UN MODELLO PER LA REALIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE IN ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

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1 "L'Industria meccanica a sostegno dell occupabilità" UN MODELLO PER LA REALIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE IN ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO nella scuola secondaria del secondo ciclo il contesto il processo di realizzazione responsabilità e ruoli il raccordo con l attività di placement proposta per il MIUR 1

2 Indice PRESENTAZIONE pag 3 A. IL CONTESTO pag 4 1. Le finalità dell alternanza pag 4 2. Quali competenze formare con l alternanza pag 4 3. Il rapporto con le imprese pag 5 4. La continuità formativa pag 6 B. IL PROCESSO DI REALIZZAZIONE DELL ALTERNANZA pag 7 1. La progettazione del percorso formativo pag La scelta delle competenze obbiettivo pag La descrizione delle competenze e la programmazione pag Il contratto formativo individuale pag Il controllo della attuazione e dell apprendimento pag La valutazione. pag La valutazione dell apprendimento individuale (e la certificazione delle competenze) pag La valutazione dell efficacia del percorso formativo in alternanza pag 20 C. RESPONSABILITÀ E RUOLI pag La scuola: il Piano dell offerta formativa pag Il dirigente scolastico pag Il Consiglio di Classe, il Dipartimento d Indirizzo, il CTS pag Il responsabile dell alternanza scuola-lavoro pag La direzione dell azienda ospitante pag Tutor formativo e Tutor aziendale pag 23 D. IL RACCORDO CON IL PLACEMENT pag 24 Credits pag 25 ALLEGATO QUESTIONARI DI CUSTOMER pag 26 2

3 PRESENTAZIONE Questo MODELLO PER LA REALIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE IN ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO nella scuola secondaria del secondo ciclo è esito della rielaborazione delle esperienze condotte con le aziende e le scuole che hanno partecipato al progetto di Federmeccanica e Federmanager "IMO: L'Industria Meccanica a sostegno dell Occupabilità", realizzato nel 2014/15 in collaborazione con 10 Associazioni territoriali di Confindustria: Bergamo, Biella, Brescia, Firenze, Frosinone, Lecco, Milano, Monza-Brianza, Roma e Torino. Il progetto ha ripreso e sistematizzato le scelte principali e la metodologia di numerosi interventi realizzati in precedenza dalle stesse Federmeccanica e Federmanager, da Assolombarda e altre Associazioni territoriali. Esso è attualmente utilizzato e diffuso su scala regionale dall Ufficio Scolastico della Lombardia, in collaborazione con le associazioni territoriali di Confindustria. Il Modello offre alle scuole impegnate nella realizzazione dell alternanza scuola-lavoro secondo le indicazioni contenute nel DDL La Buona Scuola (rispondenza dei percorsi in alternanza al profilo formativo d indirizzo, ampliamento dell offerta a tutti gli studenti del secondo biennio e del quinto anno, durata dei percorsi di almeno 400 ore nei tre anni per gli istituti tecnici e professionali e di 200 ore per i licei) un filo rosso per sviluppare in coerenza tutti i passaggi necessari: dalla costruzione di un contesto (dentro la scuola e attorno ad essa) che renda effettivamente praticabile l alternanza, alla progettazione dei percorsi e alla definizione del contratto formativo individuale per ciascuno studente, alla realizzazione e al controllo, alla valutazione dei risultati di apprendimento degli studenti e dell efficacia dell intero percorso, al collegamento dell esperienza con i servizi di placement offerti dalla scuola. Inoltre, propone una precisa definizione dei ruoli e delle responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione. Il Modello è perciò uno strumento per il miglioramento dell efficacia dell alternanza, premessa indispensabile perché essa possa affermarsi come prototipo della formazione delle competenze e della didattica laboratoriale che rappresentano i cardini dell offerta formativa della Buona Scuola. La piena efficacia del Modello richiede tuttavia che si verifichino anche alcune importanti condizioni di sistema. Tra quelle più strettamente inerenti il processo di realizzazione dell alternanza: 1. La disponibilità per le scuole di adeguate risorse professionali e finanziarie per garantire l effettivo esercizio delle diverse responsabilità, le condizioni organizzative essenziali, la copertura dei costi diretti; 2. La realizzazione di un osservatorio dei fabbisogni di competenze delle aziende, organizzato per fornire le informazioni necessarie per tutti gli indirizzi scolastici e di cui l Indagine sulla domanda di competenze delle imprese realizzata da Federmeccanica in collaborazione con Assolombarda, costituisce un prototipo che si è rivelato particolarmente funzionale; 3. La definizione di un sistema di incentivi per le imprese, per la valorizzazione delle imprese come luogo formativo e l'assistenza tutoriale come indicato già nella L.53/2003 e mai attuato; 4. La definizione delle azioni intese a garantire un attribuzione chiara e univoca della responsabilità della presa in carico degli studenti (se minori), della tutela della salute e della sicurezza, secondo modalità unificate su tutto il territorio nazionale; 5. La semplificazione delle procedure e degli adempimenti, adottando anche in questo caso modelli unitari su tutto il territorio nazionale (convenzioni scuola-azienda, coperture assicurative ). Federmeccanica e Federmanager offrono questo Modello al MIUR, perché condividendolo lo faccia proprio e lo diffonda in tutte le scuole e perché si adoperi a creare nel minor tempo possibile le condizioni di sistema che ne ottimizzino l efficacia. 3

