NOVITA PREVIDENZIALI 2011

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1 Il sistema pensionistico attuale e le novità del 2011 Roberto Perazzoli 1

2 CALCOLO PENSIONE - DEFINIZIONI SISTEMA RETRIBUTIVO: è applicato a coloro che alla data del avevano un anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni SISTEMA CONTRIBUTIVO: è applicato a coloro che hanno iniziato a lavorare per la prima volta dal 01/01/1996 SISTEMA MISTO: è applicato a coloro che alla data del avevano un anzianità contributiva inferiore a 18 anni 2

3 LA PENSIONE DI ANZIANITA Si può ottenere prima di avere raggiunto l età prevista per la pensione di vecchiaia. La legge n. 247 del 2007 ha stabilito un aumento progressivo del requisito anagrafico rispetto alla normativa precedente. I REQUISITI PER LA PENSIONE DI ANZIANITA Dal 1 gennaio 2008 al 30 giugno 2009: - I lavoratori dipendenti potevano accedere alla pensione con 35 anni di contributi e 58 anni di età; - I lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti) potevano accedere alla pensione con 35 anni di contributi e 59 anni di età. 3

4 LA PENSIONE DI ANZIANITA Dal 1 luglio 2009 in poi: Dal 1 luglio 2009 entra in vigore il cosiddetto sistema delle quote, in base al quale si consegue il diritto alla pensione al raggiungimento di una quota data dalla somma tra età anagrafica e contribuzione (almeno 35 anni di contributi), secondo il seguente schema: 4

5 . NOVITA PREVIDENZIALI 2011 REQUISITO CONTRIBUTIVO DI ALMENO 35 ANNI PERIODO LAVORATORI DIPENDENTI SOMMA ETA E ANZIANITA ETA ANAGR. MINIMA LAVORATORI AUTONOMI SOMMA ETA E ANZIANITA ETA ANAGR. MINIMA Dal 01/07/09 al 31/12/10 Dal 01/01/11 al 31/12/ Dal 01/01/ SE SI POSSIEDONO 40 ANNI DI CONTRIBUTI, SI PUO ANDARE IN PENSIONE 5 A PRESCINDERE DALL ETA.

6 PENSIONE DI ANZIANITA - QUANDO SI OTTIENE Per i lavoratori che maturano i requisiti per la pensione di anzianità a partire dall 1/1/2011, la Legge 122/2010 ha modificato la decorrenza - la finestra - secondo il seguente schema: LAVORATORI DIPENDENTI 12 mesi a partire dal mese successivo alla maturazione dei requisiti LAVORATORI AUTONOMI 18 mesi a partire dal mese successivo alla maturazione dei requisiti Questa nuova norma si applica sia a coloro che maturano il requisito per la pensione di anzianità con 40 anni di contributi sia a coloro che lo maturano con il sistema delle quote. 6

7 LA DOMANDA La pensione decorre dall apertura della finestra, purché la domanda sia stata presentata prima di quella data. In caso contrario, decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. La domanda di PENSIONE DI ANZIANITA può essere presentata alla sede INPS competente, direttamente dall interessato o tramite i Patronati, che per legge offrono assistenza gratuita, oppure può essere inviata per posta. Il modulo è disponibile presso le sedi INPS e sul sito dell istituto nella sezione moduli. 7

8 LA DOMANDA (segue) E necessario fornire i seguenti dati, servendosi dei moduli allegati alla domanda: - l autocertificazione, in sostituzione dello stato di famiglia; - la dichiarazione di responsabilità attestante la data di cessazione dell attività lavorativa subordinata; - il modello per il diritto alle detrazioni d imposta; - i modelli reddituali per accertare il diritto all integrazione al trattamento minimo, alle maggiorazioni sociali di legge, all assegno per il nucleo familiare; - i modelli CUD per gli anni non presenti sull estratto conto; - le attestazioni di pagamento dell ultimo anno (per lavoratori autonomi e domestici, o versamenti volontari) 8

