L aspetto partecipativo della task 4.2. Comitato Locale dell Area Industriale di Padova

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1 L aspetto partecipativo della task 4.2 Comitato Locale dell Area Industriale di Padova Gennaio 2007

2 Indice Premessa... 3 L aspetto partecipativo della task 4.2 del progetto Life-SIAM... 3 Il forum di PadovA Elenco degli aderenti al Gruppo tematico piano di assetto del territorio Area Industriale Sostenibile... 7 Materiali istruttori degli incontri organizzati... 9 Presentazioni dell incontro del 9 novembre Presentazioni dell incontro del 7 dicembre Verbali degli incontri organizzati Estratto del verbale dell incontro del 20 dicembre Estratto del verbale dell incontro del 22 maggio Verbale dell incontro del 9 novembre Verbale dell incontro del 23 novembre Verbale dell incontro del 7 dicembre Contributi e osservazioni pervenute Contributo del COMITATO PARCO GUIZZA E SALVAGUARDIA DEL VERDE Contributo del LABORATORIO DI QUARTIERE N. 5 SUD OVEST Contributo dell ASS. SALVAGUARDIA IDRAULICA DEL TERRITORIO PADOVANO E VENEZIANO

3 Premessa Il presente documento si propone di approfondire e documentare l aspetto partecipativo della task 4.2 del progetto Life-SIAM nell Area Industriale di Padova. Dopo aver ripercorso brevemente il processo di attivazione del Forum Locale verranno presentate le attività del Tavolo di lavoro dedicato all Area Industriale Sostenibile. Il report trova completa definizione con gli allegati proposti: - la descrizione del Forum di PadovA21; - l elenco degli aderenti al Gruppo tematico piano di assetto del territorio Area Industriale Sostenibile ; - i verbali degli incontri organizzati. L aspetto partecipativo della task 4.2 del progetto Life-SIAM Al fine di dare attuazione alle indicazioni contenute nella Task 4.2 ( Sperimentazione del Modello: coinvolgimento delle parti interessate e Registrazione EMAS ) del progetto europeo Life SIAM (Sustainable Industrial Area Model) il Comitato Locale dell Area Industriale di Padova ha promosso l attivazione di un Forum Locale. Coerentemente con quanto stabilito dal progetto, ed in particolare dal documento LINEE GUIDA per la costituzione, attivazione e gestione del Forum Locale il Comitato Locale di Padova ha garantito il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti territorialmente interessati al progetto considerando le iniziative locali capaci di coinvolgere i portatori di interesse attivi sul territorio nei processi di sviluppo della città, ed in particolare: - l esperienza di Agenda 21 maturata nel Comune di Padova; - l esistenza del Forum di PadovA21; Verificata la possibilità di rendere operativo uno specifico Tavolo di lavoro dedicato all Area Industriale Sostenibile il Comitato Locale ha aderito formalmente al Forum Locale di Agenda 21 del Comune di Padova. L operatività del Tavolo di lavoro dedicato all Area Industriale Sostenibile è facilitata dalla struttura organizzativa del Forum di PadovA21 che, nelle sessioni plenarie e nei seminari di approfondimento, assicura: - la disponibilità di materiale e documenti da parte dell'amministrazione comunale su specifiche tematiche; - il supporto organizzativo da parte di una segreteria tecnica che convoca e verbalizza gli incontri; - la presenza di facilitatori in grado di coordinare i lavori dei gruppi, moderare le sessioni plenarie e verbalizzare gli incontri A partire dall incontro del 24 novembre 2005, in cui sono stati presentati agli attori del sistema locale i contenuti del progetto LIFE SIAM Sustainable Industrial Area Model ed il modello di Area Industriale Sostenibile, sono stati organizzati più momenti di discussione in sessione plenaria per la verifica, l approfondimento e la definizione degli orientamenti generali, degli obiettivi e dei programmi da sviluppare per trasformare l Area Industriale in un Area Industriale 3

4 Sostenibile che combini prosperità economica, sviluppo sociale e uso durevole delle risorse ambientali così come previsto dal Progetto Life SIAM. I temi attinenti all area industriale ZIP sono stati discussi anche negli incontri organizzati nell ambito delle azioni attivate dal Comune di Padova per la stesura del Piano di assetto del territorio (PAT) e del relativo documento preliminare a cui hanno partecipato anche i soggetti che hanno aderito al Tavolo di lavoro dedicato all Area Industriale Sostenibile e che possono essere considerati preliminari alla discussione e alla condivisione degli strumenti di Politica ambientale proposti Comitato Locale. Di particolare interesse sono stati gli incontri del 20 dicembre 2005 e del 22 maggio 2006 in cui sono stati discussi temi e questioni del Sistema delle attività produttive e commerciali con particolare riferimento a: - Mantenimento e la riqualificazione delle attività artigianali e di servizio; - ZIP storica e Nuova ZIP; - Possibilità di orientare le tipologie di produzione verso la ricerca e l innovazione tecnologica; - Adeguamento tecnologico in senso ecologico e ambientale delle attività produttive; - Progetti di rinaturalizzazione della zona industriale. Con la stesura del Rapporto di Analisi di Sostenibilità del Territorio e dell Area industriale del Comune di Padova si è aperta una seconda fase di lavoro durante la quale, come previsto dal Progetto Life SIAM (in particolare nei documenti Linee Guida per la costituzione, attivazione e gestione del Forum Locale e il Regolamento del Forum Locale della Task 4.2), il Comitato Locale, in collaborazione con il Forum Locale di Agenda 21 del Comune di Padova, ha organizzato una serie di incontri in cui i diversi soggetti attivi presenti nel territorio, hanno potuto portare il loro contributo di conoscenze e la loro esperienza per pensare e proporre le strategie e le azioni per favorire uno sviluppo sostenibile dell Area Industriale di Padova. Nei primi mesi del 2007 il Forum sarà nuovamente coinvolto in più momenti di interazione e confronto finalizzati all ottimizzazione del modello di Area Industriale Sostenibile. Il comitato locale inoltre ha promosso il coinvolgimento di numerosi attori del sistema città anche nella fase di redazione del Documento di sostenibilità. La stesura del Documento infatti è stata possibile grazie alla collaborazione di enti ed istituzioni che operano a livello locale che hanno fornito informazioni e dati utili. Oltre ai soggetti che partecipano al Tavolo dell ambiente promosso dalla Provincia di Padova (UNINDUSTRIA, UPA, ARPAV, CNA, e altri ) hanno dimostrato la disponibilità e la volontà a collaborare al progetto fornendo i dati in loro possesso, anche: - APS Holding; - Azienda U.L.S.S. n 16 Padova - Unità Operativa Statistica; - Azienda U.L.S.S. n 16 Padova - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL); - Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Padova; - Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Padova; - Comune di Padova, Settore Programmazione e Controllo, Ufficio Statistica; - Comune di Padova, Unità di progetto Protezione civile; - Comune di Padova, Settore Mobilità e Traffico; - Comune di Padova, Servizi Informatici e Telematici; 4