4 A. IL CONTESTO Cos è l alternanza scuola-lavoro? Nel testo della Legge 53/2003, è un percorso di istruzione parallelo, che può essere scelto dal singolo studente e che gli consente di acquisire un titolo di studio di scuola secondaria del secondo ciclo attraverso periodi di attività in azienda e periodi di frequenza scolastica. Anche l alternanza nell ambito dell apprendistato (che è un contratto di lavoro a forma mista) configura un percorso di questo tipo. Nella prassi delle scuole, è spesso un progetto formativo curricolare ma non disciplinare: si realizza nella cosiddetta quota di autonomia del monte ore didattico e si caratterizza per la possibilità di fare un esperienza di lavoro durante gli anni di studio; spesso l esperienza di lavoro (tirocinio o stage) copre per intero il progetto, ad eccezione di alcune attività preparatorie, dell eventuale prova di verifica successiva al rientro a scuola, della relazione conclusiva dello studente. Nell accezione della Buona Scuola ed è quella che questo modello assume è una strategia formativa che, combinando esperienze realizzate a scuola e in azienda o anche gestite autonomamente dallo studente, si propone di conseguire gli obiettivi di apprendimento (le competenze) indicati dal profilo formativo dell indirizzo di studi. 1. Le finalità dell alternanza L alternanza scuola-lavoro è una strategia formativa che intende mettere in grado lo studente di acquisire e sviluppare le competenze-obiettivo proprie dell indirizzo di studi prescelto. Tutte le attività in alternanza (in aula, in laboratorio, in tirocinio, autonome) devono perciò essere finalizzate a questo scopo, cioè scelte per la loro idoneità rispetto all esercizio (all utilizzo) di quelle competenze. La progettazione dell alternanza deve mostrare chiaramente il rapporto tra il contenuto delle diverse esperienze proposte allo studente e le competenze-obiettivo. 2. Quali competenze formare con l alternanza Cos è una competenza? Secondo la definizione che ne dà l EQM, Competenza è la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. La definizione contiene tre elementi importanti: 1) le conoscenze, le abilità e le capacità personali valgono in quanto le si utilizza; 2) il loro utilizzo deve avvenire in situazioni diverse e produrre una crescita della persona che le usa (cioè deve aumentare la padronanza che la persona ne ha); 3) il loro utilizzo deve essere dimostrato. Le attività di alternanza scuola-lavoro sono particolarmente idonee a formare le competenze perché mettono lo studente in condizioni di dimostrare di saper utilizzare conoscenze, abilità e capacità in situazioni diverse. Tutte le situazioni di lavoro o di studio in quanto attivano lo studente chiedendogli di dimostrare, eseguendo un compito e conseguendo un risultato, di saper utilizzare conoscenze, abilità e capacità, consentono lo sviluppo, nello stesso tempo, di competenze diverse: a) Tecnico-professionali, legate al contenuto dell attività svolta b) Organizzative e relazionali, dipendenti dalle condizioni in cui l attività è svolta Esempi di competenze tecnico-professionali: realizzare il disegno di un pezzo meccanico; sviluppare un software o realizzare un sito web; registrare un ospite in albergo; redigere un documento contabile; controllare i collegamenti di un quadro elettrico; analizzare un composto chimico; curare una scottatura, sostituire le pastiglie dei freni Esempi di competenze organizzative e relazionali: programmare le attività da svolgere in funzione del tempo e del risultato; individuare e reperire gli strumenti da utilizzare per il lavoro; passare le informazioni necessarie 4

5 a chi subentra nello stesso lavoro o a chi deve eseguire la manutenzione della macchina in uso; accettare la distribuzione dei compiti di lavoro; collaborare con altri; segnalare un problema Le competenze organizzative e relazionali servono anche quando si fa un attività diversa, sia lavorativa sia non lavorativa: esse sono dunque trasversali rispetto alle diverse professioni e possono essere considerate come competenze di cittadinanza. Le esperienze di alternanza scuola-lavoro devono favorire l acquisizione e lo sviluppo delle competenze sia del primo sia del secondo tipo. Perciò le competenze-obbiettivo devono essere descritte in relazione sia al contenuto sia alle condizioni del lavoro. Ad esempio: a) Effettua la registrazione (competenza tecnica) nello stretto tempo necessario (competenza organizzativa) e gestendo con cortesia l impazienza del cliente (competenza relazionale); b) Controlla la funzionalità di un quadro elettrico (competenza tecnica) registrando le anomalie riscontrate (competenza organizzativa); c) Collabora con il personale responsabile (competenza relazionale) nella gestione (competenza organizzativa) di giochi idonei agli ospiti di un asilo nido (competenza tecnica); d) Esegue al tornio le lavorazioni assegnate (competenza tecnica) e al termine del lavoro relaziona al responsabile sullo stato avanzamento lavori (competenza organizzativa); e) Partecipa alla riunione di avvio di un progetto contribuendo alla ricerca delle soluzioni (competenza relazionale) con proposte pertinenti e fattibili (competenza tecnica). 3. Il rapporto con le imprese L alternanza scuola-lavoro necessita della collaborazione delle imprese o di altre organizzazioni sul territorio. In mancanza, altre attività, di progetto o di simulazione, potranno comunque offrire agli studenti la possibilità di sviluppare alcune delle competenze-obiettivo, senza però consentirgli di fare esperienza diretta di una situazione di lavoro. Perciò per fare alternanza è necessario costruire nel tempo un rapporto significativo e continuativo con le imprese. Il primo passo è una ricognizione delle opportunità offerte dal territorio: quali imprese/organizzazioni operano sul territorio della scuola? Cosa fanno (producono)? Come sono organizzate? Qual è il livello di studi del personale che impiegano, quali competenze richiedono? Come individuare le imprese disponibili alla collaborazione e come raggiungerle? Per fare la ricognizione è possibile utilizzare: I dati sulla struttura produttiva dell area, sulla domanda di lavoro: Camera di Commercio, Centri Studi pubblici o privati, Agenzie per il lavoro Interviste alle aziende più significative (all imprenditore nelle piccole, a un dirigente nelle mediograndi), individuate mediante la collaborazione delle Associazioni imprenditoriali o grazie a rapporti già in essere con la scuola, oppure per conoscenza personale. Il secondo passo è la selezione delle aziende che possono essere interessate al tipo di preparazione che offre la scuola, facendo attenzione al fatto che questo interesse non dipende meccanicamente dal settore di attività dell azienda: ad esempio, anche le imprese meccaniche impiegano elettronici, le chimiche informatici o meccanici, tutte (nelle aree non di produzione) utilizzano personale amministrativo; tra esse si scelgono ulteriormente le aziende interessanti per la scuola, per la loro disponibilità a ricevere tirocinanti e per il tipo di esperienza lavorativa che possono offrire. In tal modo si costruisce un portafoglio aziende. Questa operazione può essere più semplice e efficace se fatta in collaborazione con le Associazioni imprenditoriali. Dal portafoglio aziende si estrae (terzo passo) quelle aziende che per tipo di attività e organizzazione, per sensibilità e disponibilità personale dei responsabili, sono quelle che meglio possono collaborare con la scuola a ragionare sulle competenze del profilo formativo d indirizzo e a definire le competenze-obiettivo 5

