L'immagine di sé negli allievi scolasticamente più deboli di Edo Dozio Rivista del Servizio di sostegno pedagogico no. 10, sett. 1993, pag.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L'immagine di sé negli allievi scolasticamente più deboli di Edo Dozio Rivista del Servizio di sostegno pedagogico no. 10, sett. 1993, pag."

Transcript

1 L'immagine di sé negli allievi scolasticamente più deboli di Edo Dozio Rivista del Servizio di sostegno pedagogico no. 10, sett. 1993, pag Introduzione Alla scuola sono affidati molteplici compiti. La trasmissione di conoscenze e lo sviluppo di competenze cognitive sono fra gli obiettivi più verificati. Gli obiettivi affettivi e sociali entrano meno facilmente nelle prassi abituali di confronto fra gli scopi annunciati e i risultati raggiunti nel corso dell'insegnamento. Per gli allievi che hanno difficoltà di apprendimento sono previste variazioni del curricolo formativo. Le soluzioni sono diverse secondo i vari paesi o cantoni. Il Ticino ha sviluppato dagli anni ottanta una politica di integrazione degli allievi che presentano difficoltà nell'assolvere alle esigenze scolastiche. E' solamente nel secondo biennio della Scuola Media che gli allievi sono parzialmente suddivisi nelle tre materie a livello 1 in due gruppi di capacità ai quali si affianca, per una ristretta minoranza di allievi con gravi difficoltà di adattamento, anche il Corso Pratico. L'occasione dell'indagine riportata in questo articolo ci è stata fornita da una serie di ricerche sull'immagine di sé compiute in questi ultimi anni anche nel Ticino 2 sull'influenza della frequenza di curricoli scolastici differenziati o della permanenza degli allievi nel gruppo classe con tutti i coetanei. Se possiamo dare per scontato che il livello scolastico all'uscita della scuola obbligatoria sia differente fra gli allievi, in particolare fra gli allievi che frequentano rispettivamente i Livelli 1, i Livelli 2 e il Corso Pratico, quale evoluzione subisce la loro immagine di sé, la loro fiducia in se stessi e nei propri mezzi? 2. Richiami teorici 2.1. Immagine e fiducia di sé L'"insieme di tratti, immagini, sentimenti che un soggetto riconosce come facenti parte di se stesso, influenzati dall'ambiente ed organizzati in modo più o meno costante 3 " è definito nella letteratura in vari modi: immagine di sé, percezione di sé, rappresentazione di sé. L'organizzazione interna della pluridimensionale percezione di sé è influenzata dal senso di appartenenza al gruppo dei pari e soprattutto dall'atteggiamento dei genitori e degli insegnanti. Durante l'adolescenza i giovani si osservano e riflettono su loro stessi in modo diverso che in precedenza. Attraverso una lunga fase di confusione e di indecisione, l'adolescente confronta le proprie percezioni con quelle dei compagni, con i desideri dei genitori e degli altri adulti. L'impressione più diffusa consiste nel credere che più un allievo riesce bene a scuola, più la fiducia di sé e la sua autostima sono elevati, e che inversamente una perdita di fiducia nei propri mezzi sarebbe legata alle situazioni di insuccesso scolastico 4. Sarebbe però interessante stabilire, e il problema è tuttora aperto, se la bassa fiducia nei propri mezzi sia una conseguenza dell'insuccesso scolastico o se non ne costituisca (anche) una delle cause. Perron (1969) 5 in Francia ha confrontato allievi con difficoltà restati nel circuito scolastico normale ad allievi di un curricolo specializzato. Questi ultimi tendono a sopravvalutare le loro capacità scolastiche mentre gli allievi restati nelle classi normali tendono a devalorizzarsi. Sembrerebbe che, per gli allievi restati nelle classi

2 2 e che sopportano costantemente il confronto con i pari, l'immagine di sé si adatti realisticamente ai riscontri che derivano dal gruppo. Gli allievi di curricoli speciali invece, non avendo il confronto diretto con i "buoni" allievi, si formano una migliore immagine. L'ambito del loro confronto sarebbe limitato al contesto sociale del gruppo "speciale" di appartenenza. La loro immagine sarebbe cioè meno realista ma più positiva. G. Bless 6, riportando i dati di una ricerca svolta nella Svizzera tedesca, conferma come l'opinione di sé in relazione alle capacità scolastiche, é nettamente superiore nelle classi che seguono un curricolo speciale ("classes de développement"). Il desiderio di padroneggiare il mondo corrisponde ad una motivazione intrinseca, ma si rinforza o diminuisce in funzione degli effetti che la propria azione ottiene. Susan Harter ha modellizzato lo sviluppo della "motivazione di competenza" 7 : "Se il soggetto ottiene rinforzi positivi, interiorizza un sistema di autogratificazione che gli consente di incrementare autonomamente i suoi tentativi di padronanza e di far propri gli obiettivi degli agenti di socializzazione che lo premiano o lo puniscono. Col procedere di questo processo di interiorizzazione la dipendenza dal rinforzo sociale esterno diminuisce e la motivazione di competenza aumenta grazie alla percezione della propria competenza e del proprio controllo sull'ambiente. Tale spinta propulsiva diminuisce invece se i tentativi del bambino di padroneggiare l'ambiente vengono frustrati e/o se vengono rinforzati i comportamenti di dipendenza dagli adulti. La storia personale dei rinforzi, quindi, ha risvolti non solo per il complessivo orientamento motivazionale, ma anche per la percezione della propria competenza." S. Harter 8, riprendendo un'ipotesi già formulata da autori anglosassoni negli anni '50 sull'aspetto multidimensionale della percezione di sé, distingue la fiducia o l'immagine di sé in varie componenti. Di fronte alle situazioni con le quali il ragazzo si confronta, quest'ultimo precisa una parte della propria immagine di sé e della fiducia che egli ha nei propri mezzi, differenziando i vari ambiti dell'esperienza. Harter sviluppa allora uno strumento che prevede la misura di diversi ambiti dell'immagine di sé:. ambito SCUOLA: competenze scolastiche o cognitive;. ambito SOCIALE: competenza e accettazione sociale, popolarità;. ambito delle CAPACITÀ FISICHE: competenze sportive, atletiche;. ambito dell'apparenza: soddisfazione di fronte al proprio aspetto e alla propria apparenza fisica;. ambito della CONDOTTA: autocontrollo, comportamento;. ambito del VALORE PROPRIO: amore verso se stesso, grado di soddisfazione di fronte al modo con il quale si conduce la propria vita. E' un giudizio più globale su di sé piuttosto che su un ambito specifico come i precedenti. B. Pierrehumbert 9, utilizzando lo strumento messo a punto da Harter, confronta allievi che seguono il cursus normale, allievi con ritardo scolastico ma inseriti nelle classi normali e allievi di classi speciali. Il risultato, che sorprende l'autore, è la mancata svalorizzazione sul piano delle competenze scolastiche degli allievi delle classi specializzate. Anzi tendono a valorizzarsi proprio sul piano cognitivo e scolastico. I dati di Pierrehumbert confermano quelli di Perron citati sopra ma contraddicono i risultati delle ricerche americane o svizzero tedesche di Moser 10 che non mettono in luce differenze significative fra i due gruppi di allievi. L'autore crede che tali risultati potrebbero essere influenzati dalle condizioni pedagogiche più "comprensive" verso gli allievi delle classi con un insegnamento specializzato, nel senso che le richieste che vengono formulate nei loro confronti sul piano dell'apprendimento sono più adeguate alle loro effettive possibilità. Ciò crea negli allievi l'impressione di una migliore capacità di adeguarsi alle esigenze sociali e

