Un distretto delle energie rinnovabili sull Appennino Bolognese. Stefano Semenzato direttore CISA (Centro innovazione sostenibilità ambientale)

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1 Un distretto delle energie rinnovabili sull Appennino Bolognese Stefano Semenzato direttore CISA (Centro innovazione sostenibilità ambientale)

2 CISA è una società consortile nata nel I soci sono: Provincia di Bologna, Fondazione Carisbo, ISSI-ONLUS (Istituto Sviluppo Sostenibile Italia) CISA fa parte dei centri per l alta tecnologia della Regione Emilia-Romagna CISA gestisce l Accordo Quadro per l introduzione e la sperimentazione di energie rinnovabili nella montagna bolognese. Mission: un progetto di sviluppo locale dell Appennino bolognese, basato sul risparmio energetico e l uso di fonti energetiche rinnovabili: IL DISTRETTO DELLE ENERGIE RINNOVABILI

3 UN DISTRETTO PER L ENERGIA SOSTENIBILE: non solo tecnologie! Il distretto, prima che come dimensione territoriale, è da noi visto come aggregato di soggetti che trovando il giusto catalizzatore (CISA?) può comportarsi come soggetto collettivo. Il distretto non è solo come un luogo, ma è un soggetto dotato di una propria identità che lo distingue da altre identità. In particolare il distretto è individuato per l insieme di condizioni fisiche e socioculturali sedimentate nel territorio attraverso processi di lunga durata.

4 Gli enti locali come soggetto di gestione del processo Se gli enti locali non hanno competenze tecniche interne e mancano di una visione generale dei processi energetici faranno politiche inconcludenti e contradditorie. L azione esemplare non basta! Troppo spesso azioni di riduzione delle emissioni convivono con scelte di aumento delle emissioni.

5 Gli aspetti fisici e quelli socioculturali del distretto: natura, storia, passione, fare a) La dimensione naturale caratterizzata da fonti energetiche rinnovabili: corsi d acqua, boschi, vento, sole b) La sedimentazione storica della cultura tecnologica integrata con l ambiente: diffusione di mulini; una tradizione di ferriere basate su magli ad acqua; l uso della legna come energia primaria; la diffusione tra l 800 e il 900 di impianti di miniidro e poi di grosse centrali idroelettriche per l alimentazione della ferrovia porrettana c) Una passione per le tecnologie spinte che si concretizza a livello regionale per la passione per le auto, le ferrari o per le moto ducati. d) Una cultura del fare che si coniuga con un capitale di competenze attivabili sul territorio

6 Gli orizzonti del Distretto energia sostenibile sono: Autonomia energetica attraverso la produzione locale da fonti rinnovabili ed il risparmio energetico. Emissioni zero di CO2 attraverso uso di fonti rinnovabili, diminuendo l uso di combustibili fossili e aumentando la cattura di CO2 dei boschi. Generazione distribuita, andando verso una struttura di reti intelligenti. Sistemi cogenerativi (elettricità + calore) possibili solo con impianti di piccola dimensione.

7 In questo quadro Cisa si propone come soggetto capace di essere supporto alle amministrazioni locali per attivare politiche energetiche di sostenibilità in particolare in tre direzioni: 1)Ristrutturazione energetica del patrimonio pubblico con tecniche di bioedilizia associate a impianti fotovoltaici, biomasse, geotermici 2)Tecnologie efficienti ed innovative nel campo delle biomasse legate a specifiche filiere di utilizzo dei boschi 3)Valorizzazione delle politiche forestali passando dalla contabilità degli assorbimenti di CO2 nei boschi dei comuni bolognesi alla vendita dei crediti di carbonio forestali sul mercato volontario

8 Bando regionale per programmi di qualificazione energetica degli enti locali. Ogni programma deve risparmiare almeno 500 tep/a Il bando finanzia tra il 30% e il 40% i progetti approvati fino ad un massimo di 2 milioni di euro. Il bando prevede per i comuni la possibilità di associarsi per raggiungere l obiettivo dei 500 tep/a, ma il progetto deve essere unico e presentato da un soggetto titolare del programma. CISA viene delegata da una ventina di comuni a presentare il progetto.

