Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca

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1 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PIANO DELLA COMUNICAZIONE

2 Sommario 1 Premessa e contesto normativo Analisi dello scenario Definizione degli obiettivi Obiettivi in materia di Istruzione, Università e Ricerca del Governo e dell Organo politico dell Amministrazione Obiettivi strategici di comunicazione Obiettivi operativi di comunicazione Target e ascolto dei soggetti sociali interessati Coordinamento e aspetti organizzativi Strumenti di comunicazione Misurazione e valutazione Budget Contenuti e aree tematiche Allegato Allegato Allegato Allegato NORMATIVA DI RIFERIMENTO

3 1 Premessa e contesto normativo Il piano di Comunicazione 2015, previsto dall art. 11 della Legge 150/2000 è predisposto dalla Direzione Generale acquisti, sistemi informativi e statistica nell ambito delle funzioni contenute nell art. 7 comma 5 lettera z del Decreto Presidente Consiglio dei Ministri n. 98 dell 11 febbraio 2014 e in coerenza con le linee guida del Dipartimento per l Informazione e l Editoria della Presidenza del Consiglio. Nelle linee generali, tiene conto delle quattro aree di riferimento indicate dal Dipartimento per l Informazione e l Editoria della Presidenza del Consiglio: Identità della comunità Promozione di comportamenti cooperativi e responsabilità individuali e sociali Diffusione della conoscenza Campagne di servizio Da un punto di vista strettamente attuativo è formulato sulla base: delle indicazioni, contributi ed esigenze rappresentate ai Dipartimenti dalle Direzioni Generali di competenza dell Atto di indirizzo del 6 febbraio 2015, adottato dall On. Ministro, concernente l individuazione delle priorità politiche del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca per l anno delle novità in corso di discussione e/o di attuazione L introduzione di novità normative e operative caratterizzerà l azione dell Amministrazione per l anno 2015: ciò richiede, sin da subito, particolare attenzione nell adottare una comunicazione informata, consapevole e partecipata sia nei format che negli strumenti operativi, nell ottica dell utilizzo di nuovi media e dell ottimizzazione delle risorse economiche e strumentali. Tuttavia le azioni di dettaglio potranno essere calibrate nel corso dell anno in funzione del mutato assetto. Per quanto attiene, invece, alle materie e agli ambiti già definiti, il programma di comunicazione è finalizzato a perseguire gli obiettivi di informazione, trasparenza, testimonianza e partecipazione richiesti dal vasto pubblico di riferimento. 3

4 2 Analisi dello scenario Il contesto interno dell Amministrazione è caratterizzato dal nuovo modello organizzativo introdotto dal Decreto Presidente Consiglio dei Ministri n. 98 dell 11 febbraio 2014 e attuato nel corso dell anno In tale quadro è rilevante l esigenza di agevolare processi di condivisione dell informazione coerenti con il modello introdotto. Il contesto di riferimento correlato all Amministrazione, e questa stessa, parteciperanno il processo di cambiamento in atto, del quale non sono identificate nè le linee definitive né i tempi di attuazione. Tale processo di cambiamento si rivolge ad una realtà complessa sia dal punto di vista territoriale che dal punto di vista umano ed è soggetto all interrelazione di una molteplicità di soggetti con competenze, ambiti, linguaggi e aspettative molto diversificati tra loro. Dall analisi dei dati di indagini svolte da organizzazioni indipendenti si rilevano alcuni elementi sostanziali: La fiducia riposta dal Paese nell Istituzione Scuola ancora superiore al 50% (rilevazione eurispes 2013) La posizione di aspettativa rispetto alla riforme da parte dell opinione pubblica L opinione molto diversificata rispetto alle riforme da parte degli operatori dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il riflesso del processo di riforme verso gli studenti, le famiglie e gli operatori dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Se da una lato è necessario salvaguardare il consenso espresso nei confronti dell Istituzione, al tempo stesso è opportuno comunicare in maniera chiara e diffusa il cambiamento. L ultima considerazione attiene alle potenzialità: il mondo dell Istruzione, dell Università e della Ricerca è caratterizzato da una molteplicità di positive esperienze che devono essere raccontate. Sono esperienze e buone pratiche realizzate grazie alla competenza e all entusiasmo di attori diversi all interno delle Istituzioni. Molte di queste esperienze attengono anche alla capacità di comunicare ed ai relativi strumenti: in questo senso il piano intende valorizzare i percorsi e le 4