3 3 conseguentemente una più elevata valorizzazione delle proprie capacità scolastiche e cognitive. Gli allievi che seguono con 1 o 2 anni di ritardo scolastico l'insegnamento normale, si valorizzano in misura maggiore dei loro compagni che non hanno subito dei ritardi scolastici, nei settori dell'apparenza e delle competenze fisiche e sociali Lo stile causale Gli allievi dei diversi curricoli scolastici potrebbero mostrare una valorizzazione o una devalorizzazione delle loro competenze a causa di uno diverso stile di attribuzione della causa del proprio successo o del proprio insuccesso. Si suppone che gli allievi deboli hanno un sentimento di impossibilità di controllo degli avvenimenti, in particolare del loro successo o insuccesso scolastico e che non se ne assumono la responsabilità ma la attribuiscono all'esterno. Non sarebbero cioè loro a "valere poco" (da cui deriverebbe la non-svalorizzazione); l'insuccesso deriverebbe invece da una loro impotenza di fronte agli avvenimenti scolastici. Questa spiegazione, del tutto plausibile, non dice ancora nulla sulla causa di tale fenomeno. Potrebbe essere che certi allievi tendono a non assumere la responsabilità delle proprie azioni e quindi ottengono degli insuccessi, ma potrebbe anche essere il contrario nel senso che, dopo ripetuti insuccessi, ritengono che i loro sforzi non hanno esito perché gli avvenimenti scolastici sono per loro incontrollabili, sviluppando così un senso di impotenza di fronte agli avvenimenti esterni. Lo stile causale di un soggetto deriva dall'interpretazione causale che egli dà alla successione degli avvenimenti che avvengono attorno a sé o di cui è partecipe 12. Due sono le modalità di interpretazione dominanti: - l'attribuzione interna, che consiste nell'attribuire all'individuo (se stessi o le persone in generale) la responsabilità o il controllo degli avvenimenti, favorevoli o sfavorevoli che siano. Il soggetto è relativamente indipendente dai fattori esterni quali le altre persone, il potere, la fortuna, ecc. - l'attribuzione esterna, che consiste nel considerare l'individuo piuttosto come qualcuno che subisce gli avvenimenti esterni, ne è "vittima" o perlomeno dipendente. Ogni individuo avrebbe un suo stile dominante nell'attribuzione causale. Da parecchie ricerche svolte negli Stati Uniti risulta come le interpretazioni che attribuiscono la responsabilità a una causa esterna sono più diffuse negli allievi che hanno difficoltà scolastiche. Gli allievi che riescono meglio o con più facilità attribuiscono piuttosto la causa dei loro risultati a loro stessi (attribuzione interna). Ancora una volta non è dato sapere se lo stile di attribuzione personale sia una causa o una conseguenza dei risultati scolastici ottenuti. E' plausibile che un sentimento di "impotenza" di fronte agli avvenimenti esterni non faciliti la presa di responsabilità di fronte agli impegni scolastici e conduca quindi ad una maggiore probabilità di insuccesso. Reciprocamente una serie ripetuta di insuccessi può portare ad un sentimento di impossibilità di controllo degli avvenimenti, ad una sorta di rassegnazione. Comunque sia, uno stile di attribuzione causale esterno ed un insuccesso scolastico continuo probabilmente finiscono per portare l'allievo a una svalorizzazione di se stesso, a una perdita di fiducia nei propri mezzi. Pierrehumbert nella ricerca già citata, cerca di verificare il campo di applicazione di queste teorie. Formula l'ipotesi secondo la quale la sorprendente valorizzazione degli allievi delle classi speciali potrebbe essere causata da una attribuzione esterna delle cause dei loro insuccessi scolastici (sfortuna, colpa della scuola,...), il che preserva la loro immagine di sé positiva anche nel campo scolastico e cognitivo. Nell'esame dei risultati egli prende in considerazione due scale di misura:

4 4. l'"internalità" 13 Positiva (IP), cioè il sentimento di poter controllare gli avvenimenti quando il loro esito è positivo,. l'"internalità" Negativa (IN), cioè il sentimento di poter controllare gli avvenimenti quando il loro esito è negativo. A ciò egli aggiunge un asse definito Depressivo-Difensivo derivato dalla sottrazione IP - IN. Se il risultato è positivo (IP>IN) significa che il soggetto tende a rivendicare a sé la responsabilità dell'esito delle proprie azioni riuscite più che accettare la responsabilità degli insuccessi (modalità Difensiva). Se il risultato è negativo (IP<IN) significa che il soggetto tende ad assumere su di sé più i risultati negativi che non i successi (modalità Depressiva). Dai risultati delle sue ricerche, Pierrehumbert 14 costata come gli allievi dei curricoli più brillanti tendono ad assumere maggiormente gli esiti favorevoli che non gli insuccessi. Al contrario gli allievi dei curricoli meno prestigiosi (con difficoltà scolastiche e inseriti nell'insegnamento specializzato) tendono a rivendicare meno gli esiti positivi e ad accettare invece la responsabilità degli esiti negativi. Gli allievi dei curricoli alti hanno uno stile più presuntuoso (difensivo) che rivendica il successo e rigetta l'insuccesso. Gli altri allievi sono meno orgogliosi e sono più dipendenti dai modelli esterni (dominanza della modalità depressiva). 3. Ricerca svolta precedentemente in Ticino K. Tamagni 15 ha svolto in Ticino una ricerca analoga a quella di Pierrehumbert, utilizzando gli stessi strumenti. Confrontando i diversi aspetti della fiducia di sé negli allievi di III media di Livello 1, Livello 2, Livelli misti e di Corso Pratico, trova una diminuzione costante della fiducia di sé per l'ambito SCUOLA dai Livelli 1 fino al Corso Pratico. Ciò conferma gli studi americani già citati e come sia probabilmente il confronto diretto con gli allievi scolasticamente migliori ad indurre una diminuzione della fiducia di sé sul piano cognitivo e scolastico. In effetti Tamagni sottolinea come sia proprio nelle attività del Tronco comune che le differenze sono maggiori fra i 4 gruppi di allievi in rapporto alla fiducia di sé espressa per le attività che si svolgono nelle parti differenziate del curricolo scolastico (attività a livello). 4. Perché un confronto fra Livelli 2 e Corso Pratico (CP) La ricerca che abbiamo condotto 16 tende a verificare gli effetti di una modalità pedagogica (la differenziazione del curricolo per mezzo dei Livelli e il Corso Pratico) che non trova pari negli altri Paesi. I risultati di Tamagni ci hanno spinto riprendere e ad approfondire le relazioni esistenti fra gli allievi che frequentano i tre Livelli 2 e gli allievi di Corso Pratico che sono esonerati da 2 o 3 delle materie a livello e svolgono separatamente dai loro compagni attività didattiche tendenti a consolidare la loro formazione scolastica di base e a prepararli all'uscita nel mondo del lavoro 17. La loro condizione è quindi per certi versi intermedia fra un insegnamento normale (in classe con i compagni nonostante le difficoltà di adattamento scolastico) e un insegnamento specializzato (separazione dai loro compagni). Le osservazioni qualitative svolte dagli operatori scolastici ticinesi ci ha finora indotto a pensare che gli allievi di CP sopportano meglio la loro situazione scolastica grazie all'esonero dalle materie a livello. Gli allievi di CP mantengono un confronto diretto con i loro compagni per circa 2/3 del tempo scolastico il che li obbliga ad una assunzione diretta dei riscontri della realtà scolastica normale. Ciò gli impedirebbe di compensare in modo irrealistico la loro immagine di sé 18.

5 5 In che misura la soluzione CP permette quindi agli allievi di mantenere una fiducia di sé positiva ma nel contempo realistica? 5. Materiale usato e popolazione L'immagine di sé degli allievi e il loro stile causale sono stati studiati tramite dei questionari: si tratta quindi dell'immagine sociale che desiderano presentare agli altri e non necessariamente l'immagine più profonda che hanno di loro stessi. Ma questi sono i limiti di tutti i questionari! Tre sono i questionari usati: la versione italiana denominata "Gioco delle somiglianze" 19 (60 items), un questionario per le materie del Tronco Comune e un altro per le materie a livello (8 items), rispettivamente per il Corso Pratico 20 (8 items). Il campione di allievi è stato costruito a partire dagli oltre 200 questionari compilati da tutti gli allievi di Corso Pratico di 32 istituti di Scuola media del Canton Ticino e di altrettanti allievi frequentanti i Livelli 2 21 negli stessi istituti. Sono stati composti due gruppi paralleli di allievi (Livelli 2 e CP) composti da 126 allievi ognuno, con lo stesso numero di maschi e femmine nei Livelli 2 e a CP per ogni istituto, tutti di origine socioeconomica inferiore 22. totale maschi femmine Livelli CP La somministrazione dei questionari è avvenuta separatamente per i due gruppi di allievi in ogni istituto nel maggio 1992 ad opera dei docenti di Corso Pratico e dei docenti di Sostegno Pedagogico Risultati La presentazione dei risultati è suddivisa secondo i vari temi contenuti nei tre questionari utilizzati: i diversi parametri della fiducia di sé, la fiducia di sé nelle materie scolastiche, lo stile causale in situazioni varie e lo stile causale nelle materie scolastiche, tronco comune e materie a livello, rispettivamente Corso Pratico. Man mano verranno sottolineate le convergenze o le divergenze con le ricerche precedenti. Ci soffermeremo inoltre su una distinzione che non è risultata significativa nelle indagini precedenti riportate nella parte teorica: il diverso atteggiamento fra i maschi e le femmine rivelato dai soggetti dei nostri campioni La fiducia di sé nei diversi parametri Gli allievi che frequentano i Livelli 2 denotano una fiducia di sé superiore agli allievi del CP solamente per quanto concerne il parametro SCUOLA, mentre per i parametri SOCIALE, CAPACITA' FISICHE, CONDOTTA e VALORE PROPRIO le differenze non sono significative 24. Per il parametro APPARENZA FISICA il risultato è invece inverso: gli allievi di CP danno un risultato superiore a quelli dei Livelli 2.

