Ansia normale. Sensazione caratterizzata da un senso diffuso, spiacevole e vago di apprensione. Sensazione avvertita da ogni essere umano.
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- Amerigo Vitali
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1 DISTURBI D ANSIA
2 Ansia normale Sensazione caratterizzata da un senso diffuso, spiacevole e vago di apprensione. Sensazione avvertita da ogni essere umano. Si presenta in risposta ad una minaccia sconosciuta, interna e vaga. La paura, invece, in risposta ad una minaccia conosciuta, esterna e definita.
3 L ansia è spesso accompagnata da manifestazioni periferiche: Ipertensione Iperidrosi Palpitazioni Tachicardia Diarrea Capogiri Tremori Mal di stomaco
4 L ansia è spesso accompagnata da manifestazioni cognitive: Distorsione e confusionedella percezione (tempo, spazio, persone) Ridotta concentrazionee capacitàdi richiamo di nozioni apprese Attenzione selettivaverso certi aspetti del ambiente, trascurandone altri (giustificano la paura e creano circolo vizioso)
5 Utilità dal punto di vista evoluzionistico! Mettere in guardia (allerta) da: Minacce ai danni del corpo Dolore Una possibile punizione Una minaccia di successo Una minaccia allo status della persona l ansia è predisposta dall evoluzione! i disturbi d ansia rappresentano l erronea applicazione, o la distorsione di una risposta ansiosa normale!
6 Fattori di mantenimento dell ansia: 1. L ansia conduca all evitamentodell oggetto o della situazione temuta, provocando un sollievotemporaneo dall ansia, non permettendo all individuo di sapere se il pericolo temuto è immaginario o se ègestibile. L alleggerimento momentaneo dall ansia prodotto dall evitamento èottenuto al prezzo di rimanere bloccati nel disturbo ansioso. 2. Spostamento automatico dell attenzione sul proprio stato ansioso(il riflettere su), che produce un ansia di secondo ordine (circolo vizioso dell ansia).
7 Classificazione Disturbo di panico Fobie specifiche e fobia sociale Disturbo ossessivo-compulsivo Disturbo post-traumatico da stress Disturbo acuto da stress Disturbo d ansia generalizzato Disturbo d ansia indotto da sostanza Disturbo d ansia di separazione
8 DISTURBO DI PANICO ED AGORAFOBIA
9 Epidemiologia - Prevalenza 2-5% - Donne 2-3 volte piùcolpite - Etàmedia di esordio 25 anni % dei soggetti diagnosticati con Disturbo di Panico presenta anche agorafobia
10 Eziologia-Teorie biologiche Neurotresmettitori: noradrenalina, serotonina, GABA Sostanze che inducono panico: anidride carbonica, lattato sodico, caffeina, cannabis Genetica: aumento di 4-8 volte del rischio nei parenti di primo grado; piùfrequente fra i gemelli monozigoti che i dizigoti
11 Eziologia-Teorie psicologiche Condizionamento classico: stimolo nocivo compare insieme a stimolo neutro evitamento stimolo neutro Insuccesso di una difesa nei confronti di impulsi che provocano ansia. Meccanismi di difesa utilizzati: spostamento e simbolizzazione Erronea interpretazione di sensazioni corporee (iperventilazione, tachicardia)
12 DSM-IV-TR-Attacco di panico Un periodo definito di intensa paura o disagio, durante il quale4 o piùdei seguenti sintomi si sono sviluppati improvvisamente e hanno raggiunto il picco nell arco di 10 minuti: - Palpitazioni, tachicardia - Sudorazione - Tremori - Dispnea - Dolore o fastidio al petto - Nausea - Derealizzazione o depersonalizzazione - Paura di perdere il controllo - Parestesie - Vampate di calore
13 DSM-IV-TR-Disturbo di panico Entrambi 1) e 2): 1) Attacchi di Panico inaspettati ricorrenti 2) almeno uno degli attacchi èstato seguito da 1 mese (o più) di uno (o più) dei seguenti sintomi: a) preoccupazione persistente di avere altri attacchi b) preoccupazione a proposito delle implicazioni dell attacco o delle sue conseguenze (per es., perdere il controllo, avere un attacco cardiaco, impazzire ) c) significativa alterazione del comportamento correlata agli attacchi.
