Il lavoro dopo gli Studi

Transcript

1 Il lavoro dopo gli Studi Voghera, 13 dicembre 2013 Patrizia Achille Responsabile Promozione dell Economia Locale Camera di Commercio di Pavia

2 Il lavoro dopo gli studi Ai fini dell analisi del percorso formativo da intraprendere è utile capire quale sia la situazione economica complessiva del nostro Paese nell ambito della crisi che da anni sta contraddistinguendo l evoluzione dei paesi Occidentali e la condizione occupazionale dei giovani. In Europa così come in Italia, l andamento dell economia reale ma soprattutto dell occupazione continuano ad essere caratterizzati da indicatori negativi. Le aspettative degli operatori non sono ancora mutate al punto da indurli a tornare ad investire e ad assumere. A pagare il prezzo più elevato della persistente complessa condizione che caratterizza l economia europea continuano ad essere le fasce deboli della popolazione, in particolare i giovani.

3 Il lavoro dopo gli studi L evoluzione del mercato del lavoro continua a mostrarsi particolarmente critica per i giovani, soggetti tradizionalmente meno favoriti sul piano delle opportunità di impiego. Al 3 trimestre 2014, in Italia: il tasso di disoccupazione totale = 11,8% = 39,3 % Il tasso di occupazione totale = 55,6% anni = 24,3%

4 Il lavoro dopo gli studi In Provincia di Pavia le cose vanno meglio rispetto al territorio nazionale: Fine 2013: il tasso di disoccupazione totale = 7,7% = 34,8 % Il tasso di occupazione totale = 63,3% anni = 17,3%

5 Il lavoro dopo gli studi L area dell inattività giovanile è composta da studenti nel 60% dei casi eppure una quota importante è rappresentata dai c.d. NEET I NEET (Not in Education employment or training) cioè coloro di età che non lavorano e non frequentano alcun corso di istruzione o formazione sono circa oltre il 50% delle forze lavoro (3T -2014) Se si considera la Classe la % scende a 22,2% (fine 2013) L Italia detiene il record di Neet in Europa

6 Il lavoro dopo gli studi Sul totale della popolazione si registra un aumento degli inattivi = 1,2% Un aumento imputabile anche allo «scoraggiamento» cioè di coloro che hanno smesso di cercare lavoro perché ritengono di non poterlo trovare.

7 Il lavoro dopo gli studi Dei circa 450 mila giovani che ogni anno escono dalla scuola superiore, circa il 70% prosegue gli studi e si iscrive all università. Il 5% si iscrive a corsi professionali avanzati post diploma ma il resto non studia e non lavora. Oggi i giovani si imbattono in sempre maggiori difficoltà nel disegnare il proprio futuro professionale e definire le strategie per realizzarlo. Il mondo continua a cambiare velocemente mentre le scelte diventano così più difficili e complesse, nulla può essere lasciato al caso e non ci si può improvvisare.

8 Il lavoro dopo gli studi Eh sì il lavoro non cade dal cielo... Già, ma da dove si inizia? Il segreto è guardare con lucidità la realtà, capire: 1. come è organizzato il sistema formativo 2. che cosa richiedono le imprese, 3. mettere in relazione questi dati con gli interessi e le aspirazioni personali. Imparando a guardare dentro se stessi, con attenzione e pazienza, senza dare nulla per scontato.

9 Il lavoro dopo gli studi Le tecnologie produttive sono sempre più sofisticate e le industrie oggi, mentre da una parte si liberano del personale generico, dall altra lamentano la mancanza di personale qualificato. Nel futuro ognuno dovrà abituarsi a cambiare lavoro con una certa frequenza, ma dovrà anche disporre degli strumenti per poterlo fare. E indispensabile qualificarsi e riqualificarsi per avere la capacità di rispondere ed adeguarsi ai cambiamenti, cioè la disponibilità ad aggiornarsi. Per queste ragioni la formazione continua è ormai una condizione indispensabile per avere maggiori possibilità di un buon ingresso nel lavoro e di una carriera professionale migliore.

10 Il lavoro dopo gli studi L importante è formarsi in modo continuo e permanente lungo tutto il corso della vita, perché per poter «rendere in partita», i «fondamentali», le tecniche e la forma atletica e mentale, nella vita lavorativa come in qualsiasi sport, sono sì presupposti indispensabili ma richiedono costantemente cura, aggiornamento e miglioramento

11 Il lavoro dopo gli studi E allora??? Il messaggio chiaro è che non è mai troppo presto per chiarire a se stessi i propri obiettivi e per realizzare strategie, esperienze e percorsi di formazione! LASCIA IL NIDO, LANCIATI IN VOLO

12 Il lavoro dopo gli studi La scelta del percorso di studi dopo la terza media è un passo significativo: il successo deriva dal modo in cui si affrontare questa decisione e dalla capacità di far fruttare le conoscenze che vengono proposte. Naturalmente nel corso degli anni si può decidere di cambiare le scelte fatte oggi ma l importante, una volta intrapresa una strada, è trovare ogni giorno dentro di sé le motivazioni e la voglia di continuare. Sta ad ogni ragazzo ricavare il meglio dalle esperienze e dagli incontri che farà.