6 6 SCUOL A SOCIAL E FISICO APPARENZ A CONDOTT A V. PROPRIO LIVELLI 1 Tamagni LIV. MISTI Tamagni LIVELLI 2 Tamagni SSP Dev.St Tamagni PRATICO SSP Dev.St Signif. S S (CP>) I dati ottenuti confermano quelli ottenuti da Tamagni anche se le distanze fra Livelli 2 e Corso Pratico da noi registrate sono inferiori. Divergono invece per l'immagine che gli allievi di CP hanno di loro stessi sulla dimensione APPARENZA FISICA. La svalorizzazione dell'immagine di sé degli allievi CP non si allarga dalla SCUOLA agli altri campi. Ci si sarebbe potuto aspettare che gli allievi scolasticamente deboli compensino la loro debolezza, sopravalutando gli aspetti delle CAPACITA' FISICHE e della competenza SOCIALE dove esiste un confronto fra gli allievi su un piano diverso da quello scolastico 25, mentre appare su una variabile valutabile solo in termini soggettivi quale l'apparenza 26! Le correlazioni fra i diversi parametri sono tutte di segno positivo nei Livelli 2, mentre sono negative negli allievi CP per le coppie SCUOLA - APPARENZA FISICA e per VALOR PROPRIO - APPARENZA FISICA ( per SCUOLA - CAPACITA' FISICHE la correlazione è praticamente nulla). Le correlazioni per i Livelli 2 sono: SCUOLA FISICO APPARENZA CONDOTTA V.PROPRIO SCUOLA 1 C. FISICHE.21 1 APPARENZA CONDOTTA V.PROPRIO Le correlazioni per il Corso Pratico sono: SCUOLA FISICO APPARENZA CONDOTTA V.PROPRIO SCUOLA 1 C. FISICHE APPARENZA CONDOTTA V.PROPRIO La debole correlazione negativa fra SCUOLA e APPARENZA FISICA negli allievi CP sembrerebbe andare nel senso di confermare la loro tendenza a valorizzarsi su

7 7 "competenze" non scolastiche, ciò che invece non hanno bisogno di fare gli allievi di Livello 2 che hanno una immagine di loro stessi più omogenea. E' possibile che questa tendenza sia una sorta di compensazione, finalizzata a ridurre l'ansia dell'insuccesso scolastico 27. La valorizzazione sull'aspetto dell'apparenza invece dell'aspetto SCUOLA potrebbe però, inversamente, essere una causa del loro poco investimento delle attività scolastiche e dei risultati inadeguati alle richieste. Si conferma comunque l'ipotesi secondo la quale un soggetto non possiede una immagine di sé globale, bensì è possibile avere immagini di sé differenziate nei diversi campi. Differenze interessanti si notano se analizziamo i dati secondo il sesso. MASCHI SCUOL A SOCIALE FISICO APPARENZA CONDOTTA V.PROPRIO LIVELLO N = CP N = Significatività MS S (Cp >) Nei maschi dei Livelli 2, l'immagine di sé è superiore al CP solamente per la dimensione SCUOLA. Ritroviamo per contro una valorizzazione degli allievi di CP sulla dimensione APPARENZA già rilevata a livello globale. FEMMINE SCUOL A SOCIALE FISICO APPARENZA CONDOTT A V.PROPRIO LIVELLO N = CP N = Significatività S (Cp >) S (Cp >) S (Cp >) Per le femmine i risultati sono piuttosto diversi. La differenza di immagine di sé sul piano SCUOLA non è più significativa; il risultato globale della tabella 1 derivava quindi principalmente dalla svalorizzazione dei maschi. Le allieve danno però risultati superiori in modo significativo all' APPARENZA, CONDOTTA (comportamento) e VALORE PROPRIO. Le ragazze di CP salvaguardano molto meglio dei maschi una loro immagine positiva sul piano scolastico nonostante un insuccesso scolastico evidente e oltre tutto valorizzano la loro immagine anche sulle dimensioni più interiori delle proprie competenze: sentimento di aver un buon comportamento e

8 8 mantenimento di un valore proprio soddisfacente (oltre all'apparenza dove la soddisfazione emerge anche per i maschi CP). Da questi primi dati sembra confermarsi lo stereotipo sociale secondo il quale per gli adolescenti è importante per la propria immagine di sé, l'aspetto fisico che viene particolarmente valorizzato in mancanza di apprezzabile successo scolastico. Per cercare di meglio cogliere la ragione di queste manifestazioni, confrontiamo i risultati fra maschi e femmine all'interno dei due gruppi. LIVELLI 2 SCUOLA SOCIALE FISICO APPARENZA CONDOTTA V.PROPRIO MASCHI N= FEMMINE N= Significatività MS (m>f) MS (m>f) MS (m>f) Se per la SCUOLA, il SOCIALE e la CONDOTTA non vi sono differenze, queste diventano invece molto significative per la CAPACITA' FISICA, l'apparenza e il VALORE PROPRIO. I maschi valorizzano l'immagine di loro stessi su queste dimensioni in modo più marcato delle femmine. C. PRATICO SCUOLA SOCIALE FISICO APPARENZA CONDOTTA V.PROPRIO MASCHI N= FEMMINE N= Significatività MS (m>f) MS (m>f) MS (f>m) Le femmine dei CP confermano i dati dei Livelli 2 salvo per la CONDOTTA dove sentono di comportarsi significativamente meglio dei maschi 28. Per il VALORE PROPRIO i maschi hanno un risultato superiore alle femmine, ma contrariamente ai Livelli 2 non in modo significativo. I risultati esaminati secondo la variabile <sesso> confermano quanto trovato da Pierrehumbert, Plancherel e Jankech-Caretta 29, da Pedrabissi e Santinello 30 e da Tamagni 31 : la fiducia di sé delle femmine è significativamente più bassa sulla scala delle CAPACITÀ FISICHE e dell'apparenza mentre è più elevata sulla scala della CONDOTTA 32. Rosenberg e Simmons 33 affermano in effetti, che le adolescenti

9 9 femmine sono maggiormente interessate agli atteggiamenti degli altri verso loro stesse e di dare agli altri una immagine positiva di sé. Riassumiamo i risultati secondo le diverse componenti della fiducia di sé: SCUOLA: differenza significativa fra Livello 2 e CP sul totale dovuta alla svalorizzazione scolastica dei maschi di CP. Nessuna altra differenza significativa fra maschi e femmine. Winnykamen (1979) 34 afferma, andando nello stesso senso dei nostri dati, che le femmine e i maschi si valutano nella stessa maniera quando sono buoni allievi, mentre quando sono allievi in difficoltà, i ragazzi sembrano ammettere più facilmente la mediocrità del loro atteggiamento di fronte al lavoro, il loro statuto di "cattivo" allievo. MASCHI FEMMINE LIVELLO MS P SOCIALE: nessuna differenza registrata. CAPACITA' FISICHE: MASCHI FEMMINE LIVELLO MS > 2.13 P MS > 2.26 L'appartenenza sessuale gioca un ruolo importante: migliore immagine di sé dei maschi sulle femmine sia per i Livelli 2, sia per il CP 35. E' probabile (si veda quanto già detto sopra) che la differenza sia dovuta ad una caratteristica adolescenziale dei maschi che valorizzano l'aspetto della forza e delle capacità fisiche, in particolare quando altre dimensioni di riuscita sociale, come la riuscita scolastica, non sono molto positive e gli allievi appartengono al ceto sociale inferiore, quindi spesso con speranze di valorizzazione sociale ed ambizioni limitate. Ambedue i gruppi non hanno una riuscita scolastica brillante, poiché il Livello 2 non è socialmente valorizzato, ma gli allievi di CP accentuano comunque la dimensione delle capacità fisiche (anche se in modo non significativo) sui Livelli 2.

