IL CLEAN DEVELOPMENT MECHANISM IL CARBON MARKET I PROGETTI SUGLI IDROFLUOROCARBURI L ITALIA ED IL CDM UN ESEMPIO DI PROJECT DESIGN DOCUMENT

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1 SOMMARIO: IL CLEAN DEVELOPMENT MECHANISM IL CARBON MARKET I PROGETTI SUGLI IDROFLUOROCARBURI L ITALIA ED IL CDM UN ESEMPIO DI PROJECT DESIGN DOCUMENT Il Clean Development Mechanism è uno degli strumenti finanziari previsti dal protocollo di Kyoto per ridurre i costi di adempimento delle nazioni industrializzate (nazioni Annex 1). United Nation Framework convenction on climate change UNFCCC Protocollo di Kyoto Clean development Mechanism (CDM) Joint Implementation Emission trading IL CDM Attraverso il CDM vengono creati dei progetti in paesi in via di sviluppo che inquinano meno rispetto ai progetti standard presenti sul territorio. Ad essi vengono associati dei certificati di riduzione delle emissioni (certified emission reduction, CER) che sono vendibili sul mercato delle riduzioni (Carbon Market). Si hanno due situazioni: Un azienda di una nazione Annex 1 realizza il progetto e si tiene i certificati oltre i proventi del progetto Una nazione Annex1 acquista i certificati di un progetto attraverso un fondo apposito creato dalla world bank

2 I progetti realizzati grazie al Clean Development Mechanism dal 2005 fino a Febbraio 2007 sono 1727 e generano un totale di 3,1 miliardi di CERs. Si considerano in questa stima tutti i progetti già registrati dal CDM Executive Board ed i progetti in fase di validazione da parte delle DOE. I CERs prodotti sono equivalenti a una riduzione di 3,1 GtCO 2 e ed hanno un valore di mercato stimato dell ordine di circa 23,5 miliardi di (3,1 bcers x ~7,5 /CER). IL CDM Le categorie di progetto sono 23: biomasse, idroelettrico, eolico, agricoltura, gas di discarica, biogas, fuel switch, industria del cemento, metano da miniere di carbone, fugitive gas(gas emesso da pozzi petroliferi), HFCs, PFCs, N 2 O, fotovoltaico, geotermico, afforestazione e riforestazione, trasporto, maree, EE (efficienza energetica) sul lato dell offerta, dei servizi, dell industria e delle abitazioni, distribuzione di energia elettrica. C è una grossa differenza di produttività di CERs tra categoria e categoria di progetto. Infatti i progetti più numerosi sono quelli legati alle energie rinnovabili (59%) che tuttavia producono CERs solo per il 23% sul totale. I progetti legati ai gas ad alto global warming potential ammontano al 23% sul totale dei progetti ma producono CERs per il 63%. CERs Until 2012 (%) in each category Fuel switch; 6,39% Energy efficiency; 7,78% Afforestation & Reforestation; 0,21% HFCs, PFCs & N2O reduction; 39,80% Renewables; 23,37% IL CDM : TOTALI Number (%) of CDM projects in each sector Fuel switch 3,65% CH4 reduction & Cement & Coal mine/bed; 22,45% Afforestation & Reforestation 0,35% HFCs, PFCs & N2O reduction 2,37% Energy efficiency 13,32% CH4 reduction & Cement & Coal mine/bed 21,54% Renewables 58,77%

