Associazione Torino a 5 stelle Amici di Beppe Grillo. Verbale della riunione del 16 luglio 2009

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1 Associazione Torino a 5 stelle Amici di Beppe Grillo Verbale della riunione del 16 luglio 2009 In data 16 Luglio 2009, presso la sede dell Asai, sita in Torino, via Sant Anselmo, si è tenuta l assemblea operativa dell Associazione. Alle ore 21, alla presenza dei soci Arduino Salvatore, Baracco Alberto, Camilletti Flavia, Cardillo Eleonora, Colosimo Salvatore, Di Nuccio Ermanno, Della Valle Ivan, Errichelli Tommaso, Gariano Stefano, Panettella Federica, Rosin Ruggero viene aperta la riunione. Viene eletto come moderatore il socio Gariano e come segretario il socio Rosin. 1) Comunicazioni e approvazioni verbali Il verbale della riunione della riunione del 23/06/09 e stato approvato mentre il verbale del 7 luglio 09 sarà approvato alla prossima riunione. Si comunica la chiusura delle due mozioni sul cambio di Statuto e sull azzeramento della Cassa, attraverso il versamento volontario di 100 euro da parte dei soci attivi. Si riporta l ultimo incontro avuto con Marinari-Pallante a cui hanno partecipato i soci Ermanno Di Nuccio, Vittorio Bertola e Ivan Della Valle (in qualità però di rappresentante di Rivoli), richiamano anche il post scritto sul sito dell Associazione. Oltre all Associazione Torino a 5 stelle, molte Liste civiche e movimenti stile No-inc di Beinasco erano presenti con esclusione di rappresentanti politici. L obiettivo dell incontro: creare un coordinamento di liste civiche e movimenti che hanno il denominatore comune nella Decrescita Felice (es: Gruppo di comuni virtuosi). Ad esplicita richiesta sull appuntamento delle votazioni Regionali la risposta di tutte le liste è stata di andare con i piedi di piombo, ribadendo che non è negli obiettivi attuali, in quanto tutti operano in ambito provinciale. Si è concordato di aprire un forum ed è stato indicato per l apertura di tale punto di aggregazione/confronto Vittorio Bertola in qualità di tecnico esperto di pc e non in qualità di socio dell Associazione. 2) Discussione sul testo di Firenze Per un nuovo rinascimento Salvatore Arduino: ritiene che il testo vada bene. Ritiene che bisogna avere comunque un direttivo in grado di dare le linee guida agli associati in base a dei criteri condivisi. Alberto Baracco: ritengo che a seguito del documento di Firenze sono nate posizioni differenti. Pertanto ripartiamo dal documento per un nuovo Rinascimento e cerchiamo di trovare una posizione comune sulle parole. Cosa si intende per Volontari della politica? Salvatore Arduino: Nel volontariato non c è parità e uguaglianza in realtà. La meritocrazia è un concetto diverso dalla volontarietà. Stefano Gariano: volontario è comprensibile chiaramente in un associazione, ma il volerlo calare in una figura istituzionale si fa un po più di fatica. Anche il volontario può fare il suo mandato, ma comunque viene retribuito e lo si giudica. Questo non è un aspetto meritocratico? E comunque non lo vedo in modo sbagliato. Tommaso Errichelli: dopo aver fatto molte esperienze nel volontariato, ritengo che bisogna fare un distinguo tra volontari e organizzazione di volontariato. Tra volontariato hobbistico e volontariato politico. Tra organizzazione di volontariato e organizzazione aziendale. Il dono e la reciprocità si scontra con la meritocrazia, se vista come ritorno di posizioni (poltrone) o soldi.