10 10 APPARENZA: MASCHI FEMMINE LIVELLO MS > 2.04 S ^ S ^ P MS > 2.46 L'appartenenza sessuale continua a giocare un ruolo ma viene sommata con la variabile del curricolo scolastico: migliore immagine di sé dei maschi sulle femmine sia per i Livelli 2, sia per il CP 36 ma superiorità del CP sui Livelli 2. Per gli allievi di CP, sia maschi sia femmine, vale la pena riproporre l'ipotesi di una compensazione della loro posizione scolastica (il che non significa che svalorizzano la loro immagine di sé scolastica) con una maggior valorizzazione dell'apparenza, come per la dimensione precedente. COMPORTAMENTO O CONDOTTA: MASCHI FEMMINE LIVELLO S ^ P MS < 2.82 Sono le femmine di CP ad avere una migliore immagine del loro comportamento 37. Si valorizzano su quegli aspetti che le favoriscono: è infatti noto che sul piano del comportamento le ragazze hanno un atteggiamento più calmo e adattato alle richieste dei docenti che non i maschi, anche quando si trovano in situazione di insuccesso scolastico. VALORE PROPRIO: MASCHI FEMMINE LIVELLO MS > 2.54 S ^ P Sono le femmine dei Livelli 2 a manifestare un valore proprio inferiore a tutti gli altri gruppi. Si può ipotizzare che i maschi dei curricoli più bassi hanno bisogno di mantenere comunque una buona soddisfazione di sé e "cercano di non abbassare troppo" la fiducia in loro stessi (compensazione per rapporto ai compagni che

11 11 riescono bene scolasticamente). Le femmine invece sono più coscienti di loro stesse ma assumono in maniera più remissiva l'insuccesso, rifacendosi sul piano dell'immagine del proprio comportamento ma anche, quando si trovano nella posizione protetta del CP, su quello del valore proprio. Si sarebbe potuto ipotizzare un'influenza del tempo di permanenza degli allievi a CP sulla immagine di loro stessi. In realtà la variabile non ha un'influenza significativa: le stesse relazioni fra maschi e femmine di CP si ritrovano se consideriamo separatamente gli allievi che seguono il CP già da 2 o 3 anni oppure se consideriamo separatamente gli allievi che vanno a CP da 8 a 11 ore settimanali piuttosto che 5 o 6 ore La fiducia di sé nelle diverse materie scolastiche Nella ricerca di Tamagni era stato messo in rilievo come la fiducia di sé nelle diverse materie fosse correlata positivamente con la fiducia di sé scolastica globale per i 4 gruppi di allievi da lei considerati. Il nostro rilevamento non ha distinto la fiducia di sé per tutte le materie, ma le ha suddivise in due gruppi: quelle del Tronco Comune (italiano, geografia, storia, scienze e materie espressive) e quelle di Livello 2 (matematica, francese, tedesco), rispettivamente il Corso Pratico che sostituisce appunto queste ultime tre materie. TOTALI TRONCO COMUNE MATERIE a LIVELLO fiducia di sé SCUOLA LIVELLO MS S PRATICO MS TRONCO COMUNE PRATICO I risultati confermano come gli allievi di Livello 2 hanno una fiducia di sé nelle materie del tronco comune significativamente superiore a quella degli allievi di CP, mantenendo la tendenza già osservata nella fiducia di sé sulla dimensione SCUOLA (vedi capitolo precedente). Nelle materie a livello per gli allievi Livello 2 e rispettivamente nelle attività di Corso Pratico per gli allievi CP, la differenza si inverte 38. Gli allievi di CP esprimono una fiducia di sé molto elevata di 2.55 contro una fiducia di sé nelle materie a livello di 2.38 nel Livello 2.

12 12 Se per gli allievi dei Livelli 2 la fiducia di sé non varia fra le materie di Tronco Comune e le materie a livello, per gli allievi di CP la differenza è molto significativa a favore delle attività differenziate. Gli allievi CP hanno quindi più fiducia nelle proprie competenze in relazione alle attività di CP che non verso le attività scolastiche in genere e delle materie del Tronco comune. MASCHI TRONCO COMUNE MATERIE a LIVELLO fiducia di sé SCUOLA LIVELLO MS MS PRATICO MS TRONCO COMUNE PRATICO FEMMINE TRONCO COMUNE MATERIE a LIVELLO fiducia di sé SCUOLA LIVELLO PRATICO MS TRONCO COMUNE PRATICO La tendenza rilevata è dovuta essenzialmente all'influenza dei maschi di CP, poiché le femmine CP non manifestano una fiducia inferiore alle compagne di Livello 2 nelle materie di Tronco comune (riproducendo quanto già era emerso dalla fiducia di sé SCUOLA), ma anch'esse danno risultati più elevati per le attività di Corso Pratico. La valorizzazione delle competenze degli allievi a CP si manifesta sia nei maschi che nelle femmine (la differenza fra maschi e femmine non è infatti significativa). Se osserviamo gli allievi che hanno una più prolungata presenza a CP (8-11 ore) ci accorgiamo come si mantengano i valori per il Tronco comune, mentre per la fiducia a CP le femmine hanno un tasso di fiducia significativamente superiore a quello dei maschi.

13 13 Fiducia di sé per le ore di Tronco Comune (8-11 ore di CP): MASCHI FEMMINE TOTALE 8-11 ore CP tot. allievi CP (2.21) (2.28) (2.23) Fiducia di sé per le ore di Corso Pratico (8-11 ore di CP): MASCHI FEMMINE TOTALE 8-11 ore CP 2.43 MS < tot. allievi CP (2.51) (2.66) (2.55) Quale significato è possibile attribuire alle tendenze descritte? Come già osservato per la fiducia di sé SCUOLA sono i maschi a maggiormente risentire dell'effetto dell'insuccesso scolastico. Le femmine poi, quando beneficiano di un contesto protetto quale il CP, aumentano rapidamente e proporzionalmente al tempo passato a CP, la loro fiducia di sé. I maschi invece approfittano sì dell'effetto benefico del CP ma solo quando la loro immagine non è già troppo deteriorata. Gli allievi che hanno un curricolo molto differenziato e che frequentano il CP per 8-11 ore ottengono un coefficiente di fiducia più basso della media degli allievi CP, il che significa che gli allievi che sono ancora parecchio presenti in classe e che hanno solo 5 o 6 ore differenziate mantengono una fiducia più elevata di chi è largamente presente a CP e quindi più "escluso" dalle normali attività scolastiche. Ci sembra di poter quindi concludere dicendo che le femmine soffrono meno il confronto sociale sul rendimento scolastico ed essendo più rivolte al loro mondo interiore, ad una valorizzazione personale, meno dipendenti dal confronto, approfittano rapidamente di condizioni protette come quelle fornite dal CP, migliorando notevolmente la loro immagine di sé (una conferma è data dalle allieve che vi passano 8-11 ore e che aumentano ancora il loro risultato). Può forse essere utile ricordare come gli allievi da noi considerati appartengono tutti al ceto sociale inferiore e che all'interno di questa categoria sociale molti sono gli stranieri immigrati. I loro valori familiari e sociali sono in genere più legati alla tradizione che differenzia le aspettative e le ambizioni secondo il sesso e caratterizza fortemente le caratteristiche e i comportamenti richiesti ad un maschio o a una femmina. Nel gruppo sociale considerato sembra che i maschi considerino socialmente molto importante la normalità scolastica (legata al peso sociale di essere maschio, all'ambizione familiare di riuscita o alle modalità di sviluppo dell'adolescenza nei maschi) e che si devalorizzino molto più delle femmine che, essendo meno gravate dall'onere sociale della riuscita, recuperano più facilmente la loro fiducia approfittando di condizioni pedagogiche più protette Lo stile causale in situazioni varie

