LA VIOLENZA SULLE DONNE: UN FENOMENO COSI ATTUALE, MA ANCORA SOMMERSO

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1 LA VIOLENZA SULLE DONNE: UN FENOMENO COSI ATTUALE, MA ANCORA SOMMERSO Parliamo, a questo proposito, della Dichiarazione delle Nazioni Unite secondo cui è da considerarsi violenza contro le donne: Qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la 1

2 coercizione o la privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata. E ancora: Per violenza di genere si considera una violenza nei confronti di una donna solo per il fatto di essere donna o una violenza inflitta. Il Rapporto Mondiale su violenza e salute dell Organizzazione mondiale della sanità, presentato a Bruxelles il 3 Ottobre 2002, definisce il fenomeno della violenza come uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale e considera gli atti di violenza come un fenomeno complesso, legato a modelli di pensiero e comportamenti plasmati dalla nostra società: La violenza non è semplicemente riconducibile a problemi famigliari, scelte personali, sfaccettature della vita è il risultato di complessi fattori causali che possono oltrepassare i confini nazionali. Il rapporto dell UNICEF riassume l importanza delle iniziative fino ad ora citate ma, d altro canto, sottolinea come vi sia ancora molta strada da compiere poiché: Quando la vessazione si verifica all interno della casa, come molto spesso avviene, il crimine viene di fatto condonato grazie al silenzio e alla passività mostrata dallo Stato e dall apparato di tutela dell ordine. Il termine violenza domestica si riferisce qui alla violenza commessa contro le donne e le bambine da una persona intima della vittima, compreso il partner, e da altri membri del gruppo familiare; sia che la vessazione avvenga dentro oppure fuori dalle mura domestiche Pur riconoscendo che vi sono altre forme di violenza da considerare. Non esiste una definizione universalmente accettata della violenza contro le donne. I diversi Centri dislocati in Italia, che si occupano e trattano problematiche similari (relative al problema della violenza di genere), hanno sentito come fortemente limitativa la mancanza di definizioni lessicali univoche. Questa barriera può essere di impedimento per l avvio di un lavoro di rete, essenziale, non solo per dare al singolo individuo in difficoltà un ventaglio molto ampio di appoggi e possibilità, ma anche per far si che l attività svolta acquisti un peso decisivo, datogli dal lavoro comune, che possa conferire ai Centri maggiori riconoscimenti politici e sociali in maniera sproporzionata alle donne. La violenza contro le donne è un fenomeno molto diffuso nella nostra società, una questione di cui si è cominciato a parlare apertamente da poco più di trent anni. La conoscenza che di esso si ha, a livello sociale ed istituzionale, è molto scarsa e frammentata ed i pregiudizi su chi maltrattata e su chi viene maltrattato sono molto diffusi. Il proliferare di stereotipi non aiuta certamente nell identificare e circoscrivere chiaramente la violenza di genere; solamente attraverso il riconoscimento delle differenze si possono contrastare tali pregiudizi che originano diffidenza e paura. Attraverso una serie di servizi il cui scopo principale è quello di prevenire e contrastare il fenomeno del maltrattamento agito nei confronti delle donne, è essenziale cercare di definire cosa si intenda per violenza di genere e quali strumenti e metodi siano stati adottati, a livello locale e mondiale, per combattere questo problema. Circoscrivere e classificare tale fenomeno, per altro in continuo aumento, non appare lavoro facile poiché spesso esso non viene riconosciuto dalla società stessa: I confini di che cosa costituisce

