Elementi di psicologia generale Docenti: Anna Maria Stella e Franco Bellotti

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1 Elementi di psicologia generale Docenti: Anna Maria Stella e Franco Bellotti Il corso di Psicologia Generale intende quest anno analizzare il contesto storico-teorico in cui prese corpo e si sviluppò poi il pensiero di Carl Gustav Jung; soprattutto al di là del confronto con Freud. Le prime riflessioni di Jung nacquero, infatti, attraverso un dialogo e un confronto sia con la psicologia empirica e sperimentale sia con la psichiatria del suo tempo. Non solo, ma importanti furono anche, sotto l aspetto epistemologico e filosofico, il suo soggiorno a Parigi e i suoi successivi viaggi negli Stati Uniti. Nel primo, il confronto fu con le opere di Bergson e l incontro con Janet e Binet, mentre negli USA fu con William James. Interlocutori fondamentali per la psicologia sperimentale fu, oltre a James, il confronto con l opera di Wilhelm Wundt, con la quale condivise l adesione alla dimensione empirica, ma da cui si discostò circa l associazionismo causalistico che la caratterizzava. Per quanto riguarda il confronto con la psichiatria fondamentale fu, ovviamente, il rapporto con Eugen Bleuler, ma non vanno dimenticati, come ha mostrato Gullotta, il rapporto con le teorizzazioni di Kraepelin e di Griesinger. Bibliografia generale Jung C. G., (1907) Psicologia della dementia praecox, in Psicogenesi delle malattie mentali, Opere Complete Vol. 3, Boringhieri 1971 Jung C. G., (1914) Il contenuto delle psicosi. Appendice sulla comprensione dei processi patologici, in Psicogenesi delle malattie mentali, Opere Complete Vol. 3, Boringhieri 1971 Sonu Shamdasani, (2003) Jung e la creazione della psicologia moderna. Il sogno di una scienza, Edizioni Ma.Gi., Roma 2007 Gullotta C., Jung e la psichiatria, Aut-Aut, , gen.-apr Gullotta C., Gli antecedenti psichiatrici, in A. Carotenuto (a cura di), Trattato di Psicologia Analitica, UTET, Torino 1992 Bibliografia del corso monografico Ellenberger H. F., (1970) La scoperta dell inconscio, Boringhieri, Torino 1976; cap. 6, 7, 9 Jung C. G., (1961) Ricordi, sogni e riflessioni, (a cura di A. Jaffé), Rizzoli, Milano 1978 cap. 1,2,3 Sonu Shamdasani (2005), Jung messo a nudo, Edizioni Ma.Gi., Roma 2008

2 Psichiatria, psicopatologia e diagnostica clinica Docente: Stefano Fissi L'evoluzione dei sistemi diagnostici in psichiatria fino al DSM-5, con particolare riguardo alla nosografia dei disturbi di personalità L'evoluzione dei sistemi di classificazione in psichiatria fino al DSM.5, con particolare riferimento alla diagnostica dei disturbi di personalità. Il corso verterà sul confronto tra il DSM 5 e il DSM- IV TR che lo ha preceduto, nonché col PDM delle associazioni psicoanalitiche, parte della cui impostazione è stata accolta nel DSM 5. Quest'ultimo presenta una ambiguità di fondo mantenendo il criterio di classificazione categoria proprio dei precedenti DSM, ma accogliendo in subordine anche quello dimensionale fatto proprio dal PDM. La genesi di ogni edizione dei DSM è stata molto sofferta, e in particolare questa quinta edizione. Si assiste infatti in essa, per quanto attiene ai disturbi di personalità, alla coesistenza di due criteri classificatori sopra detti, quello categoriale e quello dimensionale. Tale duplicità, frutto di un compromesso e di varie pressioni della comunità scientifica, può essere da un lato confusiva, dall'altro stimolante. Il lavoro psichiatrico e psicoterapeutico non può prescindere dalla ormai universalmente invalsa classificazione dei DSM, ormai invalsa ufficialmente anche in ambito medico-legale e di medicina delle assicurazioni. Bibliografia del corso monografico Biondi M. (a cura di), APA, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali V Edizione DSM-V, Cortina, Milano, 2014 Lingiardi V., Del Corno F. (a cura di), PDM Manuale diagnostico psicodinamico, Cortina, Milano, PSYCHOMEDIA - Paolo Migone, Aspettando il DSM psychomedia-paolo-migone-aspettando-il-dsm-5 Riflessioni sul DSM-5. Paolo Migone Osservatorio Psicologia

