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1 Pensioni ENPAM INPS- Ex-INPDAP

2 Pensione ENPAM

3 ENPAM PENSIONI Pensione di vecchiaia e pensione di anzianità A partire dal 2013 l'età per la pensione di vecchiaia subirà un progressivo spostamento di sei mesi in sei mesi, in modo che si passi dagli attuali 65 anni a 68 nel (Es. Nell anno 2013 a 65 anni e 6 mesi; nell anno 2014 a 66 anni) Per la pensione pensione anticipata a partire dal 2013 subirà un progressivo spostamento di sei mesi in sei mesi, in modo che si passi dagli attuali 58 anni a 62 nel 2018.( Es. Nel 2013 età minima 59 anni e 6 mesi, nel 2014 a 60 anni ) In aggiunta all'età minima sarà necessario maturare un'anzianità contributiva di 35 anni effettiva, riscattata e/o ricongiunta e un'anzianità di laurea di 30 anni, oppure - a prescindere dall'età minima - basterà un'anzianità contributiva effettiva, riscattata e/o ricongiunta di 42 anni e un'anzianità di laurea di 30 anni. E prevista inoltre per la pensione di anzianità una penalizzazione al ribasso sulla base della maggiore aspettativa di vita. Mentre per coloro resteranno a lavoro più a lungo i contributi versati dopo il compimento dell età per la pensione di vecchiaia varranno il 20% in più. N.B. Prima di far domanda sia per la pensione di vecchiaia che per quella anticipata è necessario cessare l attività professionale con il SSN e/o con gli enti non convenzionati con il SSN, come per esempio INPS,INAIL,Ferrovie dello Stato, Le Casse marittime, le Casse aziendali

4 Dal 1 gennaio 2013 i medici e gli specialisti che sono passati dalla convenzione alla dipendenza e hanno mantenuto la contribuzione all ENPAM potranno andare in pensione con gli stessi requisiti che sono validi per gli iscritti convenzionati. La possibilità di andare in pensione anticipata è prevista anche per gli iscritti che esercitano la libera professione e versano i contributi alla Quota B del Fondo di Previdenza Generale. Per loro non è necessario smettere di lavorare Per il Fondo generale quota A (obbligatoria per tutti i medici iscritti all'ordine) continua a essere esclusa la pensione anticipata ma scatta la possibilità di andare in pensione a 65 anni per chi sceglierà il contributivo retroattivamente su tutta l'anzianità maturata. Dal 2013 inoltre ci sarà il passaggio al sistema contributivo con diminuzione dell'aliquota di rendimento della quota obbligatoria (A); la parte di pensione maturata fino al 31 dicembre 2012 continuerà ad essere calcolata con il contributivo indiretto Il passaggio al contributivo riguarda dal 2013 anche il Fondo degli Specialisti esterni e di essi per i convenzionati in forma individuale la parte di pensione maturata fino al 31 dicembre 2012 verrà calcolata con il contributivo indiretto

5 I Fondi che rimangono con l attuale sistema previdenziale ENPAM, detto contributivo indiretto sono : Fondo MMG- Fondo Specialisti ambulatoriali- Fondo Generale Quota B Per gli iscritti a questi Fondi la pensione verrà calcolata con il metodo contributivo indiretto a valorizzazione immediata ( metodo ENPAM). La rivalutazione è agganciata all inflazione, che notoriamente è sempre in crescita, invece che al PIL che può avere un andamento prossimo allo zero o addirittura negativo Tasso di rivalutazione Dal 1 gennaio 2013 gli iscritti con età inferiore ai 50 anni, che fanno parte dei Fondi che rimangono al contributivo indiretto, avranno un tasso di rivalutazione dei contributi versati al 100%dell inflazione, mentre per tutti gli altri invece il tasso sarà pari al 75%. compresi gli iscritti al Fondo generale Quota A, per i quali le quote da versare restano sostanzialmente invariate cambia quindi solo il meccanismo d indicizzazione: dal 1 gennaio 2013 i contributi saranno indicizzati nella misura del 75% del tasso di inflazione (previsto pari al 2%) maggiorato di un punto e mezzo percentuale. Sulla base dell avanzo economico risultante dai prossimi bilanci tecnici l aliquota di prestazione (o aliquota di rendimento) potrà subire un aumento che conseguentemente comporterà un aumento della rendita della pensione. Ciò è valido per tutti gli iscritti ai Fondi che rimangono al contributivo indiretto

