VZGOJA IN MOTIVACIJA MLADEGA BRALCA EDUCAZIONE E MOTIVAZIONE DEL GIOVANE LETTORE

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1 UNIVERZA NA PRIMORSKEM FAKULTETA ZA HUMANISTIČNE ŠTUDIJE UNIVERSITÀ DEL LITORALE FACOLTÀ DI STUDI UMANISTICI Nataša Požar Barut VZGOJA IN MOTIVACIJA MLADEGA BRALCA EDUCAZIONE E MOTIVAZIONE DEL GIOVANE LETTORE DIPLOMSKO DELO TESI DI LAUREA Mentor/-ica Relatore: doc. dr. Nives Zudič Antonič Študijski program: Italijanistika Corso di Laurea in Italianistica Koper Capodistria, 2013

2 Kdor bere, ta tudi misli. Kdor bere, bolje razume samega sebe, druge in svet, ki v njem živi. Kdor bere, je z zlato nitjo povezan s svojo dušo [ ]. (dr. Manca Košir) ZAHVALA Zahvaljujem se mentorici doc. dr. Nives Zudič Antonič za pomoč in spodbudo, prijateljici Tinkari, ki je prebrala, popravila in svetovala, možu Damjanu in sinu Jaši za potrpežljivost in podporo.

3 Chi legge, pensa. Chi legge, capisce meglio se stesso, gli altri e il mondo nel quale vive. Chi legge, è collegato con la propria anima [ ]. (Dr. sc. Manca Košir) RINGRAZIAMENTI Ringrazio la mia relatrice, la Prof.ssa Dr. sc. Nives Zudič Antonič per il suo aiuto e il suo incoraggiamento, lʼ amica Tinkara per aver letto, corretto e commentato, mio marito Damjan e mio figlio Jaša per la loro pazienza e il loro sostegno.

4 EDUCAZIONE E MOTIVAZIONE DEL GIOVANE LETTORE SINTESI Nella presente tesi di Laurea è stato affrontato l argomento della lettura come strumento per acquisire e accrescere il sapere e il successo personale. La tesi è divisa in due parti: la parte teorica e la parte empirica. Nella prima parte, quella teorica, viene presentata la motivazione alla lettura che è concepita come multidimensionale. Sono stati analizzati gli elementi della motivazione intrinseca quali: la competenza, l interesse, la capacità di immergersi nella lettura, l attitudine verso la lettura, l autonomia. Si è poi proseguito con gli elementi della motivazione estrinseca: il premio, la valutazione, la competizione e la motivazione sociale. Alla fine vengono specificati pure i possibili effetti negativi degli elementi della motivazione estrinseca come la critica, la punizione e lo stress. Nella seconda parte teorica della tesi è stata evidenziata l importanza di una precoce educazione alla lettura nella prima infanzia nell ambito famigliare. Nell età prescolare, infatti, si formano le basi dell atteggiamento dell individuo verso la lettura; rapporto che è destinato a durare per tutta la vita. Vanno poi descritte alcune caratteristiche su come poter colmare le lacune nell ambito dell educazione prescolare formale, dalle biblioteche e dai programmi di alfabetizzazione famigliare, finalizzate ad aiutare i genitori nel processo di educazione alla lettura dei figli. Si prosegue poi descrivendo l influenza dell ambiente scolastico sulla motivazione alla lettura sottolineando l importanza di un ambiente stimolante e di insegnanti capaci di fare da modello di buon lettore. Nella tesi è stato evidenziato che i giovani sono più motivati quando hanno varietà e libertà di scelta, ma notiamo che a scuola spesso non c è abbastanza comprensione per questi bisogni. Un altra cosa che va diminuendo con gli anni di studio è la lettura a voce alta. In seguito sono stati presentati alcuni metodi e idee per motivare i lettori più giovani e quelli adolescenti e sono stati descritti i fattori che influiscono sul calo della motivazione alla lettura durante il processo formativo. Alla fine viene presentata la modalità di lettura in una lingua straniera che non si differenzia sostanzialmente dalla lettura nella lingua madre. della scola elementare in lingua slovena nella zona bilingue dell Istria slovena. Per il lavoro sono stati usati diversi metodi di motivazione (descritti nella parte teorica) con i quali abbiamo aiutato gli alunni a leggere il loro primo libro in lingua italiana. PAROLE CHIAVE: leggere, motivazione alla lettura, motivazione intrinseca, motivazione estrinseca, alfabetizzazione

5 VZGOJA IN MOTIVACIJA MLADEGA BRALCA IZVLEČEK V diplomskem delu je predstavljen pomen branje za pot do znanja in osebnega uspeha ter poti do dobre bralne pismenosti. Delo je razdeljeno na teoretični in empirični del. V teoretičnem delu je razčlenjena večdimenzionalnost bralne motivacije. Podrobneje so opisane prvine notranje motivacije (kompetentnost, interes, zatopljenost, prepričanost o pomembnosti branja, samostojnost) ter prvine zunanje motivacije (nagrada, ocena, tekmovanje in socialna motivacija). Izpostavljene so tudi na negativne prvine zunanje motivacije (kritika, kazen in stres). V drugem delu naloge je poudarjen pomen bralne vzgoje, ki naj bi se začela že v zgodnjem otroštvu v družinskem krogu ter družinske pismenosti in programov, ki jo razvijajo. V predšolskem obdobju se namreč postavljajo temelji za odnos do knjig in do branja, ki ga bo otrok gojil celo življenje. Zgodnja bralna vzgoja se nadaljuje v predšolskih vzgojno varstvenih ustanovah ter v knjižnicah. Sledi del naloge, kjer je opisan vpliv šolskega okolja na bralno motivacijo. Poudarjen je pomen šole kot bralno vzpodbudnega okolja in učitelja kot bralnega modela. Ugotavljamo, da učence motivira svobodna izbira raznolikega bralnega gradiva, za katerega pa žal v šoli ni dovolj posluha. Tudi glasnega branja je v šoli premalo, predvsem v višjih razredih osnovne in v srednjih šolah. V nadaljevanju je predstavljenih nekaj strategij za motiviranje mlajših in starejših bralcev ter razloženih nekaj vzrokov, ki vplivajo na upad bralne motivacije. Branje je pomembno tudi pri učenju tujih jezikov. V empiričnem delu naloge je opisana izkušnja italijanskega bralnega krožka v kombiniranem oddelku 6. in 7. razreda osnovne šole s slovenskim učnim jezikom na dvojezičnem območju slovenske Istre. V krožku je bil z v teoretičnem delu opisanimi motivacijskimi sredstvi dosežen cilj uspešnega branja literarnega dela v italijanščini. KLJUČNE BESEDE: branje, bralna motivacija, notranja motivacija, zunanja motivacija, opismenjevanje