3 Psicodiagnostica Docente: Anna Rosa Saracino Nel corso sarà privilegiata una visualizzazione psico-diagnostica che interseziona psiche oggettiva e psiche soggettiva preminentemente secondo il modello junghiano. In particolare si svilupperà e si focalizzerà una comparazione possibile tra il reattivo Rorschach e il concetto di complesso a tonalità affettiva, in qualità di matrice di immagine, richiamando l idea per la quale nel test il concetto delle interpretazioni proiettivamente formulate, attraverso le sollecitazioni formali, su cui intervengono indubbiamente meccanismi regolativi a carattere cognitivo, non sono da considerarsi indipendenti dalla soggettiva strutturazione dell organizzazione affettiva. Comparazione supportata dalle recenti acquisizioni del mentale in ambito delle neuroscienze. Bibliografia Aversa L., La teoria generale dei complessi e la malattia, in Psicologia Analitica e Teoria della Clinica, Boringhieri, Torino 1999 Damasio A., Il sé viene alla mente (parte seconda), Adelphi edizioni, Milano 2012 Humbert E.G., L uomo alle prese con l inconscio, Vivarium, Milano 1998 Jung C.G., La dinamica dell inconscio, Vol VIII in Opere Bollati Boringhieri, Torino 1976 Pieri P.F., Dizionario Junghiano, Bollati Boringhieri, Torino 1998 Rizzo C., Parisi S., Pes P., Manuale Rorschach, edizioni Kappa, Roma 1980 Rorschach H., Psicodiagnostica, edizione Kappa, Roma 1981

4 Teoria delle nevrosi e delle psicosi Docente: Lorenzo Zipparri Nevrosi e psicosi sono ormai termini obsoleti, in quanto il DSM li ha eliminati, nondimeno per noi analisti si possono rivelare ancora utili nella clinica, infatti comportano un diverso approccio. In questa sede li possiamo considerare insieme, perché questo ci permette dì pensare ai modi in cui si origina e si struttura una patologia. Ricordiamo che Jung, a questo proposito, faceva riferimento al concetto di unilateralità riferendosi ai disturbi psichici in genere. Nello svolgimento del corso si cercherà di fare una sorta di excursus attraverso la letteratura psicoanalitica per cercare di comprendere a cosa facciano risalire l'origine della patologia i vari autori, appartenenti a diverse correnti teoriche. Si partirà dalla tradizione psicoanalitica, mettendo in evidenza il passaggio dal modello pulsionale a quello delle relazioni oggettuali. Evoluzione particolarmente evidente in Gran Bretagna e dovuta all opera degli analisti kleiniani, principalmente Bion, e al cosiddetto gruppo degli Indipendenti, tra cui Fairbairn, Winnicott ecc. Uno sguardo sarà rivolto agli sviluppi, che la psicoanalisi ha avuto negli Stati Uniti d America: Sullivan, Hartman, Kohut, Mitchell ecc. Una parte rilevante sarà dedicata all opera di Jung, dove si prenderanno in esame i vari concetti di contagio psichico, di comune inconsceità, di unilateralità, di complessi a tonalità affettiva, di vicissitudini della libido, di debolezza costituzionale dell Io, di lato sfavorevole dell inconscio, di psiche oggettiva ecc. Un cenno, infine, sarà fatto alle recenti scoperte delle neuroscienze e alle teorie dell attaccamento, ricordando autori come Schore, Mancia, Wilkinson, Beebe, Lachman ecc. È prevista la partecipazione attiva degli allievi con brevi relazioni e tesine, che varranno come esami Bibliografia Jung C.G., (1914), Importanza dell inconscio in psicopatologia, in Opere, vol. 3, Boringhieri, Torno,1971 Jung C.G., (1934), Considerazioni generali sulla teoria dei complessi, in Opere, vol. 8, Boringhieri,Torino, 1973 Jung C. G., (1939), Psicogenesi della schizofrenia, in Opere, vol. 3, Boringhieri, Torino, 1971 Gallerano B., Zipparri L., Metodo, terapia, training analitico, Vivarium, Milano, 2003 Ferro A., Fattori di malattia, fattori di guarigione, Cortina, Milano

5 Il corso si articolerà in due parti: Indirizzi teorici della psicoterapia Docente: Roberto Manciocchi Una prima parte, maggiormente culturale e storica, sarà dedicata alla nascita e agli sviluppi della psicoterapia dinamica (in particolare della psicoanalisi e della psicologia analitica) fino ad arrivare ai giorni nostri: in particolare saranno inizialmente evidenziate le radici antropologiche della pratica psicoterapeutica per arrivare alle concezioni più recenti, facenti riferimento alle idee dell infant research (D. Stern), della filosofia della mente (W. Bucci) e della teoria dei sistemi complessi. Una seconda parte sarà dedicata all approfondimento monografico di alcune tematiche della teoria bioniana con l intento di trovare delle connessioni con la teoria e la pratica della psicologia analitica. Bibliografia di riferimento. Ellenberger H. F. (1972) La scoperta dell inconscio, vol.i, Bollati Boringhieri. Torino. Limitatamente ai capitoli 1,2,3,4,5,6,). Gedo J. (2002) Genealogia e percorsi della psicoanalisi, Giovanni Fioriti Editore. Roma. Bibliografia corso monografico Bion W. R. (1962) Apprendere dall esperienza, Armando Editore. Roma. Pieri P. F. a cura di, (2011) Fare e pensare in psicoterapia, in Atque, nuova serie. Moretti e Vitali. Saranno inoltre fornite dispense a lezione.