5 - ENEL ufficio UTC - Venezia; - Provincia di Padova - Assessorato Ambiente e tutela ambientale; - Regione Veneto - Unità periferica Genio Civile di Padova; - STE Energy; - Unindustria Padova; Con questo insieme di soggetti, il comitato locale ha promosso e realizzato, in modo continuativo e propositivo, momenti di confronto e rapporti di collaborazione favorendo così lo sviluppo di quel clima collaborativo e di efficaci rapporti tra le autorità locali, i cittadini e l industria auspicati dal progetto SIAM. Il forum di PadovA21 Il Forum di PadovA21 rappresenta l elemento qualificante del progetto Agenda 21 locale in quanto costituisce il luogo di incontro e di discussione permanente, dei diversi soggetti presenti sul territorio, per elaborare le strategie e le azioni volte a realizzare uno sviluppo urbano sostenibile. Il Forum, per la natura partecipativa e consensuale del progetto PadovA21, coinvolge quindi tutte le organizzazioni e i soggetti portatori di interessi legittimi e rappresentativi della realtà sociale, culturale, ambientale ed economica che caratterizzano la comunità di Padova (Associazioni di categoria, Associazioni di volontariato, Enti del terzo settore, Ordini professionali; Banche; Organi di stampa, Imprese; ecc.). I compiti principali del forum sono: - definire una visione condivisa di sviluppo sostenibile di Padova nel medio-lungo periodo che tenga conto delle specificità della realtà locale; - elaborare un Piano d Azione locale per lo sviluppo sostenibile; - individuare indicatori di performance per monitorare nel tempo, l attuazione del Piano d Azione per lo Sviluppo Sostenibile Locale in funzione del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le fasi di lavoro del forum hanno usato il percorso classico di un processo di Agenda 21 locale proposto dai principali network internazionali, come l International Council for Local Environmental Initiative (ICLEI), la Compagnia europea delle città sostenibile e dalle linee guida APAT per le Agende 21 locali. Il forum segue spesso la metodologia European Awarness Scenario Workshop (EASW). E' una metodologia di partecipazione individuata dall Unione europea, che consente di promuovere il dibattito e la partecipazione, stimolando la partecipazione democratica nelle scelte legate al miglioramento delle condizioni di vita nelle comunità Dal punto di vista applicativo l'easw consiste nella predisposizione di un workshop dove siano rappresentati tutti gli stakeholders chiamati a definire un programma/processo per la sostenibilità economica, sociale e ambientale del proprio territorio, rispondendo a domande quali: Come risolvere i problemi esistenti? Chi e principalmente responsabile della loro soluzione? 5

6 Tale metodologia prevede il supporto di facilitatori che indirizzano la discussione in modo ordinato, sequenziale e strutturato per i diversi argomenti in esame, con lo scopo di individuare obiettivi concreti e creando i presupposti per lo sviluppo di scenari futuri e la proposta di idee (azioni) per la loro realizzazione. 6

7 Elenco degli aderenti al Gruppo tematico piano di assetto del territorio Area Industriale Sostenibile PAT - Denominazione Estensore 1 Comitato Spontaneo Villatora Ovest RIGATO Isabella 2 Fondazione Fenice Onlus SPATHAROS Andreas 3 CNA RETTORE Matteo 4 Italia Nostra PANAJOTTI Maria Letizia 5 Ass. Salvaguardia Idraulica Territorio padovano e CROTTI Carlo veneziano 6 Ass. Bioarchitettura Veneto - Sez. Padova CHIUPPANI Anna Elisa VOLPATO Andrea 7 Lundbeck Pharmaceuticals Italy S.p.A. MUNARI Antonio VOLPE Giulio 8 Comitato Camin DE POLI Elvira 9 Circolo di Campagna WIGWAM "Il Presidio" sotto il PAGNIN Stefano Portico 10 Libertà e Giustizia PALLOTTA Massimo 11 ASS. MONDOTONDO ENERGIA BOSCHELLO Marco 12 Energoclub ZANELLA Alessandro 13 Laboratorio di Quartiere n.5 Sud-Ovest (Padova) ROSSETTO Maurizio 14 ASA - Civitas PIAZZA Enio SALVADEGO Anna 15 SINDACATO ADL/RdB PIERETTI Stefano 16 Comitato Parco Guizza e Salvaguardia del verde BERNINI Cosetta 17 Legambiente Legambiente CABRELLE Lorenzo LIRONI Sergio 18 ENEA MARANI Mauro 7

8 19 Confesercenti Padova CINEFRA Mauro 20 CGIL Segreteria Confederale SIMONAGGIO Ilario 21 ADESCOOP Agenzia dell Economia Sociale s.c. MENEGHETTI Gianni 22 Università di Padova - CESQA FILIPPI Sandra 23 G.I.Z.I.P. - Gruppi imprenzitori della Zona Ind. Di ROVOLETTO Roberto Padova 24 Ass. S.O.S. Insieme per il territorio LEVANTE Mario 25 Coldiretti Padova CAVUTO Enrico 26 Consiglio di Quartiere 3 Est Padova BARZON Anna 27 UNIONE PROVINCIALE ARTIGIANI - VALENTINOTTI Amedeo CONFARTIGIANATO PADOVA 28 MIP Engineering SRL PAPA Serena ASPO Italia Associazione per lo studio del picco del MARTINES Emilio petrolio - sezione italiana UNINDUSTRIA PADOVA (UNIONE DEGLI VENDRAMINELLI Antonio INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI PADOVA) 8

9 Materiali istruttori degli incontri organizzati Presentazioni dell incontro del 9 novembre 2006 Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 9

10 Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 10

11 Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 11

12 Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 12

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25 Presentazioni dell incontro del 7 dicembre 2006 Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 25