6 INDICE 1 Introduzione Definizione del concetto: motivazione alla lettura Cosa si intende per motivazione alla lettura? Elementi che interessano la motivazione alla lettura e fattori che la stimolano Motivazione intrinseca ed estrinseca Elementi della motivazione intrinseca Competenza ed efficacia personale Interesse personale e interesse situazionale Atteggiamento positivo verso la lettura La capacità di immergersi nel libro Autonomia Elementi della motivazione estrinseca Ricompensa: lode e premio Valutazione Competizione Motivazione sociale Elementi negativi della motivazione estrinseca: critica, punizione, stress Per riassumere: L identikit del lettore motivato intrinsecamente ed estrinsecamente Educare alla lettura: dalla famiglia alla scuola, da ascoltatore a lettore Esperienze di lettura nell infanzia Esperienze precoci Influenza del nucleo famigliare sulla motivazione alla lettura Lettura nella scuola dell infanzia Collaborazione tra genitori, educatori e insegnanti Le biblioteche: un mondo di libri a portata di mano. 28

7 3.1.6 Programmi di alfabetizzazione famigliare Influenza dell'ambiente scolastico sulla motivazione alla lettura Quadro della situazione scolastica Sviluppo della motivazione alla lettura nell'ambito scolastico L'insegnante come modello Lettura in classe Varietà di scelta Libertà di scelta In compagnia dei libri: attività di lettura, strategie di motivazione Alunni con bisogni speciali e la motivazione alla lettura Nuove tecnologie: aiuto oppure ostacolo per la motivazione alla lettura Che cosa influisce sul calo della motivazione? Lettura in lingua straniera e lingua seconda Quadro della situazione Attività di lettura In classe: circolo di lettura Breve analisi del contesto della classe Attività di lettura guidata Conclusione Vzgoja in motivacija mladega bralca (povzetek) Bibliografia, bibliografia on line, sitografia. 71 Appendici

8 1 INTRODUZIONE In questa tesi si cercherà di dare una risposta alle domande perché leggere, perché prediligere la lettura ad altri possibili hobby, come motivare i giovani alla lettura, quella scolastica e quella estetica 1, come farli persistere nella lettura durante gli anni di scuola, e motivarli a leggere anche una volta adulti. L educazione di giovani lettori è un tema che appassiona studiosi dell età evolutiva, genitori, educatori e insegnanti, preoccupati del disinteresse che le nuove generazioni nutrono verso il libro e la lettura. Come spiega Meta Grosman (1997), nella società moderna, l educazione alla lettura dovrebbe essere impegno di tutti, non solamente dei fautori del processo educativo. Nella nostra società, dove la parola scritta è il tratto predominante della comunicazione, è di grande importanza formare persone alfabetizzate, capaci cioè di districarsi tra la molteplicità di materiale scritto in circolazione. Secondo alcuni studi oggi c è un gran numero di giovani talentuosi e molto capaci, che però hanno difficoltà nella decodifica dei messaggi testuali, mancano cioè di competenza alfabetica funzionale. Una delle possibili ragioni è che non hanno ricevuto abbastanza stimoli o fatto abbastanza esperienze nel periodo di maggior sviluppo cognitivo, ossia nella prima infanzia. Tutto ciò si riflette nello sviluppo delle abilità linguistiche, come l analisi, la riflessione e la comprensione testuale (id.). Grosman spiega che il linguaggio è lo strumento base per la cooperazione tra singoli individui all interno della società. Una competenza comunicativa ben sviluppata è il modo più affidabile per raggiungere il successo personale e sociale 2 (2003, 11). La competenza comunicativa si sviluppa leggendo, sentendo leggere e discutendo delle letture affrontate. Essendo la lettura uno strumento per acquisire sapere, provare piacere, avere successo e stimolare la crescita personale, è dovere degli adulti: genitori, educatori e insegnanti, 1 Ermanno detti la chiama sensuale, Peter Bichsel la chiama corporale, mentre per Daniel Pennac è il bovarismo. Per tutti è una lettura che equivale alla soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni. (Trovato sul sito: Consultato il 18 novembre 2012). 2 Traduzione Nataša Požar Barut. In seguito N.P.B.

9 metterla a disposizione delle nuove generazioni, di farla amare, di mettere in evidenza la sua importanza e il suo valore estetico. Nella prima parte della tesi cercheremo di dare una definizione del concetto di motivazione alla lettura. Ci soffermeremo sulle sue due componenti, quella intrinseca e quella estrinseca, e analizzeremo i singoli elementi che ne fanno parte. Nella seconda parte verranno presentate le esperienze di lettura nella prima infanzia nell ambito famigliare e nella scuola d infanzia. Sottolineeremo, inoltre, l importanza della collaborazione tra tutti gli adulti presenti nella vita del bambino: genitori, educatori, insegnanti e bibliotecari. In seguito analizzeremo l influenza che l ambiente scolastico esercita sulla motivazione alla lettura e parleremo dei diversi modi per motivare gli alunni a leggere e di come aiutarli in caso di difficoltà. Prenderemo in considerazione anche la motivazione per leggere in una lingua che non è quella materna e cercheremo di individuare i modi per aiutare gli alunni a far fronte a nuove sfide. Nella terza parte del lavoro metteremo in pratica le conoscenze accumulate nell ambito della motivazione alla lettura organizzando un Circolo di lettura in lingua italiana nella classe della scuola elementare in lingua slovena della zona bilingue dell Istria slovena.