6 Strutture e funzioni della psiche secondo la psicologia analitica prima annualità Docente: Luigi Aversa Il corso si svolgerà mettendo in luce gli aspetti fondamentali e peculiari del pensiero di C.G. Jung, delineando la sua teoria e concezione della psiche. Verranno presi soprattutto in considerazione i concetti di: inconscio, di complesso, di simbolo e di funzione trascendente. Bibliografia Aversa L. (a cura di), Fondamenti di psicologia analitica, Laterza, Bari, Aversa L. (a cura di), Psicologia analitica. La teoria della clinica, Bollati Boringhieri, Torino, Aversa L., Interpretazione e individuazione, Borla, Roma. Jung C.G., Simboli della trasformazione, in Opere, vol. V, Boringhieri, Torino, 1971.

7 Strutture e funzioni della psiche secondo la psicologia analitica II annualità Docente: Massimo Caci Tema del corso monografico: Il concetto di immagine in Paul Ricoeur, Gilles Deleuze e Carl Gustav Jung. Il corso vuole mettere a confronto il concetto di immagine secondo Jung con quello di Deleuze e Ricoeur secondo un accezione filosofica, cercando di coglierne possibili somiglianze e radicali differenze. Per Jung l immagine è contemporaneamente sia rappresentazione che comportamento e in questo suo doppio movimento tra la storia dell individuo e la memoria del passato sono racchiuse le sue fondamenta. Questo doppio movimento in Gilles Deleuze, riprendendo Bergson, è rappresentato dall immagine-movimento e dall immagine-tempo. L immagine-movimento rappresenta l aspetto dell azione della immagine su un altra immagine e della sua reazione all azione di un altra su di essa. In questo caso l immagine è ciò che agisce e reagisce. Una serie infinita di immagini-movimento creano dei blocchi di spazio tempo che Deleuze chiama, richiamandosi a Bergson, immagine-tempo. Per Paul Ricoeur l immagine riceve uno statuto propriamente semantico, lasciando l orbita dell impressione per passare in quella del linguaggio. Questo è possibile attraverso l uso di metafore che consentono la rappresentazione dell immagine nel lavoro del fare immagine. Il corso monografico analizzerà questo concetto tramite l uso dei testi presenti nella sottostante Bibliografia Generale e riguardo l analisi del medesimo dal punto di vista di Jung si utilizzeranno alcuni testi della Gesammelte Werke, la cui bibliografia sarà fornita di volta in volta durante le lezioni. Bibliografia generale Joseph Cambray e Linda Carter (a cura di), Psicologia analitica. Prospettive contemporanee di analisi junghiana, Giovanni Fioriti Editore, Gilles Deleuze, Cinema, Mimesis, 2010 Gilles Deleuze, Image-Mouvement Image-Temps, (sur Bergson, Matière et Mémoire) pdf. Geneviève Guy-Gillet, L image, Cahiers Jungiens de Psychanalyse, n. 74, 1992 Geneviève Guy-Gillet, L image au cinema, Cahiers Jungiens de Psychanalyse, n. 83, 1995 C.G Jung, Lettre à Valentine Brook, Cahiers Jungiens de Psychanalyse, n. 94, 1999 Paul Ricoeur, Cinque lezioni. Dal linguaggio all immagine., Aesthetica 2002 Bibliografia del corso monografico La bibliografia del corso monografico sarà formata da testi della Gesammelte Werke di Jung, da cui saranno tratte tutte le citazioni

