Progetto diorami: percorso didattico costruito sulla collaborazione tra Università e Museo.

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1 Progetto diorami: percorso didattico costruito sulla collaborazione tra Università e Museo. Annastella Gambini, a Enrico Banfi, b Alfredo Broglia, a Antonella Pezzotti a* a Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione Riccardo Massa - Università degli Studi di Milano-Bicocca, Piazza dell Ateneo Nuovo 1, Milano 20126, Italia b Museo Civico di Storia Naturale di Milano, Corso Venezia 55, Milano 20121, Italia Abstract L osservazione dei diorami, ambienti ricostruiti artificialmente che rappresentano ecosistemi appartenenti a biomi diversi, costituisce uno dei momenti principali delle visite guidate al Museo di Storia Naturale di Milano. Il loro allestimento, basato sull osservazione degli animali, delle piante e degli ambienti naturali, offre a studenti e insegnanti l opportunità di sviluppare percorsi di conoscenza in campo biologico ed ecologico. Il progetto si articola attraverso una sperimentazione didattica che prevede una modalità di fruizione dei diorami diversa da quella tradizionale offerta durante le visite guidate. Il percorso didattico che si propone si basa sul coinvolgimento personale degli studenti da cui si fanno scaturire discussioni da sviluppare in classe dopo la visita al Museo. Si viene così ad attuare una stretta interazione tra quanto osservato al Museo e il successivo lavoro di approfondimento, cosicché l approccio emozionale risulta integrato con quello scientifico e didattico. Agli insegnanti è fornito materiale di aggiornamento su temi che si possono allacciare con quelli dei diversi ambienti rappresentati nei diorami. In tal modo si offre loro la possibilità concreta di sviluppare un percorso didattico creativo a seconda delle proprie conoscenze e dei propri interessi. Da questa proposta sorge un attività di collaborazione e di ricerca in Didattica tra l Università e il Museo AIOL-SItE. All rights reserve Keywords: didattica dell ecologia; didattica museale; setting di apprendimento; ricostruzioni di ecosistemi; relazioni in un ecosistema. 1. Premessa Da qualche tempo il nostro gruppo di ricerca ha cominciato a progettare ambienti extrascolastici e setting didattici appositamente studiati per favorire l insegnamento/apprendimento della biologia e dell ecologia (Gambini, Chincarini & Pezzotti 2007; Gambini, Pezzotti, Ferretti & Borgo 2007). Tale progettazione è messa in atto in sedi opportune costruite allo scopo oppure già esistenti (es. musei, acquari, laboratori pubblici che si occupano di didattica, ecc.) che possono essere sfruttate dalla * Corresponding author. Tel.: ; annastella.gambini@unimib.it. scuola anche in modo diverso da quello tradizionale. Riportiamo qui, come esempio, un particolare utilizzo dei diorami conservati al Museo di Storia Naturale: luogo emblematico, denso di atmosfera, diverso e altro dalla scuola, che può favorire l apprendimento di alcuni aspetti delle discipline scientifiche con percorsi originali. Sui libri di testo, in particolare quelli per la scuola primaria e secondaria inferiore, troppo spesso gli ecosistemi sono affrontati con un approccio molto riduzionista. A volte i bambini devono assegnare, scegliendoli tra un elenco proposto, i nomi agli

