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- Gabriella Barone
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1 Virus ad RNA con polarità positiva Flavivirus Togavirus Coronavirus I Ribovirus a genoma negativo paramixovirus, orthomixovirus, rabdovirus, filovirus e bunyavirus
2 Togavirus Virus ad RNA con polarità positiva (monocatenario) Forniti di peplomeri
3 Il virus della rosolia Dal momento dell introduzione del vaccino nel 1969, il numero di casi di Rosolia è diminuito del 99% La rosolia è una forma febbrile esantematica accompagnata da linfoadenopatia malessere e congiuntivite. Le complicazioni sono rare (trombocitopenia e encefalite) Il periodo di incubazione 1213 giorni (il 2050% delle infezioni risultata asintomatica) L infezione è altamente trasmissibile al momento del rash cutaneo anche se il virus può essere eliminato da 7 gg prima a 7 giorni dopo l esantema.
4 Rosolia durante la gravidanza I trimestre di gravidanza (può colpire tutti gli organi in formazione con morte fetale e abnormalità congenite) Il 90% dei neonati colpiti durante le prime 11 settimane di gestazione possono sviluppare Rosolia congenita. Si arriva al 20% se l infezione avviene nelle prime 20 settimane. Nella fase tardiva della gestazione non si presentano manifestazioni cliniche. I neonati infetti eliminano il virus per circa 1 anno Rosolia congenita: cecità (cataratta, retinopatia, glaucoma) Sordità (degenerazione cocleare) Microcefalia, ritardo mentale
5 Rosolia criteri di classificazione Caso clinico: a) rash maculopapulare b) temperatura > 37.2 c) linfoadenopatia suboccipitale, post auricolare e cervicale d) congiuntivite Caso sospetto: rash Diagnosi di laboratorio: presenza di IgM (45 giorni dopo il rash e persistenti fino a 6 settimane) II campione Isolamento del virus (vie aeree respiratorio, sangue e urine) entro 4 giorni dal rash.
6 Virus ad RNA con polarità positiva Flavivirus Togavirus Coronavirus
7 Famiglia Coronaviridae Virus rotondeggianti di nm di diam Formati da: rivestimento esterno glicoproteico formato da unità tozze e ben visibili (aspetto a corona) capside interno elicoidale di 20nm di diam genoma: RNA monocatenario non segmentato () infettante di paia di basi
8 Coronavirus Agenti etiologici del raffreddore e.
9 Prima del 2003 HCoV229E e HCoV43 Agenti del raffreddore, caratterizzati da replicazione nelle cellule ciliate dell epitelio mucoso delle prime vie aeree respiratorie. Scarsa o nulla tendenza alla diffusione Dopo il SARS Co
10 SARS Co Severe Acute Respiratory Syndrome SARS Co responsabile della polmonite atipica (interessante prevalentemente i tessuti interstiziali non c è coinvolgimento degli spazi alveolari caratteristico delle polmoniti tipiche) con ampia diffusione epidemica A differenza degli altri Corona virus Il SARS Co si replica in cellule Vero (da rene di scimmia)
11 SARS: una nuova sfida per la medicina...
12 L inizio della storia...fine del 2002 Cina...i primi casi che in seguito assumono carattere epidemico 11 febbraio 2003: prime segnalazioni di insolite sindromi respiratorie nel Guangdong (Cina) 305 casi 5 morti dal 16 novembre 2002 all 11 febbraio 2003 l infezione si sparge a Hong Kong e Vietnam 12 marzo, 2003: allarme dell OMS, primi casi in Canada, il CDC offre assistenza all OMS con oltre 300 ricercatori, tecnici e amministrativi spostati da altri progetti a quella che diventa la priorità n.1: l epidemia di SARS.
13 Coronavirus e SARS: i dati scientifici 2003 Drosten C., Gunther S. et al. Identification of a novel Coronavirus in patients with severe acute respiratory syndrome NEJM 10/5/03 (Amburgo, Francoforte, Marburg, Paris, Rotterdam) Ksiazek T et al. A novel Coronavirus associated with severe acute respiratory syndrome NEJM 10/5/03 (CDC Atlanta, Hanoi, Singapore, San Francisco, Taipei, Hong Kong, Bangkok) Peiris JSM et al. Prospective study of the clinical progression and viral load of SARSassociated coronavirus pneumoniae in a community outbreak. Lancet 7/5/03 (HongKong)
14 Drosten et al. Caso probabile e 2 contatti Ricercati tutti i possibili agenti di infezioni respiratorie: Tutto negativo tranne e solo nel caso probabile: Paramixovirus nel tampone faringeo C. pneumoniae nel BAL Coronavirus nell espettorato Eseguita la sequenza genomica che risulta uguale a quella del coronavirus isolato dal CDC in un caso di SARS dal Vietnam!!! Sieroconversione del contatto n. 1 per lo stesso virus
15 Drosten et al. Test diagnostico (RT PCR) in grado di ritrovare fino a 10 copie di RNA Espettorato: positivo il caso probabile e contatto n. 1 Sangue: positivo il caso probabile e il contatto n.1 dopo concentrazione (viremia) Feci: positive nel caso probabile e contatto n.1 49 campioni di feci di diarree di pazienti tedeschi dndd : nessuna positiva Ricercati gli anticorpi: negativi i donatori di sangue tedeschi Risposta anticorpale nel caso probabile e nei 2 contatti (Nel caso probabile compaiono a 9 giorni, nel contatto n. 1 a 10 giorni dall inizio dei sintomi) titolo 1:1500 caso probabile titolo 1:250 nel contatto n.1 anticorpi assenti nel contatto n.2
16 Ksiazek et al. In 18 pazienti (tutti cinesi): Coronavirus con uno o più metodi: 9 solo con PCR 3 con PCR e l isolamento del virus 2 con l isolamento del virus, la PCR e la presenza di anticorpi 1 con PCR e la presenza di anticorpi 3 (convalescenti) solo per la presenza di anticorpi Perché in alcuni (quanti?) casi di possibili SARS il coronavirus non è stato identificato? Test non sufficientemente sensibili? Tipo di materiale e momento del prelievo inadatti? Definizione di SARS sicuramente troppo ampia?