8 Psicologia e psicodinamica dell età evolutiva: indirizzi generali Docente: Letizia Sabrina Cartagena Calcari Il corso si prefigge l obiettivo di iniziare a comprendere le diverse dimensioni implicate nello sviluppo infantile in riferimento alla capacità di individuare le eventuali problematiche che possono insorgere e le condizioni che possono condurre ad una eventuale consultazione oppure ad una vera e propria psicoterapia. Durante il corso, dunque, si comincerà con l esplorazione di tali dimensioni per poter poi affrontare una riflessione su cosa osservare e come eventualmente intervenire nelle prime fasi della consultazione psicoterapica e/o della psicoterapia. Tali variabili verranno prese in considerazione prendendo spunto sia dalla letteratura psicoanalitica che da quella della psicologia analitica. Bibliografia consigliata Balint M. (1937), Primi stadi di sviluppo dell Io. L amore oggettuale primario, in, L Amore Primario, Guaraldi, Rimini 1973 Bick E. (1964), Note sull osservazione del lattante nell addestramento psicoanalitico, in Bonaminio V. E Iaccarino B. (a cura di), L osservazione diretta del bambino, Boringhieri, Torino 1984 Bick E. (1968), L esperienza della pelle nelle prime relazioni oggettuali, Boringhieri Torino 1984 Bick E. (1975), Ulteriori considerazioni sulle funzioni della pelle nelle prime relazioni oggettuali, Riv. Psic. 3, 1984 Brazelton T.B., Cramer B. (1990), Il primo legame, Frassinelli Milano 1991 Bruner J. (1977), Prime interazioni sociali e acquisizione del linguaggio, in, L interazione madrebambino (a cura di Schaffer H.R.) Angeli Milano 1993 Cramer B, Palacio-Espasa F. (1995), Le psicoterapie madre bambino, Masson, Milano Fordham M., Il bambino come individuo, Vivarium Milano Jung C.G., Gli aspetti psicologici dell archetipo della madre (1938/1954), in Opere, Vol. IX, tomo I, Bollati Boringhieri, Torino Jung C.G., vol XVII, Lo sviluppo della Personalità, Bollati Boringhieri, Torino Klein M.: (1952), Sull osservazione del comportamento dei bambini nel primo anno di vita, in Scritti , Bollati Boringhieri Torino Macciò M., Vallino D. (2006), Intenzionalità del neonato, in Omaggio a Paci (a cura di E. Renzi, G. Scaramuzza), Cuem Milano Nacinovich R. (2006), L ambiente normalmente sfavorevole per il feto ed il neonato nel primo anno di vita, in Atti Congresso Nazionale SINOPIA Rogora C., Latmiral S., Quaderni di psicoterapia infantile / Le relazioni precoci. Dalla pratica clinica alla mente dell'analista, (2012), Vol. 66, Borla Editore Roma Stern D. (1998), Le interazioni madre-bambino nello sviluppo e nella clinica, Raffaello Cortina Torino Vallino D. (2010), Fare Psicoanalisi con Genitori e bambini, Borla Roma Winnicott D.W., Colloqui con i genitori (1996), Raffaello Cortina Milano Winnicott D.W., Dalla pediatria alla psicoanalisi (1991), G. Martinelli Firenze Winnicott D.W., I bambini e le loro madri (1996), Raffaello Cortina Milano Winnicott D.W., Bambini (2005), Raffaello Cortina Milano

9 Psicologia e psicodinamica dell età evolutiva secondo la Psicologia Analitica Docenti: Magda Di Renzo e Bruno Tagliacozzi Il corso si articolerà intorno a questo tema: L archetipo del Femminile: nascita, sviluppo, genitorialità. Prendendo spunto dai lavori di Erich Neumann sulla psicologia del Femminile si ripercorrerà le fasi di crescita e sviluppo di questo archetipo per arrivare a integrarlo nel concetto di genitorialità, valutandone i limiti, i conflitti e le possibilità evolutive. Un approfondimento degli archetipi della Grande Madre e dell Anima che inevitabilmente dischiudono a un mondo di relazioni psichiche che vede il confronto tra il principio femminile e quello maschile, in un ottica focalizzata sulla relazione genitoriale che riattiva tematiche transgenerazionali che determinano proiezioni sul bambino, che il genitore riteneva di aver superato con l allontanamento dai luoghi e dai personaggi della propria infanzia: la psicologia dell età evolutiva alla luce della Psicologia Analitica, attraverso complessi, rimozioni, proiezioni e possibilità trasformative. Bibliografia La madre cattiva in J. Hillman, Trame perdute, Cortina, Milano 1985, pp Jung, C.G., Lo sviluppo della personalità, in Opere, vol. XVII, Boringhieri, Torino Jung, C.G., Gli aspetti psicologici dell archetipo della madre, in Opere, vol. IX*, Boringhieri, Torino 2000 Neumann, E., Storia delle origini della coscienza, Astrolabio, Roma 1978 Neumann, E., La Grande Madre. Fenomenologia delle configurazioni femminili dell'inconscio, Astrolabio, Roma 1981 Neumann, E., La psicologia del Femminile, Astrolabio, Roma 1988 Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni.

