Spesa pubblica e patrimonio culturale FORUM P.A. 19^ MOSTRA CONVEGNO DELL INNOVAZIONE NELLA P.A. E NEI SISTEMI TERRITORIALI. ROMA maggio 2008

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1 Direzione Generale per il bilancio e la programmazione economica, la promozione, la qualità e la standardizzazione delle procedure Spesa pubblica e patrimonio culturale FORUM P.A. 19^ MOSTRA CONVEGNO DELL INNOVAZIONE NELLA P.A. E NEI SISTEMI TERRITORIALI ROMA maggio 2008 Nuova Fiera di Roma Via Portuense, Ingresso Porta Nord Edizioni MP MIRABILIA srl

2 Spesa pubblica e patrimonio culturale

3 Direzione Generale per il bilancio e la programmazione economica, la promozione, la qualità e la standardizzazione delle procedure Direttore Generale Maddalena Ragni FORUM P.A. 19^ Mostra Convegno dell innovazione nella P.A. e nei sistemi territoriali maggio 2008 Il programma di partecipazione è stato organizzato dal: Servizio IV - Comunicazione e Promozione Progettazione e realizzazione opuscolo, materiali grafici e stand, organizzazione convegno e incontri allo stand: Responsabile Antonella Mosca con Monica Bartocci, Antonella Corona, Eleonora Isola, Maria Cristina Manzetti, Maria Tiziana Natale, Amedeo Natoli, Alessio Noè, Simona Pantella, Susanna Puccio, Maria Siciliano, Laura Simionato Rapporti con i media Vassili Casula Comunicazione multimediale Alberto Bruni, Renzo De Simone, Francesca Lo Forte, Emilio Volpe Supporto logistico Edoardo Cicciotto, Maurizio Scrocca

4 Presentazione I Beni culturali sono un patrimonio della collettività e costituiscono l'identità, la storia e la memoria di un Paese. Questo è ancora più vero per l Italia che può vantare un patrimonio di oltre tra monumenti, aree archeologiche e musei, oltreché essere leader mondiale per quanto riguarda i siti dichiarati Patrimonio Mondiale UNESCO. Come recita anche l articolo 9 della nostra Costituzione, questo enorme tesoro va però adeguatamente valorizzato e tutelato così da migliorarne la conoscenza e il godimento. Ciò, in primo luogo, perché si possa trasmetterlo alle nuove generazioni così da non disperdere i valori di sapere e di esperienza di cui esso è portatore, ed inoltre perché il Patrimonio culturale rappresenta anche un'inestimabile ricchezza, che in una società postindustriale e proiettata al futuro, può rappresentare la fonte principale di una crescita sociale ed economica diffusa, essendo la cultura un bene il cui valore è eterno e non soggetto a svalutazioni di alcun tipo. La cultura, infatti, è un fattore fondamentale di coesione e di integrazione sociale: le attività culturali stimolano l'economia e le attività produttive, con ricadute positive su scambi, redditi e occupazione. Un vero e proprio indotto che, per qualità e quantità, non ha riscontri con altri comparti economici. In questo senso basti pensare alle potenzialità, ancora in parte inespresse, offerte dall'industria del tempo libero e del turismo. Tuttavia è importante puntare l attenzione su alcuni criteri sui quali è necessario lavorare per migliore la gestione e fruizione di questo Patrimonio: dall'impiego delle nuove tecnologie e di abilità professionali elevate e certificate, al coinvolgimento delle Università nelle attività didattiche e di ricerca e nella definizione di profili professionali, percorsi formativi e forme di accreditamento degli addetti del comparto; dal riordino dei processi di crescita territoriale e nazionale, alla qualificazione delle risorse umane impegnate nel settore; dalla riorganizzazione delle relazioni amministrative, all introduzione di incentivi fiscali e al rafforzamento delle relazioni con le imprese private. Non ultimo si ritiene fondamentale attivare i circuiti virtuosi in grado di attrarre investimenti e finanziamenti europei ed internazionali nel comparto beni culturali. In questo senso di particolare rilievo è stata l esperienza vissuta con il Quadro Comunitario di Sostegno e lo specifico asse di Intervento (Asse 2 Risorse culturali) grazie al quale le aree del Mezzogiorno (le cosiddette Regioni Obiettivo 1) hanno potuto usufruire di risorse europee per attivare progetti culturali in chiave di sviluppo economico. Con la programmazione dei fondi comunitari il governo italiano ha così scommesso sulle potenzialità economiche e occupazionali del comparto, proponendo una strategia in grado di integrare i settori cultura, ambiente e turismo. E in questo la conferma quindi che le attività connesse alla conservazione, al restauro e alla gestione del patrimonio culturale possono contribuire alla crescita delle aree in ritardo di sviluppo. Una delle strade intraprese ormai da anni dal MiBAC per il raggiungimento di una politica di valorizzazione lungimirante, che mira all unione e all ottimizzazione delle risorse sia progettuali che economiche, è quella della concertazione degli interventi tra tutte le componenti che concorrono al governo del territorio: Stato, Regioni e Enti locali. Gli Accordi di Programma Quadro in tal senso si sono dimostrati una concreta ed efficace forma di partenariato istituzionale per concertare iniziative integrate che, accostando l utilizzo dei fondi comunitari con le risorse nazionali, hanno avviato azioni di sistema, in grado di incidere significativamente nella valorizzazione del patrimonio culturale delle diverse aree regionali. A questa va comunque affiancato il sostegno che può offrire il mondo del privato, con la consapevolezza che la cultura non può essere considerata avulsa dal sistema socio-economico, di cui le risorse culturali sono una specifica potenzialità di sviluppo. Il messaggio che il MiBAC vuole quindi lanciare al FORUM P.A è che, pur in un periodo di crisi economica generale nel quale viene avvertita, in maniera sempre più pressante, la necessità di contenere i costi pubblici, non bisogna dimenticare che investire sul Patrimonio culturale rimane una scelta vincente, in quanto portatrice di notevoli potenzialità economiche e sociali. In quest ottica e nello spirito del FORUM PA, incentrato sul favorire un migliore rapporto tra cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche, il MIBAC si presenta all appuntamento con il suo nuovo Regolamento di riorganizzazione approvato lo scorso novembre e con le ulteriori modifiche apportate al Codice per i beni culturali e il paesaggio. Il primo, in particolare, tra le altre cose, tende a razionalizzare e ad assicurare maggiore efficienza gestionale attraverso l attribuzione a due Direzioni Generali, rispettivamente, dei compiti di gestione delle risorse umane e quelli relativi al bilancio, alla programmazione degli investimenti ed al controllo della spesa del Ministero. Le modifiche introdotte all articolazione delle strutture sono fondate sulla esigenza di rispondere, per un verso, a necessità di risparmi di spesa, e per un altro, di assicurare una maggiore funzionalità all Amministrazione. Sul territorio, invece, sono state chiarite le competenze rispettivamente delle Direzioni regionali e delle Soprintendenze, restituendo a queste ultime la funzione di effettivi ed insostituibili presidi di tutela e concentrando in capo alle Direzioni regionali le funzioni di stazione appaltante. Si va quindi realizzando l obiettivo di una governance più dinamica che tenga però conto del ruolo delle cultura nello sviluppo del Paese. In tal senso bisogna abbandonare l idea di un Ministero come struttura puramente burocratica, ma al contrario in grado di introdurre gli strumenti finanziari, organizzativi ed amministrativi necessari a fare del Patrimonio storico artistico italiano un risorsa a disposizione di tutta la comunità. Maddalena Ragni Direttore Generale per il bilancio e la programmazione economica, la promozione, la qualità e la standardizzazione delle procedure