10 2 DEFINIZIONE DEL CONCETTO: MOTIVAZIONE ALLA LETTURA 2.1 Cosa s intende per motivazione alla lettura? Sonja Pečjak e Ana Gradišar, le più autorevoli esperte slovene nel campo della lettura hanno coniato la seguente definizione: Con il termine motivazione alla lettura si indica tutta una serie di fattori che concorrono nel processo di iniziazione dell individuo alla lettura, valorizzando la lettura stessa, aiutano il lettore a persistere nell iter letterario, nonché lo invogliano a ripetere l esperienza 3 (Pečjak, Gradišar, 2002, 51). Secondo Ilaria Filograsso la motivazione alla lettura è una disposizione interna consapevole del piacere ed una spinta a consolidare l attitudine alla lettura (Filograsso, 2007, s.p.). Nella letteratura tecnica, oltre al termine motivato, viene usato spesso anche il termine impegnato (in inglese: engaged, reading engagement). Guthrie e i suoi collaboratori spiegano che un lettore impegnato è anche motivato in modo intrinseco, il che lo porta ad accresce le proprie conoscenze con l aiuto di strategie cognitive (Guthrie et al., 2004 in Pečjak et al. 2006). Le ultime ricerche nel campo della lettura mostrano che per far nascere un mondo di lettori entusiasti che leggeranno per tutto l arco della vita è di grande importanza la motivazione che li fa imparare a leggere e a dedicare del tempo a quest attività. Un altro importante fattore motivazionale è il piacere che provano durante la lettura. Esiste una moltitudine di fattori socioculturali che influiscono sia sull entusiasmo dei lettori sia sull aspetto emozionale della lettura. I ricercatori parlano della motivazione alla lettura come di un intreccio di fini e convinzioni inerenti la lettura. I ragazzi, come gli adulti, decidono di leggere per motivi diversi. Alcuni leggono perché amano immedesimarsi nelle storie, altri perché sono curiosi e vogliono imparare cose nuove. Per alcuni la lettura rappresenta una sfida personale e amano perciò leggere una letteratura più impegnata. Uno stimolo importante 3 Traduzione N.P.B.

11 è anche quello sociale; molti leggono per condividere le esperienze di lettura con amici, accontentare genitori e insegnanti, o semplicemente per essere conformi alle aspettative della collettività. Alcuni decidono di leggere grazie a un riconoscimento o a una lode ricevuti, altri sono guidati dall ebbrezza della competizione Nataša Bucik (2003) afferma che le persone non sono semplicemente motivate o prive di motivazione, ma possono essere invogliate alla lettura in modi diversi o tramite contenuti diversi. 2.2 Elementi che interessano la motivazione alla lettura e i fattori che la stimolano Wigfield e Guthrie (1997; in Pečjak et al., 2006), che sono oggi considerati tra i più autorevoli autori sull argomento, hanno cercato di definire il concetto di multidimensionalità della motivazione alla lettura. Baker e Wigfield (1999; in Pečjak et al., 2006, 8) suddividono questa multidimensionalità in undici sottodimensioni o elementi riuniti in tre gruppi distinti. Il primo gruppo comprende le convinzioni sull abilità e l efficacia: - l efficacia personale/competenza (la convinzione di saper leggere bene), - la sfida (essere preparati ad affrontare testi lunghi e difficili) e - il sottrarsi alla pratica (il desiderio di sottrarsi alla lettura). Il secondo gruppo comprende i fini e i motivi per leggere che possono essere intrinsechi o estrinsechi. Le dimensioni che si riferiscono alla motivazione intrinseca sono: - la curiosità, la voglia di sapere (il desiderio di leggere su un determinato tema che interessa l individuo), - l immersione, la capacità di essere assorti (il piacere che procura la lettura all individuo) e - l importanza che si dà alla lettura (la convinzione che leggere sia importante). Le dimensioni che si riferiscono alla motivazione estrinseca e sono protratte verso un fine sono: - il riconoscimento e la lode (il piacere di ottenere riconoscimento materiale per la lettura),

12 - lettura per i voti (il desiderio di ottenere buoni voti) e - la competizione (il desiderio di superare gli altri). Il terzo gruppo si riferisce al fattore sociale della lettura e comprende due dimensioni: - la dimensione sociale (l individuo legge per ragioni sociali) e - la condiscendenza (l individuo legge per adempiere alle aspettative). 2.3 Motivazione intrinseca ed estrinseca Dall analisi di vari testi sull argomento emerge che la motivazione viene suddivisa in motivazione intrinseca ed estrinseca. La motivazione intrinseca scaturisce da un bisogno interiore o un interesse personale ed è più efficace e più duratura. Quella estrinseca viene invece indotta da fattori esterni come la lode, il riconoscimento, i voti e influenza il comportamento dell individuo momentaneamente, non porta quindi a un interesse duraturo, ma svanisce nel momento in cui il fine è stato raggiunto (Pečjak et al., 2006). Entrambi i tipi di motivazione possono dare buoni esiti ma mentre quella estrinseca fa leggere l individuo solo per il tempo necessario a raggiungere il fine prefissato, quella intrinseca forma un lettore appassionato al quale il libro farà da compagno durante tutto l arco della vita. Nell ambito scolastico parliamo di lettura come dovere verso lettura come piacere. Kellaghan, Madaus e Raczek (1996; in Harlen, Deakin Crick, 2003) associano la motivazione intrinseca all apprendimento volto verso una comprensione concettuale approfondita e competenze avanzate, mentre quella estrinseca a un apprendimento superficiale. Studi recenti hanno dimostrato che guardare alle due forme di motivazione come antagoniste non è produttivo, poiché la motivazione estrinseca col tempo può evolversi in quella intrinseca. Figura 1: Presentazione degli elementi più importanti della motivazione, divisa in intrinseca ed estrinseca

13 MOTIVAZIONE INTRINSECA: Competenza Interesse Immersione Convinzione sull importanza della lettura MOTIVAZIONE ESTRINSECA: Ricompensa Risultato Competizione Motivazione sociale Obiettivo a lungo termine Lettura frequente Lettura per tutta la vita Lettura e apprendimento più efficaci Migliore alfabetizzazione Pečjak et al., 2006, 10. Obiettivo a breve termine Lettura sporadica Lettura unicamente scolastica Lettura e apprendimento meno efficaci Scarsa alfabetizzazione Fonte: Bucik spiega che: Se come genitori, educatori e insegnanti, si vuole creare le basi per lo sviluppo di un lettore interessato e appagato è di grande importanza la conoscenza delle diverse dimensioni della motivazione, l identificazione delle differenze tra studenti, la comprensione del funzionamento e dell influsso reciproco dei singoli fattori. Lo scopo è di infondere interesse, instaurare un rapporto positivo verso la lettura, aumentare le attività di lettura e migliorare i risultati 4 (Bucik, 2003, 112). I singoli individui risponderanno a stimoli e a strategie diverse in modo diverso ed è molto importante tenerne conto se vogliamo aiutarli a relazionarsi in modo positivo alla lettura Elementi della motivazione intrinseca Gli elementi della motivazione intrinseca sono la competenza, l interesse, la capacità di immergersi nella lettura (la capacità di essere assorti), la convinzione dell importanza della lettura, l autonomia Competenza ed efficacia personale 4 Traduzione N.P.B.

