Le infezioni a trasmissione materno fetale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Le infezioni a trasmissione materno fetale"

Transcript

1 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA ANNO ACCADEMICO Corso di Microbiologia Applicata Le infezioni a trasmissione materno fetale Dott.ssa Claudia Matteucci Dipartimento di Medicina Sperimentale e Chirurgia Università di Roma Tor Vergata

2 LA GRAVIDANZA La gravidanza rappresenta un fenomeno fisiologico unico in natura, consistente nella simbiosi tra individui parzialmente diversi o semi-allogenici; il feto infatti porta un corredo genetico per metà di derivazione paterna.

3 LA GRAVIDANZA E RISPOSTA IMMUNITARIA Questo tipo di coesistenza richiede una raffinata e complessa regolazione del sistema immunitario, sia materno che fetale, il cui scopo è: - garantire una efficiente protezione contro eventuali infezioni - di consentire il processo di invasione del tessuto embrionale estraneo nel contesto di tessuti materni evitando che i fisiologici meccanismi di reazione immunitaria, messi in atto dall organismo della madre, risultino dannosi per l embrione.

4 LA GRAVIDANZA E RISPOSTA IMMUNITARIA E importante sapere che: a) il feto ha proprietà immunogene; b) in gravidanza la risposta immunitaria materna non è depressa; c) l utero non rappresenta un sito immunoprivilegiato, essendo nota la possibilità di gravidanze extra-uterine d) esiste una barriera immunologica elaborata dalla placenta all interfaccia materno-fetale, un sito nel quale operano attivamente fenomeni di tolleranza immunitaria.

5 Tabella I - Meccanismi di modulazione del sistema immunitario in gravidanza, a livello materno e fetale Locali (cellulari e umorali) Modificazioni dell assetto immunologico all interfaccia materno-fetale : espressione di HLA non classici (G ed E) nel trofoblasto rimodulazione delle popolazioni di cellule immunocompetenti a livello deciduale (M, NK, T) modulazione del clima citochinico locale (switch Th1 Th2 ) induzione di fenomeni apoptotici nelle cellule immunocompetenti materne altri meccanismi (annexina, LIF, IDO, complemento) Sistemici (cellulari e umorali) modificazioni delle popolazioni cellulari immunocompetenti del sangue periferico materno Immissione di cellule ed Ag fetali nel circolo materno (microchimerismo) Ormoni LIF : Leucemia inhibitory factor, IDO : indoleamina-de-ossigenasi, M : macrofagi, T : linfociti T, NK:cellule NK Gavoni et al. 2006

6 LA PLACENTA La placenta è una complessa struttura morfo-funzionale deputata alla regolazione delle fisiologiche interazioni tra il feto e la madre.

7 LA PLACENTA - Ruolo di protezione - Sede di scambi metabolici - Sede di interazione e regolazione della risposta immunitaria tra le due entità (stato citochinico, ormoni, interazione cellulare tra membrane materne e fetali).

8 Durante la gravidanza la placenta e le membrane fetali racchiudono il feto nella cavità amniotica, che rappresenta un ambiente sterile protetto nei confronti dell invasione da parte dei microrganismi presenti nel circolo materno o nei genitali materni.

9 MEMBRANE FETALI

10 IL CANALE DEL PARTO E un ambiente non sterile in cui possono essere presenti lattobacilli, batteri anaerobi obbligati e batteri o virus eventualmente responsabili di un infezione materna in atto potenzialmente pericolose per il nascituro.

11 INFENZIONI IN GRAVIDANZA ALCUNI MICRORGANISMI POSSONO ESSERE PARTICOLARMENTE PERICOLOSI A CAUSA DEL LORO TROPISMO FETALE DURANTE LA GRAVIDANZA ALCUNE INFEZIONI NELLA MADRE POSSONO PRESENTARE UN DECORSO PIU GRAVE DEL NORMALE O POSSONO RIATTIVARSI. INOLTRE I CAMBIAMENTI ORMONALI POSSONO AUMENTARE LA SUSCETTIBILITA ALLE NEOINFEZIONI

12 INFEZIONI A DECORSO PIU SEVERO NELLA DONNA IN GRAVIDANZA Batteri Virus Protozoi Miceti malattia da Lysteria monocytogenes infezioni delle vie urinarie epatite virale influenza poliomielite malaria vulvovaginite da Candida Coccidiomicosi

13 INFEZIONI IN GRAVIDANZA - riattivazione di infezioni virali ENDOGENE - infezioni PRIMARIE - infezioni da PATOGENI OPPORTUNISTI La PLACENTA può essere attraversata da alcuni patogeni che possono replicarsi nei tessuti fetali inducendo danni sullo sviluppo degli organi e dei tessuti.

14 EFFETTI DELL INFEZIONE REAZIONE INFIAMMATORIA DEI TESSUTI ALTERAZIONI PLACENTARI (ipossiaalterazioni scambio dell ossigeno e nutrimenti) INTERFERENZA CON LA NORMALE ORGANOGENESI

15 EFFETTI DELLE INFEZIONI ACQUISITE IN UTERO -riassorbimento dell embrione -aborto -bimbo nato morto -malformazioni -ritardo di crescita intrauterina -prematurità -sequele croniche post-natali caratteristiche degli infetti congeniti (cecità, sordità, ritardo nello sviluppo)

16 Mims et al. Microbiologia Clinica Ed. EMSI

17 Waites et al. Sem in Fetal and Neonatal Med 2009

18 RIATTIVAZIONI VIRALI INFEZIONI VIRALI LATENTI CHE POSSONO RIATTIVARSI NELLA DONNA IN GRAVIDANZA CYTOMEGALOVIRUS HERPES SIMPLEX VIRUS VIRUS DI EPSTEIN-BARR POLIOMAVIRUS (BKV e JCV)

19 Mims et al. Microbiologia Clinica Ed. EMSI

20 INFEZIONI IN GRAVIDANZA Il feto, la placenta e gli altri annessi embrionali possono rappresentare potenziali bersagli per microrganismi patogeni INFEZIONI CONGENITE O IN UTERO INFEZIONI PERINATALI O CONNATALI INFEZIONI POST-NATALI

21 Mims et al. Microbiologia Clinica Ed. EMSI

22 INFEZIONI CONGENITE O IN UTERO Batteri Lysteria monocytogenes Treponema pallidum (Sifilide) Protozoi Toxoplasma gondii Virus Virus della rosolia Cytomegalovirus (CMV) Varicella-Zoster Herpes simplex virus (tipo 1 e 2) Parvovirus B19 Virus dell epatite B (HBV) Virus dell epatite C (HCV) HIV HTLV-1 Epstein-Barr, parotite e morbillo (più rari) Alcune vengono contratte dalla madre come infezione primaria, altre possono essere preesistenti come croniche ed essere passate al feto (Virus delle epatite, HIV, HTLV-1, Sifilide)