10 Psicologia del mito del folkore e dei fenomeni religiosi Docente: Marina Manciocchi Il corso sarà centrato sul Libro Rosso di Jung. Verrà introdotto il Liber primus, anche con l'aiuto di slide; vi si trovano diversi personaggi che Jung considerava immagini e simboli del Sé, sono immagini che appartengono alla mitologia e alla spiritualità di diverse culture. Studieremo alcune parti e approfondiremo il tema del Mito e dei suoi significati; nel testo si trovano accennate le varie componenti inconscie che Jung iniziava ad intravvedere mentre lavorava sulle proprie visioni (Anima, Ombra, Persona), la tipologia e altri elementi che confluirono nelle elaborazioni teoriche successive, quindi ne parleremo. Verrà approfondita la funzione trascendente e ci soffermeremo sui mandala che Jung ha disegnato, allegati al testo. La presentazione del Libro verrà contestualizzata nell'ambito dei rapporti con Freud e - in seguito - con le attività di Eranos e del Monte Verità. Bibliografia generale Jung C.G., Il Libro Rosso, Boringhieri 2010 Von Franz M.L., Tipologia psicologica, Red o Tea, 1996 Bibliografia del corso monografico Girotto, Pievani, Vallortigara, Nati per credere, Codice, 2008 Jung C.G., Psicologia del Kundalini yoga, Boringhieri 2004 Jung C.G., La funzione trascendente, in Opere vol, 8 Kuhlmann M., Che cosa è reale?, Riv. Le Scienze, Ottobre 2013 Lutyens M., La vita e la morte di Krishnamurti, Ubaldini, 1990 Manciocchi M, Spiritualità e guarigione nel rapporto tra mente e corpo, in Psicologia analitica e Teorie della mente, Vivarium 2003 Manciocchi M., Antigone e le trame della psiche. Mitologia e creatività in psicoterapia, Magi, 2012 Noschis K., Monte Verità. Ascona e il genio del luogo, Casagrande, 2013 Trevi M., Il modello Io-Sé nell'interpretazione del fenomeno della preghiera, in Trevi, L'altra lettura di Jung, Cortina 1988

11 Psicologia del sogno Docente: Angiola Iapoce Il corso, attraverso una lettura critico-fenomenologica di alcune opere di Jung sul sogno, insieme ad altri testi, tende ad affrontare alcuni punti nodali del fenomeno onirico e della sua interpretazione, fra i quali i più rilevanti saranno: 1. Sogno e affetto; 2. Sogno e arcaicità; 3. Sogno e complessi a tonalità affettiva; 4. Sogno e personalità del sognatore; 5. Interpretazione soggettiva e oggettiva del sogno; 6. Sogno e immagine; 7. Sogno e dimensioni spaziali e temporali; 8. Interpretazione e amplificazione; 9. Sogno ed esistenza (la parte e l intero). Il punto di vista da cui si articolerà un discorso intorno al fenomeno onirico sarà genealogico, storico e fenomenologico ma si privilegerà sempre un inquadramento clinico teso al procedimento terapeutico. Bibliografia generale (opere di C.G. Jung) Jung C.G. (1916/48), Considerazioni generali sulla psicologia del sogno (Allgemeine Gesichtpunkte zur Psychologie des Traumes), vol.8, pp (1931), L'applicabilità pratica dell'analisi dei sogni (Die praktische Verwendbarkeit der Traumanalyse), vol. 16, pp (1935), Fondamenti della psicologia analitica (Foundamental Psychological Conceptions: A Report of Five Lectures); terza conferenza, vol. 15. ( ), I sogni dei bambini (Kinderträume), Bollati Boringhieri, Torino 2013, volume primo, semestre invernale , pp. I-XIV e Bibliografia del corso monografico Binswanger L. (1930), Sogno ed esistenza, in Per un antropologia fenomenologica, Feltrinelli, Milano 1989 oppure in Essere nel mondo, Astrolabio, Roma Rossi P., Sogni di filosofi, in (a cura di S. Bolognini) Il sogno cento anni dopo, Bollati Boringhieri, Torino Bolognini S., Lavoro del sogno, lavoro con il sogno, in (a cura di S. Bolognini) Il sogno cento anni dopo, Bollati Boringhieri, Torino Foucault M., Il sogno (1954), Raffaello Cortina Editore, Milano Iapoce A., Il sogno. Una ferita per il Logos, Vivarium, Milano Trevi M., Metafora e simbolo nella lettura junghiana del testo onirico, in Saggi di critica neojunghiana, Feltrinelli, Milano 1993, Cap. 4, pagg