14 Essere competenti significa avere fiducia nelle proprie capacità. Per l alunno significa avere la convinzione di essere all altezza del compito (Bandura, 1986, in Guthrie 2001). Chi si sente competente vede i compiti difficili come una sfida personale ed è molto più propenso a scegliere letture impegnative. La fiducia in se stessi influenza lo sforzo che si è disposti a impiegare per portare a termine il compito prefissato. Più grande è la competenza dell alunno, più grandi saranno i suoi risultati, migliori i sui voti, più grande la sua motivazione a ripetere la prova. Pur essendo la competenza un elemento della motivazione intrinseca è incentivata da fattori esterni. Il senso di competenza nasce quando uno studente si mette alla prova insieme ai suoi coetanei. In questo caso sono molto importanti il feedback e gli incentivi che accrescono la fiducia in se stessi e la predisposizione dello studente al lavoro. Se questi elementi mancano, il senso di competenza non resta immutato, ma spesso diminuisce. Un alunno che più volte non è riuscito a finire il compito e non ha ottenuto buoni risultati comincia a dubitare delle proprie capacità il che ha un impatto negativo anche sulla sua voglia di leggere (Pečjak et al., 2006) Interesse personale e interesse situazionale Bucik spiega che: L interesse per la lettura è una parte importante della motivazione ed è una prerogativa personale di ogni individuo, e continua dicendo che: [ ] è una caratteristica, che si sviluppa quando un attività si protrae per un certo periodo, è relativamente stabile, solitamente legata a una buona conoscenza, a emozioni e a valori positivi legati a una certa sfera d interesse o un attività. (Bucik, 2003, 114). Susanne Hidi afferma che: L interesse concepito come uno stato psicologico include un attenzione canalizzata, una funzione mentale aumentata, persistenza e coinvolgimento emotivo 5 (Hidi, 2000, 311). L autrice continua spiegando che tutti questi elementi influiscono sulla nostra percezione dell attività; pur essendo questa difficile e stancante, non la vediamo come tale, poiché mossi da interesse personale (id.). Secondo Hidi (2000), esistono due tipi d interesse per quanto riguarda la motivazione alla lettura: l interesse situazionale e l interesse personale. L interesse situazionale viene attivato da uno stimolo esterno che catalizza l attenzione dell individuo. La risposta allo 5 Traduzione N.P.B..

15 stimolo può essere, più o meno duratura ed eventualmente finire, oppure rappresentare un interesse situazionale così forte ed interessante, da evolversi in un duraturo interesse personale. È importante sviluppare sia l interesse personale che situazionale, poiché entrambi stimolano le funzioni intellettuali e contribuiscono a una migliore comprensione del materiale letto e a un migliore rendimento scolastico, il che influisce anche sull autostima (Pečjak et al., 2006) Atteggiamento positivo verso la lettura Oltre alla competenza e all interesse un altro elemento importante della motivazione è l atteggiamento verso la lettura, cioè l importanza che l individuo attribuisce alla lettura e al libro. Sull atteggiamento influiscono le emozioni che suscita in noi una cosa o una certa attività, sia positiva che negativa che di conseguenza ci fa leggere o ci fa evitare la lettura. L atteggiamento verso i libri e la lettura inizia a formarsi già nella prima infanzia. Di grande importanza è l esempio dato dagli adulti, specialmente dai genitori e dalle persone importanti per il bambino. Il nucleo famigliare è quello che per primo introduce il libro al bambino. I ricercatori hanno scoperto che esiste un atteggiamento verso la lettura di tipo generale che comprende una gamma di atteggiamenti specifici: per il genere letterario, per gli autori, illustratori, personaggi letterari (Bucik, 2009). È importante che in un primo momento si cerchi di fare da guida ai bambini mostrando loro le molteplici possibilità di scelta, ma è anche importante rispettare i loro gusti e i loro interessi. In questa fase il bambino non va forzato evitando in tal modo che cominci a odiare la lettura La capacità di immergersi nel libro La capacità di immergersi, di perdersi completamente nella lettura è secondo Schallert e Reed (1997; in Pečjak, Gradišar, 2002) un processo psicologico specifico. Quando un individuo è assorto nella lettura, la sua attenzione è completamente focalizzata sul compito che sta svolgendo. La capacità di immergersi può aumentare o diminuire e

16 combina i processi cognitivi e quelli emozionali che servono a portare a termine il compito. In quest ottica la capacità di immergersi, viene concepita come un particolare tipo di impegno. Quando un individuo legge un testo al quale è specialmente interessato, prova piacere. In questo caso parliamo di lettura sensuale. Csikszentmihalyi (1991; in Pečjak et al., 2006) spiega che il piacere sensuale non va inteso nel suo senso edonistico ma va percepito come energia che spinge il lettore a un livello d esperienza superiore. L individuo che predilige la lettura sensuale, sceglie da solo i testi da leggere, si immedesima nei personaggi e con loro vive la storia. Csikszentmihalyi (1991; in Pečjak et al., 2006; in Guthrie, 2001) parla di flusso (in inglese: flow) che travolge il lettore. Lo stesso autore spiega che il fenomeno non può verificarsi, quando le capacità dello studente non corrispondono alla sfida prefissatasi. Qui entra in gioco l insegnate, che deve offrire allo studente testi che lo stimolano e non sono per lui né troppo difficili né troppo facili. Nel primo caso è difficile che l alunno sia intrinsecamente motivato, poiché non si sentirà abbastanza competente, nel secondo si annoierà. In entrambi i casi, il risultato sarà lo stesso; l alunno si rifiuterà di svolgere il compito oppure non gli darà la giusta attenzione. Al termine immersione nella lettura viene associato il termine impegno (in inglese: reading engagement). Guthrie e Wigfield (1997) spiegano che la capacità di perdersi in un libro è una specie d impegno. Un lettore può essere impegnato, ma non per questo anche assorto nella lettura. Non si può invece essere assorti nella lettura senza essere impegnati. I due autori sono convinti che la curiosità è la capacità di perdersi nei libri portino ad un interesse duraturo e persistente, mentre la motivazione legata all ubbidienza quasi sicuramente non dà gli stessi risultati (Pečjak et al., 2006) Autonomia Due componenti importanti della motivazione sono l autonomia e la libertà del lettore. Già nell età prescolare, quando il bambino si approccia per la prima volta al libro è molto importante farlo partecipe alla scelta dei libri da leggere. L adulto deve essere un compagno paziente e lasciare che sia il bambino a scegliere le letture che gli interessano. Può aiutarlo spiegandogli la trama o dargli una mano nella ricerca dei testi