3 Poiché i Carbon Credits(CERs, ERUs, AAUs, EUAs) sono strumenti commerciabili con un prezzo trasparente, essi vengono comprati attraverso pure transazioni finanziarie. Si sono creati mercati caratterizzati da banche specializzate, fondi, arbitri e trader. IL CARBON MARKET Questi mercati vengono chiamati carbon market. Il carbon market globale è un astrazione a cui associare la somma dei volumi e delle cifre dei vari carbon market. L attore principale del global carbon market è L EU ETS (european union emission trading scheme). L Unione Europea ha infatti creato un mercato interno attraverso cui governi o privati possano scambiarsi le loro assigned amount units (AAUs) attraverso un azione di emission trading. Questi certificati, inseriti nell EU ETS, vengono ribattezzati EUAs (EU allowances). Il prezzo è finora variato dai 20 ai 30 /EUA. L insieme delle transazioni riguardanti i progetti CDM e JI viene identificato come project-based market. Ognuno dei due meccanismi ha un proprio mercato (mercato CDM e mercato JI). Col termine nuovi carbon market si intendono le forme di mercato che stanno nascendo al di fuori del protocollo di Kyoto in diverse nazioni come Australia (New South Wales Greenhouse Gas Abatement Scheme) e USA. IL CARBON MARKET USA finora ha evitato di ratificare il protocollo di Kyoto ma al suo interno sono nati diversi programmi di tipo volontario. Nel Giugno 2006, sette nazioni del nord-est si sono impegnate nel Regional Greenhouse Gas Initiative (RGGI), che è un programma di cap and trade (si definisce così un sistema come quelo di Kyoto in cui a seguito di limiti alle emissioni si instaurano scambi di certificati tra i partecipanti). Questo programma è uno strumento di pressione al governo federale in quanto dimostra che possono essere ottenute riduzioni anche senza aver ratificato il protocollo di Kyoto. Il Global Warming Solutions Act (2006) è una legge dello stato statunitense della California, firmata dal governatore Arnold Schwarzenegger. E la prima legge mirante ad ottenere riduzioni delle emissioni negli stati Uniti. Richiede un taglio nelle emissioni di greenhouse gas del 25% rispetto al livello del 1990 da ottenere entro il Nei carbon market le transazioni di certificati avvengono attraverso contratti di acquisto detti ERPA (emission reductions purchase agreement) in cui una parte paga un altra in cambio di certificati di riduzioni di emissioni di gas ad effetto serra. I pagamenti vengono effettuati usando uno dei seguenti metodi: cash, equity (azioni) od in-kind contributions (Viene definita in kind contribution un servizio prestato al posto di un pagamento in denaro nell ambito della realizazione di un progetto, ad es. equipaggiamento o know how).

4 IL CARBON MARKET GLOBALE IL CARBON MARKET IL CARBON MARKET Compratori e venditori si accordano per la scelta fra contratti fixed forward (a prezzo fisso) od indexed forward (a prezzo indicizzato). Molto spesso, le parti negoziano un contratto che offre un prezzo fisso per parte del volume da trasferire (ad esempio il 50%) ed un prezzo indicizzato per la rimanente parte. Per le transazioni indicizzate, i prezzi sono legati allo spot price di un mercato in base ad un accordo sulla scelta del mercato e sulla struttura da dare al prezzo. In pratica si è sempre collegati all indice dei prezzi dell EU ETS.

5 IL CARBON MARKET Il prezzo dei CERs è collegato al prezzo delle EUAs, con una salda dipendenza dei CERs rispetto alle EUAs. I CERs per ora sono venduti ad una differenza di prezzo al ribasso costante rispetto alle EAUs. Vuol dire che un obiettivo fondamentale del CDM è stato raggiunto: Il CDM riduce il costo di adempimento a Kyoto. Tuttavia la differenza di prezzo costante è dovuta al fatto che la quota di CERs sul mercato è insufficiente per poter iniziare una vera concorrenza con le EAUs. L avvio di una tale concorrenza è altamente auspicabile. La conseguenza della mancata concorrenza è che per ora il prezzo dei CERs è guidato e non rispecchia i costi di abbattimento sostenuti. Se così fosse il loro prezzo sarebbe ancora minore. I PROGETTI SUGLI IDROFLUOROCARBURI I primi progetti ad essere realizzati sono quelli che garantiscono il maggior beneficio economico. Nella prima fase dello sviluppo del CDM hanno fatto la parte del leone i progetti in ambito industriale di abbattimento di gas ad altissimo Global Warming Potential. Solo una volta esaurite le possibilità di intervento in questi settori diventeranno predominanti i progetti in altri settori come quello delle rinnovabili o del fuel switching in centrale. Nella prima fase di sviluppo del CDM il grande sussidio fornito ha creato dei problemi di distorsione di mercato come nel caso dell industria dell HCFC-22. Questo gas è molto utilizzato come gas refrigerante e come materia intermedia nella realizzazione delle fluorolplastiche come il PTFE (Teflon). Ogni 100 tonnellate di HCFC-22 prodotte vengono liberate tra 1,5 e 4 tonnellate di HFC-23. L HFC-23 è un potentissimo gas ad effetto serra ed ha un periodo di permanenza in atmosfera lunghissimo. Il suo GWP a 100 anni è di Come conseguenza dell altissimo GWP e delle regole del CDM, secondo cui i GHG si convertono in anidride carbonica equivalente usando il loro GWP, una tonnellata di HFC-23 abbattuta è considerata equivalente a tonnellate di CO2 abbattute. I progetti CDM consistono in aggiunte da effettuare all impianto produttivo che captino e distruggano l HFC-23.

