A) LA CAMPAGNA REGIONALE RADON DELL ARPA VALLE D AOSTA
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- Gaetano Campana
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1 Il radon dove meno te lo aspetti: un caso particolare di elevate concentrazioni in Valle d Aosta, e le azioni di bonifica Roscio, F.; Ducourtil, M.; Agnesod, G. Arpa Valle d Aosta, loc. Grande Charrière 44, 112 Saint Christophe (AO), g.agnesod@arpa.vda.it Riassunto Nell ambito della campagna regionale di misura delle concentrazioni medie di radon indoor condotta dall ARPA Valle d Aosta, un caso ha destato un notevole interesse, presentando valori di concentrazione superiori di due ordini di grandezza rispetto alle abitazioni circostanti. Questa situazione è stata monitorata per diverse settimane e la sorgente di radon è stata individuata in un pozzo posto nella cantina dell edificio, in comunicazione con la soggiacente falda acquifera. Viene analizzata la dipendenza della concentrazione di radon dalla pressione atmosferica. Le bonifiche realizzate in un secondo momento hanno ridotto in modo significativo la concentrazione di radon. A) LA CAMPAGNA REGIONALE RADON DELL ARPA VALLE D AOSTA L ARPA Valle d Aosta ha intrapreso nel 22 una attività sistematica di monitoraggio della concentrazione di radon indoor nel territorio della regione. Le misure vengono effettuate mediante rivelatori a tracce nucleari LR 1, per la durata di un anno solare, suddiviso in due semestri: invernale (da ottobre a marzo) e estivo (da aprile a settembre) [1]. Oggetto delle indagini sono un campione di abitazioni in ogni Comune, e le scuole di ogni ordine e grado. Le abitazioni vengono scelte su base comunale in numero di una ogni 1 abitanti, con un minimo di 1 per i comuni con meno di 1 abitanti. Per garantire la copertura del territorio abitato, in ogni maglia di km di lato con presenza di insediamenti abitativi devono essere presenti almeno punti di misura. Ad oggi sono stati indagati 14 Comuni su 74, corrispondenti al 49,% della popolazione regionale. B) IL COMUNE DI GRESSAN E LA CASA PARROCCHIALE I principali nuclei abitati di Gressan, comune di 247 abitanti, si trovano nel fondovalle della Dora Baltea, al confine con il capoluogo regionale. Sul suo territorio sono stati individuati 29 siti di misura, rispettivamente 26 abitazioni e 3 scuole. Le misure con dosimetri passivi si sono svolte da ottobre 24 a ottobre 2. Sono stati rilevati valori di concentrazione nettamente inferiori ai valori soglia di 2 Bq/m 3 per le nuove costruzioni e di 4 Bq/m 3 per quelle esistenti, contenuti nella Raccomandazione Europea 9/143/Euratom (tab. 1). Tabella 1 Valori medi di concentrazione di radon abitazioni Comune di Gressan (Bq/m 3 ) * Semestre invernale Semestre estivo Media annua 67,6, 61,6 * esclusa la casa parrocchiale Il sottosuolo del territorio di Gressan situato nella piana di fondovalle, in cui si trova la maggior parte delle abitazioni oggetto di indagine, è formato da depositi postglaciali e alluvionali originati prevalentemente da calcescisti e ofioliti, con ridotti valori di radioattività naturale. Un abitazione, coincidente con la casa parrocchiale (fig. 1), ha richiamato l attenzione per i valori discordanti da tutti gli altri (tab. 2). Tabella 2 Valori medi di concentrazione di radon nella casa parrocchiale (Bq/m 3 ) Semestre invernale Semestre estivo Media annua 983, 1133,4 8,2 Figura 1 - La casa parrocchiale di Gressan