14 14 Da alcune ricerche svolte finora 39 risulta come gli allievi appartenenti a curricoli scolastici differenziati hanno degli stili causali diversi. In genere si constata come gli allievi che hanno una buona riuscita scolastica mantengono una alta fiducia di sé. In situazioni varie (relazioni con i coetanei, i genitori, la scuola, ecc.) attribuiscono la causa dei loro successi a loro stessi e la causa degli insuccessi all'esterno. Gli allievi dei nostri campioni non denotano differenze significative: - nel valore di internalità positiva (cioè il sentimento di poter controllare gli avvenimenti quando il loro esito è positivo); - nel valore di internalità negativa (cioè il sentimento di poter controllare gli avvenimenti quando il loro esito è negativo). Lo stile causale, sia per gli allievi dei Livelli 2, sia per il CP, è leggermente negativo, tendente cioè all'assunzione più dei risultati negativi che non dei successi (polo depressivo). Le femmine di CP hanno dei valori di stile causale più negativi, ma solamente nei confronti dei maschi CP (si attribuiscono maggiormente le cause dell'insuccesso nelle situazioni quotidiane). Internalità TOTALE Positiva LIVELLI Internalità TOTALE Negativa LIVELLI PRATICO PRATICO Stile causale DD: Int.Pos. - Int.Neg. LIVELLI 2 MASCHI FEMMINE TOTALE PRATICO S Lo stile causale nelle materie scolastiche Materie del Tronco comune Anche per lo stile causale in situazioni scolastiche non emergono differenze significative fra i due gruppi di allievi. Lo stesso vale sia per l'internalità positiva, sia per l'internalità negativa 40. Qualche differenza emerge ancora fra maschi e femmine, questa volta nei valori di Internalità Positiva.

15 15 Internalità Positiva LIVELLI 2 MASCHI FEMMINE TOTALE MS ^ PRATICO MS < Per l'internalità positiva in situazioni scolastiche: le femmine di CP ottengono risultati significativamente più elevati sia nei confronti delle femmine di Livello 2, sia nei confronti dei maschi di CP. Nelle materie di Tronco Comune le femmine di CP si attribuiscono in misura maggiore degli allievi degli altri gruppi, il merito dei loro successi. In relazione al dato emerso per la fiducia di sé in situazioni scolastiche dove le femmine di CP non si devalorizzavano nelle materie di tronco comune ed anche nella fiducia di sé SCUOLA dove sostenevano il confronto con le compagne di Livello 2, vi é la conferma di una maggior stabilità della propria immagine nelle femmine che sembrano più positive, tranquille ed equilibrate dei maschi, ancora pronte ad approfittare dei risultati positivi delle proprie azioni. Internalità Negativa TOTALE LIVELLI Stile causale TOTALE DD: Int. Pos.- Int. Neg. LIVELLI PRATICO PRATICO Per l'internalità negativa in situazioni scolastiche, la sola differenza significativa concerne i maschi di CP che ricercano maggiormente verso l'esterno, che non i loro compagni dei Livelli 2, la ragione dei loro insuccessi. Gli alti valori di internalità positiva ottenuti da tutti i 4 gruppi, si riflette nella nota DD di stile causale. Contrariamente a quanto ottenuto per le situazioni varie, lo stile è difensivo (note superiori a zero) il che significa che vi è attribuzione a sé più dei successi che degli insuccessi. Le femmine di CP ad sono più difensive ma solamente nei confronti dei compagni maschi di CP. Possiamo quindi rilevare come gli allievi possono avere due stili causali diversi di fronte a situazioni varie oppure di fronte a situazioni scolastiche. Sia gli allievi di Livello 2, sia gli allievi di CP sviluppano uno stile difensivo nelle situazioni scolastiche quale difesa interiore di fronte alle difficoltà che incontrano nell'apprendimento o alle valutazioni che i docenti formulano Materie a livello - Corso Pratico

16 16 Le modalità causali si differenziano ulteriormente se prendiamo in considerazione le situazioni scolastiche dove i curricoli sono effettivamente diversificati, cioè nelle materie a livello per il gruppo Livello 2 e le attività di Corso Pratico sostitutive di 2 o 3 materie a livello, per gli allievi del gruppo CP. Internalità Positiva LIVELLI 2 TOTALE PRATICO Per l'attribuzione dei meriti (internalità positiva) non vi è una differenza significativa fra i gruppi di Livello 2 e di CP. Il valore rimane elevato e lo è in misura ancora maggiore per le femmine di Livello 2 (differenza significativa con i maschi di Livello 2). Internalità Negativa LIVELLI 2 MASCHI FEMMINE TOTALE MS ^ S ^ MS ^ PRATICO Per l'attribuzione delle responsabilità delle difficoltà o degli insuccessi (internalità negativa) la differenza fra allievi di Livello 2 e di CP diventa significativa a tutti i livelli (totali, maschi e femmine). Gli allievi di CP hanno quindi un sentimento di possibilità di controllo degli avvenimenti scolastici durante il Corso Pratico quando il loro esito è negativo superiore a quello dei loro compagni durante le attività a livello. DD Int.Pos.- Int.Neg. LIVELLI 2 TOTALE MS

17 17 PRATICO Lo stile causale (DD) rimane difensivo. La differenza fra Livello 2 e CP è molto significativa. Gli allievi di CP sono meno difensivi dei loro compagni dei Livelli 2 quando si tratta dello stile causale per le attività differenziate. Sono pure meno difensivi nella situazione CP di quanto non lo sono nelle attività di Tronco comune, mentre gli allievi che frequentano i livelli mantengono gli stessi valori! I maschi di CP manifestano valori significativamente più bassi dei maschi di Livello Conclusioni 7.1. L'immagine di sé degli allievi è certamente influenzata dal curricolo scolastico frequentato, ma non in maniera globale e generalizzata. Vari sono i fattori che influenzano l'immagine di sé del giovane adolescente: l'ambiente familiare e sociale nel quale il soggetto è vissuto e nel quale ha stabilito le fondamentali relazioni identificatorie, l'ambiente socio-economico e culturale che veicola valori ai quali gli allievi si avvicinano e che assumono, le capacità cognitive del soggetto che possono servire da risorsa per oggettivare le situazioni vissute, il confronto con i pari sia all'esterno della scuola che al suo interno ed infine anche la riuscita scolastica, che esercita una influenza prolungata ed importante. Ricerche svolte qualche anno fa a Ginevra 41 hanno messo in luce come l'immagine di sé all'entrata della scuola obbligatoria sia un buon indicatore per la previsione del successo scolastico futuro e come sia correlata con l'importanza che la famiglia attribuisce ai risultati scolatici del figlio. E' quindi nelle dinamiche soggiacenti alle aspettative dei genitori verso il figlio che va ricercata una delle origini dell'immagine che gli allievi hanno di sé. L'immagine di sé può però essere influenzata anche su un piano più cognitivo. Dweck e Leggett 42 affermano come il comportamento di conquista del sapere è influenzato dalla teoria dell'intelligenza che il soggetto possiede. Se il soggetto crede che l'intelligenza sia una facoltà fissa, egli tenderà a ricercare giudizi positivi sulle sue capacità o ad evitare quelli negativi. L'allievo che si percepisce come "intelligente" tenderà a misurarsi con la realtà mentre chi si percepisce come poco "intelligente" tenderà ad evitare il confronto. Si avranno così quei comportamenti tipici degli allievi in difficoltà quali la bassa persistenza nei compiti da svolgere, una previsione pessimistica del loro esito, un ridotto uso di strategie cognitive e metacognitive. Se per contro l'allievo crede che l'intelligenza sia piuttosto qualcosa che si costruisce e che si sviluppa, egli sarà più libero di confrontarsi con i compiti da svolgere e gli eventuali riscontri negativi della propria azione potranno essere reinterpretati come delle normali difficoltà di apprendimento che saranno superate con un ulteriore apprendimento L'immagine che un allievo ha di sé non è univoca ma composta da varie componenti che, abbiamo visto, hanno delle evoluzioni diverse fra di esse e nel corso dell'evoluzione personale. L'esperienza scolastica degli allievi deboli ha, in interazione con le altre variabili, un'influenza soprattutto sulla fiducia di sé legata alle componenti scolastiche, mentre non sembra incidere in modo determinante sulle altre componenti esaminate. La svalorizzazione rispetto alla fiducia scolastica non si estende agli altri campi extra-scolastici. Per gli allievi iscritti al Corso Pratico la

