Giubileo stampa. SANTUARIO MADONNA DEL FRASSINO - Peschiera del Garda (Verona)

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1 Anno 87 - N. 2 aprile - maggio - giugno Pubb. trimestrale - Poste Italiane spa - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB VERONA Giubileo stampa ANNIVERSARIO APPARIZIONE MADONNA DEL FRASSINO 1755 SANTUARIO MADONNA DEL FRASSINO - Peschiera del Garda (Verona)

2 ANNIVERSARIO APPARIZIONE MADONNA DEL FRASSINO SANTUARIO MADONNA DEL FRASSINO - Peschiera del Garda (Verona) 1755 banda musicale Peschiera del Garda Card. Attilio Nicora annullo postale per il 500 dell Apparizione Pellegrinaggio scuole LA REGINA DEL GARDA Pubblicazione Trimestrale Editore SANTUARIO DELLA MADONNA DEL FRASSINO (Prov.Veneta di S.Antonio O.F.M.) santuariodelfrassino@virgilio.it PESCHIERA DEL GARDA (VR) TEL FAX C.C.P. n Tribunale di Verona R. S. n. 297 del Direttore responsabile: P. Dino Buso, ofm Redattore Frate Pio Prandina ofm SOSTEGNO BOLLETTINO Annuo 10 Sostenitore 20 Stampa: Eurostampa s.r.l. (VR) Confezione-Spedizione: Nuova Zai s.n.c. (VR) Tel Ai sensi del Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lsl. 196/2003), La Regina del Garda garantisce che i dati personali relativi agli abbonati sono custoditi nell archivio, anche elettronico, con le prescritte misure di sicurezza e sono utilizzati esclusivamente per l invio del periodico. Anno 87 - N. 2 aprile - maggio - giugno Pubb. trimestrale - Poste Italiane spa - Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB VERONA Giubileo stampa in Copertina Ostensorio restaurato Orario Apertura Santuario Solare: ore ; Legale: ore ; SOMMARIO Lettera del padre Rettore... 3 Preghiera del Papa alla Madonna del Frassino... 4 Lettera del Card. T. Bertone anni...una continua risorsa d amore... 7 Gradite presenze giornata dell ammalato Pellegrini per le strade della nostra città Benedizione dei bambini La Madonna visita...gli ammalati Maria: sempre in cammino con noi Mostra e presentazione libro Incontri... preghiere Una fede come quella di Maria La sfida educativa di Benedetta Può ancora educare la famiglia? Anniversari Affidati a Maria Locandina 5 settembre CELEBRAZIONI DELLA LITURGIA Liturgia Feriale Lodi: ore 7.00 SS.Messe: ore Vespro: ore S. Messa del Sabato sera e Vigilia delle Feste: ore Liturgia Festiva Ore (orario legale) (orario solare) Canto del Vespro ore (legale) ore (solare) Sacramento della Riconciliazione: tutti i giorni: ore Ogni primo sabato del mese: S. Messa per anziani e ammalati. Ore (orario legale) Ore (orario solare) 2

3 Lettera del padre Rettore La storia di ogni uomo è scritta, anzi tutto, nel cuore della propria madre.. (Giovanni Paolo II) Carissimi amici e devoti della Madonna del Frassino, le celebrazioni dell Anno Giubilare continuano a manifestare la devozione di migliaia e migliaia di pellegrini che in silenzio si fermano a guardare e pregare davanti alla piccola immagine della Madonna del Frassino. Le celebrazioni del mese di maggio, i pellegrinaggi durante il giorno e quelli parrocchiali della sera, sono stati come una continua marea mossa dalla fede e dalla riconoscenza di persone che volevano incontrare lo sguardo della Madre. Nascono sempre domande e considerazioni alla ricerca di comprendere il fenomeno della devozione alla Madonna, fra le molte risposte che possiamo trarre o leggere, l affermazione sopra riportata di Giovanni Paolo II, ci offre una meditazione che ci ricorda le origini del rapporto affettivo con ogni mamma, con la nostra mamma. La mamma percepisce il miracolo che solo lei vive, il figlio viene intessuto nel suo grembo, come si esprime meravigliosamente il Salmista (138, 13), e lei segue questo ricamo di amore giorno dopo giorno, notte dopo notte nell ascolto delle variazioni e dei movimenti della vita che in lei prende forma, in attesa di vedere il volto del bimbo. Si aggiunge a questa stupenda realtà d amore anche quanto avviene nel figlio il quale impara a conoscere ed amare la madre prima ancora di conoscerne il nome. Un amore che nasce e si sviluppa senza parole, nel silenzio. La nostra devozione alla Madonna credo che ripercorra la via dell amore iniziale tra la madre e il figlio, per noi nella nascita naturale, mentre, nella fede con la nascita spirituale e precisamente dal cuore di Gesù in croce, che rivolgendosi alla madre, dice: Donna, ecco tuo figlio e al discepolo Giovanni: Figlio, ecco tua madre. Auguro ad ognuno di crescere nella gioia dell amore, nato nella fede, con la Vergine Maria. frate pio Giubileo ANNIVERSARIO 3