2 Ruggero Rosin: Il volontariato della politica è fondamentale nel voler proseguire nel progetto in quanto nessuno deve rivendicare posizioni perché ha dedicato tempo, soldi o altro, ma l impegno profuso è solo su basato su basi di responsabilità personale. La meritocrazia non ha un aspetto negativo se vista come un riconoscimento dal basso, senza fissare criteri o direttivi. Bisogna però organizzarsi, dandosi delle regole. Alberto Baracco: ci sono due tipi di approcci, tutte e due validi, ma differenti: a) approccio di merito definito aziendalista che ha come fine solo il raggiungimento del risultato e che porta però all esclusione di alcuni partecipanti in quanto ritenuti non idonei (da chi poi???) su basi di merito (meritocrazia= potere al merito) in quanto per raggiungere il risultato si deve fare delle scelte selezionando le persone (su che parametri? In azienda è il profitto, in politica sono i voti ottenuti a qualsiasi costo?) e pertanto ci vuole un Direttivo che definisca i criteri e organizzi. b) approccio volontaristico di partecipazione : tende a includere le persone in quanto ogni socio dona il proprio tempo e le proprie competenze per una causa comune. La partecipazione è apprezzata allo stesso modo (senza darne un giudizio di valore iniziale). La valutazione però c è ma fatta singolarmente da ogni socio anche perché se il socio si impegna in qualcosa che poi non porta a termine deve esse valutato ed anche sanzionato (bisogna solo definirli). Far partecipare le persone ognuna con le proprie esperienze e competenze, non prescinde l organizzazione. I criteri non devono essere indicati in precedenza da un Direttivo ma ognuno valuterà personalmente e responsabilmente se e come deve partecipare. L operato verrà giudicato dai vari soci. Ermanno Di Nuccio: riprendo una domanda già fatta sul board: e corretto che un candidato che ha dedicato mille ore alla campagna e uno che ha dedicato 10 minuti siano messi sullo stesso piano? Ed è corretto uno che non ha fatto un cavolo abbia lo stesso peso di uno invece che ha maturato esperienza e si è fatto il mazzo? Alberto Baracco: diversamente dai gruppi di lavoro, per quanto concerne i candidati il numero è limitato e pertanto bisogna fare una selezione. Tale selezione deriva però dalla sensibilità di ognuno, una valutazione personale e non da criteri imposti dall alto. La votazione è lo struemento. Responsabilmente non si dovrebbe neanche candidare quello che dedica 10 min. o sa di non essere in grado di portare avanti l istanze dell Associazione. Nel caso in cui ci sia una candidatura comunque c è la selezione del gruppo. Ivan Della Valle: se non ci sono i candidati non ci si presenta alle elezioni come anche le persone e i soldi. Tutti: sono d accordo. Alberto Baracco: come dice Ivan pianificazione e organizzazione di tempo, denaro, etc ci devono essere e l obiettivo è centrabile. Chi viene eletto non è premiato in termini né economici né di immagine. Il candidato che viene eletto e passa all Amministrazione, dovrebbe esprimere questo concetto di volontariato poiché è lo strumento dell associazione. Ciò non significa che sia incompetente. Gli strumenti della rotazione della carica, condivisione delle decisioni, etc è sinonimo di fiducia reciproca. Ivan Della Valle: si pianifica, si vota e si è in corsa per le elezioni e vengono a mancare delle risorse?

3 Alberto Baracco: Nel caso in cui dovessero cambiare le risorse disponibili si rivalutano le risorse stesse e si rifà la pianificazione, mettendo delle sanzioni per coloro che si sono mostrati inadempienti rispetto all impegno preso con l Associazione. Ivan Della Valle: Se dico che dedico 20 gg e che faccio una determinata cosa ma poi in realtà ne faccio di meno e la cosa la faccio a metà ma vengo votato perché conosco un sacco di gente? Alberto Baracco: a quel punto il collegio dei garanti si deve esprimere. Ivan Della Valle: che cosa deve fare il candidato eletto? Senza il gruppo non farà nulla. Propongo che se nel mio lavoro percepisco euro e dopo le elezioni prendo euro la differenza verrà data da gestire all Associazione ma in funzione del candidato eletto. Alberto Baracco: se uno percepiva di meno continua a prendere lo stesso come anche se uno è precario, disoccupato si definisce un minimo da dare, come è stato già definito - mi sembra- nel contratto redatto da Davide. La differenza versata all associazione comunque deve essere vagliata dal voto dei soci. Ivan Della Valle: In ottica decrescita se uno percepisce 800 euro e lavora 4 ore al giorno per dedicarsi alla famiglia come fa a candidarsi? Alberto Baracco: infatti non lo dovrebbe responsabilmente fare o dovrebbe essere cosciente nell impegno che va a prendere. Ermanno Di Nuccio: la valutazione del merito non viene fatta prima ma viene fatta dopo. La valutazione e il merito lo fanno saltar fuori comunque. Stefano Gariano: non capisco la differenza di impostazione tra Ermanno e Alberto in quanto anche Ermanno non vuole il direttivo. E neanch io per la verità. Ruggero Rosin: il principio ispiratore dei due concetti di volontariato è differente. Per alcuni si pone una uguaglianza nella partecipazione a prescindere dal tempo e competenze che uno ci mette, in quanto la partecipazione donata è importante a prescindere dal merito. La selezione viene fatta solo al momento che si deve candidare qualcuno e deve essere fatta attraverso una votazione che è basata sulle singole personali sensibilità. Inoltre l obiettivo, che sia acquisire voti o cambiare la mentalità politica, è possibile raggiungerlo solo grazie a tale metodo, altrimenti si rischia di ritornare alla politica del fare. Ma siamo poi veramente superiori tecnicamente ai politici attuali che lo fanno di professione? Pertanto il volontario è colui che non vuole nulla in cambio e non si sente frustrato nel caso non venga riconosciuto a lui il merito. L importante è la crescita del gruppo e il raggiungimento dell obiettivo comune. Dall altro invece si pone un obiettivo che dice che se quella persona fa arrivare prima il Gruppo a quell obiettivo (prendere più voti o è più capace a fare una cosa) è meglio che sia lui a portare avanti il progetto. Per la verita neanch io capisco al diversità tra Ermanno e Alberto. Salvatore Arduino: Infatti in Italia non esiste la meritocrazia. I cervelli escono dall Italia proprio perché non c è meritocrazia e tutto è basato sulle lobbies.

