RELAZIONE GENERALE EDIFICI SCOLASTICI VARI. INTERVENTI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO A SEGUITO DI PRESCRIZIONI DELL A.S.L. LOTTO 2

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RELAZIONE GENERALE EDIFICI SCOLASTICI VARI. INTERVENTI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO A SEGUITO DI PRESCRIZIONI DELL A.S.L. LOTTO 2"

Transcript

1

2 Codice Edificio: vari RELAZIONE GENERALE OGGETTO: EDIFICI SCOLASTICI VARI. INTERVENTI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO A SEGUITO DI PRESCRIZIONI DELL A.S.L. LOTTO 2 MS_vetri_Relaz_Generale_L2_nov2012 Pagina 1 di 10

3 1. PREMESSA Negli edifici di proprietà e/o di competenza gestionale provinciale sedi di istituti e scuole di istruzione secondaria superiore, licei artistici, istituti d'arte, ecc, così come in generale in tutta l edilizia, è rilevante la presenza di superfici vetrate, sia esterne, indispensabili per assicurare i livelli di illuminamento stabiliti dalla norma in relazione all utilizzo dei locali, sia interne, inserite nelle separazioni degli ambienti. La loro ubicazione, dimensione e forme è definita, per ciascun edificio, in fase di progettazione in funzione delle destinazioni d uso, dell edificio e dei singoli locali, e delle esigenze funzionali ed anche in relazione alle scelte architettoniche e strutturali. La norma principale di riferimento relativa al vetro, come materiale utilizzato in edilizia, è la UNI 6534 Vetrazioni in opere edilizie - Progettazione, materiali e posa in opera, mentre norme specifiche ne regolano l impiego in funzione delle diverse necessità: per fini energetici, acustici, di sicurezza meccanica e di resistenza al fuoco. La norma di riferimento per la scelta e l uso del vetro ai fini della sicurezza è la UNI 7697 Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie, la cui osservanza è resa obbligatoria dal D.Lgs. n. 115 del 17/03/1995 (attuazione della direttiva 92/59/CEE relativa alla sicurezza generale dei prodotti) e dal successivo D.Lgs. n. 172 del 21/05/2004 (attuazione della direttiva n. 2001/95/CE relativa alla sicurezza generale dei prodotti). Il D.Lgs. n. 172/2004 (che ha abrogato il precedente D.Lgs. n. 115/1995) all art. 4 dispone infatti che, in mancanza di specifiche disposizioni comunitarie che disciplinano gli aspetti di sicurezza, un prodotto si presume sicuro quando e' conforme alla legislazione vigente nello Stato membro in cui il prodotto stesso e' commercializzato, con riferimento ai requisiti cui deve rispondere sul piano sanitario e della sicurezza. Ai sensi di tale norma si presume che un prodotto sia sicuro, per quanto concerne i rischi e le categorie di rischi disciplinati dalla normativa nazionale, quando e' conforme alle norme nazionali non cogenti che recepiscono le norme europee, i cui riferimenti sono stati pubblicati dalla Commissione europea nella Gazzetta Ufficiale delle Comunita' Europee a norma dell'articolo 4 della direttiva n. 2001/95/CE. Lo stesso Decreto Legislativo stabilisce altresì che, in assenza delle suddette norme, la sicurezza del prodotto e' valutata in base alle norme nazionali non cogenti che recepiscono norme europee, alle norme in vigore nello Stato membro in cui il prodotto e' commercializzato, alle raccomandazioni della Commissione europea relative ad orientamenti sulla valutazione della sicurezza dei prodotti, ai codici di buona condotta in materia di sicurezza vigenti nel MS_vetri_Relaz_Generale_L2_nov2012 Pagina 2 di 10

4 settore interessato, agli ultimi ritrovati della tecnica, al livello di sicurezza che i consumatori possono ragionevolmente attendersi. Per effetto dei richiamati disposti normativi e del D.Lgs. n. 206 del 06/09/2005, Codice del consumo, a norma dell'articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229, la norma UNI 7697, nell edizione 2007 di revisione generale della precedente edizione 2002, è valida e di obbligatoria applicazione sul territorio italiano. Tale norma stabilisce i criteri per la scelta dei vetri da impiegarsi, sia in esterni che in interni, in modo che, nella particolare destinazione di impiego prevista, sia assicurata la rispondenza fra prestazioni dei vetri e requisiti minimi di sicurezza dell utenza. Per tale fine: fissa un criterio per classificare le differenti tipologie di vetrazioni, suddividendole in funzione della collocazione (esterne, interne, verticali, orizzontali, accessibili, non accessibili, protette, non protette); indica le azioni e le sollecitazioni da considerare quali possibili cause di rottura; classifica, ai fini della sicurezza, i rischi che possono essere associabili alla rottura o al collasso della lastra, tra i quali in particolare i danni a persone causati da ferite (punto 7.1 della norma) e la caduta nel vuoto da una altezza uguale o superiore ad 1 m. determinata dalla rottura del vetro (punto 7.2). La norma, inoltre, specifica: che sono da considerare protette le superfici vetrate quando. si sono adottati accorgimenti che eliminano in modo certo il rischio connesso alla eventuale rottura delle lastre ; le applicazioni che, nell uso previsto, non presentano rischi e per le quali, di conseguenza, non occorre impiegare vetri di sicurezza : le applicazioni di lastre vetrate, porte, finestre, portefinestre, purchè interamente intelaiate in serramenti di ogni tipo e di qualsiasi materiale, a condizione che, quando vengono normalmente aperti, non sporgano all esterno dell edificio e purchè il lato inferiore sia ad oltre 100 cm di altezza dal piano di calpestio. In tali casi si considera che alla rottura della lastra si associ solo il danno della sostituzione del vetro. Il D.Lgs. n. 81 del 09/04/2008, Testo unico sulla sicurezza, che ha sostituito il precedente D.Lgs. n. 626/1994, disciplina il campo della salute e della sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro e definisce, all Allegato IV, i requisiti dei luoghi di lavoro. Tale Decreto Legislativo stabilisce, tra l altro, i requisiti dei materiali e le misure da adottare, da parte del datore di lavoro, finalizzate a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro, prendendo in considerazione anche i rischi connessi con la presenza di superfici vetrate. MS_vetri_Relaz_Generale_L2_nov2012 Pagina 3 di 10