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5 Giubileo 2010 A Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Guseppe ZENTI Vescovo di Verona Piazza Vescovado, VERONA (con allegato) ANNIVERSARIO 5

6 PREGHIERA DEL PAPA ALLA MADONNA DEL FRASSINO 6

7 500 anni...una continua risorsa d amore. Il giorno 11 maggio inizia promettendo pioggia e temporali, quasi a ripetere quanto è avvenuto il giorno 11 maggio 1910, si legge nelle memorie di P. Benigno Migliorini, allora guardiano del Frassino: Nel più bello di un sonno profondo vengo svegliato da una prolungata scampanellata. Balzo in piedi e corro alla finestra; l apro: Dio mio, che pioggia dirotta! Il cielo da sereno, come si era mantenuto per circa quaranta giorni, appariva coperto da dense nubi, che si scioglievano in un diluviare di acqua.addio, esclamai, la bella festa centenaria Corsi ad ogni modo alla porta; l aprii. L orologio segnava le ore quattro. Entrava la prima colonna di uomini che chiedevano di confessarsi. Oggi come allora, nel mattino grigio e piovoso, numerosi fedeli erano presenti alla celebrazione della S. Messa delle ore 6.30 e delle 7.30, quest ultima, trasmessa in diretta da Radio Maria e animata dal Coro Le Campane di S. Martino. Il momento principale delle celebrazioni è stato alla sera, dalle parrocchie della città: S. Martino, S. Benedetto, Beato Andrea, sono coro di Peschiera del Garda card. Attilio Nicora partiti i fedeli in processione, animati nella preghiera dal proprio parroco. L immagine della Madonna del Frassino era tra i fedeli partiti dalla parrocchia di S. Martino, poi si sono uniti i vari cortei per procedere insieme verso il Santuario. Alla processione ha partecipato anche il sindaco Umberto Chincarini, varie Associazioni con il proprio labaro e tanti fedeli incuranti della minaccia di pioggia. Quando il corteo dei pellegrini iniziò a percorrere il viale verso il Santuario, le campane suonarono a festa e poi la Banda Cittadina accompagnò i canti. All inizio della solenne celebrazione il saluto del rettore del Santuario frate Pio: Con gioia e riconoscenza porgo il saluto a sua Eminenza Reverendissima card. Attilio Nicora, al Vicario generale della Diocesi di Verona mons. Giuseppe Pellegrini, a frate Antonio Scabio, ministro provinciale dei Frati Minori della Provincia Veneta di S. Antonio, ai Vicari Foranei del Lago Veronese, del Lago Bresciano e di Villafranca, al Vicario episcopale per la Vita Consacrata mons. Callisto Barbolan, ai parroci, sacerdoti e religiosi presenti. Al signor sindaco, Umberto Chincarini e ai componenti l Amministrazione Comunale di Peschiera del Garda, alle Associazioni. Sono state lette le parole di partecipazione inviate dai confratelli del lebbrosario di Cumura Guine a Bissau- (Africa) 7

8 Brevi riflessioni dall omelia di Sua Eminenza il card. Attilio Nicora nella quale ha sottolineato il ruolo particolare di Maria, nella storia della salvezza, colto nel brano del Vangelo di Giovanni: le nozze di Cana. Maria rivolgendosi al figlio chiedendo di intervenire perché la festa di nozze continuasse nella gioia, non si aspettava la risposta di Gesù: donna non è giunta la mia ora, e non venne meno la certezza che Gesù l avrebbe esaudita. L ora alla quale si riferiva Gesù è la crocifissione, perché egli non è andato alla morte per la cattiveria e l ottusità mentale di alcune persone, ma la sua è stata obbedienza al Padre, volontà racchiusa nelle parole: voglio che tutti gli uomini siano salvi. Dio ha potuto manifestare le sue meraviglie nella vita della Madonna perché in lei ha trovato un cuore accogliente e docile. Maria ci invita a guardare a Gesù, a non scoraggiarci di fronte alle difficoltà, ad affidarsi a lei che intercede per noi presso il Figlio suo. Rivolgendosi a noi presenti il Cardinale ha ricordato l impegno che ognuno di noi ha come credente: Voi siete chiamati ad essere nel mondo segno di novità e di speranza. Padre Pio, card. Nicora, Sindaco di Peschiera del Garda Tecnostruttura sul sagrato del Santuario La nostra fraterna riconoscenza agli Alpini, alle Associazioni presenti, alla Sirius Agency di Peschiera del Garda, alla Banda Cittadina, ai Cori di Peschiera del Garda, ai gruppi di Campanari succedutisi nel festoso suono delle campane e alle molte persone che generosamente si sono prestate perché l anniversario Giubilare potesse essere vissuto nella fede e nel raccoglimento. Un fraterno grazie a Tele Giovanni Paolo II per la trasmissione in diretta della celebrazione, visibile in digitale terrestre canale A. 8 card. A. Nicora e concelebranti

