Profilo storico dell Etnomusicologia nel mondo
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- Raffaela Mori
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1 Profilo storico dell Etnomusicologia nel mondo Nel tentativo di ricostruire la storia della musica occidentale e volendo stabilire quali siano stati gli antecedenti della cultura musicale europea, alcuni studiosi riterrebbero di poter rinvenire negli studi del Medioevo e del Rinascimento, periodi durante i quali i compositori ebbero un contatto diretto, continuativo e proficuo con il mondo musicale delle Sacre Scritture e dei Greci, una fase preistorica dell'etnomusicologia. Sarà l intensificarsi degli scambi con altri paesi che permetterà agli studiosi di considerare le musiche altre come piuttosto elaborate e complesse e basate su sistemi teorici di non facilissima comprensione.
2 Preistoria della disciplina Trascrizioni sommarie di canti indigeni e poesie popolari contenute nelle cronache degli esploratori coloniali nel XVIII secolo Padre MARTINI: Storia della Musica in tre volumi ( ); capitoli e digressioni sui popoli antichi e su Ebrei, Egizi, Caldei e popoli orientali Charles BURNEY: General History of Music (1776) John HAWKINS: General History of the Science and Practise of Music; culture musicali extraeuropee J.J. ROUSSEAU: lavori e osservazioni su melodie finlandesi, svizzere, persiane, cinesi e canadesi (1768) Padre AMIOT: Cinesi (1779) Guillaume VILLOTEAU: Egizi (1809) Francois-Joseph FéTIS: Indiani, Giapponesi, Cinesi, Calmucchi e Kirghisi (1849) Theodor BAKER: La musica del Selvaggi dell America del Nord (1882)
3 Alexander John ELLIS SCALE NON ARMONICHE (1885), estranee alla cultura occidentale, soggette a regole artificiali e capricciose, inconcepibili a seguito del processo di normalizzazione dei rapporti intervallari, ai quali era stata assegnata una gerarchia definitiva e fissa Elaborazione di un sistema basato sul CENT, centesima parte di un semitono, misura ricavata attraverso un calcolo logaritmico, per una accurata comparazione tra sistemi scalari diversi. Metodo ancora oggi insostituibile. STRUTTURE RITMICHE non riconducibili ad un unico modello di riferimento FONOGRAFO: strumento di misurazione portatile costituito da una serie di diapason, messo a punto da Thomas EDISON nel 1877 e sperimentato sul campo da Jesse Walter FEWKES nel 1889
4 Musicologia Comparata alla Scuola di Berlino Creazione dei primi Archivi di Musica non Occidentale presso l Istituto di Psicologia dell Università di Berlino (1902), ad opera di Carl STUMPF, Franz BRENTANO, Rudolf Hermann LOTZE, Otto ABRAHAM, Erich von HORNBOSTEL, che daranno vita al primo gruppo di ricerca etnomusicologica Ricerca di costanti e fasi evolutive universali della musica, sulla base di concezioni evoluzioniste e diffusioniste Divisione degli ambiti di ricerca: lavoro sul campo e studio a tavolino Nello stesso periodo, Curt SACHS stabilì le prime direttive per la classificazione di tutti strumenti musicali conosciuti al mondo, ponendo le basi dell Organologia, seguito da Walter WIORA che ne isolò i tratti caratteristici per elaborare le prime teorie evoluzioniste su base storicista
5 Le diramazioni della Scuola di Berlino Prosecuzione lineare in GERMANIA e AUSTRIA: alcuni studiosi accettarono di convivere con l'ideologia hitleriana (Schneider, che nel 1934 succedette a Hornbostel nella direzione dell Archivio berlinese, Wiora e altri) e negli Stati Uniti d'america, sostenitori dei metodi comparativi (Kolinski e Sachs) Filiazione AMERICANA, che si incrociò con le autonome e contemporanee esperienze della ricerca etnomusicale statunitense e che, dagli anni Trenta in poi, ebbe un notevole incremento e consolidamento, nonché una maggiore disponibilità di strutture e finanziamenti per la ricerca Filiazione EUROPEA, nella quale il comparativismo delle origini cominciò a essere ridimensionato, anche sulla base dei nuovi sviluppi del pensiero antropologico, delle teorie funzionaliste e, successivamente, strutturaliste
6 Etnomusicologia francese e americana nel primo 900 André SCHAEFFNER è il capostipite dell etnomusicologia francese. La sua impostazione etnologica lo indusse a sostenere che gli strumenti musicali sono segni ce rinviano alla complessità di uno specifico contesto culturale. Introdusse lo studio dei fatti musicali in una dimensione antropologica. Questa impostazione ha caratterizzato molto la scuola francese L etnomusicologia americana, descrittiva e monografica. Negli anni 20, Frances DENSMORE si dedica all urgent anthropology, per il rischio di rapida alterazione di musiche di nativi a contatto con la civiltà occidentale. Descrive venti tribù indiane, ne trascrive le musiche, le registra e compara sistematicamente le varianti musicali, anticipando di molto l etnomusicologia moderna e la semiologia musicale. Le informazioni confluiscono in 15 volumi in cui identifica e analizza specifiche aree culturali-musicali