6 dell alternanza. I responsabili di queste imprese potrebbero utilmente far parte del CTS (Comitato Tecnico Scientifico) della scuola (o della rete di scuole, quando è costituita sul territorio). Queste aziende ad alta intensità di collaborazione sono veri e propri partner della scuola. Attivare e consolidare il rapporto con loro è indispensabile se si intende fare alternanza scuola-lavoro in modo continuativo e non velleitario. 4. La continuità formativa L attività di alternanza scuola-lavoro si sviluppa nell arco del triennio (secondo biennio e quinto anno): eventuali anticipazioni nel primo biennio devono essere trattate come una prima presa di contatto con la realtà del lavoro, a scopo prevalentemente orientativo. L impegno per gli studenti deve essere graduato in rapporto al livello di competenza che essi hanno all ingresso nel percorso formativo in alternanza. Occorre considerare: Che la fattibilità e l efficacia dell esperienza in tirocinio dipende dal possesso delle conoscenze e abilità essenziali per poter cominciare a fare il lavoro previsto (può essere opportuno concordare con le aziende l anticipazione di alcuni contenuti disciplinari o esercitazioni di laboratorio rispetto alle normali consuetudini scolastiche); Che l inserimento in azienda di studenti minori deve essere gestito in modo chiaro e formale sotto il profilo delle responsabilità; le aziende potrebbero comunque fare difficoltà a ricevere studenti minori; Che le imprese spesso preferiscono ricevere in tirocinio studenti (in genere del quinto anno) con cui sia possibile sviluppare successivamente un percorso di inserimento lavorativo: questa preferenza può tornare a vantaggio degli studenti; Che la scelta di fare il tirocinio in anni diversi sempre nella stessa azienda oppure in aziende diverse deve tenere conto sia dei traguardi formativi che lo studente deve raggiungere sia delle preferenze dell impresa. Per graduare l esperienza di alternanza negli anni, è opportuno tenere conto delle definizioni dei livelli di competenze dell EQF (European Qualification Framework): a) Al terzo anno: Lavora o studia sotto supervisione, con un certo grado di autonomia b) Al quarto anno: Assume la responsabilità di portare a termine compiti nell'ambito del lavoro o dello studio; Adegua il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi c) Al quinto anno: Sa gestirsi autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti; sorveglia il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio Le esperienze dell alternanza saranno perciò caratterizzate da: a) affiancamento o supervisione costante; b) autonomia operativa in un contesto sotto controllo; c) autonomia operativa in condizioni non rigidamente predeterminate, assunzione di responsabilità di risultato. Le competenze-obbiettivo dell alternanza potranno cambiare negli anni, ovvero essere confermate ma esercitate a crescenti livelli di complessità o restare allo stesso livello ma richiedere allo studente di esercitarle con padronanza crescente. Rispetto allo sviluppo della professionalità dello studente, il livello di padronanza di una competenza potrà non raggiungere i massimi livelli nel corso della formazione scolastica: potrà richiedere di essere ulteriormente perfezionato attraverso percorsi di formazione post-secondaria (università o istruzione superiore non universitaria ITS), in fase di inserimento lavorativo, nel corso dell esperienza professionale o mediante azioni di formazione continua. Perciò le competenze-obiettivo dell alternanza non devono essere perfette. 6

7 B. IL PROCESSO DI REALIZZAZIONE DELL ALTERNANZA Il processo di realizzazione dell alternanza scuola-lavoro si sviluppa in quattro fasi: progettazione (generale e operativa), contratto formativo individuale, attuazione e valutazione. Occorre mantenere la coerenza tra quanto progettato e quanto effettivamente attuato, anche se è possibile che in fase di attuazione per il presentarsi di situazioni impreviste o anche per l emergere di elementi che non era stato possibile considerare preventivamente sia necessario rivedere e modificare la progettazione. La coerenza tra progettazione e attuazione permette di valutare il reale raggiungimento degli obiettivi formativi che ci si era proposti: ciò che è possibile valutare infatti è solo ciò che è effettivamente avvenuto ed è necessario che il rapporto tra progettato e attuato non vada fuori controllo. Come mostra lo schema, poiché non è possibile neanche con la migliore programmazione incasellare la realtà, i risultati ottenuti aderiranno solo tendenzialmente agli obiettivi Il processo di seguito proposto cerca di offrire soluzioni semplici e efficaci, non rigide ma rigorose, al problema della coerenza, affrontando alcune questioni: a) Come gli obbiettivi formativi, anche impegnativi, che la scuola vuole perseguire possono essere effettivamente raggiunti nella realtà? (è evidente ad esempio come in molti casi i profili formativi della secondaria del secondo ciclo sono descritti in termini troppo complessi o troppo alti per essere semplicisticamente ripresi, così come sono, nell attività didattica). b) Come connettere gli obiettivi formativi con l esperienza di formazione (inevitabilmente individuale) di ciascuno studente? Quale rapporto c è tra competenze-obiettivo e competenze effettivamente acquisite? c) Come garantire l unitarietà dell esperienza formativa e la sua finalizzazione quando la sua realizzazione dipende dalla responsabilità di soggetti diversi? (in particolare: lo studente, i docenti della classe, il tutor aziendale). d) Come valutare l esperienza formativa in alternanza nel quadro della valutazione complessiva dell apprendimento? 7