17 che incontrino il suo interesse, ma deve essere sempre il bambino a fare la scelta finale. Non è importante se tra i libri scelti se ne trova qualcuno troppo difficile, sarà il compito dell adulto aiutare il bambino a capirne la storia. Privare un bambino della sua autonomia potrebbe reprimere il suo interesse per i libri e la lettura. Al contrario dargli l opportunità di scegliere da solo i libri da leggere, lo farà sentire importante, indipendente e allo stesso tempo imparerà a decidere (Bucik, 2009). Secondo Guthrie (2001) i bambini hanno bisogno di scelte per sviluppare l autonomia. Anche nell ambito scolastico il senso di autonomia aiuta a motivare gli allievi; i professori che promuovono l autonomia accrescono la motivazione intrinseca e fanno sentire gli allievi più competenti e più sicuri di sé (Pečjak, Gradišar, 2002). I giovani preferiscono avere controllo sull ambiente che li circonda invece che sentirsi manipolati dagli adulti (Guthrie, 2001) Elementi della motivazione estrinseca Un allievo è motivato in modo estrinseco quando la lettura è stimolata da un desiderio di riconoscimento, quale un diploma, una lode o dei buoni voti, oppure dalla voglia di competizione. Anche la motivazione sociale rientra nell ambito della motivazione estrinseca. Pečjak e collaboratori (2006) spiegano che le due dimensioni della motivazione, quella intrinseca e quella estrinseca, non devono essere valutate rispettivamente come buona e come cattiva. Anche la motivazione estrinseca può avere un forte impatto sullo studente, ma normalmente è di breve durata. Uno studente motivato estrinsecamente ha sempre bisogno di uno stimolo esterno e quando questo cessa, cessa anche la voglia di leggere. È compito dell insegnante tenere vivo l interesse dello studente, tramite la conoscenza delle dinamiche e delle dimensioni della motivazione e la scelta dello stimolo più adatto allo studente in questione. Può succedere che uno studente, dapprima motivato solo estrinsecamente, migliori così tanto le sue prestazioni da iniziare a sentirsi competente. Quando la lettura per lui non rappresenta più una fatica senza giusta remunerazione inizia a nascere un lettore

18 appassionato. Da qui la strada è sempre più in discesa; più uno studente è bravo a leggere, più alta sarà la sua motivazione alla lettura Ricompensa: lode e premio La lode è un apprezzamento verbale, mentre il premio è solitamente materiale. Entrambi gli incentivi accrescono la motivazione degli alunni, specialmente di quelli meno sicuri di sé e sono a tal ragione anche i più usati in ambito scolastico. Quando si loda, è molto importante spiegarne la ragione dando così un feedback all alunno. La lode deve essere sincera e moderata, altrimenti l alunno si può sentire manipolato. Quando l insegnante esprime una lode sincera, questa viene percepita come tale dall alunno contribuendo ad accrescere la sua motivazione e il senso di competenza (Pečjak, Gradišar, 2002; Marentič-Požarnik, 2000). Pečjak e Gradišar affermano che: La teoria spiega che ricevere sempre delle ricompense per il lavoro svolto, fa avere l impressione agli alunni di studiare solo per la ricompensa e non per un loro desiderio personale. In questo caso le ricompense minano la motivazione intrinseca, cioè l interesse per il compito, e diminuiscono il senso di autocritica 6 (Pečjak, Gradišar, 2002, 61). Purtroppo viviamo in un era dove le ricompense hanno fin troppa importanza e i ragazzi ne sono ben consapevoli. La ricompensa di qualunque tipo, materiale o solamente verbale, influisce negativamente sulla motivazione generale, se quando è aspettata manca di arrivare (Ryan, Deci, 2000). La psicologa Barica Marentič-Požarnik (1988) spiega, che prima di lodare un alunno è bene sapere se è motivato intrinsecamente o no. Se lo è, la lode non gli serve, poiché è competente e sa valutare da solo la propria efficienza e il proprio successo. Diversamente, per gli alunni che sono estremamente estrinsecamente motivati, quelli privi di autonomia, e quelli che difficilmente conseguono risultati soddisfacenti, la lode è un grande incentivo. L autrice suggerisce di lodare ogni tentativo dell alunno di migliorare le proprie prestazioni usando un criterio individuale e non uno sociale, cioè non confrontandolo con i compagni. Con ciò evitiamo di lodare sempre gli stessi alunni, facendo perdere valore alla lode. 6 Traduzione N.P.B.