6 Stima del valore del sussidio CDM nella produzione di HCFC-22 I PROGETTI SUGLI IDROFLUOROCARBURI step 1: calcolo della CO 2 e prodotta da 1 kg di HCFC- 22 step 2: Stima del sussidio lordo step3: costo dell'impianto di abbattimento dell'hfc- 23 (si considera un impianto capace di captare e distruggere 200 t HFC-23/anno) step 4: calcolo del costo di abbattimento per kg di HCFC-22 step5: calcolo del sussidio netto 1 kg HCFC-22? 0,03 kg HFC-23 0,03 kg HFC-23 x = 351 kg CO 2 e = 0,351 tco2e 0,351 tco2e x 9 /CER = 3,16 sussidio lordo per 1 kg HCFC-22 = 3, = investimento; periodo di finanziamento = 10 anni /anno = costo dell'infrastruttura ad un tasso di interesse dell'8% /anno = costi operativi tot /anno / 200 thfc-23 = 2950 /thfc /thfc-23 x 0,03 = 88,5 /thcfc-22 = 0,09 /kghcfc-22 costo dell'abbattimento per kg HCFC-22 = 0,09 3,16-0,09 = 3,07 /kg HCFC-22 3,07 è quasi il doppio del prezzo all ingrosso per l HCFC-22, che nell ultimo quadrimestre del 2005 era circa 1,6 /kg. Un produttore di questo refrigerante in un paese in via di sviluppo, decidendo di partecipare al CDM, guadagna dal sussidio dei CERs una somma che è circa il doppio del ricavo dalla vendita del suo prodotto primario. L Italia finora compare in 28 progetti (12 già attivi) che spaziano attraverso tutte le categorie di progetto del portfolio CDM. numero progetti CDM italiani per categorie del portfolio CDM recupero gas da pozzi petroliferi 4% zootecnia 4% biogas 4% generazione idroelettrica 28% riforestazione 4% generazione eolica 11% recupero di gas di discarica 11% efficency improvement in industria manifatturiera 14% Abbattimento HCF23 per ossidazione termica 20% La riduzione totale di emissioni realizzata equivale a 260,9 MtCO2e.Il maggior numero di riduzioni ottenute dai progetti registrati fino a Febbraio 2007 è realizzato dall abbattimento dell idrofluorocarburo HCF-23. I 5 progetti riguardanti l industria dei refrigeranti realizzano il 91,9 % dei 207,5 MCERs. Questi 5 grandi progetti sono tutti ospitati in Cina.

7 CERs ottenibili al 2012 da tutti i progetti italiani nella pipeline (registrati, in attesa di reg. od in validazione) categorie biogas Agricoltura generazione eolica riforestazione efficency improvement in industria manifatturiera generazione idroelettrica recupero di gas di discarica recupero gas da pozzi petroliferi Abbattimento HCF23 per ossidazione termica ktco2 La categoria del recupero di gas dai pozzi petroliferi è costituita da un unico progetto che ha come protagonisti l Italia e la Nigeria e che è tra i primi di grandi dimensioni ad essere ospitato in Africa. Il progetto ha come partecipanti ENI ed il governo nigeriano. Attraverso il recupero del gas che arriva in superficie da un giacimento petrolifero si riesce ad evitare un emissione equivalente di circa 1,5 M tco2e/y. Il gas prima del progetto veniva bruciato in torcia (flaring) o liberato direttamente in atmosfera (venting). I progetti legati alla produzione di energia elettrica da centrali idroelettriche sono 8 e produrranno CERs fino al 2012 per circa il 2,2% del totale(4,56 MCERs). I progetti già realizzati a Gennaio 2007 sono 2. Il primo è stato realizzato in Honduras e consiste nella rimessa in funzione di una centrale idroelettrica smessa negli anni 60. Questa centrale si trova lungo un fiume nelle vicinanze della città di medie dimensioni di La Esperanza. L impianto avrà una potenza di circa 20 MW. L altro progetto è realizzato in Perù e prevede la costruzione di 3 microcentrali lungo un canale artificiale nei pressi di Lima con una potenza totale di circa 5 MW. I progetti di recupero del landfill gas (gas di discarica) contano per circa l 1,8% dei CERs totali prodotti (3,735 MCERs) e sono in tutto 3 (2 localizzati in Tunisia ed uno in Cina). Questi progetti prevedono il riutilizzo del gas di diverse discariche che fino ad oggi veniva bruciato in torcia. La Cina ospita anche un progetto molto innovativo in quanto è il primo progetto di riforestazione ad essere stato registrato dall Executive Board. Il progetto è stato proposto dall International Bank for Reconstruction and Development (IBRD) ed è stato realizzato grazie ad un fondo multilaterale finanziato da Italia e Spagna (Biocarbon Fund). Prevede la riforestazione di un totale di 4000 ettari nella regione dello Guangxi lungo il Pearl river (25 kcers/anno).

