IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE INDICE
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- Camillo Coco
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2 IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE INDICE 1. GENERALITA pag CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO pag QUADRI ELETTRICI DI DISTRIBUZIONE pag Quadro elettrico generale pag. 3 4.CARATTERISTICHE GENERALI DEI QUADRI ELETTRICI pag LINEE ELETTRICHE E CANALIZZAZIONI pag Tubazioni pag Linee elettriche pag Separazione circuiti pag Morsetti di derivazione pag Cassette di derivazione pag. 6 6.PROTEZIONE E VERIFICA PORTATA DELLE LINEE ELETTRICHE pag. 6 7.PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI pag Protezione totale pag Protezione addizionale pag. 7 8.PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI pag. 8 9.ILLUMINAZIONE pag IMPIANTO F.M. (Prese e Qprese) pag TIPOLOGIA DELLE APPARECCHIATURE pag ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA pag IMPIANTO DI TERRA pag Dispersori intenzionali pag Nodo o collettore di terra pag Conduttori di protezione pag Conduttore di terra pag Impianto equipotenziale EQP EQS pag Masse estranee pag LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO pag DISEGNI DI RIFERIMENTO pag. 13 MANUTENZIONE ED ESRCIZIO DELL IMPIANTO INDICE 1. PREMESSA pag ISPEZIONI E PROVE DA ESEGUIRE pag Impianto elettrico pag NORME DI RIFERIMENTO pag. 2
3 1. GENERALITA' Il presente intervento progettuale riguarda la realizzazione degli impianti elettrici e di illuminazione per le zone riguardanti un sistema di accosto ed ormeggio per l attracco navi Ro-Ro Pax al molo di sottoflutto del porto commerciale di Salerno ed una torre faro per illuminazione piazzale. Nel redigere tale progetto si è scrupolosamente seguito quanto prescritto dalle Norme CEI 64-8 parte 7 è quanto riportato al paragrafo 15 della presente relazione tecnica. Per una migliore visione si rimanda alle tavole allegate. 2.CARATTERISTICHE DELL'IMPIANTO Il sistema verrà elettricamente alimentato da una cabina elettrica di trasformazione esistente con linea trifase più neutro distribuito, 400V 50Hz e potenza totale di riferimento minimo pari a 30 kw in BT. Considerato che il sistema di alimentazione è di tipo TN si sono adottati criteri di progettazione relativi a tale fornitura. Il dimensionamento delle apparecchiature è stato effettuato per le potenze effettive sugli utilizzatori previsti applicando opportuno coefficiente di contemporaneità (0.65), sarà possibile poter ampliare l impianto sino ad un totale di 50 kw vista la taratura dell interruttore generale e sino a 80A come portata cavo, in tal caso occorre verificare però le cadute di tensione sugli utilizzatori finali. Il presente intervento permetterà l illuminazione di 5 pontili (con proiettori asimmetrici a tubi fluorescenti da 11W), della banchina (con proiettori 1
4 150W SAP su pali 4m) e della banchina a giorno (mediante torrefaro con proiettori ST1000W) e l alimentazione dei relativi verricelli e del pontone. Dal Q/GBT della costruenda cabina MT/BT (400kVA) partiranno 3 linee: - una linea sez. 3½(1x120)mmq sotto la sezione Gruppo Elettrogeno per l alimentazione del Q/Parte Nuova zona briccole; - una linea sotto sezione ordinaria sez. 4(1x16)mmq per l alimentazione di mezza torre faro; - una linea sotto G.E. + UPS sez. 4(1x16)mmq per l alimentazione della parte restante della torre. La distribuzione delle linee dorsali sarà realizzata mediante passerella a filo, in apposito cunicolo lungo tutta la banchina, e tubazione in acciaio zincato (TAZ) sui pontili. 3. QUADRI ELETTRICI DI DISTRIBUZIONE A monte di tutto l impianto nel Q/GBT della Cabina esistente verranno ubicati l interruttore generale 4x80A per l alimentazione del Quadro molo oggetto del presente intervento e l interruttore generale che alimenterà il quadro torre faro. La linea di collegamento tra l interruttore generale ed il quadro molo avrà sezione pari a 3-1/2x120 mm² cavo tipo FG70-R con lunghezza di 850 m, caduta di tensione nell ordine dello 3 % (Vedi calcoli allegati). Per l alimentazione della torre faro saranno inseriti nel Q/GBT N.2 interruttori da 4x25A con linee di collegamento tra gli l interruttori generali ed il quadro torre faro di sezione pari a 4x(1x25) mm² cavo tipo FG70-R con lunghezza di 820 m, caduta di tensione nell ordine dello 3,20 % (Vedi calcoli allegati), una delle due linee sarà sotto preferenziale. Per quanto non specificato si rimanda agli schemi elettrici allegati. 2