23 Mims et al. Microbiologia Clinica Ed. EMSI

24 INFEZIONI PRENATALI ASCENDENTI Patogeni che risalgono verso l utero dal canale vaginale BATTERI MICETI Streptococchi di gruppo B Candida albicans E. coli Nesseria gonorrhoae Lysteria monocytogenes Chlamidydia trachomatis Mycoplasma hominis VIRUS Herpes simplex 1 e 2 Papilloma virus

25 Mims et al. Microbiologia Clinica Ed. EMSI

26 INFEZIONI PERINATALI o CONNATALI Acquisite durante il parto per contaminazione del canale genitale o per scambio di sangue tra la madre e il nascituro. Batteri Virus Miceti Neisseria gonorreae Chlamydia trachomatis Streptococcus agalactiae Lysteria monocytogenes Micoplasmi papillomavirus herpes simplex virus HIV epatite B e C enterovirus Candida albicans

27 EFFETTI DELLE INFEZIONI PERINATALI Le infezioni acquisite al momento della nascita determinano una malattia sistemica severa con sintomatologia molto più grave rispetto a quella che può presentarsi nell adulto. Possono anche esitare nella morte del bambino o in una infezione post-natale persistente.

28 INFEZIONI POST-NATALI: FONTI DI CONTAGIO personale di reparto madre altri neonati strumentazione latte emoderivati

29 INFEZIONI POST-NATALI -Solo HTLV-1 sembra essere eliminato consistentemente attraverso il latte, ma esistono dati anche per HIV, quindi in casi di infezione accertata della madre si consiglia l allattamento artificiale (sangue da ragadi). In fase di riattivazione o infezione primaria si può ritrovare anche il CMV. - HCV e HBV possono essere trasmessi attraverso il sangue materno (lesioni del capezzolo e passaggio attraverso la mucosa orale del neonato). - Infezioni trasmesse per inalazione. - Infezioni trasmissibili per contatto. - Sviluppo di infezioni gravi per inadeguata risposta immunitaria del neonato. Il latte materno, ricco di anticorpi, protegge il neonato da diverse infezioni.

30 Gravidanza fisiologica Linee Guida del Ministero della Salute Aggiornamento 2011

31 LINEE GUIDA Ministero della Salute Screening delle infezioni - Batteriuria asintomatica - Vaginosi batterica asintomatica - Infezione da Chlamydia trachomatis - Infezione da Citomegalovirus - Epatite B - Epatite C - Infezione da HIV - Rosolia - Infezione da streptococco gruppo B - Sifilide - Toxoplasmosi - Infezione da Herpes simplex virus -Gonorrea Stili di vita (Alimentazione): -Listeriosi -Salmonellosi -Toxoplasmosi

32 Diagnosi di infezione in gravidanza INFEZIONI VIRALI e TOXOPLASMA Ricerca di anticorpi specifici nel siero della madre ( la presenza di IgM evidenzia una infezione primaria; la presenza di IgM e IgG dimostra un infezione in corso, la presenza esclusiva di IgG dimostra un infezione pregressa). A donne in età fertile è consigliata la vaccinazione per la rosolia se negative per anticorpi specifici (da effettuare almeno 8-12 mesi prima di una eventuale gravidanza). SIFILIDE Ricerca per anticorpi specifici e test VDRL INFEZIONI BATTERICHE Tamponi vaginali e rettali

33 TORCH Il TORCH è un monitoraggio periodico eseguito su tutte le gestanti per ricercare la presenza di IgG e IgM nei confronti di: Toxoplasma gondii Rosolia Citomegalovirus Herpes Simplex principali responsabili di patologie intrauterine con malformazioni e possibili danni neurologici ai danni del feto.

34 TORCH Si può trovare anche come STORCH o TORCHES per l aggiunta della Sifilide. To per Toxoplasma, ma O può anche indicare altre malattie (Others in lingua inglese), comprendendo sifilide e infezioni da coxsackievirus, virus varicella-zoster, HIV e parvovirus B19.

35 Rosolia - Malattia inapparente in circa 50% dei bambini, sintomatica invece in circa 90% degli adolescenti e degli adulti; - Periodo di incubazione: gg; -Malattia esantematica maculo papulare di colorito rosa di lieve entità e ad evoluzione benigna; compare al volto e al collo e successivamente al tronco e agli arti; - Possono accompagnare l esantema sintomi non specifici quali febbre, malessere, linfoadenopatia; -Rara nei bambini e frequente invece nell adulto (30%) l artralgia, che colpisce le mani e i polsi; - Rarissima l encefalite

36 Rosolia - L immunità alla malattia dura tutta la vita - Riesposizione al virus può determinare una infezione limitata alle vie respiratorie superiori senza viremia - Vaccinazione possibile con ceppi di virus vivo attenuato somministrato per via sottocutanea, insieme a vaccino per parotite e morbillo inetà pediatrica. La donna che si sottopone a vaccino non deve avere gravidanze prima di 3 mesi dalla somministrazione. -Diagnosi generalmente clinica o sierologia - Altamente contagiosa attraverso saliva e secrezioni nasali per circa 8 gg dalla comparsa dell esantema - esantema scompare dopo 3-4 gg

37 Rosolia Le percentuali di trasmissione transpla-centare del virus in caso di prima infezione variano a seconda dell età gestazionale: 90% fino a 10 settimane complete 25% fra 23 e 26 settimane 100% dopo le 37 settimane

38 Rosolia Il passaggio transplacentare del virus non sempre provoca embriofetopatia per questo bisogna sempre distinguere tra infezione e malattia. La trasmissione del virus al feto può avvenire anche per contatto attraverso il canale da parto (se la madre in quel momento è in fase viremica) o dopo il parto con l allattamento.

39 Rosolia L infezione primaria nella donna in gravidanza può essere trasmessa al feto per diffusione transplacentare del virus nel circolo fetale ed essere teratogena (se contratta nei primi tre mesi di gravidanza) provocando gravi danni congeniti nel bambino (cecità, sordità, cataratta, microcefalia, alterazioni cardiache, sindrome da rosolia congenita)

40 Rosolia -Complicanza più grave della rosolia postanatale è l encefalomielite postinfettiva -1:6000 -Da 1 a 6 giorni dalla comparsa dell esantema, compaiono mal di testa rigidità nucale, letargia, convulsioni, encefalogramma alterato -80% dei casi si risolve spontaneamente, nei casi letali si presentano coma, alterazioni respiratorie, apnea. -Rara complicanza panencefalite progressiva da rosolia (PRP) caratterizzata dalla persistenza del virus in forma asintomatica per anni. Lento deterioramento neurologico, modifiche del comportamento, spasticità, che portano alla morte.