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63 Verbali degli incontri organizzati Estratto del verbale dell incontro del 20 dicembre 2005 Partecipanti Partecipante Ass. Ambiente e Società circolo Embera Katio Ass. Alvise Cornaro CDQ 5 Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati Comitato parco Guizza e salvaguardia del verde Italia Nostra sez. di Padova Ordine Architetti Padova Salvaguardia idraulica territorio PD-VE Verdi per la Pace ARPAV Ass. italiana di ecologia umana - ONLUS Consorzio Zona Industriale e Porto Fluviale di Padova Consorzio Zona Industriale e Porto Fluviale di Padova Cooperativa Sociale il Sestante ONLUS Unindustria Upa Padova Cooperativa Sociale il Sestante ONLUS Ordine Nazionale dei Biologi Comune di Padova Commissione Urbanistica Gruppo - Ente Genghini Gianni Bertolesi Enrico Pavan Francesco Gomiero Giuliano Bernini Cosetta Panajotti Maria Letizia Gonzato Renzo Battaillard Mario Nicolussi Luca Maria Bergoglio Franca Masier Roberto Lion Dino Mazzocato Vera Vieno Alessio Vendraminelli Antonio Valentinotti Amedeo Tuninetti Roberto Casetta Devis Faleschini Sandro Scopo dell incontro: Definire per la parte del documento preliminare del PAT che riguarda il Sistema delle attività produttive e commerciali gli obiettivi sui seguenti temi: Mantenimento e la riqualificazione delle attività artigianali e di servizio. ZIP storica e Nuova ZIP. Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 63

64 Possibilità di orientare le tipologie di produzione verso la ricerca e l innovazione tecnologica. Adeguamento tecnologico in senso ecologico e ambientale delle attività produttive. Rinaturalizzare la zona industriale. Definire per la parte del documento preliminare del PAT che riguarda il Sistema dei grandi servizi urbani gli obiettivi sul tema del Sistema sanitario Contenuti 1) Sistema delle attività produttive e commerciali I rappresentanti della ZIP presentano la situazione dell area: 10 milioni di m 2 (circa il 10% dell intera superficie comunale, è una delle zone industriali unitarie più estese d Europa ed è inoltre molto attrattiva per la posizione geografica anche perché è servita da due comode uscite autostradali). Tale area è praticamente esaurita, è tuttora presente un residuo di spazi stimato in m 2 a fronte di una richiesta di circa m 2 (1/3 industriale, 1/3 commercio all ingrosso, 1/3 logistica), richiesta per circa il 50% derivante da imprese già presenti nella ZI: la conseguente espansione dell area è prevista nella zona detta dei Tre Comuni (a sud-est di Padova) ed è quindi materia più specificamente da PATI. L espansione dell area dovrà avvenire però in modo sostenibile (non dimenticando ad esempio che già la ZI ha un alta % di verde(il 18%), sopra gli standard e che al suo interno vi è il parco del Roncajette). L obiettivo principale da perseguire, a tal proposito, è quella di favorire l ingresso dell industria avanzata e l insediamento di imprese ad alto valore aggiunto. In questa direzione il Consorzio ZIP ha predisposto un piano di sviluppo che è attualmente in discussione, mentre è in fase di completamento uno studio di fattibilità commissionato a Nomisma dal Comune di Padova sui possibili modelli di sviluppo della zona industriale nord. Un tema problematico della ZI è il decadimento del vincolo che era di durata ventennale: tale vincolo, per le aree industriali a nord (che sono le più vecchie) è già decaduto (una delle conseguenze è che se un proprietario vende, non ha più il vincolo di vendere ad altre imprese attraverso il controllo del consorzio ZIP). Ne consegue che cominciano a sorgere altre attività oltre a quella industriale. In considerazione di questi aspetti, così come delle trasformazioni del modello industriale e dei nuovi fattori di sviluppo degli ultimi anni si rende necessario ripensare la governance dell area industriale e di conseguenza ripensare anche il ruolo del Consorzio ZIP. Da parte di altri partecipanti è espressa la necessità di conoscere nello specifico la suddivisione attuale del tipo di attività presenti nella ZI, informazione non in possesso del Consorzio, ma ottenibile attraverso la Camera di Commercio ed il Comune, perché è forte la preoccupazione che la ZI diventi un enorme centro commerciale (alcuni sono però del parere che le attività commerciali, per via del mercato, si autoregolino), come già sta avvenendo per Padova est. Faleschini, Presidente della Commissione Urbanistica del Consiglio comunale, presenta la posizione che non sia pensabile governare l economia con l urbanistica ma sia piuttosto vera l affermazione contraria: è per questo motivo che, con la nuova variante ai servizi, si è resa più restrittiva la normativa consentendo all interno della ZI solo il commercio all ingrosso e al dettaglio, se direttamente nel luogo di produzione, vietando (fatte salve poche eccezioni) il commercio al dettaglio. Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 64

65 Viene proposto di introdurre una serie di normative ecologiche da attuarsi nel territorio della ZI (prendere anche da esempi virtuosi di città gemellate con Padova, ad esempio Friburgo), tentando di riumanizzare un territorio alienato sia umanamente che ecologicamente. Viene proposto altresì un riequilibrio ecologico della Z.I. attraverso la conservazione delle adiacenti aree agricole esistenti, in funzione di zona verde di ammortizzazione quale parte della rete ecologica locale (anche realizzandovi aree boscate di tipo industriale). Viene inoltre auspicato che aumenti il comparto della logistica avanzata su tale area (ricordando che in zona Stanghella-Vescovana sta nascendo uno fra i più avanzati sistemi di logistica) e l ingresso di industrie ad alto valore aggiunto (ad es. nanotecnologie): uno dei vantaggi di tale evoluzione è legato al fatto che tali industrie non occupano fisicamente grandi aree. La zona industriale muove comunque già verso la sostenibilità: vengono ricordati la piantumazione di alcuni ettari di alberi (una parte dei quali all interno del Roncajette) e l adesione al progetto Life SIAM (Modello sostenibile di aree industriali). Il tema di come diventerà la ZI è per alcuni partecipanti un problema sovracomunale: si devono anzitutto ricavare i dati per capire le evoluzioni in atto sia su scala comunale che provinciale e regionale, si devono in seguito decidere quali evoluzioni sono ammissibili e quali no per poi decidere concretamente cosa fare (ampliare o meno). Ricorda a tal proposito Faleschini che il PTRC, strumento di applicazione del PRS, è lo strumento superiore a tutti gli altri. Uno degli obiettivi condivisi nel corso della discussioni è la proposta di prevedere degli standard, in base alle dimensioni della ZI, di riduzione delle emissioni (viene citata ad esempio l acciaieria che produce un quantitativo di PM10 che raggiunge i 2/3 dell intero traffico veicolare della città): tale tema (e tutti gli altri temi del PAT legati all ambiente) sarà legato comunque alla VAS in quanto previsto dalla nuova legge urbanistica. Si è fatto un cenno infine al rischio idraulico nella zona industriale, per il quale si rimanda agli obiettivi del capitolo specifico Omissis Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 65