6 Correttivi in sintesi Aliquote contributive ed aliquote di prestazione (rendimento) L aliquota contributiva per i Fondi che rimangono al contributivo indiretto (MMG-SA -FG QuotaB) resta la stessa fino al 2014 e subirà un aumento graduale dal Aumento dell'aliquota contributiva per i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di libera scelta Passerà dall'attuale 16,5% dei MMG e 15% dei Pediatri al 26% nel 2025 per entrambi (L'aliquota contributiva resta fino al 2014 al 16,5%, per i MMG e al 15% per i Pediatri, fino al 31 dicembre Dall'anno successivo si salirà gradualmente dell'1% all'anno fino a raggiungere il 26%, nel 2024 per i medici di Mg e nel 2025 per i pediatri) Dal 1 gennaio 2013 per i MMG I contributi versati avranno un aliquota di prestazione (o di rendimento) dell 1,4% Per i pediatri quest aliquota verrà calcolata in proporzione all aliquota di contribuzione fino a raggiungere l 1,4% dal 2025 in poi. Aumento dell'aliquota contributiva per gli Specialisti Ambulatoriali delle Asl dal 24% al 32,65%a partire dal 2015 fino al 2023, aumentando di un punto all anno Per gli addetti alla medicina dei servizi l aumento dal 24,50 al 32,65 a partire dal 2015, aumentando di un punto all anno. A partire dal 2013 l aliquota di prestazione (o rendimento) sarà sia per gli specialisti ambulatoriali che per gli addetti alla medicina dei servizi di 2,10 anziché 2,25% all anno. Per i transitati a rapporto d impiego l aliquota contributiva resta del 32,65%, mentre l aliquota di rendimento sarà di 2,90% dalla data di passaggio al rapporto d impiego fino al 2015, poi subirà annualmente una riduzione graduale fino a 2,30% dal 2022 Aumento dell'aliquota contributiva per i liberi professionisti dall'attuale 12,5%,che rimane fino al 2014, al 19,5% nel 2021, aumentando di un punto all anno Sale anche la soglia oltre la quale scatta l'obbligo della contribuzione ordinaria, dai 70mila euro del 2013 agli 80mila del 2014 fino al massimale Inps nel 2015 I contributi versati dal 1 gennaio 2013 avranno un aliquota di prestazione (o rendimento) dell 1,25%

7 Sistema previdenziale ENPAM Il sistema previdenziale ENPAM è sistema previdenziale sui generis in quanto,pur essendo un sistema previdenziale a ripartizione e di tipo retributivo reddituale, presenta caratteristiche diverse, costituendo un vero e proprio particolare sistema previdenziale che può essere anche definito di tipo contributivo indiretto a valorizzazione immediata Il sistema previdenziale ENPAM adotta il Meccanismo pro rata che significa rispetto delle anzianità contributive già maturate

8 Il sistema previdenziale ripartizione ed a capitalizzazione classico Il sistema a ripartizione classico prevede che l importo dei contributi versati dai contribuenti ad un dato momento viene immediatamente utilizzato per finanziare le prestazioni dei pensionati allo stesso momento; trasforma quindi direttamente i contributi incassati in prestazioni, cioè in pensioni. Accanto ai vantaggi rappresentati dalla solidarietà intergenerazionale, dall immunità a inflazione e dal rischio investimenti zero esistono però gli svantaggi dovuti alla vulnerabilità a trend demografici e periodi di bassa crescita economica. Il sistema a ripartizione va in crisi quando una generazione è meno numerosa e/o vive una crisi economica. Oltre al sistema a ripartizione nella gestione finanziaria dei sistemi pensionistici esiste il sistema a capitalizzazione classico Quest ultimo prevede invece l impiego dei contributi versati ad investimenti; le prestazioni sono rapportate a quello effettivamente conseguito dagli investimenti dei contributi con gli svantaggi rappresentati dalla vulnerabilità ad inflazione, dal rischio investimenti e dall assenza di solidarietà intergenerazionale.