3 violenza variano nel tempo e nello spazio in conformità dei cambiamenti di carattere culturale, economico e sociale che avvengono all interno della società. Oggi, la soglia di tolleranza nei confronti delle violenze interpersonali sembra essersi abbassata e si considerano violenti ed inaccettabili comportamenti che un tempo non erano definiti tali. Un esempio indicativo è rappresentato dall uso della violenza all interno della famiglia da parte del partner che, fino a pochi anni fa, aveva il diritto, giuridicamente sancito, di usarla nei confronti della moglie e dei figli. Bisogna comunque rilevare come il tema delle violenze di genere sia un argomento nuovo, su cui si è iniziato a lavorare da alcuni decenni: per questo motivo la definizione di violenza va considerata come una definizione in progress, da affinare. Secondo un gruppo di esperti che hanno lavorato per il Consiglio d Europa, quando si parla di violenza contro le donne è importante avere presente che: La violenza contro le donne è una violenza di genere riconosciuta oggi dalla comunità internazionale come una violazione fondamentale dei diritti umani. Alcune forme si trovano in molte culture (stupro, violenza domestica, incesto), altre sono specifiche di alcuni contesti (mutilazioni sessuali, omicidi a causa della dote, ecc.). Spesso la violenza agita contro le donne è una combinazione di diversi tipi di violenze: un esempio è rappresentato dalla violenza domestica dove intervengono generalmente violenza fisica, psicologica, sessuale, economica. Violenze diverse possono essere tra loro connesse: la violenza contro le/i figlie/i ad esempio, è spesso accompagnata da violenza domestica contro la madre. La posizione degli uomini e delle donne rispetto a questo fenomeno non è equivalente: le donne figurano molto più spesso come vittime e gli uomini come responsabili. La violenza può assumere forme diverse, accadere in molti contesti e relazioni. 3

4 Per questi motivi diventa necessario nella nostra società saper riconoscere e poter fare emergere questi fenomeni al fine di evitare che si possano ripetere in futuro, tutelando le donne e i bambini ed indirizzandoli verso una vita più serena fatta di rispetto. Le relazioni violente Il clima che s instaura all interno di una coppia è essenziale per lo sviluppo della stessa e la reciproca volontà di stare insieme e progettare un futuro. Se ciò non avviene all interno si può instaurare un clima violento che talvolta non avviene nell immediato, ma s instaura in modo graduale attraverso litigi, nati per motivi banali, che con il tempo diventano sempre più frequenti fino a quando la situazione precipita ed esplode in aggressività, con il trascorrere del tempo sempre più pesante. Quasi sempre ai maltrattamenti seguono periodi definiti di luna di miele, scuse, promesse, magari effettivi cambiamenti da parte del partner, che però sfortunatamente non durano a lungo, così si ricomincia da capo. Questo è il ciclo di violenza che le donne vivono: avvertire segni premonitori, subire l escalation dell aggressività, perdonare o cercare di fare finta che non sia successo niente quando in realtà la situazione si calma per poi però, ricominciare da capo. La violenza è un mezzo che viene utilizzato per affermare la propria forza, spesso gli uomini giustificano in tal modo i loro atti e comportamenti violenti e spostano sulle donne la responsabilità dell accaduto. Le donne che subiscono violenze all interno della coppia provano sentimenti e paure. Gli uomini che maltrattano tendono ad isolare, valorizzare ed umiliare le donne vittime della loro violenza, il che porta le donne a convincersi di essere inadeguate, colpevoli e di meritarsi il maltrattamento. Inoltre risulta essere molto difficile riuscire ad interrompere il legame in cui esse hanno creduto ed investito affettivamente, soprattutto se sono donne sole, senza appoggio e dipendenti dal marito economicamente. Dargli un altra opportunità, diventa un modo per tentare di salvare la relazione e tenere unita la famiglia. All interno di una famiglia o di una coppia, svariate possono essere le violenze che la donna può subire, pertanto risulta necessario approfondirle, per comprendere al meglio le loro differenze e in primo luogo saperle riconoscere e denunciare come atti che non sono leciti. La violenza psicologica È sicuramente l aspetto meno visibile e difficilmente identificabile della violenza ma, al tempo stesso, rappresenta una delle più potenti strategie di potere e di controllo che inducono la