41 CITOMEGALOVIRUS Causa normalmemte una patologia simile alla mononucleosi infettiva ma con linfoadenopatia meno accentuata L infezione primaria in gravidanza può essere trasmessa al feto per via transplacentare. In Italia uno studio multicentrico ha stimato una sieroprevalenza di circa l 80%,simile a quella di altri paesi europei: la netta maggioranza delle donne ha quindi già avuto una infezione primaria. Una volta avvenuta, l infezione da CMV si mantiene latente per tutta la vita e si può riattivare periodicamente.

42 CITOMEGALOVIRUS La donna in gravidanza può contrarre una infezione primaria (quando è acquisita per la prima volta) o secondaria (per riattivazione del virus latente o reinfezione da nuovo ceppo). La trasmissione verticale dalla madre al feto non avviene sempre: il rischio è di 30%-40% nella forma primaria e 0,5%-2% nella forma secondaria (ma i dati su questa seconda possibilità sono ridotti). Il 10% dei neonati infettati in utero presenta gravi alterazioni quali: epatosplenomegalia, ittero, anemia, basso peso, microcefalia a cui seguono disfunzioni neurologiche e dello sviluppo.

43 CITOMEGALOVIRUS Se la trasmissione materno fetale avviene, i neonati con infezione congenita si possono presentare: asintomatici (85%-90%), circa 10% dei quali presenterà sequele tardive, nella maggior parte dei casi un difetto uditivo neurosensoriale, eccezionalmente un ritardo mentale. sintomatici (10-15%), circa 90% dei quali svilupperà sequele neurosensoriali: ritardo mentale, ritardo psicomotorio, disturbi dell apprendimento, ipotonia, paresi, epilessia, difetti di vista e udito.

44 HERPESVIRUS DI TIPO 2 (erpete genitale) Malattia a trasmissione sessuale. Può venire trasmessa dalla madre al feto per via transplacentare o per via ascendente dalla cervice uterina oppure al momento del passaggio attraverso il canale del parto. L infezione può essere trasmessa al feto in un qualunque momento della gravidanza La patologia neonatale è caratterizzata dalla presenza di vescicole cutanee, lesioni dell occhio, microcefalia o idrocefalo, sistemica con frequenti encefaliti. Nel periodo di latenza il virus va a localizzarsi nei gangli sacrali.

45 SIFILIDE Rara in Europa Nelle donne in gravidanza si raccomanda lo screening anticorpale Se non trattata l infezione può portare a perdita del feto Sifilide congenita si manifesta nel bambino come patologia cronica molto grave

46 TRASMISSIONE TRANSPLACENTARE Le infezioni in utero possono causare malattia fetale grave che determina: Morte del feto Malformazioni gravi Infezioni latenti

47 SIFILIDE CONGENITA Alla nascita la maggior parte dei neonati non presenta segni clinici di malattia In seguito compare: rinite con sangue e muco (altamente infettivi) rush cutaneo anche sul palmo della mano e sulla pianta del piede Senza trattamento farmacologico il 25% dei neonati muore durante il primo anno di vita.

48 SIFILIDE CONGENITA Tra i sopravvissuti alcuni sviluppano neurosifilide e il 40% presenta segni permanenti di sifilide: incisivi a forma di cacciavite denti di Moon (primi molari con cuspidi soprannumerarie) cheratite (infiammazione del parenchima corneale) tibia a sciabola naso a sella ispessimento unilaterale della clavicola

49 PARVOVIRUS B19 Virus identificato in epoca recente. Nell infanzia solo il 50% delle infezioni sono sintomatiche mentre nell età adulta la percentuale è maggiore. Se l infezione avviene in gravidanza, soprattutto durante il secondo trimestre può essere trasmessa al feto inducendo idrope fetale e ritardi nello sviluppo.

50 PARVOVIRUS B19 - V MALATTIA L infezione viene trasmessa per via aerea o attraverso sangue infetto. A una settimana dall infezione si ha viremia accompagnata da sintomi non specifici. A volte l infezione si manifesta con sintomi simil-influenzali o con eritema maculo-papulare (detto V malattia). Nei bambini l eritema compare inizialmente sulle guance e poi su braccia, gambe e tronco e scompare in 2-3 gg. Artralgia a carico delle piccole articolazioni (mani, polsi, piedi) è rara nei bambini può interessare l 80% degli adulti. Si risolve generalmente in 2-3 settimane. La risposta anticorpale avviene velocemente ed è accompagnata da depressione del midollo (riduzione del numero delle piastrine, linfociti, neutrofili e calo dell emoglobina) Dopo 10-14gg il midollo riprende le normali funzioni.

51 Infezioni pericolose in gravidanza a trasmissione alimentare TOXOPLASMA Lysteria monocytogenes Epatite A

52 MALATTIE PARASSITARIE CAUSATE DA PROTOZOI: TOXOPLASMOSI Infezione : Protozoo appartenente agli Apicomplexa Toxoplasma Gondii, parassita intracellulare capace di invadere qualsiasi cellula nucleata degli animali a sangue caldo Ciclo di vita: dixeno;l ospite definitivo è il gatto, in cui si svolge la riproduzione sessuata, gli ospiti intermedi sono tutti gli animali omeotermi, nei quali si svolge la riproduzione asessuata.

53 Il rischio di infezione in utero, in seguito a parassitemia, ed il conseguente grado di compromissione fetale dipendono dall'epoca gestazionale.

54

55 TOXOPLASMA Può provocare malformazioni (microcefalia, idrocefalo, calcificazioni cerebrali, ritardi psicomotori, riduzione del quoziente intellettivo, difetti della visione) o morte del feto secondo la fase di sviluppo del feto (più grave nel 1 trim.) Ma nel 1 trimestre più raro il passaggio del parassita; nell ultimo trimestre la placenta si assottiglia facilitando l entrata.

56 TOXOPLASMA Il parassita può infettare diversi animali(animali domestici, mammiferi in genere, uccelli rettili e molluschi), ospite definitivo è il gatto. Può essere trasmesso all uomo attraverso carne infetta non cotta, insaccati, mitili mal cotti, verdura infetta non lavata adeguatamente. Presente nelle feci di gatti infetti o nel terriccio in cui abbia defecato un animale infetto. Nel caso di infezione in gravidanza e possibile trattare la madre con antibiotici specifici.