13 Il lavoro dopo gli studi Come giocare la «partita» Trovare il proprio percorso di vita, di studio e di lavoro è un po come scendere in campo in una partita di pallone, di basket o di pallavolo, dove ognuno deve trovare un ruolo, una posizione e il modulo di gioco più congeniale per poi metterci impegno, creatività, senso di responsabilità, spirito d iniziativa, fantasia abbinata a concretezza, capacità di cavarsela da soli ma anche di «fare gruppo».

14 Il lavoro dopo gli studi Come giocare la «partita» A volte però capita di finire in ruoli già coperti o poco adatti alle nostre capacità. Altre volte intervengono «fattori ambientali»: l intesa tra i compagni, il tifo del pubblico, le condizioni del campo. Oppure manca una «strategia di gioco» e non riusciamo a cogliere le le opportunità, sottovalutiamo l avversario In alcune partite può capitare di perdere pur giocando bene, perché anche il caso o la fortuna fa la sua parte, oppure gli altri si esprimono meglio o sanno far tesoro delle proprie occasioni (è lì che bisogna reagire e non scoraggiarsi). MANTIENI LA ROTTA, PUNTA PIÙ IN ALTO

15 Il lavoro dopo gli studi Un affermazione abbastanza diffusa quanto falsa è: «Non serve studiare, non si trova comunque lavoro!»: tutte le ricerche effettuate dimostrano che l indice di disoccupazione è più elevato tra i ragazzi con bassa scolarità. dal livello di studio dipendono la prospettiva di carriera e la retribuzione le indagini e le statistiche ci dicono che, almeno in alcune realtà, non solo il lavoro non manca, ma anzi ci sono posizioni per le quali le imprese trovano difficilmente personale: c è un bisogno insoddisfatto di vecchie e nuove professionalità proprio mentre gran parte dei giovani non riesce ad avere un occupazione. Semmai, dunque, è importante individuare un percorso di studi, nelle diverse declinazioni, il più possibile in linea con le esigenze del mercato del lavoro

16 Il lavoro dopo gli studi Una cosa è certa: la formazione è fondamentale per il proprio futuro! Nessun lavoro è solo manuale. Nessun mestiere è solo ripetitivo. In tutte le occupazioni bisogna metterci testa. Non confondere lo studiare con lo stare seduto con un libro in mano. Devi usare sempre il cervello, capire le situazioni, conoscere cose nuove, leggere o imparare da chi ha più esperienza.

17 L intento di questa presentazione è quello di contribuire ad un orientamento più consapevole mediante strumenti informativi aggiuntivi che aiutino a raccordare al meglio la scuola, l università e il mondo del lavoro. Gli strumenti da utilizzare sono Excelsior, la ricerca che chiede alle imprese chi stanno cercando si può esplorare il mondo delle professioni e dei titoli di studio più gettonati. Con le ultime ricerche di Censis, ISFOL, AlmaLaurea, AlmaDiploma, Specula, Ministero Istruzione, Istat e di importanti istituti internazionali potrai trovare altri approfondimenti utili per i tuoi progetti di studio e di lavoro. In questa presentazione ci si è basati essenzialmente sull indagine del Sistema Informativo Excelsior.

18 LE SCELTE DEGLI STUDENTI PER L ANNO SCOLASTICO Il Ministero dell Istruzione ha pubblicato i dati sulle scelte delle famiglie italiane per il primo anno delle superiori. Le iscrizioni online della scuola italiana ( ) ci dicono che i licei (escluso però il classico) continuano la loro marcia, ormai quasi inarrestabile: quest anno fanno registrare un eloquente 49,1% delle preferenze espresse dagli iscritti in terza media, + 1,7 % (18 anni fa, nel 1995/1996, la percentuale di iscritti dei licei ammontava al 37% del totale). Ma tra i licei a sorridere sono soltanto i linguistici (che passano dal 7,2 all 8,4%) e i licei scientifici ad opzione scienze applicate che dal 4,1% passano al 6,3%. In flessione il classico e lo scientifico ordinamentale Dopo anni di crisi, sembrano ormai in ripresa anche gli istituti tecnici, che negli ultimi dieci anni hanno dovuto assistere ad una vera e propria emorragia di preferenze. Per il prossimo anno è prevista una lieve ripresa: più 0,4% che li fa arrivare al 31,4%. In caduta libera invece gli istituti professionali Il prossimo settembre, i professionali conteranno il 19,6% di tutti gli iscritti in prima delle superiori: meno 2%. Un dato che punisce soprattutto il settore dei Servizi (gli ex Ipsia), tengono ancora gli alberghieri che fanno registrare un lievissimo incremento.