8 1. La progettazione del percorso formativo La scelta degli obiettivi è la parte più difficile del processo: è opportuno perciò procedere nel modo più lineare possibile, partendo dalla realtà in cui la scuola opera. Pur senza rinunciare a guardare avanti (le competenze che gli studenti devono acquisire serviranno loro nell arco della vita, in un contesto in evoluzione) e a guardare oltre (non dovranno necessariamente vivere e lavorare dove abitano ora), è importante che gli obbiettivi siano ben piantati nel qui e ora, per essere raggiungibili, evitando di voler perseguire auspici tanto nobili quanto impraticabili La scelta delle competenze obbiettivo Quali competenze scegliere come obbiettivo dell alternanza scuola-lavoro? E quante competenze? Siccome le competenze devono essere quelle di cui è possibile fare realmente esperienza a scuola e in azienda, nel tempo dedicato all attività in alternanza, la scelta delle competenze non potrà che essere contestuale alla progettazione delle attività e alla definizione dei tempi e delle modalità di attuazione: perciò dovrà essere rivista e sistemata più volte. L alternanza si fa in collaborazione tra scuola e azienda, perciò si scelgono le competenze richieste dalle imprese (o dalle altre organizzazioni pubbliche o private coinvolte). Utilizzare in questa fase le competenze delle Linee Guida del riordino renderebbe molto difficile intendersi con le aziende. La raccolta delle richieste può avvenire in due modi: a) Si chiede alle aziende partner di indicare quali mansioni può svolgere un diplomato dell indirizzo una volta inserito in azienda e cosa deve dimostrare di saper fare; poi si confrontano le indicazioni e si perviene a una descrizione condivisa della domanda di competenze. Per alcuni indirizzi dell istruzione esistono già, a cura di alcune Associazioni imprenditoriali, dei repertori di competenze che aggregano la domanda delle imprese e pesano le singole competenze in rapporto alla loro rilevanza: l Indagine sulla domanda di competenze delle imprese realizzata da Federmeccanica ne è il miglior esempio disponibile; b) Si ricostruisce con le aziende le attività che ciascuna di esse può proporre agli studenti durante l esperienza di tirocinio e si sottolineano gli elementi ricorrenti che le caratterizzano, ottenendo una descrizione condivisa della domanda di competenze. La ricostruzione delle attività in tirocinio può essere fatta anche a partire dalla documentazione delle esperienze realizzate negli anni precedenti. Quanto più il rapporto della scuola con le aziende del territorio si consolida, tanto più se ne conoscono le caratteristiche ed è poi possibile sviluppare la programmazione dell alternanza tenendo conto delle diverse specificità e abbinare lo studente all azienda valorizzandone le capacità e gli interessi. Nella scelta delle competenze-obbiettivo si deve evitare di stipare l esperienza di alternanza con aspettative eccessive, limitando il numero delle competenze a quelle effettivamente perseguibili nel tempo disponibile e in ragione delle opportunità formative che è davvero possibile garantire. Poche competenze (non più di 3/4 per ogni anno di corso) si possono meglio tenere sotto controllo e permettono di finalizzare con maggior efficacia l esperienza di alternanza. La ricostruzione della domanda e la scelta delle competenze-obiettivo avvengono dunque nei modi illustrati dallo schema seguente. 8

9 Quale che sia la modalità seguita, nelle aziende si fa sempre riferimento ad una posizione lavorativa (mansione, profilo professionale). Ad esempio, un diplomato dell indirizzo meccanico può fare il montatore, il collaudatore, il manutentore, il disegnatore, il conduttore di impianti, l operatore macchine utensili ; un diplomato dell indirizzo informatico il programmatore, il sistemista di reti, lo sviluppatore software, il responsabile del sistema informativo Le competenze richieste quindi si specificano in funzione del contesto (sono contestualizzate ), cioè del processo produttivo in cui il lavoratore opera (o in cui lo studente tirocinante viene inserito), delle tecnologie impiegate, dell organizzazione del reparto produttivo e dell intera azienda ed anche di ciò che l azienda ha scelto come stile caratteristico del proprio modo di produrre. Il lavoro di ricostruzione della domanda avviene dunque raccogliendo indicazioni che sono in origine connotate dalle caratteristiche particolari che il lavoro assume in ciascuna impresa, ma che devono essere poi decontestualizzate per avere descrizioni in cui la generalità delle aziende di un determinato settore (o che producono determinati beni o servizi) possa riconoscersi. La de-contestualizzazione è importante anche perché permette alle stesse aziende che hanno contribuito alla raccolta delle informazioni di precisare meglio quali competenze richiedono o di arricchire, prendendo spunto da quanto fanno altre imprese, la propria offerta di tirocinio. I repertori delle competenze richieste dalle imprese predisposti da Federmeccanica contengono anche un elenco di competenze organizzative e relazionali comuni a tutti gli indirizzi, di cui si propone di seguito una versione aggiornata. Da questo elenco (di 20 competenze) è possibile scegliere, condividendole con le aziende partner, alcune delle competenze-obiettivo dell alternanza. 9

10 COMPETENZE ORGANIZZATIVE E RELAZIONALI mantiene costantemente l'attenzione sull'obiettivo e rispetta gli orari e i tempi assegnati garantendo il livello di qualità richiesto; individua le cause che determinano eventuali scostamenti dal risultato atteso organizza lo spazio di lavoro e le attività pianificando il proprio lavoro (priorità, ORGANIZZARE IL tempi) in base alle disposizioni ricevute LAVORO accetta e prende in carico compiti nuovi o agiuntivi, riorganizzando le proprie attività in base alle nuove esigenze applica le procedure e gli standard previsti dal manuale qualità, la normativa e le procedure di sicurezza ed impatto ambientale, le procedure in caso d'emergenza GESTIRE INFORMAZIONI GESTIRE RISORSE utilizza la documentazione aziendale e la manualistica per reperire le informazioni e le istruzioni necessarie per il proprio lavoro reperisce (anche sul web) e verifica informazioni relative ai requisiti di prodotto, alle caratteristiche di materiali e strumenti da impiegare, alla normativa pertinente il processo o attinente la sicurezza documenta le attività svolte secondo le procedure previste, gli standard aziendali e i requisiti del cliente, in modo da fornirne la tracciabilità, segnalando i problemi riscontrati e le soluzioni individuate raccoglie, elabora e analizza i dati sull'avanzamento delle lavorazioni, sul consumo di materiali o sui consumi energetici dell'impianto o quelli relativi al contesto di applicazione/utilizzo del prodotto o della soluzione da realizzare, derivandone informazioni utili per la produzione verifica la correttezza e il corretto avanzamento dell'emissione della documentazione, controllando la consistenza/correttezza/congurenza dei dati contenuti nei documenti prodotti; attua metodi di archiviazione efficaci, tali da permettere la facile rintracciabilità dei documenti predispone la documentazione (il manuale) delle caratteristiche tecniche del prodotto, le istruzioni per l'uso e la manutenzione; predispone la documentazione per la qualità e gestisce gli adempimenti richiesti per la certificazione del prodotto; predispone la documentazione obbligatoria ai sensi di legge, sia civilistica che fiscale utilizza in modo appropriato le risorse aziendali (materiali, attrezzature e strumenti, documenti, spazi, strutture), controllandone la disponibilità, mantenendole in ordine e in efficienza ed evitando gli sprechi 10