5 competenze che potranno essere messe a fattor comune di una efficace strategia di comunicazione operativa e partecipata. 3 Definizione degli obiettivi 3.1 Obiettivi in materia di Istruzione, Università e Ricerca del Governo e dell Organo politico dell Amministrazione Per la definizione degli obiettivi di comunicazione, anche in coerenza con quanto previsto dalla normativa vigente e dalle buone prassi in materia di comunicazione istituzionale, il piano è redatto in relazione agli obiettivi programmatici del Governo in materia di Istruzione Università e Ricerca. Più specificamente si tiene conto dell Atto di indirizzo del 6 febbraio 2015, adottato dall On.Ministro, concernente l individuazione delle priorità politiche del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca per l anno Gli asset di riferimento sono stati così individuati: Edilizia scolastica e decoro delle infrastrutture Interventi in materia di risorse umane: piano assunzioni, formazione e riqualificazione, ricambio generazionale Semplificazione amministrativa e nuovi processi digitali Mobilità internazionale scuola, università e ricerca: docenti, personale e studenti Autonomia scolastica e processi di valutazione Valorizzazione delle discipline patrimonio e potenziamento delle competenze linguistiche, economiche e informatiche Sinergie scuola-impresa-territorio Orientamento universitario e lavorativo La valorizzazione e l incentivazione delle reti di scuole Promozione e sostegno alla ricerca scientifica La riforma dell Alta formazione artistica, musicale e coreutica 3.2 Obiettivi strategici di comunicazione Tenendo conto dello scenario e degli asset politico-strategici, il Piano di Comunicazione 2015 ha lo scopo di : 5

6 Garantire e tutelare i diritti nel contesto interno e nella relazione pubblico/privato: diritti di informazione, prevenzione della disinformazione, accesso agli atti e partecipazione, opportunità di accesso ai servizi correggendo asimmetrie informative. Ridefinire la capacità globale di comunicazione dell Amministrazione come identità e immagine sia nel contesto interno che nella relazione pubblico/privato Comunicare la policy dell Amministrazione secondo canali e linguaggi diversificati rispetto al contesto interno e alla relazione pubblico/privato Informare al cambiamento sia nel contesto interno che nella relazione pubblico/privato Comunicare l Amministrazione anche sui canali internazionali 3.3 Obiettivi operativi di comunicazione Facilitare le procedure di raccordo e coordinamento tra gli attori dell Amministrazione Garantire la tempestività della comunicazione Semplificare il flusso informativo nel contesto interno attraverso l utilizzo di prodotti di informazione (newsletter) e di partecipazione (mail/forum) Ottimizzare il web quale spazio di informazione ed approfondimento sui temi di competenza con particolare riguardo agli elementi di novità e alla trasparenza dell azione amministrativa. Utilizzare i social network maggiormente diffusi, quali strumenti dinamici di informazione e di partecipazione. Promuovere la partecipazione del contesto interno (docenti, studenti, scuole) alla produzione della comunicazione con particolare attenzione alla diversificazione dei contenuti e dei linguaggi Massimizzare la comunicazione delle buone pratiche e delle esperienze del mondo dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, attraverso spazi dedicati sul web, social networks e newsletter Partecipare ad eventi istituzionali di rilevanza nazionale ed internazionale Promuovere la diffusione di iniziative delle altre Amministrazioni nell ambito dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. 6