18 18 svalorizzazione scolastica è ancora più forte ma si valorizzano su altre dimensioni. Resta da determinare se la svalorizzazione delle competenze cognitivo-scolastiche sia l'effetto dell'insuccesso prolungato o se l'insuccesso non sia esso stesso causato, almeno parzialmente, da un disinvestimento della componente cognitiva da parte degli allievi che si rivelano poi come più deboli scolasticamente Vi è però una diversa modalità di reazione fra gli allievi maschi e le allieve femmine. Indipendentemente dal curricolo frequentato i maschi si valorizzano più delle femmine sugli aspetti delle competenze fisiche e dell'apparenza esteriore. Le femmine di CP si valutano più positivamente sugli aspetti del comportamento e della condotta dimostrandosi più sensibili agli aspetti dell'immagine interiore che sull'apparire esteriormente. Le femmine del CP risentono meno dell'insuccesso scolastico nella fiducia legata agli aspetti scolastici dei loro compagni maschi, i quali subiscono maggiormente il confronto sociale essendo più rivolti verso gli aspetti esteriori. Sia i maschi che le femmine di CP posseggono una migliore immagine esteriore di sé (APPARENZA FISICA) dei compagni dei Livelli Non è dato sapere se vi sia una relazione di causa - effetto fra le immagine di sé che abbiamo rilevato e la situazione scolastica degli allievi. Le valorizzazioni su piani extrascolastici degli allievi di CP potrebbero essere delle compensazioni di una situazione scolastica di grossa difficoltà, ma potrebbero anche essere la anche causa di scelte di valorizzazione dell'immagine di sé poco scolastiche, con la conseguenza che l'interesse e l'impegno si sia allontanato dalle preoccupazioni di riuscita scolastica con conseguente insuccesso. Rifacendoci al modello della Harter è probabile che il gioco dei rinforzi negativi sul piano scolastico influenzi una perdita di fiducia cognitiva che influenza a sua volta l'abbandono della ricerca di valorizzazione sul piano delle competenze scolastiche. E' sulla base delle diverse immagini di sé che l'allievo già possiede all'entrata della scuola obbligatoria, che si sviluppa il suo rapporto con la scuola. I successi o gli insuccessi incontrati incrementano l'aumento o la diminuzione della fiducia nelle capacità di riuscita scolastica, spingendo l'allievo ad investire altri aspetti del proprio essere. Per garantire la propria immagine di sé il soggetto cerca di mantenere un minimo livello di sicurezza, c'è chi riesce grazie ai propri successi scolastici, chi invece valorizzando altri aspetti di sé La situazione parzialmente protetta del Corso Pratico sembra attenuare le svalorizzazioni. La fiducia di sé per le materie del Tronco comune vede gli allievi dei Livelli 2 superiori agli allievi CP; per le ore differenziate invece gli allievi che frequentano il CP danno un risultato migliore mentre gli allievi dei livelli 2 confermano i dati rilevati per il Tronco Comune. Il Corso Pratico è quindi un luogo che, essendo parzialmente protetto grazie al diminuito confronto con i compagni meno in difficoltà, permette agli allievi più deboli di verificare le loro capacità e farsi un'immagine di sé più positiva. I maschi risentono maggiormente del confronto sociale con i compagni sul piano della riuscita scolastica, sono più resistenti nella propria immagine di sé delle femmine ed approfittano meno facilmente del cambiamento delle esigenze scolastiche e del diverso rapporto al sapere del Corso Pratico. Le femmine per contro sono più stabili, meno soggette al confronto con gli altri, più preoccupate della loro immagine vista dagli altri, approfittano in maniera più massiccia dell'attenuazione della pressione scolastica.

19 19 Da alcune ricerche precedenti risultava che gli ambienti protetti (tipo classes de développement) danno agli allievi una migliore immagine scolastica, ma nel contempo si osservava che ciò era probabilmente dovuto all'assenza di confronto con gli allievi migliori. La soluzione di differenziazione di curricolo del Corso Pratico sembra risultare ottimale poiché se nella fiducia di sé per le materie scolastiche del Tronco comune, dove permane il confronto con gli altri compagni della classe, vi è una svalorizzazione degli allievi di CP (i maschi in particolare), questi hanno un ambito di recupero nello spazio del Corso Pratico dove sembrano mantenere una migliore immagine della propria fiducia (le femmine in particolare) Lo stile causale non sembra essere influenzato in maniera importante dal curricolo scolastico frequentato (risultato che conferma la ricerca precedentemente svolta in Ticino). Gli allievi sia di Livello 2 sia di CP hanno un atteggiamento di maggiore attribuzione verso l'esterno delle cause delle proprie azioni nelle attività scolastiche che si svolgono in comune, mentre assumono maggiormente su di loro gli esiti nelle situazioni quotidiane e nelle materie differenziate. Quando il confronto è più arduo, cioè quando il gruppo è eterogeneo, aumenta la modalità reattiva. Il Corso Pratico è quindi vissuto come un contesto che permette maggiormente agli allievi di assumere le responsabilità delle proprie azioni. Le variazioni secondo il sesso danno le femmine, in generale, come più stabili, solide ed equilibrate dei maschi, in particolare nella popolazione CP. Si attribuiscono maggiormente le responsabilità. In ogni situazione le ragazze sanno approfittare degli esiti positivi attribuendosene i meriti in misura maggiore di quanto non sappiano fare i maschi. Le femmine sono insomma più equilibrate, stabili, rivolte verso il mondo interiore, mentre i maschi sono più sensibili al confronto e reattivi, attribuendo più facilmente all'esterno le cause dei propri insuccessi. La frequenza del Corso Pratico, con l'esonero dal confronto con i compagni nelle materie a livello, permette agli allievi di migliorare il proprio sentimento di controllo degli avvenimenti: l'ambiente protetto facilita l'assunzione di maggiori responsabilità personali. La struttura CP, che permette di mantenere parzialmente il confronto con i compagni (Tronco comune) e in parte invece permette di godere di un ambiente più protetto, sembra utile per favorire il confronto fra se stessi e gli altri nella costruzione di un'immagine di sé realistica, ma nel contempo permette uno spazio di recupero di alcune componenti dell'immagine di sé di cui beneficiano, in maniera diversa però, maschi e femmine. Note: 1 Le materie a livello sono il francese, il tedesco e la matematica. 2 B. Pierrehumbert in Svizzera romanda e K. Tamagni in Ticino hanno svolto una serie di ricerche dalle quali riprenderemo sia gli strumenti di indagine, sia le principali ipotesi. 3 L'Ecuyer R., Le concept de soi, Presses Universitaires di France, Paris, 1978, pag In alcune ricerche americane è stata confermata la relazione fra una bassa soddisfazione di sé e delle proprie competenze (a livello di socializzazione, relazioni familiari, scolastiche, ecc.) negli allievi scolasticamente o intellettualmente deboli. 5 Citato in Pierrehumbert (1992). 6 Bless G., Intégration et/ou séparation, Educateur, 9, 1990, p Pedrabissi L. e Santinello M., Il "Self-Perception Profile for Children" di Susan Harter. La diagnosi della motivazione e della percezione della propria competenza negli alunni della scuola dell'obbligo, Psicologia e Scuola, 61, 1992, Ricerche svolte negli Stati Uniti e riportate da Pierrehumbert (1991). 9 Pierrehumbert B., Elève cherche modèle, Del Val, Cousset,1991, e Pierrehumbert B., "J'aimerais aimer l'école..." Quelques données sur les images et les idéaux des élèves en difficulté scolaire, in