11 COMPETENZE ORGANIZZATIVE E RELAZIONALI accetta la ripartizione del lavoro e le attività assegnate dal team leader, collaborando con gli altri addetti per il raggiungimento dei risultati previsti, condividendo le informazioni sul lavoro svolto e sui risultati ottenuti lavora in gruppo esprimendo il proprio contributo e rispettando idee e contributi degli altri membri del team; aiuta gli altri membri del team a svolgere/completare le attività assegnate; chiede o offre collaborazione in funzione del conseguimento degli obiettivi aziendali riporta con continuità e precisione al responsabile dei lavori, anche con l uso della GESTIRE modulistica interna RELAZIONI E rispetta lo stile e le regole aziendali e gestisce i rapporti con i diversi ruoli o le COMPORTAMENTI diverse aree aziendali adottando i comportamenti e le modalità di relazione richieste utilizza una terminologia appropriata e funzionale nello scambio di informazioni, sia verbale che scritto (reportistica, mail ) analizza e valuta criticamente il proprio lavoro e i risultati ottenuti, ricercando le ragioni degli eventuali errori o insuccessi aggiorna le proprie conoscenze e competenze, ricercando autonomamente soluzioni ai problemi di lavoro; ricerca occasioni di confronto con i colleghi più esperti o di altre aree aziendali GESTIRE PROBLEMI affronta i problemi e le situazioni di emergenza tenendo conto delle proprie responsabilità, delle norme di sicurezza e dei requisiti minimi di esercizio; rimane calmo, concentrato e determinato anche nelle situazioni più problematiche, chiedendo aiuto e supporto quando è necessario riporta i problemi di lavorazione, ne ricerca le possibili cause e contribuisce a definire le successive azioni correttive, anche proponendo soluzioni non standard 1.2. La descrizione delle competenze e la programmazione Come devono essere descritte le competenze-obbiettivo? In termini di performance, cioè indicando chiaramente cosa lo studente deve fare per dimostrare il possesso della competenza (ovvero la sua capacità di utilizzarla nella situazione data). Essendo partiti dalla domanda di competenze delle aziende, ciò non è troppo difficile, perché le aziende hanno fornito indicazioni su ciò che deve fare chi lavora o su ciò che possono far fare allo studente in tirocinio. È possibile ora cominciare a programmare l attività di alternanza scuola-lavoro, associando le performance a quando dovranno essere realizzate dagli studenti: in quale anno di corso (e perciò a quale livello ciascuna competenza dovrà essere resa) e dove (in aula, in laboratorio, in tirocinio o in attività autonomamente organizzata da ciascuno studente). Questo passaggio non è, se non nei casi più semplici, una semplice trascrizione della competenza obiettivo, perché agli studenti nei diversi anni potrebbe essere richiesto di esercitare solo in parte o per intero la competenza. Ad esempio, ecco come può presentarsi una competenzaobbiettivo a seconda del livello di complessità al quale deve essere resa la prestazione e della situazione in cui si realizza (scuola/azienda): 11

12 L esempio mostra anche come l aumento della difficoltà della prestazione dipende non solo dal suo contenuto operativo, ma anche dalle condizioni in cui deve essere realizzata, ad esempio: a) con supervisione/in autonomia; b) operando da solo/in team; c) applicando le istruzioni/ricercando le soluzioni; d) disponendo di tutte le informazioni necessarie/ricavando le informazioni dall analisi del problema. Naturalmente, è possibile che nello sviluppo del programma di alternanza alcune competenze-obiettivo siano associate solo alle prestazioni richieste in un certo anno (ad esempio, le più semplici in terza, le più complesse in quinta), solo a scuola o solo in azienda. La scheda seguente guida questo lavoro di programmazione. A COMPETENZE descritte in termini di performance B C B C B C 3 anno 4 anno 5 anno PRESTAZIONE CONTESTO PRESTAZIONE CONTESTO PRESTAZIONE CONTESTO ATTESA Aula Labor Tiroc Home ATTESA Aula Labor Tiroc Home ATTESA Aula Labor Tiroc Home Ogni performance dovrà inoltre essere associata ai criteri con cui dovrà essere valutata. Ciascuno studente potrà così conoscere preventivamente quali performance gli saranno richieste, a quali condizioni e come saranno valutate. 12

13 L ultima operazione della progettazione del percorso formativo consiste nell agganciare le competenzeobbiettivo dell alternanza al profilo formativo d indirizzo, cioè nello stabilirne la corrispondenza con le competenze definite nelle Linee Guida del Riordino emanate dal MIUR. L operazione serve per poter poi utilizzare i risultati ottenuti dagli studenti in alternanza in sede di valutazione complessiva dell apprendimento e di certificazione delle competenze. È possibile che una competenza obbiettivo dell alternanza sia pertinente a più di una competenza contenuta nelle linee guida: basti pensare che, mentre le competenze dell alternanza sono legate alle esperienze formative degli studenti (e in genere le esperienze reali sono polivalenti), le competenze delle LG sono raggruppate per aree disciplinari: se ad esempio uno studente redige il testo della procedura che ha correttamente seguito per ottenere un risultato in laboratorio, attiva contemporaneamente sia una competenza di chimica che una di italiano (o di inglese). È anche possibile che più di una competenza obbiettivo dell alternanza sia pertinente alla stessa competenza contenuta nelle linee guida: queste ultime infatti sono spesso descritte in termini generali o aggregano nella stessa descrizione più competenze diverse. Si veda ad esempio una competenza del profilo del diplomato in Accoglienza Turistica degli Istituti Professionali: Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio (i corsivi evidenziano la presenza di ben 3 competenze diverse: promuovere, gestire, progettare!). 2. Il contratto formativo individuale Il percorso formativo in alternanza (progettato nel modo che si è visto) rappresenta lo standard di riferimento per tutti gli studenti coinvolti. Anno per anno, è possibile estrarre la parte corrispondente della progettazione, completandola con l indicazione delle date in cui gli studenti realizzano le prestazioni indicate e della durata di ciascuna di esse. 13

