DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA P.F. POLITICHE COMUNITARIE - AUTORITA DI GESTIONE FESR E FSE N. 74/POC DEL 11/06/2012

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1 DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA P.F. POLITICHE COMUNITARIE - AUTORITA DI GESTIONE FESR E FSE N. 74/POC DEL 11/06/2012 Oggetto: D.G.R. 718 del 24/05/ Invito alla presentazione di progetti di sviluppo, riqualificazione urbana e di housing sociale. IL DIRIGENTE DELLA P.F. POLITICHE COMUNITARIE - AUTORITA DI GESTIONE FESR E FSE VISTO il documento istruttorio riportato in calce al presente decreto, dal quale si rileva la necessità di adottare il presente atto; RITENUTO, per i motivi riportati nel predetto documento istruttorio e che vengono condivisi, di emanare il presente decreto; - D E C R E T A - 1. di approvare la Lettera di invito alla presentazione di progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale di cui all Allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente decreto; 2. di dare evidenza pubblica alla presente Lettera di invito completa dei suoi allegati attraverso la pubblicazione sul BURM e sul sito internet della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE della Regione Marche IL DIRIGENTE DELLA P.F. POLITICHE COMUNITARIE AUTORITA DI GESTIONE FESR E FSE (Dott. Mauro Terzoni)

2 - DOCUMENTO ISTRUTTORIO - NORMATIVA E ATTI DI RIFERIMENTO - Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio del 11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/99; - Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1783/1999, - Regolamento (CE) n. 1828/2006 d attuazione dei Reg. 1080/2006 e 1083/2006; - Decisione della Commissione C(2007) 3986 del 17 agosto 2007 che adotta il Programma Operativo per l intervento comunitario del FESR ai fini dell obiettivo Competitività regionale e occupazione nella Regione Marche; - D.G.R. n. 997 del 13/09/2007 recante Proposta di deliberazione di competenza del Consiglio regionale concernete: Regolamento 1083/2006 del Consiglio sul Programma operativo regionale delle Marche (POR Marche) Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) relativo al periodo 2007/2013; - D.G.R. n del 19/11/2007 recante REG. (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione - Art. 63 Istituzione del Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo Regionale (POR) FESR Competitività regionale ed Occupazione Periodo 2007/2013 ; - D.A.C.R. n. 72 del 27/11/2007 recante Programma Operativo regionale delle Marche (POR MARCHE) - Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) - Competitività regionale e occupazione 2007/2013 Regolamento (CE) 1083/2006 del Consiglio ; - Decisione della Commissione C(2007) 3986 del 17 agosto 2007 che adotta il Programma Operativo per l intervento comunitario del FESR ai fini dell obiettivo Competitività regionale e occupazione nella Regione Marche, e successive decisioni di modifica; - D.G.R. n del 30/07/2008 di approvazione delle Modalità Attuative del Programma Operativo (MAPO) della Regione Marche POR-FESR Competitività regionale e occupazione 2007/2013; - Decisione del Comitato di Sorveglianza del POR del 19 novembre 2010; - D.G.R. n. 718 del 24/05/2012 Approvazione del documento di indirizzo per la costituzione di un fondo regionale per il sostegno a progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di edilizia abitativa sociale. MOTIVAZIONE ED ESITO DELL ISTRUTTORIA Con Decisione della Commissione europea n. C(2007)3986 del 17/08/2007 è stato approvato il POR Competitività regionale e occupazione FESR Regione Marche per il periodo , della cui attuazione è responsabile, in qualità di Autorità di Gestione, la P.F. Politiche Comunitarie - AdG FESR e FSE. Con successiva DGR n del 30/07/2008 sono state approvate le Modalità Attuative del Programma