14 DSM-IV-TR-Agorafobia Ansia relativa al trovarsi in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile (o imbarazzante) allontanarsi o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto nel caso di un Attacco di Panico inaspettato o sensibile alla situazione o di sintomi tipo panico. Le situazioni vengono evitate(per es., gli spostamenti vengono ridotti) oppure sopportate con molto disagio o con l ansia di avere un Attacco di Panico o sintomi tipo panico, o viene richiesta la presenza di un compagno.
15 Diagnosi differenziale - Uso di cannabis, cocaina, amfetamine - Aritmia - Ipertiroidismo
16 Decorso %: guarigione. - 50%: sintomatologia lieve che non compromette la vita - 50%: sintomatologia persistente che compromette la vita il 50% sviluppa sintomatologia depressiva il 20% sviluppa dipendenza dall alcool
17 Terapia Antidepressivi (SSRI) Ansiolitici (benzodiazepine) Terapia cognitivo-comportamentale: - Istruzione sulle opinioni errate e le sensazioni somatiche erroneamente interpretate - Rilassamento applicato (rilassamento muscolare ed immaginazione di situazioni rilassanti) - Addestramento respiratorio - Esposizione in vivo (desensibilizzazione) Terapia psicoanalitica Terapia familiare
18 FOBIA SPECIFICA E FOBIA SOCIALE
19 Epidemiologia Fobia specifica: - Prevalenza: 8% - Uomini 2 volte piùcolpiti - Esordio dipende da tipo di fobia specifica (es: fobia delle iniezioni a 5-9 anni; fobia degli aerei a 20 anni) Fobia sociale: - Prevalenza: 3% - Esordio anni
20 Tipi di fobia specifica: - Animali - Sangue, iniezioni, ferite - Ambiente naturale (altezza, temporali) - Situazionale (aerei, ascensori)
21 Eziologia-Teorie biologiche Neurotresmettitori: noradrenalina, serotonina, GABA Genetica: aumento di 3 volte del rischio nei parenti di primo grado; piùfrequente tra i gemelli monozigoti che i dizigoti
22 Condizionamento classico: stimolo nocivo compare insieme a stimolo neutro evitamento stimolo neutro rinforzo Conflitto edipico irrisolto. Meccanismi di difesa utilizzati: spostamento e simbolizzazione. Modellamento comportamentale. Genitori iper-prottetivi. Temperamento di inibizione comportamentale verso le cose non familiari. * Temperamento controfobico: dominare la paura (paracadutismo, arrampicamento, sport estremi)
23 DSM-IV-TR-Fobia specifica Pauramarcata e persistente, eccessiva o irragionevole, provocata dalla presenza o dall attesa di un oggetto o situazione specifici. L esposizione allo stimolo fobico quasi invariabilmente provoca una risposta ansiosa immediata, che può prendere forma di Attacco di Panico situazionale o sensibile alla situazione. La persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole. La situazione (le situazioni) fobica viene evitataoppure sopportata con intensa ansia o disagio. L evitamento, l ansia anticipatoria o il disagio nella situazione (situazioni) temuta interferiscono con la vita.
24 DSM-IV-TR-Fobia sociale Paura marcata e persistente di una o piùsituazioni sociali o prestazionali nelle quali la persona èesposta a persone non familiari o al possibile giudizio degli altri. L esposizione alla situazione temuta quasi invariabilmente provoca l ansia, che può assumere le caratteristiche di un Attacco di Panico causato dalla situazione o sensibile alla situazione. La persona riconosce che la paura è eccessiva o o irragionevole. Le situazioni temute sociali o prestazionali sono evitate o sopportate con intensa ansia o disagio. L evitamento, l ansia anticipatoria o il disagio nella/e situazione/i sociale o prestazionale interferiscono significativamente con la vita.
25 Terapia Terapia psicoanalitica Ipnosi Terapia familiare Esposizione in vivo (desensibilizzazione) Antidepressivi Ansiolitici
26 DISTURBO OSSESSIVO- COMPULSIVO
27 Ossessione: pensiero, sentimento, idea o sensazione ricorrente o intrusiva: - Contaminazione - Dubbio patologico - Simmetria Compulsione: atto mentale o comportamento conscio, standardizzato o ricorrente: - Controllare - Lavarsi - Contare
28 Epidemiologia Prevalenza: 2%. Esordio all etàmedia di 15 anni per maschi e 25 anni per le femmine. Spesso dopo un evento stressante (gravidanza, separazione, morte di parente). Più colpite persone non sposate, di razza bianca.