5 S O M M A R I O La Biblioteca dell Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario Rita Carrarini Progetto per la sicurezza e la tutela del patrimonio culturale Paolo Iannelli, Caterina Rubino Pubblicazione su web delle collezioni dell Istituto Nazionale per la Grafica Elisabetta Giffi Più servizi, meno sprechi: gli Archivi per i cittadini Antonia Pasqua Recchia I libri degli Archivi free on-line: un servizio utile e di qualità Patrizia Ferrara con Giulia Barrera, Giancarlo Buzzanca, Ludovica de Courten, Maria Grazia Lippolis, Antonella Mulè Sponsor e pubblicazioni: l attività editoriale degli Istituti archivistici sul territorio Maria Teresa Piano Mortari, Elena Lume Un sito web per la storia dell architettura: la vita e l archivio di Luigi Moretti Luisa Montevecchi Scritture di donne negli archivi romani. Un cantiere al lavoro Manola Ida Venzo Le collezioni digitali dell Archivio di Stato di Frosinone Viviana Fontana Onorina Ruggeri L innovazione e l efficienza attraverso i programmi e i progetti promossi dalla Direzione Generale per i beni librari, gli istituti culturali ed il diritto d autore Adriana Martinoli, Alfredo Esposito Alla Biblioteca nazionale centrale di Roma l informatizzazione al servizio dell utenza Angelina De Salvo Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel Quadro Strategico Nazionale Gregorio Angelini La nuova struttura del bilancio e la programmazione dei lavori pubblici anno 2007 Stefano Maurizi, Federico Milocco, Maria Anna Borsa, Anna Rita Ricci Il progetto mosaico Alberto D Alessandro Antenna Culturale Europea. Il Programma Cultura dell unione Europea ( ) Marco Biscione Una griglia di autovalutazione per l operare del MiBAC Anna Maria Stramondo Spesa pubblica e rapporto con il privato Antonella Mosca CulturaItalia, un patrimonio da esplorare Karim Ben Hamida, Sara Di Giorgio Programma Operativo Nazionale per la Sicurezza e lo Sviluppo del Mezzogiorno d Italia. Misura 1.3. Programma Comunitario Maria Concetta Cassata URP Ufficio Relazioni con il Pubblico: Continuità ed innovazione Gaspare Carlini Un modello di spesa pubblica per la valorizzazione e la fruizione Isabella Cianfarani Botteghe, Artigiani, Arti. Concorso fotografico III edizione a.s Isabella Cianfarani QUALITÀ ITALIA Progetti per la qualità dell architettura Alessandra Vittorini, Carlo Birrozzi MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo Margherita Guccione, Direttore Servizio Architettura

6 Spesa pubblica e patrimonio culturale Processi innovativi per il miglioramento dei servizi e per la razionalizzazione della spesa pubblica Alfredo Giacomazzi Sistema dei Musei Diocesani della Calabria Mu.Di.C. Maria Teresa Sorrenti, Sabina Rizzi I Circoli dell Ascolto Organizzativo: per favorire la partecipazione, per recuperare efficienza, per governare la complessità, per accrescere la qualità della vita Stefania Ugatti con la collaborazione di Dario Galasso La X Settimana della Cultura in Emilia-Romagna Paola Monari Le giornate del FAI di Primavera (5 6 aprile 2008) a Palazzo Milzetti di Faenza, Museo dell Età Neoclassica in Romagna Elisabetta Bellini Attività didattica della Galleria Estense di Modena Nunzia Lanzetta Iniziative volte al perseguimento degli obiettivi di efficienza, sviluppo, qualità Anna Rosa Venturi La Biblioteca Palatina di Parma tra tradizione e innovazione Lauretta Campanini Brevi considerazioni sulle attività culturali delle biblioteche statali del Friuli Venezia Giulia Marco Menato L acqua e la città. Il ritorno dell acqua a Roma tra il 500 e il 600 Marina Morena Con magnificenza e con decoro. I Comuni e la devozione civica nel territorio romano tra 700 e 800: luoghi, riti, feste, protagonisti Daniela Sinisi e Maria Grazia Branchetti Sistemi per il Governo del territorio Gis nel Lazio meridionale. Il Progetto L ager di Aquinum. Conoscere per tutelare Giovanna Rita Bellini Palazzo della Rovere di Savona. Il restauro della facciata di Giuliano da San Gallo Maria Di Dio Un progetto di valorizzazione delle collezioni del Museo di Palazzo Reale Luca Leoncinì Prove per una pinacoteca Brunella Pia Pavone Michael, accesso on line per la ricerca di collezioni culturali digitali Emilia Simone, Lucia Ceci, Paola Spagnoletta Interventi di tutela e valorizzazione sugli archivi di imprese in Puglia Antonella De Lucia Spesa pubblica e amministrazione culturale: incremento della banca dati Pergamo dei fondi pergamenacei pugliesi a cura della Soprintendenza Archivistica per la Puglia Carla Palma Costituzione di un archivio digitale della documentazione più antica delle confraternite pugliesi Maria Pia Pontrelli Il Catalogo aperto della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze Sabina Magrini Accordi per l utilizzazione della Rocca di Spoleto Francesco Scoppola Acque, Ambiente e Territorio nella terra del delta del Po e della Bonifica. Valorizzazione Ambientale e Sistema Informativo Territoriale Francesca Fantini D Onofrio Spesa pubblica e patrimonio culturale. Le opportunità del Software Libero e WEB: dai cittadini ai Monumenti Ferdinando Rizzardo