9 Sistema previdenziale ENPAM a ripartizione sui generis Il sistema a ripartizione di ENPAM è un sistema misto tra sistema a ripartizione classico e sistema a capitalizzazione classico Dei contributi che la Fondazione incassa, una parte di essi serve a pagare le pensioni ed una parte va ad integrare il patrimonio. La rendita del patrimonio immobiliare e mobiliare viene utilizzata in parte per reinvestire, in parte serve a pagare le tasse e le spese di gestione ed in parte va alle prestazioni. Questo sistema previdenziale a ripartizione sui generis di ENPAM è stato introdotto nel 1995 al momento della riforma delle Casse previdenziali Nei sistemi a ripartizione su un periodo pluriennale il contributo annuo consente la copertura delle prestazioni per una pluralità di anni e nel contempo comporta la formazione di un patrimonio derivante sia dagli avanzi di gestione che dal rendimento del patrimonio stesso. Nei periodi in cui i contributi risultano inferiori alle prestazioni può essere utilizzato tale patrimonio

10 Il sistema previdenziale ENPAM è poi un sistema previdenziale di tipo retributivo reddituale sui generis Al reddito medio di tutta la vita professionale viene applicata la percentuale risultante dalla somma aritmetica delle aliquote di rendimento annuali assegnate ai contributi incassati mese dopo mese, anno dopo anno. Di fatto una costruzione dinamica dell importo della pensione e le prestazioni sono correlate ad un rendimento già predeterminato all atto del versamento dei contributi A differenza del sistema retributivo pubblico che calcola la pensione in proporzione agli ultimi stipendi,la Fondazione ha un sistema reddituale che tiene conto dei redditi percepiti durante tutto l arco della vita lavorativa. Il retributivo delle Casse Pubbliche calcola la pensione non su quanto era stato versato, ma sul miglior periodo di retribuzione avuto sull intera carriera. Il Sistema retributivo, tuttora in uso all ENPAM, calcola le prestazioni sui redditi dell intera vita lavorativa

11 Sistema previdenziale ENPAM di tipo contributivo sui generis L ENPAM finora aveva definito il suo sistema come retributivo reddituale, nella realtà si tratta di un vero e proprio metodo contributivo perché le pensioni sono legate ai contributi versati lungo l arco dell intera vita lavorativa, con l uso di un aliquota di rendimento che la Fondazione stabilisce sulla base di tecniche attuariali. E ' una sorta di contributivo corretto. E un contributivo indiretto a valorizzazione immediata C.I.V.I. Contributivo indiretto perché, ai fini del calcolo, la prestazione viene determinata in base ai compensi rivalutati (comunque sempre ricostruiti a partire dalla contribuzione versata) A valorizzazione immediata perché consente di assegnare subito ai contributi versati un valore certo, che sarà riscosso al momento del pensionamento. Si differenzia però dal contributivo pubblico Il sistema contributivo pubblico si differenzia dal sistema previdenziale ENPAM essenzialmente per questi motivi: la percentuale da applicare al reddito viene definita solo quando ci si pensiona, mentre in ENPAM l aliquota di rendimento, sulla base di calcoli attuariali, viene determinata da subito, al momento di ogni incasso; la rivalutazione dei contributi sulla base della media quinquennale del PIL comporta una riduzione della pensione se non cresce o peggio se l economia del paese diminuisce; mentre in ENPAM il valore dei soldi versati negli anni viene rivalutato sulla base dell inflazione ( l indice dei prezzi al consumo ISTAT) che, diversamente dal PIL è costantemente in crescita Il sistema previdenziale ENPAM rispetto a contributivo pubblico è più equo in quanto il contributivo pubblico comporta una copertura previdenziale meno adeguata

12 Pensioni INPS Ex-INPDAP

13 La Manovra economica messa a punto alla fine del 2011 ha dato luogo per le Casse Previdenziali Pubbliche ad un altra riforma del sistema previdenziale, che in sintesi ha comportato a partire dal 1 gennaio 2012 queste principali novità: Accorpamento INPS-INPDAP per soppressione di INPDAP; Affermazione del metodo contributivo come criterio di calcolo delle pensioni: contributivo per tutti a partire dal 1 gennaio 2012; Innalzamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia e parificazione dell età pensionabile tra uomini e donne anche nel privato e nel settore autonomo; Sostanziale eliminazione delle pensioni di anzianità con abolizione delle quote e delle finestre e sostituzione con pensioni anticipate Decreto legge 201/2011( decreto salva Italia) convertito in Legge 214/2011