19 Valutazione La valutazione di un lavoro svolto può essere un importante feedback per l alunno e può accrescerne la motivazione. Le attività di valutazione possono essere da altamente obbiettive e standardizzate (test standardizzati) a quelle personalizzate, cioè incentrate sullo studente (potfolio). I test standardizzati sono molto più facili da gestire e valutare, ma non riescono a riflettere le idee personali degli alunni, la loro motivazione e le pratiche di lettura. I portfolio sono più indicati per incentivare la motivazione, ma sono difficili da valutare in modo obbiettivo. La cosa migliore sarebbe una combinazione dei due tipi di attività, che vengono così incontro sia ai bisogni amministrativi dell istituzione che a quelli educativi degli alunni. Questo tipo di lavoro è molto complesso ma dà agli alunni la possibilità di esprimersi e di sviluppare al meglio le strategie che li portano al sapere. Nella valutazione si dovrebbe tenere conto anche dello sforzo impiegato. Quando l alunno viene valutato per il lavoro svolto e lo sforzo impiegato in classe e il suo lavoro non viene confrontato con quello di altri, allora diventa molto più incentrato sul compito da svolgere che non sul voto (Guthrie, 2001) Competizione La competizione come forma di motivazione è spesso presente a scuola in forma di rendimento scolastico. Come per lo studio, anche nella lettura, la competizione tende a motivare di più i buoni lettori che si sentono competenti e hanno alle spalle esperienze positive. Nei lettori non abbastanza esperti la competizione suscita sentimenti negativi, poiché pur sforzandosi, non riescono a raggiungere i risultati desiderati. I buoni lettori migliorano le proprie prestazioni, mentre quelli meno esperti le peggiorano, perché la tensione della competizione non permette loro di mostrare le proprie capacità. Per questo motivo è importante che le competizioni vengano usate come motivazione estrinseca in modo sporadico e che queste siano impostate in modo che vinca chiunque finisca il compito assegnato (Marentič-Požarnik, 1988). Un altro tipo di competizione è quello con se stessi spiega la Marentič-Požarnik (1988). In questo caso l alunno sfida se stesso in un compito che deve portare a termine, in conformità con le proprie capacità. Impara così a conoscere i propri limiti e capisce che

20 impegnandosi di più otterrà risultati migliori. Impara a confrontare i risultati ottenuti con quelli precedenti e riesce a determinare se ha raggiunto l obiettivo o l ha persino superato. Questo tipo di motivazione ha un impatto positivo su tutti gli alunni. Una competitività malsana ed esagerata nella lotta per il prestigio è una delle cause principali per i diversi tipi di disturbi emotivi tipici della vita odierna- motivo in più perché la scuola non ne faccia uso, 7 conclude l autrice (Marentič-Požarnik, 1988, 134) Motivazione sociale Uno dei più importanti stimoli estrinsechi è la motivazione sociale. Parliamo di motivazione sociale, quando un alunno legge per sentirsi parte di un gruppo di coetanei che insieme svolgono delle attività di lettura. Sweet (1997) parla dei bisogni psicologici connessi alla motivazione, quali le già citate competenza e autonomia e il senso di affinità e di legame. Sono proprio il senso di affinità e di legame a spingere le persone a collaborare in attività importanti per il gruppo. Le ricerche hanno mostrato che i ragazzi che amano leggere provengono da famiglie che possiedono molti libri, dove anche i genitori amano leggere e incoraggiano i ragazzi a fare altrettanto, spiega Sweet (1997, 89). Il senso di appartenenza a tale famiglia ha una grande influenza sull interesse per la lettura. Per tutti i bambini il primo modello di comportamento deriva dal nucleo famigliare, al quale si aggiungono educatori, insegnanti e amici. È proprio su consiglio di amici e coetanei, che molti ragazzi decidono di leggere un determinato libro. Così, dove un insegnante può fallire, spesso ha successo un lettore coetaneo. Gli insegnanti dovrebbero incoraggiare gli alunni alla collaborazione, pianificare spesso lavori di gruppo e così mantenere alta la motivazione alla lettura Elementi negativi della motivazione estrinseca: critica, punizione, stress 7 Traduzione N.P.B.

21 La critica è una conseguenza della cattiva condotta o del cattivo rendimento dell alunno. Sia costruttiva sia negativa la critica suscita sempre emozioni forti. Raramente ha un effetto positivo sulla motivazione, perciò si deve stare attenti quando la si usa. È importante criticare solo l azione fatta o mancata, mai la persona. Un alternativa alla critica, è dare all alunno un feedback obbiettivo, al quale aggiungere delle linee guida su come migliorare la prestazione (Marentič-Požarnik, 1988). Lo stesso vale per la punizione che è quasi sempre controproducente. Punire qualcuno perché non legge gli farà solamente odiare i libri. Lo stress può essere positivo o negativo. Lo stress positivo è quello che ci fa agire, quello negativo invece ha l effetto opposto. La scuola con le sue aspettative e le sue richieste, la quantità elevata di compiti, il materiale didattico astratto e continue verifiche contribuiscono ad aumentare il livello di stress nei ragazzi. In questo caso lo stress è tutt altro che fonte di motivazione (Marentič-Požarnik, 2000). 2.4 Per riassumere: L identikit del lettore motivato intrinsecamente ed estrinsecamente Nella seguente griglia riassumiamo in forma di identikit le principali caratteristiche dei lettori motivati intrinsecamente ed estrinsecamente. Figura 2: Motivazione intrinseca ed estrinseca per la lettura NOTIVAZIONE INTRINSECA Il lettore: è assorto nella lettura usa strategie cognitive complesse sia nella lettura che nello studio è curioso e ha molteplici interessi fissa da solo i propri obiettivi nella lettura indirizza le proprie forze per superare gli ostacoli e perseguire l obiettivo è sicuro di sé; ama condividere le proprie esperienze di lettura con i MOTIVAZIONE ESTRINSECA Il lettore: evita la lettura, legge perché costretto non conosce strategie complesse o evita di usarle è accondiscendente e adattabile gli obiettivi nella lettura sono fissati da altri cerca delle scorciatoie per conseguire l obiettivo è insicuro e ansioso; non ama parlare delle sue letture

22 compagni la sua ricompensa è il sapere acquisito, il piacere provato nella lettura si sente competente l atteggiamento verso la lettura è positivo la lettura è fonte di piacere, un modo per soddisfare la curiosità, una ricompensa di per sé la sua ricompensa è il voto ottenuto, il riconoscimento sociale non si sente competente l atteggiamento verso la lettura non è sempre positivo la lettura è un modo per conseguire altri obiettivi, come un voto e il riconoscimento nell ambiente sociale Fonte: Pečjak, Gradišar (2002, 67).