5 donna a sentirsi senza potere, dignità, autostima, la annullano come persona provocando danni spesso insuperabili o comunque causando lacerazioni psicologiche molto profonde. L esperienza dei diversi Centri riconosce come questo tipo di violenza spesso accompagni la vera e propria violenza fisica o comunque la prepari, poiché la persona, totalmente svalorizzata, è indotta ad accettare qualsiasi comportamento maltrattante attuato nei suoi confronti. Spesso a questo tipo di maltrattamento non viene riconosciuta la giusta importanza, non solo perché sia più semplice considerare ciò che si può concretamente vedere e constatare (ad esempio lesioni), ma perché la stessa vittima, non essendo in grado di dare un nome al proprio disagio, tende a nientificarlo o comunque a non considerarlo come lenitivo per la propria salute. Vaste sono le tipologie e le modalità con cui la violenza psicologica può manifestarsi: tradimenti, menzogne, inganni; chiusura comunicativa persistente; rifiuto sistematico di svolgere lavoro domestico e/o educativo; controllo e gestione della vita quotidiana; limitazione della libertà personale e di movimento; aggressioni verbali, denigrazione, umiliazione e ricatti; sottrazione/danneggiamento volontario di oggetti o animali; pedinamenti, inseguimenti; persecuzioni telefoniche e/o scritte; rifiuto di lasciare la casa coniugale; minaccia di violenza a famigliari, parenti, amici, conoscenti; minaccia di sottrarre i/le figli/e; minaccia di violenza fisica/di morte; violenze su famigliari, parenti, amici, conoscenti; autolesionismo o minaccia di suicidio. Naturalmente, per quanto riguarda alcune delle tipologie elencate, bisogna considerare la situazione della donna, il contesto che la circonda, la sua storia ed i problemi connessi, prima di considerare e definire certi comportamenti violenti. Anche in questo caso è necessario identificare le figure di reato previste: a) ingiuria 5

6 b) minaccia c) sequestro di persona d) maltrattamenti La violenza fisica Questo tipo di violenza comprende ogni forma di intimidazione o azione in cui venga esercitata una violenza fisica su un altra persona. Sono compresi comportamenti quali: spintoni, schiaffi, tirate di capelli; pugni, calci, testate, cadute provocate; colpire con oggetti; uso di armi da fuoco; uso di armi da taglio; strangolamento; altre forme di tentato omicidio; rinchiusa in casa/altre forme di sequestro; buttata fuori casa. Come si può notare, per violenza fisica non si intende solo un comportamento che provochi danni fisici, ma qualsiasi azione che possa ferire o spaventare: come atti intimidatori o minacce, che hanno lo scopo di tenere sotto controllo la donna. È importante concretizzare il discorso ravvisando le figure di reato che vengono riconosciute e punite dal Codice Penale: a) percosse b) lesione personale c) violenza privata d) violazione di domicilio e) maltrattamenti semplici f) maltrattamenti da cui deriva una lesione grave o gravissima

7 g) aborto di una donna non consenziente h) tentativo di omicidio La violenza economica Quello della violenza economica è un fenomeno estremamente diffuso e rappresenta un ulteriore strategia, messa in atto dal maltrattante, per esercitare pieno controllo sulla donna, privandola di qualunque mezzo materiale che la possa rendere indipendente. Esclusa dall amministrazione del patrimonio, la donna viene privata delle sue libertà principali e questo accresce il senso di dipendenza e asservimento nei confronti del maltrattante. In questa categoria rientrano comportamenti quali: privazione o controllo del salario; impedimento ricerca o mantenimento del lavoro; impegni economici/legali imposti o con inganno; abbandono economico; non pagamento dell'assegno di mantenimento. La maggior parte delle richieste che giungono ai Centri riguardano tale violenza poiché le donne, prive di qualunque mezzo materiale, cercano innanzitutto di tutelarsi economicamente, facendo valere i propri diritti di donne e di madri. Una solida base economica è il primo passo per il raggiungimento dell indipendenza, roccaforte per combattere e reagire ad eventuali violenze di differente natura. A livello legislativo è bene affidarsi a procedure civili che possono offrire gli strumenti essenziali per combattere violazioni al regime della comunione dei beni; il reato identificato è quello della violazione degli obblighi di assistenza familiare. La violenza sessuale Si parla di violenza sessuale per indicare ogni imposizione di pratiche sessuali non desiderate. È opinione diffusa che questo tipo di violenza avvenga al di fuori delle mura 7