5 Per le istituzioni scolastiche ed educative, che la norma considera luoghi di lavoro, le responsabilità e gli adempimenti in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, ai quali gli alunni sono equiparati, fanno quindi capo al datore di lavoro individuato dal D.M. 21/06/1996 n. 292 nel Dirigente Scolastico. La normativa vigente, in particolare l art. 3 della L. 11/01/1996 n. 23 (in attuazione dell'articolo 14 -comma 1-lettera i) - della legge 8 giugno 1990 n. 142), specifica che le attività relative agli interventi strutturali e di manutenzione necessarie per garantire la sicurezza dei locali e degli edifici adibiti ad Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado ed educative, sono a carico dell Ente Locale tenuto alla loro fornitura e manutenzione. In tal caso gli obblighi previsti dal D.Lgs. n. 81/2008 (in precedenza dal D.lgs. n. 626/1994) si intendono assolti da parte del Dirigente Scolastico con la richiesta del loro adempimento all Ente Locale rispettivamente competente. Dal quadro normativo anzidetto consegue sostanzialmente che: negli edifici scolastici tutti i vetri, indipendentemente dalla loro posizione rispetto al piano di calpestio e dall uso, devono essere del tipo di sicurezza, stratificati o temprati, con classe di appartenenza opportuna in funzione dell applicazione; ai fini della individuazione del tipo e della classe minima di resistenza della lastra di sicurezza da utilizzare in situazioni di potenziale pericolo deve farsi riferimento alla norma UNI 7697/2007; l impiego dei tipi di lastra prescritti dalla norma UNI 7697 è vincolante, a meno che il rischio di danno connesso alla particolare applicazione sia stato eliminato con provvedimenti o protezioni adeguate; si possono adottare criteri diversi da quelli indicati nella norma UNI 7697, come previsto dalla stessa, purchè non conducano a condizioni di sicurezza meno favorevoli; negli edifici scolastici di proprietà e/o di competenza gestionale provinciale è in capo all Ente stesso l onere di provvedere, ove necessario, alla sostituzione delle superfici vetrate con altre di sicurezza adeguate in funzione delle specifiche applicazioni. 2. FINALITA DEL PROGETTO Nel corso dei sopralluoghi eseguiti dalle A.S.L. negli edifici sedi di scuole di proprietà e/o di competenza della Provincia di Torino, gli Ispettori hanno richiesto ai Dirigenti Scolastici la produzione delle certificazioni attestanti che le superfici vetrate presenti (porte, finestre, ecc ) sono del tipo di sicurezza a norma UNI 7697, facendo rilevare che, in difetto, occorre provvedere alla loro sostituzione. Tutti i Dirigenti Scolastici hanno quindi inoltrato alla Provincia di Torino, quale Ente Locale tenuto alla manutenzione degli edifici, la richiesta delle certificazioni dei vetri presenti negli MS_vetri_Relaz_Generale_L2_nov2012 Pagina 4 di 10

6 edifici di competenza, per assolvere in tal modo ai disposti normativi in relazione alle loro responsabilità di Datori di Lavoro. Stante la impossibilità da parte dell Ente di produrre, nella maggioranza dei casi, le certificazioni richieste, essendo la maggior parte degli edifici costruiti in epoca antecedente alla norma prescrittiva dei vetri di sicurezza certificati, il progetto oggetto della presente relazione è finalizzato alla esecuzione di un primo intervento di adeguamento normativo in materia di sicurezza delle superfici vetrate. 3. CONSIDERAZIONI PRELIMINARI La situazione degli infissi e dei serramenti vetrati, interni ed esterni, presenti negli edifici scolastici di cui trattasi è alquanto complessa, a causa delle diverse tipologie costruttive adottate e dei materiali impiegati, dipendenti dai diversi periodi di costruzione degli stessi e dalle scelte progettuali effettuate. Tale situazione è condizionante nella scelta delle soluzioni da adottare per la messa in sicurezza delle superfici vetrate esistenti, poiché alcune tipologie di infissi/serramenti potrebbero non consentire la posa in opera, in conformità alla norma UNI 6534, dei vetri di sicurezza stratificati, a causa dei maggiori spessori e pesi degli stessi rispetto a quelli attuali ed inoltre le operazioni di rimozione dei sistemi di fissaggio (mastice, ferma vetri) ed il successivo necessario adattamento del telaio potrebbero determinare, nei più vetusti infissi/serramenti in legno esistenti in molti edifici, l indebolimento complessivo delle strutture che li costituiscono che risulterebbero quindi nell insieme pericolose seppure dotate di vetri di sicurezza. Per ovviare alle problematiche di cui sopra potrebbero in alcuni casi essere utilizzati, in sostituzione di quelli esistenti, vetri temprati termicamente aventi uguali spessori, considerati, in talune situazioni, vetri antiferita secondo la norma UNI EN 12600; tale soluzione comporta però lo svantaggio che in caso di rottura il vetro si sbriciola in moltissimi frammenti lasciando il buco nel punto dell impatto e la sua sostituzione non può essere sempre tempestiva per la maggiore difficoltà di reperimento sul mercato rispetto ai vetri di sicurezza stratificati di più diffuso impiego. E stata altresì considerata la possibilità, ammessa dalle normative sopra richiamate, di applicare sui vetri esistenti apposite pellicole plastiche che consentono di metterli in sicurezza senza procedere alla loro sostituzione. La applicazione di tale pellicola, che deve essere certificata ai sensi EN in relazione allo specifico spessore del vetro da proteggere MS_vetri_Relaz_Generale_L2_nov2012 Pagina 5 di 10

