Cooperative di transizione Scuola-Lavoro
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- Gerardina Baldi
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1 Cooperative di transizione Scuola-Lavoro Una proposta praticabile a cura di Giorgio Mottola (Coordinatore ASL e ASL in IFS USR per la Campania) Febbraio 2010
2 Attraverso vari canali tra cui l ipotesi di aprire l apprendistato ai quindicenni Attraverso la Riforma ITALIA 2020 Piano di azione per l occupabilitá dei giovani attraverso l integrazione tra apprendimento e lavoro I tirocini formativi spesso si sono rivelati un modo per avere manodopera a basso costo Facilitare la transizione dalla scuola al lavoro Rilanciare l istruzione Tecnico -professionale Rilanciare il contratto di apprendistato Ripensare l utilizzo dei tirocini formativi, promuovere le esperienze di lavoro nel corso degli studi, educare alla sicurezza sul lavoro, costruire sin dalla scuola e dalla università la tutela pensionistica Ripensare il ruolo della formazione universitaria Aprire i dottorati di ricerca al sistema produttivo e al mercato del lavoro
3 Protocollo tra il Governo e le Parti Sociali del luglio del 1993 Formazione Superiore Integrata (FIS) TERZA Legge Biagi Pacchetto TREU Tirocini AREA IFTS OF OFIS OFI ASL Facilitare la transizione dalla scuola al lavoro
4 TRANSIZIONE..difficile La ricerca del lavoro avviene prevalentemente attraverso reti amicali e informali Ancora bassa è la percentuale di lavoratori intermediata dai centri pubblici per l impiego e dalle agenzie private abilitate a operare nel mercato del lavoro in funzione di precisi regimi autorizzatori o di accreditamento. L ORIENTAMENTO sembra essere svincolato dalle effettive richieste del mercato del lavoro e i percorsi di obbligo e la stessa Formazione Integrata tecnica superiore non hanno saputo dare risposte concrete La terza area ha, nel tempo, esaurito la sua funzione di integrazione tra curricolo e competenze richieste dal mercato. L Alternanza Scuola Lavoro contiene in se gli elementi per dare una svolta efficace alla transizione, ma occorrono regole precise, certificazioni realmente spendibili e riconosciute, oltre che ulteriori risorse.
5 Incontro tra domanda e offerta di lavoro Dovrebbe avvenire lungo tutto il percorso scolastico e formativo Auspicabile che attività di orientamento al lavoro e di vero e proprio career service si sviluppino direttamente all interno degli istituti scolastici e delle università come previsto dalla Legge Biagi Moderne leve di placement possono essere, in questa prospettiva, i percorsi di alternanza scuola lavoro che dovrebbero preparare concretamente all inserimento anche e soprattutto attraverso la creazione di COOPERATIVE DI TRANSIZIONE
6 Incontro tra domanda e offerta di lavoro Dovrebbe avvenire lungo tutto il percorso scolastico e formativo Indipendentemente dalla tipologia dell istituto occorre fornire agli allievi conoscenze che permettano di orientarsi nel mondo del lavoro. Piccoli e semplici moduli di economia, tipologia dei contratti di lavoro,curriculum, bilancio delle competenze, ecc., proposti in una logica interdisciplinare (magari avvalendosi di nuovi strumenti interattivi come le LIM) Le Lavagne Interattive Multimediali un utile strumento per la fruizione di attività modulari, per l approccio friendly e per la condivisione di materiali e UdA Grazie a questo programma, potrai creare lezioni stimolanti e innovative, integrando i temi dell economia con la tua materia di insegnamento
7 Incontro tra domanda e offerta di lavoro Auspicabile che attività di orientamento al lavoro e di vero e proprio career service si sviluppino direttamente all interno degli istituti scolastici e delle università come previsto dalla Legge Biagi La Legge Biagi prevede, tra l altro, che le istituzioni scolastiche formative possano diventare, in accordo con le Regioni, vere e proprie Agenzie di intermediazione. In tal modo l incontro tra domanda e offerta di lavoro risulterebbe non piu avulso e slegato dal sistema istruzione ma costantemente al servizio della platea scolastica e del territorio
8 Incontro tra domanda e offerta di lavoro Moderne leve di placement possono essere, in questa prospettiva, i percorsi di alternanza scuola lavoro che dovrebbero preparare concretamente all inserimento anche e soprattutto attraverso la creazione di Cooperative di transizione scuolalavoro I percorsi di alternanza non possono e non debbono trascurare di educare all auto imprenditorialità, fornendo agli studenti gli strumenti necessari a comprendere la realtà che li circonda, le richieste e le opportunità del mercato. BORSA LAVORO CAMERE DI COMMERCIO
9 Cooperative di transizione scuola-lavoro Una miriade di esperienze ha caratterizzato il sistema fino a questo momento. Non mancano buone pratiche e risultati piu o meno soddisfacenti. Ma vediamo di analizzare insieme i punti deboli di questa azione. Il percorso è stato essenzialmente di informazione e di orientamento. Non sono stati forniti strumenti concreti per invogliare gli allievi al cooperativismo Esaurita la pur lodevole fase di orientamento, gli studenti sono stati lasciati soli
10 Cooperative di transizione scuola-lavoro PUNTI DEBOLI Il percorso è stato essenzialmente di informazione e di orientamento. La fase di orientamento, pur ampia e corposa, e pur accompagnata da visite a cooperative variamente dislocate sul territorio nazionale: Ha tenuto in lieve conto le singole realtà territoriali Ha assunto, in non pochi casi, il carattere di una progettualità tra le tante proposte dal POF Non ha sufficientemente coinvolto il CdC
11 Cooperative di transizione scuola-lavoro PUNTI DEBOLI Non sono stati forniti strumenti concreti per invogliare gli allievi al cooperativismo Evidentemente non sono bastati: L eventuale credito che l allievo acquisiva La reale spendibilità del percorso La congruenza con la realtà e le richieste territoriali
12 Cooperative di transizione scuola-lavoro PUNTI DEBOLI Esaurita la pur lodevole fase di orientamento, gli studenti sono stati lasciati soli..a progetto ultimato. cosa resta agli allievi? Una serie di conoscenze e competenze Una visione complessiva del cooperativismo Una o tante.. gite fuoriporta..