3 Operativo (MAPO) del POR CRO FESR della Regione Marche. Il suddetto Programma Operativo stanzia un bilancio totale di circa 289 milioni di euro, con 113 milioni di euro di contributo FESR. All interno del Programma, 46 milioni di euro (circa il 16%), di cui 28 milioni di euro a titolo di FESR, sono dedicati all Asse prioritario 5 Sviluppo territoriale. L art. 44 del Regolamento CE 1083/2006 prevede che, nell'ambito di un Programma Operativo, i Fondi strutturali possano finanziare spese connesse a un'operazione comprendente contributi per sostenere strumenti di ingegneria finanziaria per Fondi per lo Sviluppo Urbano ( FSU ), ossia fondi che investono in partenariati tra settore pubblico e privato ( PPP ) e altri progetti inclusi in un piano integrato per lo sviluppo urbano sostenibile. In questo contesto, l Autorità di Gestione FESR della Regione Marche ha proposto, nel corso del Comitato di Sorveglianza del 19 novembre 2010, una modifica del Programma Operativo per inserire la possibilità di utilizzare strumenti di ingegneria finanziaria per lo sviluppo urbano nell'ambito delle priorità dell Asse 5, attraverso una sperimentazione pilota con una quantità di risorse pari a ,11, corrispondenti all 11% delle risorse destinate a tale Asse. Nel frattempo, tenuto conto anche della limitata dotazione finanziaria destinata all intervento, si è deciso di integrare alle funzioni proprie di sviluppo e riqualificazione urbana quelle di housing sociale, facendo confluire in un unico Fondo di investimento finanziario da costituire, le risorse disponibili pari a ulteriori 4,5 meuro oltre a eventuali altre risorse che si renderanno disponibili. Tale volontà è stata indicata nella delibera di giunta regionale n. 718 del 24 maggio L opportunità e l utilità di costituire un Fondo di Investimento promosso dalla Regione Marche intende perseguire due obiettivi rilevanti nell ambito delle politiche regionali: la promozione, in coerenza con la legge regionale n. 22/2011 Norme in materia di riqualificazione urbana sostenibile e assetto idrogeologico, di progetti di sviluppo e di riqualificazione urbana la realizzazione di programmi innovativi di social housing. Questi obiettivi sono da considerare come strettamente connessi fra loro, in quanto i Progetti urbani rappresentano, in Italia come da tempo in Europa, oltre che uno degli elementi trainanti delle dinamiche dello sviluppo territoriale, anche lo scenario naturale per la realizzazione di interventi in campo abitativo efficaci e socialmente ed urbanisticamente sostenibili. E di fondamentale importanza, ai fini della definizione delle strategie di investimento che il Fondo dovrà adottare e della adesione da parte di investitori privati, che le procedure legate alla costituzione si accompagnino alla individuazione di progetti territoriali in grado di offrire opportunità di investimento coerenti con gli obiettivi proposti. A questo fine si intende utilizzare uno specifico Invito alla presentazione di Progetti. A giugno 2011 la Regione ha effettuato uno screening di progetti potenzialmente validi, presso i Comuni con più di 25 mila abitanti, attraverso uno specifico questionario di

4 raccolta dati riuscendo a censire 28 idee-progetto. Con il presente Invito, sempre destinato a Comuni con più di 25 mila abitanti, si vuole raccogliere e poi selezionare progetti concretamente candidabili ad una partecipazione finanziaria del futuro Fondo di investimento regionale. Ciascun Comune può presentare un solo progetto e i progetti finanziabili sono individuati in un numero non superiore a cinque. A tal fine nell invito sono definiti dei requisiti sia riguardo gli obiettivi che le condizioni di fattibilità tecnico-economiche che devono caratterizzare i progetti, tra i quali risultano particolarmente importanti: l integrazione progettuale di diverse funzioni urbane, compresa quella residenziale sociale, in grado di produrre effetti di riqualificazione e di sviluppo; la realizzabilità urbanistica ed amministrativa del progetto in tutti i suoi aspetti; la dimensione dell investimento previsto e la sua sostenibilità economicofinanziaria; il partenariato pubblico-privato come modalità di realizzazione dell intervento. Tutto quanto esposto con il presente atto si propone : 3. di approvare la Lettera di invito alla presentazione di progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale di cui all Allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente decreto; 4. di dare evidenza pubblica alla presente Lettera di invito completa dei suoi allegati attraverso la pubblicazione sul BURM e sul sito internet della P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione FESR e FSE della Regione Marche IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (Dott. Fabio Travagliati) Sono presenti i seguenti allegati: a. Lettera di invito. - ALLEGATI -

