Parma - 10 Maggio 2012

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1 Parma - 10 Maggio 2012 Dott. Massimo Spattini Specialista in Scienza dell Alimentazione Specialista in Medicina dello Sport Board Certified in Anti-Aging & Regenerative Medicine (ABAARM USA) Presidente dell Accademia del Fitness Docente all Università Sapienza di Roma al corso Benessere e Stili di vita

2 Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento e di esercizio fisico né in eccesso né in difetto, avremmo trovato la strada della salute. Ippocrate ( a.c.)

3 "Il corpo dell'uomo ha in se stesso sangue e flegma e bile gialla e nera, e queste cose per lui costituiscono la natura del corpo, e a causa di esse soffre o è sano. Ippocrate ( a.c.)

4 E' principio biotipologico che non esistono tipi puri, ma soltanto delle prevalenze più o meno accentuate. Il normotipo si ha quando i quattro fattori e relative funzioni, sono bene integrati tra di loro. Clinicamente, ogni accentuata carenza, come ogni eccesso, di uno o più fattori costituzionali tende a configurarsi come terreno a rischio.

5 Predominanza CARATTERISTI CHE Forma corporea SANGUIG NA Ben sviluppata, corpulenta LINFATICA BILIOSA NERVOSA Arrotondata Armonica Longilinea, minuta Struttura ossea Robusta, solida Robusta Longilinea Longilinea, stretta Muscolatura Consistente, tonica Consistente, tonica Ben rappresentata e delineata Filante, poco sviluppata Contatto della pelle Calda-umida, rossorosa Fredda, biancastra Calda, secca o grassa, olivastra Fredda, secca, pallida Forma del viso Tendente all ovale Rotondeggiante Quadrata Triangolare Labbra Larghe-accentuate, rosse Larghe-ispessite, pallide Ben disegnate Fini, stretta Spalle Larghe, leggermente cadenti Corte, cadenti Larghe, rettilinee Strette Bacino Largo Largo, voluminoso Ben strutturato Stretto, ossuto Torace Ben rappresentato in altezza e larghezza Prevale la larghezza sulla lunghezza Armonico, punto vita sottile Longilineo, stretto Seni Rotondeggianti Apparentemente piccoli, infiltrati Arti Ben sviluppati, carnosi Apparentemente corti, infiltrati Ben delineati Slanciati, ben modellati Poco sviluppati Sottili, magri

6 L obesità androide o maschile è prevalentemente a carico del distretto superiore del corpo: nuca, collo, viso, spalle, torace e addome superiore Più frequentemente si associa ad un aumentato rischio di diabete insulino-indipendente, aterosclerosi ed ipeuricemia

7 L obesità ginoide, più tipica delle donne, è predominante nella metà inferiore del corpo (fianchi, natiche, cosce e addome inferiore) Comporta problemi di tipo meccanico, circolatorio e psicologico-estetico, non sembra invece associarsi a complicanze metaboliche

8 L obesità androide non è poi così rara nelle donne e quella ginoide negli uomini Probabilmente per uno squilibrio tra le attività ormonali andro ed estrogenica che gioca un ruolo importante nella distribuzione del grasso nei distretti superiori od inferiori del corpo

9 Kissebah ed altri (1985) indicatori della attività androgenica: percentuale di testosterone libero plasmatico globulina plasmatica trasportatrice degli ormoni sessuali (SHBG, sexual hormon binding globulin), estremamente sensibile alle variazioni del bilancio androgeni/estrogeni

10 si trovò che il grado di attività androgenica in soggetti obesi era correlato con il volume degli adipociti dell addome ma non con il volume di quelli della coscia

11 un aumento dell attività androgenica provoca una ridistribuzione del grasso corporeo con una espansione degli adipociti addominali ed un decremento della SHBG

12 In clinica per valutare i due tipi di obesità si usa il rapporto W/H (vita/fianchi), misurando la vita all altezza dell ombelico e i fianchi nel punto di maggior circonferenza Se il rapporto è maggiore di 0,80 nella donna e di 0,90 nell uomo l obesità è considerata androide, viceversa ginoide

13 Per valutare se un soggetto non obeso è di tipo androide o ginoide si utilizza il plicometro Un recente studio (Cristofaro ed altri) ha evidenziato come le pliche di determinati distretti corporei siano in stretta relazione con il quadro metabolico del soggetto

14 Valutazione obiettiva del grasso sottocutaneo, che nell adulto sano rappresenta il 70-80% di quello totale INDICATORI DI ADIPOSITA CALCOLO DELLE AREE MUSCOLO-ADIPOSE DEGLI ARTI INDICATORI DEL RISCHIO DI MALATTIA PREDIZIONE DELLA FM

15 La plica sovrailiaca e la plica sottoscapolare monitorizzano la distribuzione androide del grasso e l evoluzione dismetabolica La plica sovrailiaca registra più rapidamente le modificazioni del comportamento alimentare e della quantità di cibo assunta La plica sottoscapolare più lentamente, in quanto la prima è più sensibile all insulina e la seconda al cortisolo

16 Una persistente difficoltà metabolica dovuta a squilibri alimentari unidirezionali, induce l accrescimento della plica ipogastrica ombelicale (per esempio pancia del forte bevitore) che è una plica fortemente correlata ad alterazioni del metabolismo glucidico e lipidico e all ipercortisolemia