14 A COMPETENZE descritte in termini di performance B PRESTAZIONE ATTESA 3 anno C CONTESTO Aula Labor Tiroc Home D calendarizzazione durata data (ore) Questa scheda è il punto di partenza per definire il contratto formativo individuale con ciascuno studente: mentre in genere le prestazioni rese in aula sono le stesse per tutta la classe, è possibile si diversifichino quelle in laboratorio (se gli studenti lavorano in gruppi, può esserci distinzione o rotazione dei compiti) o quelle realizzate in autonomia (la casella Home ). Quasi certamente subiranno modifiche le prestazioni in tirocinio, che devono essere concordate con ciascuna delle aziende ospitanti: come si è visto, le prestazioni in azienda sono determinate dal contesto (contestualizzate). Anche alcune caratteristiche particolari dei singoli studenti sono prese in considerazione in questa fase: eventuali limiti in termini di conoscenze o abilità; aspettative e preferenze; vincoli (ad esempio, la maggiore o minore autonomia di spostamento o le condizioni di salute). Il passaggio centrale della predisposizione del contratto formativo sono gli accordi con l azienda ospitante. All azienda (solo se l azienda è una delle aziende partner che hanno contribuito alla progettazione del percorso, questo passaggio può considerarsi già fatto) si sottopone (accompagnato da una presentazione sintetica del profilo formativo dell indirizzo e dell offerta formativa della scuola) il programma di attività dell anno, relativamente alle prestazioni in tirocinio, verificando l effettiva possibilità che avrà lo studente di rendere le prestazioni previste e registrando le eventuali variazioni concordate: A B - 1 B C D calendarizzazione COMPETENZE descritte in termini di performance variazioni CONTESTO PRESTAZIONE ATTESA (flag x SI) Aula Labor Tiroc Home data durata (ore) 14

15 Le variazioni (registrate con un flag nella colonna B-1) possono riguardare: a) L impossibilità di garantire la prestazione prevista, per particolari situazioni organizzative o operative dell azienda: inserire NO nella colonna Tiroc (tirocinio) b) La sostituzione di una prestazione con un altra diversa (ma sostanzialmente analoga); la specificazione della prestazione per renderla più aderente al contesto aziendale (ad esempio specificando la strumentazione che sarà usata dallo studente); l inserimento di una prestazione aggiuntiva (in questo caso, è necessario modificare la durata delle altre, per farle posto): riscrivere la prestazione corrispondente (o aggiungere una nuova riga) c) Modifiche al calendario: cambiare la data o la durata La scheda contratto formativo individuale, corredata in intestazione con i dati dello studente e dell azienda costituisce il programma del tirocinio. I programmi di tirocinio di tutti gli studenti ospitati dalla stessa azienda vengono allegati alla convenzione. Nella fase di abbinamento azienda-studente è possibile che l azienda voglia procedere alla selezione, concordandola con la scuola. La selezione può essere un esperienza formativa utile per gli studenti ed è opportuno tenere traccia delle modalità con cui è fatta e dei risultati (potrà così essere valorizzata come azione di placement: vedere oltre). La scheda contratto formativo individuale si completa con la valutazione del livello di esecuzione delle singole prestazioni. La valutazione è fatta dal docente (o dai docenti) che cura la realizzazione delle diverse attività a scuola o che verifica i risultati dell attività autonomamente svolta dallo studente. Per il programma del tirocinio è fatta dal tutor aziendale. La valutazione è impostata in modo molto semplice, per favorire l uso della scheda anche da parte del tutor aziendale (che può non avere esperienza di valutazione), ma anche per permetterne l utilizzo da parte di soggetti diversi (i docenti, il tutor) senza dover impiegare troppo tempo per mettersi d accordo sui criteri. I livelli di esecuzione della prestazione sono 4, cui si aggiunge la possibilità di indicare il caso in cui la prestazione non ha potuto essere verificata per cause non dipendenti dallo studente: NV = non verificabile 1 = non esegue la prestazione richiesta 2 = esegue la prestazione, ma in modo non adeguato (commette un numero di errori superiore al tollerato commette alcuni gravi errori) 3 = esegue la prestazione in modo adeguato (esegue correttamente il compito affidato, attenendosi alle prescrizioni ricevute; eventuali errori restano nei margini di tolleranza; riconosce cause e conseguenze degli errori commessi) 4 = esegue la prestazione in modo adeguato ed autonomo (esegue la prestazione scegliendo come farlo ad es.: recupera le informazioni che gli servono, gli attrezzi, la documentazione tecnica; controlla ed eventualmente corregge la qualità del proprio lavoro; rileva e segnala un problema che si verifica durante la lavorazione; sottopone al tutor un ipotesi di soluzione pertinente ) La valutazione delle singole prestazioni sarà utilizzata in sede di valutazione complessiva dell apprendimento e di certificazione delle competenze. La scheda contratto formativo individuale si presenta dunque così, completa di tutte le sue parti: 15