7 (minimo 2 mm.) e dotata di marcatura all origine che ne consenta la riconoscibilità rispetto ad altri materiali non conformi, deve però essere eseguita correttamente da personale specializzato al fine di non ridurne le prestazioni che potrebbero annullarne le caratteristiche anti infortunio. La corretta installazione, da prevedersi sul lato del vetro (o su entrambi) esposto ad un possibile urto per impatto di una persona, comporta la stesura della pellicola sull intera specchiatura, in quanto diversamente potrebbe verificarsi la rottura del vetro lungo il perimetro di fissaggio al telaio del serramento con conseguente possibile caduta della parte centrale di lastra, mantenuta integra dalla pellicola e conseguente pericolo di ferimento, in particolare laddove si tratti di vetrature collocate in posizione elevata rispetto al suolo in luoghi di passaggio. Il costo dei materiali, unitamente alla manodopera necessaria per le operazioni di rimozione dei sistemi di fissaggio del vetro al telaio, la sua necessaria pulizia preventiva alla posa della pellicola eseguita da personale specializzato ed il nuovo idoneo fissaggio della lastra, della quale durante le operazioni non si può escludere la rottura, nonché la provvisorietà della soluzione legata alla durata garantita per la pellicola, fanno ritenere più opportuno e conveniente, sia sotto l aspetto tecnico che sotto l aspetto economico a medio-lungo termine, porre subito in atto, dove possibile, la soluzione definitiva di sostituzione dei vetri esistenti con altri di sicurezza, provvedendo all occorrenza anche alla eventuale sostituzione dell intero infisso/serramento, qualora vetusto o non adatto né adattabile alla nuova applicazione, al fine di garantirne la solidità ed il corretto funzionamento tenendo nel contempo presenti, nel caso di serramenti comunicanti con l esterno, sia le disposizioni di legge in materia di risparmio energetico che la necessità di impedire l accesso di estranei e gli atti di vandalismo, per contrastare i quali necessitano vetri aventi caratteristiche antieffrazione. 4. MODALITA D INTERVENTO Nell Elenco Annuale 2011 allegato al Programma Triennale dei Lavori Pubblici (Opere Pubbliche) , così come modificato in sede di (terza) variazione al Bilancio per l esercizio finanziario 2011, approvata con Deliberazione del Consiglio Provinciale n /2011 del 28/06/2011, è stato previsto il seguente intervento: Edifici scolastici vari. Interventi di adeguamento normativo a seguito di prescrizioni dell A.S.L. Lotto 2. Con il presente progetto si intende quindi utilizzare la disponibilità economica di Euro ,00 per esso prevista nel Bilancio dell Esercizio Finanziario 2012 per procedere alla MS_vetri_Relaz_Generale_L2_nov2012 Pagina 6 di 10

8 sostituzione, con vetri di sicurezza, delle superfici vetrate non certificate attualmente presenti negli edifici scolastici di proprietà/competenza della Provincia di Torino ricadenti nel LOTTO II della loro gestione manutentiva. Poiché la somma disponibile consente di provvedere soltanto in parte rispetto alle necessità di adeguamento di tutti gli edifici scolastici ricadenti nel LOTTO II della gestione manutentiva, sono stati individuati dal Responsabile dell Ufficio preposto alcuni edifici nei quali, tenendo conto degli interventi sostitutivi dei serramenti e delle superfici vetrate già eseguiti, o in programma, nell ambito di interventi edilizi di più ampia portata, delle tipologie e delle caratteristiche costruttive degli infissi-serramenti interni esistenti e del loro stato di conservazione, è possibile procedere alla sostituzione di superfici vetrate interne consentendo in tal modo il completamento dell adeguamento normativo del singolo edificio o la messa in sicurezza del maggior numero possibile dei luoghi interni nei quali è maggiore il potenziale pericolo determinato dalla presenza di vetri non di sicurezza, dando priorità ai luoghi soggetti a maggiore affollamento, sia in condizioni normali che in situazioni di emergenza, quali i corridoi ed i percorsi di esodo verso le uscite di sicurezza. In tali luoghi, individuati negli edifici scolastici elencati nella presente Relazione, si procederà quindi prioritariamente alla sostituzione, secondo la norma UNI 7697/2007, dei vetri non di sicurezza con altri del tipo stratificato, temperato o, ove necessario, anti effrazione, con classe di appartenenza UNI EN opportuna in funzione della collocazione (antiferita classe 2 (B) 2, anticaduta 1 (B) 1 ), la cui posa in opera sarà conforme alla UNI 6534 ed alle eventuali prescrizioni del produttore. Laddove le condizioni degli infissi/serramenti è tale da non consentire, neppure previa loro modificazione, la collocazione di vetri di sicurezza al posto di quelli esistenti, si procederà alla sostituzione degli infissi/serramenti stessi e qualora, in situazioni puntuali, ciò non risulti opportuno e/o conveniente, si procederà alla applicazione sui vetri esistenti di pellicole plastiche protettive, ammesse dalla norma, in modo da completare la messa in sicurezza del luogo interno a rischio. 5. EDIFICI OGGETTO DELL INTERVENTO: Sulla base delle considerazioni e delle valutazioni di cui ai punti precedenti, in relazione alla necessità di salvaguardare la sicurezza degli utenti sono stati individuati i seguenti edifici che presentano particolari necessità di messa in sicurezza di superfici vetrate, concentrando la MS_vetri_Relaz_Generale_L2_nov2012 Pagina 7 di 10