9 GRADITE PRESENZE Padre Flavio Roberto Carraro, vescovo emerito di Verona, i giorni precedenti l anniversario dell Apparizione del 11 maggio, ha presieduto il triduo di preparazione le celebrazioni serali nei pellegrinaggi parrocchiali. Padre Flavio benedice i fedeli delle parrocchie di Cavalcaselle e Angeli Custodi. Ascoltate e seguite sono state le omelie di Padre Flavio nelle celebrazioni dei pellegrinaggi serali, ne riportiamo alcuni pensieri. Parlando di come la salvezza viene a noi mediante una donna: la Vergine Maria, e per evidenziare le caratteristiche specifi che della Madonna e di ogni donna, ha riportato una considerazione dei Rabbini i quali affermano che la donna ha un cuore ricco di amore e di sensibilità perché è stata tratta dalla costola di Adamo, e la costola è la parte del corpo più vicina al cuore. In un altra rifl essione ha parlato della Madonna Padre Flavio anima il Rosario per i pellegrini della parrocchia di Castelnuovo madre e maestra dei sacerdoti ed ha posto alcune domande: Preghiamo abbastanza il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe? Insistiamo abbastanza? Diamo buon esempio nell ambito della vita famigliare? Ha esortato i presenti a guardare alla casa di Nazaret per imparare a vivere la paternità e la maternità. Padre Flavio assieme ai ragazzi della parrocchia di Palazzolo Mons. Egidio Caporello, vescovo emerito di Mantova, presiede la Celebrazione eucaristica per i pellegrini delle parrocchie di Monzambano, Ponti sul Mincio, Castellaro. 9

10 35 GIORNATA DELL AMMALATO 18 maggio 2010 Tema dell anno proposto da Lourdes: Impariamo a fare il segno della croce con Bernardette. L UNITALSI del Lago Veronese, Castelnuovo del Garda, ha vissuto una giornata intensa di preghiera. Terminata la S. Messa delle ore 9.00 l immagine della Madonnina è stata posta davanti all altare, per ricordarci che Maria, salute degli infermi, cammina con noi sulle strade del mondo. E seguita la Liturgia Penitenziale come purificazione del nostro cuore e rinascere alla vita nuova in Cristo mediante il perdono dei peccati. Si è proseguito con la recita del S. Rosario. Il primo pomeriggio ha avuto luogo l adorazione eucaristica e la benedizione dei malati. Il nostro vescovo, mons. Giuseppe Zenti, ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica, ricordando nell omelia, il valore della sofferenza offerta e vissuta con Maria, la madre di Gesù e madre nostra. A conclusione della Messa ha impartito la Benedizione Papale. I canti sono stati eseguiti dal coro della Parrocchia del Beato Andrea di Peschiera del Garda. La nostra fraterna riconoscenza alla Direzione e agli operatori televisivi di Telepace, perché hanno offerto la possibilità di seguire per televisione tutta la cerimonia e alle molte persone che generosamente hanno dato la loro disponibilità. 10