5 3.1. Quadro Elettrico Generale L impianto sarà dotato di quadro elettrico generale con grado di protezione IP65 con portella cieca e chiusura a chiave posto nelle adiacenze delle utenze da alimentare e proteggere. Detto quadro avrà funzione di protezione e distribuzione delle linee principali di alimentazione e permetterà di manovrare l impianto con la seguente suddivisione dei circuiti: Illuminazione passerella e briccola A, Circuito Normale e di Sicurezza; Illuminazione passerella e briccola B, Circuito Normale e di Sicurezza; Illuminazione passerella e briccola C, Circuito Normale e di Sicurezza; Illuminazione passerella e briccola D, Circuito Normale e di Sicurezza; Circuito Verricello Briccola A; Circuito Verricello Briccola B; Circuito Verricello Briccola C; Circuito Verricello Briccola D; Circuito Verricello Briccola E; Circuito Prese Quadro Elettrico; Alimentazione verricelli Briccole; Illuminazione Pali molo. L illuminazione verrà automaticamente attivata da un interruttore crepuscolare è possibile comunque escludere tale meccanismo ed attivare quindi manualmente l impianto. L impianto risulta totalmente selettivo sia dal punto di vista differenziale che dal punto di vista dei circuiti in modo da eliminare quasi totalmente la probabilità di messa fuori servizio dell impianto, si fa presente che saranno utilizzati su specifica richiesta dell Autorità Portuale a protezione dai contatti indiretti dei relè differenziali del tipo a riarmo automatico onde evitare 3
6 interruzione di continuità per scatti intempestivi o per sovratensione in luogo dei normali differenziali. Detto sistema garantisce la continuità di servizio ma durante il tentativo di ripristino automatico in caso di scatto del relè differenziale viene reinserita una corrente sul circuito senza conoscere la natura dell intervento che potrebbe essere stata causata da un contatto umano indiretto. 4. CARATTERISTICHE GENERALI DEI QUADRI ELETTRICI L'ubicazione dei quadri potrà essere meglio riscontrata dalle planimetrie (Vedi Elaborati grafici). Tutti i quadri elettrici saranno del tipo modulare con struttura completamente chiusa e sportello trasparente di protezione, cablati con cavi non propaganti l'incendio e la fiamma (CEI e 20-35) attestati sia in partenza che in arrivo con targhette indicatrici, dovranno avere grado di protezione minimo IP65 (Norma CEI 64-8/7). E stata verificata la dissipazione termica degli involucri Quadri elettrici con tutte le apparecchiature utilizzate (vedi elaborato Calcoli Elettrici). 5. LINEE ELETTRICHE E CANALIZZAZIONI Criteri di installazione da adottare 5.1. Tubazioni La distribuzione delle alimentazioni dorsali così come anche le derivazioni alle singole utenze visti i luoghi di installazione per maggiore resistenza meccanica e protezione verranno realizzate in acciaio zincato, in modo da rispettare i gradi di protezione richiesti dalle Norme CEI 64-8 parte 7. 4
7 Il montante principale difatti verrà convogliato entro tubazione in acciaio staffata alla parete entro cunicolo esistente, mentre tutte le tubazioni che porteranno alimentazione alle utenze sia dorsali che derivanti saranno fissate alla struttura in ferro della passerella. Sia le cassette di derivazione che tutti i vari accessori quali raccordi, ginti, curve etc. dovranno mantenere il grado di protezione richiesto Linee Elettriche I cavi utilizzati per le alimentazioni saranno del tipo FG7 sia per le linee montanti principali che per le singole derivazioni sino alle utenze del tipo non propaganti la fiamma e l'incendio (CEI e 20-35) con tensione di isolamento 1kV. I colori dovranno essere del tipo adeguato: - azzurro per il conduttore di neutro; - giallo-verde conduttore PE; - rosso, marrone, grigio e nero per i conduttori di fase. 5.3 Separazione circuiti Per la separazione di eventuali circuiti a tensione di isolamento diversa da 450/750V potranno essere adottati i seguenti accorgimenti: - Utilizzare cavi isolati per la tensione maggiore e quindi passare direttamente dentro le canalizzazioni insieme agli altri circuiti oppure, tutti i cavi con tensione di isolamento diversa da 450/750V dovranno essere separati sia nelle tubazioni che nelle che nelle cassette con l'ausilio di setti separatori. 5