29 Eziologia Neurotrasmettitori: serotonina, dopamina. Genetica: aumento di 5 volte del rischio nei parenti di primo grado; più frequente tra i gemelli monozigoti che i dizigoti. Condizionamento classico: stimolo nocivo compare insieme a stimolo neutro evitamento stimolo neutro attraverso azione o pensiero che riduce ansia rinforzo. Fissazione nella fase sadico-anale.
30 DSM-IV-TR-DOC A. Ossessioni o compulsioni. Ossessionicome definite da 1), 2), 3) e 4): 1) pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti, in qualche momento nel corso del disturbo, come intrusivi o inappropriati eche causano ansia o disagio marcati 2) i pensieri, gli impulsi, o le immagini nonsono semplicemente eccessive preoccupazioni per i problemi della vita reale 3) la persona tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni 4) la persona riconosce che i pensieri, gli impulsi, o le immagini ossessivi sono un prodotto della propria mente
31 Compulsioni come definite da 1) e 2): 1) comportamenti ripetitivi (per es., lavarsi le mani, riordinare, controllare) o azioni mentali (per es., pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che la persona si sente obbligataa mettere in atto in risposta ad un ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente 2) i comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenireo ridurre il disagioo a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti; comunque questi comportamenti o azioni mentali non sono collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o a prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi. B. In qualche momento nel corso del disturbo la persona ha riconosciutoche le ossessioni o le compulsioni sono eccessive o irragionevoli. C. Le ossessioni o compulsioni causano disagio marcato, fanno consumare tempo (piùdi 1 ora al giorno) o interferiscono con le normali abitudini della persona, con il funzionamento lavorativo o con le attivitào relazioni sociali usuali.
32 Decorso 20-30%. miglioramento notevole %: miglioramento parziale %: sintomatologia costante o peggioramento. possono sviluppare disturbi depressivi, gioco d azzardo patologico, dipendenza od abuso di alcool ad alto rischio di suicidio.
33 Terapia Antidepressivi Antipsicotici Psicoterapia cognitivo-comportamentale Psicoanalisi Terapia familiare Terapia di gruppo Terapia elettroconvulsivante
34 Disturbo post-traumatico da stress
35 Devono aver vissuto uno stress emozionale di portata tale da essere traumatico: - Combattimento ( cuore da soldato ) - Catastrofi naturali - Aggressioni - Violenza sessuale - Gravi incidenti - Genocidi
36 Epidemiologia Prevalenza: 2%; forme sub-cliniche 10-15% Esordio in prima età adulta Piùfrequente tra persone che vivono sole, divorziati, vedovi, con basso livello socioculturale, con storia di traumi infantili, alessitimici.
37 Eziologia Neurotrasmettitori implicati: noradrenalina, serotonina, dopamina, oppiacei endogeni. Incapacitàdi elaborare il trauma tendano di evitare a viverlo di nuovo attraverso tecniche di evitamento Condizionamento classico: stimolo nocivo compare insieme a stimolo neutro evitamento stimolo neutro e nocivo rinforzo. Il trauma riattiva conflitto infantile irrisolto. Rivivere l ansia del trauma per controllarla. Guadagno secondario (simpatia, denaro) che rinforza il disturbo.
38 A. La persona èstata esposta ad un evento traumatico nel quale erano presenti entrambe le caratteristiche seguenti: 1) la persona ha vissuto, ha assistito o si èconfrontata con un evento o con eventi che hanno implicato morte, o minaccia di morte, o gravi lesioni, o una minaccia all integrità fisica propria o di altri 2) la risposta della persona comprendeva paura intensa, sentimenti di impotenza, o di orrore.
39 B. L evento traumatico viene rivissuto persistentemente in uno (o più) dei seguenti modi: 1) ricordispiacevoli ricorrenti e intrusivi dell evento, che comprendono immagini, pensieri, o percezioni. 2) sognispiacevoli ricorrenti dell evento. 3) agire o sentire come se l evento traumatico si stesse ripresentando (ciò include sensazioni di rivivere l esperienza, illusioni, allucinazioni, ed episodi dissociativi di flashback 4) disagio psicologico intenso all esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzanoo assomigliano a qualche aspetto dell evento traumatico 5) reattivitàfisiologica o esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell evento traumatico.
