Proposta di Percorso Diagnostico presentato durante il XXXVII Congresso Nazionale AMCLI - Stresa, 5-8 ottobre 2008
|
|
- Rosa Gentili
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 INFEZIONE CONGENITA DA VIRUS DELLA ROSOLIA Coordinatore: AMCLI, Cristina Giraldi, U.O.C. di Microbiologia e Virologia, Azienda Ospedaliera di Cosenza Con la collaborazione di: AMCLI, Francesca Greco, UOC Microbiologia e Virologia Clinica e Molecolare, Azienda Ospedaliera di Cosenza, Milena Furione, Maria Grazie Revello, Virologia e Microbiologia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo Pavia, Paolo Lanzarini, Clinica Malattie Infettive, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo Pavia EZIOPATOGENESI, ASPETTI CLINI ED EPIDEMIOLOGIA Il virus della rosolia è membro della famiglia Togaviridae, unico componente del genere Rubivirus. Il virus contiene un RNA monocatenario circondato da un capside e da un envelope lipoproteico. Il capside è costituito dalla proteina C, mentre l envelope contiene due glicoproteine: E1 e E2. L uomo rappresenta l unico ospite e la trasmissione avviene per contatto interumano diretto, prevalentemente per via aerogena. Il virus penetra nel tratto respiratorio dove avviene la prima fase di replicazione cui fa seguito una seconda nei linfonodi cervicali. Il periodo di incubazione varia da due a tre settimane, con una media di quattordici giorni. La fase viremica dura per i sette giorni che precedono la comparsa dell esantema mentre l escrezione virale dal rinofaringe inizia circa 7 giorni prima dell esantema e persiste fino a 7-12 giorni dopo il rash. Gli anticorpi di tipo IgM compaiono dopo brevissimo tempo dall infezione, raggiungono un picco a 7-10 giorni dal contagio e persistono in genere fino a 60 giorni dalla comparsa dell esantema. In alcuni casi, vi è una persistenza delle IgM tale da rendere difficoltosa la diagnosi di infezione. Le IgG compaiono generalmente dopo 2-5 giorni dalla comparsa delle IgM e persistono indefinitamente conferendo l immunità (5). Il test di avidità delle IgG non è sempre utile nella datazione di infezione acuta poiché la rapida maturazione (circa 6 settimane ) costituisce un limite all utilizzo di tale metodica. Il virus causa una malattia esantematica a decorso benigno, caratterizzata da febbre, esantema, linfoadenopatia retroauricolare e suboccipitale e, in alcuni casi, può dar esito ad artromialgie. Rare gravi complicanze della rosolia sono l encefalopatia post-infettiva (1 caso su 6000) e la trombocitopenia severa (1 caso su 3000). L infezione decorre in forma asintomatica nel 25-50% dei casi. Se contratta entro le prime settimane di gestazione determina nel embrione/feto: aborto o gravi alterazioni transitorie e/o permanenti definite come sindrome della rosolia congenita (SRC) o nascita di un neonato infetto asintomatico o di un neonato non infetto. La SRC è caratterizzata da una o più delle seguenti manifestazioni: cataratta o glaucoma, difetti cardiaci, sordità, retinopatia pigmentaria, porpora, splenomegalia, ittero, meningoencefalite, microcefalia, Pagina 1
2 ritardo mentale, radiolucentezza ossea (2). La probabilità di danno fetale è maggiore nelle prime settimane di gravidanza e tende ad annullarsi dopo la 16 a -17 a settimana di gestazione (SG). Il rischio di danno fetale è pari al 85% dei casi di infezione durante le prime 12 settimane, con maggiori probabilità di lesioni multiple se l infezione decorre entro la 8 a settimana. Dopo la 12 a SG il rischio di danno fetale diminuisce rapidamente, con rari casi di sordità in infezioni occorse alla 17 a -18 a SG (tabella n.1) (6). La malattia è presente allo stato endemico in tutto il mondo. Nei paesi occidentali, il 5-20% circa delle donne in età riproduttiva è suscettibile al virus. In caso di esposizione il tasso di infezione è del 100% per familiari conviventi o in comunità chiuse. La rosolia si manifesta più frequentemente in primavera e, in assenza di campagne vaccinali efficaci, si verifica ad intervalli di tre/quattro anni, in ondate epidemiche. Misure di prevenzione della diffusione Misure di prevenzione di primo livello Sono rappresentate dai programmi di vaccinazione di tutti i bambini, maschi e femmine, con vaccino combinato contro rosolia, morbillo e parotite (MRP) in doppia somministrazione entro il secondo anno di vita ed a 4-12 anni. In alternativa, o in aggiunta, è possibile vaccinare solo le donne in epoche filtro (età scolare, post partum e categorie a rischio). In Italia, il Ministero della Sanità ha autorizzato il Servizio Sanitario Nazionale ad attuare campagne di prevenzione vaccinale relative a morbillo-rosolia-parotite" al fine di conferire una copertura immunitaria del 90% e con l obiettivo, per rosolia di ottenere: 1. incidenza di rosolia congenita inferiore a 1 per nati vivi (8) 2. bassi livelli di suscettibilità alla rosolia nelle donne in età fertile (< 5%) 3. incidenza della rosolia congenita inferiore a 1 per abitanti della popolazione (3). Misure di prevenzione di secondo livello (tabella n.2) Consiste nella pratica clinica corretta e scrupolosa che preveda di: a. richiedere sempre una valutazione sierologica in epoca pre-concezionale per tutte le donne e prescrivere loro il vaccino in caso di suscettibilità o dubbia immunità. Il tempo di attesa raccomandato tra la vaccinazione e il concepimento è di almeno un mese. Si suggerisce un controllo sierologico dopo un mese dalla vaccinazione. In caso di immunità per rosolia non è necessario ricontrollare la sierologia durante le successive gravidanze, se non nel caso la paziente presenti un esantema o un contatto a rischio con un soggetto affetto da rosolia al fine di documentare un eventuale reinfezione; b. in gravidanza effettuare gli esami per la valutazione sierologica di rosolia, entro le prime 5-8 settimane. Nelle donne suscettibili ripetere mensilmente la ricerca di IgG e IgM anti rosolia fino alla 20 a settimana di gestazione e in prossimità del parto (1); Pagina 2