9 finalità dell intervento esclusivamente sugli spazi interni con funzioni di via di esodo o con particolari caratteristiche di affollamento: 1. L. C. "ALFIERI" C.so Dante, 80 Torino 2. LS BOBBIO Via Valdocco 23, Carignano (To) 3. IPC LAGRANGE Via Genè 12/14, Torino 4. LS MAJORANA Via Ada Negri 14, Moncalieri (To) 5. ITIS MAXWELL Via XXV Aprile 141, Nichelino (To) 6. LS MONTI Via Montessori 4, Chieri (To) 7. ITGC VITTONE Via Montessori 4, Chieri (To) 8. IPAgr. Succ VITTONE, Ex IPA UBERTINI Strada Pecetto 34/h, Chieri (To) 6. STATO DI FATTO Gli edifici elencati al punto precedente presentano, quale caratteristica comune, la presenza di vetri e cristalli non certificati presso le via di esodo o gli spazi interni di percorso e fruizione degli utenti. Tali elementi, in considerazione delle loro specifiche collocazioni, possono costituire pericolo per l utenza derivante dal rischio di rottura e dalle potenziali conseguenze di possibili infortuni. La particolarità delle caratteristiche di ogni serramento e/o vetrata risulta specifica per ogni realtà e occasionalmente, all interno di uno stesso edificio, si posso riscontrare diversità di tipologia. Elemento fondamentale per l individuazione di una soluzione progettuale è l analisi specifica di ogni manufatto, con i limiti oggettivi che una ispezione non invasiva o irripetibile possa consentire. 7. DESCRIZIONE INTERVENTO Come esposto al punto precedente ogni edificio presenta caratteristiche proprie, rendendo indispensabili scelte mirate per il raggiungimento delle finalità progettuali. Pertanto, considerando le caratteristiche di ogni singolo manufatto, si è operata la scelta di sostituire i vetri esistenti con vetri stratificati, secondo le tipologie di antiferita (Classe 2B2 UNI EN 12600), anticaduta nel vuoto (1B1 UNI EN 12600), antieffrazione (UNI EN 356), vetri tempreati e all occorrenza, qualore le caratteristiche specifiche del serramento lo rendano indispensabile, l applicazione di pellicole di sicurezza (UNI EN 12600, rispondente alle Classi 1B, 2B, 3B rispettivamente, caduta nel vuoto, ferimento diretto, ferimento indiretto). In casi particolari si prevede comunque la sostituzione dell intero serramento, per evidenti MS_vetri_Relaz_Generale_L2_nov2012 Pagina 8 di 10

10 condizioni di usura e deterioramento dell esistente tali da rendere vano un intervento di messa in sicurezza limitato esclusivamente alla sostituzione delle parti vetrate. Si prevede inoltre una revisione dei serramenti interessati dalla collocazione di nuovi vetri, al fine di garantire la funzionalità e la sicurezza degli elementi conservati. 1. L. C. "ALFIERI" C.so Dante, 80 Torino Sostituzione vetri su sopraluce porte interne aule e servizi igienici a tutti i piani; Sostituzione vetri su sopraluce parere aule a tutti i piani; Sostituzione vetri su porte uscite di sicurezza a tutti i piani rialzato, primo, secondo e terzo; Sostituzione vetri su porte uscite di sicurezza a tutti i piani; Sostituzione vetri su porta ingresso palestra; Sostituzione vetri su porte uffici piano rialzato; Sostituzione vetri su porte spogliatoi palestra; Sostituzione vetri su porta ingresso BAR; 2. LS BOBBIO Via Valdocco 23, Carignano (To) Sostituzione vetri su porte uscite di sicurezza laterali a tutti i piani; Sostituzione vetri su sopraluce porta ufficio piano primo; Sostituzione vetri su porta uscite di sicurezza della palestra; Sostituzione vetri su porte uscite di sicurezza principale piano rialzato; Sostituzione vetri su porta biblioteca piano rilazato; Sostituzione vetri su porta ingresso BAR piano rialzato; Sostituzione vetri su serramento in ferro piano rialzato; 3. IPC LAGRANGE Via Genè 12/14, Torino Sostituzione vetri su sopraluce pareti e porte interne uffici al piano rialzato; Sostituzione vetri su sopraluce aule piani primo, secondo, terzo, quarto; 4. LS MAJORANA Via Ada Negri 14, Moncalieri (To) Sostituzione vetri su sopraluce porte aule a tutti i piani; Sostituzione vetri su porte accesso corridoio a tutti i piani; Sostituzione vetri su porte uscite di sicurezza al piano rilazato; 5. ITIS MAXWELL Via XXV Aprile 141, Nichelino (To) Sostituzione vetri su serramenti parete vetrata piano seminterrato; Sostituzione vetri su serramenti di separazione piano rialzato; Sostituzione vetri su pareti vetrate gabbiotto reception piano rialzato; Sostituzione vetri su serramenti parete vetrata e sopraluce aula piano primo; Sostituzione vetri su serramenti parete vetrata piano primo; Sostituzione vetri su porte uscite di sicurezza a tutti i piani; MS_vetri_Relaz_Generale_L2_nov2012 Pagina 9 di 10