17 La plica anteriore coscia è la plica che monitorizza la distribuzione ginoide e sembra fortemente influenzata oltre che da fattori costituzionali e dagli estrogeni, anche dai comportamenti restrittivi e dall alimentazione iperproteica con netta prevalenza delle proteine animali sulle proteine vegetali, in associazione alla tendenza ad incrementare gli zuccheri semplici sugli amidi

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19 BIOSIGNATURE MODULATION by CHARLES POLIQUIN gennaio 2008 ORMONE PLICA CAUSA Cortisolo Insulina Estrogeni Testosterone ombelicale sovrailiaca e sottoscapolare quadricipite e femorale pettorale e tricipitale Cortisolo grasso in eccesso nella zona addominale Eccesso di grasso nelle maniglie dell amore e nella parte alta della schiena Eccesso di grasso su fianchi e cosce Sbilanciamento degli androgeni accumulo di grasso nell area pettorale negli uomini GH sovrapatellare Disturbi del sonno Ormoni tiroidei ascellare media ridotta funzionalità tiroidea e accumulo di grasso 20 cm. sotto l ascella

20 Androide: iperlipogenetica (che costruisce molto grasso) con sregolazione dell asse ipotalamo-ipofisi-corticosurrene con iperinsulinismo da adeguamento funzionale Ginoide: ipolipolitica (che brucia poco i grassi) con sregolazione e prevalenza dell asse ipotalamo-vago-insulina, cioè del parasimpatico che tende a rallentare il metabolismo

21 Transoide: di transizione tra il morfotipo ginoide e androide, tipico nel periodo menopausale o andropausale quando calano gli ormoni prevalenti e aumentano quelli di valenza opposta Misto: normalmente dotato di un buon equilibrio ormonale e un buon metabolismo tiroideo, ma che in seguito a stili di vita errati si altera e porta ad un rallentamento del metabolismo tiroideo con accumulo di grasso generalizzato in tutto il corpo

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28 STIMOLO INIBIZIONE

29 STIMOLO INIBIZIONE

30 Percentuali delle calorie del pasto rispetto al totale giornaliero COLAZIONE Proteine 50-60% 25% Carboidrati 20-30% Grassi 10-20% PRANZO Proteine 50% 30% Grassi 25% Carboidrati 25% CENA Carboidrati 60-70% 45% Proteine 15-20% Grassi 15-20% Percentuali dei singoli macronutrienti per ogni pasto Percentuali di macronutrienti nella dieta carboidrati/proteine/grassi 40/30/30

31 IPERLIPOGENETICO

32 Percentuali delle calorie del pasto rispetto al totale giornaliero COLAZIONE Carboidrati 70-80% 30% Proteine 10-20% Percentuali dei singoli macronutrienti per ogni pasto Grassi 10-15% PRANZO Carboidrati 60-70% 45% Proteine 20-30% Grassi 10-20% CENA Proteine 50-60% 25% Grassi 20-30% Carboidrati 10-20% Percentuali di macronutrienti nella dieta carboidrati/proteine/grassi 55/20/25

33 IPOLIPOLITICO

34 Percentuali delle calorie del pasto rispetto al totale giornaliero COLAZIONE Proteine 33% 33% Carboidrati 33% Percentuali dei singoli macronutrienti per ogni pasto Grassi 33% PRANZO Proteine 33% 33% Carboidrati 33% Grassi 33% CENA Proteine 33% 33% Carboidrati 33% Grassi 33% Percentuali di macronutrienti nella dieta proteine/carboidrati/grassi 33/33/33

35 IPERMISTO

36 L ENDOCRINOLOGIA DIVENTA LA SINCRONOLOGIA, DOVE SI INTENDE QUEL MECCANISMO D AZIONE PER CUI SU UNO STESSO BERSAGLIO POSSONO CONVERGERE SIMULTANEAMENTE EFFETTI BIOLOGICI ENDOCRINI MULTIPLI ANCHE DI SEGNO OPPOSTO

37 LA DISTRUZIONE SINCRONOLOGICA DEL RAPPORTO TRA ORMONI ANABOLICI E CATABOLICI RAPPRESENTA UNO DEI FATTORI CHIAVE CHE REGOLANO IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO

38 L OTTIMIZZAZIONE METABOLICA ORMONALE SAREBBE ESPRESSIONE DI UNA PERFETTA INTERAZIONE TRA LA GENETICA E L EPIGENETICA ESPRESSA DA FATTORI AMBIENTALI QUALI LO STILE DI VITA (Alimentazione Attività fisica Inquinamento Stress)

39 LA MEDICINA DEL FUTURO VALUTERA GLI ORMONI TENENDO CONTO DELL INTRACRINOLOGIA, DELLA BIODISPONIBILITA E SENSIBILITA DEI RITMI CIRCADIANI. IL DOSAGGIO DELLE URINE DELLE 24 ORE DELLE FRAZIONI LIBERE E DEI METABOLITI E IL DOSAGGIO SALIVARE EFFETTUATO IN MOMENTI DIVERSI DELLA GIORNATA, SARANNO I TEST PIU ATTENDIBILI PER PERSONALIZZARE L APPROCCIO TERAPEUTICO.

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