2 L edificio in questione risale ai primi anni del secolo scorso, ma probabilmente poggia su una base medievale. Esso è composto da tre piani fuori terra e da un interrato adibito a cantina. Le strutture portanti sono realizzate in pietra locale, i serramenti sono in legno e presentano, nei locali abitati, una buona tenuta. Il locale di misura a piano terreno è adibito a studio e sala di ricevimento e viene utilizzato giornalmente per 4 ore. C) PROVENIENZA DEL RADON E DINAMICA DI ACCUMULO Per indagare le cause dei valori anomali riscontrati sono stati impiegati due monitori portatili AlphaGUARD Genitron. Gli strumenti sono stati posti in tempi diversi in locali del piano interrato, piano terra e primo piano. Nel periodo ottobre 2 marzo 26 sono stati raccolti dati con cadenza oraria per un totale di 4 giorni. I valori medi di concentrazione mostrano un andamento fortemente decrescente dai piani inferiori a quelli superiori, ciò porta ad escludere la provenienza del radon dai materiali da costruzione e accredita l ipotesi di origine dal sottosuolo. In particolare, nel piano interrato sono stati misurati livelli molto elevati, dell ordine di migliaia di Bq/m 3. Da approfondite conversazioni con il parroco per raccogliere elementi interpretativi del fenomeno, è infine emersa l esistenza nello scantinato di un antico pozzo, con l apertura in una nicchia laterale delle murature delle fondamenta, da tempo non più utilizzato (fig. 2). Il pozzo è profondo circa 18 m e raggiunge la sottostante falda acquifera della piana di Aosta, la cui soggiacenza nell area in questione varia da m a 2 m a seconda della stagione [2]. Figura 2 la nicchia e l imbocco del pozzo nella cantina In prossimità dell apertura del pozzo le concentrazioni crescono ulteriormente, raggiungendo valori molto elevati, soprattutto nelle condizioni di terreno gelato sopravvenute a partire dal mese di dicembre (fig. 3). Figura 3 Valori medi di concentrazione di radon (Bq/m 3 ) in dipendenza dal piano dell edificio e delle condizioni di misura (novembre dicembre 2) Bq/m
3 In fig. 4 è riportato l andamento dei valori medi orari di concentrazione di radon nei primi 14 giorni di dicembre 2, misurati nello scantinato, in condizioni esterne di terreno gelato. Esso è caratterizzato da ampie e rapide oscillazioni, da valori minimi inferiori a 2 Bq/m 3, ad un valore massimo di 232 Bq/m 3, per una media di Bq/m 3. Nella stessa figura è riportata anche la variazione di pressione atmosferica nel locale. A differenza dei soprastanti locali abitati, la cantina, all epoca di queste misure, presentava serramenti di tenuta precaria e diverse aperture verso l esterno. Figura 4 Andamento di concentrazione di radon e pressione Concentrazione (kbq/m3) Pressione (hpa) /12/2 8. 3/12/2 8. 4/12/2 8. /12/2 8. 6/12/2 8. 7/12/2 8. Una relazione tra la pressione atmosferica e la concentrazione di radon, intuibile dagli andamenti di fig. 4, diventa più evidente considerando i profili di giorno medio dei due parametri riferiti al medesimo periodo di misura (fig. ). 8/12/2 8. 9/12/2 8. 1/12/ /12/ /12/ /12/ /12/ Figura valori medi giornalieri di concentrazione di radon (kbq/m 3 ) e pressione (hpa) 2, 9, 18, 949, 16, 948, 14, 12, 947, 1, 946, 8, 94, 6, 4, Concentrazione (kbq/m3) Pressione (hpa) 944, 2, Il rapporto tra pressione atmosferica e concentrazione di radon richiede qualche ulteriore approfondimento. Sebbene una anticorrelazione appaia evidente, se si considerano tutti i valori orari di concentrazione di radon in relazione ai corrispondenti valori di pressione atmosferica si ottiene una distribuzione assolutamente casuale (fig. 6). 943, Figura 6 Distribuzione delle medie orarie di concentrazione di radon (kbq/m 3 ) rispetto alla pressione atmosferica del locale 2 Concentrazione radon (kbq/m Pressione atmosferica (hpa)
