SCHEDA PROGETTO AVVENTO 2014 VOI STESSI DATE LORO DA MANGIARE (MC 6, 37)
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- Giulio Mantovani
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1 SCHEDA PROGETTO AVVENTO 2014 VOI STESSI DATE LORO DA MANGIARE (MC 6, 37) PROPOSTA CATECHISMO MEDIE SCHEDA E Introduzione La Caritas, sia essa locale o internazionale, ha come compito l educazione e la formazione ai temi della carità 1. Tale intento dovrebbe essere realizzato partendo già dai ragazzi con l aiuto e la collaborazione attiva delle famiglie e dei contesti educativi nei quali sono inseriti. Per l Avvento di quest anno abbiamo voluto raccogliere l appello di Papa Francesco 2 : Invito tutte le istituzioni del mondo, tutta la Chiesa e ognuno di noi, come una sola famiglia umana, a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo. Il cibo da sempre rappresenta un tema che colpisce, verrebbe da dire allo stomaco, l uomo, purtroppo è anche un tema su cui ancora oggi convivono i più grandi paradossi: fame e obesità, carestie e spreco alimentare, diritto al cibo e speculazione sui prodotti alimentare. Ancora oggi nel mondo circa 842 milioni di persone non hanno abbastanza cibo per nutrirsi. Questo significa che una persona su otto nel mondo va a letto affamata ogni notte 3. Questo dato risulta ancora più paradossale se pensiamo che il diritto al cibo è stato riconosciuto fin dall adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nel Inoltre Il diritto al cibo è sancito nelle Carte Costituzionali di oltre 20 Paesi e circa 145 Paesi hanno ratificato il Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali del 1966, che impone esplicitamente agli Stati firmatari di legiferare sul diritto a un alimentazione adeguata. Nel nostro Paese in quattro milioni di persone dipendono dall assistenza alimentare per i poveri. Questi dati sulla fame diventano ancora più sorprendenti se si considera un altro dato: sulla terra siamo in 7 miliardi ma produciamo cibo per 12 miliardi di persone 4. Non serve essere esperti di matematica per comprendere che c è qualcosa che non funziona. La mancanza di cibo colpisce anche il territorio della nostra Diocesi, infatti la congiuntura economica ha messo in forte crisi il reperimento di cibo per la distribuzione alimentare (sotto forma di pasti caldi o di pacchi alimentari) per le Caritas della nostra Diocesi. Più che in passato è richiesto alle Caritas territoriali di farsi carico di ingenti somme per comprare il cibo, a fronte di sempre meno risorse. La Caritas diocesana, grazie ad un 1 Vedi Art. 1 statuto Caritas prevalente funzione pedagogica 2 Lo scorso 10 dicembre Papa Francesco, in occasione del lancio della campagna internazionale Una sola famiglia: cibo per tutti 3 Fonte: Fao Ibidem
2 2 contributo della Fondazione Manodori, ha attivato il progetto Fondo Solidarietà Alimentare che finanza l acquisto di beni di prima necessità da parte delle Caritas parrocchiali. Ma questo progetto non riesce a risolvere del tutto la scarsità di beni alimentari. Proponiamo ai ragazzi, dopo aver preso coscienza della mancanza di cibo nel mondo e nelle nostre comunità, di attivarsi in azioni concrete come ad esempio la raccolta di cibo non deperibile per la Caritas parrocchiale o zonale più vicina. Come uomini di buona volontà non possiamo rimanere indifferenti di fronte a tutto questo. Il nostro compito come catechisti ed educatori è impegnativo ma può fare la differenza per i nostri bambini e ragazzi, può fare la differenza anche per le persone che ancora oggi soffrono la fame. È necessario informare i più giovani, incoraggiarne la partecipazione, far loro comprendere che hanno un importante ruolo da svolgere, per far sì che un mondo che non conosce fame divenga una realtà. Un mondo in cui possiamo veramente sentirci come una sola famiglia umana. Il compito dei catechisti delle medie è anche quello di accompagnare i ragazzi in una riflessione sul mondo