12 Teorie e tecniche interpretative delle produzioni inconsce non oniriche Docente: Anna Gianni Il corso si propone di approfondire il tema dell'immaginario nelle sue varie declinazioni teoriche e terapeutiche. Attraverso esempi e spunti clinici cercheremo con il contributo di ognuno dei partecipanti, di mettere a confronto il testo junghiano con i testi di autori come Blankenburg, Callieri, Kimura, Tatossian, appartenenti alla seconda generazione della Psicopatologia Fenomenologica. Bibliografia generale Jung C.G.(1916/1958) La funzione trascendente, in Opere,vol.8, Boringhieri Torino, 1976, pp Jung C.G.(1921) Tipi psicologici, in Opere, vol.6, Boringhieri,Torino (Definizioni) Jung C.G.(1928), L'Io e l'inconscio, in Opere, vol.7, Boringhieri, Torino, 1971, pp Jung C.G.(1936b) Fondamenti di psicologia analitica, Conferenze tenute alla Tavistock Clinic di Londra nel 1935 (V Conferenza) in, Opere, vol.15, Boringhieri, Torino,1991 Jung,C.G.,(1961) Ricordi,sogni,riflessioni, Rizzoli, Milano, 1978 Bibliografia per il corso Blankenburg W., La perdita dell'evidenza naturale, Raffaello Cortina Editore, Milano, 1998 Callieri B., Quando vince l'ombra. Problemi di psicopatologia clinica, Ed. Universitarie Romane, Roma 2001 Hillman J.,Shamdasani S., Il lamento dei morti, Bollati Boringhieri, Torino, 2014 Kimura B., Scritti di psicopatologia fenomenologica, Giovanni Fioriti Editore, Roma 2005 Tatossian A., La fenomenologia delle psicosi, Giovanni Fioriti Editore, Roma, 2003

13 Pratica della psicologia analitica Docente: Maria Luisa Ruffa Obiettivo del corso è stimolare l'attenzione e la conoscenza dei molteplici accadimenti emotivi ed esistenziali che si snodano nella relazione analitica, attraverso un lavoro di studio e approfondimento sia delle psicopatologie più complesse, sia della pratica psicoterapeutica vista da più prospettive. È prevista la partecipazione attiva da parte degli allievi anche attraverso la discussione di casi clinici. Bibliografia Jung C.G., Pratica della psicoterapia, in Opere vol. XVI, Boringhieri, Torino, 1982 De Masi F., Lavorare con i pazienti difficili, Boringhieri, Torino, 2012 Ogden T., L identificazione proiettiva e la tecnica psicoterapeutica, Astrolabio, Roma, 1994 Steiner J., I rifugi della mente, Boringhieri, Torino, 1998 Searles H.F., Il paziente borderline, Boringhieri, Torino, 1988

14 Psicologia delle dinamiche di gruppo Docente: Fabiola Fortuna Il corso si propone di approfondire lo studio dei princìpi epistemologici, storici e metodologici della psicodinamica dei gruppi oltre ad esaminarne gli aspetti metodologici, pratici ed esperienziali. Partendo da una analisi della dimensione gruppale, e del suo significativo ruolo svolto da sempre nella storia dell uomo, ci si propone di analizzare anche i principali modelli teorici che in ambito dinamico clinico hanno riguardato la complessa interazione tra l individuo ed il gruppo. Una particolare attenzione viene quindi rivolta a concetti propriamente junghiani relativi alla dimensione della gruppalità in ambito intrapsichico (archetipi, complessi, inconscio collettivo, ombra) Infine, verranno analizzati nello specifico alcuni dispositivi di terapia in gruppo, utilizzati in ambito dinamico-clinico ed esperienziale formativo, in relazione alla pratica clinica in ambito analitico ed istituzionale. Si tratta di un corso a carattere teorico che prevede anche momenti esperienziali finalizzati a consentire di cogliere i nessi con le dimensioni teoriche di volta in volta trattate. A tal fine è specificamente necessaria la partecipazione continuativa degli allievi. A tale scopo saranno proposti anche alcuni pre-testi (sotto forma di brani di libri, di film, o immagini). Scopo del corso è fornire una conoscenza quanto più approfondita possibile delle tematiche proposte relativamente alla Psicologia delle dinamiche di Gruppo ma anche di permettere di comprendere meglio come sia possibile operare attraverso il gruppo in vari ambiti di intervento clinico: Temi trattati I. Introduzione al corso: l' individuo e il gruppo II. La psicoanalisi e la dimensione di gruppo III. Il soggetto nel gruppo IV. La gruppalità della psiche in Jung V. Dispositivi di terapia in gruppo Bibliografia Jung C.A., La dinamica dell inconscio, in Opere (volume 8), Boringhieri Freud S., Opere (volume 9), Boringhieri Freud S., Totem e tabù, Boringhieri Freud S., Psicologia delle masse e analisi dell Io, Boringhieri Bion W., (1971). Esperienze nei gruppi, Boringhieri Foulkes S. H. (1978). La psicoterapia gruppoanalitica: metodi e principi, Roma, Astrolabio Lewin K., (1948). I conflitti sociali. Saggi di dinamica di gruppo, Franco Angeli Editore Lacan, J. (1947). La psichiatria inglese e la guerra, in La psicoanalisi, n. 4, 1988, pp C.G. Jung, L io e l inconscio, in Opere Volume 7, Boringhieri Jung C.G., Considerazioni generali sulla teoria dei complessi, in Opere, vol. VIII, Boringhieri Jung C.G., Riflessioni teoriche sull essenza della psiche, in Opere, vol. VIII, Boringhieri Jung C.G., Gli archetipi dell inconscio collettivo, in Opere, vol. IX/1, Boringhieri Chiavegatti C., Il volto e la sua maschera, Armando Editore Croce E.B. Il volo della farfalla, Edizioni Borla, Roma