7 Necessità e opportunità di utilizzo di standard aperti nella P.A. Adriano Meneguzzi La rete MINERVA Marzia Piccininno MICHAEL: una rete di portali per l accesso online alla cultura europea Giuliana De Francesco Museo & Web: l esperienza del Progetto MINERVA per i musei e le altre istituzioni culturali Maria Teresa Natale Il Call Center del MiBAC Valorizzazione dei beni culturali tra pubblica amministrazione, impresa e tecnologia: il caso Lu.Be.C. (Lucca Beni Culturali) Gaetano Scognamiglio e Francesca Velani Open Source e ECDL. Una connessione virtuosa Daniela Rovina CCTPC - Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ALES - Arte Lavoro e Servizi S.p.A BBS software Srl Cofathec Servizi Spa

8 SEGRETARIATO GENERALE Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario La Biblioteca dell Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario Rita Carrarini Oltre tre anni fa l Istituto centrale per la patologia del libro ha avviato un progetto di riqualificazione sia strutturale che funzionale della Biblioteca, istituita nel 1938 (anno di fondazione dell ICPL), mirato alla costituzione di un Centro di documentazione specializzato, non soltanto rivolto al personale tecnicoscientifico dell Istituto ma aperto agli operatori del settore e a quanti seguono un percorso formativo e di ricerca nel campo delle discipline del libro. La struttura è stata inaugurata nel maggio La Biblioteca è specializzata sul tema del libro, in quanto non solo strumento ma oggetto di studio. Vi compaiono testi relativi a tutti gli aspetti della produzione libraria dalle origini ai giorni nostri: dalle discipline che studiano i contenuti testuali, al paratesto, alla archeologia del libro intesa come studio dei supporti scrittori, papiro, pergamena, carta, e ricostruzione delle tecniche di fabbricazione dell oggetto-libro alla ricerca scientifica applicata alla conservazione e al restauro, dalla storia dell editoria a quella del commercio librario. Con il suo patrimonio di volumi, 400 periodici, di cui 170 correnti, e importanti collezioni acquisite negli anni 40, di grande interesse per la storia del libro, è stata completamente rinnovata negli spazi (sono state realizzate nuove sale di lettura a scaffale aperto, una sala per la consultazione di materiale multimediale e una sala conferenze, destinata alle iniziative culturali, didattiche e di informazione scientifica dell Istituto), e nei servizi (è collegata al Servizio Bibliotecario Nazionale; il catalogo cartaceo retrospettivo è ora consultabile on line insieme a quello corrente, all interno del sito internet dell ICPL; sono stati attivati i servizi di informazione bibliografica, prestito interbibliotecario e fornitura di riproduzioni, operativi anche attraverso la posta elettronica). Nell ambito del Centro di documentazione, tra le iniziative finalizzate a favorire la fruizione del patrimonio della Biblioteca, sono stati avviati recentemente nuovi progetti: il progetto Storia e documentazione del restauro librario che riguarda la catalogazione, la digitalizzazione e la fruizione in rete dell archivio fotografico dell ICPL e delle riviste specializzate prodotte dall Istituto a partire dalla sua fondazione; il progetto Corpus Chartarum Italicarum, relativo alla conservazione e digitalizzazione della collezione di circa 5000 carte filigranate - prodotte in Italia tra il XIII e il XX secolo - ; il progetto Censimento delle legature medievali conservate nelle biblioteche italiane e presso la Biblioteca Apostolica Vaticana (CLEM); il progetto Collezioni storiche, che riguarda il recupero e la valorizzazione della Collezione Amori e delle altre Segretariato Generale Segretario Generale: Giuseppe Proietti Via del Collegio Romano, Roma Tel Fax driosegreteria@beniculturali.it Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (ex Istituto Centrale per la Patologia del Libro) Direttore: Armida Batori Coordinatore per la Comunicazione: Assunta Di Febo Via Milano, Roma Tel Fax

9 collezioni acquisite dall Istituto a partire dagli anni Quaranta, ossia raccolte di stampe, incisioni, fotografie, frammenti e documenti membranacei, marche tipografiche, frontespizi e ritagli di caratteri e di elementi ornamentali del libro, carte filigranate, carte decorate, legature staccate ed elementi di legature; il progetto Archivio storico, che farà emergere la documentazione prodotta nei primi quaranta anni di attività dell Istituto. Il prodotto finale di questi progetti sarà un portale di accesso agli archivi digitali realizzati, che consentirà una fruizione integrata dei documenti e costituirà uno strumento innovativo per approfondire la riflessione sulla storia del libro e sull evoluzione della teoria e della prassi del restauro librario in Italia. Il portale è stato concepito per utilizzare lo spazio web come una estensione dello spazio fisico della Biblioteca, consentirà infatti di usufruire di servizi a distanza e fungerà da raccordo tra gli archivi digitali prodotti dall Istituto e con le risorse di rete utili per le ricerche bibliografiche nel nostro settore di specializzazione. Il nuovo Regolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali (D.P.R , n.233), ha sancito l accorpamento dell Istituto centrale per la patologia del libro e del Centro di fotoriproduzione, legatoria e restauro degli Archivi di Stato in un unico Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario. Alla luce di questa trasformazione la Biblioteca modificherà la propria specializzazione integrandola con il tema del documento d archivio. Infatti acquisirà il patrimonio della Biblioteca del Centro di fotoriproduzione, legatoria e restauro e attiverà l acquisto di nuove accessioni sugli aspetti della produzione documentale, della conservazione e del restauro del materiale archivistico. La biblioteca è aperta al pubblico dalle 9 alle 13.30, dal lunedì al venerdì. È possibile richiedere riproduzioni e prestiti interbibliotecari attraverso la posta elettronica: ic-pl.biblioteca@beniculturali.it 8