11 PELLEGRINI per le strade della nostra città Uno squarcio di luce, nel mattino umido e piovoso dell 11 Maggio, ha permesso di intraprendere il pellegrinaggio a piedi degli alunni della Scuola Primaria di Peschiera, San Benedetto e della Scuola Secondaria di 1 grado con i loro insegnanti per rendere omaggio alla Madonna del Frassino. Tutti in piazza d Armi alle 8,30, muniti di ombrello, cappellini e foulard giallo, segno distintivo dell anno Giubilare, i ragazzi ripercorrono il tragitto che l immagine di Maria compiva una sera di 500 anni fa, dalla chiesa della Disciplina per ritornare al Frassino. In vicolo Disciplina l arch. Cofani, ha indicato l esatta ubicazione della chiesetta che ospitò la statuetta della Madonna, illustrando il momento storico e bellico del in cui Peschiera si trovava. Padre Felice e Frate Marco guidano il pellegrinaggio con le preghiere a Maria, mentre una fila di circa 200 ragazzi si snoda per le vie centrali del paese, facendo risuonare le note dell inno Un dì sul verde Frassino E rassicurante pensare che tanti ragazzi, giovani, adolescenti abbiano risposto, a questa proposta di partecipazione della Direzione scolastica e dei Frati del Frassino e si siano messi in cammino per raggiungere il Santuario e vivere insieme il Giubileo. Arrivati al Frassino, intorno alle ore 11.00, i pellegrini sono stati accolti in Santuario con i canti dei loro compagni del Coro, diretto dalla prof.ssa Ferri, con una esibizione davvero eccellente, animando tutta la celebrazione eucaristica. L atmosfera creatasi, durante la S. Messa, intorno all altare e ai piedi di Maria, sapeva di profumo di unità, di comunione e di fraternità. Una pellegrina 11

12 BENEDIZIONE DEI BAMBINI 16 maggio 2010 LO SGUARDO AMABILE DI MARIA HA RICHIAMATO L INNOCENZA! Sono i più piccoli i prediletti della Madonna. Essi accorrono a Lei con spontaneità, si stringono intorno al Suo manto per essere vicini a Gesù che tiene in braccio. Vogliono giocare con Lui e diventare Suoi amici...avviene, così, un incontro di cuori puri che, sotto gli occhi di Maria, palpitano di bontà e speranza. Accompagnati dalle loro mamme e papà, tanti bambini sono pervenuti in Santuario, il pomeriggio del 16 Maggio, per essere affi dati alla protezione della Madonna. E sempre emozionante e festoso assistere allo stupore di gioia e di affetto che trapela dagli occhi limpidi e sinceri di così piccoli pellegrini che in braccio alle loro mamme o tenuti per mano dai loro papà si accostano all altare della Vergine del Frassino con splendida trepidazione. Il momento celebrativo, accompagnato dalla preghiera e dal canto, rallegrato dal sorriso dei bimbi, dagli sguardi oranti dei genitori, ha creato un clima di vera devozione, di comunione e di fede. Il Rettore del Santuario P. Pio Prandina, esprimendo gratitudine e accoglienza per la numerosa presenza partecipativa, ha impartito su tutti i presenti, in modo speciale ai bambini, la Benedizione, come augurio di irradiare forza e senso profondo della vita verso il Signore. E bello intravedere nel volto delle mamme che salutano Maria, lasciando il Suo luogo, serenità, fi ducia e speranza per il futuro dei propri fi gli. Il momento fi nale è stato impresso dal dono, per ogni bimbo, di un biglietto di augurio di pace unito ad una rosa bianca, simbolo di candore e di purezza come a signifi care il Grazie di Maria a ciascuno di loro, graditi ospiti della Sua Casa, che assicura protezione nel cammino della vita e sguardo premuroso di dolce Madre senza dimenticare tutti gli altri bambini del mondo. Una mamma 12

13 LA MADONNA VISITA.GLI AMMALATI. MALATI. Casa di cura dott. Pederzoli di Peschiera del garda Il 18 maggio 2010 l immagine della Madonna del Frassino si incondi Peschiera del Garda. Un incontro desiderato da molte persone e preparato con gioia. La Madonnina è stata portata a tra con gli ammalati presso la Casa di Cura dott. Pederzoli nei vari reparti a consolare e benedire con la sua presenza le persone ricoverate, a risvegliare il senso di umanità nel personale medico verso gli ammalati, a donare sapienza ai medici. i. Alle ore mons. Giuseppe Zenti ha presieduto la solenne concelebrazione sotto una tecnostruttura preparata a per l occasione. Il Vescovo ha espresso la sua gioiosa sorpresa per la presenza numerosa di fedeli, personale medico, amici, L Amministratore delegato rag. Giuseppe Puntin ha Amministratore delegato rag. Giuseppe Puntin rivolto il saluto al Vescovo a nome di tutti gli operatori presso la Clinica ed ha sottolineato la sua, gioia per la grazia della presenza della Madonna nel luogo di sofferenza e di speranza, qual è un ospedale. Si è fatto portavoce di tutte le persone presenti e del personale della Clinica. Ha concluso: questo è un giorno speciale in cui tutti noi ci sentiamo piccola ma utile goccia nell oceano della fede. Il Vescovo nell omelia ha ricordato come il servizio medico che viene svolto all interno dell ospedale, richiede una attenzione di umanità, di attenzione alla persona. La preghiera dei fedeli preparata dal personale della Clinica, è stata una sintesi di consapevolezza del delicato loro compito e della umile richiesta al Signore di aiuto: perché sull esempio di Gesù ci prendiamo cura dell uomo nelle sue fragilità, perché le nostre giornate siano rinnovate nelle relazioni e negli sguardi che ci offriamo, ti chiediamo di guidarci nel nostro lavoro e nell assistenza a tutti i sofferenti e alle loro famiglie. Il momento dell offertorio è stato caratterizzato da segni propri dell attività ospedaliera: una divisa, per rappresentare tutte le fi gure professionali, un ricettario e uno strumentario medico: rappresentano la delicata professione medica; una penna e un agenda: simbolo di un lavoro attento e lungimirante. 13