2 2 Available online at animali o alle piante rappresentati per dimostrare di aver capito relazioni alimentari, relazioni tra elementi biotici e abiotici, trasformazioni di ecosistemi antropiche o naturali, ecc.. L apprendimento di un ecologia insegnata attraverso liste di nomi, classificazioni e nomenclature rischia così di diventare una ripetizione di parole prive di senso (Arcà 2005). Per il superamento di questo empasse occorre studiare percorsi che coinvolgano maggiormente i bambini e utilizzare una metodologia diversa. Il museo costituisce, in tal senso, un ottima risorsa di cui la scuola dovrebbe avvalersi, proprio per offrire un ventaglio veramente competitivo (sulla quantità e sulla qualità) di attività didattiche al fine di promuovere l apprendimento scientifico. L insegnante dovrebbe utilizzare le proposte offerte dal museo come occasioni, spunti e punti di partenza per percorsi personalizzati da approfondire in classe. Trattare in un secondo momento un argomento affrontato durante la visita al museo costituisce una vera e propria chance per gli insegnanti, che avranno studenti più interessati e stimolati al lavoro scolastico (Falchetti & Caravita 2004, Caravita & Falchetti 2005). Abbiamo proposto a un gruppo di docenti un progetto che prevede l integrazione tra museo e scuola che ha a un duplice vantaggio: - da una parte il museo è sfruttato per integrare le informazioni che vi si possono ottenere con le problematiche che si devono affrontare nel quotidiano nella scuola; - dall altra la scuola ha la possibilità di proporre un attività didattica accattivante ed efficace, unica nel suo genere. 2. Il progetto diorami Il Museo Civico di Storia Naturale di Milano è il più importante del nostro Paese, senz altro di livello europeo. Oltre che sede di collezioni e esposizioni permanenti, esso rappresenta anche un luogo di studio di molti e diversificati aspetti del mondo naturale, spesso in collegamento con laboratori di ricerca internazionali. Tra le sue numerose risorse si trovano circa 80 diorami che rappresentano altrettanti ambienti naturali appartenenti a biomi diversi, un esempio di essi è riportato in Fig. 1. Fig. 1. Fotografia del diorama che rappresenta le rapide di un fiume nordamericano. L osservazione dei diorami costituisce uno dei momenti principali delle visite guidate al museo e offre a studenti e insegnanti l opportunità di sviluppare percorsi di conoscenza in campo biologico ed ecologico. Le riproduzioni a grandezza naturale degli animali, le ricostruzioni di ambienti lontani catturano molto l attenzione degli studenti, soprattutto dei più piccoli. Le scuole solitamente partecipano alle visite come gruppo-classe, invece, per la progettazione di questo percorso abbiamo pensato di dividere le classi in piccoli gruppi ai quali è stato assegnato un singolo diorama. La lettura dei diorami che proponiamo si basa sul coinvolgimento personale degli studenti che si soffermano sull ambiente rappresentato e cercano di animarlo con la propria fantasia. Essi devono immaginare di trovarsi negli ambienti ricostruiti, di provare paura e curiosità, di sentire suoni, percepire odori di romperne la staticità immaginandoli come fotogrammi e recuperando l intero film. Il percorso proposto è caratterizzato da uno stretto connubio tra lavoro al museo e lavoro in classe. Sulla base del materiale raccolto durante l osservazione dei diorami l insegnante avvia in classe discussioni su contenuti di ecologia, favorendo così l integrazione tra l approccio emozionale e quello scientifico. Si tratta di un progetto sperimentale che abbiamo analizzato dal punto di vista delle conoscenze acquisite dai bambini, della loro partecipazione e del coinvolgimento attivo degli insegnanti.