57 Prevenzione Le norme di igiene alimentare sono efficaci per ridurre il rischio di infezione. La cottura dei cibi e la bollitura dell acqua eliminano il protozoo. Nonché il congelamento prolungato a -20 C. Nelle zone a rischio, evitare il consumo di acqua non bollita, di verdure crude e cibi esposti al contatto con le mosche. In caso di manifestazione di malattie intestinali, sono raccomandati gli accertamenti durante e al ritorno dal viaggio. Non esiste vaccini per questi protozoi e non sono indicati farmaci come profilassi.

58 Listeria monocytogenes E un batterio ampiamente rappresentato nell ambiente e in una grande varietà di animali Elevata incidenza della malattia in neonati, anziani, donne in gravidanza e pazienti immunocompromessi Fonte di infezione latte o alimenti contaminati (carne, formaggi molli, insaccati) conservati a lungo in frigorifero

59 Modalità di infezione nel feto e nel neonato Via transplacentare corionamnionite Ingestione-inalazione di liquido amniotico infetto Attraverso il canale del parto infetto (localizzazione asintomatica nelle vie genitali) Trasmissione orizzontale Epidemie nosocomiali

60 LISTERIOSI IN GRAVIDANZA E volte più frequente in gravidanza rispetto alla popolazione generale (12/ vs 0,7-1/ ). Si verifica principalmente nel 3 trimestre di gravidanza. La prevalenza della listeriosi perinatale varia da 17,4 a 8,6/ nati vivi. Si presenta per lo più con una sintomatologia simil influenzale (febbre, cefalea, dolori ossei e muscolari, vomito/diarrea) nei 2/3 dei casi. In 1/3 dei casi può essere asintomatica. Può causare aborto spontaneo (10-20%) o nato morto (11%), parto prematuro (50%) o infezione del feto.

61 Listeria monocytogenes Infezione in utero: aborto e morte del feto per una forma setticemica granulomatosa generalizzata: granulomatosi infantisettica caratterizzata da ascessi disseminati e granulomi in vari organi Termine regolare della gravidanza: comparsa di setticemia o meningite purulenta del neonato: -malattia ad esordio precoce < 2 giorni dalla nascita -malattia ad esordio tardivo, 2-3 settimane dopo la nascita

62 Listeria monocytogenes Infezioni perinatali Infezioni perinatali del feto costituiscono il 50% dei casi. Si verificano in donne portatrici vaginali di Listeria durante l ultimo periodo della gravidanza per un notevole tropismo del batterio per il feto e gli annessi fetali La sintomatologia presentata dalla madre è molto modesta di solito viene riferita come una forma simil-influenzale, con modico rialzo febbrile, che insorge probabilmente in concomitanza con un episodio batteriemico e si esaurisce nello spazio di 2-3 giorni

63 Epatite A e Gravidanza La gravidanza non influisce sul decorso clinico della malattia, salvo casi di grave malnutrizione preesistente alla malattia stessa. Non vi è rischio documentato di embriopatia ed è eccezionale la tramissione dell'epatite al feto. L'epatite A potrebbe però aumentare il rischio di parto pretermine quando l'infezione avviene nel terzo trimestre. L infezione in prossimità del parto può invece determinare una trasmissione post-natale al neonato, che va in questi casi protetto con immunoglobuline ed isolato.

64 Epatite A e Gravidanza - è possibile una vaccinazione nel periodo pre-gravidico - è possibile una protezione passiva con immunoglobuline sia per la gestante che per il neonato - L allattamento, quando le condizioni fisiche della madre lo consentono, non è controindicato. La terapia non è specifica e, molto brevemente, è basata sulla dieta (astensione da cibi grassi, tè, caffè, alcool e farmaci epatotossici) e sul riposo. In caso di colestasi (ittero) accentuata con prurito si può ricorrere alla colestiramina, una resina che assorbe a livello intestinale gli acidi biliari diminuendone i livelli nel sangue; espone il feto ad un aumentato rischio di nascita prematura ed anomalie dello sviluppo.

Patologia infettiva oculare coesistente

Patologia infettiva oculare coesistente Azienda Ospedaliera Pediatrica SANTOBONO PAUSILIPON ANNUNZIATA S.S.D. Centro di Riferimento Regionale per la Diagnosi ed il Trattamento della Retinopatia della Prematurità Direttore dott. Salvatore Capobianco

Dettagli

La rosolia nella donna in gravidanza

La rosolia nella donna in gravidanza La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione

Dettagli

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI Alcune malattie infettive ad eziologia virale e andamento benigno nei soggetti immunocompetenti, se sono contratte durante la gravidanza, possono rappresentare

Dettagli

Patologia infettiva oculare coesistente

Patologia infettiva oculare coesistente Azienda Ospedaliera Pediatrica SANTOBONO PAUSILIPON ANNUNZIATA S.S.D. Centro di Riferimento Regionale per la Diagnosi ed il Trattamento della Retinopatia della Prematurità Direttore dott. Salvatore Capobianco

Dettagli

Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza

Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza Dott.ssa Nadia Gussetti U.O. Malattie

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia

Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia parotite epidemica Malattia virale acuta, sistemica, causata da un paramyxovirus che colpisce prevalentemente i bambini in età scolare. La principale manifestazione

Dettagli

NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA. GENERE:Cytomegalovirus DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO TERAPIA

NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA. GENERE:Cytomegalovirus DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO TERAPIA Citomegalovirus NOME: Citomegalovirus PATOLOGIA PROVOCATA GENERE:Cytomegalovirus SOTTOFAMIGLIA: HERPESVIRUS UMANO DECORSO CLINICO DELLA MALATTIA TERAPIA DIMENSIONI: 25-35 MICRON DIAGNOSI SIMMETRIA: ICOSAEDRICA

Dettagli

INFEZIONI DA CITOMEGALOVIRUS Epidemiologia

INFEZIONI DA CITOMEGALOVIRUS Epidemiologia INFEZIONI DA CITOMEGALOVIRUS Infezione primaria: Quasi sempre asintomatica Talora sindrome mononucleosica Riattivazione Nel soggetto normale Nei pazienti trapiantati Nei pazienti con infezione da HIV Infezione

Dettagli

La catena Epidemiologica

La catena Epidemiologica La catena Epidemiologica STORIA NATURALE DELLE MALATTIE esposizione al/ai fattori di rischio insorgenza della malattia esito guarigione cronicizzazione decesso Principali differenze tra malattie infettive