10 SEGRETARIATO GENERALE Progetto per la sicurezza e la tutela del patrimonio culturale Paolo Iannelli, Caterina Rubino Il patrimonio immobiliare di pertinenza del Ministero per i beni e le attività culturali impone una stretta relazione fra la problematica della gestione degli immobili, che comprende aspetti documentali, normativi, impiantistici, di sicurezza ed economici, e quella della sicurezza, della fruizione e della conservazione del patrimonio culturale, specifica per ognuna delle destinazioni d uso (edifici tutelati, musei, aree archeologiche, archivi e biblioteche). In questi anni il Ministero si è impegnato a costituire una banca dati che raccogliesse tutte le informazioni utili alla valutazione delle condizioni di sicurezza ed alla gestione del proprio patrimonio immobiliare (stato degli edifici, consistenza e stato degli impianti tecnologici di servizio e di sicurezza, aspetti organizzativi). Una volta cositutita la banca dati, è stata creata un interfaccia web-oriented per renderla accessibile, tramite la Rete Privata Virtuale del Ministero, alle strutture, dislocate su tutto il territorio nazionale ed a cui fa capo la gestione di un numero a volte consistente di immobili. Una serie di funzionalità messe a punto nel sotware di gestione, fra cui la disponibilità di report di sintesi, di immagini ed elaborati grafici digitalizzati, ed una comparazione dei costi in relazione ai parametri più significativi, supporta la pianificazione e razionalizzazione degli interventi, e quindi un ottimale sfruttamento delle risorse umane ed economiche. Una gestione del patrimonio immobiliare con strumenti moderni ed effiacci, infatti, favorisce l ampliamento della fruizione del patrimonio culturale, nel pieno rispetto delle condizioni che ne garantiscano la sicurezza, la conservazione e tutela. Segretariato Generale Segretario Generale: Giuseppe Proietti Dirigente Generale: Raffaele Sassano Via del Collegio Romano, Roma Tel Fax driosegreteria@beniculturali.it 9

11 DIREZIONE GENERALE PER I BENI ARCHEOLOGICI ARCHITETTONICI, STORICO ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICI Soprintendenza per i Beni Archeologici dell Abruzzo Istituto Nazionale per la Grafica Istituto Nazionale per la Grafica Direttore: Serenita Papaldo Coordinatore per la Comunicazione: Rita Parma Via della Stamperia, Roma Tel Fax Pubblicazione su web delle collezioni dell Istituto Nazionale per la Grafica Elisabetta Giffi L Istituto Nazionale per la Grafica presenta in questa occasione il progetto attraverso il quale intende rendere fruibili in Internet le proprie collezioni, la cui storia è legata a quella delle due prestigiose istituzioni culturali e artistiche, dalla cui fusione, nel 1975, l ING è nato: la Calcografia Nazionale e il Gabinetto Nazionale delle Stampe. Oltre stampe, matrici, disegni, opere fotografiche, ormai in larghissima parte catalogate, saranno rese gradualmente accessibili on line. La storia della catalogazione informatica delle collezioni dell ING nasce nel 1986, ad un tempo con gli inizi dell applicazione delle tecnologie informatiche al dominio dei beni culturali e ne ha attraversato le diverse fasi evolutive: le basi dati dell ING sono infatti state migrate dai più antichi sistemi reticolari ad un database relazionale con architettura client server, per transitare in quest ultima fase su un sistema web oriented. Si tratta di un patrimonio imponente che comprende oltre opere catalogate e immagini in digitale. La pubblicazione su Web sarà graduale: ING sta procedendo infatti alla progressiva verifica dei dati, così da rendere fruibili in rete dati scientificamente corretti. Si tratta di quantitativi importanti: la pubblicazione in Internet delle collezioni ING sarà avviata infatti con oltre opere, mentre sarà reso immediatamente fruibile l intero patrimonio di immagini digitali. I contenuti Le basi dati dell ING sono di straordinaria importanza per il valore delle collezioni, la consistenza quantitativa, la ricchezza delle informazioni presenti: nessun altra collezione pubblica italiana possiede un tale patrimonio informativo. La natura di multiplo della stampa fa sì che tali archivi digitali rivestano un interesse allargato e condiviso dall intera comunità scientifica: infatti una parte consistente delle stampe conservate nelle collezioni dell ING è stata tirata da matrici conservate presso la propria Calcoteca, la più grande del mondo. Le relazioni che coinvolgono i diversi esemplari di una stampa, così come le relazioni stampa-matrice pongono in rapporto con ING la larghissima parte delle collezioni pubbliche e/o private italiane ed estere che conservano materiali grafici all interno di una vera e propria rete virtuale. Se all interno dell Istituto tale obbiettivo è in corso di realizzazione e, ove presenti coinvolge anche i disegni preparatori per le matrici -, a livello nazionale ed internazionale si configura come un progetto di punta sia per la straordinaria valenza scientifica che riveste in ambito storico artistico, che per gli aspetti legati all innovazione tecnologica attraverso la possibilità auspicata di creazione di un sistema il cui polo di riferimento è costituito dalle collezioni dell ING. Per l utenza non specialistica sarà reso disponibile un albero di navigazione attraverso i contenuti iconografici dell immagine a stampa che consentirà di accedere agevolmente ai contenuti digitali, a partire dall immagine. Le collezioni di disegni sono considerate lungo un arco cronologico che dai fondi storici arriva fino al contemporaneo, per restituire alla fruizione la ricchezza e originalità che le contraddistinguono. Il sistema La realizzazione del sistema informatico è affidata alla società aggiudicataria dell appalto, la Sistemi Informativi S.r.l.- Liberologico; la conclusione dei lavori è prevista per dicembre Requisiti richiesti dall ING in sede di capitolato tecnico: interoperabilità ai 10

12 DIREZIONE GENERALE PER I BENI ARCHEOLOGICI Soprintendenza per i Beni Archeologici dell Abruzzo fini in primo luogo del popolamento del portale del MiBAC- e accessibilità; allineamento ai formati ICCD; formati aperti di interscambio basati su strutturazione della base dati in XML; utilizzo di SW Open Source; elevati livelli di portabilità e scalabilità e predisposizione per successive fasi di sviluppo di componenti e aspetti del sistema, in primo luogo attività di e-commerce; rispetto degli standard internazionali del settore tecnologico web-based e dei requisiti di portabilità multipiattaforma che non vincolano il sistema ad un unico database o sistema operativo ma ne assicurano la compatibilità con quelli più utilizzati e presenti sul mercato, salvaguardandone costanti i livelli di efficienza e di completezza; riuso di componenti sviluppate in ambito MiBAC. Benefici La piena funzionalizzazione, valorizzazione e fruizione in Internet delle basi dati di ING realizza benefici in termini sia di servizi al pubblico passo immediatamente successivo alla pubblicazione sarà l attivazione del servizio e-commerce, in collegamento con le strutture già attive del MiBAC- sia di gestione delle collezioni, attraverso lo sviluppo previsto di moduli dedicati alla movimentazione interna, ai servizi di consultazione e prestito, alla gestione dei dati conservativi e di restauro. 11