15 Il processo di individuazione e i suoi simboli Docente: Mauro Bergonzi Dopo un preliminare inquadramento generale del concetto di individuazione nel pensiero di Jung, il corso investigherà più in particolare le manifestazioni del Selbst come fattore di salute e guarigione. Si esplorerà inoltre una lettura in chiave individuativa del mito di Psiche ed Eros nelle Metamorfosi (l Asino d oro) di Apuleio. Ciascun partecipante al corso sarà invitato, come parte della prova di esame, a scegliere e commentare un aspetto particolare del mito di Psiche ed Eros, oppure una narrazione (tratta a piacere da fonti letterarie, testi religiosi, cinema, arti figurative, sogni o di qualsiasi altro genere) in cui sia in qualche modo rappresentato il processo di individuazione. Bibliografia generale Jacobi J., La psicologia di C.G. Jung, Boringhieri, Torino 1973, pp Jung C.G., L io e l inconscio, parte II, Boringhieri, Torino 1967, pp Samuels A., Jung e i neo-junghiani, Borla, Roma 1989, pp Bergonzi M., Il Sé come fattore di salute e guarigione, Studi Junghiani 13, vol. 7. n. 1 (gennaiogiugno 2001), pp (reperibile in versione più estesa anche in file Word). Bibliografia del corso monografico Von Franz M.-L., L asino d oro, Boringhieri, Torino Neumannn E., Amore e Psiche, Astrolabio, Roma Citati P., La luce della notte, Mondadori, Milano 1996, pp (reperibile in fotocopie).

16 Laboratori Docente:Anna Cannavina Il dibattito internazionale sulla ricerca per la validazione della psicoterapia Bibliografia Dazzi N. Lingiardi V. Colli A., La ricerca in psicoterapia a cura di, Raffaello Cortina editore Giannone F., Lo Verso G., Sperandeo A.,.La psicoterapia e la sua valutazione. Un confronto internazionale, Franco Angeli Editore Docenti:Mario Ciminale e Anna Gianni Desiderio Genealogia e parentele del Desiderio Figure mitiche del Desiderio: Eros, Kama... L indisponibilità del ( l inaccessibilità al) Desiderio nella patologia della depressione Al di là del Desiderio : '...senza memoria e senza desiderio...' ; 'Nec spe nec metu' ; occidentali e orientali... Il Desiderio contro la morte - Etty Hillesum Ritratti del Desiderio - M. Recalcati La bibliografia provvisoria sarà indicata con completezza all inizio del laboratorio Doninger W., S'IVA, L'asceta erotico, Adelphi 2009 Recalcati M., Ritratti del desiderio, Raffaello Cortina 2012 Recalcati M., Jacques Lacan, desiderio, godimento, soggettivazione, Raffaello Cortina 2012 Hillesum E., Diario, Adelphi 2012 Hillesum E., Lettere, Adelphi 2013 Docente:Vito Marino De Marinis La conclusione dell'analisi, riflessioni intorno agli eventi conclusivi che determinano la concreta separazione in ogni singola coppia analitica Bibliografia Freud, S. (1937), Analisi terminabile e interminabile, in Opere Vol. 11, Boringhieri, Torino, 1979 Jung, C.G., Pratica della psicoterapia, Vol. 16, Boringhieri, Torino, 1981 Jung, C.G., (1944) Introduzione alla problematica psicologico-religiosa dell alchimia, in Psicologia e Alchimia, Boringhieri, Torino, 1981 A.A.V.V., La conclusione dell analisi, Rivista di Psicologia Analitica, n.46,1992, Astrolabio Maffei, G., Le fini delle cure. Boringhieri, Torino, 2002 Bacal, H.A. (2011) La forza della specificità in psicoterapia, Bollati, Boringhieri, 2013 Docente: Massimo Russo L'apollineo e il dionisiaco. Scissione e conciliazione degli opposti psichici. Il laboratorio verte sull'analisi di alcuni capitoli dei seminari di Jung tenuti dal 1934 al 1939 sullo Zarathustra di Nietzsche. Ascesi