11 Sostituzione vetri su gabbiotto spogliatoio corpo palestra; Sostituzione vetri su pareti vetrate di separazione laboratori corpo officine. 6. LS MONTI Via Montessori 4, Chieri (To) Sostituzione vetri su sopraluce porte interne palazzina didattica, su serramenti parete vetrata collegamento con corpo palestra, atrio bar, piano seminterrato; Sostituzione vetri su sopraluce porte interne palazzina didattica, su serramenti parete vetrata tunnel di collegamento, sopraluce locali spogliatoio palestra, piano primo; Sostituzione vetri su sopraluce porte interne palazzina didattica, vano scala palazzina didattica-uffici, sopraluce e vetrate uffici, piano primo; Sostituzione vetri pareti vetrate accesso terrazzo, palazzina didattica-uffici, piano secondo; Sostituzione vetri su porte uscite di sicurezza 7. ITGC VITTONE Via Montessori 4, Chieri (To) Sostituzione vetri su sopraluce porte interne palazzina turistico, su pareti vetrate, piano terreno; Sostituzione vetri su sopraluce porte interne palazzina turistico, piano primo; Sostituzione vetri su sopraluce porte interne palazzina turistico, piano secondo e tunnel di collegamento; 8. IPAgr. Succ VITTONE, Ex IPA UBERTINI Strada Pecetto 34/h, Chieri (To) Sostituzione vetri su sopraluce porte interne piani rialzato e primo, corpo palestra; Sostituzione vetri su sopraluce porte interne piani rialzato e primo, bussola di ingresso, corpo didattica; Elementi di dettaglio o eventuali modifiche al presente elenco potranno essere operate in fase esecutiva a cura della Direzione Lavori. s.g. / S.G. IL PROGETTISTA Geom. Sabino GERARDI. MS_vetri_Relaz_Generale_L2_nov2012 Pagina 10 di 10

1. PREMESSA PROGETTO GESTIONE ORDINARIA EDIFICI SCOLASTICI II. www.provincia.torino.it

1. PREMESSA PROGETTO GESTIONE ORDINARIA EDIFICI SCOLASTICI II. www.provincia.torino.it 1. PREMESSA Negli edifici di proprietà e/o di competenza gestionale provinciale sedi di istituti e scuole di istruzione secondaria superiore, licei artistici, istituti d'arte, ecc, così come in generale

Dettagli

SICUREZZA NEI SERRAMENTI. In sintesi

SICUREZZA NEI SERRAMENTI. In sintesi SICUREZZA NEI SERRAMENTI In sintesi 1 CONTENUTI Aspetti pratici relativi alla Sicurezza nei serramenti 2 I serramenti che presentano rischi di incidenti, devono soddisfare determinati requisiti di sicurezza.

Dettagli

I vetri di sicurezza. Linee guida per la sicurezza in edilizia

I vetri di sicurezza. Linee guida per la sicurezza in edilizia I vetri di sicurezza Linee guida per la sicurezza in edilizia 1 I vetri di sicurezza Premessa Nella progettazione e nella realizzazione delle architetture contemporanee, il vetro è sempre più utilizzato

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 - articolo 82, comma 16 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 dicembre 2013, n. 75/R Regolamento di attuazione dell articolo

Dettagli

Sostituzione serramenti scuola secondaria di I grado N.Sauro. Progetto preliminare

Sostituzione serramenti scuola secondaria di I grado N.Sauro. Progetto preliminare Sostituzione serramenti scuola secondaria di I grado N.Sauro Progetto preliminare Giugno 2014 1 PREMESSA Il presente progetto preliminare ha per oggetto il completamento dell intervento di messa in sicurezza

Dettagli

Parapetti / Balaustre in vetro stratificato. Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione

Parapetti / Balaustre in vetro stratificato. Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione Parapetti / Balaustre in vetro stratificato Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione SICUREZZA I parapetti sono elementi con funzione di protezione anticaduta e sono preposti quindi alla

Dettagli

Art. 1 Campo di applicazione

Art. 1 Campo di applicazione DOCUMENTO TECNICO CRITERI GENERALI PER LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE CONSEGUENTI AL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI - AI SENSI

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

Sistema di protezione esterna tramite barriere infrosso. Una rete invisibile di infrarossi protegge il perimetro esterno della vostra casa.