che li circonda, aiutandoli a riconoscere che il mondo è un bene da accogliere, rispettare e condividere con tutti gli uomini 5. Obbiettivi della proposta Il progetto proposto per l Avvento 2014 dalla Caritas Diocesana vorrebbe rendere consapevoli i bambini e i ragazzi che per combattere la fame dobbiamo sentirci una sola famiglia umana come ci ha chiesto il Papa 6. Questo in modo costruttivo, senza turbare la loro sensibilità, ma anzi facendogli intravedere uno scenario futuro bello, interessante, affascinante: la terra è un unica famiglia umana. Per essere una famiglia dobbiamo quindi: 1) Riallacciare Le Relazioni che caratterizzano una famiglia; 2) Impegnarci a condividere il cibo perché tutti possano avere il pane quotidiano. Per raggiungere questi obbiettivi abbiamo deciso di promuovere una campagna Tale campagna è stata lanciata da Papa Francesco e assunta anche da Caritas Italiana e da diverse realtà di ispirazione cattolica, la quale ha fornito numerosi strumenti e sussidi per poterla concretizzare su tutto il territorio nazionale 7. 5 CFR fase 3 del percorso dell iniziazione cristiana MxOTk5NDZmNWQ1NjYyMQ Per avere maggiori informazioni e strumenti (filmati, attività, schede..) sulla campagna è possibile consultare il sito:
3 3 Proposte e strumenti per animare Di seguito vi presentiamo alcune proposte\strumenti per riflettere con i ragazzi sul tema del cibo e della sua condivisione. Le proposte sono modulabili, ovvero possono essere svolte anche solo in parte, vi suggeriamo comunque di adattarle seconde le caratteristiche del vostro gruppo e le risorse della vostra parrocchia. Proposte per sensibilizzare: 1. Ci sono moltissimi brani del Vangelo che partono dal tema del banchetto. Abbiamo provato a selezionarne qualcuno: Gv 2, 1-12 Le nozze di Cana Mc 2, Chiamata di Levi Mc 6, Prima moltiplicazione dei pani e dei pesci Mc 8, 1-10 II moltiplicazione dei pani fuori da Israele Lc 22, L ultima cena 2. Per introdurre il tema della fame e sperimentare la diversa distribuzione di risorse economiche e alimentari nel mondo potete utilizzare la seguente attività: il gioco dei biscotti. Il catechista annuncia ai ragazzi che in questo gioco dovranno cercare di rappresentare la popolazione mondiale. Per prima cosa la classe si deve dividere in 5 gruppi. Il primo è quello dei poverissimi: coloro che vivono con meno di un euro al giorno. Il catechista chiede: "Se questa classe, composta di 20 ragazzi, rappresentasse la popolazione mondiale, quanti di voi sarebbero poverissimi?". E invita i raagzzi a fare ipotesi motivandole. In questo modo si arriva a definire che i poverissimi sono il 30% della classe, cioè 6 ragazzi. Il catechista conta 6 ragazzi e affida a loro il ruolo dei poverissimi. Si continua in questo modo formando i gruppi dei poveri, dei benestanti, dei ricchi e dei ricchissimi. A questo punto si commentano le dimensioni dei gruppi: c'è un forte squilibrio. Il catechista passa ad introdurre i biscotti: si tratta del cibo a disposizione delle varie persone nel mondo. In questo gioco si distribuisce un numero di biscotti equivalente al numero di ragazzi della classe. Chiede ancora ai ragazzi di ipotizzare quanti biscotti vanno ai poverissimi, se si vuole rappresentare la realtà attuale del mondo. I ragazzi esprimono e motivano le loro ipotesi per ogni gruppo. Il catechista indica le quantità reali e invita i gruppi a mangiare liberamente i biscotti, iniziando il banchetto che rappresenta un pasto. Ai gruppi può essere lasciato un po' di tempo per decidere come dividerei i biscotti. Distribuzione dei bambini e dei biscotti, per una classe di 20 bambini (potete adattare le proporzioni alla numerosità del vostro gruppo) Poverissimi: sono 6 bambini, e si spartiscono 1 biscotto. Poveri: sono 7 bambini, e si spartiscono 2 biscotti. Benestanti: sono 4 bambini, e mangiano 4 biscotti. Ricchi: sono 2 bambini, e mangiano 6 biscotti. Ricchissimi: è 1 bambino, e mangia 7 biscotti.