3 c. vaccinare post-partum le gravide suscettibili o con titolo anticorpale dubbio e raccomandare un controllo sierologico a distanza di un mese (9). 2. DIAGNOSI NELLA MADRE a.criteri CLINICI Febbre, esantema, lifoadenopatia retroauricolare e suboccipitale, artropatia post rubeolica alle grosse articolazioni. In caso di sieroconversione materna accertata nelle prime 8 settimane di gestazione, deve essere offerta l opzione dell interruzione di gravidanza e della diagnosi prenatale per l elevatissima possibilità di danni fetali severi. Non ci sono evidenze di una diagnosi strumentale come screening o conferma dell infezione. b.criteri DI LABORATORIO: DIAGNOSI DIRETTA ED INDIRETTA ED INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI test di I livello: screening IgG, IgM screening basato sulla determinazione delle IgG ed IgM specifiche mediante indagini immunoenzimatiche o di chemioluminescenza. I test devono essere eseguiti entro le prime 8 settimane di gestazione (flow chart n.1- tabella n.8). Donne sieropositive per rosolia (tabella n.3): la presenza di IgG specifiche in assenza di IgM indica uno stato immunitario di protezione dall infezione (6). Donne sieronegative per rosolia (tabella n.3): l assenza di IgG e IgM specifiche indica un soggetto suscettibile di infezione che necessita di controlli sierologici mensili fino alla 20 a SG ed al momento del parto. Raccomandazione di vaccinazione antirosolia post partum. test di II livello: conferma IgM dubbie/positive con due metodiche e valutazione indice avidità IgG tutti i campioni con un forte sospetto di infezione rubeolica devono essere conservati dal laboratorio al fine di poter essere testati successivamente in corso di approfondimento diagnostico. Donne sieropositive per IgM e sieronegative per IgG anti-rosolia (tabella n.4) Le IgM devono essere confermate con altra metodica avente la stessa sensibilità del test di screening. La ricerca delle IgG deve essere ripetuta a distanza di 7-10 giorni per valutare una eventuale sieroconversione che insieme alla conferma delle IgM è sufficiente alla diagnosi di infezione recente. Al contrario, la persistenza delle IgM con IgG negative equivale ad una falsa positività o una reazione crociata ad altre infezioni (citomegalovirus, toxoplasma, parvovirus, virus Pagina 3
4 Epstein-Barr). In questi casi si suggerisce di continuare i controlli sierologici a cadenza mensile poiché la paziente risulta suscettibile all infezione. Donne sieropositive per IgM e IgG anti-rosolia (tabella n.4) La valutazione delle IgM è identica alla precedente insieme alla determinazione del indice di avidità IgG (AI). I test sierologici per l avidità oggi disponibili evidenziano una rapida maturazione delle IgG rosolia specifiche, ovvero un rapido passaggio da valori di avidità bassa a valori intermedi o alti (circa 6 settimane). Pertanto, l interpretazione di questo test richiede molta cautela. In particolare: se una bassa avidità è suggestiva di un infezione da rosolia recente, un avidità intermedia o alta non sempre consentono di escluderlo (4). Si suggerisce, infine, di non basarsi unicamente sull indice di avidità per porre una diagnosi di rosolia recente, ma di valutare contemporaneamente: a) la cinetica delle IgG e IgM specifiche nelle successive 1-2 settimane; b) la sintomatologia clinica (data di esordio) c) il dato anamnestico (contatti a rischio e precedente stato immunitario per rosolia ). Donne con IgM persistenti o dovute a reazione crociata ad altra infezione (tabella n.5) La diagnosi di persistenza di IgM rosolia-specifiche si pone in caso di assenza di variazioni nei livelli di IgM in prelievi sequenziali ottenuti a distanza di settimane analizzati in parallelo dutante la stessa seduta analitica. La presenza di IgM può essere dovuta a reazione crociata verso altre infezioni virali quali citomegalovirus, toxoplasma, parvovirus, virus Epstein-Barr, o patologie autoimmuni. Test siero immunologici eseguiti dopo 8 a settimana di gestazione (flow chart n.2- tabella n.9) I test siero immunologici eseguiti in quest epoca gestazionale hanno scarso valore diagnostico, considerata la rapida scomparsa delle IgM specifiche e la precoce maturazione dell indice di avidità delle IgG. 3. DIAGNOSI NEL FETO Lo studio del compartimento fetale si avvale della diagnostica prenatale invasiva (test di III livello) che consente la diagnosi di infezione fetale e dell esame ecografico. Quest ultimo, evidenzia nel follow up, eventuali anomalie strutturali e/o dell accrescimento del feto. test di III livello: diagnosi prenatale (tabella n.6) La diagnosi prenatale per rosolia viene raccomandata nell infezione rubeolica acuta in gravidanza contratta entro la 16 a -18 a SG o nei casi di dubbia interpretazione diagnostica evidenziati dopo la 18 a SG, e si avvale delle seguenti procedure: Pagina 4