66 Estratto del verbale dell incontro del 22 maggio 2006 Partecipanti Partecipante ACLI Padova ARPAV Cento di Ecologia Umana Unversità di Padova Comitato Difesa Salute Ambiente Camin CGIL Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati Comitato parco Guizza e salvaguardia del verde Consorzio Zona Industriale e Porto Fluviale di Padova Legambiente Padova Onlus Ordine Nazionale dei Biologi Provincia di Padova Salvaguardia idraulica territorio PD-VE Salvaguardia idraulica territorio PD-VE S.O.S. Insieme per il Territorio Unione Provinciale Artigiani Città Amica Reti di Architetti Urbanisti Gruppo - Ente Rizzi Fabio Suman Daniele Riolfatti Massimo De Poli Elvira Simonaggio Ilario Gomiero Giuliano Bernini Cosetta Mazzocato Vera Lironi Sergio Casetta Devis Rossetto Maurizio Battaillard Mario Crotti Carlo Zambon Giuseppe Valentinotti Amedeo Calimani Luisa Erano presenti per il settore Pianificazione Urbanistica gli arch. Fabris e Vitillo, e per il settore Ambiente il Caposettore Mazzetto Obiettivi dell incontro: Presentare lo stato di fatto sul PAT, in particolare sulla raccolta dati per definirne il quadro conoscitivo Definire il programma di lavoro per i prossimi mesi Presentare il patto di lavoro del gruppo tematico Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 66

67 La prima fase dell incontro è dedicata ad un aggiornamento sull evoluzione dei lavori del PAT, in particolare sui passaggi istituzionali che hanno accompagnato il Documento Preliminare L arch. Vitillo descrive le fasi che hanno portato all approvazione del Documento Preliminare da parte della Giunta ed il passaggio dello stesso in Consiglio Comunale e sottolinea come tale documento rappresenti l indice ragionato delle questioni che il PAT sarà chiamato a sviluppare ed articolare. L amministrazione comunale sta nel frattempo attivando gli incarichi per conformarsi a quanto previsto dalla legge (la VAS e gli aspetti quantitativi previsti dagli insediamenti) che saranno fondamentali per i lavori di redazione del Piano di Assetto del Territorio. Mentre è in fase di completamento l aggiornamento della Relazione sullo Stato dell Ambiente (la prima risale al 2002) da parte del settore Ambiente. Il Settore Pianificazione urbanistica sta, inoltre, preparando un documento sintetico per indirizzare il lavoro dei quartieri, che unitamente al Forum di Agenda21 ed al Forum telematico, sono i luoghi della partecipazione al Piano di Assetto del Territorio. In base allo stato di avanzamento del quadro conoscitivo, Vitillo ritiene che i temi Sistema degli insediamenti e Infrastrutture - in particolare per il secondo tema la viabilità in virtù del fatto che si dovrà attendere l aggiornamento del PUM metropolitano potranno venire affrontati solo dopo l estate quando si avrà una base conoscitiva adeguata. I temi che possono già essere istruiti e su cui avviare i primi approfondimenti sono 4: La rete ecologica: in base ai dati dell RSA si può avviare l individuazione della rete e le interconnessioni con la scala provinciale; La Zona Industriale di Padova: è stato ultimato il rapporto commissionato a NOMISMA per uno studio di trasformazione urbana (STU) della ZIP, mentre a livello di PATI sono stati raccolti i dati sulle zone produttive a livello metropolitano, da cui sembra emergere una situazione sorprendente secondo cui oltre ai 10 milioni di m 2 della ZIP ve ne sono altrettanti nella somma delle aree industriali dei 18 comuni contermini; Il rischio idrogeologico: attraverso gli studi portati aventi (ad es. dal prof. D Alpaos) si può costruire un percorso nel tavolo di lavoro; Il Polo ospedaliero: sarebbe utile una riflessione/proposta sugli ambiti di localizzazione e sulla definizione di possibili aree nel territorio urbano (valutazione urbanistica e ambientale). Molto importante sarà poi il lavoro che verrà sviluppato con la Valutazione Ambientale Strategica. Omissis A tale presentazione è seguita una fase di confronto con i partecipanti. In sintesi i principali punti affrontati sono stati: la questione del coordinamento fra PAT e PATI; di affrontare nel tavolo ZIP il sottotema Commerciale-Direzionale, ma anche per un partecipante il progetto Veneto City; di analizzare l evoluzione storica del territorio per non ripetere gli errori del passato; di coinvolgere nel gruppo i rappresentanti dei quartieri; di affrontare, quando si parlerà di insediamenti e qualità urbana il tema delle Nuove Centralità Urbane i cui dati sono presenti nell ultima rilevazione dell ISTAT; di svolgere a monte dell attivazione dei lavori, una riflessione sul modello di città che si vuole realizzare (compatta, multipolare ) in una prospettiva di città metropolitana, e a partire da tale modello definire le varie parti del Piano. Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 67

68 E stata, inoltre, richiesta da alcuni partecipanti la presenza degli Assessori Bicciato e Mariani per la prossima riunione. Nella seconda parte dell incontro Mascia ha presentato una proposta di programma dei lavori del gruppo tematico per i mesi di giugno e luglio che viene allegata al presente verbale. In particolare si è concordato di partire con i lavori affrontando il tema della rete ecologica. Su tale proposta è stato richiesto di evidenziare il tema dell agricoltura (produzione agricola, paesaggio rurale, ) e la necessità di coinvolgere le associazioni di categoria. E stato, inoltre, chiesto di ipotizzare modalità differenti di coinvolgimento dei diversi portatori di interesse cittadini a seconda dei temi che di volta in volta vengono trattati. In particolare sul tema del polo ospedaliero è stato proposto di lavorare con la metodologia EASW (scenario workshop). L utilizzo di metodologie differenti a seconda dei temi trattati è di fatto già recepita nel Patto di lavoro del gruppo tematico predisposta dall Ufficio Agenda21 che non si è fatto in tempo a presentare e discutere e che viene allegata al presente verbale. Si invitano i partecipanti a leggerla e a presentare eventuali suggerimenti e proposte che saranno discusse all inizio del prossimo incontro. Relativamente agli altri argomenti da sviluppare in questa fase per il rischio idrogeologico si prenderà contatto con il prof. D Alpaos per concordare la data di un suo intervento di approfondimento, per la ZIP si è in attesa della definizione della data da parte del Settore urbanistica per la presentazione pubblica del rapporto NOMISMA a seguire del quale si definiranno i successivi incontri tematici, per il polo ospedaliero si verificherà la possibilità di organizzare uno specifico scenario workshop. Omissis Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 68