8 5.4. Morsetti di derivazione Nelle cassette di derivazione dovrà essere mantenuto l isolamento adeguato, utilizzando morsetti adatti (ad esempio Cappellotti) e tenendo particolare cura nel realizzare le connessioni. 5.5 Cassette di Derivazione I cavi e le giunzioni all interno delle cassette non devono superare il 50% del volume interno della Cassetta. Nelle cassette di derivazione dovrà essere garantito l isolamento dalle parti attive nel modo seguente: 1. Il fondo della scatola costituente la cassetta di derivazione ad incasso isola il fondo in muratura (generalmente costituito da ferri di armatura etc.) dalle parti attive (Cavi elettrici), deve essere integro per garantire tale isolamento, eventuali situazione dovrà essere ripristinata. 2. Le derivazioni dovranno avvenire tramite morsetti capaci di garantire isolamento e protezione dalle parti attive, potranno essere utilizzati morsetti a cappellotto, eliminare eventuali nastrature o morsetti non più idonei. 6. PROTEZIONE E VERIFICA PORTATA DELLE LINEE ELETTRICHE Tutte le linee elettriche saranno comandate e protette dai rispettivi interruttori montati nei quadri sopra descritti. I cavi riportati negli schemi sono stati verificati sia come portata che come protezione ed in base alla lunghezza della linea è stata rispettata la condizione che I²t dell'interruttore è sempre inferiore a K²S² del cavo. La sezione dei cavi è quindi calcolata (Vedi allegati Calcoli) in modo da garantire congiuntamente il rispetto delle condizioni previste dalle Norme CEI e cioè: 6
9 - Ib < Im < Ig < 1,45 Iz per tempi lunghi - I²t<K²S² per tempi brevi Si è proceduto alla verifica delle sezioni rispettando il vincolo di c.d.t.< 4% (vedi calcoli elettrici negli allegati al progetto). Tutti i circuiti sono selettivi, consentono di mettere fuori servizio solo la linea interessata al guasto, e vengono protette a monte. 7. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI Sono state adottate le seguenti misure di protezione in accordo con le Norme C.E.I. 64-8: 7.1. Protezione Totale mediante isolamento delle parti attive: l'isolamento deve poter essere rimosso solo mediante distruzione dello stesso; l'isolamento dei quadri elettrici deve essere conforme alle relative Norme mediante involucri e barriere: gli involucri e le barriere devono assicurare un grado di protezione IP65; le superfici orizzontali superiori il grado di protezione IP65; per aprire un involucro o rimuovere una barriera occorre osservare una delle seguenti prescrizioni: 1-fare uso di chiave o attrezzo 2-interporre una seconda barriera che assicuri il grado di protezione IP65 e che sia rimovibile con chiave o attrezzo Protezione addizionale Uso di interruttori differenziali ad alta sensibilita'. 7
10 Si rammenta, comunque, che gli interruttori differenziali devono essere considerati come protezione addizionale contro i contatti diretti ad integrazione delle protezioni citate. 8. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI Per la protezione dai contatti indiretti si è prevista la protezione differenziale dei circuiti, con riferimento al disposto delle Norme C.E.I sez.3 e 4. Il coordinamento delle protezioni è realizzato, soddisfacendo la seguente relazione: 230 Ra <= Idn dove Ra è la resistenza totale in ohm dell'impianto di terra ed Idn la corrente di intervento del dispositivo differenziale (nel nostro caso Idn=1 A e Ra<=230 ohm). (Vedi anche punto 3.1) 9. ILLUMINAZIONE L'illuminazione della zona oggetto dell intervento è stata particolarmente curata sia sotto il profilo estetico che funzionale. Zona Passerelle e Briccole Saranno utilizzate lampade del tipo stagno 2x11W grado di protezione IP65/67a tubo fluorescente 4000K in numero e posizione tale da raggiungere livelli di illuminamento adeguati all'attività svolta. Molo Saranno utilizzate lampade da 150W SAP montate su pali h.4,00 m con maschera di protezione onde evitare diffusione di luce lato mare. 8