5 ) ricerca del virus mediante tecniche di biologia molecolare (RT PCR) o coltura su liquido amniotico dopo 7-8 settimane dall infezione materna (21 a SG ); 2) ricerca del virus e delle IgM su sangue cordonale alla 21 a SG; 3) ricerca del virus mediante tecniche di biologia molecolare (RT PCR) o coltura su villi coriali. L esperienza relativa a queste indagini è limitata e i risultati ottenuti possono essere di difficile interpretazione. Infatti tale determinazione non rispecchia lo stato dell infezione fetale in quanto il virus può essere presente anche in assenza di infezione fetale (infezione limitata alla placenta). Poiché la quantità di virus può essere molto bassa, tutti i campioni biologici dovrebbero essere testati almeno in triplicato, per quanto riguarda i test molecolari, e con almeno due metodiche per la determinazione di IgM su sangue fetale (10). La positività di uno o più dei suddetti risultati test eseguiti su liquido amniotico e sangue fetale indica una infezione congenita. Viceversa, non è mai possibile escludere un risultato falso negativo. Nell infezione rubeolica acuta avvenuta dopo la 16 a -18 a SG viene raccomandato esclusivamente il controllo clinico e siero-virologico nel neonato alla nascita, a causa della bassissima incidenza di danno fetale e della possibile falsa negatività della diagnosi prenatale. Nella persistenza di IgM non è raccomandata la diagnosi prenatale invasiva, ma solo un controllo delle IgM sul neonato alla nascita. REFERTAZIONE E COUNSELLING I tempi di refertazione e counselling devono essere urgenti e contenuti entro 1-2 giorni dal prelievo per la diagnosi sieroimmunologica e 3-7 giorni per la diagnosi prenatale. STRATEGIE DI TRATTAMENTO nessuna 4. DIAGNOSI NEL NEONATO Manifestazioni cliniche ed esiti Alla nascita, le anomalie più frequentemente descritte nell ambito della SRC sono rappresentate da lesioni oculari (cataratta, microftalmia, glaucoma, corioretinite), cardiache (dotto arterioso pervio, stenosi polmonare, difetto inter-atriale ed inter-ventricolare) e cerebrali (sordità neurosensoriale, microcefalia, ritardo mentale). Sono inoltre spesso presenti ritardo di accrescimento, epatosplenomegalia e trombocitopenia. I casi lievi di SRC (quelli da infezione dopo le 18 settimane di gestazione e/o da reinfezione materna) possono avere un decorso sub-clinico e sfuggire alla Pagina 5
6 diagnosi. E quindi opportuno controllare alla nascita tutti i nati da madre con documentata o sospetta infezione da rosolia in gravidanza. Strumenti per la diagnosi a. CRITERI DI LABORATORIO (tabella n.7) screening basato sulla determinazione delle IgM specifiche mediante indagini immunoenzimatiche o di chemioluminescenza sul siero del neonato con sospetta infezione (non da sangue cordonale) alla nascita. Durante il follow up: dosaggio delle sole IgG a 6 e 12 mesi al fine di valutare le variazione del titolo nel bambino con sospetta infezione congenita non diagnosticata alla nascita. Il dosaggio delle IgM nel liquido cefalorachidiano (CSF) alla nascita e successivamente è da riservare ai casi con sintomi neurologici ricerca del virus mediante tecniche di biologia molecolare (RT PCR) o coltura nelle urine, secrezioni naso faringee e sangue. La ricerca del virus su CSF è da riservarsi ai casi con sintomi neurologici (7). b. CRITERI CLINICI Caso confermato Presenza di difetti congeniti riferibili a SRC e uno o più dei seguenti dati di laboratorio : presenza di virus accertata madiante RT PCR o isolamento presenza di IgM specifiche persistenza sieropositività anticorpale IgG a 6-12 mesi (dopo la scomparsa degli anticorpi materni). Caso probabile Dati di laboratorio insufficienti per confermare la diagnosi ma con due manifestazioni cliniche appartenenti al gruppo (a) o una del gruppo (a) e una del gruppo (b): (a) cataratta o glaucoma congenito, difetti cardiaci congeniti, sordità, retinopatia pigmentaria (b) porpora, splenomegalia, ittero, meningoencefalite, microcefalia, ritardo mentale, radiolucentezza ossea Caso possibile Presenza di segni clinici compatibili con una SRC ma con criteri insufficienti per l inclusione nella categoria probabile o confermata 5. RACCOMANDAZIONI Pagina 6
7 o vaccinazione universale o screening donne in età fertile o screening prenatale o screening neonatale o screening audiologico 6. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 1- Andrade JQ, Bunduki V, Curti SP, Figueiredo CA, de Oliveira MI, Zugaib M: Rubella in pregnancy: intrauterine transmission and perinatal outcome during a Brazilian epidemic.j Clin Virol Mar;35(3): Best J.M. Rubella Seminars in fetal et Neonatal medicine , Bonanni P, Bechini A, Boccalini S, Peruzzi M, Piscione E, Boncompagni G, Mannelli F, Salmaso S, Filia A, Ciofi degli Atti Progress in Italy in control and elimination of measles and congenital ribella Vaccine Bottiger B, Jensen IP Maturation of rubella IgG avidity over time after acute rubella infection Clin Diagn Virol Aug;8(2): Cohen J, PowderlyWG. Infection disease Eds second edition Mosby Cooper L Z, Altford CA, Rubella in Remington &Klein editors Infectious diseases of the fetus and newborn infant 6 th edition 2006 