Il lavoro con gli uomini maltrattanti: la costruzione di un gruppo di aiuto Ravenna 20/03/2014

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1 Il lavoro con gli uomini maltrattanti: la costruzione di un gruppo di aiuto Ravenna 20/03/2014 Dr.ssa Maria Maffia Russo, Responsabile Progetto Dafne

2 Aggressività,, conflitto, violenza: questioni diverse L Aggressività: è innata -la pulsione aggressiva è considerata etologicamente un elemento primario per garantire la sopravvivenza; -dal latino "ad"=verso, contro, allo scopo di... "gradior"= vado, procedo, avanzo Il conflitto : Un conflitto interpersonale rappresenta il disaccordo tra due persone che hanno esigenze e obiettivi differenti. La violenza: Attiene alla disparità di potere. Il suo obiettivo ultimo è sottomettere e dominare l altro, di asservirlo a se.

3 La violenza è un problema degli uomini Secondo i dati EURES sugli omicidi, nel 2008 Autori uomini 91,5%, Autori donne 8,5%. Vittime uomini 75,9% (464) Vittime donne 24,1% (147) in ambito familiare la proporzione si inverte: donne vittime 60,8% (104) uomini vittime 39,2% (67), nelle relazioni di intimità amorosa (in totale 82 omicidi nel 2008): donne vittime 80,5% (66) uomini vittime: 19,5% (16)

4 L osservatorio Progetto Dafne Rimini: Il maltrattante Autore della violenza: rilevazioni RETE DAFNE Anno 2013 Marito/partner/ex % Età media 40 Disoccupato 54 36% Occupato 96 64% Italiano ,5% Straniero 51 33,5% Occupazioni maltrattante: 1 addetto sicurezza notturna, 1 agente di commercio,2 ambulanti 1 albergatore, 7 artigiani, 2 baristi, 4 camerieri, 1 commesso,1 fornaio, 1 forza dell'ordine, 1 imbianchino,1 impiegato, 5 imprenditori, 1 infermiere, 1 lavoratore stagionale, 1 lavoratore in imprese pulizia, 1 lavoratore saltuario, 5 libero professionisti, 2 magazzinieri,1 medico, 8 muratori, 3 negozianti, 25 operai, 5 pensionati, 2 professori,3 ristoratori, 1 segretario, 3 studenti,1terapeuta, 1vive di rendita (92 rilevazioni su 96 occupati)

5 Le donne colludono? Parlare di collusione implica la presenza di un conflitto, mentre la violenza perpetrata è un modo per evitarlo. Ciò che viene chiamato collusione non è altro che uno degli innumerevoli esiti della violenza. La spiegazione del perché la donna permanga, a volte per molti anni, in relazioni violente va quindi ricercata nella dinamica stessa della violenza.

6 Il processo di vittimizzazione L esperienza di violenza provoca una grave caduta dell autostima. Il vissuto di impotenza verso i maltrattamenti dà luogo ad una reazione difensiva: fantasia del controllo sulla violenza e conduce all attribuzione di onniresponsabilità che la donna attua su di sé. La donna si sentirà dunque colpevole e oscillerà tra vissuti di impotenza e onnipotenza ( non posso fare niente-io ti salverò-io ti cambierò ), questo influisce sulla possibilità di una progettazione realistica delle azioni di uscita dalla violenza.

7 Il processo di vittimizzazione Per capire la dinamica traumatica della violenza cronica, ci può essere di aiuto vedere il mondo interno della vittima come un territorio colonizzato dove la forzata dipendenza dall universo di riferimento dell aggressore è distruttiva dei riferimenti identitari della donna (S. Teresa Bruno 2005)

8 La violenza è intenzionale Caratteristiche dei comportamenti violenti E appresa E gerarchica Gratifica nell immediato il perpetratore Il maltrattante rispetto alle proprie azioni: Esternalizzazione :incolpa gli altri (la partner, l alcool, ecc.) Negazione: la violenza non ha avuto luogo Minimizzazione : è stato solo un battibecco, l ho appena sfiorata Frammentazione : sono un bravo ragazzo, l ho schiaffeggiata solo un paio di volte Rappresentano difese verso la consapevolezza del comportamento violento

9 La violenza è un problema degli uomini

10 DALLA PERSONA AL COMPORTAMENTO Partecipazione attiva attraverso domande concrete, specifiche, dirette Critica dei comportamenti violenti Comprensione della persona Attenzione Sostegno FOCUS DEL TRATTAMENTO 1. Sui comportamenti violenti 2. Sulla responsabilità degli stessi 3. Sulla dimensione paterna 4. Sulla storia personale 5. Sulla storia delle relazioni affettive 6. Sulla dimensione della coppia

11 Il progetto: un gruppo di trattamento per maltrattanti Obiettivo: cessazione dei comportamenti violenti e costruzione modalità relazionali alternative, prevenzione delle recidive Target: tutti gli uomini maggiorenni che agiscono violenza Accesso: spontaneo, tramite centralino telefonico, e/o su invio di operatori Trattamento gruppale: max 12 partecipanti; n.12 incontri Criteri di eleggibilità: -riconoscimento della problematicità dei propri comportamenti violenti -motivazione al trattamento Criteri di Esclusione -patologia psichiatrica -dipendenti da sostanze di abuso Criteri di verifica: n contatti al servizio, n accessi, n valutazioni eleggibilità, n partecipanti, provata cessazione comportamenti violenti, n partner afferite al Progetto Dafne Personale dedicato: un A.S. ;due psicologi psicoterapeuti

12 SCHEDA DI ACCESSO e VALUTATIVA GRUPPO LDV Data compilazione: Nome Età Inviante Cittadinanza Provenienza Scolarità Professione Rete parentale/sociale/amicale Tipologia famiglia d'origine Operatore Tipologia famiglia nucleare (presenza minori) Contatto partner: Note: Contatto: Aree di approfondimento dei colloqui valutatvi effettuati dal dr. nelle date:... Motivazione all'invio Tipologia della violenza (rivolta verso chi, quali modalità, quale frequenza) Consapevolezza di responsabilità Ultimo episodio: Livello di gravità della situazione parecepita dall'uomo Livello di gravità percepita dall'operatore Presenza di denuncia a carico Recenti eventi negativi secondari alla violenza agita Carichi di lavoro, responsabilità, stressor attuali Eleggibilià al gruppo Si No NOTE:

13 Il setting gruppale: Favorisce il confronto Contrasta l isolamento relazionale I fattori terapeutici gruppali: Universalità Instillazione di speranza Promozione della empatia Apprendimento interpersonale Coesione di gruppo Confronto con esperienze sfavorevoli infantili Rivisitazione dei sistemi valoriali

14 Gli uomini che hanno afferito a LDV: considerazioni cliniche preliminari Presenza di aspetti seduttivi ed aggressivi verso l operatore Motivazione esterna/strumentale al trattamento La presenza dei figli incrementa spazi di motivazione al cambiamento Necessaria un attenta ricostruzione anamnestica Presenza di esperienze sfavorevoli infantili

15 Il trattamento gruppale:..condividere un nuovo percorso.. Un gruppo di viaggiatori condivide un semplice pasto a base di pane; Livre du roi Modus et de la reine Ratio, XIV secolo.