40 C. Evitamento persistente degli stimoli associati con il trauma e attenuazione della reattivitàgenerale (non presenti prima del trauma), come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi: 1) sforzi per evitare pensieri, sensazioni o conversazioni associate con il trauma 2) sforzi per evitare attività, luoghi o persone che evocano ricordi del trauma 3) incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma 4) riduzione marcata dell interesse o della partecipazione ad attività significative 5) sentimenti di distacco o di estraneità verso gli altri 6) affettività ridotta 7) sentimenti di diminuzione delle prospettive future
41 D. Sintomi persistenti di aumentato arousal, come indicato da almeno due dei seguenti elementi: 1) difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno 2) irritabilità o scoppi di collera 3) difficoltà a concentrarsi 4) ipervigilanza 5) esagerate risposte di allarme. E. La durata del disturbo (sintomi ai Criteri B, C e D) èsuperiore a 1 mese.
42 Diagnosi differenziale Trauma cranico Epilessia Abuso o astinenza da sostanze
43 Decorso Guarigione: 30% Sintomatologia lieve: 40% Sintomatologia moderata: 20% Sintomatologia stabile o peggioramento: 10% ad altro rischio di disturbi depressivi e suicidio.
44 Terapia Antidepressivi Stabilizzanti dell umore Terapia cognitivo-comportmaentale Terapia psicoanalitica Ipnosi Terapia di gruppo Terapia familiare Esposizione all evento traumatico attraverso tecniche di immaginazione od espisizione al vivo.
45 Disturbo d ansia indotto da sostanze
46 Quali sostanze? - Intossicazioneda alcool, amfetamine e sostanze correlate, caffeina, cannabis, cocaina, allucinogeni, inalanti. - Astinenzada alcool, cocaina, sedativi, eroina, ipnotici e ansiolitici - Farmaci: anestetici e analgesici, simpaticomimetici o altri broncodilatatori, anticolinergici, insulina, preparati tiroidei, contraccettivi orali, antiistaminici, antiparkinsoniani, corticosteroidi, farmaci antiipertensivi e cardiovascolari, anticonvulsivanti, litio carbonato, farmaci antipsicotici, e farmaci antidepressivi
47 Comparsa di una sintomatologia ansiosa entro 1 mese dall intossicazione o astinenza da sostanze: - Con attacchi di panico - Con sintomi ossessivo-compulsivi - Con sintomi fobici - Con ansia generalizzata
48 Disturbo d ansia di separazione
49 L ansia ènormale nei bambini piccoli fino a 2-3 anni di età. È normale anche quando iniziano la scuola. Nell ansia di separazione, l ansia è inappropriata ed eccessiva per la figura di maggiore attaccamento.
50 Epidemiologia e decorso Esordio prima dei 18 anni. Piùspesso 7-10 anni di età. Prevalenza: 4% dei bambini in età scolare. Si manifesta con maggiore frequenza nei bambini con storia di: morte di un parente o di un animale domestico, una malattia del bambino o di un parente, un cambiamento di scuola, un trasloco in un altra zona, o un immigrazione. Il 20% sviluppa un disturbo d ansia da adulto.
51 Eziologia Inibizione comportamentale (ansia fobica) appresa dal comportamento dei genitori. Genitori iperprotettivi. Genitori affetti da disturbi d ansia.
52 DSM-IV-TR-DAS A. Ansia inappropriata rispetto al livello di sviluppo ed eccessiva che riguarda la separazione da casa o da coloro a cui il soggetto èattaccato, come evidenziato da tre (o più) dei seguenti elementi: 1) malessere eccessivo ricorrente quando avviene la separazione da casa o dai principali personaggi di attaccamento o quando essa èanticipata col pensiero 2) persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo alla perditadei principali personaggi di attaccamento, o alla possibilitàche accada loro qualche cosa di dannoso 3) persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo al fatto cheun evento spiacevolee imprevisto comporti separazione dai principali personaggi di attaccamento (per es., essere smarrito o essere rapito) 4) persistente riluttanza o rifiuto di andare a scuolao altrove per la paura della separazione
53 5) persistente ed eccessiva paura o riluttanza a stare solo o senza i principali personaggi di attaccamento a casa, oppure senza adulti significativi in altri ambienti 6) persistente riluttanza o rifiuto di andare a dormiresenza avere vicino uno dei personaggi principali di attaccamento o di dormire fuori casa 7) ripetuti incubi sul tema della separazione 8)ripetute lamentele di sintomi fisici (per es., mal di testa, dolori di stomaco, nausea o vomito) quando avviene od èanticipata col pensiero la separazione dai principali personaggi di attaccamento. B. La durata dell anomalia è di almeno 4 settimane. C. L esordio èprima dei 18 anni.
54 Terapia Psicoterapia individuale Educazione della famiglia Terapia familiare Antidepressivi Ansiolitici
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