7 Periodo funzionalista (anni 40-50) Accantonato il problema della ricerca degli Universalia, si propone uno studio sincronico dei fatti culturali all interno di un quadro di analisi sistemica. Prime considerazioni di urgent anthropology (descrivere le società tradizionali prima che queste si estinguessero) Primo periodo dell etnomusicologia propriamente detta (termine coniato da Jaap KUNST nel 1950, in un pamphlet cui fece seguito la fondazione della Society for Ethnomusicology, corrente che si distaccò molto dai procedimenti di indagine europei)
8 Scuola americana George HERZOG (allievo di Boas), ebbe modo di mettere a confronto lo stile di culture musicali indiane facendo leva su schemi ritmici e su parametri quali tempo, accompagnamento, movimento ed ambito melodico, modo di cantare, nessi tra tratti fonetici e configurazioni musicali. Le sue ricerche condussero ad elaborazioni teoriche che permisero la descrizione di stili, oltre che analisi linguistiche e musicali George LIST, Bruno NETTL, Simha AROM, Judith BECKER, Norma MC LEOD, Jean-Jacques NATTIEZ animarono la corrente linguisticosemiologica e si concentrarono sull analisi formale delle strutture musicali Helen H. ROBERTS, direttamente influenzata da Kroeber, individuò trentasei variabili per classificare le forme canore di tre gruppi di Indiani californiani sulla base di aree culturali David MC ALLESTER, allievo di Herzog, nel suo studio Enemy Way Music introdusse un tipo di monografia diviso in due parti, la prima contenente i dati etnografici, la seconda trascrizioni ed analisi musicologiche, poi divenuto un modello per molti ricercatori
9 Alan P. Merriam (Antropologia della Musica, 1964) I fenomeni musicali sono comprensibili solo all interno del contesto della loro cultura di appartenenza Lo studio deve essere applicabile a qualsiasi repertorio musicale. Esistono sei assi fondamentali di indagine: 1) gli strumenti musicali (cultura materiale) 2) i testi dei canti 3) i tipi di musica, così come sono definiti dagli autoctoni 4) il musicista (suo ruolo, status, apprendistato, percezione nella comunità) 5) gli usi e le funzioni della musica 6) la musica come attività musicale creativa
10 Linguistica strutturale Impostazioni metodologiche volte all analisi della struttura interna della musica Messe a punto di Jakobson e Trubeckoj (Fonologia), Chomsky (Generativismo), Jakobson ed Harris (Paradigmatica) Partendo dai lavori linguistico-funzionalistici di Bogatirév e Jakobson, insigni esponenti del Circolo di Praga, questi lavori si diressero verso nuove definizioni della relazione tra creazione collettiva ed individuale, nonché verso l applicazione di tali teorie in ambito folklorico. La metodologia dell analisi paradigmatica di Nicolas Ruwet, alla base del monumentale lavoro di Simha Arom sulle polifonie e poliritmie dell Africa centrale, vede utilizzare una tecnica di registrazione ispirata al play back in grado di separare le parti vocali e strumentali di pezzi polifonici complessi, al fine di dimostrare che ogni brano corrisponde ad un modello di riferimento
11 Est Europa Già alla fine del XIX secolo si pensò alla raccolta della musica contadina e popolare in Russia, alla ricerca di una identità musicale nazionale Béla BARTOK fu un incredibile raccoglitore, trascrittore e classificatore di musica popolare. Antepose la descrizione alla comparazione e raccolse una mole di materiale immensa che costituisce il Corpus musicae popularis hungaricae. Compì un lavoro classificatorio, più che analitico. Constantin BRAILOIU, di nazionalità rumena, il quale lavorò in tutta Europa, cercando di individuare i sistemi sottostanti alla tradizione orale. Alla base della sua teoria, ci sono quattro principii fondamentali: 1) gli studi sul folklore musicale devono collocarsi tra musicologia e sociologia 2) occorre definire i criteri per individuare gli informatori tipo 3) è da ritenersi superfluo cercare l origine e la diffusione di un canto, ma questo deve essere studiato all interno dello specifico contesto culturale 4) è necessario soffermarsi sulla tendenza alla variazione, per cui vanno registrate più esecuzioni
12 ETICO VERSUS EMICO ETICO: punto di vista dell OSSERVANTE EMICO: punto di vista dell OSSERVATO Giustapposizione tra analisi delle strutture musicali e contesti socioculturali Contrapposizione tra etnomusicologi formalisti ed antropologi della musica Ricerca di metodi più rigorosi e scientifici Maggiore interdisciplinarietà Frammentazione del campo di studi
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