Sistema di protezione esterna tramite barriere infrosso. Una rete invisibile di infrarossi protegge il perimetro esterno della vostra casa. GIEMME sistemi di sicurezza integrati i miei sistemi di sicurezza prevedono piu livelli di protezione, integrando sensori esterni, sensori interni, sensori specifici per aree ad alto rischio. Sistema di

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo

installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo DECRETO MINISTERIALE 15 marzo 2005 Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema

Dettagli

Corso di formazione 15 marzo 2013

Corso di formazione 15 marzo 2013 Istituto Comprensivo di Ronco Scrivia a.s. 2012/13 Corso di formazione 15 marzo 2013 La sicurezza nei luoghi di lavoro Dirigente Scolastico: dott.silvio Peri RSPP: prof.ssa Perla Ferrari Argomenti del

Dettagli

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione

Dettagli

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA GROSSETO, 21 ottobre 2011 Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalle norme vigenti, comprese quelle di funzionalità,

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile

Dettagli

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento Allegato II Schema di corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alle attività di pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA PREMESSA... 3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI... 6 NORME DI RIFERIMENTO... 8 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 8 NORME RELATIVE

Dettagli

DISPOSITIVI PER LE USCITE ANTIPANICO E PER LE USCITE DI EMERGENZA

DISPOSITIVI PER LE USCITE ANTIPANICO E PER LE USCITE DI EMERGENZA DISPOSITIVI PER LE USCITE ANTIPANICO E PER LE USCITE DI EMERGENZA l-norme UNI EN 1125: 1999 ed UNI EN 179: 1999 Premesso che le norme tecniche sono volontarie, e che quindi i costruttori non sono obbligati

Dettagli

Prot. n 10493 Roma, 14 dicembre 2004 -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO SEDE

Prot. n 10493 Roma, 14 dicembre 2004 -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO SEDE Prot. n 10493 Roma, 14 dicembre 2004 LETTERA CIRCOLARE -AL SIG. VICE CAPO DIPARTIMENTO VICARIO -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO -AL SIG. DIRETTORE CENTRALE PER LA FORMAZIONE

Dettagli

Miglioramento della sicurezza degli impianti ascensoristici anteriori alla direttiva 95/16/CE

Miglioramento della sicurezza degli impianti ascensoristici anteriori alla direttiva 95/16/CE DECRETO 23 luglio 2009 Miglioramento della sicurezza degli impianti ascensoristici anteriori alla direttiva 95/16/CE Pag. 28 G.U. N 189 del 17 Agosto 2009 IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Vista la

Dettagli

VETRI DI SICUREZZA LE NORMATIVE CONSIDERAZIONI

VETRI DI SICUREZZA LE NORMATIVE CONSIDERAZIONI VETRI DI SICUREZZA LE NORMATIVE Il Decreto Ministeriale n. 115 del 17/3/95 recepisce la direttiva 92/59 CEE e rende obbligatoria l osservanza della normativa UNI 7697. Tale normativa al punto 7.2.1. specifica

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

DGR. n. 11496 del 17.3.2010

DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER

Dettagli

ALLEGATO B. Art. 1 - Impianti a fonti rinnovabili, pannelli solari termici e fotovoltaici, generatori eolici

ALLEGATO B. Art. 1 - Impianti a fonti rinnovabili, pannelli solari termici e fotovoltaici, generatori eolici ALLEGATO B Norme regolamentari relative all installazione di impianti tecnologici e di altri manufatti comportanti modifiche dell aspetto esteriore degli edifici Art. 1 - Impianti a fonti rinnovabili,

Dettagli

Delibera n. 13845 del 11-12-1998 proposta da GIOVANAZZI. Legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10, art. 44, 4. comma.

Delibera n. 13845 del 11-12-1998 proposta da GIOVANAZZI. Legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10, art. 44, 4. comma. Delibera n. 13845 del 11-12-1998 proposta da GIOVANAZZI Legge provinciale 11 settembre 1998, n. 10, art. 44, 4 comma. Individuazione dei criteri in base ai quali il Servizio Lavori Pubblici degli Enti

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO Pag. 1 / 6 1 MODIFICHE 2 PREMESSA 3 DEFINIZIONI SOMMARIO 4 PRINCPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 5 MESSA IN SERVIZIO E UTILIZZO 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO ACQUISTO 7 SICUREZZA E MARCATURA CE 8 PROTOTIPI

Dettagli

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione

Dettagli

ING. DENNIS TANDIN RELAZIONE TECNICA

ING. DENNIS TANDIN RELAZIONE TECNICA ING. DENNIS TANDIN Data: COMUNE DI MANZANO PROVINCIA DI UDINE O.P. N.3/2015 SOSTITUZIONE DEI SERRAMENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA DI VIA LIBERA' INCREMENTO DELL'EFFICIENZA ENERGETICA EX D.M. 28.12.2012 COMMITTENTE

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA PREMESSA...3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI...6 NORME DI RIFERIMENTO...7 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 7 NORME RELATIVE

Dettagli

Delibera n. 129/04 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 22 luglio 2004. Visti:

Delibera n. 129/04 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 22 luglio 2004. Visti: Pagina 1 di 5 Pubblicata sul sito www.autorita.energia.it il 29 luglio 2004, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 20 febbraio 2001, n. 26/01

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

Direzione Centrale Cultura e Educazione 2012 01351/007 Settore Acquisto Beni e Servizi CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Centrale Cultura e Educazione 2012 01351/007 Settore Acquisto Beni e Servizi CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Centrale Cultura e Educazione 2012 01351/007 Settore Acquisto Beni e Servizi CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 39 approvata il 14 marzo 2012 DETERMINAZIONE: INDIZIONE

Dettagli

COMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari

COMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari COMUNE DI SASSARI Provincia di Sassari Azienda ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE ROSELLO ALTO VIA MANZONI N. 1/A 07100 SASSARI TEL 079/244074 FAX 079/2590926 Email: ssic84900t@istruzione.it Datore di Lavoro Dott.