20 20 Pierrehumbert B. (sous la direction de), L'échec à l'école: échec de l'école?, Delachaux et Niestlé, Neuchâtel et Paris, 1992, pag La ricerca è stata svolta su 366 allievi fra i 9 e i 14 anni nel canton Vaud. 10 Moser U., Das Selbstkonzept der lernbehinderten Schülers, Vierteljahresschrift für Heilpädagogik und Ihre Nachbargebiete, 1986, 55, Per spiegare i risultati ottenuti dalle ricerche fin qui svolte, Pierrehumbert riprende varie ipotesi fra le quali quella di Shaw & Bensberg secondo la quale l'esperienza dell'insuccesso abbassa il livello di aspirazione dei soggetti, mentre la riuscita tende al contrario ad alzarlo. Pensando come gli allievi si trovino in permanente confronto con i loro compagni in classi eterogenee (classi normali) o in classi scolasticamente e socialmente più omogenee, è ipotizzabile una diversa modalità di definizione dei limiti massimi che ognuno sente di poter raggiungere. I risultati delle ricerche in questa direzione non permettono però di confermarla. 12 I diversi termini teorici a cui ci si riferisce, ma fra i quali non staremo a distinguere, sono: attribuzione causale, stile attributivo o "locus of control". 13 Pierrehumbert (1991) definisce l'"internalità" come "una conditio sine qua non dell'apprendimento: corrisponde alla capacità di attribuire un valore di rinforzo alle conseguenze di un'azione compiuta. Reciprocamente, le esperienze rinforzate positivamente, come la riuscita scolastica, favorirebbero un certo sentimento di controllo, e finalmente l'attribuzione interna della causa degli avvenimenti" pag Pierrehumbert (1992) pagina Tamagni K., Etude des répercussions psychologiques de la sélection scolaire sur l'image de soi et le style causal des élèves, Mémoire de licence, Fribourg, 1989 e Tamagni K. & Pierrehumbert B., Image de soi et structure du système scolaire, in Pierrehumbert B. (sous la direction de), L'échec à l'école: échec de l'école?, Delachaux et Niestlé, Neuchâtel et Paris, 1992, pag Ringraziamo Katya Tamagni per la sua disponibilità e per i suoi consigli e Vera Morosoli che si è assunta il noioso lavoro della ripresa informatica dei dati. 17 Un'altra ragione, di tipo metodologico, che ci ha spinto a ripetere la ricerca in Ticino, è l'esiguità del campione considerato di allievi CP nella ricerca precedente. Se il numero degli allievi presi in considerazione per i livelli era certamente sufficiente, quello degli allievi di CP ci sembrava insufficiente per ottenere risultati statisticamente validi (N=13). 18 cfr. Janner B., Ecole de la réussite et image de soi, in Pierrehumbert (1992) pagina Adattamento italiano svolto da Tamagni sul SPP (Self-Perception Profile for Children) di Harter, già utilizzato in francese da Pierrehumbert. ALLEGATO 1 20 Adattamenti nostri dei questionari, più articolati, creati da Tamagni per la sua ricerca. ALLEGATO 2 21 Allo scopo di equiparare i due campioni anche dal punto di vista dell'età cronologica, gli allievi dei livelli sono stati scelti nelle IV medie. Gli allievi di CP provengono sia dalle III, sia dalle IV medie, ma spesso hanno un anno di ritardo scolastico. 22 Gli allievi che frequentano il Corso Pratico provengono per il 75% dal ceto socioeconomico inferiore (contro il 41% nella popolazione scolastica totale). Il 50% sono stranieri (contro il 26% nella popolazione scolastica totale). 23 Le consegne utilizzate si trovano nell'allegato La significatività statistica è stata calcolata solamente confrontando le due popolazioni da noi considerate. I dati di K.Tamagni sono riportati solamente a mo' di confronto. Nelle tabelle corrisponde "non significativo", S corrisponde a "significativo a.05" e MS corrisponde "significativo a.01". 25 Una maggior valorizzazione su questi piani è visibile (coefficiente degli allievi CP maggiore di quello dei livelli 2) ma non è significativa statisticamente. 26 Si noti come nell'indagine di Tamagni erano i docenti da lei intervistati che attribuivano una differenza significativa all'apparenza degli allievi dei due gruppi (a sfavore di quelli di CP beninteso!). 27 L'ipotesi è formulata pure da Pierrehumbert (1991) pag Un comportamento più adeguato alle esigenze scolastiche, più controllato, meno turbolento e insofferente di fronte alle richieste delle femmine rispetto ai maschi è confermato dalle osservazioni qualitative dei docenti di scuola media e dei docenti di Corso Pratico. E' questo comportamento più difficile da controllare da parte dei docenti, uno dei motivi di una maggior frequenza del Corso Pratico da parte dei maschi. Le femmine che frequentano il CP si valorizzano in modo significativo sulla dimensione CONDOTTA forse proprio a causa del confronto con i compagni maschi. 29 Pierrehumbert B., Plancherel B., Jankech-Caretta C., Image de soi et perception des compétences propres chez l'enfant, Revue de Psychologie appliquée, 1987, 87, I due autori hanno standardizzato la prova di Susan Harter sulla popolazione italiana (954 allievi fra i quali 374 di Scuola Media). Differenze statisticamente significative fra maschi e femmine sono

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO

CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO Prima rilevazione nell istituto comprensivo Virgilio di Roma a cura di Pietro Lucisano Università degli studi di Roma La Sapienza, con la collaborazione di Emiliane

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

Questionario di interessi professionali Q.I.P.

Questionario di interessi professionali Q.I.P. Questionario di interessi professionali Q.I.P. Gli interessi professionali Nella vita di una persona, la scelta del percorso formativo e della professione rappresentano momenti importanti e significativi.

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2

ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 Quando si hanno scale nominali o ordinali, non è possibile calcolare il t, poiché non abbiamo medie, ma solo frequenze. In questi casi, per verificare se un evento

Dettagli

L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08

L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 1 La valutazione L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 Esiti occupazionali a 24 dalla partecipazione Vengono qui riassunti i risultati della

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

La formazione delle classi e gli

La formazione delle classi e gli La formazione delle classi e gli apprendimenti degli studenti Come le scelte di composizione dei gruppi-classe da parte delle scuole influenzano la qualità degli apprendimenti degli studenti della secondaria

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

Servizio di Psicologia Scolastica SPAZIO ASCOLTO LA CARICA DEI GENITORI 10 MAGGIO 2012

Servizio di Psicologia Scolastica SPAZIO ASCOLTO LA CARICA DEI GENITORI 10 MAGGIO 2012 Servizio di Psicologia Scolastica SPAZIO ASCOLTO LA CARICA DEI GENITORI 10 MAGGIO 2012 STUDIARE. Per uno studio efficace è necessaria l attivazione contemporanea di diverse aree: ATTENTIVA (concentrazione)

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE

Dettagli

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato

Dettagli

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe

Dettagli

Modulo: Scarsità e scelta

Modulo: Scarsità e scelta In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito

Dettagli

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Stefania Pozio Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Quali sono le principali indagini internazionali sulla matematica a cui l Italia partecipa? L Italia partecipa

Dettagli

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI

SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI Analisi dei dati relativi al questionario di valutazione sulla qualità dell integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Progetto ICF Dal modello ICF

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEI GENITORI

LA VALUTAZIONE DEI GENITORI MONITORARE LA QUALITÀ LA VALUTAZIONE DEI GENITORI REPORT CONCLUSIVO Maggio 2013 Pagina 1 di 7 RILEVAZIONE CUSTOMER SATISFACTION GENITORI VII EDIZIONE PREMESSA Le classi coinvolte nell indagine di quest

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

Comparazione dei Risultati dell Indagine

Comparazione dei Risultati dell Indagine Comparazione dei Risultati dell Indagine DOCTAE (Agr. nr. 2007-1983 001/001) Questo progetto è stato finanziato con il supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette unicamente il punto

Dettagli

COMUNE DI MONTESPERTOLI

COMUNE DI MONTESPERTOLI OGGETTO: Questionario sul benessere organizzativo 2012 - Report Il presente documento è finalizzato all analisi dei dati scaturiti dalla compilazione dei questionari in oggetto, da parte dei dipendenti

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività

Dettagli

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano. Progetto Orientamento scolastico e percorsi di studio al termine delle scuole medie

Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano. Progetto Orientamento scolastico e percorsi di studio al termine delle scuole medie Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano Progetto Orientamento scolastico e percorsi di studio al termine delle scuole medie SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANGELO CANOSSI, GARDONE VAL TROMPIA La scelta

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

SCHEDA DI RILEVAZIONE

SCHEDA DI RILEVAZIONE Allegato 3 RICERCA: SCUOLA ED IMMIGRAZIONE SCHEDA DI RILEVAZIONE PROGETTO OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONDIZIONE DEGLI IMMIGRATI E SULLO STATO DEI PROCESSI DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE NELLE REGIONI

Dettagli

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI

Dettagli

Imparare facendo. Imparare collaborando

Imparare facendo. Imparare collaborando Imparare facendo Imparare collaborando La conoscenza non può essere considerata principalmente qualcosa che la gente possiede in qualche luogo della testa, ma qualcosa che la gente produce, si scambia

Dettagli

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo Quesito 1 In linea generale ritieni positiva la tendenza di molti paesi europei a cercare di proteggere alcuni settori ritenuti strategici per

Dettagli

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti

Dettagli

La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Lucia Scuteri 30.06.