Elsevier Saunders Philadelfia 7- Miller E, JE Cradock-Watson JE, Pollock TM Risk of serologically confirmed congenital rubella infection and associated defects in children exposed to symptomatic maternal rubella infection, by weeks of gestation Lancet Ministero della Salute: Decreto 14 ottobre 2004 Notifica obbligatoria della sindrome/infezione da rosolia congenita 9- Pandolfi E, Chiaradia G, Moncada M, Ravo L, Tozzi AE Prevention of congenital rubella and congenital varicella in Europe Eurosurveillance (9) www. Eurosurveillancre.org 10- Revello MG, Baldanti F, Sarasini A, Zavattoni M., Torsellini M., Gerna G Prenatal diagnosis of rubella virus infection by direct detection and semiquantitation of viral RNA in clinical samples by reverse transcription-pcr. J Clin Microbiol Mar;35(3): Pagina 7
Rischio di infezione congenita e danno fetale dopo infezione materna a diverse età gestazionali
05-2_rosolia_CG_111109.ppt pag. 1 Rischio di infezione congenita e danno fetale dopo infezione materna a diverse età gestazionali Età gestazionale (settimane) Tasso di infezione congenita (%) Neonati infetti
DettagliLa conferma di laboratorio della rosolia
La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE
DettagliFunzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza Dott.ssa Nadia Gussetti U.O. Malattie
DettagliLa rosolia nella donna in gravidanza
La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione
DettagliPRE-GRAVIDANZA INFEZIONE DA CITOMEGALOVIRUS UMANO
FIGURA 1 PRE-GRAVIDANZA IgG - IgM - IgG + IgM - Soggetto suscettibile all infezione primaria Soggetto immune (infezione pregressa) Referto commentato: : se in previsione di una gravidanza, consulti il
DettagliCORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù
DettagliScheda di notifica di caso di sindrome/infezione da rosolia congenita
Scheda di notifica di caso di sindrome/infezione da rosolia congenita (riservato al Ministero della Salute) Codice identificativo Regione Provincia Comune Sezione 1 - INFORMAZIONI ANAGRAFICHE del PAZIENTE
DettagliProposta di Percorso Diagnostico presentato durante il XXXVII Congresso Nazionale AMCLI - Stresa, 5-8 ottobre 2008 Aggiornato nel 2013
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 INFEZIONI A TRASMISSIONE VERTICALE: VIRUS DELLA ROSOLIA Coordinatore: Cristina Giraldi, Microbiologia e Virologia,
DettagliLa rosolia nella donna in gravidanza
Corso di aggiornamento obbligatoria Arezzo, 16/06/2007 La rosolia nella donna in gravidanza Dott. Ario Joghtapour Specialista in Ginecologia e Ostetricia e Fisiopatologia della Riproduzione Dott. Francesco
DettagliDIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI
DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIFETTI CONGENITI Le anomalie congenite sono condizioni che si instaurano tra il momento del concepimento e la nascita. LA DIAGNOSI PRENATALE insieme di tecniche
DettagliINFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI
INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI Alcune malattie infettive ad eziologia virale e andamento benigno nei soggetti immunocompetenti, se sono contratte durante la gravidanza, possono rappresentare
DettagliPatogenesi e manifestazioni cliniche della rosolia
Patogenesi e manifestazioni cliniche della rosolia Rosolia (Compendio delle malattie dei bambini G Steiner, Vallardi ed, 1877 pagg 423-4) Si dà il nome di rosolia a quell esantema acuto indipendente, per
DettagliLa rosolia nella donna in gravidanza
La rosolia nella donna in gravidanza Carla Verrotti Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della Rosolia congenita. Corso ROSOLIA CONGENITA Parma 12 maggio 2007 D.M. 10 SETTEMBRE 1998 Aggiornamento
DettagliRosolia congenita e in gravidanza. Rapporto sulla sorveglianza della Rosolia congenita e in gravidanza
Rosolia congenita e in gravidanza News Rapporto sulla sorveglianza della Rosolia congenita e in gravidanza Il Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia (PNEMoRc) 00-05 include tra i
DettagliMinistero della Salute
ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9
DettagliSCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI INFEZIONE DA VIRUS DELLA ROSOLIA IN GRAVIDANZA. Primo invio Aggiornamento
SCHEDA DI NOTIFICA DI CASO DI INFEZIONE DA VIRUS DELLA ROSOLIA IN GRAVIDANZA (riservato al Ministero della Salute) Codice identificativo Primo invio Aggiornamento Regione Provincia Comune ASL Sezione 1
DettagliIGRA nella diagnosi dell infezione da Toxoplasma gondii
Network di Microbiologia e Virologia del Nord Est Incontro di Aggiornamento INTERFERON GAMMA RELEASE ASSAYS (IGRAs) NELLA DIAGNOSI E MONITORAGGIO DELLE MALATTIE INFETTIVE 19 aprile 2013 Sala Ferrari Incontri
DettagliLa gestione di un caso di morbillo
La gestione di un caso di morbillo Eziologia del morbillo L agente causale è un paramyxovirus (virus ad RNA) Il virus è rapidamente inattivato dal calore e dalla luce L uomo è l unico ospite Patogenesi
DettagliManifestazioni cliniche della rosolia e della rosolia congenita
Manifestazioni cliniche della rosolia e della rosolia congenita L. Chiandetti Dipartimento di Pediatria - Padova Corso Regionale sulla Rosolia Congenita e nuove strategie di Prevenzione Padova, 11 giugno
DettagliNotifica obbligatoria della infezione da rosolia in gravidanza e della sindrome/infezione da rosolia congenita.