Dettagli

03/02/2013. Bartonella henselae Toxoplasma Campylobacter Cryptosporidium Salmonella Giardia Toxocara Coxiella. Dermatofiti

03/02/2013. Bartonella henselae Toxoplasma Campylobacter Cryptosporidium Salmonella Giardia Toxocara Coxiella. Dermatofiti Bambini e cuccioli Il gatto di casa e la futura mamma Dott.ssa Nadia Gussetti Azienda Ospedaliera Padova ZOONOSI MALATTIE TRASMISSIBILI DALL ANIMALE ALL UOMO PER CONTATTO DIRETTO O PER VIA INDIRETTA Padova,

Dettagli

Raffaella Michieli Venezia

Raffaella Michieli Venezia Le malattie infettive in gravidanza: quando è indicato il Taglio Cesareo? Raffaella Michieli Venezia Trasmissione verticale delle infezioni in gravidanza Contagio intrauterino ( infezioni congenite) Contagio

Dettagli

RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI

RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI definizione Rischio da agenti biologici Si sviluppa in seguito all esposizione a microorganismi: BATTERI VIRUS PARASSITI .Le malattie infettive Il rapporto che l agente infettivo

Dettagli

lezione 18 Pierpaolo Cavallo 1 Le infezioni a rischio di malformazioni in gravidanza: gli agenti del gruppo ToRCH GRUPPO O COMPLESSO TORCH

lezione 18 Pierpaolo Cavallo 1 Le infezioni a rischio di malformazioni in gravidanza: gli agenti del gruppo ToRCH GRUPPO O COMPLESSO TORCH UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO Corso di Igiene Curriculum Biologia Sanitaria Le infezioni a rischio di malformazioni in gravidanza: gli agenti del gruppo ToRCH Prof. P. Cavallo 1 GRUPPO O COMPLESSO

Dettagli

La rosolia nella donna in gravidanza

La rosolia nella donna in gravidanza Corso di aggiornamento obbligatoria Arezzo, 16/06/2007 La rosolia nella donna in gravidanza Dott. Ario Joghtapour Specialista in Ginecologia e Ostetricia e Fisiopatologia della Riproduzione Dott. Francesco

Dettagli

Prevenzione delle infezioni opportunistiche

Prevenzione delle infezioni opportunistiche Prevenzione delle infezioni opportunistiche Andamento viremico e risposta immunitaria 10 6 cellule CD4 1000 HIV RNA Copie/ml HIV-RNA plasmatico 800 600 400 200 CD4 Cellule/mm 3 10 2 mesi anni 0 >9/99 3/99-9/99

Dettagli

Patogenesi e manifestazioni cliniche della rosolia

Patogenesi e manifestazioni cliniche della rosolia Patogenesi e manifestazioni cliniche della rosolia Rosolia (Compendio delle malattie dei bambini G Steiner, Vallardi ed, 1877 pagg 423-4) Si dà il nome di rosolia a quell esantema acuto indipendente, per

Dettagli

Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara

Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara VACCINO ANTI MORBILLO, ROSOLIA, PAROTITE E VARICELLA Gianni Bona, Carla Guidi Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Clinica Pediatrica di Novara Morbillo, parotite, rosolia e varicella sono patologie

Dettagli

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,

Dettagli

Corso di Medicina del Lavoro

Corso di Medicina del Lavoro Corso di Medicina del Lavoro Malattie da cancerogeni, mutageni e genotossici Valutazione del rischio per la riproduzione in ambiente di lavoro 1 of 28 A quali agenti è esposto il lavoratore o la lavoratrice?

Dettagli

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione

Dettagli

ASP Vibo Valentia Ufficio Scolastico Provinciale VACCINAZIONE ANTI-PAPILLOMAVIRUS DELLE DODICENNI

ASP Vibo Valentia Ufficio Scolastico Provinciale VACCINAZIONE ANTI-PAPILLOMAVIRUS DELLE DODICENNI ASP Vibo Valentia Ufficio Scolastico Provinciale VACCINAZIONE ANTI-PAPILLOMAVIRUS DELLE DODICENNI La Vaccinazione contro il Papillomavirus: una vaccinazione nata per prevenire un cancro Il cancro del collo

Dettagli

Malattie a trasmissione sessuale

Malattie a trasmissione sessuale Malattie a trasmissione sessuale 1 Definizione Sono infezioni che colpiscono sia gli organi genitali che altre parti del corpo e che si trasmettono mediante i rapporti sessuali con persone infette. 2 Inquadramento

Dettagli

Aneuploidie: il numero dei cromosomi non è un multiplo esatto del normale assetto aploide

Aneuploidie: il numero dei cromosomi non è un multiplo esatto del normale assetto aploide Aneuploidie: il numero dei cromosomi non è un multiplo esatto del normale assetto aploide Aneuploidie Nullisomia: 2n-2 (morte preimpianto) Monosomia: : 2n-1 (generalmente morte embrionale) Trisomia: :

Dettagli

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita HIV e AIDS Che cos è l AIDS L A.I.D.S. o S.I.D.A. è una sindrome da immunodeficienza acquisita. E una malattia del sistema immunitario che ne limita e riduce le funzioni. Le persone colpite sono più suscettibili

Dettagli

I Papillomavirus sono tutti uguali?

I Papillomavirus sono tutti uguali? Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.

Dettagli

ll consumo di bevande alcoliche durante la gravidanza e l allattamento può avere effetti dannosi sulla salute del bambino.

ll consumo di bevande alcoliche durante la gravidanza e l allattamento può avere effetti dannosi sulla salute del bambino. NON BERE BEVANDE ALCOLICHE IN GRAVIDANZA ED IN ALLATTAMENTO U.O. Consultorio Familiare Distretto n 1 e n 2 Ostetrica t CRISTINA FILIPPI Ostetrica BIANCA PIVA 1 Non bere bevande alcoliche in gravidanza

Dettagli

PRE-GRAVIDANZA INFEZIONE DA CITOMEGALOVIRUS UMANO

PRE-GRAVIDANZA INFEZIONE DA CITOMEGALOVIRUS UMANO FIGURA 1 PRE-GRAVIDANZA IgG - IgM - IgG + IgM - Soggetto suscettibile all infezione primaria Soggetto immune (infezione pregressa) Referto commentato: : se in previsione di una gravidanza, consulti il

Dettagli

INTRODUZIONE. Capitolo 2 Anatomia della pelvi femminile Genitali esterni Genitali interni Test di autovalutazione