5 -LETTERA DI INVITO- Invito alla presentazione di progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale Sommario 1. Obiettivi e finalità della lettera di invito 6 2. Integrazione tra politiche di sviluppo urbano e housing sociale, il sostegno strategico tramite fondi rotativi 6 3. Ambito territoriale e categorie dei soggetti abilitati alla segnalazione di progetti di sviluppo urbano Caratteristiche dei progetti oggetto di presentazione Fasi e attività d esame dei progetti Valutazione delle iniziative Modalità e termini di presentazione delle candidature Allegati Informazioni Decreto del Dirigente n... del../../.

6 Obiettivi e finalità della lettera di invito La presente lettera è destinata ai Comuni della Regione Marche con popolazione residente come da dati ISTAT al 31/12/2011 uguale o superiore ai abitanti, al fine della ricognizione delle iniziative di riqualificazione urbana e di edilizia abitativa sociale privata (housing sociale) in corso di elaborazione nel territorio di propria competenza. La Regione Marche intende costituire un Fondo di investimento (di seguito anche il Fondo ) di iniziativa pubblica di livello regionale per sostenere progetti di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale, strutturati e finanziati attraverso procedure di Partenariato Pubblico Privato. Il Fondo opererà come leva finanziaria in grado di agire sulla base di una visione politica e progettuale unitaria, finalizzando al meglio le diverse risorse pubbliche settoriali, anche cercando di attrarre investitori terzi, attraverso la partecipazione finanziaria ai veicoli di attuazione, che si costituiranno per la realizzazione dei progetti territoriali ritenuti idonei e coerenti con gli obiettivi programmatici della Regione. A tal fine saranno utilizzate in maniera rotativa risorse afferenti a diverse dotazioni: POR- FESR Marche (Asse V Riqualificare l ambiente fisico come motore di uno sviluppo economico e sociale ) finalizzate a progetti di sviluppo urbano e altre risorse disponibili nel bilancio regionale. Le linee di indirizzo per la costituzione del Fondo sono state approvate dalla Giunta regionale con D.G.R. n. 718 del (disponibile su Il presente avviso è finalizzato a individuare un limitato numero di progetti non superiore a cinque candidabili per ricevere il co-finanziamento dell investimento da parte del Fondo. Attraverso l avviso sarà inoltre possibile raccogliere elementi utili alla preparazione della programmazione comunitaria , per il sostengo di iniziative di sviluppo e riqualificazione urbana e di housing sociale. 2. Integrazione tra politiche di sviluppo urbano e housing sociale, il sostegno strategico tramite fondi rotativi Obiettivo della presente lettera d invito è ottenere iniziative progettuali che mettano insieme elementi di sostenibilità urbana, economico-finanziaria e sociale. A tal fine sono definiti alcuni requisiti sia riguardo gli obiettivi che le condizioni di fattibilità tecnico-economiche che devono caratterizzare tali progetti, tra i quali si intende evidenziare: l integrazione progettuale di diverse funzioni urbane, compresa quella residenziale sociale, in grado di produrre effetti di riqualificazione e di sviluppo; la realizzabilità urbanistica ed amministrativa del progetto in tutti i suoi aspetti; la dimensione dell investimento previsto e la sua sostenibilità economicofinanziaria; il partenariato pubblico-privato come modalità di realizzazione dell intervento. Relativamente al Housing sociale, questo può concorrere allo sviluppo urbano attraverso interventi di investimento che includono sia infrastrutture fisiche che