3 Joint AIOL-SItE Meeting, September 2007, Ancona 3 3. Supporti didattici Agli insegnanti è fornito materiale su temi correlati a quelli dei diversi ambienti rappresentati nei diorami utilizzati per il progetto. Il supporto didattico fornito agli insegnanti comprende: guida al progetto, che illustra il percorso didattico da svolgere con i bambini: le attività al museo e in classe, la scansione temporale, le proposte per un prodotto collettivo da realizzare alla fine del progetto schede di presentazione dei diorami, che descrivono ciò che è possibile osservare e rappresentano un quadro sintetico e generale della situazione rappresentata (redatte dal personale del Museo) schede di supporto (Fig. 2), in cui sono proposte, per ogni diorama, alcune tematiche correlabili che possono essere affrontate in classe (Alcock 2001; Campbell 2004). Scegliendo liberamente tra queste gli insegnanti hanno la possibilità di sviluppare un percorso didattico creativo a seconda delle proprie conoscenze e dei propri interessi. set di fotografie dei diorami scelti schede Viaggio immaginario all interno di (Fig. 3), costituite da una raccolta di input mirati a sollecitare i bambini ad immaginare le proprie sensazioni (visive, olfattive, uditive, tattili) nei confronti dell ambiente naturale e ad immaginare qualche accadimento. Per allestire le schede abbiamo utilizzato dati precedentemente raccolti registrando conversazioni spontanee di bambini di fronte ai diorami e intervistandoli durante le visite guidate al museo. matite colorate, fogli, supporti rigidi per scrivere, ecc. Fig. 3. Una delle schede Viaggio immaginario all interno di. Tutti i materiali che forniamo sono curati, oltre che nei contenuti di biologia, anche nella comunicazione visuale, aspetto importante per una buona divulgazione dei contenuti scientifici. 4. Fasi del percorso sperimentale Fig. 2. Parte di una pagina delle schede di supporto. Per svolgere l attività al museo i bambini hanno a disposizione: Abbiamo utilizzato un gruppo di classi abbastanza eterogeneo per una migliore sperimentazione. Cinque classi provenivano dal centro e due dalla periferia di Milano; non tutti i docenti insegnano scienze, le età dei bambini variavano dai 7 ai 9 anni. Le classi erano costituite da circa venti bambini ed avevano in programmazione lo svolgimento di temi relativi all ecologia.

4 4 Available online at Inizialmente abbiamo organizzato un incontro di 3 ore con gli insegnanti durante il quale abbiamo illustrato la scansione temporale del percorso, il ruolo delle persone coinvolte (tutor, operatori museali), il lavoro da fare con i bambini, i prodotti da realizzare, ecc.. L attività con i bambini si compone di 2 fasi che si svolgono al museo e di 3 fasi che si sviluppano in classe dopo la visita (Fig. 4). Dopo questa prima fase i bambini sono invitati a scegliere un particolare dell ambiente e a rappresentarlo con un disegno (Fig. 6). al museo FASE 1 FASE 2 mi avvicino per piccoli passi utilizzando le mie conoscenze e la mia fantasia (1 ora) ottengo le informazioni fondamentali su quello che ho visto nel diorama (1 ora) in classe FASE 3 integro le fasi precedenti attraverso una discussione di gruppo (2½ ore) FASE 4 realizzo una serie di domande da fare all esperto (½ ora) FASE 5 realizzo con i miei compagni un prodotto da mostrare fuori dalla classe (n. di ore a discrezione dell insegnante) Fig. 4. Fasi del percorso e relativa scansione temporale. FASE 1: mi avvicino per piccoli passi utilizzando le mie conoscenze e la mia fantasia Gruppi di 4 bambini si soffermano su un singolo diorama che diventa il proprio oggetto di studio e di osservazione. Ogni bambino cerca di scoprirlo nel miglior modo possibile per poterne parlare agli altri nella fase successiva. Leggendo gli input delle schede Viaggio immaginario all interno di i bambini sono stimolati a liberare la fantasia, a rendere vivi i diorami: immaginano relazioni e accadimenti e trovano soluzioni personali ad alcuni quesiti proposti (Fig. 5). In questo modo si raccolgono le loro sensazioni iniziali, quando la fantasia