9 Strumenti per il distretto energie sostenibili

10 Strumenti per il distretto energie sostenibili Edizione 2007 e 2008 a Porretta terme. tre giorni di fiera e di convegni sulle energie rinnovabili ed il risparmio energetico. Strutturiamo le piazze, fuori dalle zone fieristiche, in montagna per la montagna Nelle due edizioni circa 100 eventi (convegni, corsi formazione, passeggiate tecnologiche, ecc) e oltre partecipanti.

11 Strumenti per il distretto energie sostenibili PROGETTI PILOTA Perno dell attività di CISA è stata soprattutto la realizzazione di progetti pilota ad alta visibilità capaci di dimostrare la maturità e la validità di tecnologie legate al risparmio energetico e alla produzione energetica da fonti rinnovabili. L insieme di questi progetti è stato realizzato sulla base di convenzioni con gli enti locali.

12 L ecobalera di Porretta Terme : il nuovo centro civico-centro anziani con equilibrio energetico Ristrutturazione di un dormitorio ferrovieri con tecniche di bioedilizia. Pompa di calore a geoscambio (8 sonde da 100 metri) Solare termico Solare fotovoltaico

13 Impianto mini-idroelettrico con ruota idraulica ferriera Lenzi Panigale

14 MICRO-EOLICO (6 kwatt) A CASTEL DEL RIO

15 Caldaie termiche come quella realizzata al Parco dei 2 laghi

16 Impianto a biomasse scuole Castiglione dei Pepoli

17 IMPIANTO DI COGENERAZIONE DI CASTEL D AIANO GASSIFICAZIONE + MOTORE DI STIRLING primo impianto realizzato in Europa (Cisa + Cosea) tecnologia danese cogenerazione (calore + elettricità) basato sulla gassificazione del legno del bosco e utilizzo di un motore a combustione esterna.

18 CISA ha una particolare attenzione al settore delle biomasse: una crescita esponenziale Nel 2007 abbiamo realizzato il primo piccolo impianto al servizio di un parco naturale Nel 2008 in Appennino sono stati realizzati 3 nuovi impianti Nel 2009 inizierà la realizzazione (grazie anche ai fondi del Piano Regionale Sviluppo Rurale) di 6 nuovi impianti. Si tratta di un percorso importante per far nascere in Appennino una vera e propria filiera del legno.

19 Conservare e migliorare il bosco Il consumo di biomasse per impianti energetici è associato al principio che: le risorse rinnovabili (il bosco) devono essere consumate a velocità tale da permettere alla natura di ripristinarle. Per questo viene sviluppato anche un lavoro di calcolo degli stok di CO2 fissati nei boschi e della quantità di legna prelevabile senza intaccare questo patrimonio.

20 Tecnologie innovative per il distretto locale Impianti di piccola dimensione capaci di rispondere alle esigenze di piccole comunità, spesso isolate, talvolta distanti dalle reti del metano ; Uso di materia prima locale creazione di una filiera legno-energia nelle zone di crinale basata sul recupero dei boschi abbandonati e su progetti di gestione sostenibile degli stessi. Una filiera funzionale ad attività economico/forestali di crinale per frenare i processi di spopolamento e abbandono della montagna. Sistema tecnologico ad alta efficienza. Nel nostro caso garantito dal sistema cogenerativo. La piccola dimensione degli impianti permette la produzione di energia elettrica utilizzando al contempo tutto il calore prodotto. Sistemi a basso impatto ambientale Ad esempioil motore di Stirling permette di bruciare il syngas in una camera di combustione ad alta temperatura creando un sistema altamente ecologico.

21 RIPRENDERO LO SLOGAN : locale-globale. Il senso di un progetto locale: realizzare progetti in Appennino pensando al futuro del pianeta!

22 mail: Grazie per l attenzione!