7 immateriali, quali ad esempio strade, servizi di pubblica utilità, spazi pubblici, ecc.. La presente lettera di invito risponde ad un esigenza della Regione Marche di passare dalla logica del finanziamento a fondo perduto a quella degli investimenti c.d. rotativi in grado di generare un effetto leva di gran lunga superiore. 3. Ambito territoriale e categorie dei soggetti abilitati alla segnalazione di progetti di sviluppo urbano. Il presente avviso è rivolto ai Comuni della Regione Marche con una popolazione residente come da dati ISTAT al 31/12/2010 uguale o superiore ai abitanti. Non saranno esaminati i progetti presentati dai Comuni che, anche dopo la loro consegna, vengano dichiarati in dissesto finanziario nei termini stabiliti Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 Ciascun Comune potrà presentare progetti che interessano aree o il cui oggetto di intervento ricada interamente all interno dei loro confini amministrativi. Non saranno esaminati progetti presentati congiuntamente da più Comuni e che interessino aree confinanti. 4. Caratteristiche dei progetti oggetto di presentazione. Ciascun Comune può segnalare un progetto. Per essere esaminati i progetti dovranno rispondere ai requisiti di seguito indicati. Funzioni progettuali - una o più funzioni progettuali (es. commerciale, direzionale, residenziale, Housing Sociale, artigianale, parcheggi, trasporto pubblico, funzioni sociali, spazi pubblici, efficienza energetica ed energie rinnovabili, poli di ricerca e trasferimento tecnologico, ecc.). Le funzioni residenziali e di Housing Sociale eventualmente presenti nelle iniziative progettuali potranno essere finanziate da risorse FESR esclusivamente per le spese ammissibili a tale Fondo, per il restante si farà fronte con altre fonti di copertura. Coerenza con gli obiettivi del POR FESR. Le iniziative ammissibili al FESR dovranno essere coerenti con l obiettivo operativo del POR CRO FESR della Regione Marche Riqualificazione dell ambiente fisico come motore di uno sviluppo economico e sociale, approvato dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 8 giugno Proprietà delle aree/edifici. Le aree/edifici su cui è prevista la realizzazione dell iniziativa devono essere di proprietà del Comune; alternativamente l ente deve disporre di un titolo giuridico tale da poterne consentire l impiego ai fini della pacifica ed incontestata realizzazione dell intervento (es. diritto di superficie). Partenariato Pubblico Privato. I progetti presentati e ritenuti meritevoli del cofinanziamento del costituendo Fondo saranno realizzati con le procedure comparative del D.Lgs. 163/2006 (a titolo di esempio gli Artt ) Tempistiche progettuali. Le iniziative dovranno essere coerenti con i vincoli temporali di impiego delle risorse previsti dal Programma Operativo FESR; in particolare i progetti devono riguardare iniziative le cui procedure di gara (ex. 143

8 153 D.Lgs. 163/2006) dovranno essere avviate non oltre il primo semestre Sostenibilità economico finanziaria. I progetti segnalati devono presentare una teorica sostenibilità economico finanziaria, indipendentemente dalle diverse fonti di copertura individuate, tale da prevedere un potenziale ritorno di quanto investito a titolo di capitale e per l estinzione dei finanziamenti. Eventuali componenti antieconomiche potranno essere compensate dalla previsione di contributi a fondo perduto da parte di soggetti pubblici o privati. In tal caso il segnalante dovrà allegare il titolo giuridico in forza del quale il soggetto pubblico o privato si impegna all erogazione destinata a garantire la sostenibilità dell opera (c.d. riscaldamento dell opera). Dimensione dell investimento. I progetti segnalati devono prevedere un investimento compreso tra i 10 e 50 milioni di Euro. Non saranno considerati investimenti stimati di importo superiore salvo che questi siano divisi per lotti funzionali autonomamente realizzabili. Il lotto funzionale non sarà preso in considerazione qualora l investimento previsto per il medesimo si attesti al di sotto dei 10 milioni di Euro. Parte di un piano integrato. I progetti presentati dovranno essere inseriti entro la fine del periodo dell attuale programmazione comunitaria (31/12/2013) in un Piano Integrato di Sviluppo Urbano, ai sensi dell Art. 44 del Regolamento Comunitario 1083/2006, che dovrà almeno presentare le seguenti caratteristiche: - intervenire anche in parte per il risanamento dell ambiente fisico degradato; - contenere una pluralità di interventi ritenuti prioritari per la riqualificazione, la valorizzazione e l efficientamento energetico della città o di parte della stessa; - prevedere un rapporto sinergico e integrato tra le iniziative progettuali; - essere il risultato di un percorso di concertazione e partenariato pubblico privato; - essere approvato formalmente dagli organi politici e amministrativi dell Ente. I Piani Integrati di Sviluppo Urbano, che riguardano i singoli progetti/partenariati, si ispirano ai principi delle normative regionali, in particolare la Legge Regionale 23 novembre 2011, n. 22 che individua il Programma Operativo per la Riqualificazione Urbana (PORU) quale strumento attraverso cui il Comune definisce un coerente disegno urbano finalizzato a migliorare la qualità della città e del paesaggio, limitando l ulteriore urbanizzazione del territorio, nonché a incrementare le prestazioni ecologicoambientali ed energetiche degli insediamenti. 5. Fasi e attività d esame dei progetti. La procedura di ricezione e analisi dei progetti si svilupperà con le modalità di seguito indicate. Presentazione dell attività di esame dei progetti di cui si sollecita la segnalazione. Dopo la pubblicazione del presente invito saranno organizzati due incontri illustrativi destinati ai Comuni interessati. In un primo incontro, per lo più destinato ai rappresentanti degli enti saranno spiegate le caratteristiche del processo individuato dalla Regione Marche (obiettivi, vincoli, opportunità per i Comuni, ecc.) e le caratteristiche delle iniziative progettuali ricercate (es. procedure attuative, dimensione dell investimento, tempistiche di realizzazione, ecc.). Un secondo incontro (che si terrà presumibilmente la settimana successiva al primo), a connotazione tecnica, sarà destinato per lo più al personale degli uffici competenti per materia o settore degli enti