7 Promuovere l immagine del sistema Istruzione, Università e Ricerca attraverso canali multilingue. 4 Target e ascolto dei soggetti sociali interessati Il target di riferimento è individuato secondo il criterio della macro-segmentazione: a) beneficiari/destinatari diretti: studenti famiglie figure apicali della Scuola, dell Università e della Ricerca docenti altro personale della scuola figure apicali dell Amministrazione Centrale e Periferica Altro personale dell Amministrazione Centrale e Periferica b) Istituzioni nazionali: Governo, Parlamento Nazionale ed Europeo, enti pubblici di riferimento, regioni, comuni, altri enti territoriali c) Istituzioni internazionali: ambasciate, Istituti di Cultura d) media: quotidiani, periodici, stampa specialistica e locale, Tv nazionali e locali, radio nazionali e locali, internet. e) influenti: enti o persone che hanno un influenza politica e sociale sull utenza (sindacati, ordini professionali, organizzazioni rappresentative) Nell ambito della macro-segmentazione assume rilevanza strategica la micro-segmentazione, in funzione della quale si prevede: - la diversificazione della comunicazione nel contesto interno per funzioni/ruoli - la diversificazione netta e segmentata per fascia di età dell utenza diretta (studenti) 7

8 L azione di comunicazione tiene conto di quatto elementi di sintesi relativi al target di riferimento: PUNTI DI FORZA Fattori interni al contesto da valorizzare FINALITA SOCIALE DELL AZIONE AMMINISTRATIVA PUNTI DI DEBOLEZZA Limiti da considerare PARCELLIZZAZIONE DEL TARGET DI RIFERIMENTO OPPORTUNITA Possibilità che vengono offerte dal contesto e possono offrire occasioni di sviluppo CAPILLARITA e PROFESSIONALITA INTERNE AL CONTESTO MINACCE Rischi da valutare e da affrontare, perché potrebbero peggiorare e rendere critica una situazione DISINFORMAZIONE 5 Coordinamento e aspetti organizzativi La Direzione Generale acquisti, sistemi informativi e statistica, in coordinamento con gli Uffici di diretta collaborazione e i Dipartimenti, elabora e gestisce il Piano di Comunicazione, definendovi la strategia e gli obiettivi complessivi. Alla elaborazione del Piano segue la pianificazione e la progettazione operativa delle singole iniziative di comunicazione, coerenti con gli obiettivi in esso contenuti, tenendo conto delle segnalazioni, delle proposte o delle necessità manifestate dalle diverse strutture dell Amministrazione. Al fine di mantenere il livello di comunicazione efficace e tempestivo, la Direzione Generale acquisti, sistemi informativi e statistica fornisce supporto costante alle altre strutture delle Amministrazione. Periodicamente la Direzione Generale acquisti, sistemi informativi e statistica verifica il livello di soddisfazione dell attuazione delle campagne di comunicazione, da parte delle altre strutture dell Amministrazione, e acquisisce le segnalazioni relative. 8

9 6 Strumenti di comunicazione ON LINE a) comunicazione web internet e intranet attraverso il sito Istituzionale o siti di Istituzioni correlate b) Vetrina delle buone pratiche in web: banca dati delle competenze maturate, anche attraverso la realizzazione di iniziative e progetti innovativi c) newsletter informativa d) mail informative dedicate e) social network f) Editoria digitale/app: promuovendone lo sviluppo e la realizzazione attraverso concorsi di studenti g) Pubblicazione mediata attraverso i siti delle Istituzioni Scolastiche e delle Università TRADIZIONALE a) Eventi istituzionali locali, nazionali e internazionali b) Comunicazione istituzionale e prodotti editoria anche attraverso la valorizzazione delle specificità tecniche e artistiche presenti nelle Istituzioni Scolastiche e delle Università 7 Misurazione e valutazione Si prevede la misurazione: Del piano di comunicazione nel suo impianto strategico Delle singole iniziative di comunicazione La valutazione dovrà verificare: se i prodotti di comunicazione hanno raggiunto il pubblico desiderato se il messaggio è stato compreso dai destinatari se la comunicazione ha modificato le percezioni e i comportamenti dei destinatari Nel processo di analisi e valutazione, coordinato dalla Direzione Generale acquisti, sistemi informativi e statistica, si utilizzeranno gli strumenti quali sondaggi e focus group e strumenti di feedback propri dei social network. 9