13 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Direzione Generale per gli Archivi Direttore Generale: Antonia Pasqua Recchia Coordinamento per la Comunicazione: Patrizia Ferrara Via Gaeta, 8a Roma Tel Fax Più servizi, meno sprechi: gli Archivi per i cittadini Antonia Pasqua Recchia Più servizi, meno sprechi = più efficienza: partecipare al FORUM della Pubblica Amministrazione significa anzitutto poter dimostrare con i fatti che il costo per mantenere la macchina pubblica in un certo settore (intesa come persone, strutture, funzionamento) è ampiamente ripagato dal servizio erogato; significa rafforzare con il consenso del cittadino comune la legittimazione ad esistere derivante dalla legge. Nel campo degli archivi mostrare l efficienza e i servizi resi al cittadino è più complesso di quanto non accada in altri ambiti del patrimonio culturale, più visibili e di appeal, non solo per ragioni connesse alla specificità del patrimonio medesimo e dei servizi, ma anche per un certo appannamento che negli anni ne ha caratterizzato la percezione esterna, generando una inevitabile sottovalutazione del peso specifico all interno dell intero comparto del patrimonio culturale. Questo universo è invece un insieme complesso di patrimonio, di strutture fisiche e di organizzazione, di soluzioni spesso d avanguardia, di personale qualificato e specializzato; un insieme trasversale rispetto all appartenenza istituzionale, fortemente radicato a livello territoriale, indubbiamente problematico ma con straordinarie potenzialità di impatto sulla domanda di fruizione culturale e analoga potenzialità di elaborazione di offerta ricca e stimolante. E un luogo comune affermare che negli archivi è conservata la memoria - delle istituzioni, delle società, dei territori, delle comunità, degli individui quindi negli archivi è radicato il presente e vi si innesta il futuro; ma questo luogo comune diventa invece una affermazione piena di senso e di valore, non comune né banale, se solo guardiamo ai grandi numeri e agli impatti che ne derivano. Il patrimonio documentario conservato negli archivi italiani è uno dei più rilevanti del mondo: affermazione non arbitraria perché basata sulla misura e sulla dimensione temporale: oltre chilometri di documenti, una volta e mezzo la lunghezza della penisola, per raccogliere oltre 13 milioni di unità (buste, filze, mazzi, fasci, volumi, registri), oltre due milioni di pergamene, oltre 700mila mappe, 30mila sigilli, 500mila fotografie, 4 milioni di negativi, 300mila bobine di microfilm, 600mila microfiches. La dimensione temporale si estende dal VII secolo d.c., con la pergamena del 721 d.c. dell Archivio di Milano, mentre il più antico documento cartaceo è del XII secolo, ai recentissimi documenti digitali. Questo imponente patrimonio è conservato in 103 archivi statali (uno per ogni provincia) e 35 sezioni staccate, mentre 20 Soprintendenze archivistiche, una per ciascuna regione, vigilano su oltre 8000 archivi comunali e oltre archivi di enti pubblici non territoriali nonché su 3728 archivi privati vincolati. La gestione di una materia in senso di settore e in senso fisico di tali dimensioni presenta notevolissimi problemi, che afferiscono sostanzialmente a tre ambiti: la conservazione, l accesso, il futuro. ll patrimonio culturale genera di per sé una domanda di conservazione a prescindere dall uso, il che non esclude una fruizione futura, ma non la presuppone come necessaria; è quella che si definisce come option demand o option value e si basa sulla coscienza che il patrimonio culturale è fondamento costitutivo delle civiltà umane, delle identità individuali e collettive, nazionali e globali. Il patrimonio culturale però, immesso in un circuito di offerta, genera anche il bisogno di fruirne, ossia di conoscerlo e trarne stimoli intellettuali, emozioni, accrescimento culturale. Il rapporto tra conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale è quindi molto complesso. Lo è ancora di più nel caso del patrimonio archivistico, per le implicazioni di carattere storico, ideologico, politico che spesso accompagnano le decisioni di rendere liberamente consultabili le fonti; decisioni che per il patrimonio 12

14 documentario pubblico sono peraltro più o meno obbligatorie in relazione alle cadenze cronologiche degli atti. Tale complessità non impedisce tuttavia di perseguire con convinzione, da parte della Direzione Generale per gli Archivi, una strategia forte orientata alla massima diffusione della conoscenza, anche presso un pubblico più vasto rispetto a quello specialistico e molto strutturato degli addetti ai lavori, studiosi, ricercatori, giuristi e periti (si consideri infatti che il patrimonio documentario non è solo fonte di storia ma anche fonte di diritto); nelle sale di consultazione degli archivi, reali o virtuali, si affacciano sempre più spesso i nuovi utenti, cioè quella domanda che comincia a consolidarsi sempre di più, legata al bisogno di ritrovare le radici, secondo un percorso di ricerca individuale e di comunità che ha poco in comune con la ricerca storica ma molto invece con la riappropriazione, nel senso di percepire come proprio, del patrimonio culturale prodotto nei luoghi e nel tempo dalle comunità che hanno vissuto in quei luoghi. A tal fine si sta mettendo a punto un programma, ambizioso ma non velleitario, volto a diffondere la conoscenza del patrimonio attraverso la pubblicazione delle fonti sulla rete, basandosi su due principi: ottimizzazione e valorizzazione di quanto fin qui realizzato, che è moltissimo anche se non adeguatamente comunicato e conosciuto, anche perché molto parcellizzato; nuova digitalizzare e diffusione in internet di fonti documentarie, secondo partizioni tematiche che traggono legittimazione dalla domanda espressa ma anche da quella potenziale, nonché dalla necessità di costruire veri e propri interventi di sistema. La domanda potenziale è immensa: solo il tema della ricerca genealogica raggiunge numeri incredibilmente alti, secondo alcune ricerche il 60% della popolazione americana ne è interessato, poco meno nei Paesi europei, in Italia è in forte crescita. Ma è anche enorme la domanda di ricerca di fonti e di letture tematiche assai specifiche ma di rilevante impatto: genere, scritture di donne, politici, architetti, tecnologia, scienza e brevetti, ambiente e territorio nella loro evoluzione storica, per non parlare delle fonti documentarie che testimoniano il patrimonio culturale immateriale, tema centrale e attualissimo nel momento in cui si dà attuazione alla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale, ratificata con la legge n. 167 del 27 settembre Come realizzare tutto ciò, a fronte di risorse sempre più scarse per la gestione corrente, a fronte di emergenze da risolvere sia di logistica che di conservazione, con gravi situazioni di degrado ambientale e problemi di sicurezza per il patrimonio medesimo, per gli operatori e per gli utenti, altra e oscura faccia di una medaglia che pure presenta, nella maggior parte dei casi, soluzioni buone, ottime, anche avveniristiche di conservazione del patrimonio documentario e di erogazione di servizi nelle sale di studio? La risposta non è certo facile, o esaustiva, ma la strada individuata è l unica che ha ragionevoli probabilità di successo. Progettualità diffusa ma coordinata per ottimizzare tutte le possibili fonti di finanziamento, ordinarie ma soprattutto straordinarie Razionalizzazione organizzativa Modelli innovativi di gestione, attraverso l intesa con gli enti territoriali, che occorre sensibilizzare e coinvolgere, sul piano organizzativo e finanziario, nella costruzione dei Poli archivistici Territoriali. In tal modo l equazione più servizi, meno sprechi = più efficienza per i cittadini troverà negli Archivi una certa e positiva soluzione. 13