9 destinatari e verranno trattati, con un maggior grado di dettaglio, gli elementi procedurali, tecnici, progettuali ed economico finanziari che le amministrazioni locali presentatrici devono rispettare. Fase di predisposizione del materiale. Nei giorni dalla pubblicazione dell invito sul BUR fino a scadenza, i Comuni destinatari dovranno raccogliere ed organizzare le informazioni sulle iniziative che intendono sottoporre all Amministrazione Regionale. Al fine di favorire il corretto svolgimento di questa fase, la Regione attiverà una linea dedicata (indirizzo ) tramite cui i Comuni potranno inviare eventuali quesiti relativi alla modalità di presentazione degli elaborati. Verranno inoltre organizzati una serie di incontri mirati, durante i quali ciascun Ente potrà ottenere chiarimenti o risposta agli eventuali quesiti relativi ai requisiti dei progetti o la modalità di loro presentazione. Le segnalazioni, unitamente ai loro allegati, dovranno essere presentate entro il termine ultimo fissato dall art. 7 del presente invito. Ogni presentazione tardiva od integrazione tardiva di documenti si considera non effettuata. Analisi delle iniziative sottoposte. Scaduto il termine per la presentazione delle segnalazione, i progetti e gli allegati saranno esaminati da una Commissione di Valutazione istituita dalla Regione. Tale Commissione opererà l analisi al fine di individuare un numero ristretto di progetti che per il loro livello di compiutezza, sostenibilità e impatto sul territorio risultino particolarmente coerenti con gli obiettivi e vincoli del processo, e presentino un dettaglio tale da poter essere sottoposti a possibili co-finanziatori terzi. Affinamento dei progetti target. Chiusa la fase d analisi ed individuati i progetti suscettibili di considerazione (di seguito anche progetti target ), la Regione, potrà richiedere ai Comuni segnalanti l apporto di eventuali miglioramenti alle iniziative presentate, se questi possano renderli maggiormente coerenti con gli obiettivi e i vincoli del processo individuato dalla Regione. Ciò anche nello spirito di rendere i progetti più idonei ad attrarre l interesse degli investitori terzi. Le iniziative presentate dai Comuni e selezionate dalla Commissione di Valutazione come progetti target potranno ricevere il co-finanziamento da parte del Fondo. I Comuni segnalanti si impegneranno formalmente a collaborare con il Fondo nella fase di valutazione dei progetti e poi a dar seguito alle gare necessarie per la realizzazione dei progetti da loro sostenuti e che il Fondo si è impegnato a sostenere economicamente. Nel bandire la gara per la selezione dei soggetti che realizzeranno i progetti (ai sensi degli Artt D.Lgs. 163/2006) segnalati dai singoli Comuni questi si impegnano a: concordare le clausole del bando con il Fondo medesimo; a prevedere che il progetto potrà essere co-finanziato da risorse messe a disposizione del Fondo nell entità, secondo le modalità e nei termini (capitale di credito o capitale di rischio) fissate dal medesimo; prevedere, se richiesto dal Fondo, la partecipazione di questo anche come socio di maggioranza della eventuale società che andrà a realizzare il progetto e risulterà concessionaria dei beni messi a disposizione del Comune. L adesione da parte dei Comuni al presente invito a segnalare progetti non comporta alcun obbligo per la Regione e tutte le spese di preparazione, predisposizione o