14 Accorpamento INPDAP INPS per soppressione INPS Dal 31/12/2011, l'inpdap (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica) e l'enpals (Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo e dello Sport Professionistico) sono soppressi e l'inps subentra nelle loro funzioni e succede in tutti i rapporti attivi e passivi. Le disposizioni per il passaggio delle competenze e delle funzioni, dagli enti soppressi all INPS, sono contenute nel D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, all articolo 21, commi da 1 a 9, che regolano soprattutto il trasferimento dei dipendenti e degli organi di amministrazione e controllo dell INPDAP e dell ENPALS. Comma 1 In considerazione del processo di convergenza ed armonizzazione del sistema pensionistico attraverso l'applicazione del metodo contributivo, nonche' al fine di migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa nel settore previdenziale e assistenziale, l'inpdap e l'enpals sono soppressi dal 1 gennaio 2012 e le relative funzioni sono attribuite all' INPS, che succede in tutti i rapporti attivi e passivi degli Enti soppressi. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 31 dicembre 2011, l'inpdap e l'enpals possono svolgere solo atti di ordinaria amministrazione. Comma 9 Per assicurare il conseguimento degli obiettivi di efficienza e di efficacia di cui al comma 1, di razionalizzazione dell'organizzazione amministrativa ai sensi del comma 7, nonche' la riduzione dei costi di cui al comma 8, il Presidente dell'inps, la cui durata in carica, a tal fine, e' differita al 31 dicembre 2014, promuove le piu' adeguate iniziative, ne verifica l'attuazione, predispone rapporti, con cadenza quadrimestrale, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, e al Ministero dell'economia e delle finanze in ordine allo stato di avanzamento del processo di riordino conseguente alle disposizioni di cui al comma 1 e redige alla fine del mandato una relazione conclusiva, che attesti i risultati conseguiti.

15 Metodo contributivo Dal 1 gennaio 2012 si attua il calcolo contributivo per tutti i contribuenti INPS-(Ex-INPADP) Il metodo contributivo si applicava già ai contribuenti INPS- INPDAP privi di anzianità contributiva al 1 gennaio 1996 Il metodo contributivo essenzialmente basa il calcolo del trattamento pensionistico sull insieme dei contributi versati in tutta la vita lavorativa anziché sull importo degli stipendi come avviene con il metodo retributivo, condizione quest ultima più vantaggiosa Il sistema di calcolo contributivo si basa sul: 1. montante individuale che si ottiene sommando i contributi di ciascun anno ( rivalutati sulla base del tasso annuo di capitalizzazione derivante dalla variazione media quinquennale del PIL determinata dall'istat ) 2. coefficiente di trasformazione, che varia in funzione dell'età del lavoratore al momento della pensione ( Es. a 57 anni il coefficiente è 4,3040% ; a 65 anni il coefficiente 5,4350%) ( N.B. Il coefficiente di trasformazione cambia ogni tre anni e dal 2007 ogni due anni) L importo annuo della pensione si ottiene moltiplicando il montante per il coefficiente di trasformazione

16 Coefficienti di trasformazione applicati a decorrere dal 1 gennaio 2013 (Decreto del ministero del lavoro 15 maggio 2012 sulla revisione triennale dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo). A decorrere dal 1 gennaio 2013 i divisori e i coefficienti di trasformazione, di cui alla tabella A dell Allegato 2 della legge 24 dicembre 2007 n. 247, sono stati rideterminati nella misura riportata nella tabella sottostante: Età Divisori Valori 57 23,236 4,304% 58 22,647 4,416% 59 22,053 4,535% 60 21,457 4,661% 61 20,852 4,796% 62 20,242 4,940% 63 19,629 5,094% 64 19,014 5,259% 65 18,398 5,435% 66 17,782 5,624% 67 17,163 5,826% 68 16,541 6,046% 69 15,917 6,283% 70 15,288 6,541% tasso di sconto = 1,5%

17 Il coefficiente di trasformazione decorre a partire dall età di 57 anni Il coefficiente di trasformazione è stabilito in relazione all età dell'assicurato alla data di decorrenza della pensione Per i trattamenti di pensione liquidati a soggetti di età inferiore a 57 anni (assegno di invalidità, pensione ai superstiti di assicurato) deve essere applicato il coefficiente di trasformazione previsto per i soggetti che abbiano compiuto i 57 anni. Le frazioni di anno rispetto all età dell' assicurato alla decorrenza della pensione, o alla data di morte, vengono calcolate tramite l incremento del coefficiente di trasformazione di tanti dodicesimi della differenza tra il coefficiente previsto per l età immediatamente superiore a quella dell'assicurato e il coefficiente previsto per l età inferiore Ai fini di cui sopra non si tiene conto delle frazioni di mese.