13 Transizione scuola-lavoro:verso il cooperativismo Ipotesi di lavoro Alternanza Scuola Lavoro Terza Area Il curricolo viene curvato in funzione del processo (intero CdC) Discipline Stage -Orientano -Forniscono competenze Costituzione Cooperativa Supporto CdC per 2 o piu anni per comodato locali e attrezzature -Attività esterna -Servizi resi all istituto
14 Transizione scuola-lavoro:verso il cooperativismo Risorse Alternanza Scuola Lavoro Terza Area Il curricolo viene curvato in funzione del processo (intero CdC) Discipline Stage -Orientano -Forniscono competenze Le risorse per questa prima fase sono quelle istituzionali riservate all alternanza e alla terza area. Data la notoria esiguità delle risorse in campo occorrerà eventualmente ricorrere ad altre possibili fonti: Camere di Commercio, Confindustria, Associazioni cooperative, Regione, Ministero del Lavoro ecc.
15 Transizione scuola-lavoro:verso il cooperativismo Risorse Costituzione Cooperativa Supporto CdC per 2 o piu anni per comodato locali e attrezzature -Attività esterna -Servizi resi all istituto I costi, in questa fase, sono limitati : alla Costituzione della Cooperativa: costi atto notarile al Comodato d uso dei locali e attrezzature da parte della scuola nessun costo dal momento che la soc. cooperativa costituita offre in cambio una serie di servizi all istituzione
16 LA SOCIETA COOPERATIVA Fonte: La cooperativa è una società che, per costituirsi, deve avere almeno 3 soci (piccola società cooperativa) oppure 9 soci (cooperativa tradizionale). La riforma del diritto societario ha in parte modificato il codice civile. L articolo 2522 c.c. al primo comma ci ricorda che per costituire una cooperativa è necessario che i soci siano almeno nove. Fino a qui niente di nuovo rispetto al vecchio codice. Appare però, al secondo comma, una grossa novità: può essere costituita una società cooperativa da almeno tre soci, quando i medesimi sono persone fisiche, e la società in questo caso deve adottare le norme della società a responsabilità limitata Il numero minimo di soci differisce da quello previsto per le cooperative in generale (9) per particolari categorie di cooperative nel modo che segue: le cooperative di produzione-lavoro ammissibili ai pubblici appalti devono avere almeno 15 soci; quelle di consumo necessitano di almeno 50 soci; quelle edilizie di abitazione che intendono iscriversi all'albo nazionale, requisito per partecipare al finanziamento agevolato, necessitano di almeno 18 soci; Le cooperative possono unirsi e dar vita ad un consorzio, al fine di realizzare una struttura organizzativa comune in grado di garantire meglio i loro scopi mutualistici. I requisiti per costituire un consorzio sono: i soci devono essere prevalentemente società cooperative; il numero di cooperative non può essere inferiore a tre il capitale sociale minimo ammonta ad 516,46, di cui almeno la metà versato al momento della costituzione
17 Adempimenti per costituire una cooperativa Fonte: Definito un progetto e individuati i requisiti, occorre pensare alla costituzione della cooperativa. Gli adempimenti sono: costituirsi con atto pubblico, di fronte a un notaio, allegando il relativo Statuto della cooperativa depositare l'atto costitutivo e lo Statuto in Tribunale per ottenere l'omologazione e l'iscrizione nel Registro delle imprese iscriversi presso l'ufficio Provinciale del Lavoro e della Massima Occupazione, affinché la cooperativa sia pubblicata nel B.U.S.C. (Bollettino Ufficiale Società Cooperative) iscriversi alla Camera di Commercio nel Registro delle Ditte iscriversi nel Registro prefettizio in una delle otto sezioni istituite (consumo; produzione e lavoro; agricola; edilizia; trasporto; pesca; mista; sociale) depositare l'atto costitutivo presso l'ufficio distrettuale delle imposte dirette aprire numero del contribuente presso l'esattoria e numero di partita Iva presso i relativi uffici
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