10 miglioramento dei progetti segnalati rimangono a carico degli Enti medesimi. A titolo informativo e senza obblighi per la Regione, si ricorda ai destinatari della presente, che per la predisposizione degli Studi di Fattibilità e degli elaborati progettuali, gli Enti Locali possono avvalersi delle risorse poste a disposizione di Cassa Depositi e Prestiti attraverso il c.d. Fondo Rotativo per la Progettualità (come descritto nella Circolare Cassa Depositi e Prestiti del 25 febbraio 2003, n. 1250). Al fine di favorire questa opportunità, la Regione Marche potrà svolgere un ruolo di coordinamento, comunicazione e informazione nei confronti degli Enti Locali. Oneri ed adempimenti richiesti agli enti segnalatori. Gli enti segnalatori nell aderire alla presente iniziativa nello spirito di leale collaborazione, al fine di poter soddisfare nel miglior modo l interesse comune, si sottopongono al rispetto degli oneri ed agli adempimenti di seguito indicati. I singoli Comuni garantiscono la trasmissione di progetti e di informazioni ad essi relative, tecnicamente ed economicamente coerenti con l iniziativa segnalata e forniscono la fonte di tutti i dati impiegati ai fini dell elaborazione del progetto. I singoli Comuni collaboreranno con il Fondo apportando ai progetti da loro segnalati quelle variazioni tecniche che, ragionevolmente, consentano di accrescere il livello di successo economico dell iniziativa ed il ripianamento dei costi con i flussi derivati dalla realizzazione o gestione dell intervento oggetto di progettazione. I singoli Comuni nel rispetto delle proprie regole statutarie e delle diposizioni i legge - si impegnano a rispettare il crono programma fissato dal Fondo al fine della realizzazione dell iniziative nei loro territori. In considerazione dei limiti temporali posti all impiego dei delle risorse PO FESR che alimenteranno il Fondo, i Comuni si impegnano ad avviare la gara di selezione del concessionario che realizzerà e gestirà il progetto (ex Artt D.Lgs. 163/2006) entro il primo semestre del Valutazione delle iniziative I progetti segnalati dai Comuni saranno esaminati dalla Commissione di Valutazione appositamente istituita. L esame di detta Commissione sarà svolto avendo riguardo principalmente agli aspetti di seguito indicati. Completezza procedurale ed amministrativa del progetto. Sarà verificata la pratica realizzabilità del progetto alla luce dei dati e delle informazioni ivi inserite od allegate, confrontandole con le prescrizioni di legge, regolamenti od altri atti amministrativi conformativi che regolano le iniziative del genere sottoposte ad esame. Tra l altro, verrà esaminata la: - capacità del progetto di rispettare i vincoli temporali previsti per la pubblicazione del bando di gara (primo semestre 2013); - coerenza del progetto con gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale; - predisposizione di un set informativo adeguato e comunque quanto più completo, per la valutazione da parte di un soggetto esterno del progetto segnalato. Fermo comunque l esame della coerenza ed attendibilità di quanto trasmesso, si considerano