4 Ivan Della Valle: qual è il tuo metodo Ermanno? Spiegacelo. Ermanno Di Nuccio: se io dedico 10, io ho scelto di dedicare 10 e lo scelto volontariamente. Se invece io ho scelto di dedicare 100 ed io dedico 100 ho rinunciato a tante altre cose e per questo che merito.. non lo so.si ho piu esperienza e competenza di un altro. Ruggero Rosin: vi racconto una barzelletta che fa comprendere che l obiettivo è quello del raggiungimento del risultato di squadra. ci sono 3 uomini che vengono presi dai cannibali. Lo stregone li lascia liberi solo se raggiungono il metro con la lunghezza delle loro parti intime. Il primo misura 70 cm, il secondo 29 cm il terzo 1 cm. Evviva tutti liberi. Mentre vanno via uno dice: meno male che l avevo lungo 70 cm, l altro meno male che ce l avevo di 29 cm, l ultimo meno male che c è l avevo duro.ehhhiiii Anche se uno mette poco, risulta sempre fondamentale per il raggiungimento dell obiettivo comune. Chi dice che non è stato fondamentale il contributo del superdotato di un cm? Tommaso Errichelli: con la meritocrazia intesa come principi predefiniti si rischia di cannibalizzarci l uno con l altro. Il merito è e rimane dell Associazione, attraverso la pianificazione. Ruggero Rosin: infatti per emergere o per raggiungere il fine a tutti i costi, si rischia di non consultare l associazione ed utilizzare i mezzi in modo errato. Forse mi sbaglio ma alcune dimostrazioni l abbiamo già avute di disinteressamento del parere dell associazione. Un esempio ultimo: avendo lo strumento informatico a disposizione, Vittorio Bertola decide cosa mettere sul sito non consultando i soci, mostrando una certa arroganza nei modi. Infatti si può essere anche d accordo sul contenuto ma nei modi assolutamente no ed infatti nel post l ho esplicitato direttamente a lui e agli altri. E come se avendo la cassa decido io (o pochi altri) come dare i soldi e a chi. Ivan Della Valle: per fare un altro esempio riporto cio che è accaduto poco tempo fa. Vittorio mi ha inviato una nel quale mi chiedeva un parere su un sito Piemonte a 5 stelle, sito che raggruppava tutte le liste civiche certificate da Beppe Grillo. L obiettivo era quello di candidarsi per le Regionali e il sito serviva a quello. Sono stato consultato in qualita di lista Rivoli 5 stelle, ma non nego di essere rimasto stupito che ci fosse il link anche alla lista Torino 5 stelle di Torino. Voi ne sapevate qualcosa? C è stata una mozione? Tutti: nessuno ne sapeva nulla. Ermanno accenna a qualcosa. Tutti condannano il gesto. Stefano Gariano propone di aspettare a votare i due approcci "volontaristico" e "meritocratico" specificando meglio i due concetti e procedendo con la fase 2 e 3. Nella fase 3 si definiranno gli strumenti applicativi e se ci saranno differenze provenienti dai due approcci allora si stileranno due documenti sintetici (che riportino definizioni e strumenti applicativi) dei due approcci che saranno poi sottoposti al voto del'assemblea. Dopo una discussione su tale proposta, la riunione si conclude con la condivisione che il documento di Firenze va bene e funziona ma che bisogna votare l approccio, il principio ispiratore del volontario della politica: - Volontaristico di partecipazione - meritocratico

5 Per l importanza della decisione, voteranno solo i soci attivi. Sollecitati ad esprimere comunque un parere hanno indicato Colosimo Salvatore un approccio più volontaristico di partecipazione mentre Flavia Camilletti piu meritocratico. Tra i tutti i presenti soci attivi votano per l approccio volontaristico di partecipazione, tranne Ermanno che vota per quello meritocratico e Salvatore che si astiene. Pertanto una volta chiusa la votazione, trasferitasi ora sul forum, si potrà considerare terminata la Fase 1. La riunione si chiude alle 1,40 a.m del giorno successivo.