16 Scheda CONTRATTO FORMATIVO SCUOLA: cod STUDENTE: CF INDIRIZZO (di studio): SEZIONE: CLASSE: AZIENDA SEDE DEL TIROCINIO p. IVA A - 1 A B - 1 B C D E calendarizzazione Valutazione della performance: livello al quale è eseguita la COMPETENZA COMPETENZE variazioni CONTESTO durata prestazione N PRESTAZIONE ATTESA data (del "profilo in uscita" - descritte in termini (ore) (flag x SI) Aula Labor Tiroc Home NV da LG del riordino) di performance Il controllo della attuazione e dell apprendimento. Le schede-contratto di tutti gli studenti contengono tutti gli elementi da tenere sotto controllo durante la fase di attuazione. Compilate in tutte le parti, rappresentano la documentazione essenziale dell attività. In particolare: a) Dalla valutazione delle performance si ricava quali studenti non sono stati messi in condizione di eseguire la prestazione (NV) o a quale livello l hanno eseguita; b) Dalle variazioni delle prestazioni, che possono riguardare non solo il tirocinio ma anche la parte fatta a scuola e essere introdotte in ogni momento, si ricava le modifiche che è stato necessario apportare alla programmazione in corso di progettazione operativa o di attuazione tenendo così sotto controllo la tenuta degli obbiettivi; Disponendo delle schede di tutti gli studenti che fanno il percorso in alternanza, si ha inoltre sia un riscontro della tenuta della partecipazione sia una verifica del raggiungimento complessivo degli obbiettivi didattici: quanti studenti sono stati in grado di eseguire le diverse prestazioni e a che livello? Lo schema seguente illustra quest uso delle valutazioni individuali: 16

17 Mentre infatti la lettura in verticale delle valutazioni consente di misurare il livello di padronanza delle competenze per ciascuno studente, la lettura in orizzontale evidenzia quanto l esperienza formativa offerta dalla scuola (per una determinata classe) è riuscita a mettere gli studenti in grado di eseguire la performance, dimostrando così una (maggiore o minore) padronanza di ciascuna competenza. Il punteggio medio ottenuto dagli studenti della classe consente di valutare l efficacia del percorso in alternanza e costituisce un elemento per valutare la qualità della preparazione offerta dalla scuola. Si consideri infatti che: a) la formazione in alternanza è parte integrante dell offerta formativa d Istituto e copre una quota consistente ( almeno 400 ore negli Istituti Tecnici e Professionali e 200 ore nei Licei richiede il DdL La Buona Scuola ) del curriculum del triennio; b) la programmazione dell alternanza per l intero triennio consente di disporre di un periodo di tempo significativo per correggere le criticità emergenti; c) l alternanza valorizza, integrandole con il tirocinio, le attività (in aula e in laboratorio) della didattica ordinaria. Per queste ragioni, una Buona Alternanza è un attività curricolare particolarmente efficace. La documentazione si completa acquisendo altri riscontri, ad esempio: a) I rapporti redatti dagli studenti nel corso dell esperienza di tirocinio ( Diari di Bordo ): utili, soprattutto se periodicamente esaminati dalla scuola, per tenere sotto controllo la coerenza dell attuazione con il progetto e rilevare le eventuali criticità; utile anche in fase di valutazione finale dell alternanza per verificare la qualità dei tirocini offerti dalle aziende e la capacità dello studente di monitorare il proprio percorso formativo (imparare ad imparare); b) I prodotti finali degli studenti: presentazione del lavoro fatto e dei risultati raggiunti; eventuali progetti o manufatti realizzati; c) I questionari di customer satisfaction di studenti, tutor aziendali, docenti e genitori (un esempio di questionari di customer è riportato in allegato); d) La valutazione complessiva dell azienda ospitante. La raccolta della valutazione delle aziende può essere fatta utilizzando la scheda seguente: 17

18 SCUOLA: AZIENDA: valutazione aspetti da valutare possesso o acquisizione delle competenze tecnico-professionali comportamento organizzativo motivazione e atteggiamenti preparazione scolastica cosa è stato più apprezzato per ciascun aspetto? Cosa è stato più negativo? [compilare la colonna di destra] possesso o acquisizione delle competenze tecnico-professionali comportamento organizzativo motivazione e atteggiamenti preparazione scolastica GIUDIZIO COMPLESSIVO DELL'AZIENDA Come l'azienda valuta la presenza dei ragazzi in azienda rispetto: 1) alle competenze tecnico-professionali 2) al comportamento organizzativo 3) alla motivazione e all'atteggiamento 4) alla preparazione scolastica. [inserire una nella casella corrispondente al grado di soddisfazione: 1 = negativa; 2 = solo in parte adeguata; 3 = rispondente alle attese; 4 = superiore alle attese] Per ciascuno di questi aspetti, cosa è stato maggiormente apprezzato e cosa lo è stato meno. Quali suggerimenti l'azienda da alla scuola per migliorare questi aspetti. EVENTUALI SUGGERIMENTI DELL'AZIENDA ALLA SCUOLA Oltre all acquisizione delle informazioni utili al controllo della fase di attuazione e dei risultati di apprendimento, deve anche essere prevista la sorveglianza sul rispetto del contratto formativo: eventuali comportamenti non corretti da parte dello studente o dell azienda ospitante, l emergere di difficoltà o criticità significative devono poter essere rilevate tempestivamente per poter adottare gli interventi correttivi più opportuni. 4. La valutazione. L ultima fase del processo di realizzazione dell alternanza scuola-lavoro è la valutazione: come si è visto, essa è impostata già nelle fasi di progettazione e definizione del contratto formativo individuale; ha acquisito in fase di controllo dell attuazione i riscontri necessari; si completa ora con l analisi dell esperienza e dei risultati. La valutazione è dunque un processo che accompagna l intera esperienza formativa, non solo l atto finale (si può riflettere sul fatto che invece la tradizionale prova scolastica è spesso inserita solo a termine di un ciclo di attività modulo, unità didattica, corso : un buon modo per chiudere la stalla dopo la fuga dei buoi). La valutazione dell efficacia del progetto formativo di alternanza e la valutazione dell apprendimento individuale dello studente sono due operazioni distinte, anche se la prima si basa in buona parte sugli esiti della seconda. Si comincia perciò da quest ultima benché essa possa concludersi con la certificazione anche in un tempo successivo. 18

