivi, con totale disseccamento degli ulivi secolari, mentre su piante più giovani l'alterazione si limita, spesso, a disseccamenti terminali che, in base alle osservazioni disponibili al 2015, non sembrano innescare il declino generalizzato dell'intera pianta
81 I principali vettori sono le specie della famiglia delle «sputacchine», insetti le cui larve vivono in una schiuma bianca, simile alla saliva di uno sputo, in particolare la specie Philaenus spumarius, specie molto diffusa in Europa e presente con dense popolazioni nella provincia di Lecce, dove ne è stata accertata scientificamente l'efficienza e l'efficacia come vettore
82 Philaenus spumarius
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85 Grazie per l attenzione
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