69 Verbale dell incontro del 9 novembre 2006 Gruppo tematico piano di assetto del territorio AREA INDUSTRIALE SOSTENIBILE Oggetto: Referenti: Presentazione del Progetto SIAM e del Piano di Sviluppo della ZIP dott. Denis Wellington (tecnico del Comune di Padova) ing. Angelo Boschetti (Presidente del Consorzio ZIP) Partecipanti Partecipante Ass. S.O.S. Insieme per il territorio Ass. Salvaguardia Idraulica Territorio padovano e veneziano CGIL Segreteria Confederale Circolo di Campagna WIGWAM "Il Presidio" sotto il Portico Comitato Camin Comitato Parco Guizza e Salvaguardia Ambiente Comitato Spontaneo Villatora Ovest Comune di Padova Settore Ambiente Comune di Padova Settore Ambiente Energoclub G.I.Z.I.P. - Gruppi imprenzitori della Zona Ind. Di Padova Italia Nostra Laboratorio di Quartiere n.5 Sud-Ovest (Padova) Legambiente Lundbeck Pharmaceuticals Italy S.p.A. SINDACATO ADL/RdB Università di Padova - CESQA Unindustria Gruppo - Ente LEVANTE Mario CROTTI Carlo SIMONAGGIO Ilario PAGNIN Stefano DE POLI Elvira BERNINI Cosetta RIGATO Isabella GIOSMIN Carla WELLINGTON Dennis ZANELLA Alessandro ROVOLETTO Roberto PANAJOTTI Maria Letizia ROSSETTO Maurizio CABRELLE Lorenzo LIRONI Sergio MUNARI Antonio VOLPATO Andrea VOLPE Giulio PIERETTI Stefano FILIPPI Sandra VENDRAMINELLI Antonio Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 69

70 L incontro viene introdotto da Matteo Mascia, che presenta gli argomenti che saranno trattati ed i relativi referenti.il primo intervento, realizzato dal dott. Wellington, ha come tematica la descrizione del Progetto SIAM Sustainable Industrial Area Model. In seguito interviene l ing. Boschetti che presenta il Piano di Sviluppo elaborato dal Consorzio ZIP per la zona industriale padovana. Mascia ricorda anche che la prima fase dei lavori prevede altri due incontri, cui argomenti si suddividono in: 1)le analisi fatte a livello del PATI metropolitano sul rapporto tra le zone industriale della Provincia di Padova; 2)la presentazione dei dati raccolti dal Consorzio ZIP e del Comune di Padova sullo stato di fatto della zona industriale padovana. La seconda fase dei lavori, che avrà inizio nei primi mesi del 2007 sarà articolata in torno alla presentazione e discussione di scenari alternativi futuri per l area in questione (elaborati dal consulente VAS del Comune, l arch. Matteraglia). Era presente l Assessore all Ambiente Francesco Bicciato, che fa un breve intervento introduttivo dei lavori, dove sottolinea l importanza del confronto partecipato per l elaborazione di proposte di sviluppo per la ZIP, e la necessità di riflettere puntualmente su un più integrato rapporto tra l area occupata dal tessuto industriale e la città di Padova (vista l incorporazione della prima all interno dell area urbana). Evidenzia anche la necessità di intrecciare le strategie del Consorzio ZIP con quelle dell Amministrazione Comunale, ragionando di forma complessiva. Segue l intervento del dott. Wellington, che fa una caratterizzazione del Progetto SIAM, cui obiettivo principale è la definizione di un nuovo Modello di Area Industriale Sostenibile, basato sull uso, l adattamento e l integrazione di tre differenti strumenti comunitari di politica ambientale: la valutazione ambientale strategica (VAS); l EMAS; la contabilità ambientale ed il libero accesso all informazione sull ambiente. La previsione di durata del progetto è di 36 mesi, dal 1 ottobre 2004 al 30 settembre Il progetto è suddiviso in 7 fasi: studio delle aree industriali ecologicamente attrezzate; definizione di un modello per le aree industriali sostenibili; sperimentazione del modello; elaborazione di linee guida per l applicazione del modello; formazione di nuove figure professionali nell ambito delle aree industriali sostenibili. Sono otto le aree industriali selezionate per la sperimentazione: AI di Padova; AI di Rovigo; AI di Mongrando; AI di Prato; AI di Frosinone-Ferentino; AI di Riete-Cittaducale; AI di Molfetta; AI distrettuale della Maiella. Nel caso di Padova, i partner operanti sono il Comune, il Consorzio ZIP e l Università di Padova. Le attività realizzate finora a Padova hanno permesso una caratterizzazione più puntuale della ZIP, che è servita come base anche per le scelte strategiche adottate nel Piano di Sviluppo elaborato dal Consorzio per l area, e che saranno maggiormente analizzate nell intervento dell ing. Boschetti, riportato di seguito. Il Consorzio ZIP è un ente pubblico economico, fondato nel 1956, di cui sono soci paritari il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio. La missione del Consorzio, come evidenziato dall ing. Boschetti è la gestione della ZIP, attraverso la progettazione, la realizzazione di infrastrutture adeguate e l offerta di servizi per facilitare l'insediamento di imprese. Negli anni, l ampliamento della ZIP ha provocato la sua fusione con il tessuto urbano del comune di Padova e con i comuni limitrofi. Sommati a questo, altri dati, come il fatto che più della metà dei addetti sono provenienti dall area metropolitana, rafforzano la necessità che la programmazione futura dell area produttiva di Padova abbia riscontro a livello intercomunale. Attualmente la ZIP conta con oltre 1400 aziende (principalmente di piccola e media dimensione), con un indotto giornaliero di circa persone, con impatti non indifferenti nel traffico metropolitano. La ZIP occupa attualmente un area di circa mq (circa 10% Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 70