4 Una chiara correlazione si evidenzia se si considerano, al posto dei valori assoluti, le variazioni di pressione, calcolate su intervalli di 3 ore, correlate con le concentrazioni di radon al termine dell intervallo (fig. 7). Figura 7 Distribuzione delle medie orarie di concentrazione di radon (kbq/m 3 ) rispetto alle variazioni di pressione atmosferica del locale 2 Concentrazione di radon (kbq/m Variazione di pressione - intervallo 3 ore (hpa) Dai dati sopra illustrati, emerge che la variazione della pressione atmosferica, più che il suo valore assoluto, gioca un ruolo fondamentale nel controllo dei flussi d aria dal sottosuolo, ostacolando la risalita d aria in caso di aumento, e favorendone l afflusso, associato al trasporto di radon, in caso di diminuzione. E ragionevole ipotizzare che ciò dipenda da condizioni di pressione atmosferica nello spazio sotterraneo in prossimità della falda che sono in relazione rispetto alle condizioni esterne attraverso dinamiche che comportano uno squilibrio nei valori presenti sopra e sottoterra. Nello scantinato, la presenza di numerose aperture verso l esterno favorisce la dispersione in esterno del radon accumulato, che quindi raggiunge concentrazioni elevatissime, ma non le mantiene a lungo. E interessante anche il confronto degli andamenti di giorno medio della concentrazione di radon e dell umidità relativa all interno del locale (fig. 8): la correlazione positiva esistente in questo caso è interpretabile con la comune provenienza del radon e dell umidità dal pozzo in comunicazione con la falda acquifera sottostante. In proposito, si osserva anche che l andamento dell umidità relativa esterna rilevata contemporaneamente è del tutto differente, e presenta un ciclo diurno con marcata diminuzione pomeridiana dovuta all effetto di insolazione. Figura 8 Medie giornaliere di concentrazione di radon (kbq/m 3 ) e di umidità relativa (%), all interno e all esterno del locale 2, 1, 18, 98, 16, 96, 14, 94, 12, 92, 1, 9, 8, 88, 6, 86, 4, 84, 2, Concentrazione radon (kbq/m3) umidità relativa interna (%) 82,, ,
5 D) AZIONI DI RISANAMENTO L ARPA Valle d Aosta ha proposto diversi interventi di risanamento, ma l unico realizzato ad oggi (aprile 26) è consistito nella chiusura ermetica della nicchia entro cui si trova l imbocco del pozzo con una finestra a tenuta stagna, e la realizzazione di un condotto di comunicazione tra il pozzo e l esterno [3]. Tali interventi sono stati realizzati nel periodo gennaio febbraio 26. Di seguito vengono illustrati gli interventi di risanamento realizzati: il serramento posto a chiudere ermeticamente la nicchia e i condotti di aerazione del pozzo e dell interrato (fig. 9). Figura 9 Gli interventi di bonifica realizzati Dopo la posa del serramento si è provveduto a realizzare una serie di misure con le stesse modalità delle precedenti per verificare l efficacia degli interventi di risanamento eseguiti. Viene presentato l andamento della concentrazione media di radon (kbq/m 3 ) e della pressione (hpa) nella settimana marzo 26 (fig. 1). Si osserva una diminuzione significativa della concentrazione di radon: il valore medio è di 6293 Bq/m 3, con un minimo e massimo orario rispettivamente di 49 Bq/m 3 e di 172 Bq/m 3. Figura 1 - Andamento di concentrazione di radon e pressione a bonifica avvenuta Concentrazione (kbq/m3) Pressione (hpa) /3/26. 2/3/26. 19/3/26. 18/3/26. 17/3/26. 16/3/26. /3/26. La correlazione tra concentrazioni di radon e valori di pressione atmosferica mostra la stessa distribuzione casuale di fig. 7. Prendendo in considerazione, al posto dei valori assoluti di pressione, le differenze su intervalli di 3 ore, si evidenzia una correlazione del tutto analoga a quella di fig. 8, con valori di concentrazione di radon minori, a parità di variazioni di pressione (fig. 11).