15 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Direzione Generale per gli Archivi Direttore Generale: Antonia Pasqua Recchia Coordinamento per la Comunicazione: Patrizia Ferrara Via Gaeta, 8a Roma Tel Fax Servizio III Valorizzazione, promozione, formazione e rapporti internazionali Dirigente: Patrizia Ferrara Tel Fax I libri degli Archivi free on-line: un servizio utile e di qualità Patrizia Ferrara con Giulia Barrera, Giancarlo Buzzanca, Ludovica de Courten, Maria Grazia Lippolis, Antonella Mulè La tradizione editoriale dell Amministrazione archivistica risale, ormai, a più di mezzo secolo fa, quando venne fondata la rivista quadrimestrale Rassegna degli Archivi di Stato (1955), organo ufficiale dell Amministrazione, in prosecuzione delle Notizie degli Archivi di Stato (1941) e quando ebbe inizio la collana Pubblicazioni degli Archivi di Stato (1951), ora suddivisa in sei collane (Strumenti, Saggi, Fonti, Sussidi, Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato, Archivi italiani). Attraverso questi due diversi ambiti editoriali archivisti di tutta Italia e anche studiosi italiani e stranieri diffondono nel mondo scientifico il prodotto più qualificato dei loro lavori di ricerca, presentando tra l altro al pubblico scritti di archivistica e di metodologia della conservazione e dell ordinamento dei documenti, studi di storia delle istituzioni e di legislazione archivistica italiana e straniera, contributi storiografici fondati su materiale d archivio, notiziari bibliografici. Il catalogo delle edizioni degli Archivi di Stato, che comprende anche numerose pubblicazioni fuori collana, conta ormai più di 560 titoli, relativi a inventari di fondi archivistici, guide di archivi, edizioni di fonti documentarie, regesti, cataloghi di mostre documentarie, scritti di archivistica e saggi di storia istituzionale. Questi volumi, alcuni dei quali di grandissimo pregio quanto a contenuti e a materiali utilizzati, sono presenti nelle biblioteche degli Archivi di Stato e in molte altre biblioteche in Italia e nel mondo, distribuiti gratuitamente dalla Direzione generale per gli archivi. Essendo però la loro commercializzazione affidata - in regime di monopolio - all Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, acquistarne una copia per il privato cittadino è sempre stato difficile. Tali pubblicazioni pertanto non hanno avuto nonostante la capillare campagna di spedizioni effettuata negli anni scorsi dalla Direzione generale per gli archivi - un adeguata circolazione. Grande dunque la frustrazione per i potenziali lettori, per gli autori e per l editore. È da questa constatazione che è nato il progetto di rendere disponibili sul web i volumi già pubblicati e di proseguire nelle edizioni a stampa tradizionali, affiancando ad esse la pubblicazione on-line. La Direzione generale per gli archivi ha pertanto avviato nel settembre 2007 il progetto di pubblicare sul proprio sito, a testo pieno e scaricabili gratuitamente, i volumi editi nelle collane delle Pubblicazioni degli Archivi di Stato, al seguente indirizzo < Attualmente sono stati inseriti 70 volumi ed anche la Rassegna degli Archivi di Stato a partire dall annata LX (2000). La capacità di raggiungere il pubblico dei potenziali lettori muta così oggi drasticamente e si innalza vertiginosamente. È inutile sottolineare quanto sia vasto il pubblico degli utenti della rete. Va anche rilevato che mettere a disposizione on line queste pubblicazioni, le ha rese certamente molto più fruibili come testi di studio universitario. È oggi assai più facile, infatti, per un docente assegnare ai propri studenti lo studio di un articolo, o di un saggio, edito nelle collane degli Archivi, vista la loro semplicità di reperimento. Azzardando una valutazione in termini di costi e benefici, non v è dubbio che il bilancio sia positivo: fra i costi, oltre al lavoro del personale interno all Ufficio pubblicazioni archivistiche della Direzione generale, dobbiamo calcolare il minor introito per le casse dello Stato proveniente dalla vendita di qualche volume (un introito come già accennato minimo); fra i benefici, una vastissima circolazione delle pubblicazioni degli Archivi, che offre un solido contributo al perseguimento dei fini istituzionali di tutela e valorizzazione del patrimonio archivistico. 14

16 Finora la realizzazione del progetto è stata quasi a costo zero: sono stati inseriti sul web solo i volumi per i quali è stato possibile recuperare il file di stampa dalle tipografie (con l eccezione di alcuni volumi già on line sul sito dell AS Firenze, o dell Istituto Gramsci nazionale): si tratta infatti di file in PDF molto più leggeri (dimensione massima 9Mb) di quelli che si ottengono con la scansione dei volumi e che permettono, con le nuove versioni di Acrobat reader, la ricerca di parole, o frasi. In futuro si prevede di scansionare e rendere disponibili on line anche gli altri volumi, di pubblicazione più remota. Per quanto riguarda il successo dell iniziativa, va detto che il dato misurato di accessi alla pagina Pubblicazioni free è, dalla messa on line (settembre 2007), di Prendendo come campione il solo mese di gennaio 2008, gli accessi alla pagina principale (1.956), sommati agli accessi alle pagine successive delle singole Collane (2.800), hanno raggiunto un totale pari a Pertanto risulta che, dalla messa on line ad oggi, siano stati almeno gli accessi all intera sezione. È importante rilevare che sempre nel mese di gennaio 2008, 19 volumi risultano scaricati almeno 100 volte: download solo per questa classe dimensionale! Riferendosi a questo dato e all insieme dei download effettuati su tutti gli altri volumi, sempre nel mese di gennaio 2008, possiamo concludere che mensilmente il numero dei download in questa sezione del sito DGA oscilla mediamente tra i 7 e gli 8 mila. 15