71 del territorio comunale), dai quali mq sono destinati al verde. Al presente si osserva però un alta domanda di nuove aree di grandi dimensioni (nell ordine di mq richiesti per azienda) per l insediamento di imprese o per l espansione di altrettante all interno della zona produttiva (dalle quali, circa 40% sono di tipologia industriale). Dato il quadro sopraindicato le principali sfide per la ZIP attualmente sono: individuazione di nuovi spazi per far fronte alla domanda di insediamento; evitare di perdere aziende; attrarre insediamenti di attività produttive avanzate e ad elevato valore aggiunto; fornire servizi innovativi alle aziende; favorire insediamenti di ricerca e sviluppo; riqualificare le aree più antiche con conservazione delle funzioni; favorire la mobilità delle persone su mezzi pubblici. Per il raggiungimento di tali obiettivi, il Piano di Sviluppo della ZIP prevede la sua trasformazione in una sorta di parco delle attività produttive, attraverso principalmente l intensificazione dei legami con gli enti di ricerca come l Università. Altre strategie previste sono: l applicazione dello strumento del marketing territoriale; l introduzione di innovazioni, sia di prodotti che di processi produttivi; l adeguamento alla realtà delle regole di classificazione delle tipologie di attività presenti nell area; l introduzione di un nuovo modello di governance; l investimento in formazione, ecc. I principali progetti proposti dal Consorzio sono: il piano di sviluppo, che coinvolga anche i comuni a sud e ad est; il rafforzamento dei servizi offerti (logistik park, autoproduzione di energia elettrica; teleriscaldamento); l investimento in nuove strutture (asilo e scuola materna, la torre della ricerca; lo zippone ); l investimento e partecipazione in progetti di carattere ambientali [SIAM; VIRIDIS, FENICE (parco didattico sulle energie rinnovabili, co-finanziato dalla Cassa di Risparmio e dalla Regione Veneto)]. In seguito agli interventi realizzati dai referenti si è aperta la discussione a tutto il gruppo. Le principali questioni sollevate dai partecipanti sono state: 1. Necessità di una visione sovracomunale sul problema dello sviluppo futuro della ZIP, con considerazioni puntuali sul tipo di sviluppo che si vuole per il territorio. 2. Necessità di cambiamento/ammodernamento del Regolamento della ZIP, istituendo vincoli di sostenibilità per la scelta delle aziende da insediare; 3. L occupazione di zone residenziali da parte della ZIP; 4. Una maggior attenzione al problema dell impermeabilizzazione delle aree rischio allagamento; 5. Nel caso di attuazione della proposta di realizzazione dell asilo/scuola materna, l occorrenza di garantire la qualità ambientale necessaria ai bambini attualmente l area è troppo inquinata (inquinamento atmosferico e acustico); 6. Attenzione ai terreni non ancora espropriati - alcuni già edificati senza attenzione alle regole esistenti; 7. L importanza di valorizzare ciò che il territorio possiede di strategico, in questo caso la geografia realizzare l idrovia PD-VE; 8. Necessità di investire maggiormente nella realizzazione di un sistema logistico di scala regionale, con Padova come centro organizzativo del sistema; 9. Porre maggior attenzione al rapporto della ZIP con la città, e alle qualità ambientale e di benessere presenti nell area (capire rapporto con la pianificazione urbanistica); 10. Necessità di ragionare sugli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi del piano di sviluppo necessità di un coordinamento a livello metropolitano (gestione unica possibile modificazione della funzione storica del Consorzio ZIP). 11. Attenzione al cambiamento d uso delle aree della Zona Industriale rischio di perdere la caratteristica di area produttiva. Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 71

72 La parola viene data al Presidente del Consorzio ZIP, che prova a rispondere alle questioni sollevate. Inizia sottolineando che le scelte urbanistiche non sono di competenza del Consorzio, e che sarebbe stato possibile prevenire l accostamento dell area produttiva con quelle residenziali attraverso politiche urbane più attente. Evidenzia che il Consorzio si sta impegnando a diminuire l impatto che provoca sulle zone residenziali limitrofi, attraverso per esempio la costruzione di un parco di circa 250 mila mq nel confine con Granze di Camin. Però, in alcuni casi la situazione è più difficile da risanare a Saonara per esempio, per la soluzione di alcuni problemi sarebbe necessario espropriare, strumento che il Consorzio ZIP non possiede più. Rispetto agli strumenti per la regolamentazione della scelta delle aziende, si sta lavorando per cambiargli, però è un processo lungo. Anche nel caso del coordinamento metropolitano, il Consorzio è disponibile e vorrebbe che si realizzassi, ma si verifica una grande difficoltà di mettere in accordo tutti i comuni toccati. Il presidente conclude sottolineando la necessità di trovare uno strumento legale che impedisca i cambi di destinazione d uso in modo surrettizia. Si ricorda al gruppo che il prossimo incontro è fissato per giovedì 23 novembre 2006, alle ore 17:30 presso Informambiente. Come sopraccennato, in tale data saranno presentate le analisi fatte a livello del PATI metropolitano sul rapporto tra le zone industriale della Provincia di Padova. Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 72

73 Verbale dell incontro del 23 novembre 2006 Gruppo tematico piano di assetto del territorio AREA INDUSTRIALE SOSTENIBILE Partecipanti Partecipante Ass. S.O.S. Insieme per il territorio Ass. Salvaguardia Idraulica Territorio padovano e veneziano Circolo di Campagna WIGWAM "Il Presidio" sotto il Portico Coldiretti Padova Comitato Parco Guizza e Salvaguardia Ambiente Comitato Spontaneo Villatora Ovest Consorzio ZIP Energoclub Legambiente Lundbeck Pharmaceuticals Italy S.p.A. Università di Padova - CESQA Gruppo - Ente LEVANTE Mario CROTTI Carlo PAGNIN Stefano CAVUTO Enrico BERNINI Cosetta RIGATO Isabella MAZZOCATO Vera ZANELLA Alessandro CABRELLE Lorenzo MUNARI Antonio VOLPATO Andrea ARCHETTI Alessandra Il secondo incontro informativo sul futuro dell area produttiva di Padova all interno del processo partecipato di elaborazione di proposte per il PAT è stato dedicato alla presentazione dei risultati dei lavori realizzati dal tavolo del PATI metropolitano relativamente alle c.d. zone D produttive, artigianali, commerciali, turistiche, alberghiere. L incontro ha contribuito a raccogliere informazioni e dati per una visione di area vasta della programmazione sul futuro delle aree produttive padovane, sia per quanto riguarda la ZIP sia per le aree industriali degli altri comuni della Provincia. L incontro ha visto l intervento dell arch. Zulian, capo-settore per l Urbanistica del Comune di Padova (che realizza il primo intervento), e dell arch. Capocchin, consulente e coordinatore tecnico dei lavori del PATI per la Provincia di Padova. Zulian inizia il suo intervento evidenziando che il PATI di Padova nasce con la sottoscrizione di un protocollo d intesa tra 18 comuni dell area metropolitana che hanno deciso di collaborare alla pianificazione a livello di area vasta. Sei sono le tematiche su cui i 18 comuni hanno stabilito di lavorare: Sistema ambientale, Difesa del suolo, Servizi a Scala Sovracomunale, Sistema Relazionale, Infrastrutturale e della Mobilità, Poli Produttivi, Fonti di Energia Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 73