La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Lucia Scuteri 30.06. La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Alla base della dislessia ci sarebbe una comunicazione carente fra le aree cerebrali

Dettagli

ANALISI QUALITATIVA RISULTATI PROVE SNV INVALSI 2011/2012

ANALISI QUALITATIVA RISULTATI PROVE SNV INVALSI 2011/2012 ANALISI QUALITATIVA RISULTATI PROVE SNV INVALSI 2011/2012 Nella restituzione dei dati delle prove INVALSI 2011 12 ci sono state alcune significative novità, tra cui la possibilità per ogni team docenti

Dettagli

Sintesi dei risultati

Sintesi dei risultati Sintesi dei risultati La ricerca commissionata dal Dipartimento della Funzione pubblica e realizzata da Datamedia si compone di due sezioni: a una prima parte indirizzata, tramite questionario postale,

Dettagli

STATISTICA IX lezione

STATISTICA IX lezione Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri

Dettagli

Autoefficacia e apprendimento

Autoefficacia e apprendimento Autoefficacia e apprendimento Definizione di autoefficacia Convinzione della propria capacità di fornire una certa prestazione organizzando ed eseguendo le sequenze di azioni necessarie per gestire adeguatamente

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri

Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri Città di Torino Divisione Servizi Educativi Settore Integrazione educativa Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri a cura di Carla Bonino Gli interventi che la Divisione Servizi

Dettagli

Questo grafico conferma le tendenze evidenziate con il precedente.

Questo grafico conferma le tendenze evidenziate con il precedente. Istituto Paolo Boselli Questionario rivolto alle classi quinte Agenzia Banca Dati a.s. 2011/12 Commento ai risultati del questionario Il tradizionale questionario sottoposto agli allievi delle classi quinte

Dettagli

Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati. nell A.S. 2008 2009

Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati. nell A.S. 2008 2009 Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati nell A.S. 2008 2009 Presentazione a cura di Roberta Michelini Casalpusterlengo, 8 gennaio 2010 http://www.invalsi.it/esamidistato0809/

Dettagli

LINEA DIRETTA CON ANFFAS

LINEA DIRETTA CON ANFFAS LINEA DIRETTA CON ANFFAS SONDAGGIO TELEFONICO Com è nata l idea del Sondaggio? Il sondaggio nasce dall esigenza, fortemente avvertita nel corso degli ultimi anni, da Anffas Nazionale di trovare un modo

Dettagli

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza) IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org

Dettagli

Il tempo che dedico alla valutazione delle prove di apprendimento lo considero:

Il tempo che dedico alla valutazione delle prove di apprendimento lo considero: Progetto LLP-LDV-TOI-9-IT-8 8 ValeRIA Valutare la relazione tra insegnamenti e apprendimenti Autoriflessione del formatore sulla valutazione Il questionario è stato somministrato a 6 formatori di cui 98

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande

Dettagli

RELAZIONE FINALE QUESTIONARI DI AUTOVALUTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO G. CEDERLE SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO

RELAZIONE FINALE QUESTIONARI DI AUTOVALUTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO G. CEDERLE SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca - Dipartimento della Programmazione - D.G. per gli Affari Internazionali Ufficio V Programmazione e gestione dei fondi strutturali europei e nazionali

Dettagli

I processi decisionali all interno delle coppie

I processi decisionali all interno delle coppie 9 aprile 2003 I processi decisionali all interno delle coppie Nel 2001 l indagine Panel europeo sulle famiglie ha dedicato una particolare attenzione agli aspetti legati ai processi decisionali all interno

Dettagli

Progetto impari A SCUOLA SINTESI DEI RISULTATI DELL INDAGINE

Progetto impari A SCUOLA SINTESI DEI RISULTATI DELL INDAGINE Progetto impari A SCUOLA SINTESI DEI RISULTATI DELL INDAGINE GIUGNO 2014 GLI OBIETTIVI Nell ambito del progetto impari A SCUOLA, è stata svolta un indagine negli istituti scolastici secondari di primo

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19

Dettagli

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

PROGETTO EM.MA PRESIDIO

PROGETTO EM.MA PRESIDIO PROGETTO EM.MA PRESIDIO di PIACENZA Bentornati Il quadro di riferimento di matematica : INVALSI e TIMSS A CONFRONTO LE PROVE INVALSI Quadro di riferimento per la valutazione Quadro di riferimento per i

Dettagli

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Questionario Utenti Input Finalità 1. Promuovere lo sviluppo personale durante il percorso scolastico Per cominciare, abbiamo bisogno di alcuni tuoi dati personali e dell

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

5 La popolazione disabile

5 La popolazione disabile 5 La popolazione disabile Problematiche inerenti alle fonti dei dati sulla disabilità L Osservatorio per le politiche sociali dell Amministrazione Provinciale ha intrapreso un complesso lavoro di censimento

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Si riporta di seguito l offerta formativa

Dettagli

Sistema qualità IC 16 Verona

Sistema qualità IC 16 Verona Sistema qualità IC 16 Verona Formazione 2012-2013 Report dei questionari di gradimento somministrati al Collegio dei Docenti del 21/06/2013 Studio 06 Giugno 2013 Anno Scolastico 2012-2013 Introduzione

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Il progetto nasce da una collaborazione fra la Facoltà di Economia e l ITCS G.Oberdan di Treviglio nell ambito delle attività di orientamento di entrambe

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

Matematica generale CTF

Matematica generale CTF Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Un gioco con tre dadi

Un gioco con tre dadi Un gioco con tre dadi Livello scolare: biennio Abilità interessate Costruire lo spazio degli eventi in casi semplici e determinarne la cardinalità. Valutare la probabilità in diversi contesti problematici.

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE

Dettagli

Argomenti: - La consapevolezza di sés - Il concetto di sés - La stima di sés - Le influenze esterne

Argomenti: - La consapevolezza di sés - Il concetto di sés - La stima di sés - Le influenze esterne Lo sviluppo del sé MODULO 14 1. Individualità e identità di genere 2. Lo sviluppo del sé 3. Continuità e discontinuità Argomenti: - La consapevolezza di sés - Il concetto di sés - La stima di sés - Le

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

AUTOEFFICACIA E PRESENTAZIONE SPORT-LAB

AUTOEFFICACIA E PRESENTAZIONE SPORT-LAB AUTOEFFICACIA E PRESENTAZIONE SPORT-LAB DOCENTE PROF.SSA ALESSANDRA CAMPEDELLI SECONDO CICLO DEL CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITA DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITA A.A. 2015 Il

Dettagli

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.

Capitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. Capitolo II La forma del valore 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. I beni nascono come valori d uso: nel loro divenire merci acquisiscono anche un valore (di scambio).

Dettagli

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000 ASSOCIAZIONE DOTTORANDI E DOTTORI DI RICERCA ITALIANI LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL Nel dicembre del la sezione di Bologna dell ADI ha condotto un questionario tra gli iscritti ai

Dettagli

I ricavi ed i costi di produzione

I ricavi ed i costi di produzione I ricavi ed i costi di produzione Supponiamo che le imprese cerchino di operare secondo comportamenti efficienti, cioè comportamenti che raggiungono i fini desiderati con mezzi minimi (o, che è la stessa

Dettagli

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte SCHEDA D INFORMAZIONE N 3: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte Parlare della riforma dell imposizione delle imprese significa anche affrontare i timori relativi

Dettagli

L adozione di un bambino già grande e l arrivo dell adolescenza Marco Chistolini Adolescenza adottiva L adozione è una condizione esistenziale che ha tratti comuni e profonde differenze. Questo assunto

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara scuola comunale dell infanzia Arcobaleno Identità e filosofia di un ambiente Storia La scuola dell infanzia Arcobaleno nasce nel 1966 ed accoglie 3 sezioni. La scuola comunale è stata

Dettagli