10 8 Budget Le risorse disponibili sono quelle del programma 8 della missione 22 capitolo 1396 pg 22, nel programma 1 della missione 23 capitolo 1689 pg 34 e nel programma 3 della missione 32 capitolo 1170 pg Contenuti e aree tematiche Si rinvia alle schede di individuazione delle iniziative di comunicazione per le analisi di dettaglio. 10

11 DATI INFORMATIVI MINISTERO DIPARTIMENTO RESPONSABILE UFFICIO DI COMUNICAZIONE PORTAVOCE CAPO UFFICIO STAMPA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Direzione Generale acquisti, sistemi informativi e statistica D.G. Marco Ugo Filisetti /2103 marco.filisetti@istruzione.it Angelo Di Silvio angelo.disilvio@istruzione.it Alessandra Migliozzi a.migliozzi@istruzione.it 11

12 Allegato 1 Direzione generale per lo Studente, l Integrazione e la Partecipazione Campagna di comunicazione integrata welfare dello studente PRESENTAZIONE DELLA SINGOLA INIZIATIVA Azione di sistema dedicata ad accrescere nei giovani studenti, docenti e famiglie la consapevolezza del diritto ad apprendimenti di qualità per tutti e ciascuno TITOLO DELL INIZIATIVA MEZZI DI COMUNICAZIONE Welfare dello studente Spot televisivi Format e trasmissioni dedicate Eventi di sensibilizzazione e attività nazionali di in formazione a vari livelli e in collaborazione con vari stakeholders Portali: (portale nazionale scuola in ospedale) Eventi dedicati: - Job&Orienta Verona Novembre - CAMPUS - Salone dello Studente - ORIENTA Sardegna, Sicilia e Lazio - ItaliaOrienta Roma e Napoli - Salone della giustizia - FareTurismo Momenti di riflessione, di celebrazioni storico culturali e di manifestazioni riferite a particolari temi: Giornate dedicate al centenario della Grande Guerra Giornate dedicate alla commemorazione della fine della II Guerra Mondiale 12

13 OBIETTIVI e TARGET Cerimonia di apertura dell anno scolastico 2015/2016 Giorno della Memoria e viaggio ad Auschwitz Giornate Nazionale per la legalità (giornata del ricordo delle vittime di mafia e ricordo della Strage di Capaci) Giornata Nazionale per la Sicurezza in Rete Giornata Mondiale contro l Omofobia e la violenza nelle scuole Giornata Nazionale per il Risparmio Energetico Obiettivi: L iniziativa è pianificata intorno alle tematiche afferenti alla mission della Direzione con l obiettivo di integrare e ampliare gli aspetti della comunicazione circa: orientamento quale deterrente alla dispersione scolastica, all abbandono e all insuccesso. Intervento a tutti i livelli scolastici e formativi, per sostenere i giovani, attraverso la didattica orientativa, ad assumere scelte coerenti e appropriate. Favorire la conoscenza e offrire concrete indicazioni per la scelta scolastica e per quella universitaria, creando una rete di informazioni sulle opportunità che il mondo della scuola e dell università possono offrire anche in prospettiva dell ingresso nel mondo del lavoro. Orientamento long life nell istruzione. cultura della legalità declinata in: legalità contro la criminalità organizzata, con riguardo alle implicazioni di ordine finanziario e di ordine pubblico; legalità informatica intesa a trasferire un corretto approccio dei giovani alle tecnologie di comunicazione moderne; legalità ambientale con attenzione agli aspetti legati allo smaltimento doloso dei rifiuti e conseguenti inquinamenti ambientali, uso consapevole delle risorse, ecc.; legalità alimentare, con particolare attenzione all EXPO 2015, e con riferimento ai gravi danni che le frodi comportano all economia agro alimentare; legalità civile e senso identitario del Paese promuovendo, in giornate all uopo individuate, iniziative e momenti di riflessione riferite a particolari temi che suscitano nei giovani la valorizzazione dell identità della comunità e della storia del Paese. 13