11 Per la ubicazione delle apparecchiature di cui sopra si rimanda agli elaborati grafici. 10. IMPIANTO F.M. (Prese e Q(Prese) I Circuiti F.M nel Quadro sarà alimentata in modo distinto dalle altre utenze e saranno protetti da interruttore automatico della stessa portata delle prese, i frutti saranno del tipo con schermo di protezione degli alveoli attivi. 11.TIPOLOGIA DELLE APPARECCHIATURE Tutti gli interruttori che si installeranno nei quadri elettrici di cui al punto 3 dovranno rispondere ai requisiti richiesti dal disposto delle Norme C.E.I Dovrà essere garantito l'isolamento sulle parti a contatto diretto quali interruttori nei quadri elettrici, supporti e coperchi cassette di derivazione mediante l'uso di materiali adeguato e dovranno essere rimovibili solo con uso di attrezzo garantendo l IP6X. 12. ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA Si è predisposto l'impianto di illuminazione di sicurezza utilizzando lampade del tipo sempre accese. In presenza di tensione di rete tutte le lampade con simbolo CEI in pianta (Vedi Elaborati Grafici) rimarranno regolarmente in attesa, in mancanza di tensione dette lampade si accenderanno automaticamente prelevando 9
12 energia elettrica dagli accumulatori interni e continuando a funzionare con una autonomia superiore ad 1 ora, un led verde posto sulla lampada segnalerà la regolarità della ricarica. Il numero degli apparecchi è sufficiente a garantire l illuminamento minimo richiesto dalle Normative Vigenti. 13. IMPIANTO DI TERRA Costituzione Impianto di Terra L'impianto di terra sarà essenzialmente costituito da quanto qui di seguito descritto: - Dispersori Intenzionali (13.1); - Nodo o collettore di Terra (13.2); - Conduttori di protezione (13.3); - Conduttori di Terra; (13.4); - Conduttori Equipotenziali (13.5) Dispersori Intenzionali Saranno infissi nel terreno picchetti in profilato a croce in acciaio zincato a caldo aventi le caratteristiche richieste dalle Norme CEI 64-8/5 art e art allo scopo di garantire la necessaria resistenza alla corrosione ed alle sollecitazioni meccaniche e cioè lunghezza pari ad 1.5 mt, spessore pari a 5 mm, dimensione maggiore della sezione orizzontale pari a 50 mm. Uno dei picchetti infissi nel terreno sarà ubicato entro pozzetto ispezionabile; 13.2.Nodo o Collettore di Terra E' stato previsto un collettore di terra principale ispezionabile costituito da barra in rame ubicato o nel quadro elettrico Generale o in cassetta esterna, a cui verranno attestati: 10
13 - il conduttore di protezione PE sezione maggiore o uguale a quella di fase; - Eventuali Conduttori equipotenziale Supplementare di sezione pari a 2,5 mm² entro tubazione, 4 mm² annegato nel calcestruzzo; - il conduttore di terra di connessione al dispersore Sezione 16 mm². - il conduttore PE di eventuale scaricatore di sovratensione sez. 10 mmq Conduttori di protezione Il conduttore di protezione sarà di sezione maggiore/uguale fase dei singoli circuiti. La sezione dei conduttori PE derivati sarà quella espressa in tabella: Sezione minima del Conduttore di Protezione CEI 64.8/5 art Sezione Conduttore Sezione Minima del Conduttore di Fase mm² di Protezione Sp mm² S <= 16 Sp = S S = 25 <= 35 Sp = 16 S > 35 Sp = S/ Conduttore di Terra Collegherà il Nodo o collettore di terra al sistema disperdente nel nostro caso picchetto e treccia di rame nuda interrata da 35 mm² la sezione del CT sarà 16 mm² Impianto Equipotenziale EQP - EQS Il conduttore equipotenziale principale collegherà al nodo di terra le masse estranee. Tale collegamento sarà costituito dalla connessione dei collettori di distribuzione principali di tubazioni acqua, etc. e di altre eventuali parti 11