MINISTERO DELLA SALUTE CIRCOLARE 5 agosto 2005, n.2 Notifica obbligatoria della infezione da rosolia in gravidanza e della sindrome/infezione da rosolia congenita. Agli Assessorati alla sanita' delle regioni
DettagliParvovirus in gravidanza
Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi D.A.I. Specialità Medico-Chirurgiche S.O.D. Malattie infettive e Tropicali C.R.R. Malattie Infettive in Gravidanza Parvovirus in gravidanza Beatrice Borchi - EZIOLOGIA
DettagliREGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE NAPOLI 4 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO DI EPIDEMIOLOGIA PIAZZA S.GIOVANNI 80031 BRUSCIANO (NA) TEL.08173174254-5 FAX 081/3174226 Prot. n del /SEP Al Laboratorio
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE CCM Ufficio V ex DGPREV - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale Sorveglianza della
DettagliIntroduzione ai Test di Avidità 3 Congresso NEWMICRO Padenghe sul Garda 20-22 Marzo 2013
Introduzione ai Test di Avidità 3 Congresso NEWMICRO Padenghe sul Garda 20-22 Marzo 2013 Daniela Bernasconi Product Manager Infectious Disease Abbott Diagnostici Italia CMV e T. gondii Principali Differenze:
DettagliCenni sulle più comuni malattie dell infanzia
Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia parotite epidemica Malattia virale acuta, sistemica, causata da un paramyxovirus che colpisce prevalentemente i bambini in età scolare. La principale manifestazione
DettagliValutazione del test CMV IgM BLOT nella diagnosi della infezione da Cytomegalovirus in gravidanza. Gianna Mazzarelli
Valutazione del test CMV nella diagnosi della infezione da Cytomegalovirus in gravidanza Gianna Mazzarelli 21/10/2014 Citomegalovirus (CMV) Famiglia Herpesviridae Sottofamiglia β Herpesvirinae Tipica morfologia
DettagliCorso di Medicina del Lavoro
Corso di Medicina del Lavoro Malattie da cancerogeni, mutageni e genotossici Valutazione del rischio per la riproduzione in ambiente di lavoro 1 of 28 A quali agenti è esposto il lavoratore o la lavoratrice?
DettagliFebbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)
FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo
DettagliINFEZIONI DA CITOMEGALOVIRUS Epidemiologia
INFEZIONI DA CITOMEGALOVIRUS Infezione primaria: Quasi sempre asintomatica Talora sindrome mononucleosica Riattivazione Nel soggetto normale Nei pazienti trapiantati Nei pazienti con infezione da HIV Infezione
DettagliTest di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche
Parte 3a. Epatiti Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Epatiti: tests diagnostici - 1 Indicazioni cliniche Tipo di richiesta
DettagliGianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara
VACCINO ANTI MORBILLO, ROSOLIA, PAROTITE E VARICELLA Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara Morbillo, parotite, rosolia e varicella sono patologie
DettagliDanila Bassetti, MD. Responsabile Struttura Semplice Sierologia Autoimmunità U.O. Microbiologia Virologia Ospedale S.