è più libera di animare l ambiente e le idee del quotidiano non sono state ancora influenzate da informazioni e spiegazioni. M.: Il pesce, dopo aver preso l insetto, lo porterà ai propri piccoli. A.: Provo la sensazione di lentezza dal bradipo e dal muschio provo morbidezza. C.: Provo la sensazione di essere libera quasi quasi di essere un animale di quelli. Fig. 6. Disegno effettuato al museo durante la FASE 1. Questa richiesta facilita e promuove l osservazione: occorre fermarsi a studiare particolari meno evidenti, memorizzare l oggetto, riflettere sulla propria interpretazione delle strutture e della forma esterna. In seguito ogni bambino deve riportare un commento al proprio disegno, esprimendo anche le emozioni provate (Fig. 7). J.: mi ha colpito la coda perché era incurvata benissimo. M.: a me piace perché è un pochino strano e a me piace il becco perché è lunghissimo. Ho sentito una sensazione bella. L.: ho disegnato questo uccello perché secondo me non c entra con la scena. G.: mi ha impresso questo elefante perché assomigliava a un elefante che ho visto. Le emozioni che ho avuto quando ho visto la vetrina è di essere dentro. C.: io ho scelto questo pesce perché l ho trovato simpatico, è per questo che l ho scelto. Questo pesce esprime tranquillità. Fig. 7. Commenti relativi ai propri disegni. Il materiale prodotto costituisce la base di partenza per una discussione di classe a grande gruppo che sarà percepita come più familiare, più spontanea, proprio perché fatta scaturire dai disegni realizzati e dalle sensazioni provate. FASE 2: ottengo le informazioni fondamentali su quello che ho visto nel diorama Gli insegnanti coinvolti nel percorso didattico, seguendo le indicazioni fornite nelle schede di Fig. 5. Alcune risposte dei bambini agli input delle schede Viaggio immaginario all interno di.

5 Joint AIOL-SItE Meeting, September 2007, Ancona 5 presentazione dei diorami e avvalendosi del supporto del tutor e degli operatori museali, illustrano (ma solo a questo punto, quando la fantasia creativa ha prodotto negli allievi un interesse) gli ambienti osservati: descrivono gli animali e le piante che si trovano ed evidenziano quante più possibili relazioni. FASE 3: integro le fasi precedenti attraverso una discussione di gruppo I bambini uniscono tutti i disegni fatti al museo realizzando uno striscione da appendere in classe e cercano di integrare le informazioni acquisite (fase 2) con le proprie fantasie e sensazioni (fase 1). L insegnante guida una discussione collettiva dalla quale si sviluppano alcune tematiche correlate agli ambienti osservati (rapporto prede-predatori, habitat, riproduzione, trasformazioni, adattamenti, ecc.). FASE 4: realizzo una serie di domande da fare all esperto Durante la discussione in classe i bambini preparano una serie di domande, relative alle cose da chiarire, agli aspetti non approfonditi, ai dubbi rimasti irrisolti, ecc. da rivolgere a un esperto in un momento successivo di discussione finale. Durante questa sperimentazione si è trattato di un ricercatore del nostro gruppo, in futuro potrebbe essere un esperto presente in un sito web dedicato. FASE 5: realizzo con i miei compagni un prodotto da mostrare fuori dalla classe Alla fine del percorso ogni classe realizza un prodotto da mostrare a tutta la scuola o da esporre ad un pubblico più vasto (Scienza Under 18, manifestazioni organizzate all esterno della scuola, sito web) (Fig. 8). Fig. 8. Cartellone esposto a Scienza Under 18. È previsto che questo prodotto collettivo sia esposto in uno spazio permanente del museo per incentivare la partecipazione a questo percorso didattico. Tutte le fasi descritte sono state monitorate (sia al museo sia successivamente in tutte le classi) attraverso la raccolta di disegni, fotografie, relazioni degli insegnanti, registrazioni, ecc. portante avanti dal nostro gruppo di ricerca. 