14 PERIODO DI DIFFUSIONE corretti stili di vita: promuovere la crescita sana ed equilibrata dei ragazzi con azioni di educazione alimentare e alla salute, progetti di educazione motoria e sport a scuola, azioni di contrasto al bullismo e sensibilizzazione ai temi legati alle pari opportunità intese anche come inclusione e integrazione, contrasto a tutte le forme di discriminazione e omofobia dentro e fuori la scuola. Target: studenti e famiglie, docenti e stakeholder azione di sistema nel corso dell anno BUDGET DEDICATO ,00 (un milionesettecentomila /00) EVENTUALI AZIONI DI MONITORAGGIO, SE PREVISTE SINERGIE CON ALTRI MINISTERI O ALTRI ENTI Previste azioni di monitoraggio, sondaggi e report di ricaduta Direzione generali centrali e regionali - Istituzioni scolastiche Università - Ministero Lavoro Italia Lavoro Union Camere Confindustria Università - RAI RadioTelevisione Italiana MTV, TV2000 e altre emittenti televisive Skuola.net Campus Orienta Italia Orienta ANSA. 14

15 Allegato 2 PRESENTAZIONE DELLA SINGOLA INIZIATIVA TITOLO DELL INIZIATIVA MEZZI DI COMUNICAZIONE Direzione generale per i Contratti, gli acquisti, i sistemi informativi e la statistica Campagna di comunicazione integrata sui temi relativi a La Buona Scuola Azione di sistema dedicata ad accrescere nella popolazione italiana, con particolare riferimenti ai giovani studenti, ai docenti e famiglie la consapevolezza del percorso di cambiamento intrapreso con la Riforma La Buona Scuola. La Buona Scuola Spot televisivi Format e trasmissioni dedicate Incontri di sensibilizzazione e informazione sul territorio Social Network Sito dedicato: OBIETTIVI e TARGET EVENTI DEDICATI: Forum PA - Roma maggio 2015 ABCD Salone dell orientamento Genova ottobre/novembre 2015 Salone Internazionale del Libro Torino maggio 2015 Obiettivi L iniziativa è pianificata intorno alle tematiche afferenti alla mission della Riforma della Scuola e ai temi che sono stati oggetto della Consultazione Pubblica La Buona Scuola con l obiettivo di integrare e ampliare gli aspetti della comunicazione circa: 1. MAI PIÙ' PRECARI NELLA SCUOLA 2. DAL 2016 SI ENTRA SOLO PER CONCORSO 3. BASTA SUPPLENZE 4. LA SCUOLA FA CARRIERA: QUALITÀ, VALUTAZIONE E MERITO 5. LA SCUOLA SI AGGIORNA: FORMAZIONE E INNOVAZIONE 6. SCUOLA DI VETRO: DATI E PROFILI ONLINE 7. SBLOCCA SCUOLA 8. LA SCUOLA DIGITALE 15

16 9. CULTURA IN CORPORE SANO 10. LE NUOVE ALFABETIZZAZIONI 11. FONDATA SUL LAVORO 12. LA SCUOLA PER TUTTI, TUTTI PER LA SCUOLA - Target: studenti e famiglie, docenti e stakeholder. PERIODO DI DIFFUSIONE BUDGET DEDICATO EVENTUALI AZIONI DI MONITORAGGIO, SE PREVISTE SINERGIE CON ALTRI MINISTERI O ALTRI ENTI 2015 azione di sistema nel corso dell anno ,00 (novantasettemilaottocentoquarantasei/00) sondaggi e report di ricaduta Direzione generali centrali e regionali - Istituzioni scolastiche Università Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministero Lavoro Italia Lavoro Union Camere Confindustria Università Italiane e Straniere, emittenti televisive varie 16