INTRODUZIONE. Capitolo 2 Anatomia della pelvi femminile Genitali esterni Genitali interni Test di autovalutazione INTRODUZIONE Capitolo 1 Anamnesi e visita ginecologica Anamnesi ostetrico-ginecologica Visita ginecologica Visita ostetrica Esami diagnostici strumentali Capitolo 2 Anatomia della pelvi femminile Genitali

Dettagli

Promozione delle vaccinazioni

Promozione delle vaccinazioni Promozione delle vaccinazioni Francesca Russo Servizio Sanità Pubblica e Screening Regione Veneto Formatore Azienda Ospedaliera: Dott.ssa Silvana Lauriola Vaccinazione Azione cardine della prevenzione

Dettagli

HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo

HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS Un emergenza da non dimenticare A livello globale, l epidemia di HIV-AIDS pare essersi stabilizzata. Il tasso di nuove infezioni è in costante diminuzione dalla

Dettagli

Sanità Pubblica. origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»:

Sanità Pubblica. origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»: Sanità Pubblica Definizione: Dal punto di vista etimologico, Epidemiologia è una parola composita (epi-demio-logia) di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»: Lo

Dettagli

Profilassi Malattie Infettive MORBILLO - PAROTITE - ROSOLIA

Profilassi Malattie Infettive MORBILLO - PAROTITE - ROSOLIA Profilassi Malattie Infettive MORBILLO - PAROTITE - ROSOLIA Il morbillo nel mondo Epidemia di morbillo in Campania del 2002 Stimati circa 40.000 casi Eguale distribuzione per sesso Incidenza più elevata

Dettagli

IL VACCINO PER LA VARICELLA IL PARERE DEL PEDIATRA

IL VACCINO PER LA VARICELLA IL PARERE DEL PEDIATRA IL VACCINO PER LA VARICELLA IL PARERE DEL PEDIATRA Torino, 25 novembre 2006 Dott. Maria Merlo Epidemiologia Agente eziologico: VZV (herpes virus) La più contagiosa delle malattie esantematiche dell infanzia

Dettagli

CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA:

CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA: HPV-test Pap-test 71% CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA: FALSI MITI & REALTÀ DA CONOSCERE 1 Il carcinoma della cervice uterina colpisce solo donne in età avanzata 1 Studi recenti hanno evidenziato che il

Dettagli

Malattie sessualmente trasmesse

Malattie sessualmente trasmesse Malattie sessualmente trasmesse Che cosa sono le malattie sessualmente trasmesse? Le malattie sessualmente trasmesse (MST) sono infezioni che si possono contrarre attraverso i rapporti sessuali. Sono causate

Dettagli

Breve viaggio alla scoperta delle Malattie Sessualmente Trasmissibili

Breve viaggio alla scoperta delle Malattie Sessualmente Trasmissibili Breve viaggio alla scoperta delle Malattie Sessualmente Trasmissibili Materiale elaborato con la supervisione della dott.ssa Barbara Ricciardi dai partecipanti al corso di formazione per volontari Comunicare

Dettagli

MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA

MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI (IBD) E GRAVIDANZA Di cosa parleremo? Potrò concepire e avere figli come tutte le altre persone? Influenza della gravidanza sul decorso della malattia e influenza

Dettagli

Infezioni a trasmissione materno fetale

Infezioni a trasmissione materno fetale CORSO DI LAUREA MAGISTRALE SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Corso di Microbiologia Applicata Infezioni a trasmissione materno fetale Dott.ssa Claudia Matteucci Dipartimento di Medicina

Dettagli

Alberto Viale I CROMOSOMI

Alberto Viale I CROMOSOMI Alberto Viale I CROMOSOMI DA MENDEL ALLA GENETICA AL DNA ALLE MUTAZIONI I cromosomi sono dei particolari bastoncelli colorati situati nel nucleo delle cellule. Sono presenti nelle cellule di ogni organismo

Dettagli

Infezioni da HCV nella donna in gravidanza e nel bambino

Infezioni da HCV nella donna in gravidanza e nel bambino Infezioni da HCV nella donna in gravidanza e nel bambino Le infezioni da virus dell'epatite C, Trento 14 ottobre 2011 U.O. di Pediatria ospedale Valli del Noce EPATITE C HCV: GENOTIPI CLASSIFICAZIONE Simmonds

Dettagli

Rischio di infezione congenita e danno fetale dopo infezione materna a diverse età gestazionali

Rischio di infezione congenita e danno fetale dopo infezione materna a diverse età gestazionali 05-2_rosolia_CG_111109.ppt pag. 1 Rischio di infezione congenita e danno fetale dopo infezione materna a diverse età gestazionali Età gestazionale (settimane) Tasso di infezione congenita (%) Neonati infetti

Dettagli

Herpes zoster. (fuoco di Sant Antonio)

Herpes zoster. (fuoco di Sant Antonio) (fuoco di Sant Antonio) Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è (Cosa è L è un infezione causata dal virus Varicella Zoster (che per semplicità chiameremo VZV) che è caratterizzata dalla

Dettagli

HPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv)

HPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) HPV proteggiti davvero Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) Che cos è il Papillomavirus (hpv)? L hpv è un virus molto diffuso, che si trasmette in particolare attraverso

Dettagli

sanità Avvertenze Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) interruzioni volontarie di gravidanza malattie infettive

sanità Avvertenze Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) interruzioni volontarie di gravidanza malattie infettive capitolo 3 sanità Avvertenze Le informazioni statistiche contenute nel presente capitolo provengono dall Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio e riguardano dati rilevati presso le strutture sanitarie

Dettagli

Che cos è la celiachia?

Che cos è la celiachia? Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in

Dettagli

CHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA?

CHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA? MALATTIE INFETTIVE CHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA? E IL RISULTATO DEL CONTATTO TRA UN SOGGETTO SANO E UN MICRORGANISMO I MICRORGANISMI POSSONO ESSERE DI DIVERSI TIPI: BATTERI VIRUS FUNGHI BATTERI Posseggono

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI

DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIFETTI CONGENITI Le anomalie congenite sono condizioni che si instaurano tra il momento del concepimento e la nascita. LA DIAGNOSI PRENATALE insieme di tecniche

Dettagli

La gestione di un caso di morbillo

La gestione di un caso di morbillo La gestione di un caso di morbillo Eziologia del morbillo L agente causale è un paramyxovirus (virus ad RNA) Il virus è rapidamente inattivato dal calore e dalla luce L uomo è l unico ospite Patogenesi

Dettagli

LA VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV) S.S. Pediatria Territoriale Servizio di Medicina Scolastica

LA VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV) S.S. Pediatria Territoriale Servizio di Medicina Scolastica LA VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV) S.S. Pediatria Territoriale Servizio di Medicina Scolastica LO SCREENING Uno dei principali obiettivi della medicina è diagnosticare una malattia il

Dettagli

Toxoplasmosi. A cura di Dr Nadia Gussetti, Azienda Ospedaliera di Padova Prof Mario Pietrobelli, Università degli Studi di Padova

Toxoplasmosi. A cura di Dr Nadia Gussetti, Azienda Ospedaliera di Padova Prof Mario Pietrobelli, Università degli Studi di Padova Questo opuscolo informativo nasce da un iniziativa organizzata dall Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Padova e dall Ordine dei Medici Veterinari di Padova con il patrocinio del Comune

Dettagli

EPATITI ACUTE E CRONICHE IL CONCETTO DI EPATITE

EPATITI ACUTE E CRONICHE IL CONCETTO DI EPATITE EPATITI ACUTE E CRONICHE IL CONCETTO DI EPATITE Epatite = epatocitonecrosi + flogosi in tutto il fegato EPATITE ACUTA CRONICA da varie cause EPATITI ACUTE: EZIOLOGIA NON INFETTIVA ALCOOL TOSSICI - funghi

Dettagli

Comunicazione Sociale. Prevenzione HPV

Comunicazione Sociale. Prevenzione HPV ISIS ZENALE E BUTINONE - Treviglio Comunicazione Sociale. Prevenzione HPV progetto di Alessia Salvatori classe 5bg - grafico coordinamento prof. Miriam Degani marzo 2012 Ricorda che.. Conoscerlo: Che cosa

Dettagli

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12

Dettagli

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012

Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012 Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012 DIFESA DELL ORGANISMO IMMUNITA INNATA IMMUNITA ACQUISITA Immunità innata IMMUNITA ACQUISITA IMMUNITA CELLULO-MEDIATA IMMUNITA UMORALE

Dettagli

La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva

La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva Dr.ssa Chiara Ricci Università di Brescia Spedali Civili, Brescia Definizione La sindrome dell intestino irritabile Disordine funzionale dell intestino

Dettagli

Malattia da virus Zika

Malattia da virus Zika Malattia da virus Zika La zanzara Aedes che trasmette Zika virus trasmette anche Febbre Gialla Dengue e Chikungunia. AAS5 Friuli Occidentale Dipartimento di Prevenzione dr.ssa Oriana Feltrin Malattia

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

Indice. PARTE I Igiene generale. Autore. Prefazione

Indice. PARTE I Igiene generale. Autore. Prefazione Indice I Autore Prefazione XI XIII PARTE I Igiene generale CAPITOLO 1 Medicina clinica, preventiva e predittiva 1 1.1 Concetto di salute 1 1.2 Determinanti della salute 3 1.2.1 Modelli concettuali 3 1.3

Dettagli

Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Genova ROSOLIA. prof. Oliviero E. Varnier

Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Genova ROSOLIA. prof. Oliviero E. Varnier Facoltà di Medicina e Chirurgia Università di Genova ROSOLIA prof. Oliviero E. Varnier WWW.MICROBIOLOGIA.UNIGE.IT Sezione di Microbiologia Dipartimento di Scienze Chirurgiche Diagnostiche Integrate (DISC)

Dettagli

Azienda USL Valle d Aosta. Informazioni ostetriche sul. Parto Cesareo

Azienda USL Valle d Aosta. Informazioni ostetriche sul. Parto Cesareo Azienda USL Valle d Aosta Informazioni ostetriche sul Parto Cesareo Informazioni ostetriche sul Parto Cesareo In Italia e in Valle d Aosta, il parto cesareo (PC) riguarda ormai un caso di parto su tre.

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

Infezione Congenita? Descrizione di un caso clinico. Servizio Sanitario Nazionale Azienda di Rilievo Nazionale Santobono Pausilipon

Infezione Congenita? Descrizione di un caso clinico. Servizio Sanitario Nazionale Azienda di Rilievo Nazionale Santobono Pausilipon Servizio Sanitario Nazionale Azienda di Rilievo Nazionale Santobono Pausilipon Descrizione di un caso clinico Infezione Congenita? Dott.ssa Nunzia Aragione U.O. Neonatologia-TIN A.O. Santobono-Pausilipon-Annunziata

Dettagli

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,

Dettagli

PREVENZIONE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI ASP RAGUSA - SERT VITTORIA DOTT.SSA M. CAPUZZELLO DOTT.SSA D. DI STEFANO

PREVENZIONE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI ASP RAGUSA - SERT VITTORIA DOTT.SSA M. CAPUZZELLO DOTT.SSA D. DI STEFANO PREVENZIONE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI ASP RAGUSA - SERT VITTORIA DOTT.SSA M. CAPUZZELLO DOTT.SSA D. DI STEFANO Cosa sono le MST? Le malattie sessualmente trasmissibili, dette anche malattie veneree,

Dettagli

Manifestazioni cliniche della rosolia e della rosolia congenita

Manifestazioni cliniche della rosolia e della rosolia congenita Manifestazioni cliniche della rosolia e della rosolia congenita L. Chiandetti Dipartimento di Pediatria - Padova Corso Regionale sulla Rosolia Congenita e nuove strategie di Prevenzione Padova, 11 giugno

Dettagli

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo

Dettagli

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte.

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte. Facoltà di Agraria UNIPD Precorso Biologia 2011 Verifica le tue competenze Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande che seguono. Le domande sono divise in due sezioni: le domande di competenza

Dettagli

MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 -

MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2012- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Il controllo reale della diffusione delle

Dettagli

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Parte 3a. Epatiti Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Epatiti: tests diagnostici - 1 Indicazioni cliniche Tipo di richiesta

Dettagli

REGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE NAPOLI 4 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO DI EPIDEMIOLOGIA PIAZZA S.GIOVANNI 80031 BRUSCIANO (NA) TEL.08173174254-5 FAX 081/3174226 Prot. n del /SEP Al Laboratorio

Dettagli

Scheda di notifica di caso di sindrome/infezione da rosolia congenita

Scheda di notifica di caso di sindrome/infezione da rosolia congenita Scheda di notifica di caso di sindrome/infezione da rosolia congenita (riservato al Ministero della Salute) Codice identificativo Regione Provincia Comune Sezione 1 - INFORMAZIONI ANAGRAFICHE del PAZIENTE

Dettagli

LA MENINGITE Sintomi e diagnosi

LA MENINGITE Sintomi e diagnosi LA MENINGITE La meningite è una infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). La malattia generalmente è di origine infettiva e può essere virale o batterica.