17 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Direzione Generale per gli Archivi Direttore Generale: Antonia Pasqua Recchia Coordinamento per la Comunicazione: Patrizia Ferrara Via Gaeta, 8a Roma Tel Fax Sponsor e pubblicazioni: l attività editoriale degli Istituti archivistici sul territorio Maria Teresa Piano Mortari, Elena Lume Nel corso degli anni è si è venuto via via modificando il tradizionale concetto elitario di cultura, che viene oggi concepita come uno strumento di conoscenza per un pubblico il più possibile vasto ed eterogeneo. Ciò ha portato ad una nuova politica di valorizzazione anche nel settore del patrimonio documentario conservato dagli Archivi, allargando la tipologia dell utenza ben al di là di quella specialistica, identificata con lo storico di professione. Gli Istituti archivistici, infatti, hanno moltiplicato sempre più in questi ultimi anni - autonomamente o in collaborazione con istituti di ricerca e enti locali - le iniziative culturali dirette a far conoscere il patrimonio documentario anche ai non addetti ai lavori. Una delle modalità adottate è stata quella di promuovere iniziative editoriali, a volte complesse ed economicamente impegnative, anche attraverso le sponsorizzazioni di istituti di credito e fondazioni. Pure nell ultimo quinquennio, nonostante i continui tagli di bilancio, accanto ad edizioni di tipo squisitamente archivistico come inventari, regesti, edizioni di fonti, sono stati pubblicati gli esiti di ricerche cartografiche, urbanistico-architettoniche, sull ambiente, sulla musica, di storia locale, di storia della società e del costume. Si citano, in generale, pubblicazioni sulla storia dei partiti e movimenti politici, sui sindacati, sulle società di mutuo soccorso, sulle attività ricreative, o su altri aspetti minori della vita sociale e politica del nostro paese. Gli Istituti archivistici hanno continuato a incrementare la propria produzione editoriale sul territorio organizzandola sempre più spesso in collane. Tra queste, si possono citare: i «Quaderni dell A.C.S.» dell Archivio centrale dello Stato, i «Quaderni dell Archivio di Stato di Frosinone», le «Carte pontine» dell Archivio di Stato di Latina, gli «Inventari e cataloghi» dell Archivio di Stato di Reggio Emilia, «Il tempo e la memoria» dell Archivio di Stato di Salerno, i «Quaderni della Soprintendenza archivistica per la Puglia». Anche le Scuole di archivistica, paleografia e diplomatica, in funzione presso i più importanti Archivi di Stato, hanno implementato le proprie collane collegandole ovviamente all attività didattica; si tratta di pubblicazioni che consentono di divulgare fonti archivistiche di particolare rilevanza, proposte sia come materia di studio per l approfondimento di metodologie e tecniche archivistiche sia come oggetti del desiderio di un utenza sempre più ampia e preparata. Le Soprintendenze archivistiche partecipano anch esse a questo processo, inserendosi in ambiziosi progetti di tutela di archivi non statali. In quest ottica sono state realizzate singole pubblicazioni e intere collane dedicate ad esempio alla valorizzazione degli archivi comunali. L accresciuta sensibilità del pubblico non specialista nei confronti dei più diversi aspetti della storia nazionale e locale e della relativa documentazione d archivio, trova una risposta nella grande quantità di mostre organizzate dagli Istituti archivistici, che spesso si configurano come unico centro culturale presente nelle circoscrizioni territoriali minori. Tale vivace attività di ricerca e divulgazione è attestata dalla crescita esponenziale del numero dei cataloghi di mostre pubblicati da Archivi di Stato e Soprintendenze archivistiche su tutto il territorio. 16

18 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Un sito web per la storia dell architettura: la vita e l archivio di Luigi Moretti Luisa Montevecchi In occasione del centenario della nascita dell architetto Luigi Moretti ( ), l Archivio centrale dello Stato, ha organizzato una mostra e realizzato un sito web a lui dedicati ( Moretti, nel 1933, ha già alle spalle alcune significative esperienze, quando viene chiamato alla direzione dell Ufficio tecnico dell Opera Nazionale Balilla. Avvia così la progettazione dell edificio della GIL di Trastevere, che si inserisce nel quadro della politica edilizia intrapresa dal Regime per dotare l Opera nazionale Balilla, poi confluita nel 1937 nella Gioventù italiana del Littorio, di luoghi deputati alla organizzazione, assistenza ed educazione fisica e morale della gioventù. Da quel momento Moretti realizza una serie di progetti di ampio respiro e rilevanza nazionale. Sarà infatti impegnato nella progettazione della Casa delle armi, del Piazzale dell Impero e della Palestra del Duce al Foro italico. Gli anni seguenti vedono la progettazione e realizzazione di numerose opere: centri sportivi, case GIL, arredamenti privati, piani regolatori. Nel dopoguerra progetta e realizza importanti edifici a Milano e a Roma, tra i quali la palazzina del Girasole. Nel 1950 fonda la rivista «Spazio» e nel 1954 la omonima Galleria. L attività degli anni seguenti è ricca e diversificata, si citano per Roma: l ampliamento dell Accademia nazionale di danza e il progetto di ampliamento e ristrutturazione dello stadio Olimpico al Foro Italico, la nuova sede dell ENPAS, i progetti per il Nuovo piano di coordinamento dei parchi urbani, suburbani e territoriali e per il Parco Archeologico dell Appia antica, il Villaggio Olimpico e il quartiere INCIS di Decima. E ancora: la palazzina San Maurizio a Monte Mario, i due edifici gemelli all EUR, sedi della ESSO e della Società generale immobiliare, il progetto per il tronco Termini-Risorgimento per la nuova metropolitana, il ponte Pietro Nenni e il parcheggio sotterraneo a Villa Borghese. Nel 1968 progetta il santuario sul lago di Tiberiade, a Tagba in Terra Santa. Estende intanto la propria attività professionale verso altri paesi: Kuwait, Algeria, Canada. L archivio dell architetto Luigi Moretti consente, nella ricchezza dei materiali conservati, di affrontare studi approfonditi sulla sua opera, sulle sue realizzazioni, permettendo inoltre di cogliere la molteplicità dei suoi interessi: dall architettura alle arti figurative, dallo studio dell arte antica e barocca all attenzione per i fermenti più nuovi nel campo artistico contemporaneo, dalla pittura alla scultura, alle arti in genere; dal cinema agli studi di architettura parametrica, dall urbanistica al restauro. Quasi quarant anni di vita professionale sono infatti documentati nelle carte conservate presso l Archivio centrale, donate dai suoi collaboratori. Nell archivio di Luigi Moretti sono conservati: quasi 200 progetti, per un totale di circa 9000 tavole, delle quali 1908 sono disegni autografi, circa 4000 fotografie, numerosi fascicoli di documentazione relativa a concorsi, relazioni tecniche, carteggi, appunti di studio, materiale relativo alla sua attività di gallerista e di editore, relazioni a convegni, documentazione relativa alla partecipazione a commissioni di studio, oltre a plastici e a modelli di edifici realizzati o progettati ed altri riguardanti gli studi volumetrici e sull architettura parametrica; alcuni filmati, un consistente nucleo di materiale a stampa comprendente scritti di Moretti; articoli sulla sua opera e volumi provenienti dalla sua biblioteca. Nel sito web a lui dedicato, progettato e realizzato dall ACS in collaborazione con il Consorzio BAICR Sistema cultura, sono contenute immagini dei disegni autografi e degli elaborati di progetto e 1475 fotografie digitalizzate, provenienti dall archivio. Sono inoltre disponibili: la biografia dell architetto, l elenco completo delle Direzione Generale per gli Archivi Direttore Generale: Antonia Pasqua Recchia Coordinamento per la Comunicazione: Patrizia Ferrara Via Gaeta, 8a Roma Tel Fax dg-a@beniculturali.it Archivio Centrale dello Stato Sovrintendente: Aldo G. Ricci Piazzale degli Archivi, Roma (EUR) Tel Fax acs@beniculturali.it 17