8 Dalla breve descrizione dei progetti appena fatta si nota che buona parte di essi è ospitata in Cina, con 18 progetti su un totale di 28. L India ospita 4 progetti ed i rimanenti 6 sono collocati 3 in America latina e 3 in Africa. Tenendo conto del numero esiguo di progetti CDM fin ora proposti alla validazione che si svolgono in Africa, l Italia è stata relativamente veloce nell accorgersi del grande potenziale del CDM in quel continente. Numero di progetti per nazioni ospite dei progetti CDM italiani (distribuzione percentuale) Nigeria 3,57% Honduras 3,57% Tunisia 7,14% Perù 3,57% Guatemala 3,57% Continente ospite dei progetti CDM italiani 3; 11% 3; 11% 22; 78% Asia America latina Africa India 14,29% Cina 64,29% 3 progetti italiani in Africa su di un totale di 36 progetti in Africa (8,3%) I 3 progetti producono kcers su di un totale africano di kcers (31%)

9 L Italia partecipa al CDM attraverso società private od attraverso azioni del governo italiano. Il governo non organizza direttamente progetti CDM ma partecipa a fondi multilaterali promossi dalla World bank e finalizzati all acquisizione di CERs. L entità della world bank che ha creato i fondi per la carbon finance è l International Bank for Reconstruction and Development (IBRD). L IBRD ha creato diversi fondi multilaterali o per conto di una singola nazione. I fondi internazionali creati dall IBRD sono: Prototype Carbon Fund (PCF) Community Development Carbon Fund ( CDCF) BioCarbon Fund (BCF) Unbrella Carbon Facility (UCF) Secondo accordi stipulati con singole nazioni l IBRD ha creato anche fondi nazionali gestiti da essa tra i quali: Italian Carbon Fund, Danish Carbon Fund e Spanish Carbon Fund. L Italia partecipa a CDCF, BCF ed UCF. Inoltre, naturalmente, è la destinataria dei crediti ottenuti attraverso l Italian Carbon Fund, istituito nel 2003 con un accordo tra la World Bank ed il ministero dell ambiente e del territorio (la DNA italiana!). I fondi della World Bank sono gestiti dall unità chiamata Carbon Finance Unit (CFU). CFU riceve proposte di progetto da project developer, le valuta e, se soddisfano i requisiti richiesti, stipula un accordo per l acquisto dei CERs realizzati dal progetto. Le risorse finanziarie per l acquisto dei crediti vengono prelevate dai conti dei partecipanti di uno dei fondi appena elencati. Il progetto sarà intestato a quel fondo.l Italia è entrata in 14 progetti CDM su un totale di 28 per mezzo di un fondo della World Bank. La società italiana che ha realizzato il maggior numero di progetti CDM è ENEL, nella forma della società ex ENEL Trade, il cui nome è cambiato in ENEL Energia. ENEL ha realizzato in tutto 8 progetti CDM, 7 localizzati in Cina ed uno in America latina (in Guatemala, ed il comparto di Enel Energia che se ne è occupato si chiama ENEL L.A.). Una società italiana che si sta dando molto da fare nella creazione di progetti CDM è Asja Ambiente Italia s.p.a.. Questa società ha sviluppato autonomamente un progetto riguardante il recupero del gas di una discarica in Cina ed ha realizzato altri due progetti associandosi con Euregio Finance ed IBET (Italian Bio-environmental Technologies s.p.a.). La società Ecoenergia s.r.l. ha realizzato due centrali idorelettriche in Cina, della potenza rispettivamente di 25 e 40 MW. Infine anche ENI, tramite la sua controllata Nigerian Agip Oil Company Ltd (NAOC) ha creato il progetto già menzionato sul fugitive gas.

10 entità proponenti i progetti CDM italiani World bank (?); 1 BioCarbon Fund (BCF); 1 Asja Ambiente italia s.p.a.; 1 Umbrella carbon Facility; 2 Asja Ambiente italia, IBET, Euregio Finance; 2 Ecoenergia; 2 ENI; 1 Italian Carbon Fund (ICF); 4 Enel Trade (Enel Energia); 8 Community development Carbon Fund (CDCF); 6 Dalla breve rassegna appena fatta delle entità che hanno creato progetti CDM a partecipazione italiana si osserva che per il 50% esatto delle volte è stato coinvolto un fondo operante per il governo e per la rimanete parte il proponente era una società privata. Nell ambito del progetto di tesi è stato realizzato un esempio di PDD per un attività progettuale da inserire in un progetto CDM costituito da un programma sul miglioramento dell efficienza energetica in abitazioni rurali (EE households). UN ESEMPIO DI PDD Lo scopo ultimo del progetto è quello di dimostrare l apporto positivo al CDM che potrebbero dare le ONG in ambiti territoriali particolari come il continente Africano.