18 Metodo retributivo Per coloro che al 31 dicembre del 1995 avevano 18 anni di contributi( compresi i riscatti degli anni di studio e militare, ricongiunzioni, maternità) si applica il metodo retributivo fino al 31/12/2011 Per coloro che hanno iniziato l attività lavorativa prima del 1 gennaio 1996 ma non hanno 18 anni al 31 dicembre del 1995 si applica il sistema misto retributivo contributivo e cioè retributivo per il periodo antecedente al 1 gennaio 1996 e contributivo per quello a partire dal 1 gennaio 1996 Sistema di calcolo retributivo Il calcolo della pensione retributiva è determinato dalla somma di due distinte quote: La quota A e La quota B

19 Quota A ( periodo fino al 31/12/1992) La quota A è determinata dal prodotto fra l ultima retribuzione annua base pensionabile in godimento alla cessazione e il coefficiente della tabella "A" allegata alla legge 965 del 1965 relativo agli anni e mesi di anzianità al 31/12/1992. Tale coefficiente varia da 0,23865 per 0 anni e 0 mesi, ad 1,00000 per 40 anni e 0 mesi Esempio Medico con una retribuzione base al momento del pensionamento di e con 15 anni e 2mesi di anzianità al 31/12/1992. Si moltiplica x 0,37710 ( che corrisponde al coefficiente rapportato ai 15 anni e 2 mesi di anzianità conseguiti entro il 31/12/1992) e si ottiene che rappresenta la Quota A della pensione Quota B ( periodo dal 1/1/1993) La quota B si calcola moltiplicando la media delle retribuzioni degli ultimi 10 anni (precedenti la decorrenza della pensione, debitamente rivalutate, comprensive di tutte le voci ) per l aliquota di rendimento Aliquota fino al 31/12/94 in base alla legge 965/1965 Aliquota costante del 2% dal 1/1/1995 L anzianità contributiva maturata dal 1 gennaio 1993 alla data di decorrenza della pensione presenta i seguenti criteri: dal 1 gennaio 1993 al 31 dicembre 1995 si considera il 50% dei mesi e cioè 36 mesi : 2 = 18 mesi; dei mesi successivi al 31 dicembre 1995 si prendono in considerazione i due terzi (66,6%) dei contributi versati fino ad arrivare, a regime, a fare il calcolo sugli ultimi 10 anni

20 Sistema misto Si applica a coloro che alla data del avevano maturato un anzianità contributiva inferiore ai 18 anni. Il sistema misto differisce da quello retributivo unicamente per le modalità di calcolo del trattamento di pensione La prestazione è determinata dalla somma: - della quota di pensione corrispondente alle anzianità acquisite anteriormente alla data del , calcolata secondo il preesistente sistema retributivo; - della quota di pensione corrispondente alle anzianità acquisite successivamente alla data del calcolata secondo il sistema contributivo.

21 LEGGE 965/ ALLEGATO "A" anni\mesi , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,46646

22 LEGGA 965/ ALLEGATO "A" anni\mesi , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00000

23 Tasso di sostituzione Il tasso di sostituzione rappresenta la modalità in base alla quale si riesce a conoscere l ammontare della pensione rapportata al potere d acquisto e quindi all erosione dovuta all inflazione Si tratta di una proporzione tra la prima rendita pensionistica e l ultimo stipendio. Maggiore sarà il rapporto tra il primo fattore e il secondo e migliore sarà la pensione Se la prima rendita pensionistica è l 80% dell ultimo stipendio, essa sarà ovviamente migliore rispetto alla prima rendita pensionistica del 40% dell ultimo stipendio A livello di stima, possiamo ipotizzare che con il metodo retributivo il tasso di sostituzione poteva corrispondere all 80% dell ultima retribuzione in quanto permetteva di maturare un tasso di sostituzione del 2% annuo ( ad esempio dopo 35 anni di lavoro la pensione poteva corrispondere al 70% dell ultima retribuzione, mentre dopo 40 anni la pensione poteva corrispondere all 80% dell ultima retribuzione) Nel caso del contributivo l ipotesi è che ogni anno di lavoro corrisponda all 1% anziché il 2% e quindi con un anzianità di 40 anni si avrebbe una pensione corrispondente al 40% dell ultima retribuzione. Con l introduzione del contributivo per tutti dal 1 gennaio 2012 per coloro che rimangono al lavoro oltre il 40 esimo anno di contribuzione matura un tasso di sostituzione dell 1%, mentre prima per coloro che rimanevano in pensione oltre l anzianità massima non maturava alcun incremento pensionistico