9 LA PENSIONE DI VECCHIAIA Si ottiene quando si verificano 3 condizioni essenziali: - ETA ANAGRAFICA - CONTRIBUZIONE MINIMA - CESSAZIONE RAPPORTO DI LAVORO I primi due requisiti variano a seconda che il calcolo sia retributivo o contributivo. Il terzo requisito non è richiesto per i lavoratori autonomi, i quali possono chiedere la pensione e continuare la loro attività. 9

10 LA DECORRENZA La Legge 247/2007 di riforma delle pensioni ha introdotto il sistema della finestre anche per la pensione di vecchiaia. Successivamente, la Legge 122/2010 (Manovra d estate 2010) ha introdotto anche per la pensione di vecchiaia la cosiddetta finestra mobile, che ne prevede la decorrenza trascorsi 12 mesi per i lavoratori dipendenti, e 18 per i lavoratori autonomi. 10

11 PENSIONE DI VECCHIAIA - QUANDO SI OTTIENE I lavoratori che maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia a partire dal 1 gennaio 2011, potranno ottenere la pensione alle seguenti scadenze: LAVORATORI DIPENDENTI 12 mesi a partire dal mese successivo alla maturazione dei requisiti LAVORATORI AUTONOMI 18 mesi a partire dal mese successivo alla maturazione dei requisiti 11

12 . NOVITA PREVIDENZIALI 2011 REQUISITI MATURATI ENTRO IL MESE DI: NUOVE DECORRENZE PENSIONE VECCHIAIA / ANZIANITA LAV. DIPENDENTI LAV. AUTONOMI Gennaio 2011 Febbraio 2012 Agosto 2012 Febbraio Marzo Settembre Marzo Aprile Ottobre Aprile Maggio Novembre Maggio Giugno Dicembre Giugno Luglio Gennaio 2013 Luglio Agosto Febbraio Agosto Settembre Marzo Settembre Ottobre Aprile Ottobre Novembre Maggio Novembre Dicembre Giugno Dicembre Gennaio 2013 Luglio 12

13 LA P. NE DI VECCHIAIA CON IL SISTEMA RETRIBUTIVO E il sistema di calcolo legato alle retribuzioni degli ultimi anni di attività lavorativa (10 anni per i lavoratori dipendenti e 15 per i lavoratori autonomi). E ancora valido per chi al aveva almeno 18 anni di contribuzione. ETA Si va in pensione di vecchiaia a: - 65 anni per gli uomini - 60 per le donne (61 anni per le donne del settore pubblico) - Gli invalidi all 80% e i lavoratori non vedenti possono andare in pensione di vecchiaia a 60 anni se uomini, e 55 se donne. 13

14 Le donne possono rinviare il pensionamento sino al compimento del 65 anno di età ottenendo, per ogni anno lavorato, un aumento della percentuale di rendimento della pensione pari a mezzo punto. L aumento è attribuibile sino al raggiungimento dei 40 anni di contributi. La cosiddetta Manovra d estate L. 102 / 2009, ha introdotto un importante novità in merito all età pensionabile. Tale legge prevede che con decorrenza 2015, l età minima per la pensione di vecchiaia sarà aumentata in base all incremento delle aspettative di vita, così come risulterà dalle rilevazioni effettuate dall ISTAT. In sede di prima applicazione l incremento dell età pensionabile non potrà superare i 3 mesi. 14

15 CONTRIBUTI Sono richiesti almeno 20 anni di contribuzione comunque accreditata (da attività lavorativa, da riscatto, figurativa, volontaria). Bastano invece 15 anni di contributi per coloro che alla data del : - avevano già maturato tale anzianità; - avevano già compiuto l età pensionabile prevista all epoca (55 anni per le donne e 60 per gli uomini); - erano stati autorizzati a versare i contributi volontari 15

16 LA P. NE DI VECCHIAIA CON IL SISTEMA CONTRIBUTIVO E il sistema di calcolo legato alla totalità dei contributi versati, rivalutati in base all andamento del prodotto interno lordo (P.I.L.) 16