Dettagli

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI 1 Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori informazioni:

Dettagli

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio

Dettagli

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro. Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

Infezioni transplacentari, perinatali e neonatali

Infezioni transplacentari, perinatali e neonatali Infezioni transplacentari, perinatali e neonatali Dr. Gianluca Russo, Mingha Africa Onlus Introduzione La trasmissione di un infezione dalla madre al feto o al neonato può avvenire in corso di gravidanza,

Dettagli

Campylobacter spp. e Igiene degli Alimenti. Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria di Padova

Campylobacter spp. e Igiene degli Alimenti. Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria di Padova Campylobacter spp. e Igiene degli Alimenti Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria di Padova Famiglia Campylobacteraceae tre generi: Campylobacter, Arcobacter,

Dettagli

Parvovirus in gravidanza

Parvovirus in gravidanza Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi D.A.I. Specialità Medico-Chirurgiche S.O.D. Malattie infettive e Tropicali C.R.R. Malattie Infettive in Gravidanza Parvovirus in gravidanza Beatrice Borchi - EZIOLOGIA

Dettagli

Allegato III. Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo

Allegato III. Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Allegato III Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Nota: Queste modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche

Dettagli

D.G. Prevenzione Sanitaria Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale

D.G. Prevenzione Sanitaria Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale I PAPILLOMAVIRUS Sono virus Ne esistono oltre 120 tipi che infettano la specie umana Circa 40 tipi infettano le mucose genitali e di essi circa 15 sono definiti a rischio oncogeno HPV che infettano la

Dettagli

INFLUENZA E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE (Campagna vaccinale antinfluenzale 2015-2016)

INFLUENZA E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE (Campagna vaccinale antinfluenzale 2015-2016) INFLUENZA E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE (Campagna vaccinale antinfluenzale 2015-2016) L influenza è un infezione respiratoria provocata da un virus. È molto contagiosa, perché si trasmette facilmente attraverso

Dettagli

www.pediatric-rheumathology.printo.it L ARTRITE LYME

www.pediatric-rheumathology.printo.it L ARTRITE LYME www.pediatric-rheumathology.printo.it L ARTRITE LYME Cos è? L artrite Lyme è causata dal batterio Borrelia burgdorferi (borreliosi di Lyme) e si trasmette con il morso di zecche quali l ixodes ricinus.

Dettagli

Epidemiologia delle ipoacusie infantili

Epidemiologia delle ipoacusie infantili Epidemiologia delle ipoacusie infantili 78 milioni di persone nel mondo presentano una ipoacusia moderata (>40 db) nell orecchio migliore e 364 milioni di persone hanno una ipoacusia lieve (26-40 db).

Dettagli

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto.

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto. Sclerosi multipla FONTE : http://www.medicitalia.it/salute/sclerosi-multipla La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce

Dettagli

R e g i o n e L a z i o

R e g i o n e L a z i o (La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del Progetto o del programma: R e g i o n e L a z i o Progetto per il miglioramento delle coperture vaccinali con particolare

Dettagli

1986-2006 L ERBA AMARA DI CHERNOBYL

1986-2006 L ERBA AMARA DI CHERNOBYL 1986-2006 L ERBA AMARA DI CHERNOBYL RADIOATTIVITA EMISSIONE SPONTANEA DI RADIAZIONI IONIZZANTI DA PARTE DI ALCUNI ELEMENTI PER DISINTEGRAZIONE NUCLEARE RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI CHE PROVOCANO IONIZZAZIONI

Dettagli

Alcol, gravidanza e allattamento

Alcol, gravidanza e allattamento Alcol 0 Giornata di studio 1 aprile 2015 Azienda Ospedaliero-Universitaria careggi-firenze Dr Maurizio Fontanarosa - Maternità di Careggi Alcol, gravidanza e allattamento Spettro dei disordini feto-alcolici

Dettagli

Storia naturale dell epatite C

Storia naturale dell epatite C Storia naturale dell epatite C Infezione acuta: 75% anitterica/asintomatica. Alta percentuale di cronicizzazione. Decorso fulminante molto raro. Infezione cronica: portatori silenti; malattia non progressiva

Dettagli

La nuova epidemiologia delle Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS). Oggi le Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS) costituiscono un vasto gruppo di

La nuova epidemiologia delle Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS). Oggi le Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS) costituiscono un vasto gruppo di La nuova epidemiologia delle Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS). Oggi le Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS) costituiscono un vasto gruppo di malattie infettive molto diffuse e le cui cure assorbono

Dettagli

Emiatrofia cerebrale e microftalmia

Emiatrofia cerebrale e microftalmia Emiatrofia cerebrale e microftalmia TROMBOSI TROMBOSI Prevenzione dell handicap congenito Nel 1 gruppo di casi genetici con rischio di ricorrenza, la prevenzione può attuarsi attraverso una corretta diagnosi

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

Lo Sviluppo Fisico e Cerebrale. Psicologia dello Sviluppo 2012-2013, prof.ssa Viola Macchi Cassia! 1!

Lo Sviluppo Fisico e Cerebrale. Psicologia dello Sviluppo 2012-2013, prof.ssa Viola Macchi Cassia! 1! Lo Sviluppo Fisico e Cerebrale Psicologia dello Sviluppo 2012-2013, prof.ssa Viola Macchi Cassia 1 Psicologia dello Sviluppo 2012-2013, prof.ssa Viola Macchi Cassia 2 LO SVILUPPO FISICO-CEREBRALE Considerate

Dettagli

La gravidanza per la donna

La gravidanza per la donna encathopedia La gravidanza per la donna con lesione midollare Consulenza pre-concezionale Fattori da considerare Parto e travaglio Con il contributo della dottoressa Lorita Cito Fattori da considerare

Dettagli

FARE ATTENZIONE ALLA SALUTE DEI GENITORI PER PROTEGGERE QUELLA DEL BAMBINO.

FARE ATTENZIONE ALLA SALUTE DEI GENITORI PER PROTEGGERE QUELLA DEL BAMBINO. FARE ATTENZIONE ALLA SALUTE DEI GENITORI PER PROTEGGERE QUELLA DEL BAMBINO. Diventare genitori è una decisione che richiede responsabilità. La salute dei genitori, e in particolare della mamma, ha una

Dettagli

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini COME PREVENIRE IL CANCRO Dott.ssa Giulia Marini LA PREVENZIONE DEL CANCRO Prevenire il cancro è possibile: 1. Prima che si manifesti la malattia: con stili di vita adeguati e vaccini contro il cancro 2.

Dettagli