74 Rinnovabile. Ad essi si aggiunge come tema trasversale la VAS. Gli argomenti che non sono trattati a livello del PATI, saranno affrontati nei PAT comunali. Come input per l inizio dei lavori c era la consapevolezza che il quadro conoscitivo elaborato dalla Regione per l ultimo PTCP fosse esaustivo. Tuttavia, nel corso dei lavori, il gruppo del PATI si è imbattuto in una serie di imprevisti: il quadro conoscitivo del PTCP era ancora in costruzione, con dati insufficiente per varie materie importanti, le indicazioni provenienti dalla regione cambiavano mano a mano che esso veniva completato; oltre a ciò la scala utilizzata dal PTCP (1:25.000) non era in conformità con quella che doveva essere utilizzata a livello del PATI (1:10.000). I comuni si sono trovati impreparati per fornire alcuni dati, e si è deciso quindi di realizzare un lavoro di approfondimento delle informazioni mancanti, andando a verificare lo stato di fatto e le modificazioni in atto e/o previste dai piani vigenti. Zulian passa quindi la parola a Capocchin, che da continuità al ragionamento chiarendo che attualmente il quadro conoscitivo è quasi concluso per i temi di competenza del PATI. Si è appena compiuta la catalogazione dei beni culturali e artistici (identificazione di tutti gli edifici vincolati e dei dati di vincolo); e attualmente si stanno ultimando i lavori relativi alla parte geologica (che è l ultimo tema ad essere completato). Rispetto alle aree produttiva, è stato fatto un lavoro di analisi e informatizzazione (GIS) di tutti i PRG vigenti, che sono poi stati sovrapposti con la foto aerea più recente (2003), permettendo di fare un confronto tra previsioni di piano e insediamenti realizzati. Lo sforzo è stato quello di avere i dati aggiornati per tutti i comuni. Da queste analisi è stato possibile definire i primi obiettivi condivisi dai comuni per le aree produttive della città metropolitana: non far nascere nuove aree produttive e contenere l espansione di quelle esistenti. I comuni concordano nel seguire le indicazioni provenienti dell ultimo PTCP approvato, che prevede un dimensionamento complessivo del 10%, di questa percentuale il 5% riguarda le possibilità di espansione dei comuni della città metropolitana e il rimanente 5% da concentrare nel polo industriale/produttivo principale, ossia nella ZIP (distribuita tra Padova e i comuni confinanti). Tali espansioni devono essere finalizzate, da un lato, all ampliamento delle attività esistenti e, dall altro, ad ospitare quelle realtà già esistenti ubicate all esterno delle aree produttive. Dal punto di vista della previsione per le aree produttive il lavoro realizzato nel PATI è stato un passo in avanti rispetto a quanto si era fatto in passato, principalmente perché il confronto ha permesso ai comuni di coordinarsi e di confrontarsi sulle necessità e sui problemi, promovendo un ambiente di vera collaborazione. Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 74

75 L architetto riferisce a voce i dati raccolti durante l elaborazione del quadro conoscitivo di cui si riportano le due tabelle presentate: AREE A DESTINAZIONE : INDUSTRIALE, ARTIGIANALE, COMMERCIALE,DIREZIONALE E TURISTICO-RICETTIVA Comuni Sup. produttiva programmata (*) A mq A% Abitanti B B% Superficie territoriale C kmq C% A/B mq/ab A/C% AbanoTerme , ,57 21,57 5,54 26, Ajbignasego , ,80 20,99 5,39 90, Cadoneghe , ,70 12,85 3,30 68, Casalserugo , ,38 15,52 3,98 92, Legnaro , ,73 14,89 3,82 57, Limena , ,72 15,04 3,86 263, Maserà , ,93 17,54 4,50 94, Mestrino , ,12 19,30 4,95 95, Noventa , ,03 7,17 1,84 70, Padova , ,41 92,85 23,83 39, Ponte S. Nicolo , ,03 13,50 3,46 53, Rubano , ,43 14,56 3,74 72, Saccolongo , ,12 13,72 3,52 64, Saonara , ,24 13,52 3,47 50, Sdvazzano D , ,97 19,58 5,02 56, Vigodarzere , ,94 19,91 5,11 30, Vigonza , ,88 33,32 8,55 78, Villafranca Pad , ,00 23,83 6,12 81, Totale , ,59 5,68 Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 75

76 SUPERFICIE DELLE AREE A DESTINAZIONE PRODUTTIVA Comune Destinazione industriale/artigianale Desti nazione commerciale/direzionale programmata m2 utilizzata m2 non utilizzata m2 programmata m2 utilizzata m2 non utilizzata m2 Destinazione turistico/ricettiva programmata m2 utilizzata m2 non utilizzata m2 Pianificazione adottata Industriale/ Commerciale/Direzionale artigianale m2 m2 Abano T (13,8%) (66,4%) Albignasego (43,6%) (55,1%) n.d. - Cadoneghe (22,3%) (48,7%) Casalserugo (33,4%) (100%) Legnaro (2,7 %) Limena (19,2%) (22,4%) Maserà (51,3%) n.d. n.d Mestrino (10,1%) (15,5%) n.d. n.d. - Noventa 5S (6,8 %) Padova (4,8 %) (53,1%) Ponte San Nicolò (24,3%) Rubano (12,2%) 53, n.d. n.d. - Saccolongo (16,8%) (100%) n.d. n.d. - Saonara Selvazzano D (27 %) (43,3%) n.d. n.d. - Vigodarzere (1,4 %) (12,6%) Vigonza (20,1%) (28,6%) Villafranca Padovana (12,6%) (100%) Totale % 100 % 84.7 % 15,3 % 100 % 58,1 % 41,9 % Progetto Cofinanziato dall Unione Europea

77 I dati complessivi elaborati dal PATI saranno resi disponibili nel mese di dicembre nel sito web della Provincia dedicato ai piani territoriali ( In un secondo momento saranno fissati degli incontri per informare e raccogliere le opinioni dei portatori d interessi della città metropolitana. Seguono gli interventi dei partecipanti, uno dei quali chiede se sono già stati elaborati degli scenari, o se ci sono previsioni progettuali in sede del PATI. Capocchin puntualizza che il lavoro principale realizzato dal tavolo è stato il completamento del quadro conoscitivo, ma che comunque per il settore produttivo si è riusciti a fare le prime previsioni: è condiviso dai 18 comuni che lo sviluppo sia incentrato nella ZIP. Rispetto agli scenari, ce ne sono alcuni in costruzione, in particolare per la viabilità. Un altro membro del gruppo tematico chiede, a proposito della viabilità, come si pensa di procedere rispetto ai temi che possono creare confitto, come è il caso della costruzione della Bovolentana? L arch. Capocchin sottolinea che il tavolo è ancora in una fase iniziale rispetto alla discussione dei grandi temi, ma che per i singoli argomenti saranno coinvolte tutte le parti interessate e si discuterà, sperando di riuscire ad arrivare ad un compromesso condiviso da tutti. Zulian riprende la parola e precisa che dal lavoro emerge il basso interesse della maggior parte dei comuni ad ampliare la propria zona produttiva; tuttavia è interesse condiviso l ampliamento della ZIP. Un altro tema di rilievo sorto nelle discussioni è il cambiamento d uso verso il commerciale in atto in molte delle zone produttive dell area metropolitana; anche su questo argomento il tavolo PATI è d'accordo nell opporsi a tale tendenza, e si è dato l obiettivo di mantenere lo status produttivo di queste aree. Capocchin integra il ragionamento evidenziando che la tendenza internazionale è quella di puntare sulle attività ad alto valore aggiunto, obiettivo che diventa necessario porsi anche a Padova. È necessario creare un meccanismo di filiera per introdurre innovazione e ricerca, investendo principalmente nella formazione e specializzazione del personale. Un altro tema importante riguarda il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili. Segue l intervento di un altro partecipante, che mette in discussione l effetto delle previsioni fatte a livello del PATI, (e anche del Piano di Sviluppo elaborato dal Consorzio ZIP), ribadendo che non ci sono strumenti previsti per garantire l introduzione di innovazione e di attività ad alto valore aggiunto nella ZIP. Capocchin evidenzia che questo non è un argomento che si richiude nel campo dell urbanistica, ma che investe le strategie territoriali e politiche. È necessario investire nella ricerca per i settori delle piccole e medie imprese presenti nel territorio, investimento che deve assumere un carattere pubblico-privato. L obiettivo da perseguire è quello proposto dall Unione Europea a Lisbona: minimo del 3% del PIL per investimenti in ricerca. Un successivo intervento sottolinea l importanza fondamentale di introdurre processi innovativi nelle aree produttive di Padova, ma esprime la preoccupazione nei confronti della situazione di degrado e di dismissione che attualmente si verifica all interno della ZIP come di altre aree produttive dell area metropolitana. Capocchin ribadisce che il lavoro di valutazione di ogni area produttiva svolto consente di individuare le aree che necessitano di riqualificazione, nei confronti delle quali saranno avviati interventi specifici da parte dei singoli comuni. Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 77