11 formalmente complete le iniziative cui sia allegato uno studio di fattibilità o altro elaborato equivalente - ed un elenco degli elementi indicati dagli art. 14 e 17, D.P.R., 5 Ottobre 2010, n Sostenibilità economico finanziaria e sociale del progetto. Sarà verificata la capacità del progetto di generare un rendimento coerente con le aspettative del mercato, in grado quindi di attrarre investitori terzi. Oggetto di esame, saranno, in particolare, la: - completezza, sostenibilità e coerenza delle ipotesi economico finanziarie del progetto, avendo riguardo al contesto operativo di riferimento (es. coerenza delle stime di costo e ricavo con analisi di mercato esistenti, coerenza del modello di gestione ipotizzato con le prassi di mercato, ecc.); - presenza di soggetti pubblici e/o privati interessati a co-finanziare il progetto e solidità dell impegno a co-finanziare; - capacità del progetto di favorire il recupero urbano del territorio. Coerenza con gli obiettivi del POR e della normativa di riferimento. Sarà, infine, verificata (per i progetti che prevedano funzioni non unicamente di Housing sociale) la rispondenza del progetto agli obiettivi globali del POR e dell Asse V nonché la compatibilità del progetto segnato con gli obiettivi e vincoli della normativa comunitaria. 7. Modalità e termini di presentazione delle candidature Saranno esaminati solamente i progetti ed i relativi materiali allegati e dati a loro corredo presentati alla regione entro e non oltre il 30 settembre I progetti ed i relativi materiali allegati potranno essere esclusivamente trasmessi con le modalità di seguito fissate, indicando, in ogni caso, nella nota di trasmissione o sull involucro utilizzato per la spedizione il seguente oggetto: Segnalazione progetto di sviluppo urbano e di edilizia abitativa sociale del Comune di, progetto... Le segnalazioni dei progetti potranno essere effettuate esclusivamente per via telematica (Posta Elettronica Certificata) all indirizzo elettronico della Regione: regione.marche.politichecomunitarie@emarche.it. È ammessa unicamente la spedizione di materiali non riproducibili in formato digitale al seguente indirizzo : Regione Marche PF Politiche Comunitarie Autorità di Gestione FESR e FSE Palazzo Leopardi Via Tiziano, ANCONA c.a. Fabio Travagliati In caso di spedizione dei materiali nel plico che li contiene dovrà essere allegata copia della nota di spedizione per posta elettronica della segnalazione effettuata dal comune.

12 Ai fini della tempestiva presentazione della segnalazione fa fede la data in cui è avvenuta la trasmissione telematica della segnalazione. I documenti ed i materiali non riproducibili in formato digitale devono essere inviati all indirizzo della Regione sopra indicato nei due giorni lavorativi successivi alla data in cui è stata effettuata la spedizione informatica della segnalazione. Non saranno considerati i materiali spediti fisicamente spirato il termine indicato nel periodo precedente. Il mancato tempestivo invio di questi si considera equivalente ad una dichiarazione di cessazione dell interesse del Comune segnalante. Oltre al materiale progettuale ed al set informativo quanto più completo, devono essere compilati ed allegati all atto di segnalazione i modelli di raccolta delle informazioni riportati indicativamente agli allegati 2 e 3 alla presente lettera di invito, che saranno caratterizzati da un maggior dettaglio e distribuiti durante gli incontri previsti, di cui all art Allegati Gli allegati di seguito indicati costituiscono un elemento utile ai fini del set di informazioni da trasmettere: allegato 1 principali caratteristiche del processo individuato dalla Regione e dei progetti ricercati allegato 2 modello indicativo per la raccolta delle informazioni sulle iniziative presentate (es. strategiche, procedurali, localizzative, dimensionali, funzionali, economiche, ecc.). In sede di incontro con i Comuni saranno distribuiti modelli caratterizzati da un maggior dettaglio. 9. Informazioni La struttura responsabile del procedimento è la P.F. Politiche Comunitarie e Autorità di G e s t i o n e F E S R e F S E n e l l a p e r s o n a d e l D o t t. F a b i o T r a v a g l i a t i (fabio.travagliati@regione.marche.it ). Segreteria operativa: Dott. Tinti Dimitri (dimitri.tinti@regione.marche.it - tel ). I materiali sono disponibili al sito

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