17 In particolare si vuole approfondire, nell'ambito della tematica junghiana dell individuazione, il rapporto tra estetica e religiosità. Bibliografia di riferimento Jung C.G.(1921),tr.it. Tipi psicologici, in Opere, Bollati Boringhieri, Torino Jung C.G.( ),tr.it Lo Zarathustra di Nietzsche, in Opere, Bollati Boringhieri, Torino Docente:Enzo Vittorio Trapanese Complessità teorica e metateorica della nozione di inconscio Facendo riferimento ai filosofi che, per primi, hanno ipotizzato tale nozione e alle successive interpretazioni proposte dalla fine del XIX secolo ai nostri giorni, mi proporrei di mettere in evidenza i significati non omogenei che «l inconscio» ha assunto in psicologia e nelle discipline umane ad essa vicine, ora assunto come metafora, ora invece come realtà sui generis, ora come mera ipotesi teorica, ora infine come categoria indispensabile alla prassi psicoterapeutica e, in modo particolare, a quella della psicologia analitica. Riferimenti bibliografici saranno offerti all inizio degli incontri. Seminari di lettura Docente: Bianca Gallerano L'essenza della cura e le qualità umane dell'analista I temi che verranno affrontati prendono spunto dalla seguente affermazione di Jung: "...il grande problema degli elementi irrazionali insiti nella personalità dell'analista pone in primo piano la personalità del terapeuta come fattore salutare o nocivo......diviene elemento imprescindibile ai fini del trattamento la qualità umana del terapeuta."( Jung, 1929, p.70, 80) L'essenza e il valore della cura, secondo la prospettiva junghiana, consiste nell'aiutare il paziente a non essere più costantemente agito dai suoi nuclei complessuali profondi, dal proprio coatto copione esistenziale. Per Jung lo scopo principale della psicoterapia "...non è quello di portare il paziente ad un impossibile stato di felicità, bensì di insegnarli a raggiungere stabilità e pazienza filosofica nel sopportare il dolore.(jung, 1943, p.92) evitando così che il dolore (dimensione consustanziale all'umano) non travolga ed annienti la possibilità-capacità dell'essere umano di "sentirsi vivo"( Winnicott). Tale visione ha come conseguenza inevitabile la centralità della personalità dell'analista nel processo di cura che diviene un elemento cardine del buon esito o del fallimento della cura in ambito analitico. L'incontro con la dimensione inconscia pone l'analista sempre in rischio di essere agito in modo cronico e inconsapevole dagli elementi irrazionali insiti nella sua personalità e, come scrive Jung, rischia di divenire "inconsapevole portatore di idee" (1929, p. 74), "inconsapevole truffatore" (Jung, 1932, p.322 ) e può andare incontro a "vere lesioni professionali"(jung, 1929, p.80). Sembra quindi imprescindibile, per un analista, coltivare le cosiddette qualità umane di cui parla Jung diffusamente nelle sua opera. In particolare, noi analisti, abbiamo bisogno di sentire che anche noi, come i pazienti, abbiamo bisogno di cura, una cura che possa condurre ad una sempre migliore "differenziazione morale" (Jung, 1946, p. 22). La cura di sè comporta, quindi, " umiltà (Jung, 1946, p. 246), "modestia" (Jung, 1929, p.48) e consapevolezza delle proprie aree di fragilità, vulnerabilità e immutabilità.

18 L attenzione e l'interesse per le cosiddette qualità umane dell'analista, intese come fattori che condizionano l'andamento del trattamento analitico, le troviamo anche nel pensiero di Winnicott, della Little, e di autori contemporanei come Ferro, Van Buren e Alhanati. Bibliografia di riferimento Jung, C.G., (1929) I rapporti della psicoterapia con la cura d'anime, in Opere, Vol 11, Boringhieri, Torino, 1979 Jung, C.G., (1929) I problemi della psicoterapia moderna (1929) Scopi della psicoterapia (1935) Principi di psicoterapia pratica (1943) Psicoterapia e concezione del mondo (1951) Questioni fondamentali di psicoterapia, in Opere, Vol. 16, Boringhieri, Torino, 1981 Winnicott, D. W., (1964) L importanza del setting nelle situazioni regressive in psicoanalisi (1967) Confronto tra il concetto di regressione clinica e il concetto di organizzazione difensiva (1963) La paura del crollo, in Esplorazioni psicoanalitiche, Cortina, Milano, 1995 Little, M., (1990) Il vero Sè in azione. un'analisi con Winnicott, Astrolabio, Roma, 1993 Ferro, A., Le viscere della mente. Sillabario emotivo e narrazione, Cortina, Milano, 2014 Van Buren, J., Alhanati, S., (2010), (a cura di) Stati primitivi della mente, Una ricerca psicoanalitica, Astrolabio, Roma, 2013

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