5. Risultati e conclusioni L analisi dei dati raccolti attraverso il monitoraggio ha consentito di ottenere una prima serie di risultati. Qualora il progetto si dovesse allargare a un numero rilevante di classi sarà possibile ottenere dati da analizzare anche dal punto di vista quantitativo. Possiamo indicare che questa modalità di approccio, rendendo più coinvolgente la fruizione dei diorami, favorisce l apprendimento del concetto di ecosistema. Il percorso, così come lo abbiamo progettato, è stato sufficientemente flessibile e ha consentito un confronto del lavoro svolto dagli insegnanti coinvolti nella sperimentazione. Uno degli aspetti che ci sembrava più difficile da superare era quello di riuscire a concentrare l attenzione di bambini di 7-8 anni per il tempo necessario a portare avanti il lavoro sui diorami al museo. Inoltre eravamo consapevoli del fatto che non è sempre facile evocare sentimenti e emozioni verso oggetti virtuali che non facciano parte della vita quotidiana. Durante la sperimentazione del percorso, i bambini, pur dopo un primo momento di distrazione e disorientamento, si sono legati emotivamente al proprio diorama e hanno proseguito sulla strada indicata partecipando con molto entusiasmo alle attività. Questo costituisce un risultato importante perché è un indicazione forte dell inserimento di aspetti nuovi con le conoscenze che si spendono nella vita di tutti i giorni e che proprio perché integrati saranno più duraturi (Alfieri et al. 2000). Il fatto di aver puntato sulle emozioni immaginate ha contribuito notevolmente ad avvicinare i bambini ad alcuni aspetti ambientali e a legarli affettivamente al diorama studiato. Ciò ha facilitato il lavoro

6 6 Available online at successivo in classe: durante le discussioni collettive sono emerse interessanti problematiche e questioni relative ad alcuni aspetti peculiari o generali (clima e posizione geografica, adattamenti all ambiente, rapporti preda/predatore, tecniche di difesa, ecc.). Mediante il confronto di ecosistemi diversi sono state portate avanti connessioni con il quotidiano e collegamenti interdisciplinari. Funzioni, strutture, relazioni sono state riconosciute anche nei viventi che popolano ecosistemi comuni, della vita di tutti i giorni. Una delle classi coinvolte nella sperimentazione ha realizzato un cartellone presentato a Scienza Under 18. Questo è un progetto promosso e sostenuto dall Ufficio scolastico regionale per la Lombardia che vede coinvolti docenti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado nella presentazione al pubblico di un lavoro scolastico intrapreso durante l anno su temi scientifici. frutti. Atti del 102 Congresso della Società Botanica Italiana, Palermo, pag 250. Gambini, A., Pezzotti, A., Ferretti, G. & Borgo, V. (2007) Tre luoghi d acqua a confronto. Osservazione, analisi, relazioni. Atti del XVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Ecologia, Ancona (in press). Il percorso sui diorami si è rivelato uno strumento potente : lo hanno percepito sia i ragazzi sia, in particolare, uno degli insegnanti che, infatti, ha deciso di svolgere tutto il programma annuale utilizzando i diorami e le schede fornite piuttosto che il libro di testo o altri materiali. La particolare attenzione dedicata all allestimento dei supporti forniti è stata premiata dal consistente uso che gli insegnanti ne hanno fatto e dall apprendimento dei ragazzi relativo ai temi trasversali affrontati. Riferimenti bibliografici Alcock, J. (2001) Etologia. Un approccio evolutivo. Zanichelli, Bologna. Alfieri, V., Arcà, M. & Guidoni, P. (2000) I modi di fare scienze. IRRSAE Piemonte, Bollati Boringhieri, Torino. Arcà, M. (2005) Ricerca didattica e insegnamento. Naturalmente, 1, 3-9. Campbell, N. (2004) Biologia. Zanichelli, Bologna Caravita, S. & Falchetti, E. (2005) Are bones alive? Journal of Biological Education, 39(4), Falchetti, E. & Caravita, S. (2004) Dialogando con gli scheletri. Storia ed analisi di un percorso didattico museale per la conoscenza delle strutture di sostegno e movimento. Le Scienze Naturali nella scuola, 23, Gambini, A., Chincarini, M. & Pezzotti, A. (2007) Un laboratorio al supermercato. Percorso didattico sulla conoscenza dei

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