17 CDC, 24 Aprile 2003 Il nuovo Coronavirus identificato sembra essere l agente responsabile della epidemia globale di SARS Il virus è nuovo nella specie umana e si propone il nome di URBANI SARS associated Coronavirus
18 SARS Co responsabile della polmonite atipica Probabilmente origina da un reservoir animale (Zibetto) Ricombinazione di un Co aviario e un Co di mammifero da cui si genera un nuovo Co in grado di infettare l uomo?!?
19 Materiale patologico ed isolamento in macachi inoculati sperimentalmente Giorni dopo l infezione Saliva nd nd nd nd 2 nd nd nd nd 3 4 Tampone nasale
20 Materiale patologico ed isolamento in macachi inoculati sperimentalmente Tampone rettale Tampone faringeo Giorni dopo l infezione
21 Isolamento di Cov in macachi (post mortem) M1 M2 M3 M4 cervello duodeno rene polmone setto nasale pelle trachea milza vescica
22 CRREM Centro di Riferimento Regionale per le Emergenze Microbiologiche
23 Metodologie diagnostiche Isolamento virale colture cellulari topi neonati Indagini di microscopia elettronica Ricerca anticorpi (sierologia) Polymerase Chain Reaction (PCR) reverse transcription PCR (RTPCR) real time PCR Indagini immunoistichimiche e istopatologiche
24 Indagini sierologiche IF: spot con mix di cellule infette e non infette EIA: antigene ottenuto con estrazione con detergente di cellule infette (controllo da cellule NON infette) IgG IgA IgM dimostrata sieroconversione o aumento di 4x titolo positività fra 1 e 2 settimane da esordio clinico Consistente specificità dei test
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26 Virus ad RNA con polarità positiva Picornavirus Enterovirus Rhinovirus Hepatovirus
27 Enterovirus Resistenti all azione inattivante di numerosi agenti fisici e chimici. Resistenti all acidità del succo gastrico e alla bile. Poliovirus Coxsackievirus A e B Circuito orofecale (ad eccezione di Enterovirus 70 infezione congiuntivale) Orofaringe o tratto alimentare Mucose Diffusione linfoematica Meningi miocardio cute
28 Trasmissione orofecale Replicazione nell orofaringe e nel canale alimentare Replicazione Tonsille e placche di Peyer Viremia transitoria Organi bersaglio SNC Midollo Meningi Miocardio Cute
29 Enterovirus: eliminazione del virus Orofaringe: da 1 a 2 giorni prima dei sintomi, fino a 1 2 settimane dopo la loro scomparsa Feci: da molte settimane ad alcuni mesi dopo la scomparsa della sintomatologia
30 Enterovirus: diagnosi di infezione Isolamento del virus : tampone faringeo, saliva, feci, CSF Effetto citopatico dopo 24 ore (cellule VERO) IIF con anticorpi monoclonali PCR in CSF
31 Poliovirus Meningite asettica lieve con rapida guarigione. Se il virus raggiunge il nevrasse poliomielite [localizzazione a livello dei neuroni motori (distruzione) paralisi flaccida dei muscoli] Il virus si replica a livello neuronale provocando degenerazione degi assioni e paralisi Le cellule più colpite sono le cellule delle corna anteriori del midollo spinale
32 Poliovirus Vaccino di Salk (virus inattivato mediante formalina) Vaccino di Sabin (virus viscerotropo vaccino orale) 1999 Salk Sabin 2003 solo Salk
33 DTP: vaccinazione antidiftericotetanicopertossica IPV: vaccino antipoliomielitico iniettabile inattivato OPV: vaccino antipoliomielitico orale vivente attenuato MPR: vaccinazione antimorbilloparotiterosolia Td: vaccino antidiftericotetanico per adulti, contenente soltanto 2 Lf di anatossina difterica Hib: vaccinazione antihaemophilus influenzae b
34 IPV IPV DOPO IL 2003
35 Coxsackievirus Faringite vescicolare: faringite febbrile accompagnata da vomito e dolori addominali (A) Meningite asettica (B e A2, 7, 9 e 10) piccole manifestazioni epidemiche Mialgia epidemica febbre (B) cefalea dolori muscolari violenti (malattia di Bornholm) Miocardite e pericarditi (B) alterazioni funzionalità cardiaca. Infezioni perinatali (B) grave epatite progressiva
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