23 3 EDUCARE ALLA LETTURA: DALLA FAMIGLIA ALLA SCUOLA, DA ASCOLTATORI A LETTORI L incontro decisivo tra i ragazzi e il libro avviene sui banchi di scuola. Se avviene in una situazione creativa, dove conta la vita e non l esercizio, ne potrà sorgere quel gusto della lettura con il quale non si nasce, perché non è un istinto. Se avviene in una situazione burocratica, se il libro sarà mortificato a strumento di esercitazioni [ ]ne potrà nascere la tecnica della lettura, non il gusto. (G. Rodari, Grammatica della fantasia) 3.1 Esperienze di lettura nell infanzia Esperienze precoci Già nelle prime settimane di vita il bambino risponde agli stimoli dell ambiente fisico e sociale che lo circonda in modo percettivo, motorio, emotivo, sociale, mentale e vocale. Di conseguenza è molto importante la qualità di questo ambiente: i giocattoli, i libri, i diversi materiali con cui viene in contatto il bambino (Marjanovič Umek, Zupančič, 2003). La comunicazione tra adulto e bambino inizia molto prima che questi inizi a parlare. È fatta di sguardi, di sorrisi, di carezze, di voci familiari come quelle di mamma e papà. I genitori spesso si domandano quando iniziare a leggere al bambino. Molti sono convinti che il bambino nel primo anno di vita sia ancora troppo piccolo per capire. In realtà non è mai troppo presto; già dalla sua nascita, i genitori possono parlare con il bambino, cantargli ninnenanne e filastrocche, raccontargli brevi storie. Anche se il bambino non capisce ancora il senso delle parole, sente la melodia, il ritmo, impara a conoscere e ad amare la voce dei genitori. All inizio non serve leggere, basta che si canti o si parli al bambino. Circondare il bambino con musica o audiolibri non basta, niente infatti può sostituire il contatto che si stabilisce con un amorevole adulto che canta e parla (Jamnik, 2003).

24 Già all età di sei mesi si possono offrire al bambino i libri gioco, solitamente fatti di materiale lavabile: stoffa, plastica o legno. Questi libri gli permettono di imparare a manipolare l oggetto-libro, di guardarlo nel verso giusto, di imparare a girare le pagine senza che queste si strappino o si rovinino. A nove mesi si può già cominciare a sfogliare insieme gli albi illustrati e guardare le figure. A un bambino piccolo si consiglia di leggere solamente per qualche minuto alla volta, poiché non sono ancora capaci di concentrarsi per lunghi periodi. Con ogni mese di vita in più, i tempi di lettura possono essere allungati. L importante è stare attenti a leggere solamente fin quando l attività è piacevole. Non importa se il bambino gioca mentre leggiamo; questo non significa che non ci ascolti. Inoltre spesso il bambino vocalizza o parla durante la lettura; anche questo non va interpretato come segno di noia, ma l opposto, come segno d interesse. Leggendo in modo persistente pochi minuti al giorno facendo sentire il bambino felice e a proprio agio, gli inculchiamo l abitudine e il desiderio di ripetere l esperienza (Jamnik, 2003). Guardare insieme albi illustrati e raccontare e leggere storie sono attività di grande aiuto per il processo di alfabetizzazione e per lo sviluppo cognitivo in generale. L interazione sociale che avviene durante la lettura fa sì che il bambino assimili degli strumenti psicologici che in futuro userà per controllare il proprio comportamento. Il bambino vede la lettura come un gioco, un attività che gli da piacere e senso di sicurezza. Inoltre la lettura stimola lo sviluppo e lo studio della lingua, accresce le competenze conoscitive e sociali del bambino, gli fa imparare le strategie per controllare i suoi stati emotivi e per mantenere focalizzata l attenzione (Marjanovič Umek, Zupančič, 2003). Quando il bambino comincia a parlare bisogna sollecitare la conversazione facendogli delle domande, invertendo le parti tra narratore e ascoltatore stimolando così anche la sua memoria e la sua fantasia. Attorno ai due anni possiamo notare l importanza che per il bambino hanno i rituali quotidiani. Per lui è molto importante che le cose accadano sempre nel verso prestabilito, specialmente prima di andare a dormire, perché questo lo rassicura. Per lo stesso motivo amano ascoltare sempre le stesse favole, possibilmente senza cambiare una sola virgola.

25 Molti genitori pensano che non abbia senso leggere le stesse storie. Nelle storie già conosciute il bambino trova un senso di sicurezza, soddisfa il proprio bisogno di attenzione da parte degli adulti, impara a canalizzare l attenzione e allena la memoria. Marjanovič Umek e Zupančič (2003) spiegano che la ripetizione rappresenta il principio biologico dello sviluppo, che permette al bambino di rafforzare le proprie esperienze e sta alla base dell apprendimento e in più lo rende felice. La storia gli serve come spunto per il gioco simbolico sviluppando così gradualmente la capacità di immedesimarsi nelle altre persone, di comportarsi come loro; per questo motivo è importante il criterio con il quale si scelgono i libri per bambini, che devono essere di qualità sia nel testo che nelle illustrazioni. L illustratrice Kveta Pacovskà spiega che l albo illustrato è la prima galleria d arte dei bambini, il primo contatto che i bambini hanno con l arte figurativa (Sossi, 2008). Livio Sossi sostiene che: Nella formazione dei lettori è molto importante il ruolo delle immagini. C è una lettura del testo e c è una lettura delle immagini. I due linguaggi sono autonomi e hanno la stessa importanza e la stessa dignità (Sossi, 2008, s.p.). Marjanovič Umek e Župančič sostengono che: [ ] i bambini progrediscono più velocemente se, mentre ascoltano le storie, hanno a disposizione le illustrazioni che completano la storia. Questo fa dell albo illustrato il materiale più adatto per stimolare lo sviluppo della capacità narrativa del bambino 8 (Marjanovič Umek, Župančič, 2003, 32). Molti genitori si sentono in apprensione al pensiero di dover leggere ad alta voce, forse perché non sono bravi lettori o perché non hanno avuto la fortuna di sentirsi leggere nell infanzia. Per leggere ai bambini non serve essere un lettore professionista. Il rituale della lettura significa attenzione da parte dell adulto e la possibilità di vivere insieme le avventure del protagonista con l aiuto delle parole e delle immagini. Il bambino si sente felice e appagato e per questo vorrà leggere e rileggere, il che lo aiuterà nel momento dell alfabetizzazione (Knaflič, 2009). Il tempo passato a leggere è un investimento per il futuro dei nostri bambini. 8 Traduzione N.P.B.