Il Laboratorio di SieroImmunologia e le urgenze infettive: la patologia materno fetale e gli incidenti professionali a rischio di infezioni emotrasmesse Danila Bassetti, MD Responsabile Struttura Semplice
DettagliNPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING
Dr.ssa Chiara Boschetto NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Il TEST PRENATALE NON INVASIVO è un test molecolare nato con l obiettivo di determinare l assetto cromosomico del feto da materiale fetale presente
DettagliPromozione delle vaccinazioni
Promozione delle vaccinazioni Francesca Russo Servizio Sanità Pubblica e Screening Regione Veneto Formatore Azienda Ospedaliera: Dott.ssa Silvana Lauriola Vaccinazione Azione cardine della prevenzione
DettagliMALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 -
MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2012- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Il controllo reale della diffusione delle
DettagliProblematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale
Problematiche di Laboratorio nell applicazione del Protocollo regionale UOC di Microbiologia e Virologia DAI di Patologia e Diagnostica AOUI di Verona MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI E SORVEGLIANZA DELLE
DettagliPatologia infettiva oculare coesistente
Azienda Ospedaliera Pediatrica SANTOBONO PAUSILIPON ANNUNZIATA S.S.D. Centro di Riferimento Regionale per la Diagnosi ed il Trattamento della Retinopatia della Prematurità Direttore dott. Salvatore Capobianco
DettagliChe cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita
HIV e AIDS Che cos è l AIDS L A.I.D.S. o S.I.D.A. è una sindrome da immunodeficienza acquisita. E una malattia del sistema immunitario che ne limita e riduce le funzioni. Le persone colpite sono più suscettibili
Dettagli03/02/2013. Bartonella henselae Toxoplasma Campylobacter Cryptosporidium Salmonella Giardia Toxocara Coxiella. Dermatofiti
Bambini e cuccioli Il gatto di casa e la futura mamma Dott.ssa Nadia Gussetti Azienda Ospedaliera Padova ZOONOSI MALATTIE TRASMISSIBILI DALL ANIMALE ALL UOMO PER CONTATTO DIRETTO O PER VIA INDIRETTA Padova,
DettagliLa consulenza alla paziente che richiede l analisi del DNA fetale
La consulenza alla paziente che richiede l analisi del DNA fetale Bertinoro, 19 Ottobre 2013 Eva Pompilii eva_pompilii@yahoo.it Limiti attuali del Non invasive Prenatal Testing/ Non Invasive Prenatal
DettagliTest combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie
LA DIAGNOSI PRENATALE OGGI TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE Corso di aggiornamento Modena 9 Marzo 2013 MB Center Test combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie Paola Picco I documenti di riferimento
DettagliR e g i o n e L a z i o
(La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del Progetto o del programma: R e g i o n e L a z i o Progetto per il miglioramento delle coperture vaccinali con particolare
DettagliPatologia infettiva oculare coesistente
Azienda Ospedaliera Pediatrica SANTOBONO PAUSILIPON ANNUNZIATA S.S.D. Centro di Riferimento Regionale per la Diagnosi ed il Trattamento della Retinopatia della Prematurità Direttore dott. Salvatore Capobianco
DettagliFacoltà di Medicina e Chirurgia Università di Genova ROSOLIA. prof. Oliviero E. Varnier
Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Genova ROSOLIA prof. Oliviero E. Varnier WWW.MICROBIOLOGIA.UNIGE.IT Sezione di Microbiologia Dipartimento di Scienze Chirurgiche Diagnostiche Integrate (DISC)
DettagliHIV-AIDS e Benessere Riproduttivo
HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS Un emergenza da non dimenticare A livello globale, l epidemia di HIV-AIDS pare essersi stabilizzata. Il tasso di nuove infezioni è in costante diminuzione dalla
DettagliIl test del 1 trimestre (1.-TT) Informazioni per i genitori
Il test del 1 trimestre (1.-TT) Informazioni per i genitori Cari genitori Voi decidete! Questa brochure è stata redatta per darvi informazioni importanti sul test del 1 trimestre (1.-TT). La decisione
DettagliIl PNEMRoC ad un anno dalla scadenza
Il PNEMRoC ad un anno dalla scadenza Vaccinazione antimorbillo in Italia Introduzione della vaccinazione Vaccinazione universale Disponibile dal 1976 Raccomandato dal Ministero della Salute dal 1979 Fino
DettagliNOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA. GENERE:Cytomegalovirus DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO TERAPIA
Citomegalovirus NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA GENERE:Cytomegalovirus SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA TERAPIA DIMENSIONI: 25-35 MICRON DIAGNOSI SIMMETRIA: ICOSAEDRICA
DettagliPraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti
ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono
DettagliProf. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene
Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali
DettagliRaffaella Michieli Venezia
Le malattie infettive in gravidanza: quando è indicato il Taglio Cesareo? Raffaella Michieli Venezia Trasmissione verticale delle infezioni in gravidanza Contagio intrauterino ( infezioni congenite) Contagio
DettagliLA DIAGNOSTICA PRENATALE: dal Test Combinato alle ecografie di routine
LA DIAGNOSTICA PRENATALE: dal Test Combinato alle ecografie di routine ECOGRAFIA FETO NUMERO e VITALITA CORIONICITA AMBIENTE FETALE ACCRESCIMENTO MORFOLOGIA e FUNZIONALITA PLACENTA LOCALIZZAZIONE FUNZIONALITA
DettagliIl ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO
Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
DettagliInfezione congenita da Citomegalovirus. 07 maggio 2011 Dott.ssa Laura Schneider