8 domestiche, in realtà i risultati di un indagine Istat, mostrano come il profilo delle molestie fisiche sia diametralmente opposto a quello delle violenze sessuali. Nel primo caso gli autori sono prevalentemente estranei (66% dei casi) seguiti da conoscenti (12%), colleghi o datori di lavoro (6,9%) ed amici (6,6%). Per le violenze sessuali, si evidenzia una situazione differente: solo il 22% dei tentati stupri e il 18% degli stupri è stato opera di estranei. La violenza sessuale viene dunque agita, nella maggior parte dei casi, da persone conosciute. Questi dati confermano la relazione esistente tra la propensione alla denuncia e il legame con l offensore: considerando 714mila donne che hanno subito una tentata violenza o un aggressione sessuale, emerge che il 15,5% delle denunce si riferisce a violenze agite da estranei, contro il 4% compiute da persone conosciute. Rientrano in questa categoria comportamenti quali: molestie sessuali (anche telefoniche); rapporto sessuale subito; richiesta di atti sessuali umilianti; aggressione sessuale senza stupro; stupro; prostituzione forzata. Questi punti sono di per sé indicativi della gravità delle violenze a sfondo sessuale che possono essere perpetrate nei confronti di una donna: è sicuramente il terreno più delicato in cui le operatrici dei Centri si trovano a muoversi, poiché aiutare una persona abusata, nientificata nel corpo e nell anima, richiede molta delicatezza e professionalità. I reati identificati in quest ambito sono: a) Costringere taluno a compiere o subire atti sessuali con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità. b) Indurre taluno a compiere o subire atti sessuali, abusando della condizione di inferiorità o traendo in inganno. Una nuova forma di violenza: lo Stalking Si tratta di molestie telefoniche che sono fonte di stress e sono da considerarsi come un reale atto persecutorio nei confronti della vittima, questa violenza può essere subita da uno sconosciuto oppure da chi si conosce e provoca malessere. Attualmente non è tutelata dalla legge come una vera

9 molestia, ma il 13 novembre del 2007 il Parlamento ha riconosciuto che è un atto che è perseguibile dal punto di vista penale. Spesso, quando la donna rifiuta particolari attenzioni o si allontana dalla relazione violenta, il maltrattante mette in atto un ulteriore comportamento abusante: la persecuzione. Il persecutore cerca in questo modo di prolungare sulla donna le sue strategie di potere e di controllo, adottando atteggiamenti che possono essere devastanti e minare il senso di autonomia e indipendenza della vittima. La violenza non termina quando il rapporto tra i due partner si interrompe e si può evidenziare come sempre più spesso le donne vengano minacciate, pedinate, ricattate a posteriori: dunque nel momento in cui il maltrattante sente di aver perso qualunque forma di potere nei confronti della sua vittima. Lo Stalking è una particolare tipologia di violenza che racchiude in sé molti dei punti indicati precedentemente per altri tipi di abusi : tormenti telefonici; tormenti con lettere o ; pedinamenti; approcci fisici inattesi. Si è deciso di connotare in maniera più specifica questi tipi di reati, poiché la sindrome del molestatore assillante è un fenomeno in continua crescita, che necessita di essere analizzato nelle sue peculiarità e specificità e non più inserito in categorie standard. Concludo affermando che tali fenomeni vanno fatti emergere, in una società che si dirige sempre di più verso l effimero e cerca di nascondere delle problematiche in realtà molto gravi, ricordando che questi uomini si sentono potenti grazie all omertà di chi vede o sente. Denunciare è un dovere ed un diritto. Un particolare sostegno a tutte le donne che sono state vittime di coloro che si spacciavano per uomini. Dott.ssa Claudia Rovani 9

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