24 Pensioni di vecchiaia Dipendenti Private DONNE dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre anni dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre anni e 3 mesi* dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre anni e 9 mesi* dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre anni e 3 mesi** dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre anni e 3 mesi** Dipendenti pubbliche DONNE Dipendenti pubblici e privati UOMINI dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre anni dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre anni e 3 mesi* dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre anni e 3 mesi** Requisito contributivo Il diritto alla pensione di vecchiaia si consegue esclusivamente in presenza di un anzianità contributiva minima pari a 20 anni.ai fini del raggiungimento di tale requisito è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell assicurato. N.B. Per i dipendenti pubblici ( Ex-INPDAP) ai quali il primo accredito contributivo decorre successivamente al 1 gennaio 1996, fermi restanti il limite anagrafico minimo pari a 66 anni e quello contributivo pari a 20, l accesso al pensionamento è condizionato altresì all importo della pensione che deve risultare non inferiore a 1,5 volte l importo dell assegno sociale, Quest ultimo requisito non è richiesto se il dipendente ha un età anagrafica di 70 anni ed un anzianità contributiva di 5 anni. N.B. Dal 2021 l età della pensione di vecchiaia per gli uomini e per le donne non potrà essere inferiore a 67 anni * Requisito adeguato alla speranza di vita per effetto del D.M. 6 dicembre2011, in attuazione dell art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n **Requisito da adeguare alla speranza di vita ai sensi dell art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

25 PENSIONI ANTICIPATE Requisito contributivo Decorrenza uomini donne Dal 1/1/ anni e 1 mese 41 anni e 1 mese Dal 1/1/ anni e 5 mesi* 41 anni e 5 mesi* Dal 1/1/ anni e 6 mesi* 41 anni e 6 mesi* Dal 1/1/ anni e 6 mesi** 41 anni e 6 mesi** N.B. Le donne possono ottenere la pensione a 57 anni di età e 35 anni di contribuzione, optando per l integrale calcolo pensionistico contributivo, sino al 2015, maturando il diritto entro novembre 2014 come da indicazione dell INPS N.B. Sono previste penali del 2% per ogni anno d età mancante ai 62 ( La riduzione percentuale non trova applicazione per coloro che maturano il previsto requisito di anzianità entro il 2017, qualora essa derivi esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per infortuni, per malattia, per obblighi di leva) * Requisito adeguato alla speranza di vita per effetto del D.M. 6 dicembre2011, in attuazione dell art. 12 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n **Requisito da adeguare alla speranza di vita ai sensi dell art. 12 del decreto legge 31 maggio2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

26 Distinzione tra requisiti per l accesso al trattamento delle pensioni di vecchiaia e delle pensioni anticipate e regime dei limiti di età ordinamentale Mantenimento in servizio o Rottamazione Il requisito di età anagrafica per la maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia e il requisito dell anzianità contributiva per la maturazione del diritto alla pensione anticipata per pensione anticipata sono cambiati e sono poi soggetti ad aggiornamento per effetto dell applicazione del sistema di adeguamento alla speranza di vita (comma 12 art. 24 decreto legge n. 201/2011 convertito in legge 214/2011) Con la Circolare 2 del 2011 della Presidenza del consiglio dei Ministri-Dipartimento della funzione pubblica viene chiarito che la nuova disciplina, che riguarda i requisiti per l accesso al trattamento,non ha modificato il regime dei limiti d età per la permanenza in servizio, la cui vigenza, anzi, è stata espressamente confermata ( comma 4 dell art 4 legge n.201/2011).i limiti d età fissati dalla normativa generale di 65 anni per i dipendenti e di 70 anni per i professori ordinari, magistrati, avvocati e procuratori dello Stato restano vincolanti. Una volta raggiunto il limite di età ordinamentale l amministrazione prosegue il rapporto di lavoro o d impiego con il dipendente sino al conseguimento del requisito minimo per il diritto alla pensione. Per i dipendenti che hanno maturato il diritto alla pensione ( diversa da quella della vecchiaia), l età ordinamentale costituisce il limite non superabile in presenza del quale l amministrazione deve far cessare il rapporto di lavoro o di impiego

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