Infezione congenita da Citomegalovirus 07 maggio 2011 Dott.ssa Laura Schneider Citomegalovirus Il CMV è la principale causa di infezione congenita nei paesi sviluppati incidenza 0,3-2% di tutti i nati
DettagliDONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE
DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE Sono passati molti anni da quando si sono sperimentati i primi trapianti. Oggi trasferire gli organi da un corpo che muore ad uno che può continuare a vivere, non
DettagliDiagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico
Diagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico Emofilia L emofilia è una malattia autosomica recessiva legata al cromosoma X Meccanismo ereditario dell Emofilia A e B 50% 50% 100% 100%
DettagliMalattia da virus Zika
Malattia da virus Zika La zanzara Aedes che trasmette Zika virus trasmette anche Febbre Gialla Dengue e Chikungunia. AAS5 Friuli Occidentale Dipartimento di Prevenzione dr.ssa Oriana Feltrin Malattia
DettagliIl Pap test di triage
La Citologia negli screening oncologici Roma, 19 novembre 2014 Il Pap test di triage nello screening con test HPV Maria Luisa Schiboni UOC Anatomia Patologica, Osp S.Giovanni - Roma Il Pap test di triage
DettagliDIAGNOSI PRENATALE GUIDA INFORMATIVA DNA, GENI E CROMOSOMI
DIAGNOSI PRENATALE GUIDA INFORMATIVA DNA, GENI E CROMOSOMI Ogni individuo possiede un proprio patrimonio genetico che lo rende unico e diverso da tutti gli altri. Il patrimonio genetico è costituito da
Dettagli26/05/2016. Importanza di definire dall inizio una gravidanza come fisiologica. «piramide rovesciata di Nicolaides»
Il percorso diagnostico nella gravidanza fisiologica Il percorso diagnostico nella gravidanza fisiologica Rosalba Giacchello Responsabile SSD Ecografia ostetrico-ginecologica e diagnosi prenatale ASL Cn1
DettagliMALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA
MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA Di cosa parleremo? Potrò concepire e avere figli come tutte le altre persone? Influenza della gravidanza sul decorso della malattia e influenza
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
DettagliL ecografia ostetrica é la tecnica più usata nello studio del benessere fetale e nel 2004, a livello nazionale, sono state effettuate in media
Fonte: Analisi del evento nascita. Ministero dela Salute. Dipartimento dela Qualità. Direzione Generale Sistema Informativo. Ufficio di Direzione Statistica. GENNAIO 2007 Indagini diagnostiche in gravidanza
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA
IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE
DettagliProf. Tarcisio Niglio LE VACCINAZIONI
Prof. Tarcisio Niglio Anno Accademico 2012-2013 Corso Triennale in Scienze Infermieristiche III anno 2 semestre LE VACCINAZIONI Troverete copia gratis di queste diapositive nel sito internet: www.tarcisio.net
DettagliPASSI e l adesione ai programmi di prevenzione:
PASSI e l adesione ai programmi di prevenzione: vaccinazioni e screening oncologici salute percepita e consigli dei sanitari Franca Mazzoli Marradi Coordinamento Regionale PASSI Dipartimento di Prevenzione
DettagliBollettino Epidemiologico n. 98. e-mail: sep@aslbenevento1.it. Rosolia: perché rischiare? Campagna di Eliminazione della Rosolia Congenita
Dipartimento di Prevenzione E&P ASL - Benevento Bollettino Epidemiologico n. 98 Servizio Epidemiologia e Prevenzione - 0824 308286-9 Fax 0824-308302 e-mail: sep@aslbenevento1.it Rosolia: perché rischiare?
DettagliInfezione Congenita? Descrizione di un caso clinico. Servizio Sanitario Nazionale Azienda di Rilievo Nazionale Santobono Pausilipon
Servizio Sanitario Nazionale Azienda di Rilievo Nazionale Santobono Pausilipon Descrizione di un caso clinico Infezione Congenita? Dott.ssa Nunzia Aragione U.O. Neonatologia-TIN A.O. Santobono-Pausilipon-Annunziata
DettagliSCREENING PRENATALE DELLA SINDROME DI DOWN: UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÁ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO SCREENING PRENATALE DELLA SINDROME DI DOWN: UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE Mansutti
DettagliEpidemiologia delle ipoacusie infantili
Epidemiologia delle ipoacusie infantili 78 milioni di persone nel mondo presentano una ipoacusia moderata (>40 db) nell orecchio migliore e 364 milioni di persone hanno una ipoacusia lieve (26-40 db).
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliStoria naturale dell epatite C
Storia naturale dell epatite C Infezione acuta: 75% anitterica/asintomatica. Alta percentuale di cronicizzazione. Decorso fulminante molto raro. Infezione cronica: portatori silenti; malattia non progressiva
DettagliChe cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliStrategie di vaccinazione per la prevenzione della Rosolia Congenita
Strategie di vaccinazione per la prevenzione della Rosolia Congenita Target della vaccinazione per la prevenzione della Rosolia Congenita 1. Adolescenti 2. Donne suscettibili in età fertile 3. Gruppi difficili
DettagliMortalità infantile I perché di uno studio
Mortalità infantile I perché di uno studio Nei regimi demografici ad alta mortalità, i morti nel primo anno di vita costituiscono 1/4-1/3 dei decessi complessivi Tra il primo ed il secondo anno di vita
DettagliQuando e come informare i genitori
Quando e come informare i genitori Obiettivi dell informazione Aumentare le conoscenze Modificare le false convinzioni Rispondere alle domande poste Aumentare la capacità di gestione autonoma delle diverse
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 novembre 2001, n.465 Regolamento che stabilisce le condizioni nelle quali è obbligatoria la vaccinazione antitubercolare, a norma dell'articolo 93, comma 2, della
Dettaglill consumo di bevande alcoliche durante la gravidanza e l allattamento può avere effetti dannosi sulla salute del bambino.