17 Allegato 3 PRESENTAZIONE DELLA SINGOLA INIZIATIVA Direzione generale per lo Studente, l Integrazione e la Partecipazione Campagna di comunicazione integrata Expo2015 Azione dedicata alla promozione della partecipazione delle istituzioni scolastiche italiane all Esposizione Universale EXPO2015 che avrà luogo a Milano. TITOLO DELL INIZIATIVA MEZZI DI COMUNICAZIONE EXPO2015 Nutrire il Pianeta - Energia per la Vita Spot televisivi Format e trasmissioni dedicate Eventi di sensibilizzazione e attività nazionali di in-formazione a vari livelli e in collaborazione con vai stakeholders Piano media e di advertising a mezzo stampa, su riviste specializzate e pubbliredazionali, su siti di settore, banner dedicati. Diffusione, presso le istituzioni scolastiche, della tematica relativa all alimentazione mediante abbonamenti a riviste. Portali: Eventi dedicati: - Evento di lancio 7 Febbraio 2015 Verso la Carta di Milano - Manifestazioni nazionali e territoriali in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali - Concorsi nazionali e internazionali rivolti alle scuole OBIETTIVI e TARGET Obiettivi: L iniziativa è pianificata intorno alle tematiche afferenti alla mission della Direzione con l obiettivo di integrare e ampliare gli aspetti 17

18 della comunicazione circa: - corretti stili di vita: promuovere la crescita sana ed equilibrata dei ragazzi con azioni di educazione alimentare e alla salute, progetti di educazione motoria e sport a scuola. - Educazionale all ambiente e alla sostenibilità - Target: studenti e famiglie, docenti e stakeholder. (si prevede la movimentazione di più di 2 milioni di studenti nei mesi dell apertura dell Esposizione Universale) PERIODO DI DIFFUSIONE BUDGET DEDICATO EVENTUALI AZIONI DI MONITORAGGIO, SE PREVISTE SINERGIE CON ALTRI MINISTERI O ALTRI ENTI 2015 azione di sistema nel corso dell anno ,00 (cinquecentomilaeuro/00) Previste azioni di monitoraggio, sondaggi e report di ricaduta. Direzione generali centrali e regionali - Istituzioni scolastiche Università - Ministero Lavoro Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali RAI RadioTelevisione Italiana e altre emittenti televisive Agenzie di Stampa Concessionarie di servizi pubblicitari e di Comunicazione Compagnie di trasporti nazionali agenzie di viaggio 18

19 Allegato 4 PRESENTAZIONE DELLA SINGOLA INIZIATIVA TITOLO DELL INIZIATIVA MEZZI DI COMUNICAZIONE OBIETTIVI e TARGET Direzione generale per i Contratti, gli acquisti, i sistemi informativi e la statistica Campagna di comunicazione integrata La Scuola comunica la Scuola Azione di sistema dedicata alla diffusione delle buone pratiche diffuse nel sistema Scuola La Scuola comunica la Scuola vetrina delle buone pratiche in web Social Network Newsletter Sito web istituzionale Editoria digitale prodotta dalle Istituzioni scolastiche Obiettivi L iniziativa, da un lato, ha lo scopo di coinvolgere le Istituzioni Scolastiche nel processo di comunicazione, attraverso la evidenza delle iniziative poste in essere, con particolare riguardo al buon utilizzo delle risorse pubbliche. Dall altro di creare le condizioni di visibilità e di replicabilità delle best practices. Target f) beneficiari/destinatari diretti: studenti famiglie figure apicali della Scuola, dell Università e della Ricerca docenti altro personale della scuola figure apicali dell Amministrazione Centrale e Periferica Altro personale dell Amministrazione Centrale e Periferica g) Istituzioni nazionali: governo, Parlamento Nazionale ed Europeo, enti pubblici di riferimento, regioni, 19