19 18 opere e dei progetti - compilato utilizzando come fonte primaria proprio le informazioni tratte dall archivio - l elenco dei premi a lui assegnati, alcuni video dell epoca e una ricca bibliografia. Uno spazio è poi dedicato alle iniziative espositive sulla sua figura (organizzate, in corso o solo programmate). Dalle singole schede inerenti alle opere è possibile accedere alle immagini dei disegni e delle fotografie. Per i progetti e le realizzazioni più rilevanti è disponibile una scheda descrittiva particolareggiata, con il contenuto di quanto conservato su di essi nell archivio, con un apparato bibliografico e, in molti casi, con un brano tratto dagli scritti di Moretti relativi alle diverse opere. Sono inoltre consultabili tutti gli articoli che l architetto ha pubblicato sulla rivista Spazio, da lui fondata nel La realizzazione tecnica del sito è stata affidata alla Società Unicity (

20 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Scritture di donne negli archivi romani. Un cantiere al lavoro Manola Ida Venzo L Archivio di Stato di Roma, in collaborazione con l Università di Roma - La Sapienza, ha elaborato il progetto Per una storia della memoria e delle scritture delle donne a Roma dal XVI al XX secolo: censimento delle fonti ed elaborazione di repertori, diretto da Marina Caffiero e da Manola Ida Venzo e cofinanziato dalla Direzione generale per gli archivi. Il progetto è finalizzato alla ricognizione e studio delle scritture femminili. Sono stati pertanto scandagliati numerosi archivi, statali e non, riportando alla luce testimonianze scrittorie sepolte nelle pieghe di una memoria finora non ascoltata, o non registrata. L indagine ha privilegiato gli archivi di famiglie (rilevanti a livello socio-economico e culturale) e di istituzioni religiose e assistenziali, perchè solo in questi ambiti alle donne venivano fornite nozioni seppur rudimentali di scrittura. Sondaggi parziali sono stati compiuti però anche in altre tipologie documentarie, quali archivi giudiziari ed economici. A seguito del censimento, sono emersi - per un arco cronologico che corre dal XVI al XX secolo diari, epistolari, memorie e suppliche di carattere sacro e profano. Le informazioni - tratte da 55 fondi archivistici - sono state raccolte in un database e vengono attualmente elaborate al fine di costruire repertori ragionati sia informatici che a stampa. I dati progressivamente immessi sono consultabili in sede e sul sito web, collegandosi all home page dell Archivio di Stato di Roma, o al seguente indirizzo: < Data la straordinaria ricchezza del patrimonio documentario presente in Roma, la ricerca è ancora in corso; al momento sono state messe a punto oltre 3000 schede riferibili a un complesso organico di scritture femminili, o ad un unica scrittura. È stata anche finanziata una Collana a stampa, La memoria restituita. Fonti per la storia delle donne, presso la casa editrice Viella, per pubblicare integralmente le fonti documentarie ritenute più significative, precedute da introduzioni che ricostruiscono il contesto storico e culturale da cui tali scritture promanano. L iniziativa viene in parte a colmare il ritardo con cui l Italia si è avvicinata a questa tipologia di documenti. Va detto, infatti, che lo studio delle scritture femminili e dei testi redatti dalle donne ha già da tempo prodotto all estero una notevole bibliografia basata anche su fonti italiane. Nell ambito del progetto sono stati già pubblicati tre volumi. Nel primo, Scritture di donne. La memoria restituita, sono raccolti i saggi che analizzano i diversi filoni di indagine intrapresi, illustrando in che misura - nell arco di tempo considerato - le donne hanno scritto, cosa hanno scritto e come lo hanno scritto. Gli altri due volumi della Collana sono costituiti da monografie. Il primo, A corte e in guerra. Il memoriale segreto di Anna de Cadilhac, illustra la figura di una donna controversa e contraddittoria, in continua lotta con sé stessa e con la società del suo tempo, attraverso le sue memorie. Il racconto delle vicende personali di Anna de Cadilhac lascia intravedere sullo sfondo i salotti, i teatri, i palazzi della società romana e torinese negli anni cruciali della lotta per l Unità d Italia. La sua storia si intreccia con quella di personaggi illustri, fino all incontro con Vittorio Emanuele II, dal quale avrà una figlia naturale: vicenda che segnerà la sua vita e inevitabilmente la travolgerà. Il secondo, edito di recente, Da gentildonna a cantante. Lettere di Violante Camporese Giustiniani, è costituito da un epistolario dei primi anni del 800: il corpus di lettere scritte da Violante Camporese Giustiniani a monsignor Nicola M. Nicolai. La raccolta di lettere rappresenta un importante ritrovamento sotto diversi profili. L autrice, nobildonna ma anche cantante lirica famosa, è tra le poche Direzione Generale per gli Archivi Direttore Generale: Antonia Pasqua Recchia Coordinamento per la Comunicazione: Patrizia Ferrara Via Gaeta, 8a Roma Tel Fax dg-a@beniculturali.it Archivio di Stato di Roma Direttore: Luigi Londei Palazzo della Sapienza Corso Rinascimento, Roma Tel Fax as-rma@beniculturali.it 19

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