17 LA PENSIONE DI VECCHIAIA SISTEMA CONTRIBUTIVO REQUISITI ETA A partire dal 2008 l età pensionabile è stata elevata da 57 a 65 anni di età per gli uomini, e a 60 per le donne. CONTRIBUTI Sono richiesti almeno 5 anni di contribuzione legati ad una effettiva attività lavorativa. A prescindere dal requisito anagrafico, si può accedere alla pensione di vecchiaia sistema contributivo con un anzianità contributiva di 40 anni. La pensione è pari alla somma dei contributi versati in tutta la vita lavorativa (attualmente 33% della retribuzione lorda), riproporzionata in base ai seguenti coefficienti: 17

18 ETA FINO AL 12/2009 DAL 01/ ,720% 4,419% 58 4,860% 4,538% 59 5,006% 4,664% 60 5,163% 4,798% 61 5,334% 4,940% 62 5,514% 5,093% 63 5,706% 5,257% 64 5,911% 5,432% 65 6,136% 5,620% 18

19 CUMULO PENSIONE ALTRI REDDITI - Pensione di vecchiaia: le pensioni di vecchiaia liquidate nel sistema retributivo e, dal 1 gennaio 2009 anche in quello contributivo, sono totalmente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente. - Pensione di invalidità: l assegno di invalidità che decorre dal 1 gennaio 1995, è parzialmente cumulabile con altri redditi: - redditi lavoro dipendente: trattenuta del 50% della quota eccedente il trattamento minimo; - redditi di lavoro autonomo: 30% della quota eccedente il trattamento minimo, con il limite del 30% del reddito - Gli assegni di invalidità liquidati con 40 anni di contribuzione sono interamente cumulabili con il reddito di lavoro autonomo e dipendente 19

20 CUMULO PENSIONE ALTRI REDDITI - Pensione di invalidità (segue): quando il titolare di assegno di invalidità compie l età prevista per il diritto alla pensione di vecchiaia (65 anni per gli uomini e 60 per le donne), dal mese successivo a quello di compimento l età si applica la disciplina del cumulo in vigore per le pensioni di vecchiaia. - Pensione di anzianità: a partire dal 1 gennaio 2009, le pensioni di anzianità sono totalmente cumulabili con i redditi di lavoro autonomo e dipendente 20

21 CUMULO PENSIONE ALTRI REDDITI - Pensione reversibilità: la pensione di reversibilità è proporzionalmente ridotta in funzione del possesso di altri redditi da parte del coniuge superstite. La normativa prevede le seguenti riduzioni: REDDITO PERSONALE N. VOLTE PENS. MINIMA RIDUZIONE PENSIONE Fino ad ,77 < 3 volte Nessuna Da ,77 ad ,36 Da ,36 ad ,95 >3; < 4 volte 25% >4; < 5 volte 40% Oltre ,95 > 5 volte 50% 21

22 NOVITA PREVIDENZIALI 2010 IL TRATTAMENTO MINIMO DI PENSIONE Il trattamento minimo è un integrazione che lo Stato, per il tramite dell INPS, corrisponde al pensionato quando la pensione che deriva dai contributi è di importo inferiore a quello che viene considerato il minimo vitale. In tal caso, l importo della pensione viene aumentato (integrato) fino a raggiungere la cifra stabilita di anno in anno dalla legge. 22

23 IL TRATTAMENTO MINIMO DI PENSIONE I limiti di reddito L integrazione è riconosciuta a condizione che il pensionato e l eventuale coniuge abbiano redditi non superiori ai limiti stabiliti ogni anno dalla legge. 23

24 IL TRATTAMENTO MINIMO L integrazione al minimo spetta: - alle persone non coniugate, oppure legalmente ed effettivamente separate, che posseggano redditi propri, al lordo dell IRPEF, per un importo non superiore ad ,18 annui; - alle persone coniugate e non legalmente ed effettivamente separate che posseggano seguenti redditi annui al lordo dell IRPEF: redditi propri per un importo non superiore ad ,18 redditi cumulati con quelli del coniuge per un importo non superiore ad ,36 Per ottenere il trattamento minimo non si devono superare entrambi 24i limiti di reddito (personale e cumulato)