14 MARIA: sempre in cammino con noi... Due sono stati i punti di partenza di pellegrinaggio a piedi S. Angela Merici, Desenzano. Nel pomeriggio del 22 maggio il nostro piccolo gregge è partito in pullman dal santuario per raggiungere la chiesa di S. Angela Merici a Desenzano. Dopo un breve momento di preghiera e di riflessione, nella quale il parroco don Paolo ci ha presentato l esempio di Maria pellegrina nel mondo, siamo partiti a piedi verso la Madonna del Frassino. Il nostro percorso si è svolto nel pittoresco ambiente della campagna, il quale è diventato come una cornice per la nostra preghiera. Meditando i misteri del Santo Rosario, accompagnati dalle riflessioni di Giovanni Paolo II e contemplando la presenza di Dio nel dono della Creazione ci siamo accorti di una cosa: in qualunque luogo eravamo, non perdevamo di vista il Lago di Garda. E sembrava, che questo testimone maestoso e nel medesimo tempo umile e silenzioso della storia lunga 500 anni scritta con Maria e da Maria, volesse prenderci per mano e accompagnarci verso la meta del nostro cammino. Bardolino In un breve passaggio della preghiera alla Madonna del Frassino di papa Benedetto XVI, si chiede a Maria: Insegnaci a custodire le parole che vengono da Dio perché, congiungendole come in un mosaico, impariamo a comprenderle. Il sole, la bellezza del lago, le persone incontrate o solamente incrociate con lo sguardo (certe volte sorpreso), la preghiera, le esperienze scambiateci, le semplici nostre parole lungo il cammino e nella fatica del cammino, sono stati tutti frammenti da custodire e magari occasioni dove Dio ha posto anche la sua parola. Il ritmo del nostro passo, so, il silenzio che in certi tratti tti abbiamo biam amo gustato, la meta che avevamo vamo davanti, anti ci hanno no aiutati ati a fare spazio dentro di noi per custodire e per congiungere nger e quelle le quotidiane e familiari ari parole di Dio che sanno ricomporre or re la nostra vita e rivelarcela rc come uno splendido do mosaico. 14

15 ... AL TRAMONTO UN PO STANCHI MA FELICI E CONTENTI, ABBIAMO RAGGIUNTO IL SANTUARIO, DOVE RIUNITI CON ALTRI PELLEGRINI ABBIAMO TERMINATO LA GIORNATA CON LA VEGLIA DI PENTECOSTE. MOSTRA Si è chiusa la mostra: il Santuario, la nascita, la storia, la devozione. Stampe, oggetti, foto antiche del Santuario. Cordinate dal Prof. Franco Prospero PRESENTAZIONE DEL LIBRO La Madonna del Frassino a Peschiera del Garda Cinquecento nto anni ni di storia e d arte Il 23 Aprile 2010 in Santuario c è stata la presentazione del libro di ricerca storicoartistico sul Santuario: La Madonna del Frassino a Peschiera del Garda Relatori: Prof. Giorgio Cracco Dott.ssa Paola Marini La pubblicazione di questo volume è stata resa possibile grazie al contributo di: 15