20 PERIODO DI DIFFUSIONE BUDGET DEDICATO EVENTUALI AZIONI DI MONITORAGGIO, SE PREVISTE SINERGIE CON ALTRI MINISTERI O ALTRI ENTI comuni, altri enti territoriali h) Istituzioni internazionali: ambasciate, Istituti di Cultura i) media: quotidiani, periodici, stampa specialistica e locale, Tv nazionali e locali, radio nazionali e locali, internet. j) influenti: enti o persone che hanno un influenza politica e sociale sull utenza (sindacati, ordini professionali, organizzazioni rappresentative) 2015 azione di sistema nel corso dell anno sondaggi e report di ricaduta 20

21 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Comunicazione istituzionale e pubblicità delle pubbliche amministrazioni Circolare del Sottosegretario Bonaiuti del 6 giugno 2011concernente chiarimenti interpretativi ed indirizzi applicativi in ordine all'applicazione dell'art. 6, comma 8 del decretolegge 31 maggio 2010 n.78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che dispongono particolari limiti sulle spese di pubblicità per le Amministrazioni centrali dello Stato. Decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica. Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 settembre 2009 Indirizzi interpretativi ed applicativi in materia di destinazione delle spese per l acquisto di spazi pubblicitari da parte di amministrazioni dello Stato ai sensi dell Art. 41 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n Radio a diffusione nazionale equiparate alla stampa quotidiana ai sensi della Legge 7 agosto 1990, n. 250, Art. 10, comma 1. Circolare del Sottosegretario all informazione e l editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell 8 novembre 2010 sulle "Procedure per la concessione dell'utilizzo del logo della Presidenza del Consiglio dei Ministri" Delibera Agcom n. 256 /10/CSP del 9 dicembre 2010 Regolamento in materia di pubblicazione e diffusione di sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa Direttiva del Ministro per la Funzione Pubblica 7 febbraio 2002 "Direttiva sulle attività di comunicazione delle pubbliche amministrazioni" Decreto del Presidente della Repubblica 21 settembre 2001, n. 422 Regolamento recante norme per l individuazione dei titoli professionali del personale da utilizzare presso le pubbliche amministrazioni per le attività di informazione e di comunicazione e disciplina degli interventi formativi" Decreto del Presidente della Repubblica del 21 settembre 2001, n. 403 Regolamento sui criteri per l'individuazione dei soggetti professionali esterni da invitare alle procedure di selezione per realizzare comunicazioni istituzionali a carattere pubblicitario Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. GU n.106 del Suppl. Ordinario n. 112 Art disciplina l Ufficio Relazione con il Pubblico delle amministrazioni pubbliche 21

22 Legge 7 dicembre 2000, n. 383 Artt. 12 e 25 Disciplina delle associazioni di promozione sociale Legge 7 giugno 2000, n. 150 Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni. GU n. 136 del Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 ottobre 1994 Direttiva sui principi per l istituzione ed il funzionamento degli uffici per le relazioni con il pubblico. Piano di comunicazione Circolare del Sottosegretario di Stato all informazione e l editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 5 novembre 2012 per la predisposizione da parte delle Amministrazioni centrali dello Stato del piano di comunicazione Le linee Guida - Slides Circolare del Sottosegretario di Stato all informazione e l editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 16 settembre Piano di comunicazione 2012 Circolare del Sottosegretario di Stato all informazione e l editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 15 luglio Procedure che le amministrazioni dello Stato devono rispettare per la pianificazione dei progetti di comunicazione a carattere pubblicitario sui mezzi di comunicazione di massa Circolare DIE del 16 ottobre 2008 "Indicazioni metodologiche per l'elaborazione del programma di comunicazione delle amministrazioni statali" Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 Art. 11, comma 4 Norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche" Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri 27 settembre 2000 Direttiva sul programma delle iniziative di informazione e comunicazione istituzionale delle amministrazioni dello Stato Legge 7 giugno 2000, n. 150 Artt. 11, 12, 13, 14 Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni 22

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