4 4 Finito di mangiare, si passa alla discussione e confronto insieme: Com'è andata? Come si sono sentiti i componenti dei vari gruppi? Cos'è successo? Alcuni spunti di riflessione (il catechista provi a fare emergere le riflessioni dai ragazzi prima di intervenire): - Solitamente i poverissimi si dividono le briciole di un solo biscotto e aspettano che il/la ricchissimo/a finisca di mangiarsi i suoi molti biscotti. I primi sentiranno l'ingiustizia, il secondo forse sarà in imbarazzo. Se fatica a finire i biscotti, viene invitato a buttarli: è quello che facciamo ogni giorno con i nostri avanzi! (ad esempio: la crosta della pizza, l acqua nel bicchiere, eccetera..) - I poverissimi, poveri, benestanti, ricchi e ricchissimi sono delle definizioni sicuramente semplici e semplificate, come in tutti i giochi, ma che potrebbero non essere chiare ai ragazzi. Si consiglia al catechista, magari insieme ai ragazzi, di tentare di definire ogni gruppo: chi sono e come vivono i poverissimi? Chi sono e come vivono i ricchi? Dove sono? Che tipo di lavori fanno, di solito? Ma soprattutto: quanto e cosa possono mangiare? Tutte queste informazioni possono aiutare i ragazzi a capire e rappresentarsi con semplicità le categorie del gioco, e ad approfondire argomenti correlati: la denutrizione da una parte, lo spreco dall'altro; l'obesità; l'importanza della giusta distribuzione delle risorse Non occorre avere dati specifici o essere degli esperti ma ragionare su questi temi con i ragazzi. Con questi approfondimenti il gioco e la discussione si arricchiscono, ma i tempi si possono dilatare. Se volete può essere utile appuntare su un cartellone i concetti emersi. 3. Per commentare il gioco o continuare la riflessione si possono utilizzare i seguenti 2 video: dove Papa Francesco lancia ufficialmente la campagna Una sola famiglia umana il breve cartone prodotto da Caritas Internazionale per stimolare la riflessione sulla condivisione di cibo. Potete trovare questi video anche sul sito 4. Per approfondire il tema della povertà sul territorio vi suggeriamo di contattare un operatore del Centro di Ascolto della vostra parrocchia o più vicino per una testimonianza sulla povertà, sul servizio che svolge e sulle persone che incontra. Inoltre alla testimonianza potrebbe fare seguito una visita presso il centro di distribuzione alimentare della Caritas parrocchiale o zonale. Proposte per rendere i ragazzi protagonisti: 1. Il lumino e le offerte della 3 domenica di Avvento (per sostenere la Mensa Caritas) Come lo scorso anno il lumino sarà il segno tangibile che i ragazzi hanno partecipato alla campagna, condividendo qualcosa di loro con gli altri. Dopo avergli fatto prendere coscienza che nel mondo c è chi soffre la fame, ma anche che noi possiamo fare qualcosa, chiediamo ai ragazzi di fare
5 5 una piccola grande rinuncia (una ricarica del cellulare, un gelato, etc. ) per fare un offerta alla Mensa Caritas e ricevendo in cambio un lumino (i lumini sono a offerta libera, tenete presente che un pasto alla Mensa Caritas ha un costo di circa 5 ). Spieghiamo bene ai ragazzi che quando accenderanno il lumino durante un pasto, il pranzo di Natale o comunque un pasto in famiglia, potranno pensare alla persona che sta mangiando alla Mensa Caritas grazie al loro aiuto e alla loro rinuncia. I lumini sono prodotti dalla Cooperativa Sociale San Giuseppe (Fosdondo). Abbiamo cercato di valorizzare non solo la bellezza dell oggetto, ma anche la bellezza di come questo oggetto viene costruito. (Vedi scheda di prenotazione lumini) 2. A Messa con la sportina (per sostenere la Caritas parrocchiale/zonale) Un ulteriore attività per rendere i ragazzi protagonisti potrebbe essere quella di fargli preparare e promuovere una raccolta alimentare in chiesa prima o dopo di una Celebrazione Eucaristica. I ragazzi potrebbero preparare e decorare con i colori della campagna degli scatoloni con l indicazione dei vari generi alimentari necessari al centro di distribuzione Caritas parrocchiale o più vicino. Gli scatoloni potrebbero essere portati all altare durante l offertorio e dopo la S. Messa i ragazzi potrebbero aiutare i volontari della Caritas nello stoccaggio dei beni alimentari presso il magazzino (Altre idee nella scheda B della liturgia). Volendo se i ragazzi sono disponibili si possono i contenitori al centro di distribuzione diventare volontari Caritas per un giorno aiutando a smistare i cibi portati e a preparare i pacchi alimentari per le famiglie. Per fare questo occorre contattare il parroco e il referente Caritas con largo anticipo. PER INFO E CONTATTI Caritas Diocesana Andrea Gollini Tel.: segreteria@cartiasreggiana.it Ufficio Catechistico Diocesano Don Stefano Borghi Tel.: ucd@diocesi.re.it
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