14 metalliche (vedi punto 13.6) estese ad un nodo equipotenziale e quindi all'impianto di terra. Saranno utilizzati cavi di sezione adeguata secondo Normativa e qui riportate in tabella: Determinazione Sezione Conduttore Equipotenziale (EQP) Sezione PE <= 10 mm² - Sezione EQP = 6 mm² Sezione PE = 16 mm² - Sezione EQP = 10 mm² Sezione PE = 25 mm² - Sezione EQP = 16 mm² Sezione PE >= 35 mm² - Sezione EQP = 25 mm² Impianto Equipotenziale Supplementare (EQS) (Locali da bagno con Vasca o doccia) 13.6.Masse estranee Si rammenta per la definizione di massa estranea secondo quanto rappresentato dalle curve di sicurezza, che il valore limite richiesto per strutture di tipo ordinario e tensione di contatto 50V risulta essere 1000 ohm, per tanto in fase di esecuzione degli impianti tutte le parti metalliche (Vedi eventuali masse metalliche estese etc.) con possibilità di contatto aventi resistenza verso terra inferiore ai 1000 ohm dovranno essere connesse al nodo equipotenziale e quindi all'impianto di Terra. 14. LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO -C.E.I.64-8 (Terza Edizione); impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua. -C.E.I ; colori conduttori. -C.E.I.64-50; guida per l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e telefonici. -C.E.I.64-12; guida per l'esecuzione dell' impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario. 12
15 - C.E.I Quadri Elettrici; - C.E.I ; Norma CEI Sperimentale 23-51; Quadri Elettrici. - Legge 186 del 1968; - Legge 9/1/89 - Abbattimento barriere architettoniche; - Legge 46/90 del Marzo 1990; Norme per la sicurezza degli impianti. - D.P.R. n.447 del 6 Dicembre D.P.R. 547 del D.L. n 626 del 19/09/94. - CEI Luoghi con pericolo di esplosione CEI Luoghi con pericolo di esplosione 15. DISEGNI DI RIFERIMENTO Per tutto quanto sopradescritto o quanto non espressamente citato si rimanda agli elaborati grafici allegati. Messina lì Il progettista 13
16 MANUTENZIONE ED ESERCIZIO DELL IMPIANTO (Raccomandazioni per il Committente)
17 1.Premessa La Ditta esecutrice dei lavori rimane responsabile secondo la L. 46/90 e relativo D.P.R. 447 dell impianto realizzato e declina ogni responsabilità per sinistri a persone o a cose derivanti da manomissioni dell impianto da parte di terzi, ovvero da carenze di manutenzione e riparazione. L utente quindi è responsabile del mantenimento delle condizioni d efficienza dell impianto e deve pertanto provvedere alla: Continua sorveglianza dell impianto; Alla sua manutenzione, richiedendo in particolare le necessarie istruzioni alla ditta installatrice; A far eseguire come minimo le ispezioni di seguito specificato. L utente deve tenere apposito registro, firmato dai responsabili, costantemente aggiornato su cui segnare: Le prove eseguite; I guasti e le relative cause; Eventuali interventi eseguiti sull impianto; Ogni variazione riscontrata rispetto all ultimo controllo effettuato. Detto registro dovrà essere tenuto a disposizione per eventuali controlli. 2.Ispezioni e prove da eseguire 2.1.Impianto Elettrico 1. Verificare periodicamente (6 mesi circa)b lo stato di funzionamento degli interruttori differenziali, azionando uno per uno il tasto di prova posto appositamente su ogni interruttore differenziale; 2. Verificare periodicamente lo stato delle lampade di sicurezza con gruppo autonomo di emergenza incorporato simulando la mancanza di 1
18 tensione e controllando la funzionalità di ogni singola lampada e che l autonomia sia almeno uguale ad 1 ora; 3. Controllare che i coperchi delle cassette di derivazione siano integri ed in grado di mantenere l isolamento di partenza; 4. Verificare la messa fuori servizio dell impianto sganciando tramite apposito pulsante l interruttore generale; tutto quanto possa pregiudicare la sicurezza o di anomalo si presentasse chi è responsabile dei controlli periodici. 3.Norme di Riferimento Norme CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatore a Tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata. 2
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