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) **** LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (Art.11, comma 10, D.P.R 263/2012) I risultati di apprendimento attesi in esito ai percorsi di alfabetizzazione

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica

IL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica DECRETO 19 maggio 2010 Modifica degli allegati al decreto 22 gennaio 2008, n. 37, concernente il regolamento in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. IL DIRETTORE

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO VIA A. MANZONI, 1 PREGANZIOL (TV)

ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO VIA A. MANZONI, 1 PREGANZIOL (TV) Progettazione antincendio Energia - Consulenze in campo ingegneristico Tel 348-8409562 mauro.bardelle@ingpec.eu ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREGANZIOL SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA

Dettagli

Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge

Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge SERVIZIO PREVENZIONE E RISCHIO TECNOLOGICO Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge a cura del Servizio Prevenzione e Rischio Tecnologico

Dettagli

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20 GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 delle Modalità di Applicazione delle Tariffe dei Premi (D.M. 12.12.2000) nei primi due anni

Dettagli

PROGETTO DEFINITO-ESECUTIVO n B/1518

PROGETTO DEFINITO-ESECUTIVO n B/1518 Settore: Tecnico Servizio: Lavori Pubblici PROGETTO DEFINITO-ESECUTIVO n B/1518 POLO TECNOLOGICO UNIVERSITARIO opere edili per la realizzazione di partizioni interne e finiture RELAZIONE GENERALE (art.

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

COMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari

COMUNE DI SASSARI. Provincia di Sassari COMUNE DI SASSARI Provincia di Sassari Azienda ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE ROSELLO ALTO VIA MANZONI N. 1/A 07100 SASSARI TEL 079/244074 FAX 079/2590926 Email: ssic84900t@istruzione.it Datore di Lavoro Dott.

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

Provincia Regionale di Caltanissetta Codice Fiscale e Partita IVA: 00115070856

Provincia Regionale di Caltanissetta Codice Fiscale e Partita IVA: 00115070856 Provincia Regionale di Caltanissetta Codice Fiscale e Partita IVA: 00115070856 *************************** SETTORE VIII - Edilizia OGGETTO: Lavori per incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche

Dettagli

DEFINIZIONI INDISPENSABILI

DEFINIZIONI INDISPENSABILI 1 DEFINIZIONI INDISPENSABILI Preimballaggio Per imballaggio preconfezionato, o preimballaggio, si intende l insieme del prodotto e dell imballaggio nel quale è confezionato. Possiamo affermare quindi che

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

REGOLAMENTO PARTICOLARE

REGOLAMENTO PARTICOLARE associazione italiana per la sicurezza della circolazione REGOLAMENTO PARTICOLARE per il rilascio della certificazione di conformità (Marchio CE) per i prodotti da costruzione (Direttiva del Consiglio

Dettagli

Art. 2 Modifica all articolo 4 della l.r. 34/2007. LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6

Art. 2 Modifica all articolo 4 della l.r. 34/2007. LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6 7213 LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6 Modifiche e integrazioni alle leggi regionali 15 novembre 2007, n. 34, 7 agosto 2013, n. 27 e 11 febbraio 1999, n. 11. IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO Art.

Dettagli

DELL'ATTO DI NOTORIETA'

DELL'ATTO DI NOTORIETA' via iscritto in data incaricato dal Sig, in qualità di REDIGE LA SEGUENTE PERIZIA DI ASSEVERAMENTO SULL IMPIANTO ELETTRICO 1 via iscritto al della provincia di al N in data incaricato dal Sig, in qualità

Dettagli

PROVINCIA DI CREMONA c.f. 80002130195

PROVINCIA DI CREMONA c.f. 80002130195 PROVINCIA DI CREMONA c.f. 80002130195 UFFICIO TECNICO SETTORE DELL EDILIZIA Via Bella Rocca, 7-26100 CREMONA - tel. 4061 - fax n 0372/406474 e-mail: edilizia@provincia.cremona.it ITIS G. GALILEI CREMA.

Dettagli

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI

Dettagli

Art. 3 Determinazione della capienza delle palestre

Art. 3 Determinazione della capienza delle palestre g) limite di compensabilità: limitazione posta alla compensabilità di superfici, calcolata sulla base del rapporto tra l ambiente più grande e l ambiente più piccolo; h) frazionabilità degli spogliatoi:

Dettagli

Attestato di prestazione energetica per edificio residenziale

Attestato di prestazione energetica per edificio residenziale Attestato di prestazione energetica per edificio residenziale Ubicazione Proprietà Tipologia edilizia Riferimenti catastali Codice attestato San Casciano Val Di Pesa, via Decimo 14, 50026 San Casciano

Dettagli

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata: 10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.

Dettagli

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8 Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali

Dettagli

PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico

PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico Il Governo italiano ha presentato il 19 febbraio scorso il "Nuovo piano sull'efficienza energetica, sulle rinnovabili e sull'eco industria", con

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

Pericolosità del Materiale Contenente Amianto

Pericolosità del Materiale Contenente Amianto Pericolosità del Materiale Contenente Amianto - in buone condizioni: rilascio di fibre estremamente improbabile - danneggiato per manutenzione od altro (es. eventi atmosferici importanti: grandinata.):

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:

Dettagli

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:

Dettagli

Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro

Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Dipartimento Territoriale di BRESCIA Via San Francesco d Assisi, 11 25122 BRESCIA Competenze ed Obblighi degli Organismi Notificati, dei

Dettagli

SCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta

SCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta SCS Eurotetti Di Sara Lanzoni Azienda specializzata nei sistemi anticaduta Linee vita, parapetti, binari, passerelle, scale di sicurezza e dispositivi di protezione individuale Per una completa sicurezza.