26 3.1.2 L influenza del nucleo famigliare sulla motivazione alla lettura Livija Knaflič (2003) spiega che sono i genitori i primi insegnanti del bambino; lo aiutano a soddisfare i propri bisogni, a conoscere il mondo che lo circonda e a fare le prime esperienze. Con la loro amorevole cura il bambino vede il mondo come un posto bello e sicuro. Tutti i genitori cercano di dare il meglio ai propri figli. Spesso il tipo di educazione che scelgono di dare alla prole è quello che hanno ricevuto loro stessi da bambini. La società che si evolve e lo sviluppo tecnologico esigono dai genitori di essere più attivi di quanto lo erano i loro antenati. L istruzione diventa sempre più importante, in quanto rappresenta una garanzia di successo. Uno dei compiti dei genitori è preparare i bambini alla scuola e parte di questa preparazione è anche introdurre i bambini nel mondo dei libri e della lettura. Knaflič spiega che: I genitori introducono i propri figli nel mondo dell alfabetizzazione molto prima che questi inizino a frequentare la scuola, perché incoraggiati dall interesse e la curiosità dei bambini, dalle proprie esperienze e i desideri. Con il proprio comportamento, i punti di vista e l attitudine verso la lettura, i genitori, già molto presto, influenzano il rapporto che i figli avranno con i libri 9 (Knaflič, 2003, 34). Knaflič (2003) afferma che grazie alla lettura il bambino amplia il proprio vocabolario e acquisisce una varietà di nozioni sul mondo che lo circonda. Tutto questo lo aiuta nel processo di alfabetizzazione. Più parole conosce, più facile sarà per lui imparare a leggere e a scrivere. Come già detto, la lettura stimola lo sviluppo cognitivo. Quando i genitori leggono al bambino e gli fanno delle domande per renderlo partecipe e focalizzare la sua attenzione, lo forzano a pensare e a capire meglio la trama del libro letto. L importante è non esagerare con le domande e ricordare che la lettura deve essere sempre un attività che renda il bambino felice e lo faccia sentire amato e al sicuro. In questo modo la lettura e i libri avranno sempre un posto speciale nella sua memoria, contribuendo a creare un atteggiamento positivo verso la lettura stimolando il suo interesse e la sua motivazione. Leggere non è più un lusso, come lo è stato in passato, ma una necessità; è compito dei genitori, quindi, far capire al bambino l importanza di saper leggere. Nella società 9 Traduzione N.P.B.

27 odierna, infatti, l alfabetizzazione è la competenza alfabetica funzionale sono indispensabili. Come spiega Knaflič (2003) i bambini circondati da diverso materiale di lettura imparano presto a distinguere i diversi tipi di materiale stampato come gli albi illustrati, i libri, le riviste, i giornali, i biglietti per la spesa ecc. Vengono così progressivamente introdotti all alfabetizzazione nel senso più ampio del termine comprendendo l importanza della lettura nel mondo moderno. L interesse per la lettura non necessariamente deve nascere a casa, anche una passeggiata, infatti, può darci lo spunto per leggere al bambino. I genitori possono incoraggiarlo a osservare le diverse scritte o i segnali stradali e mostrandogli come la lingua scritta sia una parte fondamentale della vita quotidiana. Educare un futuro lettore non significa solamente leggergli o dirgli di leggere; il bambino deve avere la possibilità di veder leggere gli adulti. Se potrà osservare l adulto che legge con passione, che ride o piange leggendo un libro e questi gli racconterà la trama letta in un modo adeguato alla sua età, allora il bambino capirà l importanza che i libri hanno per gli adulti e cercherà di emularli (Knaflič, 2003). È noto che i bambini cercano di imitare il comportamento e le azioni delle persone che stimano, amano, ammirano e che reputano importanti. Oltre i genitori rientrano in questa cerchia anche educatori, insegnanti, amici e personalità pubbliche (Spiegel, 1994 in Pečjak et al., 2006). Il rapporto con la lettura è diverso da famiglia a famiglia. I genitori che reputano la lettura un attività piacevole e importante per lo sviluppo del bambino ed il suo successo nella vita, incoraggiano i bambini a leggere. Dall altra parte ci sono genitori che hanno un atteggiamento negativo e vedono la lettura come una perdita di tempo e un modo per evitare il lavoro (Pečjak et al., 2006). Il bambino che proviene da una famiglia in cui leggere viene visto come un attività inutile difficilmente potrà sviluppare un attitudine positiva verso essa. In molti casi nemmeno la scuola riuscirà a sradicare una convinzione talmente negativa. In molti

28 paesi vengono perciò organizzati programmi di alfabetizzazione famigliare 10, nei quali vengono incluse famiglie con un basso livello di alfabetizzazione. Aiutare i genitori a diventare lettori migliori, significa aiutare anche i loro figli a porre le basi di uno sviluppo cognitivo di successo (Knaflič, 1999 in Pečjak et al., 2006) La lettura nella scuola dell infanzia Il periodo prescolare è molto importante per lo sviluppo del bambino; infatti è nell età prescolare che acquisisce le competenze e le abilità basilari, specialmente quella della comunicazione. A guidarlo in questo processo si completano la famiglia e la scuola dell infanzia. Quando il bambino entra a far parte di un istituto di educazione formale ha già acquisito una certa quantità di esperienze linguistiche che la scuola dell infanzia, con il suo ambiente stimolante, deve continuare a sviluppare. In questo periodo i bambini sono nella fase di alfabetizzazione emergente (in inglese: emergent literacy), ma non tutti sono allo stesso livello. Tra coetanei esistono differenze dovute a caratteristiche individuali e a esperienze passate acquisite in famiglia. Ci sono bambini che a casa parlano una lingua diversa da quella usata nella scuola dell infanzia. Altri per motivi diversi non hanno avuto la possibilità di avvicinarsi ai libri e alla lettura nell ambiente famigliare. A questi bambini la scuola dell infanzia può e deve offrire la possibilità tramite un apposito approccio individuale di relazionarsi alla lettura (Domicelj, 2003). Se il bambino in famiglia impara il linguaggio in modo istintivo, nella scuola dell infanzia questo sviluppo viene portato avanti in modo sistematico, aiutando i bambini a sviluppare le quattro abilità comunicative di base: ascoltare, parlare, leggere, scrivere. La prima abilità che i bambini imparano a sviluppare nella scuola dell infanzia è l ascolto. Ascoltare le istruzioni della maestra, poesie, filastrocche e favole fanno da spunto a molteplici percorsi didattici attraverso i quali i bambini entrano in contatto con la cultura, la natura, la matematica, l arte, il movimento. 10 Cfr.: Programmi di alfabetizzazione famigliare.