6 Figura 11 Distribuzione delle medie orarie di concentrazione di radon (kbq/m 3 ) prima e dopo il risanamento rispetto alle variazioni di pressione atmosferica del locale 2 Concentrazione pre - bonifica 2 Concentrazione post - bonifica variazione di pressione - intervallo 3 ore (hpa) E possibile una prima valutazione complessiva dell intervento di bonifica: il valore medio di concentrazione di radon confrontato con il periodo dicembre 2, nelle medesime condizioni perduranti di terreno gelato (v. neve al suolo in fig. 6), appare più che dimezzato. Non è stato purtroppo possibile proseguire come previsto l intervento di bonifica con l installazione di un sistema aspirante sui tubi di collegamento tra il pozzo e l esterno, per il diniego del proprietario dell abitazione. Per lo stesso motivo non è stato possibile ripetere i rilievi nello studio del piano terreno. E) CONCLUSIONI Il caso descritto è inconsueto per la Valle d Aosta per l entità delle concentrazioni di radon misurate, di due ordini di grandezza superiori ai valori generalmente riscontrati nelle abitazioni della regione. Esso ha consentito di indagare le dinamiche di richiamo di radon dal sottosuolo, in presenza di un pozzo in disuso nella cantina dell edificio che comunica direttamente con la falda acquifera sottostante, zona di presumibile produzione e accumulo di radon. I dati mostrano una chiara correlazione tra i valori di concentrazione di radon e le variazioni di pressione atmosferica esterna. Il caso oggetto del presente lavoro richiama l attenzione sul fatto che la piana alluvionale di Aosta, pur costituita per lo più da terreni con bassi valori di radioattività naturale, può presentare situazioni con elevate concentrazioni di radon, laddove esistano condizioni di comunicazione tra la falda acquifera sottostante e la superficie del terreno. Esse possono dipendere da una comunicazione diretta, come in questo caso, o dalla presenza di strati intermedi fratturati o particolarmente permeabili al gas. Si conferma quindi l importanza della considerazione dei fattori idrogeologici, e, tra questi, della presenza di falde acquifere, per la valutazione del rischio radon [4], []. Situazioni di comunicazione con la falda acquifera possono spiegare l occorrenza di concentrazioni particolarmente elevate. Anche per questi aspetti è importante una caratterizzazione radiometrica delle acque di falda [6]. L intervento di risanamento realizzato, consistente nella chiusura ermetica dell imbocco del pozzo e nell apertura di un condotto verso l esterno, è risultato efficace, in quanto i valori di concentrazione sono più che dimezzati. Purtroppo, non è stato possibile completare gli interventi previsti, a causa della cessata disponibilità del proprietario dell abitazione. Bibliografia [1] Bochicchio et al. Results of the representative Italian national survey on radon indoors, Health Physics, Vol.71,, [2] ARPA Valle d Aosta, Autori vari, Terza relazione sullo stato dell ambiente - anno 2. [3] Minach, L. Prevenzione e risanamenti radon - un nuovo compito per il settore edilizio con particolare riferimento alla situazione in Alto Adige Atti Convegno Nazionale Dal monitoraggio degli agenti fisici sul territorio alla valutazione dell esposizione ambientale a cura di ARPA Piemonte, Torino 23. [4] Belli et al. Progetto ANPA per l identificazione delle aree ad elevato contenuto di radon Atti del Convegno Radon tra natura e ambiente costruito Venezia, novembre [] Autori vari Il sistema informativo territoriale per la valutazione del potenziale di esalazione di radon dal suolo ANPA, serie Stato dell Ambiente, 9, 2. [6] Panzeri et al. Contenuto radiometrico delle acque sotterranee: il caso di Parabiago (MI) - Atti Convegno Nazionale Dal monitoraggio degli agenti fisici sul territorio alla valutazione dell esposizione ambientale a cura di ARPA Piemonte, Torino 23.
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