16 INCONTRI Il dottor Alberto Michelini ci ha offerto una interessante e commovente rilettura della vita e della devozione alla Madonna del Papa Giovanni Paolo II, narrando i suoi molti incontri avuti con il Papa e proponendo alla grande assemblea dei presenti un DVD dal titolo Credo. Le arie sacre interpretate da Andrea Boccelli. Il dottor Giuseppe De Carli, responsabile della struttura RAI-Vaticano ha parlato sulla devozione alla Madonna riproponendo l evento Fatima, frutto di frequenti ed approfonditi colloqui avuti con il card. Tarcisio Bertone. Il Cardinale era stato incaricato da Giovanni Paolo II a raccogliere la testimonianza di suor Lucia, ultima veggente di Fatima. (suor Lucia e il card. T. Bertone) PREGHIERE Gli Scout della Zona Verona Monte Baldo hanno trascorso la notte del marzo in preghiera nel Santuario, quale loro partecipazione alle celebrazioni dell Anno Giubilare. Il tema della preghiera notturna era: Chiamati a servire. Frate Marco Viktor Gongalo, nostro confratello, sabato 24 aprile è stato consacrato Diacono per l imposizione delle mani di mons. Ovidio Poletto, vescovo di Pordenone. La nostra preghiera accompagni fra Marco nel suo servizio alla Chiesa e ai fratelli. 16

17 UNA FEDE COME QUELLA DI MARIA Il Vangelo ci insegna che Maria non è grande perché è stata Madre di Dio o perché ha avuto un così grande dono di grazia da essere stata preservata dal peccato originale, tanto da essere riconosciuta come l Immacolata Concezione. La sua santità non si trova neppure nella sua verginità o nel mistero della sua assunzione in cielo. Se vogliamo comprendere la grandezza dell umile serva del Signore dobbiamo ascoltare quanto Elisabetta, illuminata dallo Spirito Santo, ha rivelato di lei nell episodio della visitazione. La parente della Vergine, dopo aver udito il suo saluto, esclamò: beata colei che ha creduto nell adempimento delle parole del Signore (Lc 1,45). È in queste parole che troviamo quale sia la vera grandezza della fanciulla di Nazaret. Maria è grande perché si è fidata di Dio e di quanto lui proponeva per la sua vita. In questa maniera, Lei diventa realmente il contrario di Eva che si era fidata delle parole del serpente e aveva portato nel mondo la disperazione del peccato. La fiducia di Maria, invece, è esclusivamente rivolta al suo Signore così che «mediante la fede si è abbandonata a Dio senza riserve ed ha consacrato totalmente se stessa, quale ancella del Signore, alla persona e all opera del Figlio suo. E questo Figlio - come insegnano i Padri - l ha concepito prima nella mente che nel grembo: proprio mediante la fede!» (Redemptoris Mater, n. 13). Gesù rivela che la sua famiglia non è tanto quella carnale, ma quella che si fonda nel legame della fede: «Mia madre e i miei fratelli sono quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica» (Lc 8, 21). Maria diventa vera madre di Gesù proprio perché è la donna che ha ascoltato, custodito e messo in pratica la Parola di Dio. Per questo motivo san Bonaventura la esalta dicendo: «Beata tu che hai creduto, poiché credendo hai concepito e concependo hai portato la beatitudine a tutte le genti, completamente» (Commento al vangelo di Luca, I, 85). Se siamo ora beati è perché Maria ha creduto prima di noi e per noi. Ma la sua fede non fu facile: «La beata Vergine ha avanzato nel cammino della fede e ha conservato fedelmente la sua 17

18 unione con il Figlio sino alla croce» (Lumen gentium, n. 58). Anche lei come noi ha dovuto convertirsi da una mentalità umana per accogliere e comprendere quella Parola di Dio che si era fatta uomo in Gesù. Anche lei doveva credere che in quel bambino nato da lei c era il Dio con noi. Ma soprattutto doveva credere che quel Dio fatto bambino sarebbe morto sulla croce come un uomo comune: come si poteva credere che Dio, l onnipotente, si faceva umile uomo e che si lasciava inchiodare sulla croce? Gli interrogativi che ci poniamo noi su Dio, sulla vita, sulle sofferenze al morte, sono quelli che si è posta anche Maria. La sua grandezza non sta nel non aver mai dubitato, ma nell aver custodito nel suo cuore (Lc 2,19) tutti gli avvenimenti della vita di Gesù. Il conservare la Parola e la fede in essa hanno fatto in modo che la Vergine avesse potuto essere forte nel momento atroce della croce, quando partecipò con tutta sé stessa alla morte del Figlio. Se come diceva san Bonaventura: «è la fede che rende beati» (Commento al vangelo di Luca, I, 83), è sempre la fede che ci aiuta a superare il momento della prova e della sofferenza. Senza la fede saremmo senza beatitudine e cadremmo nella disperazione. La Bibbia dice che è «maledetto l uomo che confida nell uomo» (Ger 17, 5), che fonda la sua esistenza nelle cose terrene e che non pone la sua fiducia in Dio. La nostra fede non deve essere legata alle cose umane e neppure alle persone, ma deve unicamente fondarsi solo in Dio. Se la Vergine avesse legato la sua fede ai discepoli del suo Figlio, di certo non li avrebbe avuti legati a lei nel momento della grande prova: sotto la croce con lei vi è solo Giovanni, tutti sono fuggiti. Se fondiamo la nostra fede nelle persone di Chiesa, di fronte ai loro scandali che cosa ci rimarrebbe? Ecco perché noi dobbiamo, come Maria, fondare la nostra fede esclusivamente in Gesù e nella sua Parola! È questa fede che spinge Maria ad amare i discepoli del suo Figlio e a perdonarli dopo che lo hanno abbandonato sulla croce. Dopo questo scandalo, Maria avrebbe potuto ripudiare gli apostoli traditori, ma il Nuovo Testamento ci mostra che dopo la risurrezione di Gesù, nella comunità cristiana, insieme con gli apostoli c era Maria la madre di Gesù (At 1,14). La sua è una presenza orante, perché la comunità cristiana ha bisogno della preghiera per vivere nella concordia. Oggi più che mai, la comunità cristiana ha bisogno che le persone di fede, come Maria, preghino per la pace e la concordia, ma soprattutto perché il Signore aumenti la nostra fede in lui, facendoci scoprire che solo lui è la nostra vera e unica speranza. Frate Stefano Cecchin ofm 18