25 I limiti di reddito (segue): IL TRATTAMENTO MINIMO - Per le pensioni con decorrenza anteriore al 1994 si tiene conto soltanto dei redditi del pensionato; - Per le pensioni con decorrenza nell anno 1994 si tiene conto sia dei redditi del titolare sia dei redditi cumulati con quelli del coniuge, che devono essere inferiori ad ,95 (5 volte la pensione minima); - Per le pensioni con decorrenza dal 1995 in poi il limite di reddito cumulato con quello del coniuge è pari a quattro volte le pensione minima INPS (per il ,36) 25

26 IL TRATTAMENTO MINIMO Redditi da non considerare: - Redditi esenti da IRPEF (pensioni di guerra, rendite INAIL, pensioni invalidi civili); - I trattamenti di fine rapporto e le relative anticipazioni; - Il reddito della casa di proprietà in cui si abita; - Gli arretrati assoggetti a tassazione separata; - L importo della pensione da integrare al minimo 26

27 Particolarità: IL TRATTAMENTO MINIMO La legge 335 del 1995 (riforma pensionistica Dini) esclude che si applichi ancora il beneficio dell integrazione al trattamento minimo nel caso di pensione contributiva. Chi ha cominciato a lavorare per la prima volta dal 1 gennaio 1996 non può più avere la pensione al minimo. La rendita pensionistica è infatti rapportata ai contributi versati, senza alcuna integrazione. 27

28 Titolari di più pensioni: IL TRATTAMENTO MINIMO - Gestioni diverse: l integrazione va applicata sulla pensione con il trattamento minimo più elevato; a parità di importo, sulla pensione che si percepisce da più tempo. - Stessa gestione: in caso di pensioni dirette ed ai superstiti a carico della stessa gestione, l integrazione al trattamento viene applicata alla pensione diretta. 28

29 NOVITA PREVIDENZIALI 2010 IL TRATTAMENTO MINIMO Pagamento della somma aggiuntiva (la 14.ma) La legge 127/2007 prevede un sostegno ai titolari di pensione di importo modesto. I pensionati in possesso di determinati requisiti riceveranno, una volta all anno, la cosiddetta quattordicesima. Requisiti: - Età pari o superiore ad anni 64 - Reddito personale non superiore ad 9.114,89 annui. Non sono da considerare gli assegni familiari, l indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione, il TFR e gli arretrati soggetti a tassazione separata. 29

30 NOVITA PREVIDENZIALI 2010 IL TRATTAMENTO MINIMO Pagamento della somma aggiuntiva (la 14.ma) - Importi Se pensionato da lavoro dipendente: - fino a 15 anni di anzianità contributiva: 336,00 - da 15 a 25 anni di anzianità contributiva: 420,00 - oltre 25 anni di anzianità contributiva: 504,00 Se pensionato da lavoro autonomo: - fino a 18 anni di anzianità contributiva: 336,00 - da 18 a 28 anni di anzianità contributiva: 420,00 - oltre 28 anni di anzianità contributiva: 504,00 30

31 GLI AUMENTI PER L ANNO 2011 L aumento delle pensioni per l anno 2011 (la cosiddetta perequazione ) è stato stabilito nella misura dell 1,4% Tale percentuale non si applica però sull ammontare complessivo della pensione percepita l anno precedente, bensì con delle riduzioni graduali a scaglioni: IMPORTO PENSIONE AUMENTO IN % Fino ad 1.382,91 / mese 1,40% Oltre 1.382,91 e fino ad 2.304,85 / mese 1,26% Oltre 2.304,85 / mese 1,05% 31

32 IMPORTI PENSIONI ANNO Pensione minima: da gennaio 2011 i trattamenti minimi passano da 460,97 ad 467,43 mensili ( 6.076,59 / anno) - Pensione minima compresa maggiorazione: 603,87 / mese. Requisiti: - almeno 70 anni di età (per gli invalidi il limite è 60 anni), che può essere ridotto a 65 anni, in ragione di un anno ogni 5 anni di contributi versati - redditi personali non superiori ad 7.850,31 (se coniugato il limite è pari ad ,21) - Pensione sociale: da 339,15 (anno 2010) a 343,90 32

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