19

20 Cos è il SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR? Il Sistema Informativo Excelsior è un indagine promossa e realizzata da Unioncamere e le singole Camere di Commercio in accordo con il Ministero del Lavoro e l Unione Europea A partire dal 1997 si colloca tra le maggiori fonti informative disponibili in Italia sui temi del mercato del lavoro e della formazione E inserito tra le indagini con obbligo di risposta previste dal PSN: Indagine sulle previsioni occupazionali e fabbisogni formativi delle imprese Patrimonio informativo di supporto anche per coloro che devono orientare politiche della formazione scolastica.

21 Cos è il SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR? Excelsior realizza interviste a circa 100 mila imprese Private rappresentative del mercato del lavoro italiano. L obiettivo è conoscere le previsioni di assunzioni delle imprese, la difficoltà di reperire figure professionali, le caratteristiche richieste a ciascun profilo (titolo di studio, esperienza, necessità di ulteriore formazione, conoscenza informatica e delle lingue straniere su base nazionale, regionale o provinciale

22 Previsioni Excelsior - Anno 2014 Saldo ingresso/uscita Italia : u. ( nel 2013) Lombardia: Pavia:

23 Previsioni Excelsior - Anno 2014 La crisi persiste dunque nelle previsioni di assunzioni delle imprese pavesi. L indagine Excelsior 2014 mostra anche quest anno una perdita consistente di occupazione: Il saldo occupazionale negativo previsto in provincia di Pavia ( unità) è il risultato della differenza entrate uscite saldo pari a posti di lavoro

24 Previsioni Excelsior - Anno 2014 La Lombardia I

25 Previsioni Excelsior - Anno 2014 Nell'ultimo anno è diminuita sensibilmente la quota delle assunzioni stabili: dal 26 al 22%, -4 punti, mentre è aumentata quella delle assunzioni a termine: +2 punti, e in aumento già dal 2012, nonché quella dei contratti atipici: +2 punti.

26 Previsioni Excelsior - Anno 2014

27 Previsioni Excelsior - Anno 2014 I bassi livelli della domanda di lavoro e gli alti livelli dell offerta hanno portato, sia in provincia di Pavia che in tutt'italia, a una riduzione dei problemi segnalati dalle imprese nel trovare le figure che intendono assumere. Nel 2014 questi problemi interesseranno il 13% delle assunzioni previste nella provincia (circa 3 punti in più della media nazionale); nel 2013 tale quota era pari al 14%.

28 Previsioni Excelsior - Anno 2014 Le difficoltà sono attribuite più spesso a una inadeguata preparazione dei candidati (8% del totale) che non a una scarsità di persone disponibili all'assunzione (5%). Tra i principali settori dell'economia provinciale, le difficoltà di reperimento sono più frequenti nel turismo e ristorazione, ve circa un terzo dei profili ricercati risulta difficile da trovare. Difficoltà decisamente superiori alla media sono attese anche nelle industrie dei metalli (25%). Al contrario, le assunzioni risultano particolarmente agevoli nelle costruzioni e nelle Public Utilities

29 Previsioni Excelsior - Anno 2014 Da un confronto con il 2013 emerge che, a Pavia, la quota dei profili high skill sulle assunzioni totali programmate vede una diminuzione non marginale (circa 5 punti percentuali). Si può quindi parlare di una minor propensione delle imprese a inserire figure specialistiche e tecniche, a differenza di quanto emerge a livello regionale e nazionale.

33 Italia:

34 Italia: I diplomati sono richiesti soprattutto dalle imprese di piccolissime dimensioni (con meno di 10 dipendenti), che nel 2014 concentrano il 37% delle assunzioni totali di diplomati, seguite a distanza da quelle più grandi (con 250 o più dipendenti), che detengono una quota pari al 27%. Rispetto al 2013, quest ultima classe dimensionale è quella che presenta l aumento più significativo del numero di assunzioni di diplomati: +12,6%. Nelle imprese più piccole gli incrementi sono invece più modesti: +6,0% in quelle con meno di 10 dipendenti e +1,1% in quelle con dipendenti. Da un punto di vista settoriale, il 77% dei diplomati troverà impiego nei servizi e il 23% nel settore industriale (comprese le costruzioni). Rispetto al 2013, le assunzioni di personale in possesso del diploma aumentano sia nell industria (+11,6%) sia nei servizi (+5,6%)

35 Italia:

36 Neolaureati Avviati per province lombarde

37

38

39

40

41 Grazie per l attenzione Patrizia Achille Responsabile Servizio di Promozione dell Economia Locale achille@pv.camcom.it