19 LA SFIDA EDUCATIVA DI BENEDETTA (X) A breve i nostri Vescovi italiani ci presenteranno il programma pastorale per i prossimi dieci anni, incentrato sull urgenza educativa. Tema già sviluppato da Papa Benedetto XVI in un luminare intervento alla Diocesi di Roma lo scorso anno. Da più parti, ormai, torna predominante l urgenza educativa: ne sentono la necessità i genitori, gli insegnanti, i catechisti e gli educatori, i datori di lavoro, le forze dell ordine da ogni parte giungono segnali di un crescente bisogno di recuperare una corretta educazione, capace di rimettere al centro l uomo e, proprio perché uomo, sapendo mettere sì in conto fatiche e fragilità, ma non per adeguarsi, quanto per cercare di tirar fuori il meglio che il buon Dio ha seminato in ciascuno di noi. La responsabilità educativa ha certamente attraversato tutte le epoche, e ciascuno ha tentato di darne una direzione: nelle citazioni che seguono possiamo cogliere l impronta educativa che caratterizzava Benedetta e il suo gruppo di amici. Scrive l amica Nicoletta Padovani: L uomo costruisce se stesso nella misura in cui rende la sua ricca esperienza, una, cioè organica, nella misura in cui c è un fattore che è diventato il centro, il catalizzatore, di ogni aspetto Ogni uomo veramente uomo, e cioè veramente colto, pone un principio, una idea, un fatto che costituisce l unità della sua esperienza, la linea direttiva. Per noi questa unità della nostra esperienza, più che un principio, è una persona: è Gesù Cristo Davvero come è pagana la società d ora: e le scuole! Non solo nessuno di quelli che ci parlano di cultura ci insegna che Cristo deve diventare mentalità e modo di vedere le cose, altrimenti tutto è un caos e un assurdo: tutto quello che siamo e tutto quello che impariamo e facciamo. Ma nemmeno si sentono in dovere di accennare a Lui, di dire che bisogna prendere posizione, per lo meno per amore della realtà, dato che è un fatto storico, il Cristianesimo. Pensa che sproporzione: per anni interi studiamo l Iliade o l Eneide, per trimestri interi Napoleone o Kant. E i duemila anni di Cristianesimo? Come se non fosse un fatto. E Cristo? Come se fosse un fantasma. E di fronte a questa provocazione, Benedetta così risponde: Condivido poi quello che mi scrivi e mi scrivesti nella Tua ultima; ho notato che nel mondo almeno negli strati così detti più civili si apprezzano sì le virtù cristiane, ma non appena arriva Gesù Cristo, la Sua Croce, tutti si dileguano, tutti tacciono, proprio di Lui e dell Umiltà che lo circonda ci si sentono imbarazzati: cioè cristianesimo in fondo sì, ma Cristo no almeno «ni»!!. In questo breve dialogo epistolare si coglie benissimo che Nicoletta e Benedetta non solo hanno scoperto per esperienza personale seppur per strade diverse che solo in Cristo è possibile trovare unità di vita evitando così di condurre una vita dispersiva ed evasiva, ma proprio a partire da questa esperienza con Cristo, sono state capaci di leggere e interpretare lo scorrere della loro vita quotidiana cogliendo come l impegno educativo è reale solo se è rispettoso della vita reale, fatta anche della proposta cristiana. Sì, Benedetta ha compreso benissimo che di fronte alla Crocifisso non ci si può dileguare, poiché solo con Lui è possibile educarsi a una misura alta della vita, e lei stessa ne è oggi luminare esempio. Don Andrea 19