78 Interviene il presidente del Consorzio ZIP per una precisazione: esistono due ordini di problemi, il primo riguarda il rischio di espulsione delle attività produttive dovuta all introduzione di attività commerciali più redditizie. È necessario fare un studio preciso per distinguere le imprese produttive delle non produttive che si trovano all interno della ZIP, essendo imprescindibile bloccare la tendenza di cambio d uso, perché l introduzione di attività non previste sottrae opportunità di insediamento alle imprese produttive, ma si rischia anche di limitare la produttività delle imprese esistenti. Il secondo punto è relativo all evoluzione della gestione della ZIP, alla quale mancano ancora gli strumenti necessari. La Zip insieme al Comune e alla collettività devono predisporre le condizioni perché questa evoluzione possa avvenire, attraverso investimenti in ricerca e sviluppo. È necessario creare anche strumenti che permettano di discriminare il tipo di impresa da insediare, agevolando l introduzione di imprese più tecnologiche; ma cercando anche di sostenere le attività avanzate già insediate. Le attività ad alto valore aggiunto devono stare accanto ad altre analoghe, diventando quindi importante la formazione di rete di imprese ad alta tecnologia. Uno dei partecipanti ricorda che la Regione ha la facoltà di disciplinare il cambio d uso che sta avvenendo in ZIP attraverso una legislazione specifica. Occorre quindi sollecitare la Regione a legiferare in questo senso. Questo argomento ha suscitato un breve dibattito, che non ha trovato la condivisione di tutti i partecipanti, per la difficoltà reale di poter intervenire e influenzare le decisioni a livello regionale. Un successivo intervento sottolinea l importanza delle infrastrutture per la ZIP e la necessità di puntare alla loro evoluzione ad alto livello in una prospettiva di sviluppo dell area produttiva di Padova. Riportandosi all introduzione fatta dall arch. Capocchin, uno dei presenti mette in dubbio che sia stata realizzata un indagine completa sui beni culturali e artistici, al che il relatore risponde che il lavoro può essere considerato completo per la scala richiesta (dovendo essere approfondito a livello di PAT per il territorio di ogni comune), giacché sono stati individuati tutti i fabbricati di interesse sovracomunale, considerato l ambito del PATI. Uno dei membri del gruppo tematico sottolinea l importanza del lavoro svolto dal tavolo del PATI, principalmente per quel che riguarda il raggiungimento di condivisioni tra le rappresentanze dei comuni partecipanti, come quella di demandare lo sviluppo all area della ZIP, riconosciuta come polo produttivo dell area metropolitana. Infine, viene richiesto un secondo incontro per approfondire la discussione, dopo che i datti del quadro conoscitivo saranno resi pubblici e disponibili nel sito della Provincia. Capocchin conclude il suo intervento evidenziando che uno dei risultati di questo lavoro, inatteso e molto positivo, è che i comuni hanno imparato a dialogare tra loro e a collaborare. Il prossimo appuntamento del gruppo tematico è programmato per giovedì 7 dicembre alle ore presso Informambiente. Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 78

79 Verbale dell incontro del 7 dicembre 2006 Gruppo tematico piano di assetto del territorio AREA INDUSTRIALE SOSTENIBILE Partecipanti Partecipante ADESCOOP Agenzia dell Economia Sociale s.c. Ass. Salvaguardia Idraulica Territorio padovano e veneziano Laboratorio di Quartiere n.5 Sud-Ovest (Padova) Legambiente Comitato Parco Guizza e Salvaguardia Ambiente Comune di Padova Settore Ambiente Consorzio ZIP Unindustria Legambiente Lundbeck Pharmaceuticals Italy S.p.A. Università di Padova - CESQA Gruppo - Ente MENEGHETTI Gianni CROTTI Carlo ROSSETTO Maurizio CABRELLE Lorenzo BERNINI Cosetta WELLINGTON Dennis MAZZOCATO Vera VENDRAMINELLI Antonio CABRELLE Lorenzo VOLPATO Andrea ARCHETTI Alessandra Il terzo incontro informativo sul futuro della Zona Produttiva di Padova all interno del processo partecipato di elaborazione di proposte per il PAT è stato dedicato alla presentazione dei dati raccolti nell ambito del Progetto SIAM. Sono intervenuti l ing. Alessandra Archetti del Centro di Studi Qualità Ambiente dell Università di Padova; l ing. Angelo Boschetti, presidente del Consorzio ZIP; e il dott. Dennis Wellington, del Settore Ambiente del Comune di Padova. La prima relatrice, l ing. Archetti ha presentato i risultati di un indagine realizzata su un campione della popolazione locale sulla percezione degli effetti della ZIP sul territorio padovano, attraverso l analisi delle dimensioni ambientali, sociali ed economiche. Nel secondo intervento, l ing. Angelo Boschetti ha presentato a sua volta gli esiti di un analisi realizzata su un campione rappresentativo delle aziende presenti nella zona produttiva di Padova, per una fotografia della situazione attuale. Entrambi gli studi sono stati fatti attraverso l applicazione di questionati mirati. Progetto Cofinanziato dall Unione Europea 79

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