19 4.1. La valutazione dell apprendimento individuale (e la certificazione delle competenze). Sono state acquisite le valutazioni delle prestazioni rese da ciascuno studente durante l esperienza di alternanza, registrate nel contratto formativo individuale. Si procede ora a valutare il livello di padronanza di ciascuna delle competenze-obbiettivo del percorso formativo, come si è già sinteticamente anticipato nella fase di controllo dell apprendimento. Come si perviene alla valutazione del livello di padronanza della competenza? Calcolando la media delle valutazioni di tutte le prestazioni inerenti quella competenza. Tuttavia, è possibile che in fase di progettazione si sia scelto di attribuire ad alcune prestazioni un peso maggiore (e allora la media sarà ponderata ), oppure che in sede di valutazione si ritenga opportuno prendere in considerazioni la presenza di alcune condizioni oggettive, ad esempio: a) L emergere di alcune difficoltà impreviste in fase di attuazione, che può avere pregiudicato il livello della prestazione; b) Il manifestarsi di un difetto di taratura delle prestazioni richieste rispetto alle conoscenze e alle abilità degli studenti (ciò accade quando chi ha progettato il percorso deve ammettere abbiamo sbagliato noi ); c) Il livello di una prestazione resa in un dato momento del percorso dimostra che i limiti evidenziati in altre prestazioni rese in precedenza sono stati superati. Siccome le competenze-obbiettivo dell alternanza sono state agganciate, in fase di progettazione, alle competenze delle Linee Guida, la loro valutazione porta elementi di prova : Alla valutazione degli apprendimenti disciplinari, per ciascuna delle discipline che hanno contribuito alla realizzazione del percorso in alternanza (con un peso diverso a seconda dell intensità con cui ha contribuito ogni singola disciplina); Alla valutazione del grado di conseguimento delle competenze previste dal profilo formativo dell indirizzo (sia rispetto all area d indirizzo che a quella generale o comune). Ci sono però tre convinzioni che rappresentano la condizione perché la valutazione delle competenze acquisite in alternanza possa concorrere alla valutazione complessiva dell apprendimento: a) La valutazione delle competenze sostituisce (e non si aggiunge!) la valutazione dell acquisizione delle conoscenze disciplinari: perché, come si è visto, la competenza è (anche) la dimostrazione delle conoscenze possedute. b) Gli elementi di prova acquisiti con le valutazioni dell alternanza hanno lo stesso peso delle prove disciplinari tradizionali, indipendentemente da chi (docente o tutor aziendale) li ha forniti. Riportando qualche esempio, relativo alle discipline dell area generale: una buona relazione di un esperimento di chimica prova la padronanza della lingua italiana; la soddisfacente fornitura di informazioni turistiche a un cliente straniero prova la padronanza della sua lingua e il possesso di conoscenze geografiche o naturalistiche o artistiche; il calcolo corretto del prezzo di vendita di un manufatto prova il possesso di conoscenze matematiche. La somministrazione di altre prove dovrebbe perciò essere riservata all accertamento di competenze non già sufficientemente verificate. c) La valutazione del grado di conseguimento delle competenze previste dal profilo formativo dell indirizzo non è la somma delle valutazioni disciplinari, ma esprime un giudizio collegiale del Consiglio di Classe che può scegliere di oltrepassare la permanenza di singole lacune (pur verbalizzandone la presenza). L oggetto su cui si esprime il giudizio collegiale (e da cui dipende l esito finale) sono ancora una volta le competenze e non le conoscenze disciplinari. Sono del resto le competenze previste dal profilo formativo che sono oggetto della certificazione, intermedia o finale. Anche rispetto alla certificazione delle competenze, le valutazioni prodotte dall alternanza insieme a quelle prodotte da tutte le attività di accertamento, disciplinari e non, costituiscono elementi di prova. 19

20 Potrebbero perciò essere utilmente allegati al certificato ufficiale costruendo così un portfolio personale ( Libretto Formativo ) dello studente (questa considerazione sarà ripresa parlando di placement) La valutazione dell efficacia del percorso formativo in alternanza La documentazione raccolta permette anche di valutare l efficacia del percorso nel suo complesso: a) quanti studenti hanno potuto usufruire dell esperienza dall inizio alla fine? b) quanti studenti hanno acquisito un adeguato livello di padronanza delle singole competenze-obbiettivo? c) come ha funzionato la collaborazione con le aziende ospitanti? d) quali effetti ha avuto l esperienza sugli apprendimenti disciplinari? e) come ha funzionato l organizzazione dell esperienza (adempimenti, gestione degli accordi, tempi di realizzazione, aspetti logistici)? Per la valutazione dell efficacia del percorso è utile ricostruire un quadro dei punti di forza e dei punti di debolezza, rispetto ai diversi fattori: Fattore Punti di forza Punti di debolezza Partecipazione degli studenti Livello di acquisizione delle competenze da parte degli studenti Raggiungimento degli obiettivi di apprendimento disciplinari Coinvolgimento degli insegnanti della classe Realizzazione dell attività di tutoraggio (scolastico e aziendale) Collaborazione delle aziende ospitanti Utilizzo degli strumenti di progettazione, controllo e valutazione Gestione degli adempimenti e degli accordi Gestione dei tempi e del calendario Organizzazione e gestione dell accesso degli studenti in azienda (trasporti, ecc.) Raccolta e organizzazione della documentazione L esame della collaborazione con le aziende permette di costituirsi un archivio che sarà utile per la prosecuzione o la riedizione dell esperienza, tenendo traccia delle imprese che hanno garantito una collaborazione forte e continuativa, quelle che hanno comunque offerto un contributo adeguato e quelle con le quali sarà opportuno riconsiderare (precisare meglio o modificare) gli accordi. Anche questo esame riguarda i diversi aspetti (fattori) della collaborazione: Fattori Numero posti tirocinio offerti Disponibilità ad ospitare studenti di classi diverse Partecipazione alla definizione del percorso formativo Rispetto del contratto formativo di tirocinio Eventuale offerta di opportunità formative aggiuntive (corsi aziendali, trasferte ) Rispetto del calendario e dei tempi Continuità del tutoraggio Valutazione delle prestazioni in tirocinio Valutazione dell esperienza (giudizio complessivo) Supporto logistico offerto agli studenti (mensa, trasporto ) Eventuali premi agli studenti in tirocinio 20

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