Dettagli

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa

Dettagli

Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale

Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Comune di Monterotondo (RM) Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento

Dettagli

COMUNE DI MARTIGNACCO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA PALESTRA DEL CENTRO SCOLASTICO INTEGRATO DI VIA UDINE

COMUNE DI MARTIGNACCO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA PALESTRA DEL CENTRO SCOLASTICO INTEGRATO DI VIA UDINE COMUNE DI MARTIGNACCO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA PALESTRA DEL CENTRO SCOLASTICO INTEGRATO DI VIA UDINE Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 42 del 30.11.2012 INDICE

Dettagli

Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco

Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Torino 23.10.2013 SCIA antincendio: adempimenti e verifiche

Dettagli

MINISTERO DELL' INTERNO

MINISTERO DELL' INTERNO MINISTERO DELL' INTERNO DECRETO 1 luglio 2014 Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle attivita' di demolizioni di veicoli e simili, con relativi depositi,

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI

Dettagli

Adeguamento della normativa in merito all impiego di vetro antinfortunio, obbligatorio per legge sul territorio nazionale

Adeguamento della normativa in merito all impiego di vetro antinfortunio, obbligatorio per legge sul territorio nazionale Avviso importante Adeguamento della normativa in merito all impiego di vetro antinfortunio, obbligatorio per legge sul territorio nazionale Norma UNI 7697 - edizione: maggio 2014 In data 22 maggio 2014

Dettagli

STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA

STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE Piazza Mazzini, 46 16038 SANTA MARGHERITA LIGURE (GE) REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI SULLE COPERTURE DELLA SCUOLA PRIMARIA A.R. SCARSELLA, DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

Dettagli

classe energetica fino al 31 dicembre 2013 dal 1 gennaio 2014 dal 1 gennaio 2016 A+ 1.5 1.0 0.6

classe energetica fino al 31 dicembre 2013 dal 1 gennaio 2014 dal 1 gennaio 2016 A+ 1.5 1.0 0.6 105 99260 Deliberazioni - Parte 1 - Anno 2015 Provincia Autonoma di Trento DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE del 2 marzo 2015, n. 323 Ulteriori modifiche all'allegato A del d.p.p. 13 luglio 2009,

Dettagli

Principali elementi di una certificazione energetica

Principali elementi di una certificazione energetica Principali elementi di una certificazione energetica Rossella Esposti ANIT www.anit.it CERTIFICAZIONE ENERGETICA Viene incontro alle esigenze di: Maggiore efficienza di un parco edilizio energeticamente

Dettagli

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22 Lavori in quota 1/22 D.Lgs 81/08 e s.m.i., art. 111 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche

Dettagli

Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza

Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza Ing. Roberto Vinchi Associazione Imprese di Impianti tecnologici Unione Industriale di Torino D.Legs. 81/08 e s.m.i. CAPO III - Gestione

Dettagli

Art. 1 Campo di applicazione

Art. 1 Campo di applicazione Documento Tecnico CRITERI GENERALI RIGUARDANTI LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE PREVISTE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO DEI RIFIUTI

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

art. 2 offerta formativa pubblica

art. 2 offerta formativa pubblica Regolamento di disciplina dell offerta formativa pubblica rivolta ad apprendisti assunti con contratti di apprendistato professionalizzante, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 1608 27/02/2014 Identificativo Atto n. 167 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO ASSEGNAZIONE DEI CONTINGENTI DI DOTI PER LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI DI QUALIFICA TRIENNALI DI ISTRUZIONE

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

N.B.: il documentonews non rappresenta una pubblicazione, ne una testata giornalistica, ma un documento di lavoro del Centro Studi

N.B.: il documentonews non rappresenta una pubblicazione, ne una testata giornalistica, ma un documento di lavoro del Centro Studi DOCUMENTINEWS Approfondimenti schematici e monotematici di tipo tecnico-giuridico su Normative, Regole, Giurisprudenza, Tecnologie, Tecniche, Prodotti e Materiali da costruzione e per lo studio professionale.

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453

TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453 TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453 Dal 31 maggio 2001, gli impianti per cancelli automatici ad uso promiscuo (carrabile-pedonale)

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

REGOLAMENTO PREINSEGNE ATTIVITA RICETTIVE

REGOLAMENTO PREINSEGNE ATTIVITA RICETTIVE COMUNE DI PISA DIREZIONE URBANISTICA REGOLAMENTO PREINSEGNE ATTIVITA RICETTIVE Regolamento CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Art.1- Finalità 1) Il presente Regolamento disciplina le tipologie e la collocazione

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

Infrastrutture e manutenzione

Infrastrutture e manutenzione Infrastrutture e manutenzione P.G. N.: 111562/2013 2013 N. O.d.G.: 317/2013 Data Seduta Giunta : 14/05/2013 Data Seduta Consiglio : 27/05/2013 Richiesta IE Oggetto: AUTORIZZAZIONE DELLA SPESA DI EURO 77.914.067,27.

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Sezione regionale di controllo per la Toscana

Sezione regionale di controllo per la Toscana Del. n. 2/2015/PAR Sezione regionale di controllo per la Toscana composta dai magistrati: Gaetano D AURIA Paolo PELUFFO Emilia TRISCIUOGLIO Laura D AMBROSIO Presidente Consigliere, relatore Consigliere

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PEGASO 03 S.r.l. Sede legale ed operativa: Via Cagliero 3/I-3/L 100 41 CARIGNANO (TO) Tel 011-969.87.11 Fax 011-969.07.97 Capitale Sociale Eu ro 100.000,00 i.v. Registro delle Imp rese n. 08872320018 Tribunale

Dettagli