20 PUO ANCORA EDUCARE LA FAMIGLIA? Si sente dire spesso, e magari lo diciamo noi stessi, oggi la famiglia è in crisi ed è senz altro vero, anche se possiamo dubitare che sia mai esistita una realtà familiare immobile e senza tensioni. La famiglia è al crocevia dell esistenza personale e sociale, e quindi il travaglio di crescita delle persone e di mutamento sociale la interessa sempre da vicino. E dunque fuorviante idealizzare la famiglia del passato come un isola felice dove tutto andava bene. Ma la crisi di oggi è reale, e la vediamo esprimersi prima di tutto in una profonda incertezza dei legami di coppia. E sempre più difficile dare vita e mantenere nel tempo relazioni stabili. Le indagini statistiche ci informano che il rapporto di coppia è sempre molto desiderato; ma come ce lo rappresentiamo? Si dà molta e quasi esclusiva importanza agli aspetti emotivi della relazione, talvolta con la pretesa di continuare a sentirsi sempre innamorati come il primo giorno. Ci sono aspettative reciproche molto alte: al rapporto si chiede intensità affettiva, completa intesa sessuale, capacità di comunicazione, condivisione di interessi; ma nello stesso tempo devono essere tutelati i diritti di ciascuno: all autonomia, al perseguimento di obiettivi personali, alla realizzazione di sé, alla libertà di fare nuove esperienze. Soprattutto, con una certa ingenuità, si pensa che l intesa venga e si mantenga da sé: e così, mentre ormai sappiamo bene di dover imparare tutto, dal guidare un auto all usare il computer o al cucinare, non si ritiene di doversi educare al lavoro di cura e di impegno nella relazione. Siamo più sensibili che in passato all autenticità, a evitare il formalismo di legami di facciata; ma questo desiderio di autenticità è destinato a fallire senza una continua educazione alla cura del legame, che non può essere relegata a una sola fase della vita. Spesso non ci si sente tanto impegnati a costruire e mantenere un legame unico e speciale, da rinnovare nel corso del tempo ma percepito e voluto come un legame per la vita, quanto piuttosto si ricercano emozioni uniche, abbandonando il campo quando non sono più così gratificanti e sperando di trovare in un nuovo rapporto la stessa iniziale intensità. Insomma: la relazione coniugale sembra riflettere in maniera acuta la difficoltà che la nostra cultura individualistica ha nei confronti delle relazioni. E soprattutto dell aspetto di responsabilità e di vincolo che ogni relazione porta con sé: le persone oggi aborriscono i vincoli, vorrebbero poter entrare e uscire dai legami a loro piacimento. Ma questo modo di concepire i legami mal si adatta ai legami familiari: come si fa a sciogliere il legame con un figlio? si può forse pensarsi come ex-genitori? o come ex-figli? Ecco allora un primo aspetto importante dell educazione di cui la famiglia è luogo irrinunciabile: in famiglia si può imparare che i legami implicano responsabilità e chiedono cura; che le relazioni buone richiedono impegno e investimento e anche perché no? accettazione della fatica, capacità di rinuncia e di sacrificio. Ma c è un altra incertezza che segnala la difficoltà che la famiglia vive oggi: l incertezza nella relazione fra genitori e figli. Ancora una volta, non si tratta di idealizzare il passato: rapporti segnati da autoritarismo e da assoluta mancanza di dialogo non sono da rimpiangere. Se però ci guardiamo attorno scopriamo che anche qui sono balzate in primo piano le emozioni. La riduzione del numero dei figli sembra andare di pari passo con l aumento dell investimento emotivo su di essi. Siamo più sensibili e attenti ai diritti e ai bisogni del bambino. Tuttavia la preoccupazione principale appare essere quella di compiacerlo, di prevenire ogni suo bisogno e desiderio, in qualche modo quella di tenerlo vicino a sé senza scontentarlo piuttosto che quella di dirgli come affrontare la realtà, di fornirgli una attrezzatura di abitudini, attitudini e valori per la vita. Spesso i genitori stessi sono chiaramente in difficoltà nel condurre, nel dare un orientamento alla crescita: appaiono incerti sui criteri e dubbiosi su quali indicazioni dare forse perché in fondo essi stessi non sanno che cosa 20

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