Corso per BRAIN TRAINER

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1 Corso per BRAIN TRAINER CORSO BASE 3 MODULO: La Valutazione Neuropsicologica Argomento 3: Progettazione dell intervento neuropsicologico Dott.ssa Susanna Bergamaschi, Ph.D. Dipartimento di Psicologia Università di Padova

2 Progettazione dell intervento neuropsicologico 1 Riabilitazione cognitiva 2 Programma di intervento 3 Trattamento di gruppo vs individuale 4 La valutazione del trattamento

3 RIABILITAZIONE COGNITIVA consiste in un processo terapeutico volto a migliorare la capacità di un individuo di elaborare e usare l informazione, in modo da permettergli un migliore funzionamento nella vita di tutti i giorni (Stablum, 2011). Consapevolezza di sè Generalizzazione Metacognizione

4 La neuroplasticità rappresenta il meccanismo che sta alla base del recupero dei deficit cognitivi attraverso la riabilitazione.

5 L esercizio può permettere la riorganizzazione della funzione cognitiva. 1. COMPENSAZIONE Due approcci: 2. RIABILITAZIONE COGNITIVA DIRETTA Adattamento funzionale Approccio processo-specifico

6 - Il profilo neuropsicologico; - la fase evolutiva attuale; - i fattori neurologici; PROGRAMMA DI INTERVENTO - le risorse cognitive risparmiate dalla lesione e le abilità residue; - la consapevolezza, la motivazione e lo stato emotivo; - il quadro cognitivo premorboso; - il contesto socioculturale ed educativo e la qualità del supporto familiare.

7 APPROCCIO MULTIDIMENSIONALE Diretto a PAZIENTE CAREGIVER AMBIENTE

8 PAZIENTE CAREGIVER AMBIENTE Trattamento dei deficit cognitivi e/o comportamentali; Differenziazione in base al livello di gravità della patologia; Sostegno psicologico;

9 PAZIENTE CAREGIVER AMBIENTE Informazioni circa la patologia; Come gestire i disturbi cognitivi e comportamentali; Sostegno psicologico;

10 PAZIENTE CAREGIVER AMBIENTE Adeguamento del contesto quotidiano

11 AD AMBIENTE PROTESICO Lo spazio e l ambiente rappresentano per la persona affetta da demenza da un lato il motivo scatenante di molte alterazioni del comportamento e dall altro una risorsa terapeutica, purtroppo spesso sottoutilizzata. Giardino per l Alzheimer

12 L intervento non deve essere mirato solo al deficit ma alla persona nella sua globalità Lavoro di EQUIPE

13 Passafiume, Di Giacomo, 2006

14 Trattamento di gruppo o individuale? Gruppo - Il gruppo stimola il confronto e l osservazione dei disturbi degli altri e di conseguenza la presa di coscienza dei propri limiti e possibilità - Gestione di più pz. - Spazi - Tempistica - Problemi di trasporto Presupposto per un esito positivo del trattamento riabilitativo - Il lavoro di gruppo permette di sollecitare la vita sociale dei pazienti stimolando le loro abilità di riconoscimento e di applicazione di regole sociali.

15 - Il numero dei pz non deve essere troppo elevato. - Omogeneità della patologia e del livello di gravità. - Pazienti con importanti disturbi del comportamento. - Mantenere un alta motivazione alla partecipazione al trattamento.

16 Gruppo/Individuale Luogo: possibilmente sempre lo stesso; buona illuminazione e areazione; accogliente ma con pochi stimoli distraenti. Importante la RISERVATEZZA L inadeguatezza del setting impedisce che le attività vengano svolte in modo efficace.

17 - E indispensabile pianificare le prove prima dell inizio dell incontro. - E bene spiegare l utilità e lo scopo degli incontri e di ogni esercizio. - Sensi di frustrazione o di fallimento.

18 In ogni trattamento, sia individuale sia di gruppo, è importante tenere presenti le finalità e gli scopi che vogliamo raggiungere, non perdendo mai di vista il paziente.

19 LA VALUTAZIONE DEL TRATTAMENTO Efficacia del trattamento Deficit residui Per dimostrare un miglioramento del funzionamento cognitivo si deve disporre di misure indipendenti dai compiti utilizzati. Test, scale, questionari e osservazione qualitativa, riportata anche dal familiare.

20 Il miglioramento della prestazione deve trasferirsi da una sessione di training all altra e su forme diverse degli stessi compiti. Il miglioramento deve essere evidente anche ai risultati dei test neuropsicologici oltre che nel quotidiano. E necessario dimostrare come il miglioramento nelle capacità cognitive si relazioni alle abilità della vita reale.

21 Progettazione dell intervento neuropsicologico 1 Riabilitazione cognitiva 2 Programma di intervento 3 Trattamento di gruppo vs individuale 4 La valutazione del trattamento

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