NON BERE BEVANDE ALCOLICHE IN GRAVIDANZA ED IN ALLATTAMENTO U.O. Consultorio Familiare Distretto n 1 e n 2 Ostetrica t CRISTINA FILIPPI Ostetrica BIANCA PIVA 1 Non bere bevande alcoliche in gravidanza
DettagliDECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:
DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte
DettagliINFEZIONE DA HIV ED AIDS WWW.SLIDETUBE.IT
INFEZIONE DA HIV ED AIDS HIV 1 ed HIV 2 appartengono alla famiglia dei Retroviridae, genere lentovirus. L infezione da HIV provoca nell ospite una progressiva compromissione delle difese immunitarie, soprattutto
DettagliParte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina
LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee
Dettagli04/10/11. Toxoplasmosis Other (sifilide,.hbv, HIV,.) Rubella Cytomegalovirus Herpes simplex virus
Toxoplasmosis Other (sifilide,.hbv, HIV,.) Rubella Cytomegalovirus Herpes simplex virus Gravidanza e parto, una nuova coscienza femminile, un nuovo protagonismo maschile ISTAT 12 aprile 2001 1 Prevalenza
DettagliChe cos è la fibrosi cistica
La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito
DettagliINFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI
INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,
DettagliFunzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza Dott.ssa Nadia Gussetti U.O. Malattie
DettagliIl ruolo del Pediatra di Famiglia nei nati da madre diabetica. Dottor Roberto Cionini
Il ruolo del Pediatra di Famiglia nei nati da madre diabetica Dottor Roberto Cionini A cosa deve fare attenzione il Pediatra di Famiglia in un bambino nato da madre diabetica. ANOMALIE NEL FETO INDOTTE
DettagliDirettore f.f. Dr.ssa Paola Barabino. Laura Riceputi U.O.C. Farmacia I.R.C.C.S Giannina Gaslini
Genova, 513 e 12 Dicembre Novembre 2013 2013 Corso Pharmacy Genova, Exchange 5 e 12 Novembre Meeting 2013 di Astor Formazione: Hotel Genova allestimento e Somministrazione di Farmaci antiblastici di Formazione:
DettagliSabato 17 ottobre 2015 S. Beux, S. Monticone, G. Innocenzi, M. Zaffaroni, G. Bona
Sabato 17 ottobre 2015 S. Beux, S. Monticone, G. Innocenzi, M. Zaffaroni, G. Bona Clinica Pediatrica Università degli Studi di Novara A.O.U. Maggiore della Carità di Novara Nel Mondo: 130-150 milioni di
DettagliDefinizione e prevalenza
Definizione e prevalenza Il virus della rosolia è un virus ad RNA non correlato sierologicamente ad altri patogeni virali noti e l uomo ne rappresenta l unico ospite. Nei paesi occidentali, il 5-20% circa
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE SISTEMI DI SORVEGLIANZA DELLA MALATTIE INFETTIVE E PIANO DELLE VACCINAZIONI
DettagliIl vostro bambino e lo Screening Neonatale
Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma
DettagliIL TITOLO ANTISTREPTOLISINICO (TAS): E SEMPRE UTILE RICHIEDERLO? Dott. Giuseppe Di Mauro Dott. Lorenzo Mariniello ASL CE/2 Regione Campania
IL TITOLO ANTISTREPTOLISINICO (TAS): E SEMPRE UTILE RICHIEDERLO? Dott. Giuseppe Di Mauro Dott. Lorenzo Mariniello ASL CE/2 Regione Campania Che cos è il TAS? Il TAS rappresenta la concentrazione nel siero
DettagliSistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA
Sistema di sorveglianza nazionale della ROSOLIA IN GRAVIDANZA e della ROSOLIA CONGENITA Il sistema di sorveglianza nazionale - dal 2005 D.M. del 14 ottobre 2004: a partire dal 1 gennaio 2005, l infezione
Dettagli16.30 17.00 Riepilogo della giornata Vengono sintetizzati a cura del tutor d Aula i messaggi chiave emersi nel corso della giornata
Lunedì 17 INTRODUZIONE AL CORSO E GENERALITA' 09.00 09.30 Introduzione al Corso Prof. Carosi (Brescia) Vengono illustrati gli obiettivi del Corso e le modalità didattiche utilizzate 09.30 10.00 Pre-test
DettagliHPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv)
HPV proteggiti davvero Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) Che cos è il Papillomavirus (hpv)? L hpv è un virus molto diffuso, che si trasmette in particolare attraverso
DettagliFebbre Ricorrente Associata a NLRP12
www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12
DettagliDiagnosi invasiva delle anomalie fetali: dall amniocentesi alla villocentesi
Diagnosi invasiva delle anomalie fetali: dall amniocentesi alla villocentesi Gianluigi Pilu Clinica Ginecologica e Ostetrica, Università di Bologna GynePro Medical Centers Bologna, Italy Amniocentesi e
DettagliLa Campagna Straordinaria di Recupero
La Campagna Straordinaria di Recupero Strategie di vaccinazione da attuare per eliminare il morbillo Raggiungere e mantenere nel tempo coperture vaccinali entro i 2 anni per una dose di MPR > 95%. Vaccinare
DettagliChiedi al tuo medico
Esame del sangue semplice e sicuro per risultati altamente sensibili Test avanzato e non invasivo per la diagnosi della trisomia fetale e del cromosoma Y Chiedi al tuo medico Le seguenti informazioni hanno
Dettagli